OspedaleUna giocata a caso per Shinken e Tezzu

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  1. Juuza
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    Ospedale


    Capitolo II

    Sendo era stato assegnato al vecchio cieco.
    Per lui era indifferente, anzi... forse la cecità del suo compagno si sarebbe rivelata un vantaggio per la sua esplorazione personale del luogo.
    Il vecchio, agilmente, tracciò con il suo bastone una mappa dell'edificio sul terreno ben articolata.
    La cosa era molto strana, un vecchio cieco come poteva conoscere così bene la conformazione dell'ospedale ?
    Forse aveva lavorato tra quelle mura per lungo tempo, forse aveva studiato delle piantine in rilievo con le dita, magari lo aveva progettato lui o magari era in possesso di qualche capacità ninja straordinaria.
    Ormai in quel mondo contorto e perverso niente era come appariva e Sendo lo sapeva benissimo.
    Non avrebbe sottovalutato il suo compagno nemmeno per un istante.
    Il gruppo di ninja si divise in tante piccole coppie che avrebbero dovuto esplorare l'edificio separatamente.
    Il rendez-vous era fissato nel quinto piano interrato.
    Le coppie partirono, Sendo fece tre passi, poi si voltò verso il suo compagno. Era lentissimo.
    Così, con un espressione di sufficienza stampata sul volto, mise le mani in tasca aspettando l'anziano per poi accodarsi a lui.
    Certo l'età avanzata e la cecità erano un problema, ma il ninja non aveva alcuna fretta, così si limitò a seguire l'infermo.
    Come fai a conoscere così bene la pianta dell'ospedale ?
    Gli domandò per ammazzare il tempo.
    Avrebbe potuto rispondergli con una bugia, ma perchè mentirgli?
    Dopo circa un quarto d'ora, quando ormai tutte le altre coppie erano già entrate nell'edificio, anche Sendo e il vecchio ne varcarono la soglia.
    dimmi una cosa, hai qualche capacità ninja ? in fondo non sappiamo cosa potrebbe succedere e avere una panoramica sulle tue abilità mi tornerebbe utile.
    La discesa ai piani inferiori avvenne senza intoppi, tolta la lentezza con cui la coppia procedeva.
    te hai qualche idea sull'origine di questi "disguidi" ? certo è strano che le infermiere di punto in bianco inizino ad avere comportamenti strani, tutte assieme...
    Visto l'incedere con il freno a mano non restava che chiacchierare.
    La situazione all'ospedale doveva tornare alla normalità, non solo perchè l'ospedale ninja del villaggio era un presidio strategico, ma anche per gli affari segreti in cui era coinvolto e che vedevano nella struttura una grossa fetta dei business del suo clan.
    Giunti al secondo piano interrato, le lusci rapidamente scemarono man mano che si inoltravano in profondità, fino a quando il buio assoluto prese il sopravvento.
    Ora era Sendo a trovarsi in difficoltà.
    Mekura più ci inoltriamo, più il buio è fitto, ora dovrai essere anche i miei occhi
    Lo avvertì. Il vecchio probabilmente non si sarebbe accorto del cambio di luce e metterlo al corrente del fatto che ora era lui ad avere un grosso handicap avrebbe giovato entrambi.
    Così Sendo non dovette fare altro che rimanere accodato a quella "saetta" di Mekura.
    Percepiva il suono dei suoi passi avanti a lui e di tanto in tanto gli poggiava una mano sulla spalla per tenere tracciata la sua posizione.
    Ad un certo punto un lampo elettrico balenò sui loro capi illuminando con un piccolo squarcio il soffitto e parte di una grossa lampada che rocambolò rimanendo appesa per un lembo in aria verso i due.
    Quello squarcio di luce, il boato elettrico e metallico furono abbastanza per far percepire a Sendo il pericolo che afferrò con guizzo Mekura per una spalla tirandolo a se come per fargli scudo con il proprio corpo portando istintivamente l'altra mano in avanti in sua protezione.
    Il grosso neon con la sua impalcatura metallica venne bloccato dalla mano di Sendo che disponeva di una forza mostruosa per essere solo un genin.
    Un frastuono metallico seguì l'impatto, prodotto probabilmente dall'impianto di illuminazione che ruzzolò definitivamente a terra.
    I guanti protettivi e il parabraccia avevano attutito.
    Stai attento a dove metti i piedi, è precipitata una lampada.
    Lo avvertì accompagnandolo con un braccio di nuovo davanti a se, per farsi fare strada.
    ...
    Degli strani rumori echeggiarono ovunque, forse c'era qualcuno ed era stato messo in allarme da tutto quel frastuono.
    Hai sentito anche tu ? Sei riuscito a cogliere qualche dettaglio ?
    Lo interrogò cercando di sfruttare i suoi super sensi.





     
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