Il primo Rifornimento.

Free tra Kato e Harumi

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  1. ~Cube
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    Nonostante tutto quello che si poteva dire di Oto il Villaggio del Suono riusciva a gestire un minimo di organizzazione. Per esperienza personale ero entrato a conoscenza di brutti ceffi, malviventi e trafficanti di dubbia moralità all'interno delle sue mura ma quando si parlava di cose da Ninja allora si parlava di ben altri argomenti. L'Amministrazione, tralasciando il disordine presente nell'edificio, non ammetteva sprechi o troppa burocrazia, del resto non voleva di certo passare per una brutta copia di Konoha.

    Hebiko era stata chiara, voleva rendere nel possibile più efficiente il sistema e un primo passo era sicuramente nel posizionare nei posti giusti le persone giuste. L'unico problema era che non mi ritenevo quel tipo di persona giusta. Il fatto di aver viaggiato per tre paese diversi, mezzo continente praticamente, con un tizio che era sicuramente uno dei fabbri più famosi e bravi esistenti non faceva di me un Maestro di quell'arte, ero solo un appassionato della materia. Eppure ero il più esperto tra quelli a disposizione per l'incarico: ovvero Capo Magazziniere. In pratica dovevo, quando impegni superiori non mi occupavano, gestire lo smistamento degli utensili, attrezzi, armi e quanto altro agli altri Shinobi del Villaggio. O meglio per gli Shinobi dai gradi più bassi logicamente.

    Tuttavia non ero il tipo da rifiutare un lavoro tranquillo e ben pagato e tralasciando la poca voglia che avevo decisi di incamminarmi per la prima volta verso il mio nuovo posto di lavoro. Squadrai la struttura: si trattava di un piccolo capannone dai spazi ampi ma senza finestre, misura adottata forse a protezione di eventuali ladri. Si presentarono subito gli impiegati, con riverenza inaspettata da parte mia. Katuo, Katuio e Kazuo. Per un attimo credetti di trovarmi in una sorta di scherzo ben organizzato. Ma effettivamente quelli erano i loro nomi. Erano tipi apposto, sulla trentina e da circa metà della loro vita seguivano quel tipo di lavoro e ambiente. Compresi il senso della mia presenza. Dovevo sorvegliare il regolare smistamento delle merci. Prima di aprire mi feci spiegare a grandi linee il funzionamento e la disposizione dei materiali e in poco tempo compresi il meccanismo. A quel punto, per essere il primo giorno, non mi rimase che osservare e dare qualche semplice ordine, giusto per entrare nell'ambiente.

    -Ok, ragazzi. Apriamo il magazzino.- Al che Kazuo sbloccò la porta principale e in poco tempo numerose persone occuparono lo spazio riservato davanti ai banconi. Era evidente che si trattava di studenti o genin. Mi misi in disparte, seduto su una sorta di seggiola, posta davanti allo stesso lungo bancone che delimitava lo spazio al pubblico, e fissai le persone e gli impiegati, con entrambe le braccia incrociate sul petto. Il mio coprifronte indicava la mia posizione all'interno di quella gerarchia.

    Ad un certo punto osservando la massa di persone notai qualcosa di diverso. Una ragazza spiccava lì in mezzo. L'espressione del suo volto mi era chiara: non sapeva quello che stava effettivamente facendo. Esattamente come me la prima volta. La mia reazione fu spontanea:- Hey, ragazza...Già, proprio tu. Vieni qui e dimmi un po' cosa ti serve.-
     
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