Gli Uchiha perduti

Quando la lama tagliò il collo dell'uomo la ragazza lo osservò crollare a terra in ginocchio, quasi senza accorgersi in quel momento del sangue che stava schizzando suoi stessi vestiti: lo guardò riversarsi a terra con sguardo quasi impassibile, dall'alto verso il basso, senza riuscire a provare per lui un briciolo di compassione.
Quell'uomo aveva ucciso innocenti, li aveva torturati bruciandoli vivi all'interno delle loro case, non aveva mostrato un minimo di attaccamento neppure per i suoi uomini quando erano stati uccisi, aveva disonorato il suo clan ed in ultimo ma non di ultima importanza aveva quasi ucciso Shin. Per quanto la kunoichi fosse fondamentalmente di cuore estremamente buono l'avversario era in qualche modo andato a toccare contemporaneamente tutte le sue corde più sensibili, scatenando in lei quella reazione che, per ora e forse fortunatamente, nessuno dei suoi cari aveva ancora avuto modo di vedere. I suoi occhi cremisi tornarono color del carbone mentre, lanciando un'ultima occhiata al cadavere, si voltò verso Shin raggiungendolo di corsa.

Solo quando fu vicino all'amico la sua espressione mutò completamente in un misto di dispiacere e paura, non sapeva se fosse ancora vivo e sperava solo di non essere stata troppo lenta nel venirgli in soccorso. Lo scosse per diversi secondi che parvero infiniti, mentre gli occhi le si gonfiavano ancora una volta di lacrime Shin..SHIN! Ti prego non mi lasciare! Shin!!
Quando finalmente sentì la voce, seppur debole e flebile, del ragazzo smise di scuoterlo, mentre un sorriso di gioia si formava sul suo volto e diverse lacrime cominciarono a scendere incontrollate sulle sue guance, finendo con il cadere sugli abiti del ragazzo Grazie ai kami...pensavo di aversi perso per sempre, non me lo sarei mai perdonato... si asciugò gli occhi nuovamente con il dorso della mano, seppur sollevata ora decisamente imbarazzata Scusami, non riesco a trattenerle...sono patetica vero? Un ninja dovrebbe avere il controllo dei suoi sentimenti in ogni caso, eppure...Promettimi che non racconterai mai a nessuno di avermi visto così non era proprio da lei cedere in quel modo, ma le sensazioni che aveva provato nel corso delle ultime ore, troppe e troppo intense, ora che il pericolo era cessato stavano avendo la meglio sulla giovane Uchiha senza che lei potesse farci nulla: la rabbia provata nei confronti dell'uomo ed il puro terrore causato dal vedere l'amico in quelle condizioni avevano sfondato il muro che di solito ergeva nei confronti di quasi chiunque. Quando lo shinobi afferrò la sua mano la strinse a sua volta senza ben capire quale fosse il motivo ma per semplice sollievo, mentre le lacrime continuarono a solcarle il volto incontrollate fino a quando, senza che quasi se ne accorgesse, i due vennero risucchiati in un vortice nero e portati probabilmente in salvo grazie a qualche tecnica a lei sconosciuta.

Finalmente erano in salvo, entrambi.