Uno Scontro necessario

Mi svegliai di soprassalto. Diverse gocce di sudore, freddo, scivolarono lungo la mia fronte. Che diavolo avevo sognato?! Un ricordo di un tempo passato. Un frammento di memoria che avevo sepolto. Insieme con l'omicidio del mio patrigno.

Mi scrollai la testa e spostai le coperte. Mi alzai e velocemente mi vestii, preparandomi l'equipaggiamento. Era ancora mattina e decisamente troppo presto per l'inizio dell'incontro. Mi spostai nei corridoi di casa di Shin. Tuttavia nessuno era ancora in piedi, anche se ero sicuro che il foglioso aveva ipercritico i miei movimenti. Mi limitai a lasciare un biglietto.

Grazie Shin per l'ospitalità. Come immagino succederà verrai a vedere l'incontro. Ti aspetto. Ah sì, una volta Oto ti saprò ricompesare per la tua gentilezza dimostrata qui a Konoha.

Uscii così di casa, dirigendomi verso l'Arena di Konoha che era stata prefissata il giorno prima da Shin. Il Villaggio a quell'ora era ancora abbastanza quieto, molto diverso da come l'avevo trovato al mio arrivo il giorno prima. Fu un sollievo, questo mi permise di arrivare senza problemi e senza incrociare troppe persone.

L'Arena era chiaramente vuota. Non c'era nessuno, l'intera struttura era praticamente deserta. Poco male, fu il mio pensiero. Mi appoggiai alle mura di recinzione, a braccia consorte e gamba incrociate. Il mio sguardo perso nel vuoto. Uno Yotsuki si sarebbe allenato, riscaldato. Avrebbe mostrato i suoi muscoli al nemico. Ma io non ero uno Yotsuki qualunque. Io ero Kato. E oggi mi trovavo lì proprio per quel motivo.

Dovevo cambiare il mio Clan.

Notai in lontananza Kairi arrivare ed entrare nell'arena. Mi ricomposi velocemente e mi avvicinai alla mia futura avversaria; fermandomi alla classica distanza di approccio, circa sei metri. Feci un cenno con la testa, in segno di saluto.

-Direi che questo è il momento massimo di un Ninja. Una sfida contro se stessi e contro il proprio avversario. Che vinca il migliore! Ah già... Se per te va bene Kairi essendo l'ospite aprirei le danze per primo! -

Ero pronto, decisamente motivato; come Kairi infondo. Ora non restava che passare dalle parole ai fatti. E questo chiaramente valeva per entrambi. Ne ero più che certo.