Il primo Rifornimento.

Free tra Kato e Harumi

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  1. ~Cube
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    Mentre Harumi si dilettava nel dare direttive e ordini ai tre poveri inservienti del magazzino io mi ero nel frattempo allontanato, non troppo distante a dire la verità. Uscendo dal retrobottega presi un paio di stradine secondarie e mi diressi verso una persona a me fidata.
    Da quando ero ritornato dal viaggio educativo con il Maestro Fabbro ad Oto avevo avuto modo di fare nuove conoscenza nell’ambito della lavorazione dei materiali e una di queste era Yoshimiko. Un vecchio artigiano del Villaggio di Oto, fabbro di professione. Per sua stessa ammissione si limitava a produrre in serie senza personalizzare nulla di particolare. Insomma buona parte dei kunai o shuriken erano frutto della sua fatica. Mi presentai educatamente e gli chiesi un favore. Fortunatamente il fabbro accettò.

    Nella strada di ritorno rendendomi conto che era fino troppo presto decisi che prima di ripresentarmi a lavoro avrei seguito una sorta di deviazione verso il quartiere popolare, quello che dovevo fare era visitare alcuni posti specifici, che avrei introdotto ad Harumi successivamente.

    Al termine, quando ormai, il sole stava lasciando spazio alle ombre della sera decisi che era arrivato il momento di tornare indietro. Entrai sempre dal retrobottega e la prima cosa che notai fu i tre inservienti appoggiati a terra, completamente sfiniti. Presi a ridere, di gusto, e spostando lo sguardo verso Harumi accennai un segno di approvazione. Successivamente passai tra i vari scaffali e valutai l’ordine e la qualità delle disposizioni. Era tutto veramente messo a puntino, degno di una mano esperta. Tornai indietro e solo a quel punto spezzai il silenzio:- Ben fatto Harumi, e ben fatto voi. Katuo e combriccola potete tornare a casa. Te Harumi seguimi, nel frattempo chiudiamo questo posto. Per oggi direi che abbiamo lavorato a sufficienza.- A quel punto, dopo aver salutato i tre impiegati, con Harumi alle spalle mi indirizzai verso la dimora e allo stesso tempo bottega del fabbro. Harumi si sarebbe trovata davanti l’artigiano completamente immerso nel suo lavoro: stava infatti preparando il ferro, pronto ad essere lavorato -Bene Harumi, ti presento Yoshimiko; uno dei vari fornitori del Magazzino e instancabile lavoratore. Ora ti chiedo di portare pazienza. Per risparmiarti la fatica di stare in piedi e al freddo se vuoi puoi entrare in casa e trascorrere un’oretta in compagnia della moglie del mio amico. E’ una brava donna, quando avrò finito di lavorare ti mosterò qualcosa e voglio sentire la tua opinione.-

    Senza aspettare un momento insieme al fabbro iniziai a lavorare pesanemente e se Harumi nel frattempo avrebbe sbirciato dalla finestra si sarebbe accorta di quanto effettivamente ci stavamo impegnando. Dopo diverso tempo mi tolsi la maglia dal sudore e dal caldo, mostrando in effetti la mia schiena e il mio corpo ricorperto da numerose cicatrici, alcune di esse molto estese e profonde. Ma in quel momento ero concentrato e non avevo pensato più di tanto al decoro.

    Conclusa l’opera e dopo una veloce risciaquata entrai in casa e misi davanti agli occhi di Harumi tre oggetti apparenemtne dentici:- Come puoi vedere questi sono tre tekken. Sembrano uguali ma non lo sono. Uno è stato fatto da un ninja per dei ninja. Un altro è stato fatto da un bravo fabbro per i ninja e infine il terzo ha qualcosa che non va…e sarebbe interessante capire quale difetto ha. In base alla tua esperienza di oggi… ti chiedo di riconoscerli-

    E così uno alla volta portai alla vista i vari tekken, lasciandole anche il tempo eventuale di analizzarli e provarli. Il primo dei tre presentava un colore molto chiaro, quasi riflettente. Pesava in maniera non troppo eccessiva, inoltre le rifiniture per le nocche erano decisamente elaborate e studiate. Il secondo, dal colore grigio meno chiaro, invece era decisamente diverso. Il peso era sicuramente importante, maggiore del precedente. Tuttavia non presentava lo stesso livello di cura nel dettaglio, ad occhio era molto più grezzo. Infine il terzo era una sorta di via di mezzo: il colore abbastanza indefinito, grigio quasi opaco. Il peso non era né eccessivo né troppo leggero. Si poteva definire bilanciato, senza dubbio. Infine le rifiniture erano sicuramente migliori rispetto alla seconda ma di certo non superiori alla prima.

    Ma a che cosa stavo veramente puntando? E che cosa volevo veramente chiedere ad Harumi? Ero dannatamente curioso di sentire la sua risposta.



    Piccolo indovinello per spingere Harumi davanti ad una grossa responsabilità, in realtà quotidiana per i ninja di un certo grado. Prova a dare le risposte giuste, sopratutto con i giusti ragionamenti e riceverai un premio, altrimenti il tutto si farà più complesso!
     
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11 replies since 1/12/2016, 16:48   127 views
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