Atto XIII
Faccia a Faccia †

Ancora una volta fummo rapidi, silenziosi, spietati e letali. Sebbene uno spiedo del Kakita dapprima scomparve nel cielo, schivato per puro caso dal suo avversario, il ragazzo da poco incontrato - e che più avanti nella mia storia scoprii essere un mio consanguineo - colpì alla testa con ben due shuriken il ninja malcapitato. Il capitano parve non accorgersi, sulle prime di quanto accaduto. Strano, vero? Eravamo stati ben coordinati, dopotutto; il mio unico rammarico fu che non riuscii a muovermi per tempo in direzione di quell'uomo, di modo da stendere anche lui prima che potesse fare qualsiasi cosa. Quando si accorse della decimazione dei suoi uomini, lo strano capitano reagì in modo del tutto inaspettato. Ma...ma che diavolo è successo, possibile che stasera ne capitino di tutti i tipi? Adesso mi tocca andare a ripescare una nuova ciurma al bordello. Quella, tuttavia, non fu certo la scena peggiore. In un improbabile gesto atletico, il capitano sovrappeso saltò sul parapetto della nave che, sotto la sua mole non indifferente, si spezzò facendolo cadere rovinosamente. Uaah!! Stracacchio, prima o poi dovrò cambiare quell'accidenti di carpentiere. Però magari dovrei anche cominciare a pagarlo. Si tirò comunque su, scuotendosi gli abiti ed estraendo immediatamente la spada, pronto alla battaglia anche se non aveva la benché minima idea di dove fossi. Mostrati fellone e affrontami da vero uomo! Ah ah ah! Mi voltai prima di tutto verso i tre ninja che mi accompagnavano. Quest'oggi siete stati molto bravi ed avete reso onore alla nostra patria. Dissi, serio e soddisfatto. Se quest'uomo è davvero il capitano di questa nave, per quanto goffo e maldestro, deve essere ad un livello superiore rispetto a tutti gli altri uomini presenti e che abbiamo incontrato fino ad adesso. Feci una pausa. Provate a raggiungere la nave qui accanto. Dal silenzio che adesso si sente, sembra che la situazione sia risolta. Speriamo per il meglio. Mi voltai a controllare, riuscendo però a scorgere davvero poco se non una zona di ponte deserta. Non voglio farvi rischiare ancora la vita, approfittate del mio ingresso in battaglia per andarvene, se lo riterrete necessario. Mi voltai verso il Kakita. Sei stato bravo quest'oggi. Sarò felice di rincontrarti a Kiri. Le mie insegne riempiranno proteggeranno le notti di Kirigakure, non sarà difficile trovarmi. Mi voltai poi verso il suo compagno. Giovane Yuki,
per quanto tu ti sia dimostrato in grado, almeno in principio, di tenere testa ai tuoi aggressori, nel tempo di questo nostro ratto non hai saputo mantenere i nervi saldi o il sangue freddo. Non so quanto la vita ninja sia adatta a te. Porta a casa la pelle ed avrai tutto il tempo del mondo per pensarci. Infine, mi voltai verso il nuovo arrivato. Il nostro breve incontro è stato intenso. Grazie. Con queste poche parole, lentamente, mi alzai, facendo svolazzare il mio cappotto e mostrandomi nella marzialità del mio elmo inespressivo. Mi appelli con scherno quando qui, l'unico farabutto sei tu, Capitano. Mi mossi lentamente in avanti, con brevi passi, lenti. E la Giustizia questo lo sa. Infatti, è qui per giudicarti! Avrei gridato, allungando la destra ed il rispettivo dito indice verso quell'uomo. Il Paletto col sangue ormai raggrumato dei suoi compagni pendeva dal mio fianco destro: un solo istante e la distanza che ci separava fu bruciata. [Slot di Movimento Gratuito] L'oggetto di legno era adesso nella mia mano abile, e, con un rapido colpo, cercai di portarlo immediatamente all'articolazione della spalla destra, così da mettergli fuori uso il braccio. [Slot Azione I]Forza: 700
Velocità: 600
Potenza: 25 Volevo coglierlo alla sprovvista: se infatti la mia incredibile forza poteva rimanere occultata fino al momento in cui non avesse incassato un colpo, la mia estrema velocità poteva essere camuffata piuttosto bene, se giostravo il chakra in modo saggio. Anche il secondo attacco, questa volta mirante all'addome, in un affondo (dopotutto avevo appuntito il legno per perforare meglio le carni), non costituiva una vera e propria minaccia. [Slot Azione II]Forza: 700
Velocità: 600
Potenza: 25 A questo punto, che avesse schivato o meno il colpo, avrei mosso il braccio verso la sua faccia fintando una gomitata al viso molto rapida, aiutata anche dal chakra. Sì, fintandola perché in realtà, grazie alla finezza che avevo sviluppato in quel periodo con le mani, stavo coprendo la mano destra che impugnava il paletto, con il mantello e, contemporanemanete, ostruendo la visuale a mio avversario mentre raccoglievo una terrificante arma di Kiri: la bomba geloBomba Gelo [Bomba]
Si tratta di ordigno congelante dalle ridotte dimensioni. Può ghiacciare e creare una prigione di ghiaccio di mezzo metro dal punto d' impatto. La prigione causa Intralcio Grave e si rompe se subite complessivamente 3 leggere.
Tipo: Speciale - Immobilizzo/Supporto
Dimensione: Minuscola
Quantit?: 2
(Potenza:1 | Durezza: 2 | Crediti: 30). In quel momento, infatti, la mano sinistra si sarebbe aperta, mentre il rapido di torsione mostrava ormai praticamente la schiena, lasciando cadere l'arma sui piedi del mio avversario, sperabilmente, imbrigliandolo nel ghiaccio. [Slot Azione III]Velocità Finta: 600 + 3 Tacche (Impasto) = 675

Prestigiatore [1]
Abile: L'utilizzatore ha una precisione e una finezza nei movimenti delle mani che sfiora il sovrannaturale. Può compiere facilmente giochi di prestigio con oggetti di dimensioni pari o inferiori a mediopiccola. Possono passare gli oggetti occultati da una mano all'altra in un tempo ridotto, difficilmente percepibile.
[Da genin in su]
Qualsiasi cosa fosse accaduta, quello era il momento propizio per sfoderare una delle tecniche con cui mi stavo allenando all'utilizzo del chakra in quel periodo. Era più un esercizio che altro: non ero mai stato bravo a controllare il chakra. Le mani si chiusero rapidissimamente in sette sigilli e dalla mia bocca proruppe un gigantesco squalo d'acqua che viaggiava a velocità molto sostenuta verso il mio avversario. Ero intenzionato a chiudere quel combattimento il più velocemente possibile, magari non uccidendo subito il Capitano per estrapolargli qualche ultima informazione. [Slot Tecnica Avanzata]Soffio dello Squalo - Suiton: Suikodan no Jutsu
Villaggio: Kiri
Posizioni Magiche: Tigre, Bue, Drago, Coniglio, Gallo, Drago, Pecora (7)
L'utilizzatore può creare vicino a sé un costrutto con le fattezze di uno squalo, lungo 6 metri e con diametro pari a 1,5 metri. Potrà percorrere fino a 15 metri prima di sfaldarsi. La potenza è pari a 40 e può causare Dolore (DnT Medio); ha Velocità pari alla Concentrazione dell'utilizzatore. Sono necessari 5 unità d'acqua entro 9 metri per attivare la tecnica.
Tipo: Ninjutsu - Suiton
(Consumo: Medio)
[Da genin in su]

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Atto XIV
Spadaccino senza spada. †

Se c'era una condizione che ormai da tempo immemore mi caratterizzava era quella di essere uno spadaccino senza spada. Da quando il Flagello Immortale mi aveva sottratto Saruhyondo la mia volontà di recuperare la spada mi aveva portato a scegliere di combattere senza. Certo, avevo un accordo col Mizukage per andare sull'isola gemella di Genosha a recuperare "Kyofu", l'arma Kenkichi di cui parlavano gli archivi di Stato, ma ancora quel giorno era lontano - ed il motivo per cui mi ritrovai a bere e successivamente in tutta questa situazione era proprio questo.
Eppure mi si stava presentando davanti un'occasione perfetta: prenderla al mio avversario. La mia serie di colpi iniziale fu schivata con semplicità, esattamente come avevo programmato, ma il trucchetto con la bomba gelo fu imprevedibile per l'apparentemente goffo capitano della nave sulla quale mi trovavo. Congelato dalla vita in giù, non poté niente davanti all'enorme squalo d'acqua che lo investì, scaraventandolo quasi di sotto dal parapetto della nave. Riuscì ad alzarsi senza problemi e con fare spavaldo tornò all'attacco. Se il mio volto fosse stato scoperto, avrebbero visto un largo sorriso smanioso comparirvi. Ma il serio e inflessibile volto dell'inquisitore era l'unica cosa che avrebbero visto. Per molti compagni del capitano fu anche l'ultima.
Scattando verso il sottoscritto, il capitano cercò un colpo al mio torace, trovando tuttavia un mio rapido movimento di gambe, aiutate dal chakra, e la flessione all'indietro del busto, facendo tagliare alla spada nient'altro che l'aria. [Slot Difesa I]Riflessi: 600 + 1 Tacca (Impasto) = 625 Tuttavia la sua corsa non parve continuare quanto arrestarsi, cogliendomi per un istante in controtempo, tuttavia, la posizione in cui mi trovavo mi diede il tempo di vedere quella sorta di finta e di schivarla efficacemente grazie alla semplice rotazione del tronco verso destra. [Slot Difesa I]Riflessi: 600 Senza togliere lo sguardo di dosso dal capitano, il busto lentamente tornava nella sua posizione centrale. Vidi il suo braccio destro iniziare la corsa per una sorta di affondo e, non appena vidi partire l'offensiva, istintivamente, feci un breve passo verso destra, il giusto che bastava per spostare il suo bersaglio dal centro della mia cassa toracica al cavo presente tra il braccio ed il busco, immediatamente sotto l'ascella destra. Il movimento difensivo fu aiutato da un piccolissimo flusso di chakra alle gambe. [Slot Difesa III]Riflessi: 600 + 1 Tacca (Impasto) = 625 Un sinistro ghigno uscì da sotto il mio elmo. Prima che l'uomo riuscisse a ritrarre il braccio armato, ruotai il braccio destro andando a tentare di afferrare il suo polso o il suo avambraccio. Contemporaneamente la mano sinistra si era mossa col busto in avanti, protendendosi verso la parte alta del suo braccio armato, nella zona poco più in alto del suo gomito. Avrei dunque tentato, in questo modo, una presa al suo braccio. Mi ero mosso velocissimamente, aiutato in buona parte dal chakra. [Slot Azione I]Forza: 700
Velocità: 600 + 3 Tacche (Impasto) = 675 Il paletto che impugnavo, in questo senso, essendo nella destra, non mi destava intralcio alcuno. A questo punto, tentai di fare leva sul gomito con tutta la forza che avevo, intenzionato a spezzargli il gomito ed a rubargli immediatamente dopo la spada. [Slot Azione II & III]Forza: 700 Se tutto fosse andato come avevo previsto, avrei immediatamente riposto la spada nel passante dove ero solito tenere Saruhyondo e le mie mani si sarebbero nuovamente congiunte in dei nuovi sigilli, più precisamente quelli del Cinghiale, del Serpente, del Drago, ed infine del Gallo. Una selva di piccoli fulmini si sarebbe concentrata nella mia mano destra: rapidamente, abbassandomi, avrei toccato il pavimento della nave, scaricando il chakra elettrico che avevo accumulato fino a quel momento ed elettrificando il terreno davanti a me. Se la tecnica avesse compito le gambe del mio avversario, oltre al gomito destro rotto, avrebbe trovato estremamente più difficile camminare. [Tecnica]Omicidio Elettromagnetico - Jibashi
Villaggio: Generico
Posizioni Magiche: Cinghiale, Serpente, Drago, Gallo (4)
L'utilizzatore può elettrificare il terreno, facendo propagare frontalmente un cono d'elettricità entro 9 metri. Toccare il terreno elettrificato causa un danno di potenza 25 e può causare Semiparalisi degli arti inferiori e un Intralcio Leggero entrambi per 2 round.
Tipo: Ninjutsu - Raiton
(Consumo: Medioalto)
[Ampiezza Massima del Cono: 1,5 metri per Grado]
[Da genin in su]

Tecnica Economica [2]
Talento: L'utilizzatore può eseguire la tecnica avanzata risparmiando il 25% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Alternativamente è possibile risparmiare il 50% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 3 round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione.
[Da genin in su]

Se invece non fossi riuscito a prendere il mio avversario, avrei riposto l'arma di fortuna che mi ero ricavato fino a quel momento e, rapidamente, avrei composto i sigilli citati sopra per eseguire la tecnica dell'Omicidio Elettromagnetico in prima istanza. [Ipotetica Tecnica]Vedi tecnica precedente. Successivamente, sperando di aver minato la stabilità dei suoi movimenti, la mano destra si sarebbe caricata sotto il mio braccio sinistro ed avrei tentato un colpo alle coste sinistre del mio avversario, velocissimo grazie al chakra, col paletto in legno che avevo trovato, cercando di arrecare più danni possibili ai suoi organi interni. [Ipotetico Slot Azione II]Forza: 700
Velocità: 600 + 3 Tacche (Impasto) = 675 Ancora, cercando di prendere l'uomo in controtempo, avrei caricato il braccio sinistro per tentare di colpire il setto nasale avversario con un poderoso pugno in pieno volto. Ancora una volta le mie prestazioni erano aumentate grazie all'utilizzo del fluido stipato nel mio tantien. [Ipotetico Slot Azione III]Forza: 700
Velocità: 600 + 3 Tacche (Impasto) = 675
Parlare, in certe situazioni, è superfluo.

Atto XV
Superiorità schiacciante. †

Avevo, usando un eufemismo, sopravvalutato il mio avversario. Se nei movimenti era parso innaturalmente leggiadro, nonostante la sua stazza, la velocità e la capacità offensiva dei suoi attacchi rasentava il ridicolo. Quando poi riuscii ad afferrargli il braccio dopo che lui aveva vibrato il suo ultimo colpo di spada, probabilmente non si rese neanche conto di ciò che gli capitò l'istante dopo fino al momento in cui le ossa del suo braccio non produssero quel soddisfacentissimo "crack". L'espressione di dolore che comparve sul suo volto fu una rara gioia dopo tanto tempo. Se quel giorno era iniziato con un dolore infinito, poteva concludersi con la soddisfazione di aver soddisfatto pienamente la Giustizia di cui ero mezzo. Un rapido colpo di mano e mi impossessai della sua spada, che immediatamente riposi, per colpirlo con una tecnica raiton al fine di paralizzargli anche le gambe. Si inginocchiò e cadde a terra soltanto per mettersi a frignare come un disperato. Uahaha Mi arrendo, mi arrendo! Prendete tutto quello che volete, l'argenteria buona è nascosta nella latrina e so che Giannalberto ha messo dei fumetti rari tra le mutande e i prosciutti nel frigobar. UAAHAHAHAAA Estrassi la spada e la portai subito alla testa di quell'uomo. Avrei voluto dire che lo facevo perché odiavo vedere le persone soffrire ma non era vero, anzi, era vero il contrario. Volevo dire che lo facevo per una questione personale ma anche questo non era vero. Lo facevo per l'orgoglio ferito di Kiri, per il dovere nei confronti di qualcosa più grande di tutti coloro che quel giorno avevano perso qualcosa, chi del denaro, chi, come me, del tempo - e qualche neurone dovuto alle ennesime droghe con cui ero entrato in contatto. Avete rubato, avete seviziato, avete rapito. Vi siete macchiati di una lunga serie di crimini intollerabili verso numerose persone e verso Kiri. Dissi, mentre la sua lama scintillava davanti ai suoi occhi. È per questo che io, adesso, qui, ti GIUDICO. La lama si alzò un secondo e scese immediatamente dopo, tagliando di netto la testa del suo ex proprietario. Sulla nave non vi era più nessun altro vivo. L'avevo espugnata completamente senza che nessuno se ne accorgesse se non quando ormai era troppo tardi. Conficcai quell'arma poco rilevante nel legno della nave ed andai a vedere nelle stanze che precedentemente mi erano state indicate come la tesoreria e la stanza del capitano. Se vi avessi trovato qualcosa, avrei restituito a Kiri tutto ciò che le apparteneva. Se avessi trovato qualcosa che a Kiri non sarebbe servita o sarebbe risultata superflua, avrei provato a tenerla, magari per ricavarne un guadagno futuro. Mi sarei poi diretto a cercare gli ultimi oggetti descritti dal capitano in punto di morte. Una volta radunato il tesoro o quello che sarebbe dovuto essere, avrei fatto rotta a Kiri con quella stessa nave.

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