OspedaleUna giocata a caso per Shinken e Tezzu

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    Magistra Vitae

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    L'Ospedale del Suono


    Post 3 ~ Fuga


    La giovane kunoichi del Suono si portò le mani davanti bocca e naso, cercando al contempo di trattenere il respiro ed evitare che il conato di vomito appena provato si trasformasse in qualcosa di peggio. La zaffata di carne in decomposizione l'aveva travolta non appena le due figure si erano avvicinate, attratte da un movimento nel loro campo visivo. Scambiarle per infermiere era un errore piuttosto grossolano, ora che le osservava meglio. Non era mai stata nel nosocomio prima, ma poteva comunque affermare che le loro divise erano piuttosto datate e fuori moda. Non era però quello il punto focale, quanto piuttosto lo stato dei loro corpi, tale da spingere Harumi a domandarsi come potessero perfino muoversi senza cadere a pezzi. Le tracce di sangue raffermo, brunito, erano la parte meno terrorizzante del poco rassicurante quadro che si stava formando davanti ai suoi occhi. Quando d'improvviso la luce venne meno, l'otese riuscì a bloccare un urletto di panico solamente in virtù delle mani già strette intorno alla bocca. Bloccata dalla paura di distogliere lo sguardo da quella creatura, che forse aveva usato essere umana un tempo, fece uno sforzo per non voltarsi nella direzione del rumore metallico alle sue spalle. Le inquietanti infermiere invece ne vennero attratte, spostandosi con passi che lasciavano sospettare arti disarticolati dai pressi della ninja di Oto, che sospirò per poi inalare un po' d'aria finalmente respirabile facendone scorta. A quanto pareva era stato il ragazzo che l'accompagnava ad avere quella pensata, o per lo meno lo suppose dalla sua pronta reazione. Afferrandola per un braccio infatti, nonostante l'occultamente che ancora l'avvolgeva, la stava trascinando lungo il corridoio, lontano da quell'incubo. Il quale, tuttavia, non aveva nessuna intenzione di mollare la presa. Pur correndo a perdifiato, le guardiane dei sotterranei stavano guadagnando terreno: era solo questione di tempo prima che fossero acciuffati. Per di più, quando una di quelle emise un grido più simile a quello di un'arpia che di una donna, Oshi si bloccò sul posto, paralizzato. Harumi spostò rapidamente lo sguardo da lui all'infermiera più vicina un paio di volte, cercando di trovare una via di fuga a quella situazione. Alla fine, prese una decisione. Con un sonoro schiaffo alla guancia, cercò di risvegliare il compagno dalla catalessi che l'aveva preso, strattonandolo poi per il colletto. Se non fosse bastato, l'avrebbe raccolto da terra per poi cercare di correre via. Il cuore della giovane le martellava in petto, ma il terrore sembrava scemato. Aveva imparato a tal punto a convivere con la morte, a svalutare la propria vita, che la paura aveva ormai un effetto di breve durata su di lei. Piuttosto, era pronta ad agire, non per sé, ma per il ragazzo che era con lei. Non avrebbe permesso che gli succedesse qualcosa, anche se non lo conosceva che da pochi minuti. Con quella convinzione nell'anima, cercò quello che stava cercando: il passaggio da un reparto all'altro. Avendo una conoscenza almeno sommaria sapeva che gli ospedali avevano sempre, in tali punti, un sistema di porte spartifuoco, in modo che se si fossero verificati incidenti, le fiamme non si sarebbero potute diffondere rapidamente mettendo a repentaglio la vita dei pazienti. Trovatala dopo una svolta, con ormai il fiato della custode sul collo, lanciò letteralmente Oshi oltre il varco, tirandosi dietro i maniglioni, e prendendo a calci qualsiasi arto che si fosse frapposto per impedirlo. Il pulsante, premi il pulsante! Mentre teneva a bada la tenace infermiera, diede quell'ordine con un tono disperato al compagno, nella speranza che si sbrigasse. Il piccolo pulsante, posto sulla parete di fianco agli infissi delle pesanti porte, serviva per attivare il meccanismo magnetico che le bloccava, impedendone l'apertura dall'altro lato. Sempre che funzionasse e non fosse andato in rovina, il che, considerando lo stato pietoso di quel piano, era da non escludere. Quanto sarebbe stata fortunata la giovane kunoichi?

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    Chakra: 49/50
    Vitalità: 14/14
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità: 400
    Resistenza: 400
    Riflessi: 400
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 400
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
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    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
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    3: ///
    Slot Tecnica
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    Note
    Spero di non aver ecceduto nella libertà della descrizione, nel caso edito.

     
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24 replies since 23/1/2017, 19:24   439 views
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