OspedaleUna giocata a caso per Shinken e Tezzu

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  1. Dorian Pavus
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    Soli al primo incontro


    - III -

    I volontari, alla fine, furono quattro, oltre a Dorian ed al Jonin stesso che aveva fatto la richiesta. Il giovane Pavus non ebbe molto tempo per scambiare chiacchiere o fermarsi ad osservare i suoi compagni dato che, nel giro di pochi istanti, l'uomo che aveva chiamato a gran voce volontari si era gettato nella pianificazione di un metodo per quella missione improvvisata. Forse non ho gli abiti adatti ... pensò Dojin distraendosi mentre il vecchietto presente iniziava a disegnare a terra una mappa che, ad una rapida occhiata, non poteva che essere che la pianta dell'ospedale che avevano davanti. Potrei provare con la giacca di tessuto tecnico marrone regalatami da Raikegi lo scorso anno. È vecchia, non è disegnata da me, ha poco stile, ma forse è abbastanza capiente per tutto l'equipaggiamento che mi dovrò portare dietro. Ebbene sì, lo status "concentrato" dell'Anaga era durato giusto il tempo del proporsi come volontario. Probabilmente se quella parte di lui non fosse intervenuta in questo momento sarebbe in qualche mercatino o boutique di Oto e paesi limitrofi a cercare un nuovo sale da bagno alle mandorle. In ogni caso, optò per il vestito regalatogli da Raikegi. Bisognava soltanto aspettare che tutti si girassero - non era certo uno che si cambiava davanti a tutti, anche se nessuno se ne sarebbe potuto rendere conto. Il giovane cronomante fu riportato al mondo quando il jonin posò gli occhi su di lui. Non era attraente, per sua sfortuna. Sissiggnore! Disse semplicemente con un breve cenno del capo. L'uomo sembrava turbato da qualcosa. Sicuramente non dalla disarmante bellezza dell'Anaga. O forse sì?
    Il Jonin parlò di persone che potevano rimanere indietro e di abbandonare chiunque si trovasse in difficoltà. Non un comportamento da caposquadra senza dubbio, non almeno con le premesse che avevamo avuto fino a quel momento. Ucciderne uno per salvarne cento era comunque un buon compromesso, certo, ma quando non hai idea se questi cento possano davvero morire, l'etica dietro a quella massima va a farsi benedire.

    Una volta separatisi dagli altri ninja, il più alto in grado ed il negromante rimasero soli. La frase che l'alto ninja di Oto pronunciò fu un po' ambigua. O almeno, Dorian ci vide dell'ambiguità. C'è da dire che quell'uomo era capace di vedere cose ambigue anche in un foglio bianco. Ci lavoro con i dettagli. Disse fiero. Se in quel momento l'uomo si fosse girato per porsi davanti a Dorian ed aprire la strada, una volta che avrebbe provato a riparlare con l'Anaga, lo avrebbe visto in un nuovo abito. Marrone, con dei lacci di cuoio incrociati dalle spalle ai fianchi, accompagnati da un tessuto elastico dello stesso colore sotto di essi che sembrava quasi una calzamaglia. Varie tasche e borselli si aprivano dalle parti in cuoio. Il corpo del giovane ninja si stava muovendo di pari passo con il più in alto di grado ma quando si aspettava di dirigersi verso le scale per scendere, in realtà l'altro andò verso una rampa che saliva. Non era quanto accordato e la paura che l'uomo avrebbe potuto abusare di lui, dopo la squadratura iniziale e quelle parole ambigue di pochi istanti prima, si faceva sempre più pressante. Certo, che fosse una reale paura o un sentimento di ansia e curiosità al tempo stesso - perché sia chiaro, del sesso, se buono, non si rifiuta mai -, qualcosa di più riconducibile alla malizia dell'ignoto che all'angoscia del terrore. Più si inoltravano per le scale, più il buio si faceva fitto, più la salivazione di Dorian aumentava. Chi se ne frega alla fine se non è un granché ... magari abbiamo Mr. Querciadura ed io di certo non me lo voglio far scappare. Il Dorian calcolatore, quello freddo e ... mascolino, in quel momento, era probabilmente a cercare un modo per suicidarsi. Poi il Jonin chiese quale fosse allo studente. Dojin Riku Anaga, Signore. Disse, come se svegliato di soprassalto. Ma preferisco Dorian. Dopotutto è semplicemente un acronimo. Poi aggiunse che il suo non era importante. Che si stesse tutelando qualora volessi denunciare uno stupro? Magari stava usando la tecnica della trasformazione per sembrare il guardiano che ho visto più volte ai Gate, di modo da avere un alibi perfetto! Era come giocare al Guardia e Ladri. Dopotutto, Dorian ne aveva fatta una questione di Manganelli.
    Eravamo appena entrati in una stanza piuttosto particolare, forse quella del primario. Un primario sadico, a veder bene, date le evidenti tracce di tortura. Certo, alcuni oggettini presenti potevano essere divertenti da usare in certe situazioni, ma Dorian stava cercando di concentrasi e quindi quel pensiero fu scacciato in un batter d'occhio. Con molta fatica, in realtà. Probabilmente dopo abbondanti minuti di ricerca. A quel punto, comunque, le intenzioni del Jonin gli erano piuttosto manifeste. In ogni caso, all'Anaga era appena stato comandato di cercare un oggetto sferico che doveva essere una "chiave" e gli fu chiesto del silenzio. Con un cenno del capo, nuovamente, acconsentì e si mise alla ricerca.
    C'era davvero di tutto in quella stanza, da semplici bisturi a seghe piuttosto scarne, quasi da falegname, alcuni oggetti nascosti, altri in bella mostra. Sugli scaffali centinai e centinai di plichi e referti medici, alcuni oscurati con l'inchiostro, forse delebile attraverso il chakra - altrimenti non capisco l'utilità di tenerli quando si possono distruggere. Furono proprio gli scaffali che decise di perquisire a fondo: purtroppo non era molto alto il giovane Riku, quindi dovette necessariamente affidarsi ad una sedia per perlustrare i piani più alti di scaffali e mobili, stando attento tuttavia a fare meno rumore possibile, come richiesto dal Jonin senza nome. Purtroppo, se non stranezze come cervelli di neonati, pezzi di cadaveri mutati e feti di gemelli omozigoti morti per aborto in delle giare di vetro contenente un liquidino verde, non trovò niente. Ad un certo punto, però, ebbe l'illuminazione. Cercare nella scrivania del primario. Forse quell'opzione l'aveva scartata fino a quel momento perché riteneva banale e scontato che qualcuno avesse già controllato lì, altrimenti perché mai chiedere di "cercare"? Appena aprì il primo cassetto in basso a destra, un oggetto di legno, grande quanto la mia intera mano, inciso in più punti con una piccola protuberanza al centro, si parò dinnanzi a Dorian. È forse questo? Disse. Se non era l'oggetto cercato, stava quasi sicuramente armeggiando un dilatatore anale.







    Chakra: 10/10
    Vitalità:8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
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    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
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    2: ///
    Note
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24 replies since 23/1/2017, 19:24   439 views
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