Al Tempio della Nebbia - La Settima Riunione di KiriAmministrativo

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  1. MonkeyKing[TF]
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    La settima riunione di Kiri


    In pochi minuti ne erano successe tante...
    Durante la riunione, subito dopo che fu eletto il nuovo mizukage, si sentì un botto proveniente dall'ospedale, tutti erano spaventati e tra loro anche Yuki
    Cosa sta succedendo?pensò con un misto di paura e turbamento.
    Il nuovo mizukage, colui che aveva testato le abilità di del kiriano tempo prima, in un baleno si trasportò da lui e dopo averlo toccato, si ritrovò all'esterno del tempio; era molto confuso e stordito, era accaduto tutto nella frazione di un secondo, Asmodai non era più con lui, ma al suo posto vi era Ryosei, si guardò intorno e vide solo un gran caos.
    L'ospedale che crollava, il tempio che andava in pezzi e la gente che correva nel panico. Ci volle un pò per comprendere a pieno la situazione, ma dopo essersi ripreso dallo stordimento ed aiutato le ultime persone ad uscire dal tempio, un nuovo pericolo minacciava l'incolumità dei presenti.
    Nel cielo si poteva vedere un'enorme palla di fuoco che si dirigeva verso di loro; senza neanche pensarci due volte si scansò, come del resto fecero tutti i presenti, scattando lateralmente di alcuni metri, togliendosi dalla traiettoria del colpo.[Slot Difesa]Passò poco tempo da quando aveva schivato quella palla infuocata, vide delle persone che si raggruppavano e un ninja camminare verso di loro, allora Yuki decise di avvicinarsi per capire cos'altro stava accadendo...
    Ascoltò tutto il discorso e rimase con gli occhi fissi sul ninja mentre, ancora una volta, si mise a pensare... Seinji Akuma un pazzo? Perché cercava di ucciderci? Eppure mi ha salvato dal crollo del tempio... Non è possibile... Come se non bastasse è addirittura iniziata una guerra...
    Pensò alla sua famiglia, tutti rischiavano di morire, doveva lottare per tutti quelli che amava.
    La visione dei ninja che si separava in diversi gruppi lo riportò con i piedi per terra, non sapeva cosa fare e allora rimase con i restanti ninja del tempio, a quanto pare un genin era a capo di quel gruppo non molto numeroso, il quale fece un breve discorso ai presenti. Era affascinato dalla determinazione che veniva emanata dalle sue parole, poco prima non era affatto sicuro di se, pur volendo proteggere i suoi familiari, ma quelle parole gli infuocarono il cuore... da quel momento era più che pronto alla lotta.
    Devo dominare la mia paura, devo scacciare tutti questi pensieri dalla mia testa, devo avere solo fiducia in me stesso, nessuno starà lì a guardare quello che faccio, devo agire e basta senzad distrarmi
    Questa volta Yuki se ne accorse, Shun era li a fissarlo..
    Sembri diverso...dal tuo volto, l'energia che emani,sei sicuro di te stesso finalmente... Forse troppo, l'avventatezza porta sempre alla morte sappilo, te lo dice uno che l'ha vissuto in prima persona Fece l'occhiolino a Yuki Chissà, magari la prossima volta ci incontriamo di nuovo dalla mia di sponda Rise di gusto, ma in fondo non voleva accadesse questo, anzi era anche preoccupato per lui...
    Yuki non se la prese, ma lo guardo con occhi pieni di fiducia, quasi di sfida e sembrava volesse dire...

    Ti farò vedere ciò di cui sono capace


    Il ragazzo si voltò di scatto, sentì dei rumori sempre più forti, e poi lo vide... un esercito marciava verso di loro sino a fermarsi a 50 metri dalla muraglia, un urlo, poi un altro e un altro ancora, ella fine scoccarono una tempesta di frecce alla quale seguirono delle grandi palle infuocate che impattorono al suolo dopo poco.
    Un gruppo di lancieri oltrepassò l'imbuto formato dalle mura di lava, create proprio per quello scopo, e quando Yuki li vide si preparò alla lotta...Ad un tratto ebbe un colpo di genio
    Il ragazzo che coordinava il gruppo, lui sicuramente le avrà...
    Il kiriano gli si avvicinò e tralasciando i convenevoli disse
    Voglio essere d'aiuto in qualche modo, ma con il mio equipaggiamento posso fare ben poco, non è che potresti prestarmi qualche carta bomba e del filo di nylon?
    Se la risposta alla sua domanda fosse stata affermativa, avrebbe legato le carte bomba agli spiediSpiedi Potenziati [Distanza]
    Simili a dei normali spiedi, posseggono un'anima in acciaio che permette loro di essere estremamente più dannosi, senza sminuire le capacità di penetrazione, velocità e l'aerodinamica. Possono essere utilizzati come AdCC. La gittata è pari a 30 metri.
    Tipo: Da Lancio-Perforazione
    Dimensione: Piccola
    Quantità: 4
    (Potenza: 10 | Durezza: 3 | Crediti: 15)
    precedentemente estratti [Slot Gratuito] utilizzando il nylon [Slot Gratuito Lento] e dopo aver utilizzato il chakra per regolare la bomba a 3 secondi [Slot Azione 1], li avrebbe lanciati verso i nemici utilizzando più forza possibile nel lancio, appena fossero stati a portata di tiro [Slot Azione 2].
    In caso contrario avrebbe lanciato unicamente gli spiedi.
     
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    La settima riunione di Kiri

    Inizia la battaglia


    La guerra aveva raggiunto il campo di battaglia preparato dai ninja e l'esercito avanzò compatto verso le costruzioni in lava di Kodai. COncentrare le loro forza in nico punto fu decisamente astuto, ma l'esercito nemico non ci mise molto a riconoscere la trappola, sservandosi di una buona strategia a sua volta, polverizzando parte delle costruzioni con delle palle infuocate come quelle di poco prima.
    Ryuu notò attentamente il modo in cui segnalarono la loro posizione, ma all'arrivo dei colpi, non poté far altro che cerare di difendersi dai detriti, riparandosi dietro il pezzo di muro del tempio dietro al quale lui ed il suo clone si trovavano.
    Il tempo passava anche troppo lentamente, ma una nuova distrazione sopraggiunse: un ragazzo che ad occhio poteva avere all'incirca la sua stessa età, gli chiese delle cartabombe per poter aiutare maggiormente le forze alleate, e Ryuu non poté far altro che sorridere compiaciuto. Il ragazzo non presentava alcun coprifronte o simbolo di Kiri, ma sarebbe dovuto trattarsi in ogni caso di un ninja del suo grado, se non inferiore, quindi decise di accontentarlo, consegnandogli una delle cartabombeCartabomba II [Bomba]
    La cartabomba è un piccolo foglio sul quale è inciso un fuuinjutsu: causa una potente esplosione di diametro pari a 1,5 metri quando attivata; entro un raggio di 3 metri causa comunque danni, dalla potenza dimezzata. L'attivazione è percepibile tramite i sensi; è possibile scegliere il tempo dell'esplosione, da tre secondi fino a 30 ore.
    Tipo: Speciale-Ustione
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 50 | Durezza: 1 | Crediti: 75)
    donategli dal neo chunin.
    Sta' attento, è roba forte. Gli disse, strizzando l'occhio destro. Rimase felice nel vedere tanta iniziativa, ma doveva restare comunque attento, essendo lui il responsabile di quelle vite sotto il suo "comando".

    L'esercito continuò ad avanzare sempre più, e dopo che Ryuu ebbe dato disposizioni alle sue truppe di genin, nonappena i soldati sarebbero stati abbastanza vicini, il Mizukiyo, insieme a tutti i ninjutsari meno uno, avrebbero unito le forze come appena fatto dai chunin di Keiji, sfruttando tutti insieme la stessa tecnica e creando dei possenti squaliSoffio dello Squalo - Suiton: Suikodan no Jutsu
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Tigre, Bue, Drago, Coniglio, Gallo, Drago, Pecora (7)
    L'utilizzatore può creare vicino a sé un costrutto con le fattezze di uno squalo, lungo 6 metri e con diametro pari a 1,5 metri. Potrà percorrere fino a 15 metri prima di sfaldarsi. La potenza è pari a 40 e può causare Dolore (DnT Medio); ha Velocità pari alla Concentrazione dell'utilizzatore. Sono necessari 5 unità d'acqua entro 9 metri per attivare la tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    (Livello: 4 / Consumo: Medio )
    [Da genin in su]

    Tecnica Svincolata [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire una tecnica avanzata senza i componenti elementali richiesti; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Se richiede oltre 10 slot dimensionali di un elemento, può essere utilizzata 1 volta al giorno. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.

    Azione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO.
    d'acqua che sarebbero andati a piovere sulle retrovie, dove si trovavano gli arceri.
    Di sicuro rappresentavano la minaccia maggiore, per via delle loro frecce segnalatrici, quindi era necessario abbatterli il prima possibile, ed il clone di Ryuu, ancora in possesso di una cartabombaCartabomba II [Bomba]
    La cartabomba è un piccolo foglio sul quale è inciso un fuuinjutsu: causa una potente esplosione di diametro pari a 1,5 metri quando attivata; entro un raggio di 3 metri causa comunque danni, dalla potenza dimezzata. L'attivazione è percepibile tramite i sensi; è possibile scegliere il tempo dell'esplosione, da tre secondi fino a 30 ore.
    Tipo: Speciale-Ustione
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 50 | Durezza: 1 | Crediti: 75)
    di Keiji, balzò sullo squalo di Ryuu, il più veloce di tutti. Nel mentre sorpassò le prime file di soldati, però, non mancò di comporre il sigillo dell'ariete e di far piovere sulle loro teste una gran quantità di acqua caramellosaAcqua Caramellosa - Mizuame Nabara
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Ariete (4)
    L'utilizzatore può emettere dalla bocca una getto d'acqua che andrà a ricoprire una notevole area davanti a se di raggio pari a 12 metri. Escluso l'utilizzatore e i suoi alleati, chi cammina in questa area avrà intralcio Medio.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    (Livello: 4 / Consumo: Medio )
    [Da genin in su]
    , per poi attivare il fuuinjutsu sulla propria cartabomba, prima che lo squalo si schiantasse sui nemici. [Slot Azione I] La bomba sarebbe esplosa un paio di secondi dopo l'impatto, e quello sarebbe stato il momento ideale per partire con l'attacco diretto alle prime file di nemici.
    I 3 esperti in genjutsu avrebbero utilizzato una tecnicaTecnica del Suono Ammaliante
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'illusione si attiva se le vittima sono presenti entro 12 metri dall'utilizzatore. Le vittime udiranno un qualunque suono provenire da un punto deciso dall'utilizzatore all'attivazione e saranno invogliate a raggiungerlo e rimanerci; le vittime non raggiungeranno né stazioneranno in un posto apparentemente dannoso per la propria salute. Se la vittima si oppone alla malia, avrà un malus di 3 tacche a Velocità e Riflessi. L'efficacia è pari a 10.
    Tipo: Genjutsu
    (Livello: 5 / Consumo: Mediobasso - Mantenimento: ½ Basso)
    [Da studente in su]
    elementare quanto efficace, tenendosi ad una giusta distanza l'uno dall'altro per intrappolare maggior numero di nemici nell'illusione, che avrebbero sentito originarsi nelle loro retrovie il suono di un corno da battaglia e sarebbero stati invogliati a raggiungerlo, voltando le spalle ai ninja, che nel frattempo sarebbero usciti dai loro nascondigli.
    Il ninjutsaro rimasto avrebbe immediatamente utilizzato il suo chakra per creare un fitto strato di nebbiaVelo di Nebbia - Kirigakure no Jutsu
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Scimmia (1)
    L'utilizzatore può ricoprire una vasta area da una fitta nebbia. Chiunque all'interno della nebbia sarà considerato 'occultato' e potrà essere visto solo entro 1,5 metri. La tecnica del velo di nebbia annulla e viene annullata dalla calura naturale o dalla tecnica Afa Terrestre nelle aree in cui sovrapposta, da tecniche potenza pari o superiore a 30 oppure da tecniche o tecniche speciali che generino un forte vento o calura con con un consumo pari a quello di attivazione della tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    (Livello: 5 / Consumo: Basso ogni 9 metri - Mantenimento: 1/4 Basso ogni 9 metri)
    [Raggio Massimo: 9 metri a grado]

    [Da studente in su]
    che avrebbe avvolto il campo davanti a sè, inglobando parte degli avversari, dopodichè tutti i genin sarebbero scattati in avanti1 slot azione ciascuno x movimento, sfoderando le loro armi migliori e cercando di colpire senza pietà i nemici in punti vitali, compresi i taijutsari, che avrebbero adoperato il micidiale stile di combattimento kirianoPasso Sfuggente dell'Assassino
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può incrementare Velocità o Riflessi di 3 tacche se presente nebbia o uno specchio d'acqua nelle vicinanze. L'utilizzatore guadagna 6 metri extra al movimento concesso dallo slot azione. Mantenere la tecnica richiede uno slot tecnica.
    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 5 / Consumo: ½ Basso a colpo )
    [Da genin in su]
    , trovandosi nel loro elemento naturale. [30 Slot Azione disponibili + Ryuu (1 Azione con wakizashi)]
    Prima di questo, però, mentre i ninja si trovavano immersi nella nebbia e riparati dalla vista dei soldati, avrebbero utilizzato tutti la tecnica della moltiplicazioneTecnica della Moltiplicazione del Corpo - Bunshin no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre, Cinghiale, Bue, Cane
    L'utilizzatore può creare dei cloni di se composti da chakra; saranno identici all'utilizzatore al momento dell'esecuzione. Le copie non possono produrre suoni, lasciare impronte o muovere oggetti al loro passaggio, posseggono un'ombra, hanno Velocità pari energia l'utilizzatore. Le copie possono essere create entro 3 metri dall'utilizzatore e possono allontanarsi entro 15 metri dal luogo di creazione. Se colpiti o scontrati contro una superficie solida si dissolvono in una nuvoletta bianca che rimarrà presente per circa un secondo. I cloni possiedono la controparte inoffensiva di qualsiasi arma del ninja che le ha create; non hanno potenzialità offensive e tutti gli attacchi sono considerate finte. Il movimento effettuato va conteggiato come movimento dell’utilizzatore, salvo non compia una traiettoria simile o speculare. Il clone può rimanere attivo massimo 3 round.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 6 / Consumo:¼ Basso per copia )
    [Cloni Massimi: 2 per grado ninja]
    , creando ognuno 4 cloni di se stesso, così da confondere maggiormente gli avversari, una volta arrivati al loro cospetto, ed avere più possibilità di evitare i loro attacchi in favore dei propri.
    La battaglia era iniziata.

     
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  3. Sesshomaru25
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    La Settima Riunione di Kiri

    L'Attacco



    L'aria era carica di elettricità, la situazione presto sarebbe degenerata e l'inferno sarebbe sceso sul villaggio di Kiri.
    Eravamo tutti pronti a dare la nostra vita per poter salvare il nostro paese, Ryu era poco distante da me quando iniziarono a piovere quelle che inizialmente sembravano frecce, mutando a mezz'aria, trasformandosi in rocce di fuoco vivo che si andarono a schiantare contro la prima linea di difesa costituita dalle pareti di lava solidificata edificate dai ninja Kiriani.
    Il giovane Yamamoto, si tene quanto più riparato possibile per evitare che i detriti potessero colpirlo.

    Quegli uomini era di una disciplina terrificante! Nonostante le esplosioni a pochi passi da loro, continuavano ad avanzare inflessibili ed all'unisono.
    Un giovane ninja si avvicinò a Ryu chiedendogli delle carte-bombe, il ragazzo gliene passò una e strizzandolo l'occhio ebbe anche il coraggio di scherzare in una situazione del genere!
    Era la cosa più logica da fare, così facendo avrebbe disteso i nervi, anche se per poco, di quelli che stavano combattendo in prima linea!


    Eccoli!

    Immediatamente Ryu fece cenno agli altri ninja lì presenti e subito questi iniziarono lanciare squali d'acqua per colpire le retrovie nemiche! Abbattere gli arcieri come prima azione era un ottima mossa tattica, così sarebbe stato impossibile per il nemico rispondere prontamente ad un attacco frontale; il giovane Takeshi vide un clone di Ryu balzare su uno degli squali lanciati all'attacco e sorvolare le linee nemiche gettando su di loro quella che sembrava acqua, i più esperti nel genjutsu attivarono la tecnica del suono ammaliante, cercando così di distrarre la prima linea dei soldati nemici.

    Altra ottima idea.

    Improvvisamente una fitta nebbia iniziò a calare.


    Adesso!

    Subito dopo, il giovane ninja di Kiri, avrebbe ripreso fiato per comporre nuovamente altri sigilli: Scimmia, Ariete, Cinghiale, Cane e Bue!
    Con prepotenza avrebbe alzato il piede destro per sbatterlo violentemente a terra!
    Con altrettanta irruenza la tecnica delle [Gelide Lance Ghiacciate] sarebbe partita dal suo piede, facendo strage dei nemici che avrebbe incontrato lungo il suo cammino non risparmiando nessuno!

    Abbiamo appena iniziato!!!


    Con la nebbia ancora presente, avrebbe tirato fuori il suo Wakizashi tenendolo ben stretto nella mano destra e con mano sinistra avrebbe aperto un ampolla di veleno [Veleno Debilitante C1] versandone il contenuto sulla lama della sua arma, con cura avrebbe riposto il recipiente vuoto nel suo portaoggetti, per tirare poi fuori ed aprirlo come un ventaglio il suo Uchiha Shuriken!
    Ora era finalmente giunto il momento di attaccare il bersaglio!







    Gelide Lance Ghiacciate
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Scimmia, Ariete, Cinghiale, Cane, Bue (5)
    L'utilizzatore, sbattendo il piede a terra, può creare una riga lineare di 15 metri di lance di ghiaccio che partiranno a 45° dal terreno e proseguiranno per 6 metri dal punto d'origine,. La Velocità è pari alla Concentrazione dell'utilizzatore. Le lance sono lunghe 1,5 metri e hanno potenza pari a 30; se incontrano un ostacolo solido, lo infilzeranno continuando ad avanzare.
    Tipo: Ninjutsu - Hyoton
    (Livello: 4 / Consumo: Medioalto )
    [Da genin in su]


    Narrato
    Parlato
    Pensieri
    Parlato Altri




    Status: Takeshi Yamamoto

    Genin - Energia Gialla

    Chakra: 15/20 Bassi

    Vitalità: 9.5/9.5 Leggere

    Energia Vitale: 30/30 Leggere



    Edited by Sesshomaru25 - 26/1/2017, 11:17
     
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  4. Roronoa™
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    Narrato
    Pensato
    Parlato



    200 vs 20+1

    Villaggio della Nebbia pt. III







    Accovacciato dietro un muretto diroccato, il suo sguardo era rivolto in fondo alla strada, dove ben presto gli invasori sarebbero apparsi.
    Rimuginava su quanto percepito nel tempio. I loro nemici possedevano un'esigua quantità di chakra, ma vi era qualcos'altro, una fonte energetica diversa per forma e quantità, difficile da descrivere a parole.
    Dall'edificio in cui si era appostato, iniziarono a intravedersi le bandiere rosse e oro.
    Conscio che ben presto si sarebbe scatenata una delle battaglia decisive per Kiri, cercò di richiamare a sé tutta l'esperienza che aveva accumulato prima di mettersi al servizio del clan.

    Quando i nemici entrarono nel suo campo visivo, Kodai non rimase sorpreso nel vedere che effettivamente essi erano un vero e proprio esercito.
    Equipaggiati ciascuno con un'armatura rossa e oro, l'intero schieramento era formato da due blocchi: la prima linea era costituita da cento cinquanta soldati, armati di naginata, mentre la seconda linea contava circa cinquanta arcieri.
    Tra i soldati non fu difficile scorgere la presenza di uomini equipaggiati con armature più ornate e appariscenti.
    I capi... Continuò a studiarli.
    La presenza di una barricata non sembrò destare in loro alcuna preoccupazione.
    Avanzarono fino ad arrestare la loro marcia a circa cinquanta metri dal muro di lava solidificata.

    CITAZIONE
    Quanti sono, Kodai? Da qui vedo davvero male.

    200 circa. Sono a cinquanta metri dal muro. Rispose, sussurrando appena.
    Trascorsero secondi interminabili. Avevano varie possibilità per aggirare la barricata, ma in nessun modo sarebbero riusciti a sfuggire ai loro attacchi incrociati.

    CITAZIONE
    Nessun numero può schiacciarci. Dammi una descrizione rapida del gruppo, da qui riesco a vedere a stento le loro insegne e gli elmi.

    Tre quarti del loro esercito è armato di naginata, il resto di ... Non terminò la frase. Sotto ordine dei loro capitani, gli arcieri incoccarono e scagliarono cinquanta frecce contro il muro di lava solida.
    Ci voleva ben altro per scalfire le sue creazioni, ma non fu così scocco da sottovalutare un armata capace di penetrare all'interno di uno dei quattro villaggi ninja in meno di un quarto d'ora!
    archi stavo dicendo, ma c'è qualcosa che... Alzò lo sguardo al cielo. Dalla pioggia di frecce se ne separarono cinque, infuocate all'estremità e dirette verso punti diversi del campo di battaglia.

    Con enorme stupore, i cinque dardi si trasformarono in grandi massi, simili a quello che aveva incontrato nel tragitto clan Terumi-tempio.
    Non erano state le loro navi a bombardare il villaggio.
    Due di esse erano in caduta libera verso la Zona Commerciale.
    Merda. Non aveva ninjutsu capaci di deviare la traiettoria delle sfere.
    Fu costretto a chiamare la ritirata verso l'interno del quartiere, insieme al suo intero team, approfittando della via di fuga che si era studiato prima di appostarsi lì.
    La bassa velocità dei massi avrebbe permesso ai suoi sottoposti di sfuggire dal raggio dell'esplosione, salvo brutte sorprese.
    Saltò da tetto a tetto con lo sguardo rivolto verso le due "meteore". [Velocità Blu]

    Nella corsa riuscì a rimanere lucido, concentrato sul da farsi.
    L'obiettivo dei nemici era chiaro: trasformare l'imboscata in un combattimento corpo a corpo tra le macerie.
    Al momento dell'esplosione, il Chunin si riparò dietro il primo edificio a portata di mano, distante abbastanza da non sgretolarsi a causa dell'onda di pressione e la pioggia di detriti.
    Il boato fu così potente da costringerlo a coprirsi le orecchia con entrambe le mani.

    L'aria divenne satura di polvere. Una porzione del quartiere era stata rasa al suolo.
    I membri del suo team erano tutti sani e salvi.
    Li vide sbucare dai loro ripari con gli occhi iniettati di sangue, in preda a una rabbia senza uguali.

    AVANZIAMO! DOBBIAMO BLOCCARE QUEI BASTARDI A OGNI COSTO. Ringhiò ai suoi sottoposti.
    La pagheranno cara! Molto cara!!! Non era uno sfogo, ma una promessa.
    Non attese repliche o obiezioni, girò i tacchi e avanzò, con o senza il suo gruppo.
    Si emozionò quando vide i ninja seguirlo alle sue spalle.

    CITAZIONE
    Kodai, tutto bene? Cosa sta succedendo dalle tue parti?

    Siamo indietreggiati e ora stiamo avanzando! Riuscì a scorgere in lontananza i loro elmi.
    Si muovevano compatti tra le macerie.
    Si rivolse ai suoi compagni.
    Al cenno della mia mano voglio che vi fermiate! Io avanzerò il necessario per fare più danni possibili!
    Si sarebbero fidati di lui?
    I loro nemici erano già a trenta metri di distanza. Avanzavano in blocco, come sperato.

    Se tutto fosse andato come previso, Kodai avrebbe arrestato la sua corsa a otto metri di distanza dalla prima linea dell'esercito avversario, dopo aver fermato i suoi uomini quattro metri prima.[I Slot Azione][Azione Rapida]
    La strada che si erano creati con la forza sarebbe stata la loro tomba.

    Con un pestone a terra Kodai scaricò nel terreno il chakra accumulato nel Tantien. [Smottamento
    Smottamento
    Villaggio: Spec Avventuriero
    Posizioni Magiche: Nessuna (1)
    L'utilizzatore, sbattendo un pugno o un calcio a terra, sarà in grado di creare una piccola frana; avanzerà per 12 metri ed avrà una larghezza pari a 6 metri e potrà raggiungere in altezza fino a un metro e mezzo. La Velocità di uscita dal terreno è pari alla Concentrazione dell'utilizzatore incrementata di 2 tacche. La potenza della tecnica varierà in base al terreno: 50 se roccioso, 40 se compatto, 30 se terreno normale. Terreni paludosi o acquosi negano l'attivazione della tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Doton
    (Livello: 4 / Consumo: Medioalto )
    [Da genin in su]
    ][Manipolazione della Forma
    Manipolazione della Forma
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna
    L'utilizzatore può aumentare (x1.5) le dimensioni della prossima ninjutsu o genjutsu eseguita, oppure può aumentare (x1.5) la gittata oppure può aumentare (x1.5) il raggio d'effetto. L'utilizzatore può cambiare le dimensioni con modifiche eque, ad esempio diminuendo la lunghezza a favore di una maggiore larghezza. Le modifiche non dovranno essere sleali o antisportive.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 3 / Consumo:Basso )
    - Gittata 12m -> 18m][Concentrazione: 650][Potenza: QM50 se roccioso, 40 se compatto. 30 se terreno normale ]


    Il Terumi aveva intenzione di seppellire sotto le macerie la maggior parte dei lancieri in avvicinamento, infatti, salvo sorprese, la frana avrebbe trasportato con sè una grande quantità di detriti, aumentando notevolmente di dimensioni.
    Se fosse stato fortunato, i nemici avrebbero dovuto fare i conti con la caduta di qualche edificio pericolante.

    La battaglia era iniziata.
    Senza perdere tempo, approfittando del probabile caos generato dalla sua tecnica, Kodai balzò all'indietro e riversò due getti di lava di grandi dimensioni dietro la prima linea di nemici, nel mucchio, con l'obbiettivo di colpirne il più possibile. [II Slot Azione]12 Unità Potenza 40[III Slot Azione]12 Unità Potenza 40
    I ninja del suo team non rimasero con le mani in tasca, tutt'altro, anticipando i tempi, sei di loro stavano già eseguendo una lunga serie di seal.
    Leggermente avanzati rispetto agli altri, giusto di qualche passo, quest'ultimi aprirono le danze con la tecnica più famosa di Kirigakure: Soffio del Drago MarinoSoffio del Drago Marino - Suiton: Suiryuudan no Jutsu
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Bue, Scimmia, Coniglio, Topo, Cinghiale, Gallo, Bue, Cavallo, Gallo, Topo, Tigre, Cane, Tigre, Serpente, Bue, Ariete, Serpente, Cinghiale, Ariete, Topo, Scimmia, Gallo, Drago, Gallo, Bue, Cavallo, Ariete, Tigre, Serpente, Topo, Scimmia, Hare, Cinghiale, Drago, Ariete, Topo, Bue, Scimmia, Gallo, Topo, Ariete, Gallo (10+)
    L'utilizzatore può evocare alle proprie spalle un dragone d'acqua; richiede almeno 9 unità d'acqua entro 15 metri l'utilizzatore. Il drago è lungo 15 metri ed ha un raggio di 3 metri; può percorrere 30 metri prima di svanire. La potenza del drago è pari a 60. Il costrutto si può muovere liberamente, ma con manovre piuttosto ampie. La velocità è pari alla Concentrazione dell'utilizzatore.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    (Livello: 3 / Consumo: Medioalto )
    [Da chunin in su]

    Con una manovra ampia ma elementare, quattro dei sei draghi salirono verso l'alto per poi scendere in picchiata verso lo schieramento nemico, allo scopo di colpire i nemici dall'alto e in punti diversi. Nel caso la formazione nemica si fosse separata a causa della tecnica del Chunin dai capelli dorati, i costrutti avrebbero mirato i vari gruppi di invasori. I restanti due draghi si sarebbero mossi frontalmente, con una semplice traiettoria rettilinea.
    Mentre gli esperti di genjutsu si preparavano per il loro turno, i restanti quattro ninjutsari eseguirono un' altra tecnica: Foschia del Mostro Marino. [[Foschia del Mostro Marino]Foschia del Mostro Marino
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Serpente, Topo, Serpente, Ariete, Tigre, Scimmia (6)
    L'utilizzatore può emettere dalla bocca un enorme mostro marino, lungo 30 metri e con una larghezza pari a 6 metri; richiederà almeno 9 unità d'acqua. La Velocità del costrutto è pari alla Concentrazione dell'utilizzatore. Le fattezze del mostro possono essere modellate a piacimento dell'utilizzatore. Il costrutto si può muovere liberamente, utilizzando gli slot azione dell'utilizzatore. Chi colpito dal mostro non subirà danno, ma verrà imprigionato all'interno. Ogni punto all'interno del drago ha potenza 20 e durezza 4, ai fini di rottura. L'utilizzatore può entrare ed uscire a piacimento. Chiunque all'interno della nebbia potrà vedere solo entro 3 metri, considerando "occultati" chi oltre questa distanza; all'esterno sarà possibile distinguere facilmente le persone presenti. Mantenere la tecnica richiede uno slot tecnica avanzato.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    (Livello: 3 / Consumo: Alto - Mantenimento: Basso)
    [Da chunin in su]


    Nacquero quattro enormi masse composte interamente di nebbia, ciascuno con le sembianze di un animale.

    Tartaruga, Pinguino, Fenice, Drago.



    Il loro volume era impressionante.
    Esse si diressero verso i nemici, compiendo anch'essi una traiettoria rettilinea. Nonostante la loro immensa estensione, la loro velocità di movimento non era affatto bassa. I quattro ninjutsari avrebbero cercato di intrappolare l'intero esercito all'interno della foschia.

    Venne il momento dei genjutsari, la classe di ninja che Kodai più odiava in assoluto.
    Nascosti alla vista dei nemici, probabilmente intrappolati all'interno della foschia, essi eseguirono due genjutsu, avvicinandosi ai nemici il necessario per intrappolare nelle loro arti illusorie il numero maggiore di soldati. [Cinque Genjutsari -> [Tecnica della Moltiplicazione Illusoria]Tecnica della Moltiplicazione Illusoria
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre (8)
    L'illusione si attiva se la vittima presente entro 15 metri l'utilizzatore e non percepito dalla vittima. Questa illusione farà comparire a 3 metri dalla vittima un clone illusorio armato, che potrà effettuare un solo attacco fisico. Tramite uno slot azione, è possibile far comparire ulteriori cloni, in successione, che tenteranno un attacco a sorpresa. Una volta sferrato l'attacco, il clone scomparirà lasciando posto ad un eventuale altro clone. L'efficacia è pari a 60; gli attacchi avranno efficacia pari alla potenza delle armi, massimo 30, e possono ridurre la vitalità.
    Tipo: Genjutsu - Dame-ji
    (Livello: 4 / Consumo: Alto )
    [Da chunin in su]
    [Nota] Tutti gli slot Azione rimanenti dei cinque genjutsari vengono impiegati per la creazione delle copie illusorie][Cinque Genjutsari->[Foschia Ingannatrice]Foschia Ingannatrice
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Drago, Cinghiale, Bue, Serpente (4)
    L'illusione si attiva se la vittima all'interno della nebbia. La vittima vede delle sagome indefinite che non produrranno suono e non avranno potenzialità di sorta; la quantità e la dimensione delle stesse, quanto i movimenti, sono a discrezione dell'utilizzatore. La percezione delle vittime è ridotta di 3. L'efficacia è pari a 30 e colpisce chiunque è presente all'interno della nebbia. L'illusione si disattiva per una vittima se attaccata dall'utilizzatore.
    Tipo: Genjutsu - Kanchi
    (Livello: 4 / Consumo: Mediobasso - Mantenimento: Basso)
    [Da genin in su]
    ]

    Keiji mi senti? Qui abbiamo bisogno di rinforzi, potete supportarci? Il prima possibile vi prego Informò il suo compagno riguardo l'esito dei loro attacchi.
    Con un cenno della mano avrebbe ordinato ai suoi uomini di non entrare all'interno della foschia.
    In preda alle illusioni, sarebbero stati i nemici stessi a uccidersi a vicenda, o almeno così sperava.

    Kodai Terumi
    Chakra: 237.5/600
    Vitalità: 15.5/15.5
    Energia Vitale: 30/30

    Slot Azione I: Movimento
    Slot Azione II: Attacco con Lava
    Slot Azione III: Attacco con Lava
    Tecnica Avanzata: Smottamento
    Tecnica Base: Man. della Forma.


    CITAZIONE
    Posizione dei ninja a fine turno. IMG
    Cerchi Neri - Soffio del Drago
    Cerchi Grigi - Foschia
    Cerchi Verdi - Genjutsari
    Kodai in Rosso

    6 Ninjutsari: Soffio del Drago Marino
    4 Ninjutsari : Foschia del Mostro Marino
    5 Genjutsari: Moltiplicazione Illusoria + tutti gli slot azione spesi per generare cloni illusori
    5 Genjutsari: Foschia Ingannatrice










     
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    Il nemico più infame



    [Al Tempio]

    La strategia nei nemici era semplice ma efficace, usare delle frecce di segnalazione per indicare alle navi appena fuori dalla città dove riversare i bombardamenti, per aprirsi una via tra le barricate e sterminare i ninja mentre le abbattevano. Era una delle peculiarità dei Canthiani il bombardamento con le navi, ed erano estremamente precisi nel farlo. Guidati dai più alti in grado, l'attuale generazione di ninja di Kiri si era organizzata per respingere quanti più nemici possibili, i quali avevano la forza del numero, ma non quella degli armamenti. Contro i ninja infatti, i samurai di Cantha erano piuttosto inefficaci; erano costretti a superare di molto i nemici con il loro numero, per avere la meglio; in questa battaglia erano sì molti, ma non poi così tanti dato che il nemico era addirittura uno dei villaggi principali dei ninja. Che la conquista non fosse il loro obiettivo?
    Quando si riversarono sul primo gruppo, vennero accolti con draghi d'acqua, che fecero volare in aria una decina buona di soldati, e da un grosso disco roccioso che, vibrando nella mischia, fu evitato dal gruppo d'assalto con una rapida reazione del caposquadra, che sfoderando la propria spada dall'armatura, rivelò una capacità di deviazione incredibile, colpendo il disco roccioso con un colpo ascendente mentre questo gli stava volando addosso, facendolo schizzare in aria, dietro ai lancieri, andando a trucidare buona parte degli arcieri dietro di loro, i quali, almeno una ventina, furono completamente travolti dal globo di terra. [Fendente di Giada][Slot Avanzato][Counter]
    Il tutto mentre Ryuu e il suo clone si divertivano a condire di caramello i loro invasori, aggravando la vita degli arcieri con un ulteriore assalto, per quanto pochi ne fossero rimasti.
    Il resto del gruppo continuò ad avanzare mentre il caposquadra si fermava per rinfoderare la spada e si trovò davanti lo spadaccino più assetato di sangue che i Kenkichi avevano in quel preciso momento nella piazza presa sotto assedio. Pochi metri prima di raggiungere Keiji, le bombe e le armi da lancio rivolte verso gli invasori eliminarono ancora qualche altro ninja, mentre il caposquadra d'assalto tornava con un rapido balzo in prima linea, e ora lui e una ventina di lancieri si stavano lanciando dritti in faccia all'inquisitore di Kiri e ai suoi alleati urlando un grido di guerra, pronti a ricevere i colpi dei Kiriani.
    In quel momento....


    [Zona commerciale]

    La capacità di reazione di Kodai permise al suo gruppo di salvare la pelle quando una delle bombe investì in pieno il loro rifugio, demolendo il poco che restava della zona commerciale, già vessata dall'assedio. Riorganizzandosi proprio dietro al Terumi, i ninja lo lasciarono agire, in modo che potesse abbattere sul gruppo dei lancieri una tecnica molto efficace, generando una frana che invase completamente le prime linee , sommergendo almeno 30 soldati prima di perdere efficacia. Il ninja avrebbe sentito le urla, e avrebbe notato come dopo la polvere e il terremoto, decine di soldati avevano iniziato a scattare verso di lui scalando il mucchio di rocce e cadaveri incastrati sotto di esse. In breve gli sarebbero stati addosso.
    Fortunatamente per lui i suoi alleati gli avrebbero coperto la ritirata, abbattendo sul gruppo di invasori dei draghi d'acqua come aveva fatto il gruppo nella piazza centrale, i quali schiacciarono a terra un'altra buona porzione di soldati, riducendo a 60 circa, anima più anima meno, il gruppo di assalitori.
    Quando i ninja specializzati in illusioni entrarono in azione, i Canthiani erano a circa una ventina di metri dal gruppo di ninja, intrappolati dentro ad una foschia che impediva loro di muoversi con precisione. Stranamente, Kodai non usì suoni metallici, o di lotta. I Canthiani erano fermi, o cercavano di uscire dal blocco, ma non si stavano uccidendo a vicenda.
    In quel momento....


    [Amministrazione]

    L'incontro tra Akira e Meika non passò inosservato dagli altri ninja presenti, i quali, nonostante la situazione, concessero qualche secondo ai due, voltandosi per rispetto mentre loro due si lasciavano andare alle proprie emozioni, con un misto di delusione, dato che i ninja dovevano essere armi più che uomini, e invidia, poichè ognuno dei presenti avrebbe voluto essere al posto di quei due in quel momento.
    Successivamente, dopo la morte del povero ragazzo Akuma, Akira ordinò ai presenti di ritirarsi e organizzare il resto dei clan, mentre lui teneva occupato chiunque fosse dentro all'amministrazione in quel momento. Il ninja provò a far allontanare anche Meika, pur sapendo che lei non lo avrebbe mai abbandonato.
    Mentre Akira entrava nella fontana e si preparava a combattere, Meika avrebbe potuto notare come l'individuo nel palazzo si fosse girato completamente verso di loro, e avesse agganciato la valigetta ad un blocco sulla cintura. L'uomo quindi estrasse dalle vesti un oggetto misterioso, una sorta di cubo abbastanza piccolo da stare sul palmo di una mano, con dei simboli simili a cerchi su ogni superficie.
    Se l'Hozuki sperava di combattere contro l'Oni di Cantha si sbagliava di grosso. Non era lì per combattere, ma solo per "recuperare" e aveva dovuto comunque fare a schiaffi con un tale della roccia pochi minuti prima, per scacciarlo via dopo averlo tradito.
    Sorrise, Shiro, socchiudendo gli occhi e componendo il sigillo della capra con la mano sinistra, mentre impugnava il cubo con la destra.


    58950a28cd06d



    Un rapido bagliore violaceo, scaturito dal cubo, e Shiro Tagachi scomparve del tutto dalla visione di Meika. Nessun teletrasporto, nessun movimento veloce, sparì semplicemente nel nulla, senza lasciare alcuna traccia di alcun tipo, come risucchiato nel nulla dal punto in cui si trovava.
    Ma il sigillo non era stato composto per il teletrasporto. In quel momento...


    [Ovunque]

    Quando Shiro scomparve, su ogni armatura canthiana presente a Kiri, brillò di un rosso acceso il simbolo dell'Oni, e ogni Canthiano alla carica si fermò un istante, cercando di capire cosa fosse la sensazione che stava provando.
    Keiji e gli altri avrebbero visto i lancieri mutare sotto i loro occhi, trasformandosi in masse di carne informi che si gonfiavano dentro le armature, divenendo nel giro di pochissimi secondi delle pustole umane informi.
    Stessa cosa nella zona commerciale, Kodai e gli altri notarono una moltitudine di luci rosse accendersi in sequenza nel gruppo dei soldati, i quali sortirono lo stesso destino degli altri soldati.
    Stessa cosa all'ospedale, sulle navi, e ovunque fossero presenti dei soldati di Cantha.


    58951135cd06f



    Scoppiarono. Tutti. Nessuno escluso. Nel primo istante in sangue, ossa e pezzi di armatura, seguiti da una luce intensa, fiamme, e aria compressa maleodorante. Da ogni soldato Canthiano, partì un'esplosione estremamente letale a gittata 50 metri [Potenza 70][Bomba] che investì qualunque cosa nel suo cammino. [Potenza 90 per Keiji e qualunque altro ninja a breve distanza <10m][Vel blu]
    Akira e Meika dalla loro posizione, notarono le esplosioni, in gran parte presso l'ex ospedale, e nella zona dell'assalto. Grosse formazioni di fumo nero, seguite da molteplici boati e forti scosse che fecero quasi cadere in ginocchio le persone in giro per il villaggio.
    Il malvagio non aveva mai voluto conquistare Kiri. Voleva solo un diversivo, e si era portato dietro un minuscolo manipolo di poveretti, sacrificati appena avesse compiuto il suo compito.
    Per lui questo erano i suoi soldati, strumenti di guerra, non dissimili da una bomba, e li aveva utilizzati. Non un solo Canthiano era sopravvissuto, ma nel morire, si erano portati dietro una grossa quantità di prigionieri presso l'ospedale, e forse qualche ninja, il tutto per il piacere di uno stratega tanto scaltro quanto malvagio e con una considerazione della vita davvero bassa.
    Nei minuti seguenti, il piano di Akira si sarebbe concretizzato con un drappello di Shinretsu che faceva affondare quello che restava delle navi devastate dalle esplosioni interne dei soldati.
    Quando il silenzio fosse sceso su Kiri, sarebbero rimasti solo fumo, macerie, e morte.


    Edited by Jotaro Jaku - 4/2/2017, 14:52
     
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    La Settima Epidemica Riunione di Kiri

    VI



    La battaglia impazzava i ninja scaricarono tutta la loro rabbia furente sui nemici, i quali caddero uno a uno come mosche, ben presto la massa d'invasori fu più che dimezzata. Non più di una sessantina d'unità d'avanguardia restarono ancora in piedi ed intenzionati a combattere; ma cosa volevano? Evidentemente non erano in numero sufficiente a conquistare uno dei 4 grandi villaggi, perché un tale scempio? tante perdite inutili?
    Improvvisamente il simbolo sulle armature nemiche, sia dei caduti sia dei vivi, si illumino di una sinistra luce rossa. Kitori che si trovava a circa 15 metri da un cadavere notò subito la luce e pensando immediatamente a qualcosa di grave, avendo ancora in mente quanto visto all'ospedale, diede una rapida occhiata intorno a se pianificando un modo per allontanarvi il più velocemente possibile, notò un pezzo di un albero caduto durante gli scontri. I nemici nel frattempo si erano stranamente fermati cosa stava accadendo? un altra brutta sorpresa in un giorno tremendo? qualche tremenda tecnica o arma come all'ospedale? Gli invasori, i loro corpi cambiarono diventando ammassi informi di carne e sangue che cominciarono a gonfiarsi come palloncini, dentro le armature.
    Che cazzo gli succede? Che orrore tremendo! Non mi piace!
    Fino ad esplodere scagliando prima carne, ossa, sangue e pezzi d'armatura poi luce, fiamme e aria ad un enorme velocità e notevole potenza, erano diventati veri e propri ordigni. Kitori si ritrovò nella necessità di allontanarsi subito, come aveva intuito, quindi compose rapidamente i sigilli Ariete, Cinghiale, Bue, Cane, Serpente
    Tecnica della Sostituzione - Kawarimi no Jutsu
    utilizzando il tronco spezzato notato prima alle sue spalle, scomparendo come un fantasma qualche istante prima di essere travolto dalle esplosione mentre il povero ceppo fu fatto a pezzi. [Tecnica 1]Tecnica della Sostituzione - Kawarimi no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Ariete, Cinghiale, Bue, Cane, Serpente
    L'utilizzatore può effettuare un movimento accelerato tramite l'uso del chakra, lasciando al proprio posto un oggetto o un essere vivente consenziente di pari dimensioni o inferiore. È un movimento accelerato: non può essere usato per fuggire da uno spazio chiuso o da luoghi dove non vi è sufficiente spazio d'uscita. Le correnti di chakra disturbano l'esecuzione della tecnica: non è possibile apparire a distanza inferiore ai 6 metri da un essere vivente. La distanza massima percorribile è pari a 21 metri. Può essere usata come Difesa Totale; può risultare sleale.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo:Basso )

    Il genin ricomparve a 20 metri dietro la sua posizione originale, ma esplosione continuò ad avanzare verso di lui rapidamente, troppo veloce per potere schivare l'unico cosa da fare fu limitare i danni. Quindi alzò entrambe le braccia incrociandole davanti al volto e caricò una grossa quantità di chakra distribuendola in tutto il corpo, un istante dopo fu colpito da quella disgustosa e puzzolente deflagrazione che lo fece volare di qualche metro in dietro provocandogli varie contusioni, escoriazioni e ferite. Ma ancora peggio ricoprendolo di svariate parti umane e appestandolo con una puzza terribile. [Impasto] [Slot Difesa I] [Danno]
    Il ragazzo nel cadere al suolo perse i sensi per vari minuti. Quando si risveglio, si ritrovò con varie ferite su tutto il corpo, zuppo di una sorta di frullato di interiora umane e appestato da una tremenda puzza
    Che schifo, che puzza! Ma sono vivo?! la battaglia? gli altri? gli ostaggi? Il villaggio?
    Una serie d'interrogativi con tremende risposte. Il genin si guardò in giro mentre nel villaggio, campo di una battaglia atroce scese il silenzio carico di morte, sangue e lacrime...


    Status Kitori Kuro Kenkichi
    Genin - Energia Verde
    Chakra: 108 Bassissimi-8 Bassissimi = 100 Bassissimi;
    Vitalità: 30/48 Lievi;
    Energia Vitale: 102/120 Lievi;



    png
    pngpngpng
    pngpng


    Slot Difesa 1: - Subisco esplosione resistenza 375;
    Slot Difesa 2: -
    Slot Difesa 3: -
    Slot Azione 1: -
    Slot Azione 2: -
    Slot Azione 3: -
    Slot tecnica 1: - Tecnica della Sostituzione - Kawarimi no Jutsu;
    Slot tecnica 2: -




    Edited by -RexDraco- - 11/2/2017, 20:35
     
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    La Settima Riunione di Kiri

    IX


    Ero pronto a rimanere lì.
    Senza alcun senso, visto tutto quello che avevo appena visto. Ma ero pronto, solo perché lei era lì. Finalmente di nuovo vicino a me.
    Non se ne sarebbe andata. Non se ne era mai andata.
    La guardai. Sorrisi, o almeno mi sforzai di farlo, mentre lei mi stringeva le dita.
    Lo sapevo che non te ne saresti andata... Ma questa volta è... Diverso... Ero uno spadaccino, forte, o almeno mi piaceva pensarla così, ma quello che avevo appena visto era quasi trascendentale.
    Non era umano.
    Non poteva esserlo, neanche Itai si sarebbe potuto avvicinare anche solo lontanamente ad un livello del genere.
    Non conoscevo quell'uomo, ma era probabilmente la figura più pericolosa che avessi mai avuto la sfortuna di vedere in azione. Solo l'enorme Gashadokuro aveva instaurato in me un tale sentimento, e forse non era comunque paragonabile, per qualche strano motivo.
    Stai dietro di me... E continua ad osservarlo... Riuscii solo a dire, mentre gli accarezzavo il volto, stringendoli un'ultima volta le mani prima di alzarmi.
    Fu in quel momento, però, che accadde l'impensabile.
    Scomparso? Cosa significa che è scomparso? L'uomo sembrava, improvvisamente, svanito nel nulla. Uno strano cubo di energia, un sigillo, e poi più nulla. Cosa significava tutto ciò? Era un ulteriore passo? Cosa stava per accadere adesso a Kiri? Meika, sei proprio sicura che... Un fragoroso rumore distolse la mia attenzione e interruppe le mie parole.
    Più di un rumore.
    Una serie di rumori, sordi e potenti, ma abbastanza chiari, soprattutto dal fumo che subito scaturì verso il cielo. Esplosioni. Altre esplosioni.
    E l'origine erano in due punti ben diversi, ma che capii immediatamente: l'ospedale e la zona della battaglia vicino alle mura.
    Non è possibile... Il mio pensiero andò subito ai miei compagni, che avevo lasciato nel pieno della battaglia. Cosa era successo?
    Meika... All'ospedale. Dovevo credere in loro. Credere nelle loro capacità, nel loro cuore. Mi ero separato per un motivo preciso, e avrei portato a termine la missione che mi ero assegnato. C'erano altri nemici nella zona all'ospedale, dobbiamo capire cosa diamine è successo. Stai vicina a me, ti proteggerò io. Lei lo sapeva, ma io non mancavo mai occasione per dirglielo.

    In men che non si dica, fianco a fianco, raggiungemmo l'ospedale.
    O quel che ne restava.
    L'intera struttura sembrava crollata su se stessa, quasi come se le sue fondamento fossero state improvvisamente e disastrosamente abbattute in un solo istante. Le macerie ricoprivano tutta la zona e... I cadaveri.
    Centinaia di cadaveri, o quel che ne restava. Arti, interiora, budella... Inceneriti, tra la pietra e le fiamme. Impossibile capire cosa fosse successo, o il numero di morti... Era un inferno.
    Civili, ninja, assalitori... Nulla aveva più senso di fronte a tanta disperazione e morte.
    Quando si moriva, si moriva soli, e tutti erano fatalmente uguali, almeno in quell'ultimo momento della loro vita.
    Il silenzio, dopo tanto rumore, era tornato a regnare sovrano a Kiri.
    Solo i corvi si preparavano al loro banchetto.
    I primi ninja dei vari clan della zona est di Kiri incominciavano a sopraggiungere, ma ormai non c'era più nessun nemico da combattere.

    Che il centro di primo soccorso venga allestito tra il quartiere Terumi e il palazzo dell'Amministrazione. Portate lì tutti i viveri e i medicinali che riuscite a recuperare tra le scorte del Villaggio e di ogni singolo clan. Domate tutti gli incendi, che poi vengano inviati team di ricognizione fuori le mura a nord ed est. Allertate anche i sensitivi. Che gli Shinretsu prendano possesso delle navi, se non sono più riutilizzabili abbattetele dopo una veloce ricognizione. Documenti, viveri, armi, quel che trovate andrà bene. Triplicate la vigilanza sulle mura e duplicate quella al porto. Le navi da trasporto che vengano prese e sorvegliate giorno e notte. Coprifuoco alle ore 20, fino a mio ordine contrario. Per adesso non voglia che nessuna notizia trapeli. No un corvo, non un messaggio. Qualsiasi cosa che esce dalle mura senza la mia autorizzazione voglio che venga abbattuto. Infine... I cadaveri. Cercai di rimanere totalmente inespressivo a quelle parole. Non potevo permettermi di cedere. Che tutti i cadaveri vengano ammassati presso l'ospedale e... Dategli fuoco. Al termine delle operazioni datemi un primo riscontro, poi un rapporto ogni 2 ore. Per adesso è tutto. Terminai così di dare gli ordini a ciascun rappresentante del clan, dando a loro le spalle. La debolezza sul mio volto si sarebbe presto palesata, smascherando quella finta maschera di austerità.
    Itai non c'era, il Mizukage... Neanche. E dalle notizie raccolte dopo la battaglia... Neanche il Daymio.
    Ho bisogno di riflettere... E... Di riposare... Sfiorai il braccio di Meika, cercando di sorridergli. Faccio un salto alle mura, poi vado in Amministrazione... Devo capire cosa diavolo è successo, e soprattutto perché... Tu vai a riposarti. Serviranno le tue abilità mediche, ma ridotta come sei non andrai molto lontana. La baciai, stringendola a me.
    Troppe domande necessitavano di una risposta, ma non sapevo se ero in grado di poter trovare quelle risposte da solo.
    Io, però, non ero più solo, non con Lei vicino a me.
     
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  8. -Meika
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    La Settima Riunione
    IV



    Ed ecco, quella sì che era una cosa strana. Mi aspettavo che quel nemico nascosto nell'Amministrazione uscisse allo scoperto e ci attaccasse, così come il povero mio compagno di clan era stato attaccato e fatto a pezzi, ma in tutta risposta semplicemente quello... scomparve.
    Prima però di sparire dalla nostra vista sembrò maneggiare uno strano apparecchio la cui funzione non era desumibile in alcun modo. Akira si alzò ma lo bloccai.
    Aspetta, sta succedendo qualcosa... Mossi lo sguardo per cercarlo, ma l'uomo era sparito nel nulla. Letteralmente. È sparito... Dissi, stupita.
    Sentii un grande sollievo che però durò a breve. Troppo a breve.
    Se anche ci fossimo sforati a lungo di immaginare i piani di quel demonio non avremmo mai potuto immaginare che tutta quell'invasione non era altro che uno specchio per le allodole. Non mi venne il sospetto che fosse lì per recuperare qualcosa, tutte quelle consapevolezze sarebbero giunte più in avanti quando sarebbe stata fatta la conta di ciò che mancava al Villaggio.
    Ma in quel momento tutto ciò che rimaneva era solo distruzione. Morte. Dolore e sangue. Le esplosioni mi fecero sobbalzare, mi alzai di scatto aspettandomi che i nemici comparissero da un momento all'altro ma non accadde nulla.
    Istintivamente girai il capo verso l'ospedale, o meglio, verso il luogo dove un tempo c'era l'ospedale e stavo per scattare prima che Akira suggerisse di dirigersi lì.
    I miei pazienti... Fu quello il mio primo pensiero. A tutta la gente nell'ospedale che avevo lasciato lì prima di partire verso Shulva.

    Ora, mentre tutto quel caos accadeva io ero più morta che viva e non avevo idea che il mio ospedale fosse in quelle condizioni pietose. Quando giunsi lì con ad Akira mi ritrovai davanti ad un cumulo di macerie e sentii un dolore profondo stringermi l'anima.
    Non era per le pietre, per gli strumenti medici o per tutti i documenti ed il lavoro che avevo svolto per riaprire quella struttura. Era per i pazienti. Era per l'orrore di rendermi conto che avevano attaccato un ospedale!
    Chiunque aveva deciso di dichiarare guerra alla nebbia aveva scelto un bersaglio facile ed ignobile da attaccare. Nascosi quei sentimenti oscuri dentro di me, ma un fuoco furioso stava montando senza pari. Senza rendermene conto i miei occhi erano diventati rossi e la mia respirazione era accelerata. Non ero certa se stessi per avere un attacco di panico o se semplicemente da lì a poco avrei iniziato ad urlare e distruggere le macerie in segno di frustrazione.

    Akira diede ordini, ma non li stetti ad ascoltare, sprofondata com'ero nell'orrore. Sapevo che a quel punto toccava a me iniziare a curare. Mi riscossi solo quando sentii la mano di Akira sfiorarmi il braccio e quasi sobbalzai, nervosa com'ero.
    Riflettere...? Cosa è successo? Dissi voltandomi verso di lui, stringendo tra le dita la sua maglia sporca di sangue. Di chi era quel sangue? Io... ho riposato abbastanza. Organizzerò i soccorsi e mi occuperò dei feriti. Ehi Presi il suo viso tra le mani, lo baciai e prima di lasciarlo andare sussurrai qualcosa Torna da me quando hai finito, ok? Non voglio rimanere sola, non ora. E lo lasciai andare.
    Sapevo sarebbe tornato.

    Quando Akira si fu allontanato, notai che molta gente mi guardava come se stesse vedendo un cadavere ambulante. In più diversi shinobi fissavano Akira con disprezzo, come se avesse fatto qualcosa di terribile. Quegli sguardo mi confondevano e mi irritavano enormemente.
    Mentre la gente si allontanava, io tornai al quartiere Akuma, notando il Daimyo impalato vicino le porte. Mio padre si avvicinò zoppicando, aveva il viso un po' sporco, un graffio ma era sano.
    Meika... sei sveglia... La sua voce era rotta dalla commozione. Annuii, fiondandomi su di lui, stringendolo.
    Sì, mi sono risvegliata nel bel mezzo del caos. Sono uscita di casa, ho incontrato Akira...
    A sentire il nome del ragazzo l'uomo si irrigidì all'improvviso.
    Papà...?
    Non sai cosa è accaduto durante la riunione?
    Riunione? Quale Riunione...? Dissi a bassa voce.
    Il Mizukage si è allontanato per cercare una cura all'epidemia e Asmodai Akuma è stato chiamato per sostituirlo. Solo che subito dopo la sua nomina c'è stato un alterco ed Akira e qualcun altro beh... Hanno ucciso il Mizukage... Che a quanto pare era Seinji Akuma, tsk, quello sporco traditore. Ma nonostante ciò, temo per le conseguenze.
    Quello era troppo. Sentii la testa girare e dovetti poggiarmi al primo muro che trovai. Mi impedii di piangere ma ero confusa. Perché Akira aveva agito in quel modo? Era sempre stato una testa calda ed impulsivo, ma era di buon cuore. E quale epidemia? Possibile che fosse della mia stessa malattia? Ma se era così io l'avevo contratta nelle paludi dell'omonimo paese e questo significava che l'avevo introdotta io a Kiri?
    Io sapevo... Sapevo chi fosse Asmodai. Sono stata io a cambiargli il viso su ordine del Mizukage... Seinji Akuma era.. Portai entrambe le mani al viso e cedetti, sedendomi per terra Lui era una spia. Il Mizukage gli aveva dato una identità... Non era un traditore... Ma Akira... cosa è successo?
    Non ero in prima fila Meika, ma mi è stato detto che il neo-Mizukage aveva dato ordini di rimanere lontani dall'ospedale e gli altri non erano d'accordo. Si è scatenata una battaglia e l'Akuma ha avuto la peggio.
    Io... dovrò parlarne con lui. Deve esserci stata una ragione... qualcosa... Sospirai, mi rialzai.
    E l'epidemia?
    Meika... non...
    Stai per dirmi che non è stata colpa mia? Lo anticipai con tono tagliente Beh sì, lo so che non l'ho fatto apposta papà. Non sono una bioterrorista. Ma sono stata io a portare uesto... germe... a Kiri!
    Mi voltai, guardando verso casa, furiosa.
    Con me stessa.
    Sei guarita però.
    Quanti morti?
    Meika...
    Quanti. Morti. Afferrai con entrabe le mani il kimono di mio padre, in cerca quasi di sostegno.
    Troppi L'uomo sospirò e mi afferrò le spalle con una presa salda. Chiusi gli occhi, feci un profondo sospiro e cercai di mettere da parte tutte quelle paure e sensazioni orrende.
    Sono guarita. Significa che si può guarire. Il mio tono era piatto, privo di entusiasmo. Il peso di tutto quello che era accaduto mi stava schiacciando terribilmente. Qulsiasi cosa sia, io ho gli anticorpi. Se riesco ad isolare il patogeno posso creare un siero ed un vaccino. Ma prima papà, devo pensare ai feriti. Stiamo organizzando un ospedale da campo per i feriti.
    Sei sicura di star bene?
    No, non lo ero. Ero moralmente distrutta, avevo paura per Akira ed il peso dell'epidemia ben presto mi avrebbe schiacciata, ma Kiri aveva bisogno di me e della mia capacità.
    Sto abbastanza bene per occuparmi di questa cosa papà.

    E così mi diressi presso il luogo indicato da Akira. Lì iniziai a dare ordini precisi: i feriti andavano disposti in file ordinate e parallele, si doveva lasciare almeno un metro di distanza tra di loro per permettere ai soccorritori di muoversi adeguatamente. Il materiale di primo soccorso andava diviso e dislocato in punti regolari del campo per essere rapidamente accessibile mentre tutti i farmaci dovevano essere riuniti in un solo punto.
    Sarebbe stata una lunga giornata.

    Eventuali PG feriti possono venire al campo. Posterò la loro cura quando serve.


     
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    Problemi Antichi
    I



    [Alcuni giorni prima della riunione]
    Mi era stato raccomandato non girare per le strade, poteva essere pericoloso, ma non ascoltai quel consiglio. Un kage che rimaneva chiuso dentro casa sua mentre il suo villaggio soffriva non era degno di portare tale titolo.
    Questa necessità però non si applicava alla sua famiglia. Ayame non aveva alcuna intenzione di fare passeggiate per il Villaggio, faticavamo un po' a tenere Jukyu in casa ma alla fine si era arresa mentre Nana per fortuna che ascoltava sempre quello che le dicevamo.
    La situazione stava divenendo tragica ed io non potevo più aspettare. Mi era stato consigliato di attendere lo sviluppo, per capire quanto la patologia fosse contagiosa e mortale. Era sia mortale che contagiosa.
    Dovevo trovare una cura.

    Non solo, dovevo muovermi con estrema cautela. Un'epidemia all'interno di Kiri significava era una debolezza e se la notizia fosse arrivata all'esterno avrebbe suggerito il momento perfetto per un attacco da parte del nemico che sapeva voler nuocere al Villaggio.
    Non potevo chiedere aiuto a destra ed a manca per una cura, dovevo trovarla da me. Non ero un medico, ma potevo portare a Kiri qualcuno che sarebbe stato in grado di risolvere la situazione, anche a costo di ricoprirlo d'oro.

    Rientrai a casa togliendo la mascherina che avevo indossato. Jukyu entrò nel salotto, intristita. Non la notai, altrimenti avrei evitato il gesto di stizza che fracassò la sedia. La bambina sussultò e si aggrappò alla mia gamba, rivelandomi la sua presenza.
    Il rumore attirò anche Ayame, la quale, una volta entrata nella stanza fissò i resti della sedia per terra e poi me e quindi Jukyu.
    Itai..
    Scusami Jukyu dissi alla bambina, inginocchiandomi e prendendola in braccio. Si avvinghiò a me. A volte era facile scordare che aveva solo sette anni. Va tutto bene, sono solo preoccupato.
    Se va tutto bene perché sei preoccupato...?
    Logica inoppugnabile. Accarezzai i capelli di mia figlia cercando di calmarmi, ma la tensione attorno a me era palpabile e come sempre i bambini erano in grado di percepirla ancora meglio degli adulti.
    Perché non va tutto bene, ma non significa che non si risolverà. Ammisi sconfitto, senza però rinunciare all'ottimismo che ero obbligato a mostrarle. La feci scendere dalle mie braccia ed andò via, lasciandomi da solo con Ayame.
    Itai, capisco che la situazione sia brutta ma... non puoi spaventarle. Io so come sei, so che se rompi una sedia, oppure una porta, non vuol dire un granché ma loro... Incrociò le braccia al petto Devono essere protette da questo.
    Lo so, hai ragione. Credevo di essere da solo. Ayame, la situazione è critica. Dovrò cercare una cura... cioè, qualcuno che possa fare una cura.
    Sì. Devi.
    Mi spiace lasciarti sola... la donna mi zittì con un bacio leggero.
    No, niente scuse, è giusto così. Verrei con te se non fosse per Natsu e le bambine. Questi eventi sono quelli in cui persino le pensionate in anticipo come me dovrebbero riprendere le armi e lottare.
    Beh, una missione assieme, come i vecchi tempi Risi appena, sciogliendo leggermente la tensione Devo avvisare il Daimyo. La situazione sta diventando difficile, deve essere informato.

    E così feci. Pronto per la partenza, atterrai con Yogan davanti al Palazzo del Daimyo e con una certa fretta venni accolto nella stanza con la grande paratia.
    Se avessi notato che la moglie dl Daimyo stava fissandoci da dietro quel velo al primo incontro sarebbe cambiato qualcosa? Forse no.
    Mizukage! Le notizie che giungono da Kiri non sono confortanti.
    Non lo sono affatto mio signore. Un'epidemia è soppiata tra le mura del Villaggio. Sto andando a cercare qualcuno in grado di creare una cura. Purtroppo gran parte dei nostri medici sono malati, compreso il Primario dell'Ospedale.
    Oh che disgrazia... Disse l'anziano Daimyo, guardandosi nervosamente attorno Devo temere...?
    No se nessuno di questo palazzo è stato a Kiri. Il Villaggio è in quarantena, significa che entra non vi esce più, mio signore. Sono qui per avvisarvi che sto partendo per cercare la cura. Lascio qui la mia famiglia. Quell'uomo non mi aveva mai fatto una grande impressione, eccessivamente prudente e fin troppo sospettoso. Tornerò il prima possibile. Ho ritenuto che lo doveste sapere...
    Oh sì, sì, Mizukage, avete fatto bene.
    Ora, mi scusi, ma vado di fretta.
    Mi inchinai e mi voltai, correndo fuori dove Yogan mi attendeva. Non appena i miei passi si furono allontanati dalla paratia uscì una bellissima donna, forse divertita dal fatto che mi era sfuggita un'altra volta.
    Non un gran vanto, non c'era mai nemmeno un segno della sua presenza lì.
    Mio signore, marito mio. Il Villaggio è in crisi... Itai Nara forse non è la scelta migliore.
    ... Dici mio cara? Ma altrimenti... chi... Mormorò l'uomo.
    Oh, un altro andrà bene, so che sceglierai bene.
    Forse.... forse non è ancora il caso insomma... Itai Nara tornerà...
    Povero codardo.
    Oh, lo farà davvero?
    Potrebbe non farlo...?
    Non lo sappiamo, gli incidenti capitano in un mondo periglioso... e Kiri non può stare senza il suo Kage ora. Poteva inviare qualcuno a cercare questo medico, perché non lo ha fatto? Perché di persona? Ha paura della contaminazione, ecco, mio signore. Non è forse così chiaro?
    Quel discorso non aveva senso nemmeno a volercelo cercare con attenzione, eppre il debole Daimyo sembrò convinto della cosa. La donna tirò fuori alcuni rotoli e li porse al marito.
    Queste sono informazioni riguardanti una missione. Erano coinvolti Akira Hozuki, Meika Akuma e Ryuu Mizukyio. So che i loro nomi non ti dicono nulla, ma l'ultimo è anche il Jinchuuriki del Sanbi. Questa missione non è stata autorizzata e temo che le intenzioni degli altri due fossero quelle di vendere il Sanbi...
    Anche quello non aveva senso.
    Eppure...
    Questo è... scandaloso! Il Villaggio è alla deriva...!
    Ed ecco come si arrivò ad una riunione che non doveva esserci e che fece più danni che bene.

    [Alcuni giorni dopo]
    Gli incidenti capitano, vero?
    Dovevo essere prevedibile. Perché col senno di poi era chiaro come quell'epidemia fosse stata sfruttata - sebbene non creata - per tirarmi fuori dal Villaggio e cogliermi da solo, per cercare di sconfiggermi.
    Beh, le informazioni su di me in possesso dei miei nemici non dovevano essere le più aggiornate perché il contingente mandato per farmi fuori era stato insufficiente.
    Per un pelo.
    Yogan era ferita, viva, ma aveva una benda sul braccio che chiudeva una profonda ferita da taglio. Era esausta, veva perso molto sangue e non avrebbe potuto volare da nessuna parte. Anche Sojobo era ferito, ed era tornato al Monte per riprendersi. Yogan non aveva voluto sentire storia invece, voleva rimanere al mio fianco.
    Perché ero ferito anche io.

    Beh, i danni fisici non erano stati un gran problema per me. Sebbene gracidino rimanevo un Jinchuuriki e le ferite mi si chiudevano molto più rapidamente del normale. Ero seduto contro la roccia, Garyuuka conficcata nel terreno e grondante di sangue. Attorno a me tre nemici, morti. Un profondo taglio era stato aperto sulla mia gamba ed aveva mancato l'arteria femorale per miracolo ed un altro invece sul fianco era estremamente doloroso, al punto di non riuscire a muovermi.
    Sapevo che non sarei morto lì, ma la situazione era problematica. Non mi sarei potuto muovere per un po' e nemmeno Yogan, il che significava che non avevo modo di tornare indietro rapidamente.

    Già, perché tornare indietro piuttosto che cercare una cura? Beh, le parole dei tre ora cadaveri mi avevano fatto capire che quella era un'occasione ed una trappola, per cui se avessi continuato la mia ricerca gli avrei dato ciò che cercavano.
    No, dovevo tornare a Kiri e schiodare Akira Hozuki dal suo letto di miseria in cui si era cacciato e spedirlo al mio posto a cercare un medico per salvare la sua ragazza e mezza Kiri. Quell'argomento di certo lo avrebbe sollevato.
    Ne ero certo.
    Anche Asmodai sarebbe stato utile. Sì, erano i migliori che avevo a disposizione, chi meglio di loro due avrebbe potuto proteggere Kiri...?

    [Il giorno della riunione]
    Avevo inviato Qan a Kiri subito dopo lo scontro, ma il piccolo Tengu riuscì a precedere Yogan solo di alcune ore.
    Sebben avessi a cuore il mio Villaggio per esso potevo fare ben poco, ma dovevo mandare un messaggio ad Ayame.
    Quando il piccolo Tengu giunse a Kiri era affannato e scosso.
    Ayame-chan Gracchiò Itai è stato attaccato. È vivo, ferito, ma sta bene. Teme possa trattarsi di una trappola. Teme che tutta la situazione possa essere una trappola. Prendi i bambini e torna nella vostra vecchia casa, ora.
    Ed esausto, scomparve. Ayame strinse i pugni e si girò verso Jukyu.
    Jukyu, non abbiamo tempo di prendere le nostre cose. Chiama tua sorella, voglio che tu la protegga, sono stata chiara?
    La bambina parve intimorita. Sua madre le diceva sempre di stare attenta. Jukyu annuì ed andò a chiamare Nana mentre Ayame prese Natsu dalla sua culla.
    Dove andiamo mamma? Chiese la bambina, prendendo alcuni coltelli da lancio ed una piccola wakizashi che le avevo fatto forgiare su misura.
    Alla nostra vecchia casa. Nana?
    Sì mamma?
    Sta con tua sorella e fa ciò che ti dice, ok?
    O...Ok... Nana non aveva il coraggio di Jukyu. Non lo aveva mai avuto.
    Tranquilla Nana, tanto non c'è mica nulla di pericoloso fuori!
    La battaglia non era ancora iniziata, del resto. Anzi, non c'era alcuna avvisaglia di una battaglia, ma il pericolo c'era ed era l'infezione. Ayame sistemò le mascherine sulle bocche delle bambine, sulla sua e tenne una su quella di Natsu e dunque uscirono di casa.

    La vecchia casa di Itai Nara ed Ayame, prima di trasferirsi al Palazzo del Mizukage, era ancora di proprietà di Itai. Impolverata forse, ma senza troppo mobilio, ma sarebbe andata bene per pochi giorni o poche ore. Era loata nelle zone abitative, vicino ai quartieri del Clan Terumi ed era un appartamentino che già all'epoca del trasferimento a Palazzo era divenuto troppo stretto.
    Ma sarebbe andato bene. Anzi, benissimo.

    [Alla fine...]
    Giunsi dopo alcune ore rispetto a Qon.
    Troppo tardi. Yogan ruggì furiosa nel vedere le navi, le esplosioni ed il fumo levarsi dal villaggio. Feci un respiro profondo, cercando di controllare la rabbia.
    Qualcuno avrebbe pagato per quello. Per aver ferito così profondamente il mio villaggio. La preoccupazione della sorte della mia famiglia mi schiacciava, ma Qon mi aveva assicurato che avevano ricevuto il messaggio e dall'alto la zona del clan Terumi sembrava risparmiata dal fuoco.
    Sono a casa.



     
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    La Settima Riunione di Kiri
    Capitolo Unico


    Atto IX
    L'Odio che tiene in vita. †
    Da tempo immemore desideravo trovarmi in quella situazione.

    Come ai vecchi tempi.

    Ero nient'altro che un fantasma tra le prime linee, silenzioso, assassino, già morto. Decimavo quante più persone si venivano a trovare davanti alla mia spada, trafiggevo tanti cuori quanti quelli che avrei voluto mi avessero in pensiero. E mi sentivo vivo. Dio se mi sentivo vivo. Ogni goccia di sangue che scendeva sulle mie guance, ogni contraccolpo che faceva vibrare le mie membra, ogni cazzotto fortuito che riusciva a raggiungermi tra una decapitazione ed una mutilazione. Non sentivo più niente: il fragore della battaglia aveva avvinghiato la mia anima, l'aveva stretta così forte e portata in un altro piano, in un altro livello coscienziale dove i suoni erano meri orpelli della manifestazione tangibile di un istinto omicida fuori dal comune. Combattevo col sorriso sul volto; un sorriso sinistro, mi si dirà, forse malato e contorto ma il più sincero dei sorrisi che mai avessi potuto esprimere in tanto tempo.
    Eppure, la guerra era cambiata.
    Per cosa stavo combattendo? Per Kiri, mi si dirà. Ed il primo sangue che si era riversato sulle mie mani, o che avevo contribuito enormemente a far versare, che dir si voglia, di chi era? Di un kiriano. E perché? Per Kiri, rispondereste. Eppure avevo disobbedito a degli ordini; degli ordini scellerati, senza senso, totalmente avulsi dal concetto di protezione del villaggio. Ma il sangue che muoveva la mia furia omicida era sangue kiriano. Asmodai Akuma o Seinji, quale che fosse il suo nome, era in realtà, più che il simbolo della inettitudine strategica come le mie parole avevano voluto far trapelare, l'emblema della mia infinita smania di potere. Non si lottava più per le ideologie, non si lottava più per delle nazioni. Coloro che avevo davanti e nel cui cremisi liquido mi lavavo estasiato, chi erano e perché ci avevano attaccati? Conquistatori come davvero ci era parso? No. La guerra tra Taki e Iwa fu una guerra dove il controllo ricercato era quello del campo di battaglia, non dove la battaglia ricercata creava il controllo. Per una volta, non era soltanto l'Armata Fantasma ad essere la pedina sacrificabile. Eravamo stati tutti usati e nessuno se ne era accorto. Combattevamo come mercenari al soldo di un ideale profondo ma falso, erroneamente frainteso, contenti della moneta che avevamo ricevuto senza domandarci se questa fosse meritata o riciclata criminalmente.
    La guerra era cambiata.
    E con lei lo ero anch'io.
    Un soldato canthiano mi puntò, osservandomi dritto negli occhi sotto al suo elmo scarlatto. Vidi la sua bocca spalancarsi, la sua gola tendersi e su di essa grosse vene gonfiarsi, rivoli di saliva schizzare fuori con furore e la testa ondeggiare leggermente, tremante, in uno spasmo bellico a destra ed a sinistra; ma ancora nessun rumore. L'uomo mi caricò ma per quanto animato le sue capacità erano niente rispetto a quelle del sottoscritto. Schivai il suo affondo allo stomaco spostandomi leggermente a destra così da avere il suo fianco sinistro totalmente a disposizione. Il suo volto urlante era stampato nella mia mente. Gli tirai dapprima un calcio al ginocchio, spezzandogli la gamba e costringendolo a genuflettersi. Roteando infine Unagi, la feci ricadere verticalmente sul suo elmo, così da tagliargli in due la testa. Ma in quel momento, tornai ad udire.
    Keiji mi senti? Qui abbiamo bisogno di rinforzi, potete supportarci? Il prima possibile vi prego Un frastuono di grida ed urla straziate, un cigolio metallico ed un fragore ininterrotti. La mia lama si fermò esattamente sopra la testa del soldato canthiano senza però colpirlo. L'uomo mi guardava con gli occhi gonfi ed il dolore che gli deformava il viso. Il mio sorriso scomparve, lasciando il posto ad una seria espressione concentrata. Dovevo rispondere a Kodai ma non ci riuscivo. Percepivo che qualcosa fosse totalmente sbagliato in quello che stava accadendo, come se non riuscissi ad afferrare un particolare. Non era certo il massacro o la guerra in sé ad essere erronea ... ma lo erano gli intenti. Ritirai su la spada per discendere nuovamente come Giustizia sull'inerte mio avversario. Mi stavo solo condizionando per qualche assurdo motivo. Una intensa luce rossa iniziò a brillare sul corpo della mia vittima. La sua espressione si fece ancora più crucciata e scura; distolse lo sguardo, incurante del fatto che stessi brandendo la sua vita più che la mia spada. Qualcosa lo preoccupava più di morire? Ricercò poi i miei occhi: stava piangendo a dirotto. Il suo sguardo mi bucò l'anima instillandomi puro terrore. Non era la morte che temeva l'uomo ma qualcosa che anche io, per empatia, avevo in un secondo sviluppato. L'idea di lasciare il campo di battaglia con disonore. La sua armatura poi si gonfiò sul petto, strappato i laccetti di cuoio che tenevano unite le varie piastre delle spalle e delle braccia. L'elmo si dilatò a dismisura facendo sanguinare la testa dell'uomo che, ormai, aveva già spirato. ALLONTANATEVI IMMEDIATAMENTE DA QUI! Urlai in direzione dei ninja alle mie spalle, i Fantasmi della mia armata. Anche Kodai avrebbe potuto udire quella straziante richiesta. Non potevo fare niente per proteggerli, non potevo attaccare un pazzo nukenin che li minacciava, non potevo usare qualche jutsu come aveva fatto il guardiano al tempio, non potevo pormi come scudo umano più di quanto non stessi facendo. Potevo solo dargli qualche istante di tempo in più e sperare che bastasse loro. Istanti di tempo che io non avevo.
    Sopraggiunse il vero silenzio.
    Non quello che mi vedeva agire come uno spietato assassino, non quello del furore della battaglia; ma il silenzio dei sensi. Durò per lungo tempo. Nuovamente un fischio lungo e prolungato mi riportò fuori di me, facendomi aprire gli occhi. Un calore fortissimo per qualche istante avvolse le mie membra procurandomi un dolore inimmaginabile. Ma fu questione di attimi prima che tutte le mie terminazioni nervose fossero completamente bruciate, facendo cessare il dolore. La mia guancia destra era rivolta a terra e quando riaprii gli occhi vidi solo sangue e polvere davanti a me. Non c'era più un soldato vivo, c'erano interiora e nefandezze ovunque, armature in frantumi tra i detriti, armi spezzate, armi intere, cadute a terra accanto a cadaveri oscenamente deturpati, gonfi, viola. Cercai di alzarmi ma non sentivo più le gambe. Cercai di tirarmi sulle braccia ma non sentivo più l'arto sinistro. Avrei tanto voluto che fossi soltanto rimasto gravemente ferito e che per via del dolore non riuscissi a muovermi. Ma solo in un secondo momento compresi: il caldo che avevo sentito, l'inabilità degli arti, il blackout momentaneo. Stavo andando a fuoco e non avevo più la maggior parte dei miei artitumblr_mewjgknSbO1rlapeio1_500. Cercai di muovermi ma quello che ottenni furono degli spasmi involontari del corpo, trascinati dalla forza del mio braccio destro.
    Qualsiasi persona in quelle condizioni sarebbe ormai morta. Io invece ero vivo. Cosa mi tenesse in vita era un mistero. Sul momento per lo meno. Continuando a muovermi riuscii a spegnere le fiamme che mi avvolgevano prima che chiunque riuscisse a sopraggiungere. Il mio volto era stranamente la parte meno colpita da tutta quella esplosione: era sì ustionato in modo mediamente grave, avevo anche una enorme ferita sulla testa ma gli occhi ancora vedevano, il naso era ancora integro, la bocca non era stata miracolosamente raggiunta dalle fiamme. Mi tirai su sull'unico braccio che avevo a disposizione, poggiandomi su avambraccio e gomito. Vidi pochi distanti le mie gambe e quella che doveva essere la mia mano. Un calore più forte delle fiamme che mi avevano arso vivo si sprigionò dal mio petto: potevo vedere il rosso ed il nero della mia anima avvolgermi e risucchiarmi, percepivo quel sentimento che, come una specie alloctona in un habitat a lei estraneo, si espandeva destro di me, mangiando e distruggendo tutto quello che incontrava. La sclera dei miei occhi assunse un innaturale colore rosso, l'iride si tinse di un giallo intenso malato. Si stava nutrendo di me e mi stava impedendo di lasciare il mondo dei mortali: era l'odio, era l'odio che tiene in vita. Io non so chi siete ... sussurrai, forse nessuno riusciva ad udirmi. Ma non dimenticherò mai le vostre insegne. continuavo, quasi in un soliloquio. Il calore che avevo dentro divampò come le fiamme che prima mi avevano quasi ucciso, rendendomi quel quasi uomo che ero diventato. IO VI ODIO! La vocegiphy fuoriuscì gutturale e profonda, quasi come se fosse stata pronunciata dal Diavolo in persona; aveva la stessa quantità d'odio che il Signore Oscuro del male poteva essere capace di produrre. Chiunque avrebbe potuto sentire quel grido straziante, urlato con sentimento puro.
    Fu in quel momento che iniziai a piangere a dirotto, sopraffatto dalle emozioni, dal turbamento, dalla passione. Fu in quel momento che sentii dei passi dietro di me. Fu in quel momento che persi i sensi.

    La guerra ... era cambiata.




    StatisticheStatus
    Forza: 700
    Velocità: 600
    Riflessi: 625
    Resistenza: 550

    Agilità: 600
    Precisione: 600
    Concentrazione: 600
    Intuito: 600

    Vitalità


    Chakra
    Slot Difesa | Slot Azione | Slot Tecnica | Slot Gratuiti


    [Slot Difesa I]
    [Slot Difesa II]
    [Slot Difesa III]


    [Slot Azione I]
    [Slot Azione II]
    [Slot Azione III]


    [Slot Tecnica]

    [Slot Tecnica]



    [Slot Gratuito]



    Lascio al QM decidere come i PNG si salvino dall'esplosione. Keiji li avverte pochi istanti prima. Sul finale, sono dei superstiti i passi che Keiji sente e che lo vengono a salvare. Anche questa parte è lasciata al QM perché non più nelle mie possibilità.


    Legenda


    Narrato
    « Citato! »
    « Parlato! »
    « Pensato! »
    Anima di Saruhyondo.
    Anima di Keiji.


     
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  11. Roronoa™
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    User deleted


    Narrato
    Pensato
    Parlato



    Finale con il botto!

    Villaggio della Nebbia pt. IV




    Gli attacchi ad ampio raggio ebbero l’effetto sperato: le prime due fila vennero sommerse dalle macerie messe in movimento dal Terumi, cento furono spazzati via dai draghi d’acqua e i restanti intrappolati all’interno di un'enorme foschia, in preda alle illusioni lanciate dagli esperti di genjutsu.
    Dalle rovine poste sotto ai piedi dei lancieri provenivano numerose urla di dolore, destinate a spegnersi da lì a poco.
    I pugni e i fendenti dei nemici non erano così potenti da infrangere il guscio invisibile del jutsu kiriano.

    Non poteva andar meglio. Sentenziò soddisfatto Kodai, posto a sinistra dello schieramento.
    Avevano del tempo per organizzare il prossimo attacco o attendere rinforzi, anche se la risposta di Keiji tardava ad arrivare.
    Keiji non risponde, forse stanno combattendo. Rivelò agli altri, posando il suo sguardo sui palazzi pericolanti che costeggiavano l’esercito invasore.
    Ingerì un tonico di recupero
    Tonico di Recupero Medio [Tonico]
    Ingerendo questo farmaco il ninja recupera una quantità di chakra pari ad un consumo Medioalto. Dosaggio: Massimo due tonici di Recupero al giorno.
    Tipo: Supporto-Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 2
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 60)
    .

    Tocca a noi eliminarli. Aveva un buon piano, ma prima di metterlo in pratica pensò fosse una buona idea rendere partecipi i suoi colleghi.
    Posso creare una copia dietro l’esercito a qualche metro dalla foschia. Non aveva intenzione di avvicinarsi lui stesso. E da lì immettere all’interno della nebbia del gas corrosivo. Non dovrebbero accorgersene, se non quando la loro pelle inizierà a squagliarsi.
    Molti giovani Terumi sottovalutavano le potenzialità del gas acido.
    Voi cosa ne pensate? È solo che non vorrei distruggere la foschia con un altro attacco dalla distanza. Si giustificò, quasi temesse di essere accusato di manie di protagonismo.
    La discussione non si sarebbe prolungata molto.
    Una moltitudine di luci rosse attirò l'attenzione dell’intero team.
    Che diavolo… Le armature dei Canthiani erano diventate delle lanterne rosse, comprese quelle sepolte dal Terumi qualche secondo prima.
    Il Chunin attivò immediatamente le sue abilità da sensitivo. [Percezione del Chakra]

    Percezione del Chakra [0]
    Speciale: L'utilizzatore può vedere il colore del chakra di una persona osservata. L'utilizzatore può scoprire alcuni aspetti del chakra: impronte possedute; alterazioni da tonici, droghe, tecniche speciali, possessioni e simili; quantità approssimata della riserva.

    Grazie al contatto visivo, egli avrebbe avuto un’idea di cosa stava accadendo dentro di loro…forse.
    Se fino a quel momento i nemici erano avanzati senza un briciolo di paura, in quel frangente i loro sguardi terrorizzati, di chi non conosce il motivo di quella strana luce nata all'improvviso, gettò nella confusione Kodai.
    Assisté inerme alla spaventosa trasformazione.
    Si sforzò per non distogliere altrove lo sguardo.
    Non sanno nemmeno loro cosa… L’esplosione improvvisa e congiunta dei nemici spezzò le sue parole e il grido di Keiji.
    Il boato fu così potente da far tremare l’intera Kirigakure.

    Portò le mani davanti al viso, impastando su tutti gli arti un elevato quantitativo di chakra. [Consumo: Mediobasso]
    Percepì l’energia liberata dalla detonazione entrare sotto forma di calore all’interno dei suoi vestiti, nella cotta di maglia e infine nella sua pelle. [Media Busto || MedioLeggera Arti]Busto: For 500 - Pot 70 ---- Res: 500 Cotta di Maglia Prot. 40 ->Danno 30
    Arti: For 500 - Pot 70 ---- Res: 550 Cotta di Maglia Prot. 40 ->Danno 20


    Con il tempestivo intervento di alcuni ninja esperti di ninjutsu, il team si ritrovò all’interno di un muro di acqua rettangolare, protetti dalla pioggia di detriti.
    Quando l’acqua si riversò sul terreno asciutto, essi si ritrovarono davanti al nulla.
    Gli edifici, le macerie, tutto era stato trasformato in polvere.
    Al posto degli invasori vi era solo un cratere, profondo qualche metro.
    L’abito del Terumi era stato orribilmente distrutto, compresa la protezione fornita dall’amministrazione.
    La cotta di maglia era ancora integra, anche se bruciacchiata.

    In preda ai dolori derivanti dall’ustione diffusa, Kodai appoggiò la sua mano destra sulle spalle di un compagno.
    N-non potevamo far nulla per fermarli... Disse con voce dolorante e triste, rivolgendosi un po' a tutti. Non avevano nulla da recriminarsi. Non sapevano nulla di quei soldati.

    Keiji…mi senti? Domandò, muovendo appena le labbra. mi senti? Allo spadaccino sarebbe giunta una voce rotta dal timore di una sua eventuale mancata risposta.
    Così fu.

    Senza perdere tempo, Kodai avrebbe ordinato ai suoi di raggiungere insieme a lui gli altri team, informandoli della quasi sicura presenza di feriti gravi (per chi tra le fila del team Kazan fosse un medico).






    Kodai Terumi
    Chakra: 25,75/60
    Vitalità: 10.5/15.5
    Energia Vitale: 25/30 - Arti: 4/6 - Busto 9/12

    Slot Azione I:
    Slot Azione II:
    Slot Azione III:
    Tecnica Avanzata:
    Tecnica Base:






     
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  12. kane-hell1
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    Legenda:


    Narrato
    Parlato


    THIS IS WAR



    Ninjutsu incredibili, Taijutsu mirabili e Genjutsu sorprendenti, colpi di potenza devastante, i ninja di Kiri stavano riversando sul nemico tutta la loro forza facendoli cadere uno ad uno. Il loro numero era superiore ma i ninja della nebbia riuscivano a farsi valere, sembravano tutti a proprio agio con la guerra, tutti a menare le mani come se fosse la cosa più naturale del mondo; ma Ryosei non la pensava così, Ryosei con la guerra non si trovava per niente a proprio agio e in quel momento si sentiva spaesato, non sapeva cosa fare. Per alcuni istanti non riuscì neanche a muoversi mentre i suoi compagni combattevano con tutte le loro forze per difendere il proprio villaggio da quei nemici spietati, che da parte loro continuavano a combattere e a rispondere colpo su colpo. Il Kakita non riusciva a vedere bene il campo di battaglia poiché coperto dalle fila alleate, ma intravide Keiji assestare dei fendenti micidiali ad alcuni dei samurai nemici, il suo sguardo sembrava inebriato dalla furia della battaglia; chissà se era in quello stato anche mentre combatteva il proprio Mizukage. Ryosei fu distolto dai suoi pensieri dal fragore prodotto dalla caduta di alcune macerie del tempio ormai completamente avvolto dalle fiamme. Il nemico li aveva attaccati senza alcun preavviso sfruttando un momento di debolezza del villaggio, aveva massacrato i suoi compaesani, distrutto gran parte delle strutture e il Kakita questo non lo poteva sopportare; la sua mente si concentrò sulla sull'orrore a cui aveva assistito pochi minuti prima all'ospedale e l'odio prese finalmente il sopravvento. Il Kakita impugnò il dadao, ma senza estrarlo, voleva usare uno dei suoi colpi migliori per tagliare la gola almeno ad uno dei soldati nemici. Mosse un passo in avanti, poi si fermò di colpo; tutti si erano fermati, anche i nemici, sui quali, tra l'altro, il simbolo che caratterizzava i loro vessilli aveva iniziato a brillare di rosso. Improvvisamente il loro corpo iniziò a gonfiarsi da sotto l'armatura trasformandosi in poco tempo in ammassi di carne ambulanti... Keiji gridò di scappare.
    Gli shinobi del villaggio iniziarono ad allontanarsi a tutta velocità ed in ogni direzione, Ryosei invece non ebbe la stessa lucidità anche perché trovandosi ad una certa distanza non aveva realizzato esattamente cosa stesse accadendo. Non ebbe neanche il tempo di capire che i samurai nemici deflagrarono tutti insieme in una esplosione devastante che in poco tempo raggiunse il Kakita, il quale riuscì appena in tempo a voltarsi, ad accovacciarsi e ad impastare tutto il chakra che poteva in modo da ridurre il più possibile i danni [Slot Difesa I].

    AAAAAAAAAAAAAAAARGH!
    Ryosei venne investito in pieno dall'onda e sbalzato indietro di diversi metri. Rovinò al suolo continuando a rotolare per un altro paio di metri trovandosi pancia a terra. Le orecchie gli fischiavano e sentiva tutto ovattato, inoltre aveva la vista offuscata e non riusciva a distinguere bene le figure intorno a lui. La gente gridava e nella piazza del tempio sembrava regnare un incredibile stato di agitazione. Il kakita si mise in piedi a fatica incamminandosi in una direzione a caso, una mano tesa in avanti in cerca di aiuto.
    Aiu-aiu-a...
    In quel momento non capiva nulla, non riusciva a percepire il dolore o a distinguere suoni e immagini; riusciva invece a percepire il sapore del sangue nella sua bocca e l'odore nauseante di carne e interiora bruciate che si era diffuso in tutta la piazza del tempio. Si sentiva la testa pesante, le gambe deboli e aveva freddo, molto freddo. Dopo qualche passo le forze lo bbandonarono del tutto e crollò al suolo perdendo i sensi...



     
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    La settima riunione di Kiri

    Muro!


    Sangue ovunque. Nella sua breve carriera da ninja, poche volte si era trovato a dover usare la sua lama per prendere delle vite, ma quel giorno non un cenno di esitazione apparve sul suo volto serio e deciso. Si trovava in mezzo ad una vera e propria guerra, una battaglia per respingere gli invasori che avevano attaccato il suo villaggio; in quel momento non era la sua vita che stava difendendo, ma quella dei ninja che gli erano stati affidati, la squadra che aveva guidato all'attacco per proteggere il loro amato villaggio. Senza pietà alcuna fece vibrare la sua wakizashi più e più volte sui punti vitali dei corpi avversari, lasciando che gli schizzi di liquido rosso imbrattasse i suoi vestiti e la sua pelle.
    Nel mezzo del tafferuglio, lui e gli altri 15 genin si davano da fare al meglio per abbattere quanti più nemici possibili, assieme al loro colleghi dell'altra squadra, che già avevano provveduto con le loro tecniche a sbaragliare le prime linee e gli arcieri. In qualche modo si sentiva responsabile degli altri genin, che si erano affidati alla sua strategia, e niente avrebbe potuto e dovuto fargli del male, questo era il suo pensiero mentre cercava di tenerli tutti e 15 sotto controllo per evitare che qualche soldato potesse ferirli. Purtroppo le cose andarono diversamente.

    Prima che la battaglia potesse volgere a favore di una delle due parti, le armature di tutti i soldati invasori cominciarono ad emettere un sinistro bagliore che andò via via aumentando di intensità, fenomeno che fece arrestare immediatamente l'offensiva dei kiriani e che sembrava sconosciuto anche ai canthiani stessi. Dopo lo stupore iniziale, il dubbio e la paura che qualcosa di brutto stesse per accadere, sostiturono il disgusto per la scena raccapricciante a cui i ninja stavano assistendo. Quei corpi sempre più grossi, innaturalmente gonfi e sanguinolenti si facevano sempre più minacciosi, costringendo i kiriani a reagire istintivamente, indietreggiando di un paio di passi dall'orripilante scenario al quale stavano assistendo, sebbene ne ignorassero la vera natura.
    Il Mizukiyo si sentiva sotto pressione, non sapeva cosa sarebbe potuto succedere, cosa avrebbe potuto fare per proteggere i suoi colleghi, nè se fossero realmente in pericolo, ma qualcosa dentro di lui gli diceva che avrebbe dovuto agire in qualche modo, qualcosa di molto grave stava per accadere. Stava accadendo tutto in non più di una manciata di secondi, ed iniziava davvero a temere per le vite degli altri ninja, finché udì l'unica cosa che sbloccò i suoi movimenti e lo convinse ad agire. Il neo chunin aveva appena urlato ai presenti di mettersi al riparo, ed il Mizukiyo non se lo sarebbe fatto ripetere un'altra volta, gridando a sua volta un ordine ai suoi genin ed attivando immediatamente una delle sue tecniche preferite.

    MURO!!!


    Una sola parola che avrebbe potuto salvare la vita a tutto il gruppo, provando a difendersi con tutte le loro forza dal pericolo imminente creando un resistente muro d'acqua davanti a loro, in particolare il caposquadra, che nel frattempo aveva già provveduto a congiungere le mani nel sigillo del cane. [Tecnica A.]Tecnica Svincolata [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire una tecnica avanzata senza i componenti elementali richiesti; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Se richiede oltre 10 slot dimensionali di un elemento, può essere utilizzata 1 volta al giorno. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.

    Take My Shield
    Talento: L'utilizzatore può attivare la tecnica 'Muro d'Acqua' fino ad una distanza di 15 metri se usato per difendere un alleato o un civile di energia inferiore. Utilizzabile una volta ogni 2 round. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.
    [Da Genin in su]

    Muro d'Acqua - Suiton: Suijinheki
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Cane (1)
    L'utilizzatore può creare un resistente muro d'acqua. La resistenza sarà pari a 50, se rettangolare, oppure 40 se cilindrico, che difenda l'utilizzatore a 360°. Richiede almeno 9 unità d'acqua entro 15 metri l'utilizzatore. È possibile mantenerlo un round, per poi scomparire riversando l'acqua nell'arena.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    (Livello: 4 / Consumo: Medioalto )
    [Da genin in su]
    I pensieri e la preoccupazione del Mizukiyo andarono unicamente ai suoi sottoposti, del quale si sentiva responsabile e che avrebbe difeso fino alla fine, anche a discapito della propria incolumità, quindi senza pensarci due volte, alzò immediatamente un largo e spesso muro acquatico davanti ai genin maggiormente esposti, e subito dopo seguirono quel gesto soltanto altri 4 ninja, che ebbero la prontezza di reagire in tempo all'ordine e di alzare a loro volta dei muri acquatici per proteggere loro ed i compagni accanto.

    Fortunatamente, la maggior parte degli shinobi presenti riuscì a mettersi al riparo dietro alle tecniche acquatiche amiche, ma ciò non avvenne per il guardiano delle mura, che nel tentativo di proteggere gli altri, non si curò di fare la medesima cosa con sé stesso, restando in balia di quello che sarebbe potuto accadere, in presenza di quelle armature luminose non molto distanti da lui.
    Pochi attimi e tutto cambiò; tutto ciò che lo circondava venne avvolto in un boato assordante, seguito a ruota da nient'altro che un silenzio totale. Dopo tutto il caos e lo stress accumulato in quell'ultima ora, la pace ed il silenzio erano calati sul giovane guardiano, che privo di sensi, in quel momento riposava beato, ignaro di ciò che realmente lo circondava.

    Vitalità: 3 / 15.5
    Chakra: 44 / 75
     
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  14. Sesshomaru25
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    La Settima Riunione di Kiri

    L'eroe che ci ha salvati tutti



    La battaglia era iniziata. Poco più avanti il giovane kiriano riusciva a vedere il suo caposquadra Ryu che mulinava con fervore e senza timore il suo wakizashi abbattendo e tranciando come spighe di grano gli invasori!
    Il suo sguardo concentrato solo sui punti deboli dei suoi avversari; il giovane Yamamoto cerco di non essere da meno fendendo i suoi nemici con la lama corta intrisa di veleno; i nemici colpiti più volte finirono con lo stramazzare al suolo col veleno che ormai li costringeva ad una pausa forzata!
    Per poi inesorabilmente osservare il loro boia che gli dava il colpo di grazia!
    Takeshi non fu in grado di seguire Ryu ed i suoi ritmi, il chunin era troppo veloce e troppo in avanti per potergli essere d'aiuto, ma il kiriano cerco di non perdere il passo dei suoi compagni che con strenua resistenza e caparbietà stavano fronteggiando il nemico!
    L'aria era satura del fetido odore della morte, il ferroso odore del sangue e l'umidità già presente nel villaggio stavano rendendo l'aria del campo di battaglia irrespirabile! Senza contare le fiamme e il fumo che le palle di fuoco lanciate dagli invasori avevano causato per tutto il villaggio!
    La situazione era magra, la battaglia era ancora ben lungi dal finire, questo fu quello che penso inizialmente Takeshi poco prima che i soldati nemici si fermassero di colpo...


    Che diavolo gli pren.... Oh mio dio!!!

    Quelli che fino a qualche minuto prima era degli invasori ora si stavano trasformando in creature grottesche ricoperte di pustole, ricordavano vagamente delle creature del folklore nipponico ma c'era qualcosa di ancora peggiore oltre il loro aspetto..
    Quelle cose si stavano gonfiando, sempre più sempre più... Quando Takeshi riuscì a capire cosa stesse succedendo era già troppo tardi.


    MURO!!!

    Quella era la voce del guardiano Ryu! All'improvviso i genin intorno a Takeshi balzarono in avanti creando insieme al loro caposquadra svariati muri d'acqua che avrebbero quanto meno arginato quella che sembravano esplosioni in serie causate dagli involontari kamikaze dell'armata invasore!
    Yamamoto si sentii in dovere di fare qualcosa! Non era in grado di creare un muro d'acqua ma avrebbe potuto renderlo più resistente!
    Il giovane kiriano cerco di comporre i sigilli il più velocemente possibile.
    Tigre. Serpente. Cane. Tigre. Cinghiale.


    Soffio Artico!

    Un gelido vento inizio a congelare gli spessi muri d'acqua creati dai suoi compagni che per poco non finirono in pezzi a causa delle innumerevoli esplosioni..
    Erano salvi! Sopratutto grazie a Ryu..
    Takeshi, una volta assodato che le bombe umane avessero smesso di esplodere, superò lo spesso muro di ghiaccio per rendersi conto della situazione.
    Ciò che gli si parò davanti era uno spettacolo agghiacciante! Coloro che non erano stati in grado di difendersi per tempo erano ridotti in pezzi ricoperti di poltiglia e di viscere, in quell'immane pozza di sangue!!!
    Non riuscii a trattenermi, il vomito si fece strada lungo tutto il mio esofago per eruttare a pochi passi dal muro di ghiaccio! Era uno spettacolo osceno!!


    Se non fosse stato per il guardiano ora saremo tutti delle polpette di... Dov'è il guardiano?!

    Senza esitazione Takeshi si gettò in quel mare di fango, budella e pezzi che ormai era impossibile classificare come umani!
    Il giovane Yamamoto dovette scavare affondo tra viscere e arti mozzati per trovare il coraggioso Ryu, era svenuto ma il cuore batteva ancora e il respiro era debole ma presente! Era ferito ma non era in fin di vita, alcune ferite stavano però grondando sangue e se fosse rimasto immerso ancora in quella melma schifosa avrebbe rischiato qualche infezione davvero grave.
    Takeshi tirò leggermente in su il busto di Ryu con la mano sinistra, mentre con la destra rovistando nella sua scarsella tirò fuori un Tonico Coagulante che si portava sempre dietro, strappò via il tappo con i denti e lo fece bere con estrema lentezza e delicatezza a Ryu.
    La ferita sembrò smettere di sanguinare ma non poteva rimanere in quella pozza di morte; facendo appello alle tutte le sue forza Yamamoto si caricò sulle spalle l'uomo che aveva salvato lui e tutti i ninja li presenti non curandosi di se stesso! Ryu andava salvato a qualsiasi costo!
    Dalla zona dell'ospedale saliva un fumo nero, sicuramente gli attacchi dei nemici avevano raggiunto qualsiasi luogo di utilità per Kiri, ma se qualcuno al centro medico era sopravvissuto avrebbe potuto prestare il primo soccorso a Ryu.


    Io ti salverò! Non lascerò che un uomo del genere muoia davanti ai miei occhi!!!

    Senza ulteriore indugio mi diressi a passo svelto verso l'ospedale, attraversando la mia città natale che, oramai, era diventato un immenso ed immane lago di sangue...






    Narrato
    Parlato
    Pensieri
    Parlato Altri


    Soffio Artico
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Tigre, Serpenta, Cane, Tigre, Cinghiale (5)
    L'utilizzatore può emettere un cono di vento ghiacciato che può arrivare fino a 12 metri di distanza, con una larghezza massima di 3 metri. La Velocità è pari la Concentrazione dell'utilizzatore. La potenza del getto è pari a 20; può causare Ustione (DnT Medio) da congelamento
    Tipo: Ninjutsu - Hyouton
    (Livello: 5 / Consumo: Medio )


    Tonico Coagulante Inferiore [Tonico]
    Questo tonico quando ingerito richiude ferite fino ad un valore complessivo di Media ma non rigenera vitalità.
    Dose massima: 2 al giorno.
    Tipo: Supporto-Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1




    Status: Takeshi Yamamoto

    Genin - Energia Gialla

    Chakra: 12/20 Bassi

    Vitalità: 9.5/9.5 Leggere

    Energia Vitale: 30/30 Leggere

     
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    Jotty2Hotty

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    Il Silenzio nella Nebbia



    Terminata la serie di detonazioni, nel villaggio tornò il silenzio.
    Per la prima volta dall'inizio di quella tormentata riunione, i sopravvissuti di Kiri erano troppo spaventati, o stremati, e i nemici erano del tutto scomparsi; con il depositarsi delle ceneri, anche la nebbia sembrò ritornare nel villaggio, e nel giro di poche dozzine di minuti, anche il comune fresco che albergava a Kiri sembrò tornarvi di casa. Oppure la tensione aveva impedito a tutti di percepirlo fino a quel momento.
    Lo scoppio dei soldati colpì alcune zone più duramente di altre. La zona ospedaliera fu definitivamente rasa a livello terra, e i pochi sopravvissuti tra i prigionieri perirono unendosi ai loro aggressori nella morte. Il gruppo di Kodai si trovava vicino, ma fortunatamente non abbastanza da venire devastato dalle bombe; stessa fortuna non ebbe Ryu, che venne colpito in pieno, ma non dall'esplosione. Mentre infatti i soldati in prossimità del portatore del 3 code stavano per detonare, un alleato dei ninja aveva fatto la propria comparsa poco distante.


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    Si trattava del famigerato Samuro, il capitano che aveva accompagnato mesi prima Meika e Akira a Genosha; un vecchio ninja scopertosi marinaio, senza il braccio destro e senza un occhio, perennemente ubriaco, dalla risata facile e con un quasi assente principio di autoconservazione.
    L'ultima cosa che avrebbe ricordato Ryuu prima di svenire, sarebbe stato un colpo piuttosto forte al fianco, un senso come di bagnato, e un bel volo. Il marinaio infatti aveva evocato a mezz'aria una gigantesca balena azzurra. La quale, mentre si accingeva a precipitare sul gruppo presso Ryuu, aveva colpito il ninja con un getto d'acqua a pressione, sbalzandolo via dall'onda d'urto, che lo avrebbe colpito solo in maniera più leggera, facendolo finire a terra poco distante. Quindi sarebbe caduta su quello che restava sui Canthiani, facendo schizzare frattaglie bruciacchiate un po' ovunque, buona parte delle quali avrebbe sommerso il Jinchuuriki. [Al posto dei danni che hai ricevuto, subisci invece 3 Leggere per l'esplosione e 1 Per il getto d'acqua]

    Gli altri ninja furono investiti più o meno gravemente, tranne Keiji, che assieme al suo gruppo fu colpito in pieno a brevissima distanza. A nulla servì purtroppo il suo avviso al gruppo di ninja che lo accompagnavano. Tutta la sua squadra fu investita e annichilita sul posto vicino a lui, il quale invece, per uno scherzo del destino, giaceva ora a terra in fiamme, con quello che restava del suo corpo. Le sue condizioni erano così gravi da impedire persino di pensare ad una cura, nessun individuo sano di mente avrebbe saputo come trattenere la vita dello spadaccino tra i viventi. Fortunatamente per lui, a Kiri viveva Sanjuro.

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    Cavalcando quella che sembrava quasi sicuramente una capra totalmente priva di senno, e da seri problemi di postura a causa dell'osso del collo probabilmente rotto da tempo, lo sciamano di Kiri era appena comparso da non si sa dove fosse sparito per tutto il tempo della riunione, evitando con la maestria di un addestratore maestro di capre ogni singolo cadavere bruciacchiato, saltellando da una fossa all'altra generata dall'esplosione, turbinando con la sua capra ragliante a capofitto dentro le nubi e la cenere che ancora si stavano depositando, con il vento che gli scompigliava i capelli. Il fido gabbiano semi-morto sul capo che starnazzava più della capra, che chiaramente ormai non riusciva più a reggere il peso dell'uomo, e l'inconfondibile bastone Gassan, che, senza che nessuno potesse immaginarlo, era il vero pilota della capra.
    In pochi attimi lo sciamano fu vicino allo spadaccino, e turbinando il suo bastone in aria con movenze ultraterrene, fece comparire una bolla d'acqua attorno al suo corpo, spegnendo immediatamente le fiamme e facendo fluttuare leggermente il corpo di Keiji da terra. [Prigione Acquatica] Il tutto continuando a capralcare verso di lui.
    Arrivatogli addosso, lo sciamano afferrò con una mano il corpo più che martoriato di Keiji e se lo tirò sulla capra, la quale si esibì in un grido di sofferenza per il peso ulteriore che, senza fermarsi, era piombato sul suo esile corpo; ma le arti sciamaniche le avrebbero permesso di continuare a correre.
    Un occhio esperto, forse quello di Febh, l'alto sciamano di Oto sotto copertura, secondo Sanjuro, almeno, avrebbe notato dallo sguardo della capra, che l'animale era sotto effetto di allucinogeni così potenti da far sì che una montagna credesse di essere un cesto di banane.
    Il gruppetto di fenomeni da baraccone si sarebbe quindi immediatamente diretto verso l'unico posto utile dove trasportare un ferito così grave.

    La palude.


    [...]

    Quando Akira e Meika giunsero nel luogo dove un tempo sorgeva l'ospedale, si trovarono davanti alla scena più orribile che forse avevano mai potuto scorgere nella loro giovane vita. C'erano morti ovunque, alcuni di loro erano ancora legati, e molti erano distesi faccia a terra con il dorso incenerito, segno che avevano tentato la fuga quando avevano intuito l'evoluzione degli eventi. I corpi di coloro che erano stati semi-sepolti dal terremoto che aveva distrutto l'ospedale, erano in parte stati scoperti dalle esplosioni, ed erano stati macellati. Col tempo arrivarono anche i ninja degli altri clan che avevano messo in sicurezza i rispettivi quartieri. Nel giro di 30 minuti, quasi ogni singolo Kiriano che poteva ancora vantare la vita si trovava presso l'ospedale. La voce si era sparsa e nella speranza di trovare conforto e cure, ognuno era lì nella piazza insanguinata (Tranne Keiji e Sanjuro) Il bilancio finale di quella giornata era impietoso. I morti dell'epidemia, sommati a quelli dell'attacco, avevano superato 1/3 della popolazione totale del villaggio.
    Quando Akira gestì i sopravvissuti, anche con l'aiuto della presenza di Meika, che agli occhi dei Kiriani valeva molti più punti della sua, dopo quello avvenuto al tempio; tutti lo ascoltarono, e furono organizzate squadre per gestire i corpi, i feriti, le macerie, e per fare il possibile per la sopravvivenza del villaggio.
    Anche i marinai, dopo aver messo in sicurezza il porto, erano giunti presso l'ospedale, guidati dall'ammiraglio del porto. I lupi di mare chiesero il permesso di poter gestire i corpi diversamente da quanto richiesto da Akira; molti dei morti erano forse ancora infetti, e date anche le tradizioni del villaggio, avrebbero approntato due grosse imbarcazioni per creare due grosse pire funerarie a largo, un centinaio di metri davanti al porto, per non dover bruciare un numero di cadaveri così elevato proprio in mezzo al villaggio. Dato che forse, alcuni potevano essere vivi, sotto le macerie dell'ex ospedale.
    In quel momento, anche il legittimo Mizukage sarebbe giunto nel villaggio, potendo trovare anche la propria famiglia nella folla, accorsa assieme al resto dei Terumi.

    La Nebbia tornò nuovamente a coprire il villaggio.


    [Nella palude]

    Mentre nel villaggio stava tornando la normalità, un povero ninja di nome Keiji stava passando l'esperienza più terrificante della propria vita. Essere in compagnia di Sanjuro, in casa sua. Ed era anche stato ustionato gravemente.
    Quando arrivarono alla palude, lo sciamano restò a guardare mentre Gassan spalancava la porta con un calcio, quindi tutti e tre, assieme al gabbiano, portarono Keiji all'interno della capanna marcia, distendendolo sul tavolo, che ricordiamolo, stava in piano solo grazie ad un teschio di scoiattolo. Lo spadaccino aveva ormai perso i sensi, ma era ancora in vita. O forse era in una sorta di trance indotto dall'enorme quantità di olii e polveri che Sanjuro gli aveva versato in faccia per calmare le sue reazioni. Mentre Gassan teneva d'occhio il quasi cadavere di Keiji, lo sciamano si trovava vicino al Kenkichi, dandogli le spalle mentre con una mano versava...cose...in un pentolotto, e con l'altra tritava altre.....cose....in un mortaio. Il tutto condito da strane movenze e formule mistiche, afferrando poi gli impasti, le pomate, e il trito che questi rituali generavano, per spalmarli e spanderli un po' ovunque sul corpo bruciato del ninja. La cosa sarebbe durata un bel pò, tanto che dalla finestra della casupola sembrava di intravedere luci misteriose a causa delle piccole esplosioni che i calderoni di Sanjuro stavano generando. Il tutto, avrebbe calmato il dolore, e aiutato il corpo di Keiji a rigenerarsi, salvandogli la vita, e ovviamente, lasciandolo sfigurato, martoriato, e bruttissimo
    [Farmacista]

    ipDLcuZ



    Quando Sanjuro fosse stato certo della sopravvivenza di Keiji, che al momento oltre che ustionato, era privo di entrambe le gambe dall'altezza delle ginocchia, e del braccio sinistro, dal gomito in giù; avrebbe lasciato Keiji sotto il vigile occhio di Gassan, il suo bastone, per recuperare un po' di legno sacro (marcio) dalla palude. [Artigiano] Quando fosse tornato avrebbe preso a limare pezzi di legno, forse per tutta la notte, attaccandoli con sputo e feci di animali morti, e benedicendole con rituali mistici. In un modo assolutamente ignoto a qualunque individuo sano di mente, la mattina dopo Keiji si sarebbe ritrovato a riprendere conoscenza sul tavolo della cucina dello sciamano, quasi privo di dolore; ma con un fastidiosissimo prurito alla gola, un occhio il cui raggio visivo era completamente viola, e delle protesi di legno appena abbozzato alle gambe e al braccio. Davanti a lui Sanjuro, con in mano una tazza d'acqua e altri strani intrugli, mentre parlava ad una capra.

    - Capra-san, vai a chiamare Akira, è importante. -

    Quindi, una volta che la capra fosse uscita, Sanjuro si sarebbe avvicinato al ninja bruciato, sempre molto intontito, e lo avrebbe invitato a bere l'intruglio per il suo bene, rassicurandolo sul fatto che non si trattasse di droga ma di una medicina. Era la prima volta che lo faceva.
    Il farmaco era effettivamente privo di effetti allucinogeni, si trattava infatti semplicemente di un estratto di agave di palude, olio di cocco ed escrementi di capra lasciati a fermentare per un decennio. Avrebbe favorito la rigenerazione del corpo di Keiji con una rapidità ignota alla medicina tradizionale, con non poco vanto dello sciamano.
    Ovviamente Sanjuro aveva fatto disegnini idioti sulle protesi del ninja, da animali morti, e simboli incomprensibili, a scene stilizzate che dovevano ricordare Keiji mentre veniva drogato in tanti momenti diversi. Gassan aveva inciso nel legno una pentola.


    Edited by Jotaro Jaku - 22/2/2017, 23:47
     
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82 replies since 29/11/2016, 22:38   3289 views
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