Maestra per un giornoAdd chakra adesivo x Waket e Sho

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    Hai spedito le lettere agli studenti?
    Certo, Kiyomi-sama.
    Mh...speravo mi dicessi di no.


    Maestra per un giorno

    Piani diabolici


    Soggiorno dell'appartamento di Kiyomi, Konoha.
    Erano passato molto tempo prima che l'accademia si facesse viva e ricordasse all'ex otese, che avrebbe dovuto insegnare ad alcuni ragazzi alle prime armi a controllare le proprietà del chakra adesivo, e la giovane donna non poté più tirarsi indietro da quel brutto tiro mancino che le aveva dato Raizen.
    Una delle cose che più detestava al mondo erano di sicuro i bambini, e ancora più su c'era il ruolo di insegnare qualcosa ad altri, che non fosse fatto di sua spontanea volontà per darsi delle arie. Di conseguenza, mischiare le due cose insieme non era stata di certo una buona idea, dato che le bastava il pensiero di doversi confrontare con quell'orribile esperienza per dare di matto, ma un ordine dell'hokage, era pur sempre un ordine di quel grande infame dell'hokage.
    Su, non la prenda così. Passerà in fretta, deve solo spiegare un paio di cose che lei sa molto bene ed avrà finito.
    Ma non lo capisci?! Lo fa apposta! L'ha fatto apposta ad assegnarmi questo compito, così potrà dirmi che ho fallito, per dimostrarmi che non sono degna di fare la ninja, e io "ma io non voglio fare la ninja, e lui (scimmiottando malamente la voce di Raizen)"allora non posso farti diventare immortale", e allora io "sei proprio uno stronzo, avevamo un patto", "che tu non hai rispettato", quindi io gli dirò "ma vaffanculo", e lui "porta rispetto all'hokage", quindi lo manderò di nuovo a fanculo e lui mi farà sgobbare per così tanti anni, che alla fine non avrebbe più senso fermare la mia giovinezza, perchè sarò invecchiata.
    Quanto lo odio quando fa così.

    Intanto la sua serva aveva appena finito di versarle il the.
    Scusate se vi interrompo, voi due, ma signorina, non crede che stia un po' esagerando?
    Esagerando un corno. Spero che l'apnea notturna mi uccida stanotte.
    Lei non soffre di apnea notturna, non dica scempiaggini. Beva il suo the, se no la cena le rimane sullo stomaco.
    Dopo circa un minuto di silenzio, che Kiyomi passò a sorseggiare la sua bevanda e ad arrovellarsi per trovare una soluzione, arrivò alla conclusione che l'unica chance che aveva, era dimostrare a Raizen che sapeva svolgere i compiti assegnati, come una vera kunoichi.
    Devo insegnare a quelle pesti ad arrampicarsi sui muri, questo è certo.
    Brava, così la voglio.
    Ma gli farò passare un tale inferno che mi supplicheranno di non insegnargli più niente.
    Lo sguardo sconfitto della sua domestica, che ormai sapeva a cosa sarebbe andata in contro, cercando di farle cambiare idea, diceva già tutto. Kiyomi, in compenso, cominciò a sorridere in modo maligno, facendo qualche piccola risatina isterica ognittanto.
    Anzi, sai cosa farò? Mi renderò talmente adorabile che non sospetteranno mai che io non voglia istruirli. Sì, sarò il tipo di maestrina sempre allegra che farebbe di tutto per i suoi studenti. ih ih ih ih Sarò un vero angioletto in apparenza, ma invece, li saboterò in ogni modo e gli farò fare tante di quelle cose assurde, che gli passerà la voglia di imparare.
    Ma ovviamente io li spronerò a continuare, perchè darò a vedere che ci tengo, così prima o poi impareranno quello che devono e io avrò fatto il mio dovere, anche se a fine giornata saranno letteralmente distrutti. Uh uh uh uh Sono un genio, mi divertirò da pazzi.

    ...
    ...signorina, ma non farebbe prima ad istruirli e basta?

    No, sciocca. E' così che va il mondo, cerca di ricordarlo.
    Ah, e questa lezione era gratis.

    Il giorno seguente, di buon mattino, Kiyomi si sarebbe trovata nel punto in cui il fiume a pochi chilometri a nord di Konoha, si divideva in due.
    Era una bella giornata di sole, seppur fredda per via dell'aria invernale; i fiumi erano incorniciati da un bel prato verde e svariati alberi quasi del tutto spogli. La ragazza avrebbe atteso l'arrivo dei suoi studenti sulla riva est del grande corso d'acqua prima che si dividesse, scrutando l'orizzonte verso nord.
    Difatti, tre lettere di convocazione erano state inviate a tre genin di Oto, che avevano fatto domanda per apprendere quella prticolare forma di chakra. Sulla missiva ci sarebbe stato scritta la conferma per la sua richiesta e la data (tre giorni dopo, alle 8 di mattina) ed il luogo dell'incontro, quindi stava solo a loro decidere di presentarsi.
    Arrivati sul posto, avrebbero trovato la formosa ragazza dai capelli color ebano, vestita con un allegro e vivace vestito rosa simil-kimono, con tanto di fiocchettino in vita, uno tra i capelli e scarpe ninja rosa con un tacco lievemente rialzato.


    Non appena si fossero avvicinati a lei, avrebbe salutato il nuovo arrivato (dopo che questo si fosse identificato) con un volto sereno e sorridente, sfoggiando i suoi denti bianchi e perfetti, incorniciati dalle carnose labbra rubiconde.

    Ohayoo Gozaimasu!


    La ragazza avrebbe fatto un piccolo inchino, per poi prendere parola.
    Mi chiamo Kiyomi, e sono la kunoichi inviata dall'accademia.
    Sarebbe potuta apparire come una qualsiasi ragazza simpatica e solare, ed era proprio lo scopo che il suo animo maligno desiderava ottenere.

    Benvenuti all'inferno!
    Niente da segnalare, al momento, se non che essendo Kuso un nukko, dovrai inventarti qualcosa per farlo infiltrare nella scena. Magari fregando una delle lettere, come ti pare ^^
     
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    Viaggio improvvisato

    I - Addestramento a Konoha



    Tutti al villaggio avevano notato un sentito cambiamento nei modi di fare di Hebiko. Il suo sguardo perennemente alla ricerca di qualche povera vittima sulla quale sfogare la rabbia si era ammorbidito, sulle sue labbra era scomparso il solito broncio e le era apparsa un’espressione più neutrale ed accogliente. Certo, se perdeva il controllo era furiosa quanto prima, ma ora c’era qualcuno che sapeva come placare la sua ira, seppur temporaneamente. Darwin, la bizzarra chimera che aveva trovato in uno dei laboratori otesi, ora viveva con la Vipera, ed entrambi sembravano felicissimi della compagnia reciproca.
    Il tucano se ne stava sul tavolo della cucina, sparpagliando le lettere in giro con le sue zampette, mentre Hebiko beveva il suo the in tranquillità, leggendo una per una tutte le sue lettere. Una di queste riguardava la sua richiesta di addestramento, tutto regolare fino a che non finì quasi con lo strozzarsi arrivando a scoprire il luogo dell’addestramento; Darwin scattò in piedi, fissandola confuso.

    A Konoha?? Possibile che tra gli squilibrati mentali di Oto non ce ne sia UNO in grado di insegnarmi il controllo del chakra!?

    La rabbia però si spense in fretta, la chimera prese a giocare con il foglio che la Vipera teneva in mano, rotolandosi sul tavolo e distraendola per qualche momento necessario a spegnarla. Prese la bestiola, poggiandosela sulle ginocchia, mentre pazientemente riordinava i fogli con una mano e lo accarezzava con l’altra. Non le andava a genio l’idea di doverci tornare. In primis, la sua esperienza nel paese del fuoco non era stata una delle migliori; sì, le era stata regalata la possibilità di risvegliare i suoi geni, ma le conseguenze alle quali aveva portato la sua abilità erano state tutt’altro che piacevoli. E poi c’era il debito.
    Sospirò, arresa, convincendosi che stavolta sarebbe stato diverso. Non doveva fare nulla di inusuale, era un comune addestramento per il chakra, nonostante la scomodità di doversi spostare in un diverso paese.

    E tu verrai con me. Lasciarti a casa da solo non se ne parla, ed affidarti a Febh è una pessima idea. Forza, a letto, ci sono un sacco di cose da organizzare per domani.



    Sarebbe partita presto, Darwin in una comoda borsetta, entrambi con un caldo cappottino addosso, avevano persino una sciarpa. La Vipera, freddolosa, sarebbe arrivata puntuale come sua abitudine, deludendo probabilmente le aspettative di Kiyomi di addestrare dei ragazzini.

    Hebiko Dokujita, da Otogakure.

    Avrebbe mostrato la lettera, posando la borsa a terra e liberando la bestiola, che avrebbe presto iniziato a giocare con la sua stessa sciarpa, non si sarebbe allontanato molto da Hebiko stessa.
    La sua insegnante si presentava in un vestitino dai colori pastello, accompagnato da una voce mielosa che non avrebbe avuto particolari effetti sulla Vipera. Si limitò a rispondere al suo cordiale sorriso con un cenno della testa, ma nulla più. C’era qualcosa, nel suo sguardo, che non le permetteva di assecondare quell’atteggiamento apparentemente cordiale a quello di Shunsui, quando era stata accolta alle mura. Poca roba, dato che il suo atteggiamento sarebbe rimasto simile in entrambi i casi.
     
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    Me ne sbatto del chakra adesivo mi servono gli stemmi quindi vediamo di fare veloce.




    Legenda
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    Parlato Kuso
    Pensato Kuso


    Non lo voglio fare.

    Lo devi fare, il chakra adesivo ti serve per diventare un buon ninja e poi dobbiamo fare più giocate possibile che ti serve la verde per prendere l'innata almeno posso iniziare tutti i progetti deviati che ho in mente per te.

    Verde? Innata? Stemmi? Ma di che cazzo stai parlando.

    Ascolta te sei il mio personaggio e fai quello che ti dico, non mi fare incazzare perché guarda non mi ci vuole niente a farti inciampare e morire.

    Maiala però datti una calmatina, e poi era necessario farlo con Yusnaan? Cioè è un maschio che gioca una pg femmina, non ti fa strano?

    Beh, io gioco te.

    Effettivamente.

    Bene, ora che ci siamo chiariti direi che si può cominciare.
    Non essendo un ninja accademico ovviamente a Kuso non era arrivata nessuna raccomandata per l'addestramento che si sarebbe effettuato a Konoha, era invece arrivata a Lee Sin, un ninja di Oto che, ahimè, era tanto furbo quanto vedente (completamente cieco). Approfittarsi di una persona così sarebbe stato terribile, esattamente come era Kuso il quale, senza pensarci due volte, gli sfilò di tasca tutto quello che aveva mentre il poveretto stava girellando nei pressi di Oto.
    Poi voglio dire, sei cieco e stupido, perché giri fuori da Oto da solo, cioè questo villaggio non offre veramente una tutela per le persone in difficoltà, è lui il vero criminale qui, mica Kuso.

    Ecco, ovvia.

    Tra le cose trafugate vi era anche una lettera, in essa si parlava di un addestramento presso Konoha e , per quanto fosse bellissimo, certo Kuso non era un ninja esperto, quindi un'occasione così non era certo da sprecare.
    Assai allegro, ed un pochetto sotto l'effetto di droghe leggere, si recò sul luogo stabilito con appena un'ora di ritardo, in modo da mantenere l'eleganza che sempre lo contraddistingueva.
    Davanti a lui, purtroppo, si presentarono due donne, una la conosceva già , gli aveva rotto il cazzo per la storia di Harambe, madonna quanto si può essere insensibili diosanto?
    L'altra era la pg di Yusnann, ma Kuso ovviamente non lo sapeva perché sarebbe metagame e non va bene.

    Buongiorno signorine.

    Disse con tono allegro il ninja mascherato.

    Sono Lee sin, ma potete chiamarmi Kuso, ma potete chiamarmi SexyLore, tu in particolar modo...

    Disse quindi rivolto verso la donna dai capelli neri.

    Puoi chiamarmi quando vuoi.

    Certo, a Kuso piaceva il pene, ma se c'è possibiliti buttare si butta always.
     
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    Maestra per un giorno

    Kiyomi non te la dà


    Una sola persona si presentò all'appuntamento, evidentemente più giovane di lei e alquanto più minuta, dando l'impressione a Kiyomi di avere davanti proprio quello che si aspettava, una ragazzina petulante e rompiscatole.
    La giovane si presentò in modo abbastanza formale, mostrando la lettera che stava a confermare la sua identità, ma fu la creatura sbucata fuori dalla borsa, che attirò la sua attenzione, rimanendone vagamente sbigottita e schifata al tempo stesso, emozioni che mascherò perfettamente dietro un piccolo sorriso.
    Ohh...che creatura...originale.
    A quel punto si rivolse nuovamente alla genin, col suo fare pacato e gentile.
    Molto lieta, Hebiko. Allora, dato che sembra che non ci siano altri studenti in arrivo, direi di cominciare. Ogni secondo sprecato, è un secondo in meno dedicato all'allenamento.
    La ragazza si voltò alla sua destra e si diresse lentamente verso un tronco che giaceva sul terreno, sedendocisi infine sopra, ma senza interrompere il suo discorso.
    Tu sei qui per imparare le basi sul controllo del chakra...ma converrai che non è possibile imparare quelcosa di nuovo come se si aggiungesse semplicemente un nuovo chip ad un apparecchio elettrico. Il chakra è arte...e l'arte richiede tempo per essere sviluppata.
    Prego, accomodati.
    Le avrebbe fatto segno di sedersi difronte a lei, sull'erba o su un masso, dovunque gradisse, e una volta che ebbe ascoltato il comando dell'insegnante, Kiyomi avrebbe proseguito, parlando sempre con una voce pacata e rilassante.
    Faremo un po' di meditazione, cosicché il tuo chakra fluisca al meglio all'interno del tuo corpo.
    Chiudi gli occhi e libera la mente. Concentrati solo sul battito del tuo cuore e sul tuo respiro.
    Senza questo esercizio, ti sarà molto più difficile riuscire a controllare le proprietà del chakra, quindi cerca di rilassarti e svuota la mente dai tuoi pensieri.

    Sicuramente non ti ci vorrà molto, forza.

    Avrebbero continuato così per circa un'ora, quando alla fine si presentò sul posto un altra persona.
    Buongiorno signorine.
    Oh! Buongiorno. Rispose la ragazza in tono sorpreso.
    Sono Lee sin, ma potete chiamarmi Kuso, ma potete chiamarmi SexyLore, tu in particolar modo...
    Puoi chiamarmi quando vuoi.

    La ragazza aveva già sentito quel nome, venendo a capo che doveva trattarsi di un altro a cui aveva spedito la lettera di presentazione per l'addestramento, ma la cosa non la turbò affatto. Certo, con due apprendisti così, tra una lillipuziana pallida come un cadavere ed un tizio mascherato, non sapeva quale fosse peggio, ma almeno avrebbe potuto divertirsi il doppio, tormentando entrambi con le più noiose e crudeli pratiche che aveva studiato per rendergli la giornata un vero inferno.
    Che gentile... Rispondendo al suo flirt con un sorriso un po' imbarazzato.
    Maiale, te la puoi solo immaginare.
    Bé, sei un po' in ritardo, ma non preoccuparti, abbiamo appena iniziato.
    Tranquillo, stronzo, non ti sei perso niente.
    Come ho già spiegato alla tua amica, se volete imparare a controllare il chakra nei modi più disparati, dovete prima preparare mente e corpo, affinché possiate accedere alle nuove conoscenze che vi spiegherò. Ma con te, saltiamo pure la meditazione.
    Col suo solito sorriso, la giovane si alzò in piedi e si diresse alla sua sinistra, avvicinandosi ad un albero, sotto il quale vi era una grande borsa viola con ricami floreali, e chinandosi ad aprirla per entrarne i suoi prossimi strumenti di tortura: un piccolo stereo, un tamburello ed un paio di scarpette da ballo bianche.
    Tornando al tronco da cui si era alzata, per poggiarvi lo stereo e poi indossare le scarpette, poggiando le sue a terra, riprese con un altro discorso di cui non credeva neanche una parola, ma che pronunciò con apparente convinzione e il suo solito modo di fare di quel giorno.
    Il chakra è un'arte, tenetelo bene a mente. Non si può insegnare a qualcuno questo tipo di arte, senza che abbia una preparazione fisica ed un'esperienza muscolare in grado di controllare ogni centimetro del suo corpo.
    E' così che sono diventata una vera esperta del chakra, seguendo gli insegnamenti della mia sensei, morta alla veneranda età di 114 anni, ed esercitandomi per mesi su un singolo allenamento.
    In altre parole, se non riuscite a fare questo, non riuscirete mai ad imparare l'arte di modificare il chakra a vostro piacimento.

    La ragazza in rosa, spinse allora un tasto dello stereo, e dopo essersi allontanata di qualche passo, cominciò a danzare sulla melodia che invase l'aria, accompagnandola con il suono del suo tamburello e muovendosi con una grazie ed una sinuosità che parevano irreali, facendo anche qualche passo, di tanto in tanto, sugli alberi, continuando a danzare in orizzontale come se la gravità non la sfiorasse.

    (Prendere d'esempio la ballerina in bianco)


    Durante i suoi lunghi, anche se non molti, anni di vita, Kiyomi era diventata una maestra in svariati campi artistici, e uno di questi era proprio la danza classica.
    Alla fine della performance, Kiyomi avrebbe fatto un inchino e poi si sarebbe avvicinata lentamente ai due apprendisti, riprendendo a parlare dopo aver fatto un lungo respiro per riprendere fiato.
    Ora, non mi aspetto che voi facciate ciò che vi ho appena mostrato, ma è fondamentale apprendere le basi ed allenarvi a conoscere ogni muscolo del vostro corpo.
    Su, avanti! Distanziatevi di un metro.

    Se ci fossero state obbiezioni sul suo metodo d'insegnamento, sarebbe stata più che felice di ripetere le cazzate di cui aveva già imbottito la testa ad entrambi, per poi proseguire, andandosi a posizionare proprio difronte a loro.
    Mettetevi in prima posizione, fatemi un'arabesque, mantenetela per 5 secondi e tornate in posizione.
    Se, molto improbabilmente, uno dei due avesse eseguito all'istante l'ordine di Kiyomi, si sarebbe mostrata molto meravigliata, e commentando con un "tres bien!", mentre se, come già si aspettava, i due non avessero capito una mazza, avrebbe assunto un'espressione alquanto delusa.
    Mhh...va bene, nessun problema, tranquilli. A quel punto avrebbe eseguito lei le pose nominate, assumendo la Prima Posizione.


    Gambe e talloni uniti, piedi a 180 gradi, schiena dritta e braccia e mani a formare un cerchio. Avrebbe atteso che entrambi assumessero a loro volta la posizione, per poi continuare.
    Eeee...Arabesque

    Assumendo anche quella posa. Gambe a 90 gradi, spalle alla stessa altezza e braccia distanti per mantenere l'equilibrio. Avrebbe atteso che si mettessero in posa, facendogliela riprovare nel caso non ci fossero riusciti o non riuscissero a mantenerla per il tempo necessario. Sentite i muscoli che tirano...non cedete...lasciateli gridare e concentratevi sulla perfezione della vostra posa...eeee...giù! Ed a quel punto sarebbe ritornata nella posizione di prima. Qualunque fosse stato il risultato, avrebbe fatto una faccia leggermente delusa, che cercò fintamente di nascondere dietro un falso sorriso.
    Molto bene. E ora...Pliè!

    Eseguendo... Piegate più che potete le ginocchia, senza alzare i talloni da terra. I due ninja, se si fossero piegato il più possibile, e se non fossero stati sufficientemente allenti, avrebbero sentito molti muscoli dargli il tormento, ma avrebbero dovuto mantenere la posa per almeno 5 secondi, come la precedente, altrimenti la loro insegnante gliela avrebbe fatta riprovare. Una volta attesi i 5 secondi, Kiyomi si sarebbe abbassata ulteriormente, piegando ancora di più le ginocchia.
    Eee...abbassatevi ancora di più con un Grand Pliè.

    . Qui potete anche alzare leggermente i talloni da terra, abbassandovi fino a terra.

    Mantenete, mantenete. E' tutta salute.
    Anche questa l'avrebbe fatta mantenere per 5 secondi, per poi farli ritornare in prima posizione. Da parte sua, la ragazza avrebbe eseguito ogni posa restando immobile come una statua, senza dare un minimo cenno di tentennamento o tremolio, anche per le pose e i passi successivi: Cambre

    , Dégagè

    , Développè

    , Piqué

    , Attitude

    , Relevè

    e concludendo con una Pirouette


    La genin avrebbe preteso che tutte le pose fossero mantenute per almeno cinque secondi, facendo riprovare i due studenti, qual'ora non ci fossero riusciti, e soltanto una volta concluso l'ultimo passo, avrebbero potuto procedere.

    Adesso vi voglio. ADESSO vi voglio! Fatemi vedere come sgambettate. :guru:
     
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    Dance off, baldracca!




    Legenda
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    Parlato Kuso
    Pensato Kuso


    COME SAREBBE A DIRE CHE ME LA SOGNO VACCA DI MERDA? SARESTI SOLO FORTUNATA A PASSARE UNA NOTTE CON ME.

    Calmati! L'ha pensato non lo puoi sapere! Sono informazioni per il giocatore non per te.

    Sapere cosa? Ma che stai dicendo?

    Perfetto così.
    La vacca di merda, cioè volevo dire la maestra, si rivelò gentile, anche se so benissimo che non lo era ma non lo posso dire perché non ho le abilità per dedurlo ma prima o poi le avrò e allora porco Naruto vedrai se mi fai incazzare Yusnaan, e non fece pesare a Kuso il ritardo.

    Come se me ne sbattessi lo scroto.

    Susu non fare il rude con la vacca, CON LA MAESTRA, VOLEVO DIRE MAESTRA.
    Dicevo, non fare il rude che tra poco arriva un momento che stavi bramando da tempo.

    No, non ci credo....è quello che penso?

    Sì caro mio, una sfida di ballo.

    ahahahahah AHAHAHAHAHAHAHA MUHAHAHAHAHAHAHAHHAAHAH.

    Mentre la maestra mostrava le pose di danza che gli studenti avrebbero dovuto eseguire una risata cominciò ad uscire dalla bocca di Kuso, prima sotto forma di un sussurro, poi sempre più forte, quasi a divenire un grido malefico, davvero pensava di poterlo mettere in difficoltà? Non si amava il cazzo tanto quanto lo amava lui senza essere degli esperti ballerini.
    Con un rapido movimento il ninja mascherato portò la mano destra sulla spalla sinistra e tirando si strappò di dosso la tuta che ricopriva il suo corpo rivelando un tutù rosso fiammante con i bordi pizzati, completamente trasparente.
    Sulla coscia destra era scotchato il pene, che nel tutù non entrava, e poi se non lo esce nelle giocate non è contento quindi che ci vuoi fare? Ho provato dirglielo ma niente, non c'ho nemmeno più voglia di litigare quindi vi prendete la vostra dose di michia e siamo tutti più contenti.

    Potrò non saperlo ancora fare sugli alberi, ma beccati sto Bolle.

    Senza esitare Kuso replicò l'arabesque che gli era stato mostrato con una perfezione che non sembrava umana, i muscoli erano contratti per mantenere la posizione corretta, dalla maschera non traspariva nessuna smorfia di sforzo , come se quella posizione fosse per lui la normalità.
    In silenzio e senza la minima difficoltà eseguì quindi anche le successive pose mantenendole per il tempo necessario.
    L'aspetto e l'impressione generale che Kuso dava alle persone avrebbe potuto molto probabilmente far sembrare impossibile l'estrema eleganza e grazia dei suoi movimenti, ma il motivo di tutto ciò era da ricercare nel suo misterioso passato, un'oscuro e mistico passato da gran ballerino, oltre a quello del maniaco ovviamente.
    Non furono necessari secondi tentativi per Kuso, le sue pose erano perfette, eleganti tanto quanto ( se non di più ) di quelle della

    VACCA

    DELLA MAESTRA!
    Una volta concluso quel banale riscaldamento Kuso si avvicinò lentamente alla maestra, serio come non lo era stato mai in quella mattinata.

    Mi permetta di mostrarle cosa è il vero ballo, signora "Maestra".

    E così ballò.
    Ballò di un ballo sconosciuto, meraviglioso, semplice eppure impossibile da replicare, un ballo che avrebbe commosso l'animo di un demone.
    Espressivo ed incantevole il corpo di Kuso sembrava raccontare una meravigliosa favola moderna, una sotira di odio ed amore, perché quello che stava eseguendo era l'unico e vero ballo.


    Edited by S h o ! - 30/12/2016, 00:05
     
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    Allenamenti insoliti

    II - Just dance




    Hebiko avrebbe risposto con un innocuo sibilìo ai commenti sul suo animaletto domestico, lasciando inconsciamente intendere che probabilmente anche lei aveva qualcosa di “originale” che Kiyomi ancora non aveva avuto modo di scoprire. Sapere di essere l’unica apprendista in quel momento la rilassò, non era un granchè nel collaborare, tantomeno con un perfetto sconosciuto non appartenente al villaggio; a stento sopportava gli abitanti, figuriamoci i completi estranei.
    Per la vipera l’arte e la vita ninja non avevano nulla a che vedere, e non mancò di far notare i suoi dubbi con la sua espressione, pur obbedendo agli ordini datele. Si sedette sull’erba, mettendosi in posizione, cercando di liberare i pensieri. Povera illusa. Se Hebiko non si fermava mai dal fare qualcosa, c’era un’ottimo motivo: ogni qualvolta che si ritrovava a non pensare a “nulla”, le tornava in mente il suo terribile incontro con la sua alter-ego mentale, e la lotta per il controllo del proprio corpo. Qualche minuto di meditazione e iniziò a sudare freddo, risvegliandosi da quel finto stato di trance, con ancora quell’incubo stampato nella mente.

    M-mi lasci fare qualche altro tentativo.

    Detestava i fallimenti, e ancor di più detestava deludere un suo sensei, per quanto la ragazza ancora non le trasmettesse fiducia. Prendeva molto seriamente ogni suo allenamento, il vecchio ninja che le aveva insegnato come controllare il chakra le aveva dimostrato come un buon insegnamento potesse accorciare i tempi di apprendimento di almeno la metà. Fece un respiro profondo, riprovando con la sua meditazione.

    Sono solo ricordi, non sono reali, sono solo ricordi, non sono reali…

    Riuscì a resistere per più tempo, cercando di concentrarsi sul nulla più totale, sentendo però quella viscida ma accogliente voce che aveva tentato di ingannarla. Si risvegliò nuovamente con un sussulto, battendo un pugno a terra, rabbiosa. Se solo avesse saputo delle vere intenzioni della sua “maestra”, e che tutta la storia della meditazione serviva solo a farle perdere tempo...

    Posso riuscirci. Devo sol- ...Uh?

    La meditazione venne interrotta dal secondo studente. Studente che poteva dire di aver visto, o almeno, il suo atteggiamento e la sua inconfondibile maschera erano già stati causa di una crisi isterica da parte di Hebiko.
    Si sarebbe alzata in piedi, sibilando aggressiva verso il nuovo arrivato, acchippando Darwin prima che potesse avvicinarsi a lui, sibilandogli qualcosa sottovoce non appena Kiyomi si fosse distratta un momento:

    Non so che intenzioni tu abbia, se vuoi dar fastidio a qualche foglioso non è affar mio. Ma mostra ancora la tua… maschera ad Oto, o prova a disturbarmi durante questo allenamento e passerai una pessima giornata.

    E poi iniziò l’allenamento. Forse. Perchè tutto ciò che potè vedere la Vipera erano buffe pose di danza, che la sensei incitava loro di replicare.

    ...Danza classica? Siamo seri? E’ così che vi allenate a Konoha??

    Non potè ribellarsi ulteriormente, dato che Kuso sembrò apprezzare quel tipo di addestramento più del dovuto, e lei non poteva esser meno ad un’idiota. Non riuscì però a trattenere un mugolio disgustato alla vista del suo abbigliamento: non pensava di poter vedere cose peggiori dopo averlo visto completamente nudo.

    Kami datemi la forza… BENE! Facciamolo.

    Con un’espressione rabbiosa che non si addiceva ai suoi movimenti delicati, replicò le pose senza troppa difficoltà data la sua estrema elasticità, un po’ più arduo era mantenere l’equilibrio. Ironicamente, quel tipo di allenamento le sarebbe davvero potuto risultare utile: perdere l’equilibrio in un combattimento poteva essere fatale, e un buon metodo per imparare a mantenerlo poteva essere proprio la danza. Pliè e Gran pliè non furono un problema per Hebiko, ma passare da tutto il piede poggiato a solo le punte rese tutto più difficile.

    Com’è possibile che quel coso sappia farlo?! Chi avrebbe mai osato insegnare danza classica a lui!?

    Vedere Kuso eseguire gli esercizi alla perfezione era una motivazione sufficiente per evitare di pensare all’effettiva inutilità di quell’addestramento e puntare ad eseguirlo al meglio. Le ci vollero parecchi tentativi per capire come mantenere l’equilibrio sulle punte, senza considerare l’imbarazzo che le provocava il Developpè, forse il più difficile tra tutti dato il misto di dover mantenere l’equilibrio e non pensare all’imbarazzo di indossare una gonna.

    E tu vedi di non guardare, animale!!

    Durante tutto il tempo, Darwin sarebbe rimasto nei dintorni della sua padroncina, talvolta minandone l’equilibrio e costringendola a ricominciare. Tuttavia entrambi avrebbero notato come la sua pazienza fosse rivolta solamente alla chimera, dato che ogni volta che la disturbava, Hebiko semplicemente lo prendeva, spostandolo di un po’, chiedendogli cordialmente di restarsene seduto in disparte.
    Distrazioni a parte, ammirava il senso di equilibrio che possedeva quella ragazza, promettendosi di raggiungere quella perfezione. Forse aveva davvero sottovalutato quell’insegnamento. O forse la sua incapacità di leggere nella mente e capire le vere intenzioni delle persone le impediva di arrabbiarsi, mascherando tutto come un vero allenamento.
    Ci avrebbe messo parecchio, ma sarebbe infine riuscita ad eseguire tutti i passi, più o meno perfettamente. L’ultima piroetta le diede parecchia soddisfazione, sapere che quell’esercizio era finito era già una buona goduria di per sé, ma sentiva di riuscire a controllare meglio il suo equilibrio, e quella era già una piccola vittoria.
     
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    Maestra per un giorno

    Bagno fuori stagione


    La apparente dolce insegnante cercò di ignorare quello scherza della natura avvolto alla coscia del suo allievo, focalizzandosi sul rendere il più complicato possibile il loro addestramento. Certo, quando il ragazzo se ne uscì con quel tutù, pensò ad un ennesimo modo per farla adirare, ma dovette ricredersi dell'idea che si era fatta di lui, quando questi eseguì alla perfezione tutte le pose ed i movimenti che gli assegnò.
    L'unica conclusione a cui potè arrivare, fu che doveva trattarsi di un ex ballerino, e il non averlo saputo prima, mandò completamente in fumo il suo piano, almeno nei suoi confronti. Sfortunatamente per lui, la giornata era appena iniziata.
    D'altra parte, ci pensò la ragazzina ad allietare il cuore della giovane donna, trovando difficoltà nel mantenersi in equilibrio e dandole la soddisfazione di poterla guardare con un'espressione delusa delusa e falsamente mascherata da un finto sorriso. Forse, l'obiettivo di farla sentire una nullità, sarebbe potuto andare a buon fine facilmente, magari sfruttando quell'aria di competizione che percepì.
    Una volta finita la sessione di danza, però, dovette prima fare i conti con l'ultima cazzata da parte di Kuso.

    Lo sguardo attonito e paralizzato della maestra, mentre osservava quella merda che lui chiamò ""vero ballo", avrebbe potuto dire più di mille parole; Kiyomi avrebbe voluto staccargli la testa seduta stante, tanto che era adirata per quell'offesa al genere umano che era costretta a guardare, ed una cosa certa, era che se non ci fossero stati testimoni, non si sarebbe fatta scrupoli a togliere la vita al suo allievo e fare a pezzi il suo corpo. Ma non lo fece.
    O almeno cercò di calmare i suoi istinti, dicendo a se stessa che lo avrebbe punito a fine giornata. Non ebbe neanche il coraggio di interromperlo, per paura che se si fosse lasciata andare ad una sola parola, avrebbe potuto scatenare la sua ira repressa che le stava facendo esplodere le vene in testa e strappargli il cuore. Non poteva tradire il suo personaggio proprio in quel momento; aveva ancora diverse idee con cui torturarli fisicamente e mentalmente.
    Una volta terminato lo scempio, la donna ci mise qualche istante a riprendersi dallo shock, prima di parlare nuovamente.
    B-b...bel...bel ritmo, bravo. Adesso però, concentriamoci sul chakra.
    Ehm... e dato che sei in presenza di due signore, ti pregherei di rimetterti addosso i pantaloni, Lee, ma credo che sia inutile, visto il prossimo esercizio che vi attende.

    Kiyomi avrebbe cercato di mantenere un tono pacato nei confronti di quel pervertito, forse perchè, in fondo, avrebbe potuto sfruttare la situazione per rendere le cose ancora più spiacevoli per Hebiko. Non che non la trovasse una scena disgustosa, ma ci voleva ben altro per imbarazzarla o metterla a disagio.

    Era giunto il momento di passare alla tortura prova successiva, quindi, col suo ormai solito sorriso dolce, riprese il discorso allegramente.
    Allora...non siete andati male, ma per sciogliere completamente i muscoli, passeremo ad un livello avanzato di equilibrio. In acqua. Indicando il torrente alla sua destra.
    La corrente del fiume, di circa un metro e mezzo di profondità in quel punto, era abbastanza forte da poter trascinare via un tronco d'albero senza troppe difficoltà, ma in fondo, per dei ninja allenati, non avrebbe dovuto rappresentare un grosso problema. La difficoltà vera e propria sarebbe stata costituita dalla temperatura, di pochi gradi superiore allo 0.
    La kunoichi invitò Kuso a cominciare a tuffarsi, avvicinandosi poi alla genin per scambiare poche parole con lei. Se il nukenin avesse contestato la proposta, sarebbe stata la stessa Kiyomi a farlo finire in acqua, dandogli una sberla in faccia con la mano sinistra, senza aggiungere una parola in più, ma non perdendo mai il suo carattere tranquillo.
    Non preoccuparti, cara. E' chiaro che Lee è più in gamba, in quanto ad allenamento fisico, ma non vuol dire niente. Certo, questo era un esercizio fondamentale per imparare a modificare le proprietà del chakra, ma è tutto normale.
    Le persone apprendono a velocità diverse, ed il fatto che lui sia più portato di te, non deve scoraggiarti. Io so che ce la farai anche tu ad imparare come modificare il chakra, e sai perchè?
    Se l'otese avesse voluto rispondere, la controrisposta dell'insegnante sarebbbe stata sempre la medesima, qualunque cosa avesse detto per concludere la domanda, puntando l'indice destro verso l'alto ed ammiccandole. Perchè io sono una bravissima istruttrice! E con me, anche i casi più disperati possono farcela, quindi sta' tranquilla: ci riuscirai anche tu.
    E dette queste piccole frasi apparentemente incoraggianti, ma che avevano l'unico scopo di buttarla ancora più giù di morale, avrebbe atteso che anch'essa entrasse in acqua.
    Se uno dei due allievi avesse avuto da controbattere riguardo all'allenamento, avrebbe risposto che faceva tutto parte dell'addestramento particolare tramandato da generazioni ninja di Konoha, come avrebbe risposto che un vero ninja doveva essere abituato anche a combattere a temperature difficili da sostenere, se avessero contestato quella dell'acqua. Il gelido torrente, poi, oltre ad avere speranzosamente un effetto restringente sull'abnorme membro del nukenin, avrebbe sicuramente ridestato le sue capacità cognitive, nel caso fosse svenuto o altro, dopo il duro colpo di Kiyomi, quindi, una volta che entrambi furono in acqua, proseguì con la spiegazione dell'esercizio.
    Questa è un'altra prova di equilibrio e postura. Se riuscirete a restare fermi per 15 minuti, senza farvi trascinare via dalla corrente, sarete pronti per l'ultima fase di riscaldamento. Disse, tirando fuori dal suo obi, un cronometro.
    Ah...e ovviamente va fatto su un piede solo. Pronti? Via! E fece partire il tempo.

    Durante i 15 minuti, sarebbe stata seduta sull'erba a guardarli svolgere il loro compito, controllando di tanto in tanto il cronometro, che andò avanti per ben più del tempo stabilito, arrivando quasi a 25, e nel frattempo, se uno dei due avesse domandato quanto tempo mancasse o se sembrava strano che ci volesse tanto, non avrebbe fatto una piega, tranquillizzandoli e dicendogli di concentrarsi sull'esercizio. Una volta terminato, Kiyomi avrebbe resettato il tempo e si sarebbe alzata.
    Molto bene, bravi. Ma non dovete ancora uscire dall'acqua. L'ultima fase è proprio qui che si svolgerà. Si voltò alla sua destra, indicando il punto in cui il fiume si divideva in 2, a circa 100 metri di distanza.
    Vedete quel bivio? Nuotate fin lì e tornate il più velocemente possibile. Solo così potrete dimostrare di essere completamente pronti ad imparare le manipolazioni del chakra.
    Forza, forza, non perdete tempo, la giornata non durerà per sempre e abbiamo molto lavoro da fare!

    Per incitarli ad iniziare, avrebbe battuto le mani più volte, fino a quando non fossero partiti. Il primo tratto di strada sarebbe stato anche troppo semplice, aiutati dalla corrente che viaggiava a loro favore, ma la parte davvero complicata, sarebbe stata il ritorno, considerando che se non avessero avuto una buona preparazione a resistere alle basse temperature, i loro arti avrebbero iniziato ad intorpidirsi dopo i primi 20 minuti, il che avrebbe reso ancora più complicata la seconda parte della prova
     
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    Madonna l'ammazzo...

    No , stai calmo, so che offendere il ballo di Billy è probabilmente un peccato punibile con il più profondo dei gironi infernali, però non è il momento di sbroccare, devi ascoltare me ora, perché ti devo parlare.

    Ti sento preoccupato, ti sei di nuovo accorto che la tipa del porno su cui ti stavi segando aveva il cazzo e ti sei ritrovato a piangere nella doccia? La devi superare sta cosa amico mio, oramai tutte le fighe hanno il cazzo, guarda Lapo, diobono lui si che è un maestro.

    .... No, non è questo, è una cosa che riguarda te. Senti lo so che sei nato per far ridere e tutto però ora, e ti prego non piangere, dobbiamo fare un post serio.

    C...Co... come un post serio? Che vuoi dire?

    Disse Kuso balbettando mentre fissava il vuoto.
    Shhhhhhh, non ti far sentire diosanto. Comunque sì, dobbiamo prendere il chakra in questa giocate e non possiamo continuare a cazzeggiare a caso, dobbiamo farlo con un focus.

    Certo, capisco.

    Dai, non fare così, lo sapevi che questo momentoo sarebbe arrivato, ti servono delle determinate abilità se vuoi conquistare il mondo ninja.

    Pensi davvero che ce la possa fare?

    Ma certo campioncino!

    Diventerò Hokage?

    No, questo no, cioè, non sei nemmeno di Konoha.

    E allora Itai?

    ... Beh, hai ragione, però sei un pazzo.

    E allora Razien?

    Si ma sei proprio stupido.

    E allora Hoshi?

    Sai cosa? Hai effettivamente le carte in regola per diventare un Kage.

    Yeeeeeeeeeee.

    Ora attento che la tipa sta parlando.
    Kuso si guardò attorno confuso per qualche secondo dopo che la maestra chiese a Lee di tuffarsi nell'acqua.

    Ah già, sono io, certo che sono io.

    Avrebbe quindi detto girandosi verso un punto indefinito per poi fare l'occhiolino.
    Si diresse quindi verso il fiume per poi gettarvisi con un elegantissimo tuffo a bomba, sprofondando completamente per poi riemergere qualche secondo dopo, circa dieci metri più a valle di dove sii era buttato.

    MA FA UN DIACCIO PAZZESCO IN QUESTO FIUME DI MERDA DIOSANTO!

    Non solo faceva freddo, ma la la prova richiedeva anche di opporsi a quella corrente che in pochi attimi lo aveva trascinato via.
    Ed eccoci qui, il momento dove dobbiamo fare i seri, vediamo di sbrigarlo il più in fretta possibile.

    Come faccio a restare fermo?

    Guarda, è un addestramento per il chakra adesivo quindi sono piuttosto sicuro che tu debba usare quello.

    Si ma come?

    SE LO SAPEVI USARE NON TI SERVIVA L'ADDESTRAMENTO! Ora stai calmo e fai come ti dico.
    Restare fermo per il momento era una prova fattibile, Kuso incastrò i piedi tra le pietre e contrasse al massimo l'addome in modo da far fronte alla forza della corrente, tuttavia il tempo richiesto dalla maestra era ben più lungo di quello che i muscoli del ninja mascherato gli avrebbero permesso, avrebbe quindi dovuto trovare il modo di ovviare a tale problema e, visto che in scheda non aveva il minimo aluso a intuito, senjutsu o abilità intellettive qualsivoglia, lo poteva fare senza che nessuno di voi diti nell'ano potesse opporsi.
    Se i muscoli non potevano farcela da soli avrebbe dovuto utilizzare il chakra, ma farlo per rafforzare gli stessi avrebbe comportato un consumo ingente che alla fine si sarebbe rivelato contro produttivo ai fini della prova, portando Kuso allo sfinimento ben prima del suo termine.
    Non era un mistero che i ninja avessero l'abilità di scalare i muri e camminare sull'acqua tramite l'utilizzo del chakra, serviva solo che Kuso scoprisse il metodo, visto che quell'incompetente della sua maestra non glielo aveva spiegato.
    Il ninja mascherato cominciò quindi a rilasciare piccole quantità di chakra dalle piante dei piedi mentre manteneva tutto il corpo contratto per resistere alla corrente.
    La prima prova fu riuscire a non far disperdere il chakra non appena rilasciato, la corrente certo non aiutava per quello.
    Kuso ridusse lentamente la dose di chakra emesso fino a che non arrivò ad una quantità che riusciva a controllare sul posto senza che venisse dilavata dall'acqua del fiume.
    A questo punto cominciò a lavorare sull'essenza del chakra, non doveva infatti essere una semplice emissione bensì avrebbe dovuto fargli assumere delle caratteristiche adesive che gli permettessero di rimanere incollato sul fondo del fiume.
    A questo proposito Kuso si aiutò pensando alle ventose del polipo e tentò di far si che il suo chakra avesse le stesse fattezze, lentamente il ninja sentì il flusso sulle piante dei piedi cambiare di qualità fino a che non le sentì leggermente più adese alle rocce sottostanti.
    Quello su cui doveva lavorare adesso era la quantità.
    Disincastrò il piede destro dalle rocce e provò a testare la sua adesività, per quanto la qualità del chakra sembrava essere giusta, la quantità emessa non avrebbe permesso a Kuso di far fronte alla corrente del fiume.
    Aumentò quindi , molto lentamente l'afflusso a tale piede, tentando di mantenere la stessa qualità e densità di chakra, senza però averne una parte dispersa dalla corrente stessa.
    Quando si sentì sicuro il ninja mascherato disincastrò anche il piede sinistro per poi far affluire anche ad esso lo stesso chakra del controlaterale.

    Maiala che paroloni, ho capito che dobbiamo fare i seri, però datti un contegno.

    Il fine lavoro di dosaggio del chakra sembrò funzionare, Kuso era infatti fermo senza che i piedi fossero incastrati sul fondale.
    Lentamente rilasciò anche i muscoli addominali , aumentando leggermente l'afflusso di chakra alle piante dei piedi per essere sicuro di non venire portato via, fino a trovarsi finalmente rilassato.
    Non sapeva quanto tempo aveva impiegato a raggiungere quel risultato, ma sicuramente meno di quindici minuti visto che Kiyomi non aveva ancora proclamato la fine della prova.

    Quindi la parte seria è finita?


    Magari amico mio, magari.
    Passarono ancora alcuni minuti prima che la maestra ponesse davanti a Kuso un'altra sfida, certo, avendo fatto tutto quel lavoro per la prima parte il ninja mascherato sarebbe stato avvantaggiato per quella prova, tuttavia doveva raggiungere un controllo ancora più fine del chakra per riuscirvi.
    Arrivare al bivio non fu un problema, fu sufficiente interrompere il chakra adesivo e farsi trascinare dalla corrente che in poco tempo Kuso si ritrovò nel punto stabilito, una volta lì riattivò il controllo del chakra per rallentare e quindi fermarsi.
    Ora veniva il difficile...

    Facile o difficile l'importante è venire.

    ...Il ninja avrebbe infatti dovuto camminare di nuovo fino al punto di origine.
    Kuso raddoppiò il flusso di chakra al piede destro mentre annullava a quello sinistro per portarlo in avanti ed eseguire il primo passo, una volta a contatto col suolo eseguì quindi il procedimento opposto per muovere l'altro piede e cominciare quindi a camminare.
    Ogni passo il chakra adesivo veniva scambiato da piede a piede, certo, magari si trattava ancora di un controllo rozzo, ma senza dubbio era efficace per quello che serviva a Kuso.
    Restare attaccato al fondale non era però l'unica difficoltà, camminare contro quella corrente imponeva al ninja mascherato anche uno sforzo fisico non indifferente che lo portò ad avere un evidente fiatone una volta tornato al punto d'origine.
    Stanco ed infreddolito , con il pene assai ritirato, Kuso era però soddisfatto del suo risultato. Che quell'addestramento gli avrebbe davvero permesso di apprendere qualcosa e non solo di fare lo scemo non lo avrebbe mai pensato.

    Credevi eh?

    Disse quindi Kuso alla maestra. L'uomo mascherato poteva sembrare un ritardato, un pervertito ed uno tendente all'omosessualità, ma certo era anche un ninja.
     
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    Sangue freddo

    III



    Hebiko non poteva sapere che la parte del ballo sarebbe stata la meno problematica, nonostante l’imbarazzo. Veder Kuso svolgere gli esercizi con una leggiadria irreale, finale a sorpresa a parte, lo aveva reso per la seconda volta il suo bersaglio, giusto per sfogare la rabbia data da quella tortura. Certo, se solo avesse saputo che la colpa di tutto era la maestrina… Il suo sfogo si sarebbe sicuramente mostrato più violento.
    Kiyomi tentò di demolire l’autostima della Vipera, pur nascondendosi dietro una maschera di dolcezza e positività. La ragazza non potè trattenersi dal sibilare, assottigliando appena gli occhi, insicura sul significato delle sue parole; allargò di poco le pupille, mostrandosi poi sorpresa, una volta che ragionò sul discorso della donna.

    ...Sì. Sì hai ragione! Se riesci ad insegnarlo a quel beota, io posso impararlo in un battito di ciglia!

    Aveva pur sempre imparato a fraintendere dal migliore. Stavolta in positivo, perché un fuoco si accese dentro di lei, decisa a superare Kuso non in forza ma in abilità e capacità di adattamento. Si spogliò, restando in intimo, posizionando i suoi vestiti in un luogo asciutto in modo che non appena uscita dall’acqua ed asciugata sarebbero stati in grado di riscaldarla. Non che avesse altra scelta, pudica com’era evitava di spogliarsi inutilmente, e quella era una delle occasioni dove si ritrovava costretta. Kiyomi però attirava sufficienti attenzioni da impedirle di preoccuparsi del maniaco che aveva di fianco.
    Prese fiato, lanciandosi in acqua, Darwin che la fissava dalla riva, quasi preoccupato. Hebiko riemerse bestemmiando e tremando per il freddo; le sue grida mandarono in panico la bestiola, che prese a correre lungo la riva, incapace di raggiungere la sua padrona.

    B-buono Dar-r-rwin, sto b-bene… P-più o me-e-no.

    Il suo lato rettile non apprezzava quel trattamento, per quanto anche il caldo eccessivo la disturbasse, era sicuramente in grado di resistervi meglio, mentre d’inverno andava alla ricerca delle più disparate fonti di calore.
    La prova d’equilibrio precedente sembrò prendere un senso, ora dovevano fare la stessa cosa ma in acqua, e senza inutili passi di danza; abituata agli addestramenti Otesi, per quel che ne sapeva la maestrina stava facendo un ottimo lavoro. La Vipera concentrò il chakra sui piedi, indecisa sul dafarsi: non era richiesto uno spostamento, quindi il suo primo obiettivo fu quello di creare delle sorta di radici di chakra per saldarsi al fondale, potendo così mantenere l’equilibrio richiesto. Come idea non sembrò male, ma concentrarsi era piuttosto difficile, sentiva il cervello letteralmente congelato, senza considerare la corrente che cercava di trascinarla via. Sfruttò il suo braccio allungabile per legarsi a delle grosse rocce a riva, evitando così che la corrente avesse la meglio su di lei prima che potesse capire come sfruttare il chakra.
    Non fu in grado di aggrapparsi a mò di radice, tutto ciò che ottenne fu quello di smuovere il fondale, senza speranza di equilibrio. Sentire Darwin strillare, inutilmente (quasi) preoccupato per lei non aiutava la sua concentrazione. Si costrinse ad ignorarlo, sfruttando la sua seconda idea: cercare di rendere il chakra appiccicoso. Sembrava una soluzione migliore della precedente, e sapeva bene che ci fossero persone in grado di camminare su superfici improbabili o addirittura a testa in giù.

    Ventose? Suona bene.

    Tanti anellini di chakra sotto ai suoi piedi andarono a formare delle piccole ventose, capaci di adattarsi ad ogni superficie, che oltre a permetterle l’equilibrio potevano permetterle lo spostamento. Doveva solo ripeterlo finché non le veniva naturale, mentre veniva disturbata dalla corrente e, stranamente, non da Kuso.

    Pensavo che solo ad Oto facessimo addestramenti così terribili.

    Quei 15 minuti stavano durando un po’ troppo, ma la Vipera non vi diede peso, convinta che tutto fosse ampliato a causa del freddo che ormai aveva intorpidito tutto il suo corpo. Una volta finito il tempo, la donna invitò i due a farsi una bella nuotata avanti e indietro, cosa sulla quale non si trovò d’accordo, senza paura di dimostrarlo. Si spostò verso la riva camminando, sfruttando quello che era riuscita ad imparare da quell’esercizio, scivolando un paio di volte resasi conto di come fosse più difficile adattare le ventose ad un piede in movimento. Uscì dall’acqua, tremante, e avrebbe risposto a Kiyomi prima che questa potesse aprir bocca:

    No, n-non ci to-orno lì dentro. Sco-cordatelo.

    Se avesse chiesto spiegazioni, si sarebbe voltata sibilando piuttosto aggressiva verso la donna, lasciando che vedesse per bene con chi aveva a che fare:

    Sono pr-raticamente un ser-r-rpente. Ca-apirai che il fred-do è un enorme p-problema per me.

    C’era un secondo problema: non si trovavano né in una piscina, né alle terme, e non sapeva come trovare asciugamani o simili. Non appena Darwin le si avvicinò, solo il contatto con la gamba le fece percepire una sensazione di calore che avrebbe sfruttato appieno: prese la bestiola, stringendosela al petto, lasciandosi scaldare dal suo arruffato pelo misto piume che possedeva. Tremante come una foglia, nemmeno si rese conto che quel folle di Kuso aveva accettato la sfida della nuotata, uscendone vincitore.
     
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    Il passo successivo


    Cosa non si fa per portare avanti una dolce vendetta. Vedere i due ninja soffrire per il freddo pungente dell'acqua, rincuorò Kiyomi e le diede la soddisfazione di sapere che i suoi sforzi stavano dando i suoi frutti, tanto che la ragazza rinunciò all'idea di nuotare controcorrente. L'ex otese ne fu felice, ma non lo diede a vedere, accettando la decisione della ragazza senza opporsi.
    Oh...bè, fai pure, non è certo un obbligo.
    Mentre l'altro shinobi finiva il suo esercizio, intanto, Kiyomi si recò presso la sua borsa, estraendone un flauto traverso dorato, con cui poi si riavvicinò al punto in cui sarebbe dovuto tornare Kuso. Inaspettatamente, quest'ultimo completò la prova in modo alquanto bizzarro, camminando lentamente invece di nuotare. Non sapeva il perchè di quel comportamento, ma neanche le importava, avendo già constatato che si trattasse di un soggetto non del tutto normale, come non diede peso al suo saluto non appena uscì dall'acqua.
    Ehm...sì, credevo. Comunque bravo. Non era quello che avevo in mente, ma bravo.
    E ora passiamo all'addestramento vero e proprio, ragazzi.

    La genin si avvicinò al grosso tronco a terra e ne staccò un paio di rametti, che poi passò ai suoi due studenti, passando prima vicino a Kuso e poi a Hebiko.
    Avete dimostrato di avere una preparazione fisica adatta ad imparare ad usare la proprietà adesiva del chakra, chi più, chi meno...quindi potremmo anche provedere a vedere il suo funzionamento.
    Dopo essersi allontanata di qualche passo, la donna pose sul suo indice destro il lungo strumnto musicale, volgendo poi la mano verso il basso e mostrando ai presenti come l'oggetto restasse attaccato al polpastrello senza cedere alla gravità.
    L'obiettivo di questo esercizio è semplice: non dovete far altro che creare una patina quasi impercettibile di chakra, concentrandolo sul palmo della mano. Ognuno ha un modo diverso di farlo, cambia da soggetto a soggetto, ma se riuscite a trovare un modo per dare al chakra un'azione attrattiva verso l'oggetto, è fatta.
    Lasciate fluire il chakra attraverso le vostre mani, in quantità esigua, ma costante. Dovete cercare di mantenere un flusso stabile.
    Non ci vorrà poco, quindi prima cominciate e prima finirete, su. Io cercherò di creare un'atmosfera che vi aiuti a concentrarvi.

    E detto ciò si sarebbe avvicinata al tronco d'albero e si sarebbe seduta, ma prima di iniziare a suonare, avrebbe avuto un'ultima cosa da dire.
    A proposito. Durante questo esercizio è molto probabile che il chakra intralci i vostri muscoli, dandovi una sensazione di spossatessa e forse dei crampi. Ricordatevi che è normale, quindi niente paura e continuate.
    E con un sorriso avrebbe chiuso gli occhi, e dopo aver messo la schiena eretta ed aver avvicinato il flauto traverso alle sue labbra, prese un bel respiro ed iniziò a soffiare dolcemente nello strumento, mentre le sue dita si muovevano abili sui fori per creare una melodia molto rilassante e relativamente piacevole.


    Era tutto piuttosto chiaro, no? L'unica cosa che i due allievi non avrebbero saputo, e probabilmente sospettato, fu che durante la sua performance, che di certo non sarebbe durata pochi minuti anche se i due ebbero già appreso da loro stessi l'esercizio base, Kiyomi avrebbe infuso nel suo soffio una piccola quantità di chakra di tanto in tanto.
    Quel chakra sarebbe servito ad attivare una delle sue particolari tecnicheSibilo della Morte
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Melodia (5)
    L'illusione si attiva se la vittima ascolta la melodia composta dall'utilizzatore ed è presente entro 12 metri da questo; la melodia può essere prodotta da uno strumento e deve essere riconoscibile come suono prodotto. La vittima sarà Scoordinata e avrà gli arti superiori o inferiori, a scelta
    dell'utilizzatore, Semiparalizzati.
    L'efficacia è pari a 30.

    Tipo: Genjutsu
    (Livello: 4 / Consumo: Medio )
    [null]

    [Da genin in su]
    . In questo modo, la giovane donna poté sfiziarsi con la successiva parte della sua tortura, ovvero paralizzare il braccio attualmente utilizzato per svolgere l'addestramento ai due studenti, ovviamente a distanza di tempo. I ragazzi, quindi, avrebbero sentito i muscoli cedere all'improvviso dopo un enorme brivido, e l'arto sarebbe rimasto paralizzato e inutilizzabile per diversi minuti.
    La maestra avrebbe usato la tecnica, in totale, 2 volte sul povero pazzo e ben 3 volte su Hebiko, così da provare a demoralizzarla ancora di più. Tuttavia, come ormai era di consueto fare in quella giornata, avrebbe incoraggiato i due ragazzi a proseguire l'addestramento, spacciando la paralisi per uno sforzo che il fisico non ebbe retto. Avrebbe continuato finchè ognuno dei due non avesse appreso perfettamente il controllo di quell'abilità, attendendo e suonando, ferma al suo posto.
     
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    Mi ero appisolato




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    Praticamente stavo postando no, e ho detto, va beh, mi prendo una pausa per dormire, e boom. Tre mesi, non è che mi ero completamente scordato delle giocate eh, cioè non accadrebbe mai, comunque.
    Scuotendosi come un cane bagnato, Kuso tentò di asciugarsi il più possibile dalla gelida acqua che ancora bagnava il suo corpo.
    L'esercizio era andato bene, addirittura meglio della sua nuova amica grassa!

    Non è che uno ha il cazzo grande così a caso.

    Ce l'hai solo perché ti serve per le future competenze e per dare noia agli altri

    E per compensare, non dimenticarti che è anche per que...

    In preda ad un urlo Kuso cadde a terra con un potente crampo allo scroto, e pensare che da studente di medicina non lo avevo neppure mai sentito parlare, guarda a volte la vita quanto è bizzarra.
    A fatica il ninja mascherato si rialzò appoggiando entrambe le mani sulle ginocchia e respirando a fatica.

    Tutto ok eh... è stato un misto di cose, l'acqua fredda, l'inflazione, l'adipe di Waket, ma ora sto bene...

    Ascoltò quindi il resto della spiegazione della maestra senza ovviamente dire che, l'esercizio da lei appena descrtto, era lo stesso che il sexyninja aveva utilizzato per la prova precedente.

    Sarà anche stupido, ma non è che mi fo inculare facilemente!

    ...

    ...

    ...

    INTENDO FIGURATIVAMENTE!

    Ah ok, allora mi torna.

    Roger stellina!

    Disse Kuso rivolto alla sua insegnante mentre si appropinquava ad eseguire quell'esercizio da lei descritto.
    Una cosa non aveva calcolato la vaccona, che Kuso lo sapesse già fare, il ninja mascherato infatti si limitò a ripetere sulla mano la stessa concentrazione che aveva in precedenza eseguito sulla pianta dei piedi.
    In un paio di minuti infatti una patina di chakra si formò sulla mano sinistra di Kuso, che effettivamente cominciò anche a sentire tutto il braccio intorpidito.

    Umh, questo mi fa pensare alla sega dello straniero, ce l'hai presente no?

    Sì ce l'ho presente.

    Intendo quella in cui ti siedi su un braccio finché non diventa intorpidito e poi lo usi per farti una sega con la sensazione che sia effettivamente un'altra persona ad avere in mano il tuo ...


    HO DETTO CHE CE L'HO PRESENTE!

    Ho capito, madonna, stai calmo però, si faceva per parlare.

    Porca miseria me le levi dalle mani cristoiddio.
    Comunque, Kuso aveva eseguito l'esercizio a modino, come si suol dire, quindi decise di attendere che anche la sua compagna ebik...hebuk...iebak.... insomma quella, avesse terminato il suo.
    Stranamente però, nonostante avesse già interrotto l'esercizio, una seconda paralisi gli pervase il braccio sinistro.

    Eh però è strano forte eh?

    Ommioddio ma pensa, no?

    Cosa?

    Allora, quando hai eseguito lo stesso esercizio in acqua, in una situazione decisamente più critica, ti sono prese queste paralisi?

    Beh, no....

    Bene, quindi, qual è la differenza tra prima ed adesso?

    Cheeee.. uso le braccia?

    Oddio... Sì, anche quella, ma cos'altro c'è di diverso....

    Laaaaa.... musica?

    Bingo.

    Nah, non ci credo.

    Yep.

    Nah, non può essere così vacca.

    Davvero Kuso? DAVVERO?

    ....

    Lentamente il ninja mascherato si avvicinò alla maestra come se avesse dei dubbi sull'esercizio, quando fu abbastanza vicino sussurrò alla tipa tettona:

    Solo perché faccio il cretino non è detto che non conosca le arti ninja, non è che non mi sia accorto di quello che stai facendo... e lasciamelo dire, bel lavoro! Lo trovo assai eccitante, mi ricorda un botto di mia mamma, quindi apposto così.




     
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    Dispetti

    IV



    Hebiko fissò la donna che con nonchalance le aveva appena rivelato che quella parte dell’addestramento con un’espressione allibita. Ancora tremante, sibilò nervosa, domandando con un accenno di isteria:

    Cosa v-vuol dire non è un ob-bligo!? C-che siamo venuti qui a f-fare??

    La rabbia se non altro la stava aiutando a scaldarsi. Non appena lo stramboide mascherato finì la sua parte di addestramento, Kiyomi spiegò loro come quella appena fatta fosse una sorta di preparazione, nulla più di un esercizio di riscaldamento. Inutile dire che la Vipera si sentiva presa in giro a sufficienza da volerla prendere a schiaffi ed infilarla nel primo pozzo disponibile, ma finì col cedere al buonsenso ed utilizzare le energie rimaste per terminare quel freddo addestramento.
    Se non altro sembrava sapere di cosa stava parlando, spiegando minuziosamente il funzionamento del chakra adesivo e come applicarlo. Con tanto di melodia di sottofondo.

    Pfth. Una così non poteva che saper suonare il piffero.

    La melodia non infastidiva la Vipera, e, per la gioia della kunoichi, non era molto pratica nel riconoscere i genjutsu. Così, mentre Hebiko si sforzava di applicare gli insegnamenti della sensei, cercando di rendere il chakra magnetico più che adesivo, all’improvviso un brivido le risalì dal braccio, finendo col paralizzarlo un attimo dopo. La spossatezza data dal riscaldamento, diceva la sensei. Darwin, anche lui accanto all’albero, che zompettava cercando di becchettare qualche insetto, sembrò apparentemente scivolare e finire col muso a terra nello stesso momento in cui la Vipera sentì cedere il braccio. La padroncina pose la sua attenzione su di lui, conscia della sbadataggine del suo animaletto.
    Proseguendo con l’addestramento, un altro cedimento del braccio. Un’altra caduta di Darwin.
    E di nuovo la terza volta.
    Per quanto poco addestrata, la cosa iniziava ad essere troppo sospetta. Assottigliò lo sguardo, fissando la donna ed osservandola soffiare in quell’aggeggio per produrre quella rilassante quanto fastidiosa melodia. L’animale non aveva fatto nessun tipo di riscaldamento, e l’unico nuovo elemento che poteva infastidire lei, Darwin e Kuso, era proprio la melodia.

    Potrebbe piantarla?? Quella roba non aiuta alla concentrazione…

    Non accennò altro, sibilando aggressiva verso la donna per poi tornare al suo esercizio. Non le avrebbe detto apertamente di averla scoperta, ma di certo nella sua lista nera si era appena aggiunto un nome.
     
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    ehm...da qualche parte

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    Maestra per un giorno

    Allenamento estremo


    La giornata procedeva meravigliosamente, e Kiyomi a stento riuscì a non farsi scappare qualche risata, mantenendo un'espressione rilassata anche quando i due studenti le sbraitarono contro.
    Va bene, va bene, non c'è mica bisogno di urlare. Se non è il tuo genere di musica, posso anche cambiarlo, senti se questa ti piace.


    Se nessuno l'avesse interrotta, si sarebbe ugualmente fermata a metà canzone, quel tanto che bastava per far capire ad Hebiko di cosa parlasse.
    Potrei anche suonare altri strumenti che più aggradano il tuo scarso senso della musica, ma non ne ho con me.
    Comunque, direi che vi siate abituati piuttosto bene a concentrare il chakra nelle mani, quindi continuiamo l'allenamento e passiamo agli ultimi esercizi.

    Col suo solito sorriso si sarebbe alzata ed avrebbe indicato degli alberi non lontani.
    Bene. Dato che avete ormai appreso le basi, dovreste essere pronti per il passo successivo.
    E intendo letteralmente. Andate e camminate sugli alberi come ho fatto io mentre ballavo.
    E' una cosa da nulla, può riuscirci chiunque, dopo aver imparato la tecnica.

    Visto che a quanto pareva, Lee si era accorto dello "scherzetto" che stava giocando ad entrambi (anche se non poteva fregarsene di meno, di ciò che pensava quel mezzo ritardato), e non volendo irritare ulteriormente Hebiko, pensò bene di inserire un nuovo disco nello stereo, stavolta con musica un po' più ritmica, ma facendo uso della sua poderosa quanto limpida voce.
    Spero che questa sia di tuo gradimento, Hebiko.


    L'allenamento sarebbe durato non poco, vista la difficoltà di dover concentrare una quantità tale di chakra da reggere il proprio peso e di mantenerla poca e costante per non mollare la presa, motivo per cui, Kiyomi non si lasciò sfuggire l'occasione di interferire qualche altra volta con la tecnica precedente usando la sua stessa voce come conduttore. In totale paralizzò 2 volte le gambe di Hebiko ed una sola volta quelle di Lee, dato che era chiaro che avesse scoperto il trucco, ma non volendo comunque insospettire l'altra studentessa.
    Una volta che ebbero imparato come camminare agilmente in verticale, avrebbe chiesto di provare a camminare anche su dei rami a testa in giu, cosa che ovviamente sarebbe risultata impossibile per dei genin inesperti come loro; Kiyomi avrebbe sperato in qualche brutta caduta, ma in ogni caso, si sarebbe sentita soddisfatta di far sentire inadeguati ed impreparati i suoi allievi.
    Dopo che ebbero fatto qualche tentativo, li avrebbe infine richiamati a sè, cercando falsamente di non farli preoccupare se ancora non riuscivano a padroneggiare la tecnica al meglio.

    La canzone di naruto ovviamente è solo la prima di una serie, giusto per farvi capire lo stile.
    Comunque Waket, il fatto di accorgerti che darwin perde l'equilibrio, meglio lasciarlo stare, perchè con la tecnica posso scegliere io chi paralizzare, non è una cosa generale. Tanto è vero che non vi paralizzo gli arti contemporaneamente fra voi, altrimenti sarebbe troppo chiaro, il misfatto. Rassegnatevi, dovete subire e zitti XD


    Edited by Yusnaan - 21/10/2017, 10:52
     
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    Lo zio pipistrello




    Legenda
    Narrato Giocatore
    Parlato Kuso
    Pensato Kuso


    La tanto rossa quanto scoordinata compagna di Kuso non sembrava gradire molto il tiro mancino che la popputa cagna che si trovavano come maestra gli stava tirando.

    Calme calme signore... ce n'è abbastanza per tutte e due!

    Disse il folle, completamente a caso.
    Quella **** di una maestra sem..

    L'hai beeppata? Davvero?

    Beh è una parola veramente brutta.

    Abbiamo fatto una giocata dove abbiamo utilizzato dei bambini ritardati come arma, davvero mi beeppi una parola?

    Ma guarda che è brutta forte.

    Ma chi se ne frega, è un mondo libero questo!

    Se lo dici te...
    Quella bricconcella di..

    WOOOOOOOOOOOOOOO! EHY EHY EHY Cioè così no però.

    Ma io te lo avevo detto che era brutta!

    Si ma o pensavo qualcosa di brutto tipo Hidan non tipo Tezzu, cioè questo è veramente brutto.

    Ma oramai l'ho scritto!

    E cancellalo per l'amor di Dio, stai postando adesso!

    Si ma se lo cancello poi tutta questa conversazione non avrebbe senso , mi toccherebbe cancellarla e poi la gente non perderebbe tempo a leggere tutte queste stronzate nella speranza che, almeno in qualche punto, si faccia riferimento all'addestramento che stai facendo, cosa che non accadrà.

    Beh, anche questo è vero.

    E poi pensa al lato positivo, mentre facevamo tutto questo discorso è finita Despacito.

    Almeno quello...

    Il ninja cremisi sarebbe infatti risultato completamente assente durante tale canzone suonata dalla maestra, come se la sua anima avesse lasciato il suo corpo, sul suo volto inespressivo ed anonimo sarebbero brillati occhi vitrei, che però non potete vedere perché ha la maschera quindi diciamo che ve lo dico così per fare scena, fino a quando, a metà della spiegazione della maestra, non si sarebbe come ripreso, esordendo con:

    Nonostante si possa non pensare, Roma è tra le capitali che ricoprono una tra le superfici più vaste in chilometri quadrati, in Europa è infatti seconda solamente a Londra.

    A cosa si riferissero quelle parole e il perché la geniale mente di Kuso avesse deciso di dirle proprio in quel momento nessuno lo avrebbe mai scoperto in quanto il ninja dimenticò la totalità dei fatti non appena chiuse la bocca e terminò di ascoltare la spiegazione della vacca con estrema attenzione.
    Il compito non sembrava troppo difficile, era infatti alquanto simile alle tattiche che aveva utilizzato nel fiume per non farsi trascinare dalla corrente; il folle, per quanto stupido, aveva infatti già appreso come modulare l'afflusso del chakra da una pianta all'altra dei piedi in modo da poter camminare, tuttavia la situazione attuale avrebbe richiesto degli aggiustamenti.
    Kuso si avvicinò ad un albero e vi poggiò la pianta del piede destro mentre sosteneva il peso del proprio corpo con la gamba sinistra, lasciò quindi affluire la quantità di chakra che aveva trovato ideale per la prova del fiume e provò a spostare sulla gamba destra peso in maniera crescente per vedere quanto riusciva a poggiarne prima che la suola scivolasse dalla corteccia.
    La forza del fiume era inferiore a quella che la gravità esercitava sul corpo del ninja pertanto la quantità di chakra concentrata si rivelò insufficiente a sostenerne la totalità del peso facendo scivolare il piede di Kuso fino a terra.

    Ok troppe righe serie, sketch comico. Sapete qual'è la differenza tra una prostituta ed un bambino di sei anni? Evidentemente nemmeno io, per questo posto dal carcere. Ottimo, torniamo all'addestramento.

    Il ninja assunse nuovamente la posizione iniziale e ripetè il procedimento di prima ma stavolta aumentando l'afflusso del chakra adesivo alla pianta del piede in concomitanza all'aumento del peso. Così facendo riuscì a sostenere il proprio corpo sulla gamba destra che però si intorpidì, facendo finire il folle col culo per terra, che , invece di scoraggiarsi, si voltò verso la maestra effettuando un occhiolino ammiccante.
    Il ninja cremisi si rimise in piedi ed eseguì nuovamente il movimento; adesso si stava sostenendo con una gamba sola, ma questo non bastava: mentre nel fiume portare la totalità del chakra da un piede all'altro era sufficiente per procedere, in una situazione di camminata dinamica come quelle che avrebbe dovuto effettuare sugli alberi questo non sarebbe stato abbastanza.
    Poggiò quindi anche la pianta sinistra sulla corteccia e cominciò a distribuire peso su di essa mentre in contemporanea la irrorava di potenza di chakra adesivo che, in egual modo, toglieva alla panta destra.
    Si trovò quindi in una situazione in cui sia peso che chakra erano in egual modo distribuiti sulle gambe, la situazione era stabile ma adesso doveva camminare; il processo non era teoricamente difficile, sarebbe bastato aumentare la forza del piede di sostegno e contemporaneamente diminuire quella del piede che si voleva portare in avanti in maniera lineare in modo di avere sempre la forza totale invariata visto che era quella che reggeva il suo peso.
    Il folle effettuò quindi un paio di prove, all'inizio i movimenti erano impastati, rallentati, quasi come se nei suoi arti vi fossero ingranaggi arrugginiti, ma in pochissimo tempo vi prese confidenza e fluidità riuscendo infine persino a correre sulla superficie verticale del tronco.

    Non guardi proprio non posso, mi dispiace moltissimo, davvero.

    Disse alla maestra quando gli chiese di camminare a testa in giù.

    Ho un po' di diarrea ed un mio zio pipistrello mi ha detto che veramente in questi momenti non è veramente il caso di stare in quella posizione, cioè davvero eh, non l'augurerei a nessuno, santo zio, pace all'anima sua.

    Concluse il folle baciandosi l'indice destro per poi puntarlo verso il cielo.

    Non è morto, è solo che vola, è un pipistrello... mi pare ovvio.



     
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    Frustrazione


    V



    Mentre le due donne litigavano per i gusti musicali, Kuso le interruppe attirando la loro attenzione, ottenendo dalla Vipera una soffiata aggressiva (ancora non sapeva sputare veleno, dovette accontentarsi di un patetico ringhio rettiliano).

    Al diavolo. Suona quello che ti pare.

    Nel mezzo dell'allenamento, Kuso le interruppe di nuovo, stavolta con un'affermazione... Senza senso? La frase sembrava ben strutturata per essere detta da un ritardato, ma sembrava parlare di luoghi di fantasia. La rossa evitò di rispondere, poteva essere solamente stupido, oppure essere uno di quei pazzi molto violenti. Non si sentiva sufficientemente in forze da saper gestire un combattimento a modo.
    La prova si concluse, con Hebiko che, nonostante fosse sicura di non aver imparato nulla, non desiderava altro se non tornarsene a casa. La donna invece propose un ulteriore sfida, per "testare" se gli addestramenti avevano avuto buon fine.

    Se non fosse per Raizen avresti già la testa separata dal collo...

    Stavolta il compito era quello di scalare una parete verticale. Sfida già tosta di suo, senza considerare il problema causato dalla musica, di cui Hebiko ancora non era a conoscenza.
    Al contrario di Kuso che cadde al suolo durante i primi tentativi, l'otese riuscì ad attaccarsi saldamente con il primo piede alla parete, esaltandosi, e facendo la stessa cosa con l'altro. Peccato che la quantità di chakra utilizzato era probabilmente troppa, e finì col sentirsi incollata, restando coi piedi sulla parete e la schiena a terra.

    Porco Amaterasu.

    Frustrata, si staccò dalla parete, ritentando, aiutandosi con le mani e scalandola come fosse un geko. Se anche Kiyomi si fosse lamentata l'avrebbe momentaneamente ignorata, cercando di capire se potesse utilizzare quel tipo di chakra anche su altre parti del corpo. Nonostante si appiccicasse alla parete più del dovuto, la nuova abilità sembrava funzionare. Hebiko ridacchiò soddisfatta, cercando di raddrizzarsi per tentare la camminata, sentendo le gambe cedere. Piantò la mano sulla parete con violenza, appiccicandovisi per evitare di schiantarsi a terra: l'altezza non era così drastica, ma lo spavento la fece reagire istintivamente.

    Fanculo! Ma che diamine mi succede!?

    Più tardi avrebbe dato la colpa alla febbre, che durante la sera si sarebbe alzata, permettendo a Kiyomi di cavarsela senza venir punita.
    Di nuovo, cercando di non appiccicarsi più del dovuto, tentando una camminata in salita. Di tanto in tanto sentiva i piedi strisciare verso il basso, ed aumentava leggermente la presa, cercando di evitare l'effetto ventosa. Ma, nuovamente, qualcosa sembrò bloccarle la circolazione del chakra per un istante, costringendola di nuovo ad appiccicarsi alla parete come una lucertola.

    Sono. Stufa! UgH!

    I successivi (e furiosi) tentativi ebbero pian piano sempre più successo, permettendole di camminare decentemente in verticale. Vennero entrambi sfidati a camminare a testa in gù, e Kuso fu il primo a rinunciare, utilizzando alcune scuse e vaneggiamenti vari.

    HA! Scarso!

    La Vipera, considerando quella un ottima vendetta per l'essere stata screditata in precedenza, si aggrappò al ramo, rovesciandosi e impastando chackra a ventosa, appiccicandovisi sopra. Allentò la presa per camminare, rendendosi conto però che, al contrario, aveva bisogno di più presa rispetto al verticale, finendo con il mollare la presa. Si aggrappò al ramo con le braccia, avvolgendovelo attorno, per evitare la caduta. Frustrata, scese dall'albero, avvicinandosi a Kiyomi, borbottando contro Kuso:

    Ho comunque ottenuto risultati migliori dei tuoi.

    Ci mancava solo la linguaccia.



     
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