The Oto Witch Project

I ~ Missione Dimenticare-Raizen: Aborted!

ra l’alba di un nuovo giorno ad Otogakure no Sato e sicuramente la notte aveva portato consiglio ai tormenti amorosi della Fuyutsuki. Non aveva nessuna intenzione di pensare a Raizen-sama o ai suoi sogni adolescenziali sul loro possibile matrimonio, era il giorno della missione nella Foresta dei Sussurri ed era già concentrata per portare a termine il proprio incarico. Ma l’Hokage rendeva tutto più difficile visto che si presentò davanti alla sua porta. - B..Buongiorno! - Non riuscì a trattenere un po’ d’imbarazzo per ciò che era accaduto in quella stanza. Nulla! Ed era questo il problema.
Nonostante tutto si era svegliata di buon mattino per organizzare meglio il suo equipaggiamento. Da quello che aveva potuto intuire, anche grazie ai discorsi ascoltati nel Palazzo Yakushi, il bosco che circondava le mura del Villaggio non era privo di pericoli, anzi. Per questo valutò attentamente il materiale che desiderava portarsi dietro ed affilò le lame dei suoi Kunai e Spiedi. Controllò la sua dispensa di Veleni ed Antidoti, preoccupandosi di possedere abbastanza dosi in caso d’emergenza. Sicuramente il Bosco dei Sussurri era un luogo pieno di piante velenose e fauna selvaggia. Doveva tenere gli occhi aperti.
Riuscì a nascondere adeguatamente il suo turbamento a colazione con Ogen-sama. L’anziana donna con estremo garbo offrì loro una ciotola di riso con i più disparati condimenti locali. La Fuyutsuki aveva già assaggiato la cucina locale ieri sera e non l’aveva disprezzata, ma per questa mattina preferì mantenersi leggera. Mangiò l’essenziale. Aveva provveduto a fare qualche esercizio in camera come risveglio muscolare. - Spero che renderete i miei più sinceri saluti a vostro Nipote non appena tornerà. Sono davvero contenta di avervi conosciuto! E ringraziatelo ancora per avermi concessa di usare il suo Laboratorio Erboristico! - Rispose con estrema educazione non appena l’anziana donna giustificò l’assenza del nipote, dopo che la Fuyutsuki gli e lo aveva fatto notare. Per qualche secondo arrossì alle parole della vecchietta. Era una gran pettegola. Non era la prima volta che percepiva un barlume di malizia nelle sue parole. Ma ritornò seria quando parlarono del viaggio nel Bosco dei Sussurri. Ben due ore di marcia in una vegetazione sconosciuta alla Kunoichi. Sospirò leggermente, appuntandosi mentalmente ogni parola della Vecchia Ogen-sama. - Arrivederla! -
E dopo queste parole la ragazza, avendo chiesto un po’ di tempo extra, raggiunse il laboratorio dello Yakushi per poter mettersi all’opera con la produzione di antidoti e filtri vari. A quanto pare il Bosco dei Sussurri era più pericoloso di quanto pensava, quindi preferiva ritardare un po’ la partenza per prepararsi adeguatamente con l’equipaggiamento. Febh-sama possedeva un invidiabile laboratorio erboristico e nelle dispense degli ingredienti c’era tutto l’occorrente per creare qualsiasi antidoto. - Erba di Casill, Radice di Aran ed Amaunauth. - Mormorò tra sé i primi ingredienti da utilizzare per comporre le dosi di antidoto. Per prima cosa triturò con un coltello affilato l’erba di Casill, dopo averla staccata dal fusto spinoso e velenoso. Era una procedura lenta ma con una buona manualità e l’esperienza che aveva maturato con il tempo riuscì a completare il processo di pulizia e tritatura in pochi minuti. Immerse la radice di Aran in una ciotola con dell’acqua bollente per creare un infuso ed estrarre tutto il principio attivo. L’acqua si colorò d’oro, mentre un acre odore proveniva dal recipiente in cui aveva appena schiacciato le bacche di Amaunauth, creando un succo nero e denso. Aggiunse alla soluzione sia le bacche che le foglie di Casill per poter creare un composto più denso, ma che veniva gradualmente diluito con un po’ di acqua e linfa di diverse erbe. Ripeté il processo per creare il numero di dosi desiderato. - Embramaph e boccioli di Varathar! - Afferrò con convinzione i due barattoli che custodivano i due fiori per creare un altro tipo di antidoto. Li mise nell’alambicco che già brontolava per l’ebollizione dell’acqua posta al suo interno. Lasciò che i petali rilasciassero il loro principio attivo per poi coadiuvarlo in una provetta con siringa incorporata. Anche il secondo tipo di antidoto era stato preparato. Impiegò meno tempo del previsto per completare[Nota: Creato Antidoto Base x4 in 1h e 12 minuti con 60 crediti] i suoi esperimenti erboristiciMaestro Erborista I
Speciale: L’utilizzatore può creare l’equipaggiamento [Veleni] o [Antidoti] parigrado, se ha con se un’adeguata attrezzatura ed circa 1 ora ogni 50 crediti. L’utilizzatore, se dispone di un’Officina permanente, il tempo di preparazione è ridotto a 1 ora per 150 crediti.
[Richiede competenza creazione (Erborista)]
[Da Genin in su] grazie alle sue abilità.
Era pronta per partire. La Fuyutsuki per l’occasione indossava una casacca smanicata bianca con zip centrale, dove il tessuto assumeva una colorazione azzurrina. Pantaloncini neri elasticizzati che rendevano agevoli i suoi movimenti. Guanti in cuoio a protezione delle mani con bende da combattimento ben strette sugli arti sia inferiori che superiori, fino all’altezza del gomito e delle ginocchia. Porta-Kunai legato all’altezza del quadricipite destro e sacche posteriore legate alla vita grazie ad una cinghia in cuoio, in cui custodiva buona parte del suo equipaggiamento. Sulla coscia sinistra invece era legato una fodera nera in cui erano ordinati diversi Spiedi. Ed un Kit di pronto soccorso era ben saldo al fianco sinistro. Calze nere che coprivano buona parte delle bende e Sandali Ninja bianchi che completavano il suo abbigliamento. I Capelli erano raccolti in una lunga treccia con anelli in argento, un regalo di Ai Fuyutsuki. Ed il coprifronte celava il “Byakugō no In” sulla fronte.
Non appena tutto fu pronto la Kunoichi seguì l’Hokage, che inevitabilmente era costretto ad adeguare il suo passo di marcia, dato il dislivello di velocità. La ragazza fece il possibile per non rallentare l’energumeno della Foglia, ma di certo non voleva abbassare la guardia e procedere nella Selva del Paese delle Risaie con poca prudenza. Seguirono alla lettera le indicazioni della Vecchia Capo-Clan Yakushi, infatti il percorso verso Nord fu abbastanza agevole. Quella parte del Bosco dei Sussurri era molto accessibile con un sottobosco minimo fatto prevalentemente di cespugli con bacche violacee ed alberi dall’alto fusto. La Kunoichi riconobbe le Jazbay, un tipo di frutto che cresceva in zone molto umide e con cui si poteva creare un veleno stordente, capace di ridurre i riflessi della vittima. - Credo che ne raccoglierò un paio. E l’aggiungerò alla mia dispensa personale! - Purtroppo non aveva il tempo per poter creare un Veleno, anche perché all’arrivo al tronco cavo ebbero una sorpresa ben poco piacevole. Le indicazioni di Ogen-sama erano giuste e si aspettavano d’incontrare dei Lupi selvatici, ma non squartati a morte in quel modo. - Va bene! - Lasciò che l’Hokage si allontanasse per analizzare meglio la scena del “crimine”. Si avvicinò cautamente coprendo il volto con la manica della tuta, per evitare di respirare quell’aria malsana che si era creata. C’era ancora del sangue fresco. Le sue conoscenze medicheConoscenza Medica (Base) [1]
Conoscenza: L'utilizzatore può diagnosticare e trattare gli Status Leggeri; richiedono 3 slot azione/tecnica per eliminarli. Può eseguire interventi di pronto soccorso e medicare le ferite: l'entità della ferita medicata si ridurrà di 1/2 leggera ogni giorno. Possiede inoltre conoscenze anatomiche di base, potendo individuare con sicurezza la posizione degli organi interni, dei vasi e delle ossa.
le furono di poca utilità. Ma impiegò tutto il tempo disponibile per raccogliere quante più informazioni possibili. Raizen-sama ritornò dopo quasi un’ora di assenza, senza portare buone notizie. Ora toccava a lei informarlo delle sue scoperte. - Sembra che qualcosa li abbia lacerato dall’interno, anche se noto alcuni fori nella pelliccia. - Era una scena straziante. Purtroppo non possedeva conoscenze adeguate, o veterinarie, che l’aiutassero a capire cosa era realmente accaduto. - Forse è accaduto tutto poche ore fa. - Aveva controllato la temperatura del sangue dei lupi. Sembrava tiepida, o almeno non particolarmente fredda. Ciò confermò leggermente i suoi sospetti, anche se lo scenario in quella radura non era affatto rassicurante. - Non sono un’esperta in Tanatologia, ma solitamente l’abbassamento della temperatura corporea si manifesta gradualmente in un cadavere perfettamente conservato. L’umidità di questo Bosco ed il fatto che il cadavere è stato brutalmente squartato.. forse ha accelerato questo processo, rendendo le mie analisi meno sicure. - Spiegò all’Hokage che non era capace di risalire alla data-ora di morte con precisione per diversi fattori. Aveva provato ad avvicinare la mano a quella che sembrava una zampa ancora intatta per controllare il Rigor mortis ed aveva notato durante la sua assenza che i muscoli erano ancora flaccidi. Aveva anche passato alla rassegna di eventuale macchie rossastra in prossimità della regione dorsale o nelle zone in declive, dove c’era più facilmente raccolta di ristagno di sangue ed emoglobina coagulata. La comparsa delle tipiche macchie rosso vivo era ancora minima e confinata in alcune regioni del corpo. - Difficile individuare il Livor mortis in un corpo completamente squartato… uhm… Invece a giudicare dalla rigidità muscolare ancora assente direi che il decesso non risale a più di 2-3 ora fa. - Concluse con una buona dose di approssimazione.
Sospirò leggermente. - … - Sulle interiora squartate dei Lupi c’erano già alcuni insetti o larve che banchettavano con le loro carni. Il tanfo dei gas rilasciati era ben percepibile, ma c’era qualcosa che non quadrava in tutto ciò. I processi di deterioramento forse erano troppo in anticipo. Sicuramente osservare quella larva non l’aiutò a trarre le sue conclusioni, visto che non era un’esperta di insetti. -Trovo delle incongruenze nelle fasi di decomposizione di questi cadaveri. Il loro sangue è ancora tiepido, nonostante sia stato esposto all’umidità del Bosco per un tempo indefinito, e la colonizzazione degli insetti a ragion di logica non dovrebbe essere così avanzata. - Estrasse dal proprio Kit di Pronto SoccorsoKit di Primo Soccorso [Vario]
Si tratta di un set di accessori medici, ad uso unico dei ninja medici. Può essere utilizzato per 10 medicazioni. Richiede le Conoscenze Mediche Base.
Tipo: Supporto-Supporto
Dimensione: Piccola
Quantità: 1
(Potenza: 1 | Durezza: 2 | Crediti: 50) un paio di guanti, delle pinze anatomiche, una provetta con del materiale biologico ed una vuota. Provò a prelevare una di quelle larve e la introdusse in una provetta con il materiale biologico, quindi vivo. E prelevò un’altra larva con del tessuto “morto” dal cadavere del Lupo in modo da osservarne il comportamento. Tecnicamente, se le larve d’insetto appartenevano agli agenti di putrefazione naturali dovevano facilmente attaccare il tessuto in via di decomposizione, mentre si sarebbero comportati diversamente con un tessuto nelle piene facoltà cellulari.
Indipendentemente dal risultato del suo esperimento, il Colosso della Foglia ritenne opportuno continuare con il viaggio, dopo diverse raccomandazioni. - Terrò gli occhi aperti! - Sotto la diligente guida del Capo-Villaggio la Genin di Konoha imboccò il sentiero verso Est come indicato dalla vecchia Yakushi, non prima di aver ceduto il suo filo Nylon per “unirli” e rendere la traversata del bosco più sicura. Cedette il passo all’energumeno. Il Bosco diventava via via sempre più fitto ed intricato. Il sottobosco si tramutò ben presto in una estesa colonia di ortiche e gli alberi si fecero sempre più fragili e radi. - Credo che sia una specie di Orticaria scarlatta tipica di questa zona. Se non sbaglio le loro foglie secernano una sostanza irritante per la pelle, creando irritazioni e sfoghi cutanei per i soggetti più sensibili. - Una breve analisi le permise di riconoscere la pianta. - Propongo di coprire le gambe ed evitare per qualsiasi motivo di cadere in questa distesa di Orticarie! - La Fuyutsuki portava già delle calze nere che coprivano le sue bende da combattimento agli arti inferiori, e lo stesso discorso valeva per gli arti superiori. Quindi in teoria non avrebbe dovuto avere problemi.
Ben presto la situazione per i due Ninja della Foglia si complicò. Infatti una bomba esplose lungo il percorso indicato da Ogen-sama. Venne portata in salvo senza nemmeno accorgersi del tangibile pericolo dall’Hokage. Raizen-sama fu abbastanza attento e sospettoso da non abbassare la guardia. Il rombo della bomba la fece rabbrividire. C’era qualcuno che non desiderava la loro presenza in quel bosco. - I Yakushi, per quanto strambi possano essere, sembrano di parola. Forse è il misterioso mercenario a giocarci questo scherzo! - Trasse le sue conclusioni, anche se il suo punto di vista non era affatto affidabile. - Sicuramente indicarci un sentiero con una carta-bomba ed uno macabro scenario non è per nulla di buon auspicio. C’è qualcuno che non desidera la nostra presenza in questo Bosco o semplicemente è una pericolosa prova della Strega dei Sussurri. - Rifletté ad alta voce. Probabilmente c’erano altre trappole in giro, infondo Ogen-sama aveva parlato di una certa “prova”. Altrimenti perché vietare l’Evocazione dei Draghi e raggiungere tranquillamente la collina per via aerea? Sospirò leggermente ed annuì alle precauzioni adottate dall’Hokage.
La strategia adottata dall’uomo poteva funzionare, visto che creò un quintetto di cloni in pochi secondi, alcuni con le sembianze della ragazza. Avanzare con prudenza, mandando avanti i loro cloni, avrebbe rallentato di molto la velocità di marcia. Ma era un prezzo che era disposta a pagare pur di raggiungere sana e salva la dimora della Strega. - … - Cercò di trattenersi non appena Raizen-sama optò per la Trasformazione combinata. Non era il tipo di fusione dei loro corpi che aveva immaginato all’inizio del loro viaggio ad Oto, ma dettagli. - Va.. Bene! - All’inizio di questa avventura nel Bosco dei Sussurri non aveva detto basta Raizen? Doveva disintossicarsi dall’ossessione di quest’uomo. Stava diventando deleterio per il suo equilibrio emotivo. Ma Raizen-sama non dovette chiederglielo nemmeno la seconda volta che la Kunoichi era già attaccata a lui come un Koala con il sigillo necessario composto sulle mani. Purtroppo non poteva scegliere l’essere in cui si sarebbero trasformati, altrimenti avrebbe scelto un gigantesco cuore munito di mani e piedi. Oppure un unicorno arcobaleno. Oppure.. ecco Raizen era deleterio al suo equilibrio Psico-emotivo.

II ~ Esistono ostacoli ben peggiori: Quelli del cuore

on aveva mai utilizzato prima d’ora la Tecnica della Trasformazione combinata. Era un Jutsu che richiedeva una sinergia perfetta nei due flussi di Chakra coinvolti e non tutti i Ninja riuscivano a combinare le proprie Tecniche con la stessa maestria. Insomma nel suo diario segreto doveva aggiungere un motivo in più, tra le cento ed uno già trovate, per cui la Fuyutsuki era la sposa ideale per l’Hokage. Ma non si era ripromessa di pensare ad altro? Abbandonare ogni aspettativa matrimoniale con Raizen-sama a breve termine? Quell’uomo iniziava ad essere deleterio per il suo equilibrio psico-emotivo e non poteva concedersi eventuali distrazioni in una missione tanto importante e pericolosa.
Ma l’estrema vicinanza dei loro corpi in quelle nuove fattezze così ristrette rendeva la sua capacità di concentrazione pressoché inesistente. Attaccata come un Koala al suo bambù proseguiva lungo quel percorso pieno di pericoli dietro la schiena dell’Hokage, che aveva preferito occultare la sua presenza con la Tecnica dell’Occultamento. Nonostante le evidenti distrazioni la Fuyutsuki riuscì a rendersi conto che intorno a sé c’erano Copie di Raizen-sama che saltavano in aria per Carte-Bomba, altre che cadevano in voragini ben occultate dal sottobosco, Dardi velenosi che facevano scomparire in una nuvola di fumo l’esercito di copie, Arieti che si schiantavano con violenza contro la vegetazione nella speranza di colpire gli invasori. Insomma c’era davvero di tutto in quel Bosco dei Sussurri, sembrava quasi un mortale campo minato. A quanto pare qualcuno desiderava ardentemente rallentare il loro avanzare nella selva oscura. Per ora la Kunoichi non riusciva ad attribuire la responsabilità di quelle trappole nei loro confronti. Ogen-sama le era sembrata una donna di parola, anche se era una bisbetica ed impicciona vecchietta. Invece Febh-sama le sembrava troppo “particolare” e con la testa tra le nuvole per poter fare il doppiogioco. Sicuramente ciò che aveva capito da tutta questa faccenda era che gli Otesi erano un popolo davvero strambo.
Solo un piccolo gruppo di copie riuscì a raggiungere l’ultima parte del percorso, quella in salita e con un esiguo sottobosco. In questo punto le rigogliose fronde degli alberi permettevano ai due Ninja in coda nel proseguire cautamente e con una buona copertura. Ma la visibilità era limitata anche per loro, per la forte pendenza del terreno. Avevano impiegato più tempo del previsto per raggiungere quella parte di sentiero. A giudicare dalla posizione del sole, quasi allo zenit, era Mezzogiorno. E le sorprese non erano ancora finite.
Un uomo vestito di verde si palesarono di fronte alle copie dell’Hokage. Anzi c’erano molti Kappa in giro ed era difficile quantificarli con precisione. Solo uno di loro prese parola, anche se sembravano tutti identici. Forse il risultato di una moltiplicazione? Non poteva dirlo con certezza, anche se il collo roseo ed una marca che usciva fuori dal costume dello strambo tizio lasciò allibita la Kunoichi. In realtà non poteva parlare o guidare le reazioni del proprio corpo visto che Raizen-sama aveva il pieno controllo della Trasformazione, ma la sua visita nel Paese delle Risaie diventava sempre più strana. °Non ci credo. Ditemi che stò sognando… Otogakure no Sato è un covo di strambi pazzoidi!° - Si ritrovò a pensare, visto che non poteva esprimere a voce i suoi pensieri. Perché si era lasciata coinvolgere in questa faccenda? Quando le sue mani e gambe da Koala coccoloso strinsero la schiena del possente colosso di Konoha ottenne tutte le risposte. Cosa non si faceva per amore?
Il Kappa “accolse” il gruppo di Copie, dopo averlo accerchiato, e non sembrava intenzionato a lasciar passare i due Ninja. I guardiani del Bosco del Sussurri avevano il compito di difendere la Strega. Quindi erano state quelle strambe “creature” a posizionare quell’impressionante numero di trappole che era costato al Colosso un bel po’ di vite in termini di copie. Improvvisamente il Kappa, o almeno il presunto Capo dell’esercito di creaturine verdi, propose un pedaggio. La possibilità di proseguire lungo la collina per la prigionia della Fuyutsuki. - … - Peccato che non poteva urlare o insultare nessuno. Forse essere costretta al silenzio e all’immobilità era un bene per l’incolumità di quei strambi tipi in costume. Le mani iniziavano a pizzicarle. Lei non era una merce di scambio.
Lasciò all’Hokage libera azione con le sue copie che iniziarono ad esplodere e lanciare sfere metalliche per favorire il loro teletrasporto e confondere ancora di più i difensori del Bosco dei Sussurri. Una buona strategia adottata dall’uomo, e sperava vivamente che l’esercito di Kappa abboccasse all’amo. Lei non poteva fare nulla, anche perché era in una situazione ben “peggiore”. L’Henge no Jutsu combinata iniziava ad essere una Tecnica abbastanza problematica per lei. Le dimensioni erano state ridotte per rendersi meno visibili ai sensi nemici e quindi si ritrovava in uno spazio abbastanza stretto. Era molto imbarazzante. Impossibilitata a muoversi o parlare. Le era rimasta solo la facoltà di pensare. E fortunatamente nessuno poteva leggere o controllare in qualche modo i suoi pensieri. Era una situazione strana, molto strana. Il su corpo si muoveva da solo “unito” a quello dell’Hokage. E proprio questa unione abbatteva tutte le sue barriere del buonsenso. Probabilmente tanti cuoricini rossi stavano circondando, almeno idealmente, la figura prodotta dalla Trasformazione combinata. Sentiva il suo cuore battere mentre si stringeva alle spalle dell’energumeno in un abbraccio. La testa si adagiava tranquillamente sulle sue scapole mentre lasciava a Raizen-sama il compito di controllare quel connubio di cuori e sentimenti. In quel momento poteva tranquillamente camminare tre metri dal terreno. Cosa importava se c’era Kappa che voleva ammazzarli? Lei non aveva nessuna intenzione di sciogliere quel Ninjutsu. °Shannaroooo! Entro ventiquattro ore Raizen-sama cadrà ai miei piedi. Soprattutto dopo questa esperienza così…° Strinse maggiormente le sue braccia e gambe all’addome dell’uomo. Mancavano solo le fusa per esprimere tutto il suo gradimento. Non era mai stata così vicina a lui. °…Intima!° Dovette ricordarsi che non poteva assolutamente urlare, visto che non aveva il pieno controllo del suo corpo. Altrimenti i Kappa l’avrebbero subito scoperta, e con lei anche la posizione dell’Hokage. °No! Basta!° Un barlume di buonsenso. Forse era il caso di concentrarsi sulla missione. °…° Anche i suoi pensieri improvvisamente si spensero. Una donna distrutta dall’amore.