Un incarico semplice

Free GdR Shunsui & Shin

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    La traversata

    Post viii - Esplosioni tra le dune



    Lo shinobi della Foglia non mutò minimamente espressione mentre il nemico evitava una ferita ad un punto vitale, contrattaccando contemporaneamente con un violento colpo di chela. In un'altra occasione, in un'altro tempo, il giovane Kinryu avrebbe digrignato i denti, o imprecato. Ma in quel frangente la fredda lucidità della battaglia aveva preso il sopravvento, cancellando apparentemente dai suoi occhi la solita benevolenza dimostrata anche nei confronti degli avversari, quando degni. Già, glielo aveva detto anche Kairi in fondo: un ninja non può considerarsi una buona persona quando le sue mani si macchiano di sangue. L'attacco fendette l'aria, attraversando, nuovamente, un'immagine incorporea, che si disperse pochi istanti dopo [Tecnica]Tecnica della Sostituzione - Kawarimi no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Ariete, Cinghiale, Bue, Cane, Serpente
    L'utilizzatore può effettuare un movimento accelerato tramite l'uso del chakra, lasciando al proprio posto un oggetto o un essere vivente consenziente di pari dimensioni o inferiore. È un movimento accelerato: non può essere usato per fuggire da uno spazio chiuso o da luoghi dove non vi è sufficiente spazio d'uscita. Le correnti di chakra disturbano l'esecuzione della tecnica: non è possibile apparire a distanza inferiore ai 6 metri da un essere vivente. La distanza massima percorribile è pari a 21 metri. Può essere usata come Difesa Totale; può risultare sleale.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo:Basso )
    [Abilità]Passo Lampo - Shumpo
    Abile: L'utilizzatore può utilizzare le tecniche di spostamento accelerato senza bisogno di posizioni magiche, ma il tempo di caricamento rimane inalterato.
    [Da Genin in su]

    Azione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO.
    . Il genin di Konoha si trovava circa sei metri alle spalle del suo avversario che, seppur sorpreso, decise a sua volta di mettere ulteriore distanza tra sé e l'accademico. Gli shuriken, considerata la lontananza tra i due e le incrementate doti fisiche del ragazzo, furono facile preda di due kunai, che li intercettarono a metà strada [Slot Difesa I] [Impasto]. Il ninja fu però sorpreso dell'esplosione che ne seguì, fortunatamente senza conseguenze. Una ventata d'aria calda mista a sabbia lo investi, ed alzò il braccio dolorante per coprirsi gli occhi. Mentre la polvere cominciava lentamente a ricadere a terra, sul volto di Shin comparve un sorriso strano, accompagnato da un'espressione poco raccomandabile che non gli apparteneva. Il criminale gli aveva fatto venire un'idea, forse scavandosi la fossa da solo.

    Il suo corpo ebbe un tremito. Probabilmente si trattava del veleno, oppure dello sforzo che gli stava richiedendo [Danno]. Ciò nonostante, allargò leggermente i piedi, preparandosi a partire. Nel frattempo lo shinobi stava ponderando le varie possibilità. I suoi attacchi erano veloci, e andavano facilmente a segno, ma non avevano la forza necessaria a superare la sua difesa, tra corazza naturale e cotta di maglia. Però aveva anche lui una cartabomba da utilizzare: con quella poteva metterlo in seria difficoltà, aprendo un varco o addirittura eliminandolo. Il pensiero non lo fece sobbalzare come sovente accadeva. In un angolino, dentro la sua testa, si era insinuato il pensiero che quel tipo se lo fosse meritato. Stava comunque cercando di toglierli la vita, quindi perché andare tanto per il sottile? Strinse il pugno intorno all'impugnatura di Yuki. Quel braccio era intontito, quindi avrebbe dovuto fare affidamento sul sinistro. Prese un respiro profondo, poi scomparve [Tecnica]Attacco Improvviso - Kyuu Batsu
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Tigre (1)
    L'utilizzatore può aumentare la rapidità dei movimenti nel round rendendosi impercettibile finché non attacca. La distanza minima di percezione avversaria è azzerata e l'utilizzatore è considerato sotto copertura parziale.
    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 5 / Consumo: Mediobasso )
    [Da studente in su]
    [Abilità]Passo Lampo - Shumpo
    Abile: L'utilizzatore può utilizzare le tecniche di spostamento accelerato senza bisogno di posizioni magiche, ma il tempo di caricamento rimane inalterato.
    [Da Genin in su]

    Passo Perfetto
    Talento: L'utilizzatore può eseguire Attacco Improvviso risparmiando il 25% del consumo di attivazione; può essere utilizzato una volta ogni due round. Alternativamente, è possibile risparmiare il 50% del consumo di attivazione; può essere utilizzata una volta ogni tre round. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.
    [Da Genin in su]
    .

    Il passo lampo era stato pensato come una tecnica completa. Tramite essa, poteva facilmente portarsi a distanza di sicurezza dal nemico scomparendo. E poteva altrettanto facilmente ricomparire all'improvviso, per sferrare un colpo mortale. Impercettibile alla vista, scattò verso lo scorpione, non curandosi di eventuali impronte sulla sabbia. Quella che si stava ancora posando dopo l'esplosione le avrebbe in parte coperte, e comunque doveva stare dietro alla sua velocità. In un lampo si mangiò la distanza, girandogli attorno [Slot Gratuito] [Abilità]Scatto Migliorato [2]Abile: L'utilizzatore si muove molto più rapidamente: la distanza massima dello slot gratuito aumenta di 3 metri. [Slot Azione I]. Alle sue spalle, senza perdere un'istante, estrasse con sovrumana destrezza un foglietto coperto di fuuinjutsuCartabomba I [Bomba]
    La cartabomba è un piccolo foglio sul quale è inciso un fuuinjutsu: causa una potente esplosione di diametro pari a 1,5 metri quando attivata; entro un raggio di 3 metri causa danni dimezzati. L'attivazione è percepibile tramite udito, vista e tatto; è possibile scegliere il tempo dell'esplosione, da tre secondi fino a 30 ore.
    Tipo: Speciale-Ustione
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 30 | Durezza: 1 | Crediti: 45)
    con la mano sinistra, nel tentativo di apporlo su un punto qualsiasi del busto, possibilmente dove le sue mani non riuscissero ad arrivare, con un colpo di palmo aperto [Slot Azione II] [Slot Azione III] [Impasto] [Abilità]Prestigiatore [1]
    Abile: L'utilizzatore ha una precisione e una finezza nei movimenti delle mani che sfiora il sovrannaturale. Può compiere facilmente giochi di prestigio con oggetti di dimensioni pari o inferiori a mediopiccola. Possono passare gli oggetti occultati da una mano all'altra in un tempo ridotto, difficilmente percepibile.

    Scatto del Lampo
    Maestria: L'utilizzatore guadagna 1 tacca a Velocità per il primo attacco eseguito dopo una tecnica di spostamento accelerato.
    [Da Genin in su]
    . La coda non poteva essergli altrettanto utile come in precedenza, ma per premunirsi ulteriormente eseguì una rapida finta, sempre contro la testa, con la wakizashi [Slot gratuito] [Abilità]Fintare Migliorato [1]
    Abile: L'utilizzatore, una volta al round, può effettuare una finta come slot gratuito Istantaneo.
    . Aveva selezionato il tempo per l'attivazione sul minimo possibile, ma non aspettò che la deflagrazione lo coinvolgesse. Con una serie di rapidi balzi all'indietro ristabilì la distanza [Slot Azione I]. Poi se ne stette, godendosi lo spettacolo. Non importava come sarebbe finita: a posteriori si sarebbe vergognato del suo gesto.






    Riassunto Round Shin Kinryu
    PrimarieSecondarieGraduate
    Forza:550Agilità:500Percezione:6
    Velocità:575Precisione:500Furtività:0
    Resistenza:500Concentrazione:500
    Riflessi:575Intuito:500
    SlotPrestazioni
    Slot Difesa:I : [Parata] For. 600
    II : -
    III : -
    Chakra:45/60 Bassi
    Chakra Harumi: 4/6 Bassi
    Slot Azione:I : [Spostamento]
    II : [Pugno] For. 600, Vel. 600
    III : [Equip.] Attivazione cartabomba
    Vitalità:13/16 Leggere
    Leggera al busto
    1/2 Leggera per braccio
    1 Leggera DnT
    Slot Tecnica:I : Sostituzione
    II : Attacco improvviso
    Energia Vitale:27/30 Leggere
    Veleno Round 2/2
    Overcap Round 1/2
    Slot Gratuito:[Istantaneo] Movimento 9m
    [Istantaneo] Finta
    Equipaggiamento:Fasce da combattimento [2 per gamba]
    Corpetto e Parabraccia
    Wakizashi [Pot. 30]
    Guanti [Pot. 30]
    Kunai -5
    Cartabomba 0
    Note:In una giocata normale avrei
    probabilmente differenziato la
    strategia, ma sfrutto questa free
    per costruire da una parte i primi
    passi di Shin del Miraggio, dall'altra
    il cambiamento di carattere che
    sta avvenendo nel ragazzo.
    Salti:
    Movimento:
    6 metri
    18 metri/slot


    L'uomo davanti a Shunsui ghignò, divertito. Allora non sei proprio da buttare. Avanti, fammi divertire burattinaio! L'offensiva non era andata a buon fine, eppure il bandito non sembrava minimamente preoccupato, anzi. Si poteva quasi intuire che ritenesse di avere un qualche vantaggio sul ragazzo, ma quale esso fosse non era chiaro. I coltelli da lancio scagliati alle sue spalle non lo impensierirono più di tanto: con un balzò li mandò a vuoto [Slot Difesa]. Venne tuttavia sorpreso dall'esplosione che ne seguì, risultandone colpito di striscio [Ferita]. Cosa più importante però, ne venne distratto, e si perse cosa accadeva di fronte a lui. Riatterrato, tra la sabbia che si posava intravide il sunese immobile. Scosse vistosamente la testa ed allargò le braccia con i palmi verso l'alto come per fargli la ramanzina. Già finito? Figliolo, mi deludi... L'espressione sul suo viso mutò d'un tratto, facendo nuovamente la sua comparsa il sorrisetto sadico. I tuoi giocattoli sono noiosi! Affrontami da uomo! Con un balzò si getto su Cho, convinto si trattasse di Shunsui [Slot Gratuito]. Le estremità della catena avvolte intorno alle sue braccia mutarono in due martelli da guerra fusi con le mani dall'aria assolutamente spaventosa. Appena fu a portata vibrò un fendente, perpendicolare al terreno, con la mancina rivolto verso il fianco del falso ninja [Slot Azione I]. Continuando il movimento rotatorio iniziato, il manipolatore del metallo fece un giro su se stesso, incalzando l'avversario e tentando un altro colpo orizzontale anch'esso dalla sua sinistra a destra, questa volta all'altezza della testa, ma con la mano martello destra [Slot Azione II]. Tuttavia aveva un gran colpo in serbo per il finale. Contemporaneamente, i kunai e gli shuriken al suolo alle loro spalle, lanciati in precedenza dalla nukenin, si animarono e, alzati a mezz'aria, puntarono Cho dall'aspetto dell'accademico [Slot Tecnica]. Nello stesso momento dal petto del nukenin partì un aculeo metallico dal diametro di circa dieci centimetri, lungo circa due metri ed estremamente appuntito, con il chiaro scopo di infilzare l'avversario all'altezza della bocca dello stomaco [Slot Azione III]. Lo sguardo assatanato e bramoso di sangue risultava intimorente, quell'uomo vedeva tutto ciò come uno svago, senza dubbio. La vita per lui non doveva avere poi molto valore. Vediamo se almeno te sanguini, o sei un vuoto simulacro come le tue marionette!
     
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    Passo falso



    Shin aveva ben capito che la sua stessa vita era a rischio con quello scontro e, se non voleva perderla, non avrebbe dovuto mostrare alcune gentilezza nei riguardi del suo avversario. L'ultima sua mossa fu una chiara messa in pratica di questo concetto fondamentale. Nuovamente le tecniche di spostamento rapido, unite alla velocità fuori dal normale dello shinobi della Foglia, gli permisero di piazzare la bombacarta e di assestare un poderoso colpo al busto dell'uomo. ..ugh... si lasciò scappare l'uomo dalla bionda chioma. Il colpo gli aveva spezzato il fiato, e non si era così accorto della cartabomba che era stata piazzata. Normalmente questo avrebbe giocato in favore del foglioso, se non che, nell'atto di tirarsi indietro non si distrasse per una frazione di secondo, lasciando uno spiraglio aperto nella sua difesa, che un veterano come Kano non potè non sfruttare a suo vantaggio. L'uomo avrebbe tentato nuovamente con le sue due chele di afferrare il giovane shinobi, similmente a come aveva fatto in precedenza. Entrambe le chele avrebbero cercato di afferrare Shin al collo. Indipendentemente dalla reazione dello shinobi a questa minaccia, la bomba sul petto di Kano esplose, senza nessuna avvisaglia che potesse metterlo sull'attento. L'esplosione, sebbene non particolarmente ampia in termini di raggio, avrebbe tuttavia coinvolto anche Shin, il quale non era riuscito ad allontanarsi in tempo dopo averla attivata.

    Una volta che il fumo dell'esplosione si fu diradato, Shin e Shunsui avrebbero visto che Kano era steso a terra, supino. Il busto era ricoperto di sangue, sebbene non ci fosse nessuna ferita aperta lì, essendo protetto dal corpetto. Un taglio piuttosto brutto si apriva invece sulla fronte, dove l'esplosione aveva colpito senza essere attenuata. Era quella probabilmente la ferita che lo aveva messo KO. Per il bene dell'anima di Shin, tuttavia, il nome di quell'uomo non sarebbe stato aggiunto alla lista delle anime che aveva preso. Kano era ancora vivo, come testimoniava il leggero respiro che gli muoveva il petto.

    [...]



    La situazione di Shunsui era anche piuttosto complicata. Le capacità di manipolazione del metallo del suo avversario erano estremamente pericolose. Tuttavia, era riuscito ad accumulare un piccolo vantaggio strategico, che avrebbe potuto volgere la battaglia in suo favore. L'uomo, infatti, era stato sufficientemente diStratto dall'esplosione da non accorgersi dello scambio, ed ora si stava avventando contro lo Shunsui sbagliato. Il primo colpo dell'uomo colpì Cho di netto. Shunsui avrebbe potuto difendersi in maniera più appropriata, ma non lo fece di proposito: voleva dare al suo avversario il senso di avere una sorta di superiorità. Inoltre, la costituzione robusta della marionetta avrebbe ridotto il danno. Il secondo colpo, invece lo schivò, abbassando la testa e lasciando che la mano martella sfilasse a qualche centimetro sopra il capo della marionetta. Sul terzo attacco, invece, il genin decise di sfruttare il suo vantaggio tattico. Mentre i coltelli e lo spuntone metallico sgorgava dal petto del nemico, Chò si mosse in avanti, così da accorciare le distanze con l'uomo, e subendo di netto il colpo. Nonostante i danni alla marionetta furono ingenti, il manipolatore di metallo si sarebbe ritrovato in un pessimo guaio. Infatti, mentre lo spuntone di metallo lo attraversava, chO avrebbe tentato di bloccare l'uomo avvolgendogli attorno i suoi cavi di costrizione
    Cavi di costrizione [Mischia]
    Cinque cavi di acciaio spessi tre millimetri l'uno possono essere utilizzati da una o più marionette per imbrigliare un avversario. I cavi possono essere connessi tra marionette con uno slot gratuito lento. I cavi devono essere stesi e quindi avvolti intorno ad un obiettivo, con un tentativo di presa, per immobilizzarlo: può causare Intralcio Grave. Gli effetti rimangono fin quando non rimossi i cavi. Non causa danni, ma ha potenza pari alla massima concessa per la tipologia bomba per grado ninja, solo ai fini della rottura.
    Tipo: Mischia/Speciale- catena
    Dimensione: Media
    Quantità: 1
    (Potenza: - | Durezza: 3 | Crediti: -)
    . Essere imbrigliato in quei cavi, significava non avere più la possibilità di muoversi: Shunsui si era assicurato di questo, quando li aveva progettati. Allo stesso tempo, Gekido si sarebbe scagliato contro l'uomo, cercando di affondare le sue 3 wakizashi nei punti vitali dell'uomo, passando per la sua schiena: il cuore, il rene destro ed il polmone sinistro.

    Quanto grande sarebbe stato lo stupore dell'uomo nel passare da vittoria certa a morte improvvisa? A Shunsui sarebbe bastato aspettare per scoprirlo.
     
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    La traversata

    Post ix - l'avamposto



    Quella volta aveva commesso un passo falso. Era stato superficiale e aveva sottovalutato un nemico che ormai considerava sconfitto. Ed ora, riverso al suolo, ne pagava le conseguenze.
    Con uno scatto improvviso l'uomo scorpione aveva allungato le sue chele per afferrarlo. Lo shinobi di Konoha aveva avuto appena il tempo di frapporre nuovamente le braccia, evitando che lo strozzasse, ma non aveva potuto far nulla per evitare l'esplosione succedutasi un secondo più tardi.
    Tossendo, si domandò se era ancora tutto intero. Le varie parti del suo corpo risposero all'appello, rassicurandolo. A quanto pareva il corpetto aveva assorbito il grosso dell'urto. Ciò nonostante l'odore acre di carne bruciate non si levava solamente dal suo avversario, che doveva versare in condizioni ben peggiori. Dolori lancinanti lo travolsero quando cercò di mettersi seduto e venne travolto dalla nausea. Tutto ciò che riuscì a fare fu distendersi su un fianco. Trattenendo il fiato, attese che giungesse il colpo di grazia, ma nessun nemico si fece avanti. Si chiese perché improvvisamente il mondo si fosse fatto così silenzioso, ma infine realizzò che dovevano essere le sue orecchie a non udire alcunché a causa del boato ravvicinato. Tuttavia d'improvviso comparve un'ombra di fianco a lui, che sembrò rivolgergli uno sguardo fremente di livore. Gli occhi appannati da lacrime, sabbia e fuliggine non gli permisero di riconoscerne il volto, ma la sua uniforme non sembrava quella in dotazione alle forze di Suna. L'uomo si allontanò un istante dopo, ed in seguito il foglioso avrebbe scoperto che nel farlo si era portato dietro il suo avversario, che doveva evidentemente essere ancora vivo. Dopo di che perse conoscenza.

    La tattica di Shunsui aveva avuto successo, al cento per cento. In un combattimento uno contro uno il suo arrogante avversario non avrebbe avuto nessuno scampo. Sfortunatamente per il marionettista, lì si trovavano in mezzo ad un campo di battaglia. Un istante prima che le tre wakizashi togliessero la vita al manipolatore del metallo, imbrigliato nei cavi di Cho, un enorme pugno armato proveniente dall'alto ne deviò la traiettoria, e poco mancò che lo stesso Gekido finisse schiacciato da tale massa. Con l'altra mano, anch'essa ingigantita, il nemico avvolse l'alleato, liberandolo dalla stretta, poi effettuò un poderoso balzo per allontanarsi da Shunsui e le sue mortali creazioni. Il comandante è stato abbattuto, sono troppi, ci ritiriamo! ... L'uomo fissò Balgrid, che ancora lo stringeva, in silenzio. Non avrebbe mai ammesso ad un subordinato che senza il suo intervento probabilmente non se la sarebbe cavata, il suo orgoglio glielo impediva. A Shunsui non rimase che osservarli fuggire, perdendosi tra le sabbie.

    Non era passato neppure un minuto, che l'Abara venne affiancato da un ninja del suo Villaggio. Aveva una ferita superficiale al braccio, ma sembrava ignorarla. Anche un secondo fece la sua comparsa, rivolgendosi a quello che doveva essere il suo superiore. Non li inseguiamo? Quello rimase in silenzio un secondo, come se stesse ponderando le opzioni tra sé, poi rispose. Abbiamo dei feriti di cui occuparci, e seguirli nell'Anauroch sarebbe folle. Se ci tendessero un contro agguato rischieremmo seriamente di passare da predatori a prede. A tutta la squadra, rientriamo all'Avamposto! Per la prima volta il suo sguardo cadde sul giovane poco distante. Tu devi essere quello che ci ha contattato. Per fortuna abbiamo fatto in tempo. Seguici con il civile e lascia stare il carico, ci penseranno i miei uomini a radunare gli animali dispersi. Fece un cenno del capo, prima di allontanarsi. A diversi metri l'Abara avrebbe scorto un ninja medico prendere sottobraccio il compagno privo di sensi dopo avergli prestato le prime cure. Dopo oltre una giornata, poteva finalmente tirare un sospiro di sollievo.

    L'Avamposto era l'ultima fortificazione presente nel grande deserto prima di raggiungere Suna provenendo da quella difficile via. Le ampie mura di cinta circolari e le alte torri, nonostante le dimensioni, comparvero alla loro vista solamente dopo aver superato una serie di crinali brulli, ma non sarebbero state comunque facili da percepire. Tutti gli edifici avevano lo stesso colore della sabbia in cui erano immersi, fornendo loro una mimetizzazione ottica invidiabile. Shunsui non avrebbe scorto nessuna apertura verso l'esterno, ma avvicinandosi alla parete la sabbia di cui era composta sembrò farsi da parte, creando un varco sufficientemente ampio perché l'intero drappello potesse procedere. I diversi fabbricati presenti all'interno avevano un'aria più ordinaria, ed erano realizzati prevalentemente in legno. Oltre alla baracche per la guarnigione si intravedeva un edificio più grande, verso cui si diressero. Al pian terreno il marionettista avrebbe scorto una sala comune, in cui si trovavano alcuni soldati non di turno, ma avrebbero proseguito verso il piano sopraelevato. Lì, si divisero. Shin, ancora privo di sensi, fu condotto in infermeria. Daisuke, a sorpresa, venne spintonato a malo modo dentro una cella dopo che gli era stata sottratto il prezioso cofanetto. Ammutolito, fissò il giovane di Suna in cerca di risposte, ma prima che si riprendesse la porta venne chiusa. Il marionettista fu condotto in una stanza al secondo piano, senza che nessuno gli rivolgesse la parola. Ad attenderlo in piedi era un chunin, evidentemente il comandante dell'intera piazzaforte. I ninja che erano con l'accademico posarono sulla sua scrivania il contenitore e alcuni fogli, probabilmente una relazione redatta lungo il percorso, per poi ritirarsi. Quando furono rimasti soli lo shinobi, che stava guardando meditabondo fuori dalla finestra, rivolse la parola al genin. Shunsui Abara, corretto? Prima che legga il rapporto vorrei sentire da te cosa è successo. Nei minimi particolari. Chi è il civile con voi, perché trasportava qualcosa tanto prezioso con sé senza un'adeguata preparazione, chi vi ha attaccato. Avanti, ti ascolto.



     
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    Il Nemico Arretra

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    Li avevano respinti, finalmente! Shunsui osservò vigile, ma sollevato, il manipolatore di metallo venir trascinato quasi di peso dal suo alleato lontano dal campo di battaglia. Avevano subito troppe perdite per portare avanti l'attacco, nonostante il comandate che stava affrontando fosse di tutt'altra opinione. Solo in quel momento Shunsui realizzò che c'era stata un'esplosione poco prima, sufficientemente lontana dal suo terreno di scontro per non dover essere una minaccia da considerare immediatamente. Però, abbastanza vicina per poter aver coinvolto Shin ed essere in relazione a quello che Balgrist aveva riferito! Lanciò un'occhiata al suo compagno di squadra, solo per trovarlo rivolto a terra, immobile! cazzo.... Non perdendo di vista la ritirata nemica, il genin si avvicinòzzbV0PK a Shin il più rapidamente possibile, indossando una maschera di preoccupazione sul volto! Fortunatamente, un ninja medico era sopraggiunto un secondo prima di lui, ed aveva già iniziato a trattare il foglioso con le arti mediche:...si rimetterà, stai tranquillo...è solo svenuto... ..uff... solo in quel momento Shunsui potè tirare davvero un sospiro di sollievo.

    Più o meno allo stesso tempo, altri due ninja di Suna - quelli che avevano risposto alla sua richiesta di soccorso - lo avevano affiancato e, constatata la situazione, avevano escluso l'inseguimento dei malfattori, cosa che non poteva che essere condivisa anche dal marionettista:...sì, ho inviato io la richiesta di soccorso...grazie mille per essere arrivati in tempo! Davvero non so quanto ancora avremmo potuto resistere....Disse con volto grato ed un mezzo sorriso stanco. L'uomo che gli aveva parlato diede rapide direttive ai suoi uomini. Gli animali vennero radunati, Daisuke preso sotto scorta e Shin caricato su una barella per facilitarne il trasporto verso l'avamposto più vicino. Shunsui insistette di rimanere vicino all'amico svenuto per tutta la durata del viaggio. Sebbene non potesse far nulla per migliorare la condizione del foglioso - anche perchè il ninja medico lo aveva già rattoppato al meglio delle sue capacità - si sentiva più tranquillo così. Era sfinito! Ora che l'adrenalina stava diminuendo, la stanchezza si stava impossessando delle sue membra. Eppure il risposo era ancora lontano per lui. Non sapeva esattamente a quale avamposto li stessero portando, ma dubitava che avrebbero impiegato meno di qualche ora per raggiungerlo. Ad ogni modo, preferiva questa piccola tortura finale a quello che avrebbero fatto di loro i tizi che li avevano attaccati, se avessero avuto la meglio.

    [...]



    Era la prima volta che Shunsui visitava quel particolare avamposto del villaggio. Leggermente più grande di quanto si aspettasse, aveva riconosciuto immediatamente lo stile e l'arte costruttiva sunese nelle mura e negli edifici, cosa che gli aveva recato un piacevole senso di familiarità. Oltrepassate delle piccole abitazioni di legno, il gruppo di shinobi si sarebbe diretto verso l'edificio militare principale, dove Shin sarebbe stato portato in un'infermeria vera e pripria, mentre Shunsui sarebbe stato portato, immaginava, a far rapporto. Aveva visto che i suoi compagni di viaggio avevano stilato un piccolo dossier sulla missione, ma immaginava che gli fosse chiesto di descrivere l'accaduto in prima persona. Venne quindi condotto dal capitano della base - un chunin dal volto serio e parzialmente bendato di una certa età - il quale gli rivolse qualche domanda sull'accaduto. Non gli era stata fornita alcuna sedia, così come ci si poteva aspettare dal rigore sunese, e, nonostante la stanchezza che si impossessava sempre più di lui, Il marionettista si costrinse a star dritto e rispondere.

    Corretto, signore! Eravamo stati ingaggiati per scortare il signor Daisuke e le sue merci da Konoha a nord del Paese del Vento, passando per la rotta commerciale che si snoda attraverso il deserto. Il mio parigrado Shin Kinryu aveva portato il mercante attraverso il Paese del Fuoco fino ad arrivare ai nostri confini, dove li ho attesi per la marcia nel deserto. Eravamo stati informati che il mercante portasse solo spezie e qualche tessuto pregiato, quindi al più avremmo dovuto difenderlo da dei normali briganti. Evidentemente l'uomo ha fornito indicazioni sbagliate...forse per ridurre il costo della missione... Quella delle informazioni sbagliate era un classico. A volte le persone, per risparmiare, davano indicazioni errate all'Accademia, che quindi assegnava i compito su basi errate. Questa volta era toccato a loro ed era andata abbastanza male, sebbene sarebbe potuta andare molto peggio. Seguendo il percorso che avevo tracciato, ci siamo fermati una notte nello snodo commerciale di Kaisha. Qui siamo stati attaccati per la prima volta. Sei uomini, vestiti con abiti scuri, e recanti una fascia grigia...credo fosse un qualche segno di appartenenza, anche se non sono riuscito a vederi particolari simboli su di essa. Avevano abilità chiaramente superiori a quelli di un bandito comune: erano decisamente dei ninja. Il loro obiettivo era chiaro: rubare qualcosa nella tenda del nostro cliente. Abbiamo ingaggiato lo scontro e siamo riusciti ad abbatterne qualcuno e poi a spingerli alla ritirata. Abbiamo capito che c'era qualcosa di strano nell'attacco ed abbiamo scoperto che Daisuke ci aveva mentito sul carico. Abbiamo fatto quindi i preparativi per la partenza, mandata una richiesta di soccorso ed abbiamo cercato di mettere più strada possibile tra noi e loro, dirigendo verso Suna. Mentre raccontava, i ricordi affioravano rapidamente nella sua mente, aiutandolo nella narrazione. Una tempesta di sabbia ci ha rallentato sulla via di casa, ma ha anche tenuto a bada i nostri inseguitori. Tuttavia sono riusciti a raggiungergli, cosa che dimostra una buona conoscenza del deserto, da parte loro. Questa volta erano quattro: due portavano un altro simbolo di riconoscimento....una collana d'argento...abbiamo resistito il più possibile, fino a che la squadra di supporto non ci ha trovato. Nuovamente siamo riusciti a respingerli, ed il capo della spedizione di soccorso ha deciso di non proseguire con l'inseguimento, viste le condizioni mediche in cui ci trovavamo. Abbiamo quindi fatto rotta verso questo avamposto.


     
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    La traversata

    Post x - risveglio tetro



    Quando Shin riaprì gli occhi, venne accolto da una sensazione di malessere diffuso. Batte le palpebre alcune volte, cercando di togliersi di torno quel fastidioso intorpidimento. Mentre cercava con qualche difficoltà di mettersi a sedere sul letto una lieve fitta lo raggiunse dal petto. Ci mise un poco per rimembrare cosa era successo in precedenza, ma alla fine tutto tornò chiaro nella sua mente. Lo scontro mortale, la sua furia cieca, ed infine l'esplosione. Sì, aveva tentato di togliere la vita al suo avversario, ma quello era normale in guerra. A farlo rabbrividire era il pensiero del metodo che aveva cercato di mettere in pratica. Possibile che fosse caduto così in basso?

    Lo shinobi di Konoha, dopo essersi perso in cupe riflessioni, si era finalmente guardato intorno. La stanza dove si trovava era sicuramente un'infermeria, anche se piuttosto spoglia. Le tonalità predominanti erano quelle della terra, che viravano dall'ocra al rosso passando per il marrone chiaro. Se avesse dovuto proprio scommettere, avrebbe puntato su un composto a base di sabbia per il materiale di cui erano composte le pareti. In completo contrasto stava la biancheria bianchissima e i lucidi carrelli metallici. Chiunque gestisse quel posto doveva prendere la pulizia molto sul serio. Ricordava dell'arrivo dei rinforzi, provenienti da Suna, quindi doveva trovarsi in una struttura militare. Il foglioso si augurò di non aver fatto il suo primo ingresso nel Villaggio della Sabbia privo di sensi. Non se lo sarebbe mai perdonato: nonostante la povertà del suo ecosistema, la formazione rocciosa che racchiudeva il fulcro del Paese era decantata da numerosi ninja come spettacolare.

    Poco dopo nella stanza, su cui erano sistemate diverse brandine vuote, ad accezione della sua, entrò un uomo di mezza età. La sua uniforme era particolare, probabilmente il design era stato studiato appositamente perché consentisse di indossare comodamente un camice, proprio come accadeva in quel momento. Il medico lo scrutò per un secondo, prima di iniziare a visitarlo. Shin obbedì in silenzio. Annuendo soddisfatto, finalmente giunse il responso. Bene, ti stai già riprendendo. Le ferite sono quasi rimarginate, non dovrebbero rimanerti neppure i segni. Però evita gli sforzi eccessivi nei prossimi giorni. Il ragazzo lo ringraziò con un cenno del capo, dando al contempo segno di aver compreso. Nel frattempo dietro il sanitario era comparso un genin, probabilmente un attendente, che prese la parola non appena l'altro si fu ritirato. Mi è stato ordinato di condurvi dal comandante non appena vi foste ripreso. Prego, mi segua. Ancora una volta, il Kinryu si limitò ad annuire. Mentre percorreva un lungo corridoio, fino ad una scala per i piani superiori, il giovane si domandò che fine avessero fatto Shunsui e il loro committente. Una risposta parziale giunse quando il soldato davanti a lui aprì infine una porta, facendogli segno con la mano di entrare. Nella stanza, chiaramente l'ufficio del comandante, si trovava il compagno nonché amico di Suna. L'uomo con lui doveva essere l'ufficiale più alto di quell'unità, a giudicare da abbigliamento ed atteggiamento. Ben diritto sulla schiena, l'uomo aveva appena terminato d'ascoltare le parole del marionettista con aria accigliata, ma era difficile affermare se fosse quanto aveva udito ad indisporlo, o piuttosto se quella fosse la sua espressione standard. Lo sguardo pesante del ninja si fissò sul Kinryu, che lo sostenne forse con eccessiva durezza. In quel momento una serie di emozioni contrastanti gli danzavano dentro, rendendolo poco propenso alla socialità. Alla fine il silenzio rigido fu rotto dal comandante con la sua voce secca. Tu devi essere Shin Kinryu, genin di Konoha. Benvenuto nell'Avamposto. Il foglioso notò che nessun nome seguiva quel che doveva esser più di un semplice titolo. Shunsui mi ha appena riassunto i fatti. Quell'uomo nasconde qualcosa, senza dubbio. E ho tutta l'intenzione di scoprire cosa. Schioccò le dita, ed una frazione di secondo dopo due attendenti fecero la loro comparsa nella sala. Andate a prendere il prigioniero e portatelo qui. Ho intenzione di interrogarlo personalmente. I due si batterono la mano sul petto e si mossero per esaudire l'ordine. Non appena furono usciti, gli occhi dell'uomo si fissarono nuovamente sull'Abara. Vorrei che partecipaste all'interrogatorio. Sarò io a condurlo, ma sentitevi liberi di intervenire se il vostro intuito ve lo suggerisce. In fin dei conti avete avuto modo di conoscere un poco quel tizio. Si percepiva a pelle che lo shinobi ce l'aveva con il mercante per aver messo a rischio la vita dei suoi sottoposti, ed in effetti era un miracolo che fossi tornati tutti indietro sani e salvi. Shin non era particolarmente in vena di chiacchiere, quindi scelse di ritagliarsi uno spazio in disparte. I suoi occhi sembravano di ghiaccio, nonostante il colore scuro delle iridi. Al contempo, tuttavia, una fiamma dava l'impressione di animarli in profondità. A quanto pareva sarebbe toccato al marionettista prendere in mano la situazione.
     
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    XI



    ...wow....questo tizio è incazzato nero... pensò Shunsui sentendo che il capitano dell'Avamposto volesse eseguire un interrogatorio formale sul mercante. Rivolse al superiore un cenno di assenso: avrebbe partecipato a quell'atto finale, anche se non sapeva quanto profitto ne avrebbero potuto trarre. Secondo la sua opinione, Daisuke era semplicemente stato taccagno e stupido: sapeva che quello che stava portando aveva valore, ma aveva sottovalutato il pericolo e non voleva pagare per una protezione migliore.

    Intanto, Shin era da poco entrato nella stanza. Shunsui gli fece l'occhiolino per fargli capire che fosse contento di vederlo di nuovo in piedi. Il foglioso gli aveva fatto prendere uno spavento qualche ora prima, ed il rivederlo in piedi, sebbene un po' ammaccato, era davvero un sollievo. Già in piedi eh! Ed io che pensavo di non rivedere la tua brutta faccia per almeno un altro giorno! Disse scherzando, facendo attenzione al fatto che il capitano non stesse prestando loro troppa attenzione, cioè mentre stava dando l'ordine di recuperare il mercante. L'attesa fu breve prima che uno scompigliato e chiaramente sconvolto Daisuke facesse la sua entrata nella stanza, accompagnato da due ninja che lo trattenevano per le braccia. "Invitato" a sedersi su una delle sedie presenti nella stanza, l'uomo si ritrovò faccia a faccia con il capitano. Ma che modi! Sono quasi morto in quel deserto infernale, circondato da assassini e ladri, e mi ritrovo in questa topaia militare, incarcerato! Con quali accuse poi! Quali accuse?! Io sono un cliente, per la miseria...è così che trattate i clienti!? E voi Shuinsui e Shin, perchè non fate qualora! Diteglielo a quest'uomo che è stato solo un malinteso e chiudiamo questa faccenda! L'uomo era paonazzo in viso, avendo a malapena tratto un solo respiro mentre parlava. Mi spiace Daisuke, ma... Il gesto con la mano del capitano, rapido e deciso, bloccò le parole di Shunsui sul nascere.Signor Daisuke chiaramente lei non si rende conto che per via del suo "malinteso" svariati ninja sotto la mia supervisione e questi due genin abbiano rischiato la vita. Per proteggere lei ed il suo carico. Ora io spero che la vita dei miei uomini non sia stata messa in pericolo sono dalla stupidità e taccagneria di un uomo, che non riesce a capire l'effettiva pericolosità di portare pietre preziose all'interno di un'area notoriamente pericolosa. Quello che voglio sapere è perchè una squadra armata ed in grado di mettere in difficoltà i ninja del mio villaggio si siano dati la pena di venire a derubare proprio lei. Il volto dell'uomo era una maschera severa di granito che si muoveva solo per pronunciare parole con tono perentorio. Ma tutto questo è ridicolo... Signor Daisuke...vorrei farle presente che avrei estremamente piacere di utilizzare le maniere forti con lei, nel caso in cui non collaborasse... Il tono dell'uomo nuovamente non lasciava spazio a dubbi circa la serietà delle sue intenzioni. Shunsui non sapeva esattamente come comportarsi: non voleva che si arrivasse a torturare l'uomo perchè non se lo meritava. Aveva mentito, ed era sbagliato, ma gli piaceva pensare che lo avesse fatto in buona fede, cioè senza pensare che quella menzogna avesse potuto costare la vita di numerose persone. Daisuke il fatto che tu ci abbia mentito sul tuo carico è una cosa certa, quindi è inutile stare a trovare scusanti o girarci intorno. Il modo migliore per far finire tutto questo il prima possibile è dirci la verità. Il mercante osservò indeciso Shunsui e poi volse lo sguardo al capitano prima di iniziare a parlare, mentre delle lacrime iniziarono a rigargli il volto paffuto.

    Tutto era iniziato qualche giorno prima. Stava conducendo i suoi affari in un villaggio vicino Konoha, quando degli uomini vestiti di scuro, con una fascia grigia metallica legata intorno al braccio, lo avevano avvicinato con una richiesta assurda! Volevano che lui intraprendesse un viaggio di svariati giorni per portare qualcosa fuori da Konoha, qualcosa che chiaramente era troppo pericoloso per loro da raggiungere. All'inizio aveva rifiutato, ma era stato minacciato: gli avrebbero ucciso la famiglia e bruciato il negozio. Alla fine aveva accettato. Doveva essere un lavoro facile: gli avevano detto di prendere dei genin come guardie del corpo simboliche così che sarebbe stato facile far passare tutto per una rapina. Perchè quello fosse impronte non gli era dato sapere. Ma i genin in questione si erano rivelati più forti del previsto, e la missione era andata a rotoli. Ed ora sono nei guai...bruceranno il mio negozio, uccideranno la mia famiglia....sono perso, rovinato!Shunsui rimase sconvolto nel sentire la storia, che sembrava aver colpito anche il capitano della missione. Egli stava toccando con la mano destra la fronte di Daisuke e stava controllando che l'uomo stesse dicendo il vero, tramite una tecnica di controllo mentale. E sì, Daisuke stava dicendo il vero.
     
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    La traversata

    Post xi - ricatto



    Shunsui avrebbe potuto capire che il compagno non aveva molta voglia di scherzare dal suo fiacco sorriso in risposta alla sua battuta. Un turbinio di pensieri affollava la mente del ragazzo, a cominciare dal terrore per ciò che stava diventando. Se il suo desiderio di ottenere la vittoria avesse fino per far passare in secondo piano qualsiasi principio morale, in cosa sarebbe stato differente dai malvagi contro cui combatteva? Le sue elucubrazioni furono presto interrotte dall'ingresso nella sala di Daisuke, l'uomo che, volente o nolente, aveva dato il via all'intera faccenda. Sembrava piuttosto agitato, e ne aveva ben donde. Il percorso che avevano attraversato avrebbe messo a dura prova chiunque, anche senza gli imprevisti in cui erano incappati. Un mercante poi doveva esser pronto ad un'evenienza come quella loro accorsa, ma l'attacco dei briganti che a fatica avevano respinto era stato talmente atipico da spingere il comandante della guarnigione ad indagare più a fondo del solito. Il sunese abbozzò appena ad una risposta, mentre il genin della Foglia rimase in silenzio, calando il capo, di fronte alle preghiere del committente. Il giovane Kinryu si sentiva sollevato che il capo dell'accampamento si fosse assunto l'ingrato compito di condurre l'interrogatorio e, potendo, sarebbe rimasto in disparte. In effetti le dure parole dello shinobi, cui il marionettista rincarò la dose, ebbero presto ragione delle reticenze del mercante. Improvvisamente, quelli scoppio a piangere, svuotando il sacco. L'espressione sul volto di Shin si fece sempre più sorpresa e preoccupata ascoltandolo, finché non raggiunse l'apice. Quindi, nel compiere il nostro dovere, avremmo condannato degli innocenti? La frase gli era sfuggita senza che se ne rendesse conto. Il ragazzo deglutì rumorosamente. Non era la prima volta che si trovava ad affrontare le responsabilità delle proprie scelte, ma di solito sapeva a cosa andava incontro. Quello, invece, era come un fulmine a ciel sereno, a cui non era per niente preparato.



    Improvvisamente sconvolto da quella rivelazione, strinse le mani, cercando di riprendersi. Dannazione! Il rumore secco di un pugno contro la scrivania rimbombò nella stanza. Quei bastardi...ricattarlo minacciando la sua famiglia...la pagheranno! Come un malato che ha un'improvvisa ricaduta, il foglioso sembrò tornare ai pensieri omicidi che l'avevano portato, appena alcune ore prima, a cercare di far saltare in aria il suo avversario. Forse, se non si fosse trattenuto e avesse veramente cercato di ucciderli, ora i parenti di Daisuke sarebbero stati al sicuro. Lasciando scappare i nemici, invece, quelli avrebbero avuto tutto l'agio di rifarsi su degli innocenti. Ad un tratto gli venne da ridere, ma riuscì a contenersi. Solo ora gli appariva chiaro quanto fosse stupida la domanda che aveva posto a Kairi di ritorno dal monte Yume. Non poteva considerarsi una buona persona, no di certo. Riscuotendosi d'un tratto, si rivolse al capitano con tono agitato. Potremmo inviare un messaggio a Konoha, perché mettano sotto protezione la loro abitazione, forse siamo ancora in tempo... Digrignò i denti in una smorfia, dandosi dell'idiota. Avrebbe voluti inseguirli, ma ormai il loro vantaggio era troppo e le sue ferite sarebbero state d'intralcio. Anzi, si sentiva uno stupido per non aver capito fin da subito che qualcosa non andava, prendendo quella missione con superficialità. Il genin si stava evidentemente incolpando di quanto stava presumibilmente per succedere, tormentandosi per non avere la forza di impedirlo, oltre che per la sua stupidità che aveva permesso che si giungesse fino a quel punto. Voltandosi verso Shunsui, l'amico avrebbe potuto vedere nei suoi occhi un'agitazione inusuale. Ci sarà pur qualcosa che possiamo fare, maledizione! La sua voce, più alta del normale, era incrinata da una sfumatura di disperazione. Pur senza volerlo, si stava mettendo nei panni dell'uomo. Se qualcuno avesse cercato di fare del male ai suoi genitore e alla sua sorellina, come si sarebbe sentito? Nuovamente, Shin sbatte un pugno, questa volta contro la vicina parete.
     
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    La Fine?

    XII


    Il capitano rimosse la mano dalla fronte dell'uomo, una volta capito che Daisuke era solo una pedina all'interno di una scacchiera molto più grande di lui. Si ritirò alla sua scrivania, contemplando il mercante ed i due genin, pensando quale fosse la mossa migliore. Pesò con il suo volto marmoreo le proposte di Shin, ed alla fine disse:Hikari..! chiamò alzando leggermente la voce così da poter essere udito oltre le porte della stanza. La stessa donna che aveva portato Shin all'interno dell'ufficio del capitano entrò nella stanza poco dopo. ..invia un messaggio a Konoha e chiedi di mettere sotto protezione la famiglia del signor Daisuke. Inoltre organizza una squadra di 3 membri, un jonin e due chunin, che scorteranno il signor Daisuke a casa... poi si rivolse al mercante direttamente:...questo è tutto quello che posso fare per lei. Una volta tornato a Konoha, saranno i ninja del Fuoco a pensare a tutto. Intanto cercheremo di indagare sui membri di quest' organizzazione che si sono spinti così tanti all'interno del Paese del Vento. Non la passeranno liscia.Il tono dell'uomo divenne glaciale sull'ultima frase, lasciando intendere che avrebbe preso quella questione con il massimo della serietà. ...la ringrazio...la ringrazio così tanto! Disse Daisuke sull'orlo delle lacrime!Ora prenda le sue cose... la sua condizione è stata chiarita e da noi riceverà solo aiuto. Porti con sè solo le cose strettamente necessarie al viaggio, al resto provvederemo noi in un secondo momento. Ora vada. In un susseguirsi di inchini e parole di ringraziamento, Daisuke uscì dalla stanza, lasciando i due genin da soli con il capitano. Lui continuò:Le cose si sono complicate più del previsto. Organizzerò un team per investigare sulla faccenda. Tenetevi disponibili, la vostra conoscenza del nemico potrebbe risultare utile. Per ora riposate. Vi siete comportati bene, ed io manderò delle lettere ai vostri superiori per testimoniare il vostro impegno. Siete congedati. Grazie capitano!

    [...]


    Wow...sembra che ci siamo imbattuti in qualcosa di grosso...povero Daisuke...lo abbiamo trattato male perchè era un rompicoglioni, ma deve aver patito l'inferno in questi giorni...e non ci siamo accorti di nulla....spero solo che ora la sua famiglia stia bene. Avrebbe detto Shunsui al foglioso mentre, una mezz'ora dopo la fine dell'incontro con il capitano, i due si stavano rifocillando nella zona comune dell'avamposto.

    Ad un tratto, la figura del mercante si sarebbe materilizzata a due passi dal loro tavolo. L'uomo si stava dirigendo verso di loro e, una volta raggiunti, avrebbe detto:...vi ho trovati! Io...mi dispiace per tutto quello che è successo...ho messo le vostre vite in pericolo...e questo è inaccettabile..sono davvero mortificato... Avrebbe quindi estratto due scatolette dalla tasca e le avrebbe poste di fronte ai due genin. ...questo è un piccolo regalo...per cercare di sdebitarmi....purtroppo ora devo partire, e questa è l'unica cosa che ho con me...vi prego di accettarlo... Aprendo le scatole, i due ragazzi avrebbero trovato due medaglioni, identici, in argento con figure fitomorfe disegnate tutto intorno un foro perfettamente circolare posto giusto al centro del monile....davvero non è necessario...noi abbiamo solo fatto il nostro lavoro.....vi prego di accettare!...bhè...grazie per questo regalo, vi auguriamo tutto il meglio per la vostra famiglia....Signor Daisuke...è tempo di andare... disse un uomo, che aveva le insegne dei jonin sul corpetto, avvicinandosi. ...bhè sembra che sia arrivato il momento degli addii...chissà forse ci rincontreremo ancora... così dicendo, il mercante venne scortato fuori dalla stanza comune dell'avamposto.

    [...]


    In un altro luogo, svariati giorni dopo gli avvenimenti dell'Avamposto, un uomo camminava su un pavimento lastricato di pietre squadrate e grigie. Il suono dei suoi passi si propagava nei corridoio deserti della struttura, mentre delle fiaccole accese tremolavano al suo passaggio. Arrivato ad un ampio portone in legno, l'uomo spinse con entrambe le mani gli enormi pomelli in bronzo intarsiato posti su di esso, fino a spalancarlo. In una luce soffusa, nella stanza, una figura dietro una scrivania in ebano sedeva comodamente su una poltrona dall'alto schienale.Ebbene?Tutto è andato come previsto signore. Il medaglione è stato consegnato ad giovane ninja di Suna, chiamato Shunsui Abara. Un buon candidato per la sperimentazione finale....mmm ho speso molte risorse su questo progetto...spero che tu non ti sia sbagliato con la tua scelta...fra quanto dovremmo vederne i risultati... L'effetto del medaglione dovrebbe aver già suggestionato il ragazzo ad indossarlo, quindi dovrebbe già essere in funzione. Entro poche settimane, il medaglione dovrebbe riuscire ad alterare la psiche del ragazzo e spingerlo ad intraprendere la Ricerca. Se tutto va bene, fra un paio di mesi potremo avere un nuovo adepto. Nel peggiore dei casi, il medaglione distruggerà la sua mente ed il suo corpo, creando una nuova Veste. Lo monitoreremo per vedere i suoi progressi.Bene, sono felice di sentirlo...per quanto riguarda la tua copertura?Tutto sotto controllo...ho eliminato i ninja che mi sorvegliavano, ho inscenato la mia morte e fatto passare tutto per opera delle Salamandre.....ottimo. Tienimi aggiornato sul giovane sunese. Puoi andare.Grazie signore! Che la Gloria di Hayate sia con lei!

    Grazie ad Historia per la bella giocata!
     
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    La traversata

    Post xii - verità



    Il comandante dell'avamposto fece rapidamente sue le proposte del giovane Kinryu. Parzialmente sollevato, Shin lo ringraziò, per poi cercare a sua volta di tranquillizzare Daisuke mettendogli una mano sulla spalla. Rimaneva quel senso di disagio, per aver reso possibile una situazione tanto complicata. Il ninja della Sabbia ringraziò ancora i due genin per il loro servizio, lodandone le capacità. Ciò non fece che acuire i sensi di colpa in cui il ragazzo della Foglia indugiava. Stava quasi per esternare la sua insoddisfazione per come si era comportato in quella missione, ma alla fine si trattenne. Sarebbe stato solo un patetico tentativo di ricevere un'assoluzione dopo essersi denigrato da solo. Abbiamo fatto solo il nostro dovere. Con permesso. Signor Daisuke, le auguro buona fortuna. Un lieve inchino al mercante, uno più profondo al superiore, prima di lasciare la stanza. Ma una domanda continuava a roderlo. Avevano veramente fatto il loro dovere fino in fondo?

    A quanto pareva Shunsui aveva ritrovato il suo solito buon umore. Shin dal canto suo alle allegre uscite del compagno riusciva a rispondere a malapena con un sorriso tirato e qualche monosillabo. I cattivi pensieri stentavano ad abbandonarlo. Con un movimento privo di qualsiasi forza e volontà rimescolò per l'ennesima volta la sua porzione con i rebbi della forchetta. Alla fine, sospirando, allontanò da sé il piatto. Avrebbe avuto voglia di aprirsi con l'amico, cercando un confronto con lui, ma non trovava le parole. Quando cercava di formulare una frase con cui esordire e intavolare un discorso sembrava ridicola perfino dentro la sua testa. A interrompere il suo logorante interrogarsi giunse inaspettatamente proprio il mercante, evidentemente in partenza. Cercando di apparire cortese, Shin gli sorrise, declinando la sua premura. Non si preoccupi, anzi ci scusi per averla aggredita, non avevamo idea... Il ragazzo si interruppe, non sapendo bene che aggiungere. Tuttavia l'uomo proseguì, allungando loro delle scatolette. Perplesso, lo shinobi di Konoha allungò la mano per ricevere il dono. All'interno dei contenitori stava un ciondolo circolare con inciso un motivo vegetale. Il foro al centro ricordava al Kinryu la moneta ricevuta in dono dal padre, in cui si era poi scoperto essere confinata una kitsune da tempo immemore. Io... dopo una pausa di alcuni secondi, Shin scosse semplicemenete la testa. ...la ringrazio, e spero che tutto si risolva per il meglio. Faccia buon viaggio. Il giovane rimase ad osservare la figura che si allontanava a lungo, sovrappensiero. Infine, riscuotendosi, rivolse per la prima volta un sorriso sincero all'amico. Che ne dici se andiamo fino a Suna? Ormai ci siamo praticamente. Potresti farmi visitare il tuo Villaggio, non ci sono mai stato prima! Le sue preoccupazioni non erano certo scomparse, ma per il momento aveva trovato la forza di metterle da parte.



    In un punto imprecisato al confine del Paese del Vento, un enorme reticolato confinava una serie di strutture anonime, per la maggior parte capannoni. Si trovavano sul limitare del deserto, dove la sabbia cede il posto alla terra brulla e alle prime tracce di vegetazione. All'interno di uno degli edifici si stava svolgendo una riunione dai toni piuttosto accesi. La squadra delle Salamandre, dopo aver fallito la missione affidata, stava facendo rapporto al responsabile della sezione. A prendere la parola era stato il vicecomandante, il manipolatore del metallo, visto che il capo giaceva gravemente ferito poco più in là, sottoposto a cure mediche intensive. Ci hanno colto alla sprovvista, non pensavamo che si sarebbero tirati dietro tutti quei rinforzi. Ma se ci dà un'altra possibilità noi... Venne interrotto da un cenno perentorio della mano. Nell'ambiente calò un silenzio gelido, nonostante l'aria torrida che proveniva dall'enorme distesa arida. Da dietro una colonna, provenne una voce femminile, da ragazzina, che però fece fremere tutti i presenti dal terrore. Per voi imbelli c'è un altro compito, cercate di non deluderci troppo. Penserò io al recupero di almeno uno dei medaglioni, così potrai compierci i tuoi studi. L'uomo non la degnò di alcuna reazione, continuando a darle le spalle. Ma sia ben chiaro che lo faccio solo perché mi annoio! Un sorrisetto corse sul viso in ombra della giovane, che si leccò il labbro superiore come se stesse pregustando un piatto saporito.
     
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