Gli Uchiha perduti

[Add. + Free] Kairi e Shin

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    Gli Uchiha perduti

    Post ix - E' solo l'inizio





    Mentre il combattimento proseguiva qualche metro più in là, Shin riaprì gli occhi. Ogni respiro gli procurava delle terribili fitte alla schiena. L'odore di carne bruciata gli ricordò il perché. Tentò di alzarsi, ma i muscoli non rispondevano ai suoi comandi. Impotente, tutto ciò che riuscì a fare fu sbattere senza forza il pugno a terra. Maledizione... Cercò con gli occhi appannati dal sudore e dalla cenere Kairi, ma la giovane era fuori dal suo campo visivo, peraltro estremamente limitato. Udì però il clangore della battaglia alle sue spalle, e ne dedusse che fosse ancora viva per lo meno. Un urlo soffocato, che la ragazza si lasciò sfuggire in seguito al colpo al fianco, fece fremere il Kinryu riverso al suolo. Possibile che fosse così debole da non riuscire a difendere le persone a cui teneva? Non era forse quello il suo nindo? Tanti allenamenti, tanti sacrifici per cosa? Ricacciando indietro le lacrime provocate dalla rabbia tentò di nuovo di muoversi, fallendo ancora una volta. Improvvisamente, i suoi guanti brillarono, scomparendo. Al loro posto, una giovanissima miko, con orecchie e code da volpe, inginocchiata di fianco allo shinobi. Shin-sama! A differenza dell'uomo, la kitsune non trattenne il pianto. Aveva una venerazione sincera per il suo evocatore e vederlo ridotto in quello stato la fece disperare. Non sapeva che fare per aiutarlo e si sentiva ancora peggio. Ma Shin aveva invece avuto un'idea. Harumi...Va a cercare l'anziano, digli di... Le parole successive furono poco più di un sospiro, udito a stento dalla creatura, che capì cosa aveva in mente il ninja. Si asciugò gli occhi con la manica del vestito e annuì, decisa a fare la sua parte. Il Kinryu la premiò con un sorriso e appoggiò la mano su quella della sacerdotessa, che scomparve in una nuvoletta di fumo.

    Kairi nel frattempo stava avendo la meglio sul suo folle avversario. Aveva evitato di un soffio la fiammata distruttiva, che aveva incenerito l'erba al suo passaggio lasciando solo una distesa di terra annerita. L'Uchiha aveva preso confidenza con i suoi nuovi poteri e al contempo preso le misure al nemico infuocato, ribattendo colpo su colpo. I movimenti della kunoichi erano fluidi ed evitava senza apparente difficoltà gli attacchi. Quando fu il suo momento di passare all'offensiva poi, lo fece con una combinazione di taijutsu e genjutsu incredibilmente efficace. L'uomo, momentaneamente accecato, non vide arrivare il primo affondo, distratto anche dalla finta. La lama penetrò nella carne, lacerandola. Anche se non ne era ancora consapevole, per lui era la fine. Iniziò a tossire sangue, mentre le fiamme nelle sue vene sembravano estinguersi e la sua pelle assumeva progressivamente un colorito scuro, quasi carbonizzato in corrispondenza dei vasi. Quell'abilità tanto potente a quanto pareva era terribilmente esosa per il fisico, e l'uomo sembrava rendersene conto solo in quel momento. Ma che diavolo... Aveva abbandonato, per la prima volta, il suo ricorrente quanto snervante modo di dire, bene bene, e non lo avrebbe mai più pronunciato. Consapevole che la lancia era probabilmente un'illusione, nono potè farci niente se non tentare di evitarla con scarso successo. L'impatto, sebbene illusorio, gli strappò un urlo di dolore, ma la voce gli sarebbe morta in gola. Per essere più esatti, ne sarebbe uscito solo un gorgoglio, ritrovandosi il collo squarciato dalla wakizashi della giovane. Kairi aveva inflitto un colpo mortale all'uomo, il quale tentò comunque di reggersi in piedi, cercando al contempo di trattenere l'emorragia con la mano ancora utilizzabile. Alcuni secondi dopo caddè però ginocchia a terra, mentre gli ultimi battiti del cuore facevano schizzare il sangue fuori dalle arterie recise, ricoprendo l'Uchiha del prezioso liquido vermiglio. Il corpo dell'uomo, riverso ormai a terra, ebbe alcuni spasmi prima di smettere per sempre di muoversi. Una cosa era certa: quell'immagine sarebbe per sempre rimasta impressa nella mente dalla kunoichi.
    Shin riaprì gli occhi dopo qualche istante che Kairi chiamava il suo nome. Doveva aver perso nuovamente perso coscienza perché l'ultima cosa che ricordava era la nuvola in cui era sparita Harumi. Cercò di abbozzare un sorriso, per quanto debole. Ehi ehi piano, piano... sono ancora qui, tranquilla... Socchiuse gli occhi, la testa gli girava e la luce gli dava fastidio. Il dolore alla schiena era sopportabile solamente perché il fuoco aveva distrutto i recettori superficiali. Una brava squadra di ninja medici avrebbe potuto rimetterlo in sesto, ma occorreva fare presto prima che insorgessero altre complicazioni. Ma il Kinryu aveva pensato ad una soluzione alternativa. Rassicurando a mezza voce l'amica, le strinse una mano. Si concentrò unicamente su quello, non l'avrebbe lasciata andare per nessun motivo, poteva succedere da un momento all'altro. Infine, quasi all'improvviso, i due furono avvolti dall'oscurità, risucchiati in un vortice spazio temporale, e scomparvero.
    Passò un minuto, poi un'altro. Il vento faceva oscillare li steli scampati alle fiamme sul pendio della collina. Il sangue aveva smesso di fuoriuscire dal cadavere e iniziava a rapprendersi a contatto con l'aria. Le rovine del mulino fumavano ancora e ogni tanto parti di mura e travi cedevano con un tonfo, sollevando una nuvola di scintille e cenere. Lentamente, emersero dalle ombre degli alberi circostanti alcuni uomini. A differenza della banda sgominata dai sue shinobi erano vestiti di bianco, ma la foggia delle divise era la stessa. La cintura alla vita era anch'essa bianca, ma decorata con un motivo che ricordava una doppia elica stilizzata. Il loro volto era coperto da respiratori elaborati che fungevano anche da radiotrasmittenti. Proprio utilizzando una di queste quello che sembrava il caposquadra comunicò la situazione. Abbiamo recuperato tutti i dati che stavamo cercando sullo stigma, signore. Un attimo di silenzio, poi riprese. Purtroppo la cavia non è riuscita a portare a termine il suo compito, l'obiettivo è scappato. Annuì alla risposta e fece un cenno ai suoi sottoposti, che si sparpagliarono per la zona. Certamente, lo consideri fatto. Ripuliremo l'area e recupereremo il corpo del soggetto per gli ultimi esperimenti, poi passeremo al piano B. Non la deluderemo, signore. La faccenda in cui Kairi e Shin si erano imbattuti era ben lungi dal potersi considerare conclusa, ma i due non ne avrebbero avuto il minimo sentore per il momento. Ma, forse, lo avrebbero scoperto anche troppo presto.


    Ringrazio Kairi per la splendida giocata, mi sono divertito a masterarla. E dopo i colpi di scena finali ti aspetta una seconda stagione...pardon, ruolata!
     
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17 replies since 25/11/2016, 19:46   223 views
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