Vivi tra Cielo e Terra

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    L'unica Pista







    Chiunque è stato adolescente, e chiunque nella sua vita ha dato il suo primo bacio, si prova un misto di emozioni che definire è difficile, a posteri è anche difficile inquadrarle, si ricorda distintamente che quel momento pare sia accaduto a rallentatore, l’avvicinamento, le bocche che si schiudono e il primo agognato, umido contatto.
    Era con la stessa attesa che Raizen fissava Febh addentare il panino, dissimulava l’interesse tenendo il suo in bocca per qualche secondo di troppo, ma un esperto osservatore avrebbe potuto notare le sue pupille dilatate intente a carpire ogni singolo istante dell’azione con una certa ansia.
    Un morso.
    Poi due.
    Poi tre.
    Vedeva le ganasce dell’amministratore addentare la tiepida e croccante crosta e portare l’incandescente e infida salsa giù per la gola ad ogni sobbalzo della stessa, annuiva quasi spiritato. Quante ne doveva a Febh?
    Quante botte, ferite, litri di sangue, lividi…? Non riusciva a contare tutto con precisione ma una cosa era certa: in quel momento poteva spuntare qualcosa dalla lista.

    Beh, combinare te ne ha combinate parecchie.

    La Volpe, assai distante ormai dalla concezione che chiunque potesse avere dei demoni, si era munita di libro dei ricordi della mente di Raizen e sfogliava le pagine trattenendo le risate fin troppo spesso.

    Innegabile, ma questo riporta un po’ i conti in pari.

    Curato il naso, operazione che richiese pochi minuti, potè dedicarsi a Febh.

    Piaciuto?
    Quella panineria è una delle mie mete preferite quando ho poco tempo per sedermi a mangiare sushi o ramen.


    Emanava calore. Poteva sentirlo. E il rosso acceso della pelle non faceva che confermare, probabilmente il dolore portato dal peperoncino era riuscito anche a dargli quello sguardo assente con cui aveva commentato il gusto del panino.

    Menomale dai, almeno non dobbiamo perdere tempo, ho una mezza idea su chi potrebbe darci una mano a capirne qualcosa.

    Si avviarono nuovamente all’esterno e nel passare nella via principale sarebbe stato impossibile non notare la “Fresca valle verde” era una latteria di modeste dimensioni, ed oltre a qualche piccolo articolo per la prima colazione e dolci a base di latte aveva ben poco, in quanto il suo mercato era principalmente dato dal latte, e sottoprodotti freschi e dallo smercio delle grosse quantità non direttamente vendute che fluivano nei piccoli spacci. Il caso volle che a quell’ora arrivasse il secondo carico della giornata e che il fresco liquido insieme a formaggi freschi venisse scaricato nel momento in cui il duo più lucertola passava dinnanzi al locale. Uno stile leggermente ricercato, per quanto una latteria potesse esserlo, aveva mantenuto infatti il tono rustico dei negozi di un tempo con pietra a vista e arredi in legno grezzo, mentre i vecchi strumenti del mestiere venivano usati come decorazioni per staccare dal bianco candido del latte che scorreva davanti agli occhi di Febh, denso, quasi cremoso alla vista, un latte che solo i pascoli di Konoha potevano garantire, con quelle gradevoli note decise assenti nel paese dell’erba in cui mancavano terreni leggermente più duri.
    Ma il sogno durò poco, Raizen, alla guida del piccolissimo corteo puntava già all’uscita del villaggio.
    Non sapeva se aveva fatto bene o meno, probabilmente Febh avrebbe potuto dare una grossa mano d’aiuto all’economia del villaggio, ma sarebbe stata per un’altra volta.

    Presto presto!
    Non c’è tempo da perdere!


    Si domandava intanto che effetti avrebbe avuto il peperoncino una volta arrivato nel tratto finale dell’intestino, certo, Febh era uno Yakushi, ma di fatto il peperoncino non era un veleno e di fatto non era semplice da individuare nei tratti intermediari, gli ci sarebbe voluto un infiltrato alla villa, magari Ogen poteva riportargli qualche informazione, la vecchia gli pareva in grado di prestarsi a questo genere di cose.

    Ma bando alle ciance!

    Si punse un dito con un kunai e prelevò la goccia di sangue necessaria ad attivare la tecnica del richiamo, producendo una nuvola di fumo colossale, almeno quanto la bestia che ne uscì: il nobile Ou.

    Yo!

    L’hokage gli diede una pacca sul corpo in segno di saluto.

    Ti avevo già evocato da quando sono Hokage?
    Non me lo ricordo troppo bene… però se guardi li infondo vedi la mia faccia!


    Annuì soddisfatto dei suoi traguardi per poi cambiare discorso.

    Comunque, penso di aver trovato in giro qualcuno con la spada nera, l’unica spada nera che conosco la conosci anche tu, e mi era sorto il dubbio. Prova a descriverla alla lucertola qui.
    Anche perché la cosa ancor più strana è che chi la impugnava… pare fosse identico a me.


    Con quella rivelazione cedette la parola al divino rettile, attendendo risposta forse con più ansia di Febh e della lucertola. Anche se forse proprio il piccolo rettile sarebbe stato il giusto metro di paragone, era molto probabile che Febh non avrebbe creduto alle parole di Raizen fino a che non avesse visto il suo sosia stramazzare in un lago di sangue.
     
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    Draghi e Lucertole
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    La gita all'ospedale fu breve, e non appena l'Hokage fu fuori dalla vista Febh si gettò nella prima fontana a portata di mano e prosciugò un terzo delle riserve idriche di Konoha, salvo poi ingozzarsi di pane che aveva ancora bellamente in mano, in una busta da 12 Kg, quando il suo ospite tornò, con il naso raddrizzato alla meglio, che si proponeva di chiarire la situazione. Lo Yakushi, dal canto suo, non era ancora del tutto convinto della situazione, ma conosceva gli effetti dei suoi veleni e quel cretino li aveva subiti appieno senza spifferare niente...e per quanto forte la volontà, davanti al Veleno Ammorbidente almeno un barlume di verità traspare sempre, magari opaco e confuso, ma c'è. Quello invece negava con un candore che era quasi disgustoso, l'infame, e pure Ssalar gli dava manforte, cosa che sicuramente avrebbe pagato caro in seguito, e lo sapeva benissimo.

    La passeggiata, con febh immusonito che sbranava mollica di pane senza alcun limite, venne interrotta da un breve giro per la strada, fermandosi davanti ad alcuni negozi tra cui una latteria nella quale l'Amministratore di Oto si infilò alla velocità della luce, emergendo con una bottiglia di vetro colma di latte fresco, che beveva avidamente. Ogni accenno, anche vago, al chiederne un sorso avrebbe ottenuto solo un soffio affine a quello dei gatti, ma con la stessa intensità di un leone affamato da giorni...non c'era suono che trasmettesse la parola "smamma" in maniera più efficace. Uscirono dalle mura, con Febh ancora circospetto mentre beveva da una tettarella di biberon posizionata per l'occasione sulla bottiglia (evitiamo di scoprire da dove se la fosse tirata fuori), che rammentava all'Hokage che non era in vena di scherzi. Io ti seguo anche, ma bada che non mi fido per niente.



    Guarda caso vista la scena non era particolarmente efficace nel suo essere minaccioso, ma tralasciamo questi dettagli ininfluenti e proseguiamo fino al grande spiazzo in cui, in una zona forse usata per addestramenti, finalmente Raizen Ikigami chiamò una persona posata e matura per dirimere la questione: il Re dei Draghi Bianchi, Ou. Febh non era mai stato al cospetto della creatura, per quanto un Kappa che per qualche motivo ammirava molto lo Yakushi lo avesse incontrato una volta, ma nonostante la maestosità di quelle spire candide e la brezza che le avvolgeva quasi fosse un mantello regale, non si lasciò cogliere più di tanto dall'emozione, alzando giusto un sopracciglio e mantenendo il broncio, biberon alla mano. Sembrava intento in qualche sorta di strano ragionamento (e questo in linea di massima voleva dire guai, sia chiaro), tanto che dopo una manciata di secondi alzò la voce. Raizen. E' un piacere... Un attimo! Febh lo interruppe, teatrale come solo lui poteva esserlo. Un sigillo e una goccia di sangue, e in appena mezzo secondo l'aria sembrò seccarsi improvvisamente mentre una colossale lucertola rossa e nera, apparentemente composta da brace e carbone incandescente faceva la sua comparsa, con occhi e sangue rossi e brillanti come il magma stesso di un vulcano e la coda che sembrava sempre sul punto di erompere in fiamme. Ssalaard, regina delle Lucertole di Fuoco a cui Febh era legato da tempo, esiliate dal bosco dei sussurri chissà quanti anni prima e poi incontrate quasi per caso nel Paese del Vulcani, una frazione di quello delle Sorgenti Calde. Brennblut, è da molto tempo che non mi richiamavi. La voce della regina era femminile, per quanto nulla nell'aspetto lo lasciasse intendere, e pareva calda e avvolgente come il tepore delle braci in una notte d'inverno. Materna, ma proprio come le madri, poteva facilmente diventare un incendio inarrestabile. Nobile Ou. Constatò osservando il drago bianco. Ci incontriamo ancora...saremo nemici anche in questa circostanza? Nah, era giusto per un questione secondaria, tranquilla. Disse Febh battendole su una zampa come a voler rabbonire un cavallo, prima di gettare uno sguardo sprezzante e pure un pò vincitore, nella sua testa, verso Ou e Raizen. Un serpentello bianco volante. Tzk! In sostanza la aveva evocata solo per una mera questione di "righello nello spogliatoio", per chi vuol comprendere l'allusione. E aveva ancora il biberon.

    Regina del Vulcano. Come sempre il drago bianco aveva una voce simile al vento impetuoso, e al contempo delicata come la brezza. Squadrò Febh e Raizen, oltre alla lucertola salvo poi pronunciarsi, pur con una velatissima venatura di nervosismo. Non credo che siamo qui come nemici. Anzi, è più plausibile che siamo alleati, come gli umani a cui siamo legati. Parla per te, anguilla albina! Alleati...Tzk!Fortunatamente il Drago Re lo ignorò. Ignoravo che il tuo amico avesse un legame con le Lucertole, Raizen. Sono trascorsi molti secoli, molto prima che noi divenissimo colorati, ma tra le nostre razze esisteva una sorta di legame... Eravamo i vostri schiavi, o così mi raccontava la nonna di mia nonna. Ma ci ribellammo. Servitori, ogni vostro clan legato a un elemento, mentere noi al tempo eravamo legati a tutti loro...da allora molto è cambiato, e tra le nostre specie non ci sono più stati contatti, salvo il nostro scontro alcuni anni fa. Davvero? E chi ha vinto? Febh sapeva sempre quali parole scegliere. Le peggiori, nel momento peggiore, tra gli interlocutori peggiori, ovviamente. Non si arrivò a una conclusione. Tagliò corto la salamandra, ma qualcosa nel suo tono, pur cauto e rispettoso come quello di Ou, sembrava avere una punta di orgoglio, come se fosse certa che, alla fine, avrebbe vinto lei. Venimmo evocati da due forze contrapposte, pur non essendo legati ad esse dal contratto...nulla che sia importante al momento, il manufatto che utilizzarono venne distrutto nella battaglia e quindi la lotta cessò. Era una battaglia nella guerra che ha portato alla nascita della vostra Accademia, avvenuta nel Paese della Neve. Si, si, vabbè, la cosa importante è che ora siate qui. Febh non sembrava molto in vena di chiacchiere. Che poi...come mai siete qui? Come sempre sei un individuo particolare, Brennblut. Ridacchiò la regina Ssalard, allungando la lingua incandescente per dargli quello che doveva essere la sua versione di un buffetto affettuoso, anche se finì per ustionarlo e farlo subito rigenerare, come spesso accadeva. AHIO! Ora mi ricordo perchè ho smesso di evocarti a vanvera! Aveva appena ammesso di averla evocata senza motivo...ma lei questo lo sapeva benissimo già da prima.

    Finalmente Raizen riuscì a catalizzare di nuovo l'attenzione, con un inchino da parte di Ou. Rammento il tuo rango, Raizen, e so quale peso possa rappresentare. Ma avevi già questo ruolo quando inviasti la giovane Kushami tra noi. Sta crescendo, ti piacerà sapere, sotto la guida di Kubomi che sta...smussando alcuni spigoli del suo carattere. C'era stato un briciolo di imbarazzo nel suo tono di voce: probabilmente la dragonessa verde era una spina nel fianco per i placidi draghi bianchi del nord. Dici quel vermetto tossico? La hai mollata a loro? Io pensavo ne avessi fatto uno spiedino... Sbuffò lo Yakushi, rispettoso come sempre, mentre Ssalar, che alla comparsa della Salamandra si era nascosto, fece capolino dalle spalle di Raizen (dove si era rintanato per evitare la vendetta del suo evocatore). Una creatura del Bosco dei Sussurri. Commentò la regina, ma senza aggiungere altro...sapeva tutto del contratto, ma questo non cancellava la faida, pur annacquata, tra i due popoli di lucertole. Ssalar era evidentemente intimorito dalla gigantesca creatura, mentre Ou non gli creava particolare soggezione. Una spada nera? Pensi di aver visto la spada di Tian? E la hai vista...in mano a una persona che ti somigliava? Ci fu un lampo di improvviso interesse negli occhi del vecchio Re, e persino Febh lo notò, facendosi più curioso e gettando via il latte rimasto con la bottiglia (e al diavolo il vuoto a rendere). Ssalar descrisse brevemente la scena, di nuovo, e Ou ascoltò con interesse, mentre Ssalaard si accucciava, usando la lunga coda per dare dei buffetti al suo evocatore, pur intento nell'ascolto (anche se fingeva malissimo di stare pensando ad altro), come una madre che accudisce i cuccioli, per nulla interessata allo scambio che stava avvenendo (anche se la sua sola presenza aveva essiccato buona parte dell'erba in quello spiazzo).

    Potrebbe...potrebbe essere Tian stesso! Ammise alla fine il Re dei Draghi Bianchi. Forse il suo vagare in avanti nel tempo lo ha fatto apparire in quest'epoca! Vagare nel tempo? Sentite, io "Il Viaggiatore dal Mercoledì al Sabato" lo ho già visto... Lo Yakushi si riferiva a un film di serie B molto quotato nei circoli dei giovani suicidi bohemienne per quanto fosse brutto. Due volte. E non credo proprio che sia il caso di aggiungere altre storture a questa faccenda. Forse, e dico FORSE non è stato davvero Raicoso a farmi quello scherzo e mandarmi contro un clone tanto potenziato da ferirmi...e FORSE davvero non ne sa nulla...ma viaggiatori del tempo? Non diciamo scemenze! E poi chi sarebbe stò Tiancoso? Ou tacque qualche istante, chiedendo poi, con aria decisamente stupefatta: E' sopravvissuto a un combattimento con Tian? Forse mi sto solo illudendo e non era davvero lui...la forza di Tian, anche se ferito come racconta la giovane lucertola, non è qualcosa di misurabile in termini umani. Il mio Brennblut non è una persona da sottovalutare. Concluse la Regina con franco orgoglio, quasi fosse una competizione, con la malizia di cui solo una donna che ascolta fingendo di non stare attenta è capace.
     
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    Raizen non si preoccupò troppo di quali diatribe legassero le creature leggendarie che li sovrastavano in quel momento, avevano i loro impicci al pari degli esseri umani, ed un mondo tutto loro con i loro problemi in cui non era facile addentrarsi, spesso la storia delle evocazioni metteva radici nelle leggende degli esseri umani.

    E… perché Tian dovrebbe somigliarmi?

    Chiese, ignorando lo sciamare che iniziava a ronzargli per la testa.

    Magari Febh non è il più lucido degli shinobi, ma non penso che sia lui che la lucertola si siano sbagliati.
    Nel senso, stiamo parlando di… praticamente un sosia?
    Proveniente da un epoca così lontana che non riesco nemmeno a immaginarla.
    È possibile?


    Non ci arrivava, o non voleva arrivarci, o si impediva di ragionarci. Preferiva porre domande, come al solito.
    Il che equivaleva a lasciare campo aperto a Febh e alle sue fantasiose ricostruzioni.

    Ma penso la domanda principale sia: abbiamo modo di rintracciarlo?
    Se non ricordo male il tempo in cui poteva restare in una determinata linea temporale era limitato, non vorrei perdere l’occasione di fargli alcune domande.


    Poi si voltò verso di Febh, con un sorriso sghembo.

    Beh, gli si può dire di tutto, ma di certo non che sia scarso ad incassare, anche se da ciò che ho capito è rimasto più scemo del solito per qualche ora.
    Cosa era in grado di fare Tian?


    C’era ancora qualcosa che era sicuro doveva dire, ma continuava a sfuggirgli, calpestata da quel pensiero che si ostinava a voler ignorare.

    Ah, la falce, quella di Tian, non è più al suo posto, non ricordo se eravate al corrente della sua scomparsa, ma so chi la possiede attualmente.
    Non è un uomo troppo avido, probabilmente con un accordo sarei in grado di riprenderla, ma visto con quanta cortesia mi avevate consigliato di disinteressarmi ancora non ho fatto nulla a riguardo.


    Attese delle risposte, senza la più pallida idea di cosa quell’evento potesse voler significare.
    Si sentiva un po’ un pesce abituato a stare in una boccia che veniva catapultato in mare aperto senza il minimo preavviso e si notava dalla quantità di domande che stava ponendo. Quando era incerto cercava di riempire tutti i buchi che riusciva a trovare ragionando ponendo le più svariate domande nel tentativo di ricostruirsi un ambiente sicuro da cui ripartire.
     
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    Ti avevamo già detto che fisicamente siete piuttosto simili. Esistono persone che si somigliano...a mia conoscenza Tian non aveva discendenti ma magari sei il discendente di qualcuno dei suoi fratelli o sorelle. Dopo tremila anni è difficile dirlo. Io pure ho un sosia, sapete? Si mise in mezzo lo Yakushi, cercando (al solito) di attirare l'attenzione su di sè, mentre provava a sfuggire alle coccole della materna salamandra gigante. E' l'attore che fa Ryuryu1 in "Ninjaful", la famosissima telenovela. Pare sia acclamato come una bellezza naturale anche se va detto che come sosia io sono un tantino più delicato nei lineamenti. Inutile quantificare l'ego che strabordava da ogni singola sillaba, mentre la materna Ssalaard annuiva compiacente. Telenovela? Chiese Ou, chiaramente coinvolto e guidato dalle fuorvianti parole dello Yakushi. E' come un'opera a teatro, ma ogni puntata cambiano qualche dettaglio, tipo chi ha la faida con chi, chi sta con chi, cose del genere. Non era il massimo come promoter delle serie tv. Capisco. E dal suo tono era evidente come fosse pienamente concorde sul fatto che Febh non fosse il più lucido degli shinobi.

    Se proprio vuoi trovare questo tizio basta tornare là. Ci saranno pure delle tracce, no? Ad esSsempio quando gli hai fatto cadere addosSSso un paio di alberi creando una radura dove prima non c'era. Zitto tu, traditore! Replicò piccato l'Amministratore di Oto. Ti assicuro che avrò un paio di scarpe in lucertola elettrica una volta a Oto. Quelli della sua specie sono famosi per la scarsa fedeltà. EHI, Io ho sSsolo detto la verità! Oh, anche io, ramarro, non pensare nemmeno per un secondo di... Vennero interrotti da un fischio che, inaspettatamente, arrivò dalle fauci di Ou, irritato da tutto quel chiacchiericcio, che poi provvide a schiarirsi la gola. Perdonatemi ma c'è un limite a tutto. Draghi pomposi... Dicevo: se c'è stato uno scontro del genere potrebbe essere utile andare. Il tempo di permanenza di Tian è casuale, potrebbe essere già sparito o svanire fra un mese...tentare è lecito.

    Le sue capacità sono molteplici. Maestro nelle quattro armi e nella combinaizone delle sue tecniche con le nostre...aveva anche il potere del Guardiano dell'Equilibrio, con cui poteva stabilizzare la realtà stessa, impedendo ogni genere di manipolazione del mondo. E poi c'era la sua specialità: il potere che aveva già da prima di incontrare noi Draghi e legarsi a Ryuujin, ottenuto dalle Pergamene di Indra. La capacità di rendere autonomo e senziente il chakra...in pratica era in grado di infondere la vita in qualunque cosa, in maniera temporanea o duratura. Persino i Jutsu come scariche elettriche o sfere di fuoco diventavano esseri viventi suoi alleati. Una capacità unica, mai più vista al mondo.
    Le Pergamene di Indra? Quello della leggenda? Chiese lo Yakushi, accigliato. Il figlio dell'eremita delle sei Vie? Proprio lui. Era tanto forte da poter andare da solo contro il fratello e tutti i suoi compagni, e nelle Pergamene ha racchiuso i segreti delle sue arti, almeno alcune. Tian le trovò e le studiò, non so dirti dove.

    La Falce era in mano ai Draghi Rossi, ormai devo chiamarli così. E' scomparsa, ma sono lieto che tu sappia come recuperarla. L'arma al Faro Settentrionale è ancora dove era stata lasciata.
    Io ho seri dubbi che mister Osso ti possa ridare quella falce, non dopo quello che abbiamo passato per recuperarla. Io ancora mi sogno tutte quelle piume. Mormorò Febh, con una mano sulla tempia. Comunque, vogliamo muoverci magari? Devo rendere un pò di sberle a quel tizio se davvero non era un tuo scherzo. Non era ancora del tutto convinto, questo va detto. Ma forse sarebbe meglio mandare a casa i nostri amici ingombranti, o ci vedranno arrivare da miglia di distanza. Non che Febh fosse di suo un asso dell'arrivare inosservato, questo va detto.

    [...]

    Comunque decidessero di arrivare, non sarebbe stato difficile trovare i resti del "tafferuglio" tra Febh e Tian. Almeno una mezza dozzina di alberi abbattuti, segni di bruciature nell'erba e piccoli fossi qua e là dove qualcuno o qualcosa aveva impattato con forza. Ecco, qualche piccolo segno di lotta, come dicevo. Poco più che qualche infimo dissesto riconducibile a una rissa da poco. Star in quel posto gli faceva provare una strana sensazione di fastidio...che probabilmente qualcuno avrebbe identificato come senso di colpa per aver provocato tutto quel caos in una altrimenti placida foresta, ma fortunatamente era un'emozione troppo aliena per poterla catalogare o lasciare che attechisse. Beh, non sembra che sia ancora nei paraggi...ma quella là non me la ricordo. Avrebbe detto lo Yakushi dopo aver dato un'occhiata in giro, sollevando la mano per indicare una piccola sfera che fluttuava a mezz'aria. Nessuno dei presenti avrebbe avuto informazioni al riguardo, nemmeno il drago o la lucertola, se per caso fossero stati presenti.

    Non appena si fossero avvicinati la sfera avrebbe immediatamente pulsato, chiaramente mettendoli sul chi vive, ma invece che scatenare chissà quale jutsu offensivo quella superficie liscia emise un vapore violaceo che ben presto si condensò in una figura umanoide. Un teletrasporto come il tuo giochino con le palline o è una specie di Henge, secondo te? Un'ipotesi valeva l'altra.


    Ah bene. Cominciavo a pensare di doverti cercare più a lungo. Sembrava rivolgersi esplicitamente a Raizen. Hai tirato uno scherzo di cattivo gusto pure a lui? Non sembri particolarmente indebolito però...l'ultima volta mi sei scappato per un soffio e non pensavo potessi essere guarito tanto in fretta. A proposito...è stato un salto breve stavolta...mi chiedo se non ci sia una logica dietro, sono quasi curioso. Vorrei informarti comunque che scappare è inutile stavolta. Sono libero, completamente stavolta. Il pilastro non è più la mia prigione e mi sono nutrito. Tutto si muove, Tian. Ah, no anche lui ti ha scambiato per quell'altro. Quello fece un respiro nervoso, alzando gli occhi al cielo. Ti circondi ancora di miserabili pulci e scarafaggi chiamandoli alleati, vedo. Come sei patetico, anche dopo tutto questo tempo...per te sono passati...quanti anni? Dieci? Venti? In ogni caso avresti dovuto imparare che tutto sparisce davanti a me. Una mano si sollevò, teatrale, per interrompere quel discorso. Era la mano di Febh. Un attimo, un attimo. Raicoso...sbaglio o questo tizio mi ha dato dell'insetto? Lo sconosciuto sembrava irritato da quell'interferenza. Se permetti ora lo trasformo in un quadro cubista. Lo Yakushi stava già facendo scrocciare le dita, quando la sfera pulsò nuovamente. Non ho tempo da perdere.

    Un lampo di luce violacea avvolse l'intera zona per qualche istante. Quando si ritrasse solo Raizen e lo sconosciuto erano in piedi nella radura, mentre tutti gli altri erano spariti. Vedi? Non puoi affidarti a nessuno. Mai, perchè sei solo e perduto. Ora, se gentilmente mi dicessi dove si trova Jorogumo, Tian, sarebbe tutto più semplice. Quell'Arma è furba, a differenza delle altre, e anche se semi-attiva non ha intenzione di farsi trovare. In caso contrario dovrò ucciderti e poi prendere le informazioni dal tuo cadavere...sai bene che posso farlo, ma se collaborerai posso ucciderti con più tranquillità. Strane scariche di elettricità violacea iniziarono a scorrere lungo il suo corpo e la sfera [Azione Preparata].

    Ma in tutto questo...che fine avevano fatto Febh e gli altri accompagnatori?
     
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    Scomode Somiglianze








    Il breve siparietto di Febh che millantava sosia in chissà quale serie televisiva di serie –z fu fortunatamente evitato da Raizen che ancora pensava a quanto la storia del discendente potesse reggere, un conto era Febh che lo scambiava per qualcun’ altro, un altro era la sua lucertola. Poteva avere dei dubbi su di lui, ma anche il piccolo rettile aveva riportato le stesse informazioni e questo voleva dire che la somiglianza era davvero tanta. Raizen non era certo il massimo esperto di genetica e nemmeno di parentele visto che non aveva mai conosciuto nemmeno un suo parente, ma era strano somigliare così tanto ad un discendente così lontano. O no?

    Beh, se non altro sembra che io discenda da qualcuno di forte.
    Questo un po’ mi nobilita, no?


    Chiese ironicamente mentre saliva sul dorso di Ou.

    Neanche io ne sono sicuro al cento per cento, ma si può provare a contrattare qualcosa, no?

    Quando Febh fece il piccolo appunto sulle dimensioni dei rettili Raizen non potè che concordare, dando una pacca ad Ou.

    Non ha tutti i torti.
    La Regina avrebbe sicuramente dei problemi, ma tu Ou puoi seguirci dall’alto.


    Dopo qualche secondo di preparazione, sfruttato dal drago per prendere quota il gruppetto partì.

    […]

    Come c’era da aspettarsi il combattimento aveva causato abbastanza distruzione nella zona, e come c’era da aspettarsi pure Febh minimizzò.

    Oh certo, sembra che sia stato arato di fresco, nulla più.
    Uno studentello qualsiasi a Konoha farebbe di peggio.


    Duro bivio per Febh: ammettere che aveva distrutto una porzione di foresta oppure dichiararsi inferiore ad uno studente di un altro villaggio?
    Mentre Febh pensava a quale risposta dare fu possibile per Raizen constatare che in quella radura artificiale erano da soli, anche se era presente una curiosa sfera viola, una palla violacea che fluttuava a non troppa distanza da loro e che l’otese ammise di non ricordare.
    Cercò più volte di introdursi nel discorso, ma l’orgoglio ferito di Febh era fin troppo pressante, il silenzio venne recuperato solamente quando l’uomo decise che la voce dell’amministratore era troppo petulante.
    Era decisamente disarmato.
    Aveva spedito il suo alleato in chissà quale mondo con uno schiocco di dita e le scariche elettriche presenti nella sfera non facevano presagire nulla di buono neanche per lui. Lui che era rimasto imbambolato ed inerme al tempo stesso, incapace di muovere un dito.
    Non sapeva come porsi verso l’uomo, ma il nominare la statua gli suggerì di essere diplomatico, in un primo momento, c’erano due cose nettamente importanti da ricordare: quell’uomo pareva avesse vissuto ai tempi di Tian, il che lo collocava nella cerchia di persone “decisamente troppo pericolose da affrontare” e pareva anche essere un suo nemico di lunga data, il che confermava la sua posizione.

    Dimmi solamente il perché.

    Non poteva domandare oltre, se già la richiesta non l’aveva smascherato qualsiasi domanda più precisa rischiava di farlo, ma era importante capire perché quell’uomo volesse l’arma. Se la distruzione era il suo obiettivo allora, paradossalmente, poteva essere un alleato. Se voleva controllarla in un modo o nell’altro avrebbe dovuto combatterlo o guadagnare tempo mentre cercava un modo per fargliela sotto al naso.
    Attese risposta quindi, ma pronto a reagire[attivazione TS] a qualsiasi attacco

    [Febh in the sky whit diamonds]



    Dall’altra parte di non si sa bene cosa Febh fluttuava nel vuoto, poteva muoversi, poteva parlare ma qualsiasi interazione si sarebbe persa nel nulla, certo, poteva percepire i suoi stessi movimenti e la sua voce allontanarsi dalla sua bocca ma nulla di più. Cosa sarebbe stata la prima cosa a cui il ninja “non troppo lucido” avrebbe pensato?
    Qualsiasi cosa gli fosse passata per l’anticamera del cervello, un istante prima che potesse realizzare di cosa si trattasse un assordante sciame di voci gli avrebbe annebbiato i sensi, mille voci in una, una voce in mille, tutte con lo stesso timbro, tutte diverse. Tutte desideravano una sola cosa.

    FEBH!
    Febh! fEBH! feB! FEbH!
    FEBH!
    fEbh! FeBH! febH! FEBh!
    FEBH!



    A cosa avrebbe pensato in quel momento?
    Quelle voci non erano una novità, ma questa volta erano vicine, terribilmente vicine, terribilmente paurose.
    Non sapeva dove era stato portato, solo il portatore del Viola lo sapeva, ma forse non sapeva d’avergli fatto un favore, o un torto ancor più grande avvicinandolo a qualcosa di intimo e profondo che si impegnava a seppellire sotto strati di pigrizia e disattenzione.
    Tuttavia quel mondo, quella tasca dimensionale, non era stata fatta per concedere un piacevole viaggio extrasensoriale, ogni cosa al suo interno pareva essere stata gettata in un cestino rimescolata e riposizionata a casaccio, sistema nervoso compreso.
    Un indice poteva muovere un alluce, un pollice un mignolo, una gamba un muscolo del collo.
    Difficile dire se ci fosse una soluzione.
    Quando pensò di aprire gli occhi per un momento il suo cervello ebbe una fitta, come se sovracaricato o come se ne venisse fatto un uso errato, il mondo iniziò a mostrargli cosa gli riservasse. Poteva distintamente vedere dei piccoli residui di cibo andati a male e concentrati in un piccolo punto attorno al quale era presente una piccola toppa dei suoi vestiti, aveva la forma del sottopancia di Ssalar, e poco più sotto altre quattro toppe a forma di zampa di lucertola. Tutte le superfici erano unite tra di loro da un misto di foglie, qualche squama, dei pezzi di panino e persino uno scampolo degli abiti di Raizen.
    Lo strano fagotto tuttavia era immobile, tremolava ogni tanto, agitato da qualche spasmo, anche se per la maggiore si limitava a lievitare.
    Guardando se stesso la situazione sarebbe stata assai diversa, più complessa. Fuoco, fiammiferi, rocce, licheni… erano disseminati qua e la nel suo corpo nudo, poteva addirittura vedere attraverso lo stesso, come se il suo punto di vista fosse all’interno del corpo, in corrispondenza del suo occhio era persino presente uno scampolo dei vestiti di tian.
    Il suo cervello cercava di dare un senso a ciò che gli accadeva attorno, ma il suo era il cervello di uno Yakushi, una delle più alte forme di adattamento presenti nel mondo ninja, che l’animaletto (?) a forma di Ssalar non avesse gli stessi vantaggi?
    Intanto i vestiti che aveva indosso gli davano una strana sensazione, il cotone di cui erano fatti era stranamente salato ed il suo naso percepiva una singolare corrente d’aria che andava e veniva solleticandogli il fondo della lingua che riusciva a percepire distintamente la corrente che sfregava fastidiosamente sulle varie membrane del palato molle prima di precipitarsi per la gola.
    Avrebbe dovuto vedere, ma al momento ciò che non gli veniva comunicato dagli odori era solo un buio venato di fili più chiari, che curiosamente aveva lo stesso colore dei suoi capelli tempestato di oggetti bianchi stranamente luminosi… simili a… diamanti!
    Ce n’erano di tutte le misure, grandi come pugni, come pentole e quando trovata la giusta combinazione di muscoli per ruotare la testa avrebbe potuto notare che si spostavano con essa ad ogni suo movimento, come se fossero punti fissati nel suo campo visivo, anche fastidiosi vista la quantità.

    S C E G L I!
    hAi FoRse SCelTo?
    S C E G L I!
    HaI foRSe SceLtO
    S C E G L I!




    Edited by F e n i x - 18/4/2017, 13:39
     
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    Oh, col cavolo, se se ne va la regina anche il tuo biscione bianco sparisce! Ben detto, Brennblut. Poco importava in realtà, perchè entrambe le evocazioni sarebbero poi scomparse nella luce del curioso individuo vestito di viola, ma al momento lo Yakushi non lo sapeva e di certo avrebbe pestato i piedi come un qualunque bambino molesto. Stranamente, una volta giunti alla radura devastata, non prese le parole di Raizen come questi le intendeva, come una sfida, ma anzi le accolse come se il massiccio foglioso gli stesse dando ragione. Visto? Robetta da poco, io lo avevo detto. Una scaramuccia appena, ma l'altro aveva il trucco o lo avrei masticato e poi risputato giusto le ossa. Ma poi venne la sfera violacea, la strana persona che conteneva (la conteneva?) e il jutsu con cui fece sparire ogni possibile alleato per l'Hokage, salvo la millenaria creatura che si portava dentro.

    Circondato dalle folgori porpora, l'uomo piegò le labbra in su sorriso sprezzante. Perchè? Fingi forse di aver perso la memoria, Tian? Jorogumo è essenziale per il mio piano, forse quasi quanto Oni. Non avrei convinto quegli idioti a costruirli, millenni fa, se non fosse stato così, e poi...Oh! Nell'istante in cui il chakra della volpe si era mescolato con quello dello shinobi, lo straniero aprì gli occhi, vivamente sorpreso. La volpe a nove code? Ma...ma allora...allora davvero non sei Tian. Portò una mano alle labbra. Cielo. La somiglianza è decisamente impressionante...sei un suo discendente? O è solo una coincidenza? In ogni caso ben venga. Ho ripreso un parziale controllo di Kokuo, e se rafforzo anche il legame con Kurama tanto meglio. Riprendere i pezzi del Juubi accelererà le cose. Disse mentre le mani componevano uno strano sigillo, decisamente diverso da qualunque altro avesse mai visto l'Hokage.



    Nemmeno il tempo di capire o chiedere spiegazioni, e il chakra della Volpe si sarebbe contratto violentemente, fino a far emergere le code di chakra anche contro la volontà del ninja...e due di queste erano completamente viola e avvolte da scariche elettriche del tutto simili alla sfera. Kurama sarebbe stato confuso tanto quanto Raizen, anche perchè quelle due code non solo non erano sotto il suo controllo, a differenza delle altre, ma perdipiù erano assai più forti delle altre! [Code Possedute]Potenza 70 per coda
    Può estendersi fino a 18 metri
    Due code? Me ne aspettavo una. Mormorò tornando in una posizione rilassata, con la sfera che ancora lo circondava, carica di elettricità mistica. Probabilmente un'altra mia emanazione ha già messo mano alla Volpe...Kurama, ti ricordi di me? Se non puoi evidentemente l'altra mia emanazione ha disposto così. Scelta interessante...forse questo Jinchuuriki ha un legame sufficientemente saldo con te e lo ha ritenuto più saggio. Bene. Battè le mani. Allora seguirò il suo piano, dopotutto il mio incarico ora è trovare Tian. E tu mi darai una mano. Puntò un dito verso l'Hokage e subito una delle code si mosse cercando di avvolgerglisi intorno e catturarlo [Azione]Velocità e Forza Nera +8 tacche
    la coda cerca di catturare le altre code oltre al tuo corpo
    , mentre l'altra si piantava a terra, cominciando a pulsare. Anche se ferito, Tian non resisterà alla necessità di aiutare la gente. E con queste due code penso di poter causare un terremoto che si estenda fino a quel posto...come lo chiamano? VIllaggio della Foglia? Ridacchiò. Mi stupiscono sempre i nomi ridicoli che i mortali danno alle loro tane. In ogni caso se è ancora qui cercherà di fermare il terremoto.

    La terra si spaccò nel punto in cui la coda entrava nel terreno, e una vera e propria fenditura rocciosa si iniziò ad allargare dirigendosi verso Konoha. Avrebbe percorso diversi metri, e sembrava inesorabile: bisognava fare qualcosa, e presto! [Terremoto]Fenditura larga 6 metri
    Prosegue in linea retta per 30 metri ogni slot azione di contatto della coda col terreno. Ogni 150 metri, la velocità e la larghezza raddoppiano.
    Usa 4 slot azione al momento.







    Quanto tempo era passato? Secondi, istanti? Gli era parso un battito di ciglia, il tempo di chiudere gli occhi davanti a quell'improvvisa luce viola, e adesso nulla aveva più senso. Ma che ca...? Nemmeno finì la frase, tanta era la sorpresa di aver sentito la sua voce con il naso...e non voleva nemmeno provare a sforzarsi per la strana sensazione di "ascoltare" le sensazioni tattili. Tutto era confuso, inverso, strano. Si sentiva come una bambola di stracci montatata a caso da un ubriaco e lanciata in una centrifuga che ruotava su tre diversi assi di movimento, in contemporanea. La cosa gli dava un vago senso di nausea. Perdipiù la sua voce si era allontanata nell'etere, senza nulla che potesse raccoglierla.

    Solo, sperduto e frullato vivo in un quadro surrealista. Non una bella prospettiva. Per nessuno. Ma poteva andare peggio, a conti fatti, e nell'istante in cui lo realizzò, le cose andarono effettivamente peggio: la cacofonia di voci lo fece sussultare di botto, mentre quasi le vedeva, quelle stesse persone velate dagli occhi terribili che già una volta, dal profondo della sua coscienza, avevano cercato di spingerlo a cancellare l'agente invasore che aveva conquistato il corpo di Diogenes, a distruggerlo senza lasciare alcuna traccia, perchè la fine era inevitabile, e lui ne era l'agente. Ma aveva scelto di non farlo, di guarire quell'essere fino a renderlo innocuo, così da avere la corretta formula, i giusti anticorpi per salvare il Mikawa da una morte pressochè certa. E lasciatemi in pace! Ringhiò tra i denti, anche se questo lo fece ribaltare a mezz'aria (era aria?)...sembrava che la mandibola non fosse esattamente nel solito posto, o forse i nervi di riferimento si erano mischiati con quelli dei fianchi. Oh, perfetto! Nuova capovolta a mezz'aria.

    Pensò di provare a usare il controllo del chakra per stabilizzarsi e provare a capire qualcosa di più su quello che lo circondava ma esitò: se i nervi erano a caso chissà cosa poteva essere successo al suo sistema circolatorio del chakra...rischiava di Respingere i suoi stessi organi interni. Organi che, per inciso gli parevano stranamente a posto. Ok...ok. Doveva fare il punto della situazione, focalizzarsi su sè stesso per il momento...anche perchè non riusciva a percepire altro intorno a sè, al momento. La capacità di uno Yakushi di capire sè stessi è fondamentale per sapere dove e come curarsi, anche senza aver studiato la disciplina medica: non ti serve sapere cosa sia il citoscheletro se riesci a essere consapevole della sua esistenza e delle sue funzioni, un pò come le dita, che puoi muovere anche se non sai il nome delle ossa che le compongono. Uno Yakushi, però, poteva fare lo stesso con tutto il corpo, fino alla più piccola cellula, fino a sapere esattamente ogni cosa di sè, dei riflessi muscolari, della posizione dei nervi e dei vasi sanguigni, senza alcuna possibilità di errore.

    Per prima cosa si assicurò che non ci fossero sanguinamenti in corso o ferite. Il dolore era una spia utile, ma la sua percezione andava ben oltre. E allo stesso tempo valutò, senza trovarle, la presenza di qualunque genere di sostanza estranea nel corpo. Solo a quel punto avrebbe cominciato con qualcosa che somigliava molto all'addestramento di base, quello con cui era iniziato tutto quando lo avevano adottato all'interno del clan: ore e ore immobile con l'ordine di muovere un singolo muscolo, che fosse del volto o della mano, o anche solo un piccolo gruppo muscolare del quadricipite. Tutto per acuire la consapevolezza di sè, di quanto fosse in realtà possibile discriminare ogni cosa nel proprio corpo, a patto di concentrarsi a sufficienza. E con il migliorare delle sue capacità, qualcosa del genere era diventato un atto quasi automatico, in condizioni normali...ma adesso le circostanze erano a dir poco eccezionali. Come sempre cominciò dalle dita. Realizzò che muovere la prima falange gli faceva invece sollevare la spalla destra. Poi cercò di aprire la bocca e il busto fece una piccola torsione. Per qualche motivo la lingua e gli occhi sembravano essere stati risparmiati dal caos di quel luogo, ma forse era solo una coincidenza. Impiegò comunque quasi un minuto prima di avere uno schema grossolano di come fossero cambiati i rapporti nervosi dell'intero corpo, almeno quel che bastava per ottenere una stabilità e muoversi in qualche modo...non che ci fosse un posto dove andare, ovviamente, ma almeno era padrone di sè (un minuto era un tempo enorme, a pensarci, contando che normalmente era qualcosa di istantaneo). Il resto verrà da sè, pian piano. Concentrarsi sull'interno e sull'esterno era qualcosa di naturale per uno Yakushi, e nel giro di pochi minuti avrebbe annullato completamente il deficit, ora che aveva trovato lo schema generale e muovendo le parti "sbagliate" poteva comunque mantenere una corretta coordinazione.

    Solo a quel punto decise di aprire gli occhi, e immediatamente dopo pensò che sarebbe stato molto meglio non farlo. Che razza di posto... Li serrò di nuovo, tanto intensa era stata la sensazione di nausea e stordimento nel percepire quel mondo assurdo e completamente fuori posto. Niente di strano che avessi il corpo del tutto scoordinato...questo posto una coordinata non la ha mai vista nemmeno col binocolo. Si arrischiò a riaprirli, stavolta pronto a contrastare ogni sensazione di stordimento, forte della sua naturale resistenza alle alterazioni. Materiale casuale si rimescolava nel cercare di comporre un corpo a poca distanza, qualcosa che ricordava vagamente Ssalar e che fremeva in maniera casuale, incapace di muoversi in maniera efficace. Lui stesso non era in condizioni migliori, almeno a guardarsi, ma se non altro la sua visione interiore era intatta e superava di gran lunga ciò che mostravano gli occhi. Sapeva che il suo corpo era integro e poteva muoverlo liberamente. Con uno sforzo si avvicinò al fagotto-Ssalar, mentre i diamanti nel nero del suo campo visivo sfarfallavano fin quasi ad essere fastidiosi. Guarda te come ci hanno ridotti. I sensi erano confusi e fastidiosi, ma esattamente come i movimenti muscolari si trattava solo di conduzione nervosa, e la avrebbe ben presto controllata. Poggiò una mano sulla lucertola (o ciò che ne restava). Non è molto ortodosso, ma dovrebbe bastare. Non poteva condividere le sue percezioni, ma almeno trasmise un pò del suo chakra guaritore alla lucertola...forse lo avrebbe aiutato, almeno in parte. Se non altro potevano comunicare anche solo tramite il contatto fisico, anche in quella situazione assurda. [Abilità Varie] Comunicazione Istintiva
    Abile: L'utilizzatore, a patto di essere in contatto diretto con le sue evocazioni, può comunicare con esse semplicemente tramite piccole variazioni di postura, trasmettendo ordini adatti e istantanei per avere la massima coordinazione in battaglia.
    [Da Genin in su]

    Simbiosi Istintiva
    Abile: L'utilizzatore, a patto di essere in contatto diretto con le sue evocazioni, può utilizzarle come punto di partenza per i suoi Jutsu e Abilità e, viceversa, essere utilizzato come punto di partenza per i Jutsu o gli AdR delle sue creature. Le statistiche sono pari a quelle del possessore del Jutsu o dell'AdR.
    [Da Jonin in su]


    Tecnica dell'Attivazione Cellulare - Saibo no Kasseijutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore consuma quattro utilizzi della Guarigione per guarire una Condizione Fisica Grave. In caso di amputazione di un arto può ricongiungere i due monconi per una guarigione istantanea. L'arto rigenerato sarà Intorpidito per un round. Al livello IV, tramite un consumo Mediobasso aggiuntivo, è possibile rigenerare totalmente un arto perso. L'arto rigenerato sarà Paralizzato per un round.

    Tipo: Ninjutsu - Hikariton
    (Livello: 3 / Consumo: Medioalto )
    [Richiede Tecnica della Rigenerazione III]

    [Da chunin in su]


    E poi nuovamente le voci tornarono alla carica, ancora una volta imponendo la scelta. Scegliere? Ruggì di rimando. Scegliere cosa? Nemmeno sapevo chi foste fino a quando non vi siete messi a pigolare mentre macellavo la mucca! Questo posto sarà pure assurdo ma posso uscirne. Non mi serve accettare qualunque cosa abbiate intenzione di farmi accettare. Clan Hakai...siete solo un vago mucchio di ricordi senza capo nè coda! Forse ciò che loro volevano alimentare, quel nucleo di forza che mirava solo a distruggere, era la chiave per smembrare quella dimensione alternativa nella sua essenza, ma al momento lui era solo, sperduto nell'assurdo, con Ssalar in pessime condizioni e un profondo mal di testa. Doveva concentrarsi di più se voleva uscirne in qualche modo, ma non pensava affatto che accettare quelle voci lo avrebbe aiutato nel lungo periodo. Ssalar, vedi di riprenderti un poco. Pur guardandosi intorno il paesaggio si muoveva con lui. Non sarò mica dentro la mia stessa testa? Altrimenti perchè dovrebbero muoversi così le cose?
    L'unica cosa che gli venne in mente, a parte lasciar libero sfogo alle voci, era provare ad avvicinarsi a quei diamanti. Provare a guardarli, toccarli, capire se avessero un qualche significato...
     
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    Problemi dal Passato








    Non pochi furono i turpiloqui che sciamarono nella testa di Raizen quando il suo avversario lo identificò come portatore della volpe, era infatti un affermazione scomodamente corretta per due fattori: lo identificava come sensitivo e come conoscente della volpe, e non per ultimo, come la presenza oscura percepita all’interno di Sho.

    Cazzo cazzo Cazzo cazzo Cazzo cazzo Cazzo cazzo Cazzo cazzo Cazzo cazzo Cazzo cazzo…

    La situazione non migliorò di certo quando due code, del tutto fuori dal suo controllo, spuntarono dal suo corpo, una piantandosi a terra e l’altra imprigionandolo come un salame, la situazione sarebbe stata ancora accettabile se la coda piantata nel terreno non avesse preso a pulsare generando un terremoto che risonando con se stesso andava ingrandendosi sempre di più.

    Ri cazzo!
    Porco Jigoku infame ladro.
    Sei sentieri e tutti cosparsi di merda... eremita dei miei coglioni.


    Si dimenava con ben pochi effetti prima di fermarsi del tutto e fissare l’uomo che con così tanta superiorità gli si stagliava davanti.

    Ma dai.
    Davvero?
    Ci hai creduto?


    Il manto[Mezzo-Demone
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può ricoprirsi con uno spesso strato di chakra del demone. L'utilizzatore ha un miglioramento del colpo senz'armi e della difesa naturale fino a 10 per livello della tecnica speciale. Mantenere la tecnica richiede uno slot tecnica avanzato. Se attivato al III livello, si attiva automaticamente la Furia del Demone.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 3 / Consumo: ½ Basso ogni 5 di potenza - Mantenimento: metà dell'Attivazione)
    [Richiede Chakra del Demone III]

    [Da chunin in su]
    + tecnica focalizzata concentrazione + nin perfetti pot= 70]
    del demone si palesò a quel punto, prendendosi spazio tra i vestiti ed allontanando la coda dalla sua pelle, il poco che avesse superato le sue difesa sarebbe stato gestibile con un po’ di chakra a migliorare la sua resistenza[res +3 +5 impasto demoniaco =res +8] fisica. Non era tutto rose e fiori in realtà, qualche danno[leggera diffusa] era passato e la sua pelle soffriva di quel contatto, ma l’essenziale era smuovere quella coda dal terreno.
    Era forte, indubbiamente, ma lui poteva esserlo di più, a discapito del suo avversario.
    Si rannicchiò in se stesso mentre una grossa quantità di chakra irradiava i suoi muscoli fornendogli una potenza sovrumana[Potenza Disumana
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può incrementare notevolmente la propria forza, fino a tre volte tanto, per effettuare una singola azione. Tale azione non può avere finalità direttamente offensive nei confronti di avversari o nemici, ma può vantare di una potenza unica: sarà possibile - ad esempio - estrarre le radici degli alberi, abbattere muri o vegetali, spostare un grosso masso.
    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 3 / Consumo: Medioalto )
    [Da chunin in su]]
    che mediante un balzo gli avrebbe permesso di staccare la coda da terra una volta arrivata alla sua massima tensione doveva solamente calibrare il salto in modo da non spedirsi troppo in alto. La tecnica infatti aveva quel lieve contraccolpo: tanta potenza ma in un esplosione ingestibile.
    Avrebbe saltato verso l’alto, ad una velocità che forse avrebbe impedito alla coda di estendersi, strappandola dal terreno, cosa che non sarebbe stata difficile nemmeno se si fosse estesa vista la potenza impiegata, contemporaneamente le mani si sarebbero allargate, spezzando la coda che lo imprigionava, dai giri che gli aveva fatto attorno non pareva che potesse estendersi ancora. La distanza tra lui e il nemico tuttavia era fin troppa per permettere un attacco. Che fosse o meno riuscito a liberarsi dalla coda le mani durante l’imprigionamento erano rimaste vicine a sufficienza da permettere la composizione del sigillo necessario a far comparire i cloni esattamente davanti [Tecnica Superiore della Moltiplicazione del Corpo - Kage Bunshin no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Una (1)
    L'utilizzatore può scindere il proprio corpo in più cloni corporei. Possono essere creati entro 1,5 metri dall'utilizzatore o da un suo clone, potranno allontanarsi fino a 30 metri. Sono esteriormente e potenzialmente uguali all'originale. Possiedono 500 crediti equipaggiamento duplicati; non è possibile duplicare Bombe e Tonici.
    Se distrutti, rilasceranno una nuvola di fumo che concede occultamento ambientale parziale entro mezzo metro, per 1 slot azione; le informazioni possedute ritorneranno all'utilizzatore. Torneranno all'utilizzatore 1/8 dei danni subiti dai cloni, sotto forma di affaticamento; i tonici utilizzati dai cloni verranno conteggiati nei limiti dei tonici utilizzabili dall'utilizzatore.
    La vitalità è pari ad una ferita ½ leggera ogni grado ninja posseduto. Il chakra posseduto è diviso equamente tra tutte le copie create e l'utilizzatore; una volta disattivata la tecnica o distrutti tutti i cloni, il chakra residuo tornerà all'utilizzatore. Tutti cloni possono sfruttare la TS se attivata dall'utilizzatore; utilizzare e mantenere la tecnica speciale richiede tutti gli slot tecnica.

    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Medio )
    [Da chunin in su]

    +

    Arte dei Cloni: Distanza
    Talento: L'utilizzatore può far comparire i cloni entro 24 metri da sè. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.
    [Da Jonin in su]]
    all’uomo in viola. Davanti, dietro a destra e a sinistra.
    Erano tutti armati di Zambato e tutti pronti a colpire, ma seppur con un fendente ognuno l’avrebbe fatto in maniera diversa, i cloni ai lati con due tondi, uno atto a tranciare le gambe, l’altro il petto facendo incrociare le lame addosso al bersaglio, solamente i due tondi avrebbero beneficiato[Impasto MedioAlto Vel + 8 x2] di un aumento di statistiche mentre quello alle spalle avrebbe contato sulla furtività.
    Il clone alle spalle invece con un discendente avrebbe tentato di fracassargli il cranio mentre il frontale sarebbe rimasto l’unico in attesa di una schivata che si sarebbe premurato di ostacolare con un ultimo attacco un affondo in pieno ventre, il raggio delle zambato poteva forse essere d’intralcio, ma non certamente per i cloni[Arte dei Cloni: Fuoco Amico
    Arte: L'utilizzatore può rendere un suo clone intangibile da parte delle sue armi, tecniche o attacchi fisici per la durata di uno slot azione ogni turno. Questa capacità non può difendere da attacchi portati da altre fonti.
    (Consumo: MezzoBasso)
    [Da Genin in su]]
    l’unico di loro in pericolo infatti sarebbe diventato per un momento intangibile, lasciando scorrere la zambato oltre il suo corpo, di modo che potesse colpire il busto avversario senza impedirgli di fracassargli la testa. Raizen aveva però un altro asso nella manica, il clone frontale infatti aveva immagazzinato il chakra necessario a rompere[Manipolazione della Natura
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna
    L'utilizzatore può incrementare l'efficacia delle proprie armi, protezioni o colpi senz'arma. Può scegliere 1 potenziamento tra i seguenti.
    - Potenza +20
    - Potenza +10, potenza contro armi x2
    - Potenza contro armi x3
    Non cambia la potenza delle armi per il calcolo dei danni alle persone.

    Tipo: Ninjutsu - Katon/Raiton/Suiton/Fuuton/Doton
    (Livello: 3 / Consumo:Basso ogni colpo )
    [Richiede Impronta di Chakra]

    +

    Tocco distruttivo pot + 80 contro gli oggetti (investo 4 bassi)]
    qualsiasi difesa e se l’uomo avesse fatto affidamento alla propria armatura per parare qualcuno dei colpi l’avrebbe lasciato fluire sul clone dandogli più di una changes di mandare in frantumi l’oggetto, stessa cosa se la sfera avesse opposto resistenza. Nessuno aveva impastato la tecnica quindi seppure l’uomo fosse un sensitivo sarebbe stato difficile prevedere l’attacco.

    È un peccato che tu sia arrivato soltanto ora, in quest’epoca TUTTI sanno delle armi.
    E tutti le stanno distruggendo.
    Quello schifoso ragno è stato depennato dalla lista poco tempo fa.


    Era una menzogna, e nemmeno sapeva se si stesse realmente parlando di qualcosa che somigliasse ad un ragno o se semplicemente i nomi fossero stati assegnati per chissà quale similitudine, ma tanto valeva provarci se

    La cosa più petulante è che tu sei una sola emanazione, distruggerti pare non servirà a nulla o quasi.
    Se non a potenziarti, il che sarebbe addirittura peggio.


    Quello che aveva davanti era un ninja proveniente da un'altra era, ben più ricca di onore di quanto Raizen intendesse lasciarne, secondo lui le chiacchiere potevano spingerlo a rivelarsi. Ma i bastardi esistevano in tutte le ere, e niente impediva a l’uomo dinnanzi a lui di esserlo.


    The Pink Submarine




    Intanto Febh era ancora sospeso nel … nulla? Tutto?
    Ma qualsiasi cosa fosse era sicuro che fosse al contrario.
    Emettere un suono fu la cosa peggiore che gli potesse venire in mente di fare, non solo la sua voce non uscì come programmato ma anzi, i polmoni gli si riempirono d’aria inutilmente e senza che nessuno lo richiedesse, ma la gola si strizzò in una maniera così improvvisa e inusuale che rischiò di ingoiare la lingua!
    Ma fortunatamente si sa, il corpo degli Yakushi è ricco di risorse, c’era un solo problema: Febh stava ragionando in maniera fin troppo lucida, persino per lui. Era ovvio e logico che bisognasse letteralmente rimappare tutto il suo sistema nervoso, ma era davvero così che andava fatto?
    Molto probabilmente no.
    Il movimento di un dito era un impulso celebrale, era vero, ma prima di esserlo era un pensiero, una necessità da soddisfare per raggiungere un obbiettivo, ed era in quel preciso momento che le cose si invertivano, cercare di muovere un dito nella giusta maniera o qualsiasi parte del corpo risultava quindi essere un loop infinito che non portava da nessuna parte.
    I vari tentativi di movimento tuttavia avrebbero portato il suo corpo a muoversi ed una delle propaggini di stoffa di cui era composto si alzò, assaporando un gusto salaticcio ma abbastanza sgradevole, pungente.
    Ma i suoi occhi sarebbero stati del tutto folgorati, la nera coltre su cui si stagliavano i diamanti sarebbe stata mossa da cinque grossi oggetti, avevano delle scalmanature ben percepibili del tutto identiche a impronte digitali ed all’estremità erano presenti delle coperture coriacee, più larghe ma lisce, quasi lucide.
    Dei giganteschi sottomarini rosei che smossero l’oscurità catapultandogli nella mente migliaia di immagini dello stesso luogo da altrettanti punti di vista: impossibile farsi un idea in un primo momento e comprendere, il fenomeno si sarebbe dovuto ripetere per permettere a Febh di capire che lui non era propriamente dentro la sua testa, e che quelli non erano esattamente diamanti, e che vedere così tante prospettive dello stesso luogo faceva diventare un pettine un oggetto da tenere decisamente più in considerazione.
    Tuttavia, il suo tentativo di contatto con Ssalar ebbe effetto, anche se la comunicazione restava complessa, ma con la giusta pazienza le parole al contrario potevano iniziare ad assumere un senso se scandite lentamente. Fu così che la lucertolina dichiarò di non essere minimamente riuscita a muoversi nonostante i vari tentativi, merito del contatto mentale tra i due che se assente avrebbe reso necessarie le parole.
    L’unica cosa sensata erano le voci, assordanti, insistenti, ma chiare nel loro messaggio: doveva fare una scelta, Febh sapeva bene cosa da tempo rimandava, cosa il suo cervello aveva ricordato e contemporaneamente riesumato.
    Qualcosa che al momento quella dimensione così caotica rendeva più vivido.
    Ma il suo corpo?
    Cosa fare di quel guscio malfunzionante?
    Le arti Yakushi non erano state inutili, avevano fatto poco certo, ma almeno era certo di una cosa: il suo corpo era in sesto. Bisognava soltanto riuscire a trovare il capo di quell’intricato gomitolo e iniziare a scioglierlo se era sua volontà venirne a capo.
    C’era però un problema, per quanto il corpo degli Yakushi fosse impressionante sotto ogni punto di vista c’era un aspetto importante da tenere a mente: per quanto potessero essere efficienti a rintracciare i problemi all’interno del proprio fisico lo facevano sempre e comunque sfruttando l’organo più potente al loro interno, il cervello. Cosa sarebbe successo se un incomprensibile problema fosse situato proprio in quel punto?






    Ferite Leggera difusa
    Vitalità 24 su 25
    Chakra 127 su 150 del demone

    Slot Tecnica Avanzata Da bonus intuito (controllo demoniaco) + Tecnica Rapida Potenza disumana
    Slot Tecnica Avanzata Mezzodemone
    Slot Tecnica Avanzata Kagebushin
    Slot Tecnica Base Manipolazione natura


    Slot Difesa1 //
    Slot Difesa2 //
    Slot Difesa3 Saltone +
    Slot Difesa4 Allargameno braccia
    Slot Azione1 Tondo gambe (frontale)
    Slot Azione2 Tondo schiena
    Slot Azione3 Discendente sulla testa
    Slot Azione4 Affondo al ventre
     
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    IV


    Vedo che controlli efficacemente il potere della Volpe. Molto interessante, invero, dopo l'eremita delle Sei Vie ci sono state molte difficoltà nel farlo. Il mondo era giovane, questo va detto. Aggiunse l'uomo, che fissava l'Hokage senza preoccuparsi eccessivamente dell'aspetto demoniaco che gli si stava palesando davanti e che manifestò tanta di quella forza da strappare la coda da terra e liberarsi con un unico balzo (pur senza speccare la coda che lo stringeva se ne svincolò) senza che l'arto di chakra riuscisse a estendersi a sufficienza per proseguire quel jutsu simile a un terremoto.

    Allo stesso modo non fece una piega per l'improvvisa comparsa dei Bunshin, continuando a guardare raizen con una sensazione quasi nostalgica. Cloni...contro di me? Non rimane più nemmeno il ricordo, a quanto sembra. Sospirò mentre le armi si abbattevano sul suo corpo che per un istante parve quasi deformarsi per non farsi toccare...fino a distorcersi del tutto e scomporsi in una marea di fiammelle che immediatamente aggredirono tutti i cloni, forse dissolvendoli se non si fossero difesi a dovere. [Tecnica]Statistiche: Potenza 60, Velocità Nera + 6 tacche.

    Sparizione Offensiva
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'illusione si attiva se la vittima ha attaccato l'utilizzatore e questo riesce a schivare il colpo. La vittima vede il suo attacco andato a segno, ma l'utilizzatore si disgregherà in diversi oggetti, animali o elemento (come corvi, elettricità, foglie). Questi pezzi, se entro 15 metri la vittima, possono attaccarla con velocità pari all'utilizzatore. L'efficacia è pari a 40; l'eventuale danno avrà potenza pari a 40 e può ridurre la vitalità.
    Tipo: Genjutsu - Kanchi/Dame-ji
    (Livello: 4 / Consumo: Medioalto )
    [Da chunin in su]

    Impronta Oscurità +10
    Genjutsu Inarrestabili +10
    Genjutsu Invalidanti -20 a colpi fisici e Taijutsu per le vittime
    Dopo pochi istanti l'uomo, del tutto incolume e con tanto di sfera si sarebbe nuovamente composto esattamente nel punto di partenza, con un'espressione indecifrabile dopo aver udito le parole del suo avversario.

    Tutti sanno delle Armi? Non ho avuto questa percezione...e a meno che Jorogumo non sia stato trovato e distrutto negli ultimi sette giorni, dubito che Taki possa sfoggiare il numero di reclute con il Potere che ho osservato. Si accigliò. O forse era una forma di elaborata menzogna? Non sono abituato a discriminare le menzogne con questa particolare Emanazione. Il suo nome era Ozma, uno dei primi wushu che si opposero ad Indra. Aveva molta fiducia nei suoi mezzi, ma venne dominato come tutti gli altri, dopo che una semplice menzogna scombinò le sue forze...si fidava troppo degli altri...e alcuni aspetti persistono anche dopo che ho preso possesso dell'Emanazione. Puntò la mano verso il nemico, con la sfera che fluttuava pigramente intorno al suo arto. E tu non puoi certo opporti a me, dato che usi un chakra che mi appartiene da millenni. Serrò la mano e le due code possedute si mossero nuovamente contro la volontà di Raizen, pur sfruttando il suo chakra. Avvolgendosi tra loro e puntando verso Konoha, generarono una sfera di puro chakra concentrato, del tutto simile a una Bijuudama, ma stranamente più concentrata e oblunga. La potenza non cambia molto, ma il raggio è infinitamente più grande. Quando avevo in me la Volpe potevo attaccare a distanze che potevano quasi competere con il Komainu. Questa Emanazione ha solo una frazione del mio effettivo potere, ma penso basti a colpire quel villaggio. Dopotutto, devo attirare Tian allo scoperto, e tu sei uno strumento più che utile. Kurama lo è sempre stato. [Tecnica 2]Come Bijuudama, ma la gittata arriva fino a Konoha e l'esplosione ha dimensione tripla.
    Azione Rapida


    Comunque andasse durante il Jutsu l'uomo sarebbe scattato in avanti, assai rapido [Azione 1]Statistiche: Velocità Nera + 6 tacche., accorciando le distanze per cercare di raggiungere l'Hokage e colpirlo con le lunghe mani dalle dita sottili e dotate di unghie affilate, mirando al centro del petto con due attacchi consecutivi, casomai il primo fosse fallito. Bastava un contatto, anche fugace, ed avrebbe immediatamente trasmesso parte del suo chakra al jutsu che lo avvolgeva (che fosse il Mezzo Demone o le Code di Chakra la parte con cui fosse venuto in contatto), strappandone il controllo all'Hokage e rendendolo proprio, senza che lui potesse farci assolutamente niente [Azione 2, 3 e Tecnica 3]Statistiche: Velocità Nera +8 tacche, Forza Nera +2 tacche (due tentativi di artigliata).

    Impasto MedioBasso +2 Vel, +2 For
    Schiavismo Diretto
    Arte: L'utilizzatore può inviare un consumo Medio di chakra in un ninjutsu tramite slot azione/tecnica a contatto. Se il chakra inviato supera o equipara il consumo della tecnica, questa passa sotto il controllo dell'utilizzatore che può dissolverla o manipolarla a piacimento. Non può modificare la direzione delle Emissioni o dei proiettili che tocca.
    Consumo: Medio per slot
    [Da Genin in su]
    Sfrutta 2 slot, quindi consumo Medio x2
    e successivamente avrebbe detto, in caso di successo: Non pensare di potermi ostacolare. Solo Tian potrebbe costituire un problema, ma conciato a quel modo non può battermi.




    submarine1



    Il movimento era fluido...almeno all'inizio, come se avesse colto il problema ma immediatamente gli si fosse piazzato un nuovo ostacolo davanti, e finì per ricominciare ad arrancare con spostamenti tutt'altro che eleganti ed efficienti. Se non altro riuscì a raggiungere quella cosa che forse era Ssalar e a rimetterselo in spalla...sempre che la si potesse chiamare spalla. Il caos era completo e assoluto, e nonostante i suoi successivi tentativi di adattamento non riuscì in nessun modo a riprendere il pieno controllo. E questo era strano.

    Febh era certo che gli impulsi nervosi scorressero esattamente come voleva, ma pareva che ad ogni volta che individuava uno schema questo cambiasse in maniera del tutto casuale, come se l'ostacolo fosse a monte. Che sia un effetto continuo? O questo posto...sempre che sia un posto...ha regole diverse? O non ha proprio regole, magari... Mormorò con, anche se la voce fu più una vaga sensazione di prurito sul retro dei bulbi oculari che non un suono. L'unico suono effettivo era quello che veniva dall'interno, le Voci che aveva cercato di mettere a tacere per l'ennesima volta da quando si erano risvegliate per la prima volta mesi addietro, nella Villa di Diogenes. Cercò di scacciare quel pensiero assieme ai suoni atavici, allungando una "mano" verso i diamanti senza mai raggiungerli effettivamente, perchè il cielo si infranse in una danza di assurdi veicoli oblunghi che non aveva mai visto, seguiti da una carrellata di immagini da molteplici punti di vista che non avevano alcun senso, anche quando si susseguirono più volte. Se non altro quel caos gli diede una risposta, cosa da non sottovalutare in quel preciso ambiente: NON era dentro la sua testa.

    Non so cosa siano quelle cose rosa...quindi di certo non sono frutto della mia immaginazione. Questo però significa che sono da qualche parte, e non in un genjutsu strano o roba simile. Un posto con regole che onestamente non capisco...vorrei solo che... Non disse quella parola, perchè bastò la brevissima scarica elettrica completamente nera che lo attraverò per una frazione di secondo, con le voci che ancora parlavano di scegliere. ...che finisse. Quella parole fu come una nuova folgore nera che tuttavia gli fece serrare le labbra e scuotere il capo, al tono delle voci che, incessanti, per nulla disturbate dal suo pessimo umore, si facevano sentire. Io...non... Hakai era la Fine Inevitabile. Non sapeva bene cosa significasse tutto questo, ma sapeva che era qualcosa che poteva ignorare le normali regole. Era un potere che imponeva le proprie regole, l'unica regola. Che tutto dovesse terminare. Quel tizio con la sfera....giuro che come torno lo riduco in uno stato tale che implorerà di essere scorticato vivo piuttosto che avere a che fare con me.

    Quasi li vide, quegli spettri bianchi dagli occhi terribili che imponevano scelte e promettevano un potere che era anche una missione inesorabile. La Fine di tutto. Li sentì vicini, molto vicini...vicini come era accaduto nella sua mente quando Khorne cercava di conquistare il controllo del suo corpo. Vicini e invitanti. Il loro potere attraversava ogni ostacolo, perchè era il potere stesso della distruzione indiscriminata...il potere che quasi aveva annientato ogni stralcio dell'anima di Diogenes, se solo non fosse stato per la fredda determinazione dell'Oni che aveva schiacciato quella tentazione così "facile" e appetibile. Ma stavolta l'Oni non era ancora del tutto desto: l'ira la faceva da padrona mentre l'Oni viveva solo di pura volonta, in assenza di qualsiasi emozione, anche se l'emozione poteva essere la chiave che lo animava, in principio.

    E sia...allora. Basta con questo posto ridicolo. Lasciò che il chakra scorresse seguendo le sue naturali inclinazioni, senza plasmarlo o centellinarlo, senza controllarlo nel dettaglio e nella quiete come avveniva per l'uso della Tecnica della Rigenerazione. Lo lasciò divampare al canto di quelle voci, danzando come le scariche nere. Amplificando la sua vera e più profonda essenza senza che l'Oni mediasse la distruzione verso un bersaglio preciso. Stupido assurdo mondo...mi hai portato al limite della sopportazione, quindi ti demolirò sin dalle fondamenta. Non resterà nulla perchè...

    ...La Fine è Inevitabile!

    Ssalar probabilmente avrebbe avuto paura in quel momento. Febh mise da parte la paura del rimuovere ogni inibizione. Quel mondo, qualunque mondo, invece, avrebbero dovuto convivere con il più profondo dei terrori.

    Edited by Febh - 2/5/2017, 18:36
     
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    Fuoco mangia Fuoco







    Grazie al punto d’osservazione fu possibile per la Montagna osservare cosa successe ai cloni e cosa non successe invece al suo avversario che deformandosi evitò totalmente il colpo, uno dopo l’altro i fendenti andarono a vuoto o per meglio dire non impattarono su nulla, si limitarono a miscelare quella che sembrava una nube violacea, come se quel corpo non avesse esattamente una forma, l’attacco successivo fu del tutto inaspettato ed i cloni non poterono far nulla per difendersi, finendo prigionieri della tecnica e dissolvendosi quando lo stress mentale si fece troppo elevato[- 1 leggera alla vitalità, 1 lieve da ogni clone] mentre l’originale era sufficientemente lontano da restarne illeso, non si era infatti avvicinato dopo il suo salto, lasciando l’azione ai cloni.
    Quando i cloni vennero distrutti Raizen accusò lievemente il colpo con una smorfia, ma nulla di preoccupante, se non altro gli permise di raccogliere dati più precisi sull’individuo.

    Taki?
    Tsk!
    Le armi sono un problema di TUTTO il continente!
    Pare che tu non sappia che i quattro villaggi principali sono alleati, vero?
    Ogni volta che una di quelle armi viene trovata l’intera Accademia si smuove per distruggerle.
    Abbiamo imparato che non sono perfette, abbiamo appreso dalla storia, possiedono dei punti deboli.


    Raizen sorrise sprezzante, non avevano trovato l’arma citata dall’uomo, ma quelle che diceva erano verità inconfutabili, se l’individuo era interessato avrebbe dovuto indagare, la Montagna non mentiva, non in quel momento.
    Interessato o meno che fosse l’uomo pareva fosse ancora convinto che attirare Tian fosse la cosa migliore da fare: aveva preso sottogamba il ninja sbagliato.
    Anche Raizen tuttavia aveva lievemente sottovalutato il suo avversario, non reputandolo in grado di sfruttare la sua stessa innata fino a quel punto.

    Kurama!

    Non chiamava la Volpe per nome da parecchio tempo, segno del fatto che la situazione era tesissima.

    Che c’è?!?

    Che c’è mi chiedi?
    Non puoi fare davvero niente?
    Questo maledetto usa il nostro chakra a suo piacimento!


    Ma la volpe pareva disorientata quanto lui, senza la sua memoria probabilmente aveva poche armi per difendersi da quello stupro, e pochi suggerimenti per aiutare Raizen ad impedirlo.

    Non lo so!
    Non mi ricordo! La prima volta che l’abbiamo visto non ho nemmeno fatto in tempo a ricordare che già aveva rimosso la sua presenza dai miei ricordi!
    Ma sta prelevando chakra in una maniera fin troppo peculiare, sta tentando di lanciare una bijudama!


    Lievemente contaminato dalle maniere ferine del demone l’Hokage ringhiò sommessamente, abbandonando la sua dimensione interiore per concentrarsi all’esterno.

    Il MIO chakra ti piace troppo.

    Tutto si poteva dire dei konohaniani, ma non che non fossero generosi, e Raizen era da abbastanza tempo alla Foglia da farsi contagiare l’ospitalità, certo, restava sempre un po’ scorbutico ed i suoi modi erano pur sempre dettati dal suo relazionarsi con il prossimo, per cui poteva preparare un pranzo luculliano ma fare a meno della tovaglia, o di tutte le posate che il bon ton avrebbe richiesto.
    Oppure sparare una bijudama dimenticandosi di avvertire.
    La regina delle tecniche per i jinchuriki era qualcosa di totalmente fuori scala per qualsiasi tipo di ninja, il simbolo della collaborazione tra un umano e un demone, che metteva al servizio dell’intelletto guerrafondaio della razza più crudele al mondo un potere sconfinato. Pochi istanti dopo che le code iniziarono ad accumulare chakra Raizen fece la medesima azione scagliando la propria bijudama contro quella avversaria, la quale poteva avere una grande gittata, ma non vantava la stessa velocitàBijuudama
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna ( 7)
    L'utilizzatore, se attivata la tecnica speciale, può accumulare una grossa quantità di chakra compresso e rotante di colore scuro di forma sferica larga 3 metri, emettendolo subito dopo. Il costrutto esplode a contatto. La gittata è pari a 24 metri, ha velocità pari ad una statistica a scelta dell'utilizzatore. La potenza è pari a 60 entro un raggio di 6 metri, l'esplosione causerà un danno di potenza pari a 40. Se attivata tecnica "Demone" è possibile incrementare la potenza diretta e dell'esplosione di 30 con un consumo Medio extra.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 3 / Consumo: Alto)

    [Velocità= 3 (demone) + 3 (controllo deoniaco) + 2 Volontà Assassina= nera +8]
    Mutazione
    Abile: L’utilizzatore può modificare la natura elementare della bijudama (fuoco in questo caso), allineandola ad una delle impronte possedute.
    [Da Genin in su]
    + Impronta Fuoco
    + Ninjutsu Inarrestabile
    + Tecnica Focalizzata (concentrazione)
    Pot. Finale 90
    .
    Le due sfere nelle intenzioni del colosso si sarebbero scontrate pochi istanti dopo la loro creazione, coinvolgendo sia lui che il suo avversario in un esplosione degna di un demone che avrebbe risparmiato esclusivamente colui che si era preparatoChakra del mio chakra
    Talento: L’utilizzatore potrà essere coinvolto nelle esplosioni delle proprie bijudama senza danneggiarsi. é utilizzabile una volta ogni 3 round. Non è possibile sfruttare le altre abilità "Talento" in combinazione.
    [Da Genin in su]
    specifichi che il chakra utilizzato è il mio, quindi dovrei potermi difendere
    a tale evenienza.

    Sorpreso?

    Sorrise, nuovamente beffardo se l’uomo fosse sopravvissuto, di fatto i piani di quell’Emanazione si stavano già sfaldando anche solo per la tenace resistenza che Raizen gli opponeva, anche se qualche informazione in più non gli avrebbe fatto male.
    Quando l’uomo lo attaccò era ormai evidente cosa volesse da lui, per questo tentò di prendere provvedimenti, non sapeva quanto sarebbe stato efficace, ma la sua innata venne disattivata e il suo chakra scomparvePasso Perfetto
    Villaggio: Specializzazione
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può occultarsi del tutto dalle conoscenze che percepiscono il chakra; non può essere percepito il chakra dell'utilizzatore finché attiva questa tecnica. L'utilizzatore non può utilizzare il chakra altrimenti la tecnica si scioglierà e potrà essere percepito.
    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 3 / Consumo: Basso )
    [Da chunin in su]
    del tutto, non sapeva se la tecnica avrebbe completamente funzionato, ma di certo avrebbe dovuto scavare più del dovuto a prescindere da essa visto che aveva disattivato sia il mezzo demone che il chakra della Volpe.
    L’artigliata sarebbe potuta andare a segno, ma il corpo di Raizen era sufficientemente temprato per resistere a qualche graffio dato da un attacco il cui intento principale non era quello di lederlo

    Sorpreso?

    Avrebbe chiesto nuovamente, cercando di far innervosire l’avversario. Per rincarare la dose avrebbe incassato entrambi i colpi, pur mimando una schivata per non insospettire l'avversario, con l'intento di afferrare la mano dell’ uomo in viola, immediatamenteS&M
    Sacco di carne

    Maestria: L’utilizzatore guadagna 1 tacca in Resistenza nei confronti di un attacco che subisce per eseguire un Subisci & Mena
    [Da Genin in su]
    + 1 al primo attacco, + 2 al secondo
    Tempismo perfetto
    Maestria: L’utilizzatore una volta a round otterrà un bonus in agilità di 3 tacche se effettuato un S&M.
    [Da Jonin in su]
    dopo il secondo impatto avrebbe afferrato la mano dell’avversario, liberando nuovamente il suo chakra, seppure non quello della volpe. La stretta si sarebbe immediatamente rafforzata mentre il chakra adesivo aiutava a tenere saldaFor + 8 (impasto) + Chakra adesivo la presa sul polso contemporaneamente a quella presa la mano destra scattò sopra la spalla, cercando l’elsa della zambato per estrarla e proseguire con un fendente[Vel +4 For +4 (impasto) + Tocco distruttivo + 80 contro oggetti + Distruzione ad area superiore + Distruzione esplosiva + 10 + Distruzione versatile + maestro della distruzione + Fallout.
    Potenza contro avversari + 20 Potenza contro oggetti + 100 entrambe in 3 metri da raggio dalla spada
    che avrebbe mirato alla decapitazione del nemico, non sarebbe stato difficile seguirlo in un eventuale schivata… da parte della sfera!
    I precedenti attacchi infatti cercavano anche di confermare una supposizione che l’apparizione dell’uomo gli aveva fatto supporre, ossia che lui fosse dentro la sfera ed agisse semplicemente mediante quell’avatar di fumo violaceo, o quantomeno che la sfera fosse più di una semplice palla e che fosse parte attiva degli schemi d’attacco del suo avversario, visti anche i movimenti che la stessa compiva durante gli attacchi e la vicinanza mantenuta dal corpo visibile.
    Era infatti quella il principale obiettivo di quel primo attacco così infimo, la testa che Raizen percepiva era solo un obiettivo secondario atto a mascherare le sue reali intenzioni. In quel momento un clone in grado di attaccare gli avrebbe fatto comodo, ma purtroppo non aveva avuto il tempo di reagire all’attacco illusorio.
    Se avesse notato che la sfera tentava di evitare il suo colpo od in qualche modo se ne difendeva anche mediante il corpo fatto di fumo, avrebbe tentato un nuovo attacco alla stessa, in caso contrario avrebbe indirizzato le sue attenzioni al torace avversario. La gigantesca zambato infatti, comportandosi come un estensione del corpo di Raizen sarebbe stata il tramite per una delle sue tecniche più infide: una corrente ventosa che avrebbe tentato di attrarreTaglio Inverso
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: 1
    L'utilizzatore è in grado di creare un vuoto attorno ad un arto o ad un'arma dal raggio di 50 cm. La zona ricoperta avrà potenza pari a 90 e attirerà a se oggetti di dimensioni massime pari a medie entro 1 metro, con forza pari alla Concentrazione dell'utilizzatore. Se l’oggetto eccede tali dimensioni sarà l’arto a venire attratto.
    Tipo: Ninjutsu-Fuuton
    (Livello: 2 / Consumo: Elevato )
    [Da jonin in su]
    + Impronta vento + tecnica rapida + nin inarrestabili: potenza 110
    la sfera verso il filo della SpadaGaryu no Jogoku pot. 50 durezza 5 di fatto aumentando i danni che la tecnica avrebbe potuto causare, aumentando le possibilità di riuscita attraverso un movimento della lama che avrebbe seguito[vel +8 (impasto)] un eventuale schivata al precedente attacco. In caso la sfera avesse dimostrato di non potersi allontanare dal corpo avversario Raizen avrebbe strattonato il braccio dell’avversario, tirandolo a se mentre la gamba sinistra (corrispondente al braccio con cui aveva afferrato l’arto avversario) indietreggiava per dare maggior spazio d’azione al busto in torsione, intanto il piede destro tentava di impedire eventuali riposizionamenti degli arti inferiori avversari di modo che questo potesse cadere ai piedi di Raizen permettendogli di infilzare la sfera con la punta della spada, ritentando in caso di fallimento. Tutti gli attacchi[vel + 8 (impasto)] era dopo il primo avrebbero cercato di impattare su eventuali danneggiamenti della stessa qualora creati.
    In caso contrario, dopo lo strattone si sarebbe portato sul lato esterno del corpo avversario, in modo da aggirarlo e poter attaccare la sfera indisturbato.

    […]

    Quando Febh accettò l’offerta la dimensione reagì in maniera forse inaspettata, improvvisamente parve riacquisire una sua fisicità produceva essa stessa dei suoni ricordavano i meccanismi di un gigantesco orologio dentro al quale pareva fosse finito, venendo sfiorato di quando in quando da una gigantesca lancetta. Ogni scatto riportava uno dei suoi sensi al suo posto, quando però sarebbe arrivato il momento dei sesto senso il braccio gli si torse in maniera del tutto innaturale, probabilmente rotto in diversi punti visto che era riuscito ad arricciarsi come una spirale quasi come fosse di gomma.
    Purtroppo il braccio non era solo di carne, le ossa erano rigide, e scheggiandosi gli infilzavano il braccio in un modo che forse Febh non aveva mai riscontrato: le sue ossa non si fratturavano solamente, prima di farlo sembrava esplodessero tante erano le schegge che lo Yakushi sentiva nelle braccia, ed ora era certo che le sue sensazioni fossero realtà, il suo corpo gli rispondeva normalmente, e pure i problemi di Ssalar parevano essersi risolti, anche se visto quante volte la lingua biforcuta gli saettava fuori dalla bocca probabilmente era quella ad avergli dato maggiori problemi durante i lunghi momenti di inversione sensoriale.
    Troppi sensi in un solo organo.
    Febh non sapeva di cosa il suo “sangue”, la sua maledizione, era in grado di fare e come se non bastasse aveva ancora meno punti saldi per fare delle ipotesi vista la particolarità di quel piano di esistenza.
    Attorno a lui adesso era ordine, dentro di lui il caos totale, il suo corpo si stava autodistruggendo in un processo avviatosi nello stesso momento in cui aveva accettato la proposta delle ombre di luce. Ombre che in quel momento tacevano.

    Figlio del caos

    Le voci parvero ritrovare la parola, ma anche loro avevano perso qualcosa, ogni lettera pronunciata perdeva un eco, un suono si zittiva, fino a che potè udire distintamente la voce, femminile.
    Poteva sentire che nei meandri della sua mente, nello stesso punto da dove le voci venivano, qualcosa si agitava, cercando risposte.

    Stai morendo.

    Disse senza il minimo dubbio, emettendo una condanna quasi. Eppure poteva sentire in quelle parole sentimenti contrastanti.

    Il tuo cognome, quello vero, porta equilibrio.
    Mediante… il… CAOS!


    Sull’ultima parola fu il risentimento ad emergere, la rabbia.
    Ma seppure le parole fossero poche gli indizi erano tanti: dove prima era caos ora era ordine, ma l’equilibrio andava mantenuto ed il caos era stato spostato in un luogo più comodo. Forse.
    Qualcuno aveva maledetto Febh, molto, molto tempo fa. Conosceva la sua croce, sapeva cosa le ombre volessero da lui: distruzione.
    Ma adesso la distruzione era la soluzione, poteva ripristinare l’equilibrio riposizionando il caos od equilibrare la situazione sfruttando altre abilità.




    Ferite Leggera difusa Graffi nel petto
    Vitalità 22 su 25
    Chakra 89 su 150

    Slot Tecnica Avanzata Bijudama
    Slot Tecnica Avanzata Passo perfetto
    Slot Tecnica Base Taglio inverso (+ tecnica rapida)


    Slot Difesa1 //
    Slot Difesa2 Bijudama
    Slot Difesa3 Subito
    Slot Difesa4 Subito
    Slot Azione1 Presa braccio (slot azione extra da agilità)
    Slot Azione2 Decapitazione / attacco sfera
    Slot Azione3 Attrazione - fendente sfera
    Slot Azione4 Affondo sfera x2
     
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    È colpa tua. Ratty

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    Una Questione di Controllo
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    Quattro Villaggi? Alleanze? Tipico di voi misere formiche: unirvi nel vano tentativo di sconfiggere chi può schiacciarvi senza alcuno scampo. Tuttavia indagherò al riguardo, o meglio, una delle mie emanazioni lo farà, non appena gli avrò comunicato l'informazione. L'incarico di questa emanazione, al momento, è Tian. Ozma si trovava troppo lontano dall'esplosione quando le due Bijuudama impattarono, o comunque al limitare delle stesse e il suo corpo si deformò appena per l'onda d'urto, senza danni, prima di partire alla carica. Piegò le labbra in un vago sorriso quando vide l'Hokage incassare senza batter ciglio i due attacchi, lasciando che l'uomo bloccasse il suo polso senza opporsi. Dunque sai annullare lo scorrere del tuo chakra. Strategia interessante. Ma inutile, le Code già mi appartengono. Nell'istante in cui Raizen sfruttò nuovamente il suo chakra, rilasciando il Passo Perfetto, ad un minimo cenno del nemico (che pareva per nulla turbato da quella stretta d'acciaio) le Code di Chakra si attivarono nuovamente, attingendo alla sua riserva e levandosi per bloccare il braccio con la Zanbato prima ancora che il collo venisse decapitato, semplicemente deviandolo con una potenza che nemmeno la forza dell'Hokage poteva contrastare [Difesa 1 e Tecnica 1]Code di Chakra Potenza 70 per coda, deviano il braccio con Riflessi Nera +8
    Il consumo è a carico di Raizen.
    .

    Se le ho controllate prima, cosa ti ha fatto credere che ora non potessi più farlo? Sarebbe stato più saggio mantenere sopito il tuo chakra, Sacrificio di Kurama. C'erano degli elementi da comprendere in quel tempismo perfetto dell'avversario: aveva saputo immediatamente quando il chakra si era fermato e quando invece aveva ripreso a correre, e sfortunatamente aveva bloccato il primo colpo rendendo impossibile capire se quel collo fosse reale o meno. Se non altro reagì in maniera abbastanza inaspettata quando il vento avvolse la lama con il suo effetto di risucchio. Il volto dell'uomo si distorse come se attirato dalla grossa spada, non più bloccata dalle code per quel secondo attacco, ma il colpo fu immensamente più lentoAffondo mentale: L'utilizzatore può proiettare la propria coscienza all'interno di quella di un nemico percepito con i sensi o tramite Occhio Psiconico nel raggio d'azione di Affondo Mentale, determinando un malus in Forza o Velocità nella fase difensiva dell'utilizzatore o Riflessi nella fase offensiva dell'utilizzatore di 2 tacche ogni ¼ Basso di consumo utilizzato. Se utilizzato su un avversario che non attacca o non attaccato dall'utilizzatore richiede slot azione/tecnica.

    -6 a Velocità
    di quanto Raizen stesso si aspettasse, tanto che la sfera, dimostrando assoluta indipendenza rispetto al corpo che con lo strattone cadde al suolo inerme, scattò via schivando per un soffio, forte di una velocità assai superiore, allontanandosi dal raggio del risucchio appena in tempo [Difesa 2]Statistiche: Riflessi pari a Concentrazione. Riflessi Nera +8 tacche

    Impasto ½ Basso +2 Rif

    Ozma [Combattiva]
    Ozma è una sfera di chakra senziente, creata dall'Ozma Originale come parte della sua TS (una sorta di clone psichico capace di percepire costantemente il chakra e inviare il Controllo Spirituale in varie direzioni)

    Corpo di Ozma
    Speciale: L'utilizzatore è una sfera grande 1 Unità. E' privo di arti, non può avere equipaggiamento. Ha una difesa naturale di 40. Si muove fluttuando con Velocità e Riflessi pari alla sua Concentrazione. Può impastare nei suoi movimenti. Se colpisce fisicamente, ha un attacco naturale di 15.
    [Da Genin in su]
    . Mi hai stupito... La voce giunse dalla sfera e non dal corpo, questa volta, ma tutti gli attacchi successivi vennero bloccati dalle code di chakra, ora che l'effetto sorpresa era terminato. Mi hai stupito più volte. Anche con il controllo sulla Bijuudama di prima. Se solo ti trasformassi nel Demone sceglierei con piacere di renderti mio Schiavo, sei forse il più interessante tra le formiche che ho incontrato dal mio risveglio. Vuoi forse rivelarmi il tuo nome? Ora hai la mia attenzione, lo terrò a mente. Aggiunse, con la stessa supponenza con cui aveva parlato fino a quel momento.

    Tuttavia, Tian rimane il mio principale incarico. Il corpo ai piedi di Raizen era tutt'altro che inerme, tanto che durante queste ultime parole della sfera che era Ozma si mosse puntando le mani giunte verso l'Hokage: anche se si trattava solo di una Proiezione non danneggiabile normalmente, era comunque capace di essere dannoso, come dimostrato anche poco prima con le sue artigliate. In questo caso specifico quel minimo movimento puntava a proiettare l'onda di un Genjutsu a distanza praticamente nulla, con minimo preavviso e mentre l'altro cercava di distrarlo (l'hokage stesso si era concentrato unicamente sulla sfera dopo aver levato di mezzo la Proiezione). Era qualcosa che Ozma sviluppò con il suo clan secoli e secoli prima, e che nel tempo si sviluppò e affinò fino a diventare, per vie traverse, il clan Yamanaka. L'impatto con il Genjutsu avrebbe reso Raizen uno schiavo docile e del tutto inerme [Tecnica 2]Statistiche: Concentrazione +9
    <elemento>Sconvolgimento Spirituale
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra (1)
    L'utilizzatore può rilasciare la propria energia psichica verso uno o più obiettivi: l'energia psichica procede solo in linea retta a partire dal mirino formato con le proprie mani ed ha Velocità pari alla Concentrazione dell'utilizzatore; è necessario vedere l'obiettivo all'interno del mirino. La vittima sarà obbligata a compiere azioni imposte dall'utilizzatore; l'utilizzatore dovrà spendere i propri slot azione e non potrà muoversi senza rilasciare il controllo. Ogni danno subito dalla vittima danneggerà anche l'utilizzatore.
    Tipo: Ninjutsu - Kanchi/Dame-ji
    (Livello: 3 / Consumo: Alto - Mantenimento: Medio)
    [Richiede Controllo Spirituale II]

    [Da chunin in su]


    Tecnica Rapida
    Tecnica Focalizzata +3 Con
    Genjutsu Invalidanti [2]
    Speciale: Le vittime dei genjutsu dell'utilizzatore avranno una potenza ridotta di 20 nell’esecuzione di taijutsu o colpi fisici potenziati da taijutsu per 2 round o finché rilasciata l'illusione. Non è cumulabile.
    !

    In caso di successo avrebbe imposto al Kage di gettare via la sua Zanbato e successivamente di spogliarsi di ogni equipaggiamento. Solo in ultimo gli avrebbe imposto di scagliare una Bijuudama verso il cielo, dritto sopra di sè. Poi penserò a dirottarla verso quel "Villaggio", se così vogliamo chiamare il vostro formicaio. Tra le esplosioni di prima e questo dovrebbe bastare per stanare Tian.

    Se avesse fallito, invece, si sarebbe occupato di attaccare l'Hokage con due enormi dragoni di fuoco [Tecnica 3]Statistiche: Concentrazione Nera +6, Potenza 90 (contro Raizen) e 50 (contro il cielo)
    Grande Dragone di Fuoco - Katon: Gouryuuka no Jutsu
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Tigre (1)
    L'utilizzatore può emettere dalla bocca fino a 3dragoni di fuoco, di raggio pari a 3 metri. Hanno gittata pari a 30 metri e traiettoria lineare. La Velocità è pari la Concentrazione dell'utilizzatore. Ha potenza pari a 50 e può causare Ustione (DnT Media). Possono ignorare difese e strutture naturali non rivestite di chakra, oltrepassandole. Se scagliato verso il cielo, può provocare un annuvolamento consistente, pioggia e temporale.
    Tipo: Ninjutsu - Katon
    (Livello: 3 / Consumo: Alto ogni drago )
    [Da jonin in su]


    Impronta Fuoco +10
    Tecnica Economica 50%
    Nin Inarrestabili +20
    Concentrazione +10
    Tratto Combinazione
    che, partendo direttamente dalla sfera, si sarebbero diretti uno verso il cielo e l'altro verso l'Hokage, cercando di danneggiarlo pesantemente, lasciando invece che le Code di Chakra si muovessero una nel tentativo di bloccare le sue spalle e braccia, impedendogli di difendersi efficacemente e l'altra di avvolgersi intorno alle gambe per impedirgli di saltare via [Azioni]Potenza 70 (code), Si estende fino a 18m, Forza e Velocità Nera +8 Tacche.






    Quel nero scorrere di energia avvolse l'intero mondo, sempre che fosse un mondo, quasi congelandolo in un ticchettare senza inizio nè fine. Ogni rintocco era qualcosa che tornava al suo posto. In quel luogo di caos assoluto, l'unica forma di Fine era l'Ordine stesso, in un perpetuo circolo vizioso alla continua ricerca di un equilibrio che non ci sarebbe mai stato. E così le immagini, lo spazio, il tempo, tutto seppur diverso, acquistò una parvenza di significato, quasi fosse un mondo di ingranaggi sospesi nel vuoto, privi di senso ma comunque funzionanti.

    Tutto qui? Si ritrovò a dire, finalmente, con la sua voce, mentre Ssalar poco distante riprendeva forma ma ancora non era in grado di rimettersi in sesto dopo l'esperienza. Quelle specie di scariche nere...qualcuna mi scorre ancora addosso...ma non noto niente di chè. Un potere più comodo e discreto di quanto pensassi, forse non valeva la pena preoccuparsene tanto. Il "tanto" di febh implicava una preoccupazione di pochi minuti al giorno, in genere inframezzata da attività formative come la settimana eninjistica o allenamenti infruttuosi a poker.

    E poi un primo scricchiolare, appena un accenno, prima che il dolore lo attraversasse come un colpo di frusta inarrestabile, come se gli stessero masticando le ossa senza nemmeno averle strappate dal corpo! Nemmeno le torture subite per sviluppare l'intolleranza al dolore avevano mai raggiunto simili livelli. ...ah...aaag......AAAAAAAHHHH! Febh si trovò a terra tremante, stringendosi il corpo con le braccia strette quanto poteva, ma ogni muscolo spezzava un nuovo osso, e qualunque cosa facesse non riusciva a sedare il dolore,. non abbastanza, come se qualcosa lo stesse sbranando da dentro, bruciando i nervi che potevano imporre un cancello al passaggio delle stimolazioni. AAAAAAAAAAHHH!!! Fortuna che non c'era nessuno a sentirlo urlare...non che non fosse il tipo che urlava per un nonnulla, anzi, spesso era il suo metodo principale di comunicazione, ma stavolta erano grida di VERO dolore, qualcosa che non si lasciava sfuggire da più di dieci anni, qualcosa che aveva quasi dimenticato. AAAAAAAAAHHH!

    Sentì la voce, oltre le sue stesse grida, con gli organi perforati da decine di frammenti ossei che pur venendo rigenerati si sfracellavano subito dopo. Che razza di potere era quello se superava persino le sue capacità di rigenerazione? La Fine Inevitabile, nome che gli era giunto alle labbra quasi per istinto, era realmente qualcosa a cui niente e nessuno poteva opporsi? Come? Come hai dett...AAAAAAHHH!! Non riusciva nemmeno a stare in piedi, tanto era fragile. Possibile che quella sua capacità, finora sopita, avesse un prezzo così alto da pagare? O forse era una forma di pagamento? Di...Equilibrio? La voce parlava di Equilibri. Di un sangue che portava Caos e Distruzione...ma per distruggere quel mondo caotico aveva dovuto portare Ordine, generando un paradosso che andava sanato...e dunque aveva amplificato caos e distruzione all'interno dello Yakushi (rifiutava di riferirsi a sè come a un Hakai). NNnooo...Non...sto...morendo.

    Serrò i denti, quasi immaginandosi la donna, l'ombra di luce, davanti a sè. Sollevò lo sguardo mentre il collo stesso si incrinava. Te lo ho...già...detto. Con la Mucca... Puntellò una mano a terra, ma il braccio si accorciò mentre l'osso si sbriciolava nemmeno fosse un biscotto. IO sono uno YAKUSHI. IO...non muoio. La FINE è INEVITABILE. Ma...uno YAKUSHI...è...può... Cercò di curare il braccio, senza successo, ma quel poco bastò per dargli un pò di stabilità e sollevare ancora di più il busto. Fece lo stesso con la gamba, arrivando a sollevarla e poggiarla...dolori terribili lo spingevano a smettere, ma qualcosa dentro, forte quasi quanto le voci, lo spingeva a continuare. Uno Yakushi può adattarsi...a...TUTTO. Tutto finisce, ma...uno Yakushi...sarà...sempre...L'ULTIMO ad andarsene! Poteva quasi sentire la vecchia Ogen mentre combattevano...poteva quasi vedere Touno che stoicamente si adattava alla nuova vita senza un braccio, reciso dalla lama che non poteva essere guarita...poteva quasi vedere il padre adottivo che gli insegnava i rudimenti della sua arte. A ogni pensiero si sollevava di un centimetro, una manciata di centimetri, impastando continuamente chakra per guarire il tanto che bastava per sollevarsi e sopportare almeno un poco il dolore...un minimo. Tutti stiamo morendo, non essere stupida, Voce. Ogni cellula muore. Ma...ogni cellula può essere sostituita, e alcune possono farlo senza alcun limite. Io le...sento. Le percepisco. SO che ci sono. Cellule IMMORTALI. Poche...si riducono nel tempo, sacrificandosi...diventando mortali per sostituire le defunte, non duplicandosi a sufficienza...ma uno Yakushi può farle duplicare...a comando.

    Questo...potere...può spezzare ogni cosa. Lo capisco. Lo sto vivendo. Ma non può spezzare quelle cellule se non per ultime. E quindi...non devo fare altro...che concentrarmi SOLO su di solo....per dimostrare che io, che FEBH YAKUSHI...è...colui che resterà...fino...alla..FINE! Era un terribile azzardo, smettere di concentrarsi sul cuore, sugli organi che stava rigenerando di continuo e sulle ossa con cui si reggeva: abbandonò tutto, lasciandosi cadere mentre visceri, muscoli e ossa si sfracellavano. Stramazzò su quella superficie che non era una superficie, su quella specie di enorme ingranaggio, mentre la sua intera coscienza andava a concentrare sè stessa e tutto il chakra su una manciata di cellule nel suo midollo osseo...se fosse stato un medico avrebbe saputo che erano staminali, cellule totipotenti, capaci di diventare QUALUNQUE altra cellula, come quelle embrionali. Ma non era un medico, andava a sensazioni, a scommesse, a percezioni. La Fine Inevitabile lo stava uccidendo, e glielo avrebbe permesso, ma da quelle poche cellule sarebbe rinato. Avrebbe usato ogni oncia del suo potere, ogni atomo di concentrazione residua per forzarle a crescere e moltiplicarsi senza alcun limite, come faceva la vecchia Ogen quando ringiovaniva...e come sospettava facesse di tanto in tanto per prolungare la sua già longeva esistenza. Una rinascita completa e istantanea...come usare la Tecnica dell'Attivazione CellulareTecnica dell'Attivazione Cellulare - Saibo no Kasseijutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore consuma quattro utilizzi della Guarigione per guarire una Condizione Fisica Grave. In caso di amputazione di un arto può ricongiungere i due monconi per una guarigione istantanea. L'arto rigenerato sarà Intorpidito per un round. Al livello IV, tramite un consumo Mediobasso aggiuntivo, è possibile rigenerare totalmente un arto perso. L'arto rigenerato sarà Paralizzato per un round.

    Tipo: Ninjutsu - Hikariton
    (Livello: 3 / Consumo: Medioalto )
    [Richiede Tecnica della Rigenerazione III]

    [Da chunin in su]
    ma non su un braccio, quanto piuttosto su tutto il corpo all'unisono. Rendere l'intero corpo una staminale capace di replicarsi per sempre e sfuggire alla morte: raggiungere una forma tangibile di immortalità. L'unico prezzo era che per farlo doveva abbandonare il suo io attuale, lasciare che tutto, anche le cellule cerebrali, venissero sostituite.

    La Fine inevitabile gli aveva portato una condanna. La morte gli avrebbe dato una nuova nascita, da sè stesso, voluta. Lo Yakushi...è...padrone...del suo stesso...corpo. Lo Yakushi...può distruggere...anche...il destino inevitabile. In un lampo di chakra curativo diede il via al processo, tutto in una volta, in quello che doveva essere un glorioso atto di fede verso sè stessi. La fiducia estrema, la sostituzione di tutto il corpo malato al contempo...qualcosa che non era realmente certo di poter ottenere col suo pur brillante controllo delle arti del Clan. La necessità lo aveva spinto a trovare quel limite e superarlo

    Se avesse fallito sarebbe morto.

    Se avesse avuto successo, non avrebbe comunque eliminato la Fine Inevitabile ma almeno la avrebbe tamponata quanto bastava per agire: anche lei non poteva uccidere immediatamente un corpo interamente costituito da cellule immortali e capaci di rigenerarsi e diventare qualunque altra cellula. E a quel punto avrebbe poggiato la mano sull'ingranaggio sotto di sè, rinato, ristorato...forse non più lo stesso, ma abbastanza sè stesso da sapere a CHI dare la colpa di tutta quella faccenda. Il Tizio con la Sfera. Le ombre di luce erano di nuovo intorno a lui. Volete distruggere, vero? Volete che io distrugga. Questo mondo ora è ordinato...un perfetto ingranaggio, e se lo riportassimo al caos io vivrei, ma voi non lo avreste distrutto. No. Io dico di lasciarlo in ordine. Di FORZARE l'ordine fino alla sua stessa estinzione. Forte della sua nuova esistenza avrebbe forzato il chakra nuovamente verso l'esterno, ma stavolta cercando di focalizzarlo, almeno a grandi linee. Il Caos non può essere distrutto...è l'incarnazione della distruzione stessa. Ma ora che questo è ordine, che questo ingranaggio si muove, io dico di smantellarlo per distruggere ogni cosa, senza lasciare niente...nemmeno il Caos. Dico di spaccare il mondo fino a spalancare una via d'uscita. Perchè è la fuori che si trova quello che io ho deciso di DISTRUGGERE.

    La situazione estrema era infine riuscita a distruggere la cosa che più di tutte ostacolava lo Yakushi: le sue stesse emozioni. Spegnendole del tutto, lasciando solo la fredda, implacabile determinazione dell'Oni, anche la Fine Inevitabile si sarebbe dovuta piegare, andando a concentrarsi esattamente negli ingranaggi come voleva Febh, uscendo dal corpo senza sovvertire il mondo a casaccio, ma imponendosi di smantellarlo in maniera rigorosa e implacabile...forse dissolvendo quell'intera esistenza, per catapultare nuovamente lo Yakushi fuori di là! L'Oni poteva riuscire a dominare quel potere. Facciamo girare questi ingranaggi giganti fino a romperli. In fondo è quello che vogliamo tutti, qui dentro, o no? [Tecnica]Arte della Rotazione: Torikowashi - Demolizione
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Gallo, Scimia, Serpente, Cavallo
    L'utilizzatore può smantellare un Meccanismo o un oggetto con il tocco, disassemblando contemporaneamente tutte le componenti basate sulla rotazione (viti, bulloni, affini). Oggetti privi di tali componenti non sono soggetti alla tecnica
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 3 / Consumo: Medio)
    [Da Jonin in su]
     
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    Homerun







    Le frottole dell’Hokage parevano aver fatto presa, ma non ebbero alcun effetto sul momento, nemmeno quello di concedergli qualche ulteriore informazione, se non che una delle armi pareva nascondersi a Taki e che fosse dotata di intelletto, seppur non in abbondanza.
    Sfortunatamente l’esplosione della bijudama non riuscì a ledere il suo nemico, ancora troppo distante per venirne coinvolto, ciò che lo stupì fu quando, durante i suoi attacchi, questo riuscì a manipolarne nuovamente le code per difendersi, di fatto impedendo che la sfera venisse lesa in qualsiasi modo, ma riuscendo a confermare che era proprio quella ad essere l’elemento sensibile del nemico che si trovava dinnanzi.

    Bene, vuol dire che so esattamente cosa fare.
    Non so di cosa Tian fosse in grado di fare, ma sicuramente doveva essere fuori forma quando si scontrava con te se tu potevi rivelarti un problema per lui


    Non aveva mai visto una tecnica simile, ma dalla posizione assunta dalle mani pareva essere simile, se non identica a quella degli Yamanaka, di cui conosceva a grandissime linee le abilità.
    Tanto gli bastava per agire fulmineo[ado con taijuzzaro] , entrambe le mani rilasciarono la presa sulla spada ma l’elsa non sarebbe caduta a terra, si sarebbe invece fermata alla piega cubitale nella quale sarebbe rimasta i pochi istanti necessari per compiere un unico sigilloBakuyaku No Kaze
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può avvolgere una parte del corpo con un costrutto di vento di dimensioni pari ad 1 unità. Il costrutto esplode a contatto con superfici solide generando un'esplosione di raggio pari a 1,5 metri e potenza pari a 50.
    Il costrutto potrà essere mantenuto per massimo 2 round, dopodiché svanirà. Dal grado jonin è possibile creare fino a 3 costrutti.

    Tipo: Ninjutsu-Fuuton
    (Livello: 3 / Consumo: Alto per costrutto )
    [Da chunin in su]

    + impronta vento + tecnica immobile + nin inarrestabile pot. finale dei 3 costrutti :170
    che avrebbe fatto comparire sulla lama tre sfere esplosive concentriche. Era quella la ragione per cui la spada era stata lasciata a portata di gomito: quando l’arto sinistro si strinse infatti la presa si rafforzò e la mano

    Ei.
    È da un pezzo che non te lo chiedo, ma mi servirebbe un piccolo extra.


    Sicuro?
    Mi sembra che questa stupida palla richieda attenzioni particolari, darti più chakra non ti… annebbierebbe?
    Insomma, sai che intendo.


    No, no, parli di tempi assai remoti.
    Ora dovrei essere in grado di gestirlo.


    destra potè scivolare sull’elsa levando la spada verso la sfera, le code questa volta non sarebbero state un problema, pronto alla loro controffensiva infatti Raizen aveva impostato il suo colpo in binari fatti di muscoli e chakra[attivazione TS (rif - 3 intuito +3 for +3)
    Furia del Demone
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può perdere il senno, lasciandosi manovrare dalla forza del demone. Sarà in preda alla furia, attaccherà senza sosta, avrà difficoltà ad utilizzare il chakra ed elaborare strategie: l'utilizzatore avrà un malus di 2 tacche a Senjutsu e Concentrazione. L'utilizzatore guadagnerà +2 tacche a 2 statistiche: Forza o Velocità; Resistenza o Riflessi. Se non utilizzato almeno metà degli slot azioni per attaccare, la tecnica speciale si disattiverà. Attivare volontariamente la Furia del Demone non causa i malus a Intuito e Concentrazione. Mantenere la tecnica richiede uno slot tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 3 / Consumo: Basso - Mantenimento: ½ Basso)
    [Richiede Chakra del Demone I]

    [Da genin in su]

    For: +12 (+3 +6(impasto demoniaco) + 3 impasto regolare)
    Vel: +7 (+ 5 (impasto) + 2)
    rendendo quel colpo difficilmente deviabile, ma c’era un ultima sorpresa, l’assicurazione per Raizen di far andare quel colpo a segno era infatti un'altra.
    Se non avesse infatti udito lo scoppio delle sue sfere avrebbe lasciato fluire il chakra nella spada per ingigantirla e seguire istantaneamente il nemico nel suo spostamento, un azione che si sarebbe mostrata estremamente pericolosa e particolarmente insidiosa grazie alla sua portata[Anima del Gigante
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L’utilizzatore è in grado di incrementare le dimensioni della spada di 20 unità mediante un alone rosso intenso avente la medesima forma dell’arma, aumenterà il danno di 10. Se entra in contatto con status causati in precedenza dalla spada il Countdown si azzera, replicherà tutte le potenzialità della lama.
    Tipo: Ninjutsu - Katon
    (Livello: 3 / Consumo: Alto Mantenimento: Medio )
    [Da Chunin in su]

    +impronta fuoco +ninjutsu economico + nin perfetti + nin talentuosi pot finale 70 (primo attacco)
    For: +12 (+3 +6(impasto demoniaco) + 3 impasto regolare)
    Vel: +7 (+ 5 (impasto) + 2)]
    . Menato quel secondo fendente, con il quale avrebbe tentato anche di spazzare via il corpo gassoso se nella traiettoria, avrebbe incuneato la lama per terra per poi sfruttarla come appoggio lanciandosi a piedi uniti [attacco doppio For: +12 (+3 +6(impasto demoniaco) + 3 impasto regolare)
    Vel: +7 (+ 5 (impasto) + 2)]
    sulla sfera subito dopo il quale, appena ritrovato l’equilibrio avrebbe menato un altro tondo di dimensioni colossali[For: +12 (+3 +6(impasto demoniaco) + 3 impasto regolare)
    Vel: +7 (+ 5 (impasto) + 2)]
    reagendo all’eventuale schivata della sfera.




    […]




    La trovata dello Yakushi fu geniale, investire nelle cellule staminali [gif peter griffin] gli permise un riassemblamento totale del suo stesso corpo.

    Lasciati aiutare, Figlio del caos.
    Questo mondo non ci conosce… questo mondo ti rende immortale.


    La concitazione del momento impedì a Febh di essere del tutto cosciente di ciò che avvenne, ma ciò che gridava dal suo interno, ciò che solitamente distruggeva, all’interno di quel mondo stava curando con la stessa efficienza con cui all’esterno dello stesso distruggeva.
    Quel chakra che in un’altra situazione lo avrebbe condannato ora lo stava aiutando, anche se inconsciamente.
    Ma…

    Infante!
    Ora sei in piene forze, noi l’avevamo previsto, i tuoi cammini sono infiniti, tanti quante le scelte che puoi compiere, ed ognuno di noi ti attende al termine di ognuno di essi.
    O all’inizio…


    La tecnica applicata sui meccanismi non portò a nessun effetto, ciò che l’otese vedeva infatti era poco più di ciò che il suo cervello cercava di immaginare quando doveva immaginare un qualcosa che rispondesse all’immagine dell’ “ordine” e del “caos” assoluti pareva quindi che avesse scelto di mostrarglielo con una realtà composta da infiniti ingranaggi, qualcosa che secondo lui avrebbe potuto portare all’ordine facendoli ruotare… un pensiero fin troppo scontato. Gli ingranaggi presero infatti a ruotare, ma gli incastri erano così tanti e innumerevoli che non ci fu alcun effetto se non che presero a girare nel senso in cui gli imponeva la tecnica.

    Nonostante l’aiuto dato… ti ostini al rifiuto.
    TU
    DEVI
    DISTRUGGERE!
    Tu sai di essere nato per questo… altrimenti la tua tecnica da principiante ora avrebbe fatto effetto…


    Le sue ossa per un secondo scricchiolarono inquietantemente, poteva sentirle attraverso le sue stesse ossa in quanto quel suono si diffondeva attraverso le stesse, un suono spiacevole che somigliava a quello del ghiaccio quando si fila, sapere che stava avvenendo nelle sue ossa non era un bene. Voleva però dire che per quanto quel mondo si ostinasse a fare tutto al contrario c’erano cose oltre il suo controllo, o cose che potevano essere influenzate positivamente da esso.
    Ad esempio, le cure di febh avevano agito nella maniera corretta anziché trasformarlo in un frullato di organi, carni e ossa, ma al contempo, in un primo momento si stava letteralmente autodistruggendo.

    Kaji!
    Kaji!
    Cos’hai fatto kaji?!?


    Vedeva ora il mondo con gli occhi di… un bambino?
    Sembrava essere basso e quella accanto a lui pareva essere la voce di una donna a lui familiare.

    i… io non lo so… lui, lui lui correva e dopo aver inciampato è caduto e poi e poi…

    La vista si appannò di pesanti lacrime, facendo sfumare l’immagine di un bambino avvolto nel suo stesso sangue, il Febh del presente avrebbe potuto capire che l caduta, non si sa come, aveva provocato una serie di fratture scomposte così importanti che una di esse aveva lacerato la femorale… impossibile salvarlo.

    Oh… le cure sono arrivate a tanto?
    Si spingeranno oltre?


    Le voci lo canzonavano, loro sapevano cosa sarebbe successo in quel cammino e come il loro intervento poteva influenzarlo, certo, non potevano sapere come Febh avrebbe reagito, ma l’avrebbero aspettato… sempre, alcune azioni producevano degli effetti che nemmeno lo Yakushi poteva contrastare, come quella cura che ora gli permetteva di acquisire scampoli di memoria.
    Senza saperlo aveva usato a pieni poteri l’abilità che quelle ombre gli chiedevano da sempre di sfruttare, seppure quel mondo ci aveva messo una pezza, invertendola, ed infatti dove solitamente portavano caos avevano portato ordine.
    Comprendere come sfruttare un nuovo potere era arduo, soprattutto se in quello stesso momento doveva capire come sfruttarlo al contrario, o quantomeno fare in modo che funzionasse come doveva per rompere quegli ingranaggi. Se infatti quella dimensione era per lui la rappresentazione del momento in cui caos e ordine erano in perfetto equilibrio era evidente che interagirci avrebbe spezzato quel delicato istante.
    Aveva gli strumenti, aveva la logica… doveva solo trovare il giusto modo di interagire: portare chakra all’estero probabilmente l’avrebbe fatto soffrire e quando ciò fosse avvenuto probabilmente sarebbe stato al contrario, per cui anziché distruggere avrebbe ordinato.
    Oppure per il figlio del caos c’era un modo per capovolgere quella situazione, per mantenere un equilibrio che portasse distruzione?







    Ferite Leggera diffusa Graffi nel petto
    Vitalità 22 su 25
    Chakra 66 su 150

    Slot Tecnica Base Attivazione TS (da intuito)
    Slot Tecnica Avanzata Bakuyaku
    Slot Tecnica Avanzata Anima del gigante
    Slot Tecnica Avanzata Furia del demone (tecnica rapida)


    Slot Difesa1 //
    Slot Difesa2 //
    Slot Difesa3 //
    Slot Difesa4 //
    Slot Azione1 AdO Fendente + sfere esplosive
    Slot Azione2 Fendente gigante
    Slot Azione3 come sopra
    Slot Azione4 come sopra
     
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    È colpa tua. Ratty

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    Il contrattacco fulmineo dell'Hokage contro la figura non ebbe particolari effetti salvo scombinarne la forma per una frazione di secondo e bloccare così il suo Genjutsu [Nota]Come visto anche in privato, l'Ado è UNA sola azione. Può essere uno slot azione oppure, se si ha il talento, uno slot tecnica, ma se uno usa una tecnica che NON attacca direttamente, come il tuo jutsu che crea costrutti di potenziamento, allora non può materialmente utilizzarla in Ado, perchè sarebbero DUE azioni in controtempo (usare jutsu e POI colpire). Inoltre tempisticamente l'Ado è una cosa rapida...fermarsi a far sigilli e poi dare un pugno ne ammazza il concetto.

    Inoltre l'Ado lo ha provocato la figura umanoide, che è come un clone, quindi è lui il bersaglio del colpo, non la Sfera
    , salvaguardando il Colosso della Foglia dal rischio di una schiavitù dalla quale avrebbe avuto poche speranze di sottrarsi. La Proiezione di Ozma era come un suo Bunshin, con l'aspetto che l'originale portatore di quel nome aveva portato [Ozma]Ozma [Combattiva]
    Ozma è una sfera di chakra senziente, creata dall'Ozma Originale come parte della sua TS (una sorta di clone psichico capace di percepire costantemente il chakra e inviare il Controllo Spirituale in varie direzioni)

    Corpo di Ozma
    Speciale: L'utilizzatore è una sfera grande 1 Unità. E' privo di arti, non può avere equipaggiamento. Ha una difesa naturale di 40. Si muove fluttuando con Velocità e Riflessi pari alla sua Concentrazione. Può impastare nei suoi movimenti. Se colpisce fisicamente, ha un attacco naturale di 15.
    [Da Genin in su]

    Proiezione di Ozma
    Arte: L'utilizzatore può proiettare un corpo umano semi-reale uguale all'Ozma originale, simile a un bunshin. Il corpo non può essere danneggiato o distrutto da attacchi normali e si deforma per evitarli senza mai essere toccato. Tuttavia può attaccare e usare le mani per manipolare oggetti. Non può eseguire S&M. Il corpo si dissolve se si allontana più di 6 metri da Ozma
    Tecniche appositamente pensate per distruggere i costrutti di chakra possono dissolvere il corpo come se questo avesse un consumo Medio

    Mantenimento: MedioBasso
    [Da Genin in su]

    Percezioni Assolute
    Speciale: L'utilizzatore può percepire a 360° e si considera avere Percezione del Chakra sempre attiva. Pur avendo la capacità di 'vedere', non è soggetto a genjutsu con medium visivo. La Proiezione non ha percezioni.
    [Da Chunin in su]

    Rafforzamento
    Arte: L'utilizzatore può impastare chakra per potenziare la sua capacità difensiva o offensiva. Può impastare MedioBasso per ottenere un potenziamento di 20. Non può proteggere la Proiezione
    Consumo: MedioBasso
    [Da Chunin in su]

    Scambio Mistico
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Caricamento
    L'utilizzatore può sostituire sè stesso con un qualunque suo clone entro 30 metri. E' un teletrasporto, non un movimento accelerato. Se usato in difesa può essere Difesa Totale.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: / Consumo: Medio)
    [Da Jonin in su]

    . Trovo stupefacente come voi mortali continuiate a far la voce grossa nella vana speranza di muovere all'ira una creatura superiore come me, scelta appositamente come Emanazione. Non imparate mai e spesso cadete vittima della vostra stessa natura selvaggia. Non cederò certo alle tue provocazioni. In tutta risposta il Kage lasciò che la natura bestiale della Volpe prendesse il sopravvento, pur controllandone in parte gli impulsi, liberando al contempo il potere fiammeggiante della spada in cui aveva incarcerato l'anima del Re Drago Jigoku.

    Arma interessante. La sfera rispose con una discreta flemma, senza nemmeno preoccuparsi più di tanto di usare le code, ancora sotto il suo controllo, per fermare l'attacco in arrivo. Si limitò invece a raccogliere l'umidità dell'acqua in una sfera più grande intorno a lui, intercettando il colpo con energie sufficienti per bloccarne ogni velleità offensiva [Tecnica 1]Potenza 60 (cilindrico) - Difesa Naturale 40+20 (Rafforzamento)
    Muro d'Acqua - Suiton: Suijinheki
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Capra (1)
    L'utilizzatore può creare un resistente muro d'acqua. La resistenza sarà pari a 50, se rettangolare, oppure 40 se cilindrico, che difenda l'utilizzatore a 360°. Richiede almeno 9 unità d'acqua entro 15 metri l'utilizzatore. È possibile mantenerlo un round, per poi scomparire riversando l'acqua nell'arena.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    (Livello: 4 / Consumo: Medioalto )
    [Da genin in su]
    Tecnica Svincolata [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire una tecnica avanzata senza i componenti elementali richiesti; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Se richiede oltre 10 slot dimensionali di un elemento, può essere utilizzata 1 volta al giorno. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.
    Guru [2]
    Speciale: Il potenziamento concesso dal bonus della Concentrazione è +20 anziché +10. Questo potenziamento è utilizzabile 1 volta ogni 2 round.
    . L'arma rimbalzò dopo essere stata rallentata dall'acqua, impattando sulla sfera che era notevolmente più dura di quanto non si potesse altrimenti pensare. L'energia che racchiude ha qualcosa di antico...non so come tu la abbia intrappolata là dentro ma è l'ombra di qualcosa che sarebbe potuta diventare una mia Emanazione, come Shinryu....ah, si. E' un drago, vero? Si, ricorda proprio Shinryu. Continuò a parlare senza particolari ostacoli anche quando l'Hokage lo colpì con entrambi i piedi, spingendolo parecchio più in là ma senza danni particolarmente rilevanti [Difesa 1]Difesa Naturale 40 Ferita MedioLeggera . L'ultimo attacco venne invece schivato con facilità, nonostante le dimensioni dell'arma e lo strapotere fisico di Raizen, perchè Ozma era in fondo una piccola sfera di chakra, rapida come il suo stesso pensiero, e doveva compiere solo un piccolo movimento per mettersi al sicuro [Difesa 2]Concentrazione Nera+ 8 tacche Impasto ½ Basso.

    Questo gigantismo dell'arma non ha senso, anche con tutta la tua velocità rimane immensamente prevedibile. Diverso sarebbe se le tue dimensioni fossero paragonabili, ma in questo modo sembri un contadino che brandisce un attrezzo che non ha mai visto prima. La Proiezione era rimasta là dove Raizen la aveva colpita, e dunque si trovava ora alle spalle del Kage, mentre la Sfera era a circa sei metri, il limite per il suo controllo. Si stava preparando a colpire quando all'improvviso dalla radura alla loro sinistra arrivò una violentissima corrente d'aria che minacciava entrambi [Tecnica ???]Cilindro di Vento di 6 m di diametro
    Potenza 80 + Sanguinamento (DnT Grave)
    Gittata 60m
    Concentrazione Nera+8 tacche
    . Ozma arretrò improvvisamente, ma la distanza fece svanire nel nulla la sua Proiezione, che venne tuttavia creata ex novo proprio accanto a lui [Azione 1]. Forse il ninja della Foglia avrebbe dovuto inventarsi una qualche difesa più consistente, essendo proprio al centro di quell'attacco.

    Impressionante! Allora si stava davvero nascondendo da queste parti. Siamo riusciti ad attirarlo anche senza stragi. Eccellente. Ozma sembrava sinceramente compiaciuto, e la sua Proiezione lo mostrava con un sorriso affabile, mentre dalla radura (i cui alberi erano stranamente indenni nonostanta la violenza di quel colpo), emergeva una figura appena un pò barcollante, palesemente stanca e ferita, con una spada in mano e occhi che pur nella debolezza ardevano di una determinazione infinita. Benvenuto, Tian! Vorrai farmi finalmente l'onore di morire dopo aver rivelato dove stanno le Pergamene di Indra che hai rubato?

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    Sono stanco. Disse con una voce che suonava moltissimo come quella di Raizen, anche se più matura e posata, meno aggressiva o piegata da anni di litigi verbali. Se la somiglianza con l'Hokage lo stupì di certo non lo diede a vedere, dedicandogli solo pochi istanti prima di rispondere alla sfera. Ozma. Ricordo bene? Per te forse sono passati secoli ma per me sono solo pochi mesi. Sono stanco. E' una delle mie giornate peggiori: prima quel pazzo che mi da del tu e prova a colpirmi come se le mie ferite fossero uno scherzo...poi inizia a strepitare cose che non capisco e si rialza sempre, qualunque cosa io faccia. Poi percepisco quella presenza...e ora tu, e capisco il quadro complessivo. Il tuo piano si è fatto più complesso della semplice caccia, Ozma. Hai preparato tu quella specie di mostro con gli occhiali finti... poi sollevò la spada indicando Raizen con palese disapprovazione. E ora ti presenti con l'ennesimo clone creato a partire da qualche capello che ho perso anni e anni fa? E' la terza volta almeno che succede qualcosa del genere...anche se ammetto che questo sembra uscito meglio degli altri. Sospirò, avvicinandosi ancora, anche se palesemente provato.

    Affatto, Tian. Non siamo alleati, ma ho pensato di usarlo per attirarti allo scoperto. Replicò la sfera, per bocca della sua Proiezione. Ma sarò felice di farti combattere contro di lui, se questo ti renderà più...collaborativo. Quanto manca al prossimo balzo? Tian non gli rispose deliberatamente, avvicinandosi fino a quasi dieci metri. Poi i suoi occhi stanchi e nonostante questo incandescenti si posarono nuovamente su Raizen. Posso tollerare molte cose. Ma non questo. Con il capo fece un cenno verso la spada del Kage. Non posso tollerare di sentire ancora le sue urla. Le urla di quell'anima di drago che hai imprigionato là dentro, in una prigione, a fungere da carburante per le tue lotte! Parlando si andava infervorando, stringendo la mano sull'elsa della spada, una spada da due soldi a ben guardare. Forse non sono più il Guardiano, ma il mio legame coi draghi trascende il tempo e lo spazio. Non permetterò che uno di essi soffra davanti ai miei occhi. Cedi la spada, Clone, e io ti lascerò vivere. Altrimenti dovrò spezzarla mentre ancora la impugni!

    Qualunque cosa Raizen avesse detto o fatto, se non avesse come prima cosa gettato la spada ai piedi del leggendario guerriero che tanto gli somigliava, questi avrebbe immediatamente dato corpo alle sue precedenti minacce: [Tecnica - Tian]Forza e Velocità Nera +12 tacche - Potenza 45+Rottura

    Kuroi Tengoku - Ura-Ame (Paradiso Nero - Pioggia Inversa)
    Villaggio: Tian
    Posizioni Magiche: Nessuna
    L'utilizzatore compie un movimento accelerato ricomparendo davanti al bersaglio entro 30 metri. Non è percepibile durante lo spostamento. Sferra quindi un colpo ascendente verticale capace di disarmare automaticamente quale che sia la parte avversaria colpita, ignorando eventuali protezioni o tecniche di rivestimento, grazie a una corrente d'aria nera che accompagna l'attacco. Il fendente ha velocità e forza incrementate di 4 tacche e provoca Rottura.
    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 4 / Consumo: ??? )
    [Da LEGGENDA in su]
    . Kuroi Tengoku - Ura-Ame! In un lampo sarebbe svanito per poi ricomparire accanto a Raizen e cercare un singolo, micidiale colpo che avrebbe amputato di netto il braccio e la gamba sinistra del Kage se questi non fosse stato cauto...inoltre sarebbe bastato anche solo sfiorarlo per strappargli di mano Garyu, che il Generale del Passato avrebbe poi afferrato, fin troppo rapido per essere visto [Azione 1 - Tian]Agilità Nera + 12 tacche

    Maestria Bellica - Possesso Assoluto L'utilizzatore può reclamare qualunque arma incustodita nel raggio di 3 metri come propria. La impugnerà sempre per primo fintanto che la sua Agilità è superiore alla Velocità Avversaria.
    .
    Intanto Ozma ne avrebbe approfittato, col suo clone che congiungeva le mani nella medesima tecnica usata poco prima, cercando di coinvolgere l'Hokage nel suo Genjutsu non appena questi avesse abbassato la guardia, cedendo la spada a Tian o magari difendendosi dal suo attacco [Tecnica 2 - Ozma]Come nel turno scorso, solo che stavolta usa Azione Rapida :guru:.






    La sua scommessa era andata a buon fine. Era riuscito a riparare anche quei danni oltre ogni speranza semplicemente scartando il suo vecchio corpo e rigenerandolo completamente...impresa che in tutta onestà credeva possibile solo su un piano teorico. C'era stato un singolo istante, una frazione di secondo, in cui semplicemente smise di esistere come sè stesso, quando ogni singolo neurone venne sostituito. In un certo senso Febh era morto in quel momento, e ora ne era subentrato un secondo, con i medesimi identici ricordi e percorsi mentali...ma di fatto era completamente nuovo. Non so nemmeno se sono realmente io adesso...ma non importa. La sua strategia per distruggere quel luogo venne malamente bloccata dalle risate canzonatorie delle voci, di quelle Ombre di Luce che non vedeva ma che sapeva essere là, sempre in attesa. Al termine di ogni cammino, eh? Beh, la Fine è sempre al termine di ogni cammino in fondo, no? Replicò con una serietà e una freddezza che erano propri della natura dell'Oni. Lo stato mentale di assoluta concentrazione venne infranto solo per una frazione di secondo mentre il chakra guaritore, stranamente ancora attivo, come guidato da quelle stesse scariche che facevano pulsare le ossa, andava a fare qualcosa nella sua testa.

    Capiva che aveva in qualche modo restaurato dei centri della memoria (non avrebbe mai saputo indicarli in un'altra persona), ma si trattava forse di qualcosa che era stato danneggiato per colpa dell'Edo Tensei con cui era tornato alla vita? E cosa rappresentava quella scena? La...donna. Aveva già visto quella sagoma, quella donna che per sbaglio faceva crollare mezza galleria in un luogo strano e remoto, ma non si immaginava di sentirla con quella nota di preoccupazone nella voce. Aveva anche idea che una delle Voci che udiva appartenesse proprio a lei, ma nel ricordo aveva un'accezione completamente diversa. Si...è...rotto. Udì il sè stesso infante dire. Stavamo solo...giocando. Tirava su col naso, cercando di non piangere, cercando di aggrapparsi a flebili speranze. Puoi ripararlo, vero, mamma? E si voltò verso di lei, con gli occhi neri del potere distruttivo e scariche incontrollate tutto attorno. La madre era francamente spaventata: molti Hakai attivavano troppo presto il loro potere e finivano per morire per qualche incidente. Nonostante tutto lei lo abbracciò, forse salvando quel barlume della sua anima. L'altro bambino comunque era spacciato.

    Febh scosse il capo, cercando di restare concentrato sulle cose realmente importanti. Mi ha chiamato...Kaji? Spazzò via quei pensieri: all'Oni non servivano. Servivano solo le voci e i loro bizzarri e infidi consigli, suggerimenti che cercavano solo di fare il loro interesse e accelerare la Fine di tutto, la distruzione indiscriminata. In questo caso specifico, tuttavia, la distruzione indiscriminata era esattamente ciò di cui aveva bisogno per affrontare quel mondo...l'unico problema era riuscire a distruggere tutto eccetto Ssalar e se stesso. Poteva facilmente annullare il richiamo per rispedire la lucertola a casa, ma non era certo che avrebbe funzionato e in ogni caso non poteva sfruttare il medesimo trucco con il suo stesso corpo, quindi non restava che improvvisare. Come sempre.

    Nejirowashi avrebbe dovuto demolire questi ingranaggi, lo fa sempre. Ma appunto funziona solo su ingranaggi e affini, e questi sono solo una rappresentazione della mia mente, non sono nemmeno sicuro che in questo mondo la Vista abbia un qualche significato come capacità sensoriale. Cercava, guardandosi intorno, di trovare qualcosa che lo potesse aiutare, anche solo un'indizio, ma non c'era nulla se non le sottili scariche di energia nera che lo avvolgevano e l'assurdità del mondo che lo circondava. Anche nell'introspezione non trovava conforto, salvo notare come la sua tecnica di cura stesse a stento bilanciando la distruzione indotta dal potere degli Hakai. Distruggere...distruggere. Tutto può cadere. Non esiste qualcosa di indistruttibile, non in maniera assoluta, quindi c'è anche un modo per spezzare questo posto assurdo...se solo potessi vederlo. Le voci avevano detto una cosa "la tua tecnica da principiante ora avrebbe fatto effetto". Avrebbe avuto effetto... Ripetè l'Oni, senza preoccuparsi di zittirle e assaporando ogni sillaba.

    In sostanza una tecnica, quella o qualunque altra, potrebbe distruggere questo mondo. Ho abbracciato l'idea di distruggere, quindi non c'è più rifiuto...almeno consciamente. Che fosse un problema inconscio? Il bambino ferito. Un trauma dell'infanzia che mi impedisce di comprendere appieno questo potere? Dovrei essere ben oltre questi problemi, nemmeno ricordavo cosa fosse successo, come può aver lasciato delle cicatrici mentali così intense. La soluzione era in quel ricordo, ne era certo, e cercò di focalizzarcisi, anche se qualcosa nell'angolo più remoto della sua mente si dibatteva per impedirlo. Ma l'Oni tralascia sempre ciò che non gli è utile. Si immerse nella memoria, cercando di tornare indietro di appena qualche istante. Il bambino sanguinante e fratturato a terra. Come era successo? Ricordava che stavano giocando. Ricordava una frase del suo io bambino. Che strane tutte queste linee...e sei tutto strano anche tu! L'altro bambino appariva come vivo e morto al contempo, quasi avesse lo spettro del suo futuro prossimo addosso...semplice suggestione? Il bimbo che sarebbe morto lo prese un pò in giro, non vedeva nessuna linea...eppure il Febh bambino le vedeva. Le vedeva ovunque, così come quelle strane scariche nere. Anche l'altro vide le scariche, e disse che anche lui avrebbe imparato prestissimo i Raiton, ma Febh bambino...Kaji...non sapeva di cosa stesse parlando. Era solo curioso di provare a toccare quelle linee. E allora, giocando alla lotta, spinse l'altro, insistendo con le dita proprio lungo le linee...non si aspettava che le carni dell'altro bambino (ma quale era il suo nome?) cedessero così rapidamente...possibile che fosse così fragile? E poi la caduta, la frattura...il dolore. Kaji piangeva, piangeva senza alcun conforto, si prometteva che non avrebbe mai più fatto niente del genere. Ma l'Oni non era Kaji. All'Oni quel potere serviva, e quella determinazione da sola fu sufficiente a spazzare via il blocco: non importava che qualcuno fosse morto, importava solo risolvere la situazione...era anche per questo che Febh detestava essere Oni, praticamente in ogni occasione. Qualunque cosa fossero quelle linee sfocate che ricordava, ora ne aveva bisogno.

    Aprì gli occhiOcchi del Destino : L'utilizzatore può vedere i punti di debolezza di ogni struttura, costrutto od essere vivente. Potrà colpire con maggiore precisione per causare danni aggiuntivi. Può spostare fino a una tacca per livello dispari di TS dalla Precisione alla Forza o Concentrazione per un round come azione gratuita istantanea. Se ha almeno 3 tacche in Precisione i danni nei confronti degli oggetti sono aumentati..



    Il mondo era cambiato radicalmente, anche con l'ordine, Febh ne vide istantaneamente la caducità. Era una sorta di maledizione vedere tutto andare incontro all'inevitabile destino: le sue stesse mani erano crepate, erose dal tempo, come invecchiate, pur restando sempre le stesse, come se il velo del tempo fosse stato levato generando la più angosciante delle premonizione. Tutto ha una fine...ora...è chiaro. Anche l'Oni tentennò appena davanti all'immensità della cosa: quel potere era la maledizione più grande, poichè mostrando l'inevitabile fine di tutto, privava chiunque della speranza in un futuro migliore. L'unico futuro era la fine.
    E tuttavia quella fragilità intrinseca divenne anche qualcosa da sfruttare, come se gli oggetti già portassero su di sè le crepe secondo le quali si sarebbero rotte. Segni di debolezza, letali bersagli dipinti dalla morte stessa, punti in cui colpire avrebbe provocato danni immensamente superiori. Lo Yakushi deglutì...anche la sua arte di rigenerazione avrebbe potuto fare poco contro danni che seguivano quelle linee di morte(Immagine esplicativa)
    , ma lo stesso poteva dirsi di quel mondo: per quanto potesse avere regole proprie, doveva avere una fine. E gli Occhi del Destino potevano seguire la fine di ogni cosa, senza alcun limite. Un potere orribile. E tuttavia, è esattamente ciò di cui ho bisogno. Commentò freddamente l'Oni, cercando il luogo in cui quelle linee erano più fitte, magari convergenti: sarebbe stato là che avrebbe scatenato la distruzione nella sua forma più pura.

    Si caricò Ssalar in spalla, ancora incosciente, e poi raggiunse il punto più fragile in assoluto all'interno del suo campo visivo. Probabilmente ci sarà una qualche reazione...il danno mi rimbalzerà addosso. Mormorò. Evidentemente dovrò dimostrare di essere più resistente di questo intero mondo. Dopodichè mise in atto il suo piano, componendo un gran numero di sigilli, fino a generare una vera e propria colonna di chakra rotante esattamente sopra il punto di maggiore fragilità. Non vi sarà futuro per un mondo così sciocco da aver provato a trattenere me. Shin-Kaiten no Jutsu. SEKAI! Strinse il pugno, aggiungendo velocità alla violenta rotazione della colonna mentre questa si immergeva in quel punto precario: l'energia liberata sarebbe stata abbastanza da distruggere ogni cosa, ed era persino in grado di danneggiare i costrutti di chakra, cosa che forse in parte identificava la natura di quel luogo [Tecnica 1]Statistiche: Sisma di Potenza 295
    (80 base, 10 sinergia potente, 20 nin inarrestabili, 10 Dist inevitabile, 10 Con, 20 Hajime, 35 rot perfetta focalizzata estrema, 20 Nin inarrestabili, 10 Dist inevitabile, 10 Con, 40 Mondo della Rotazione, 10 nin inarrestabili, 10 Dist inevitabile, 10 OniKakusei)

    Shin Kaiten no Jutsu - Sekai (Il Mondo)
    Villaggio: Specializzazione
    Posizioni Magiche: Tigre, Drago, Tigre, Drago, Ariete, Drago, Aquila, Drago, Ariete, Drago, Tigre, Drago, Tigre (13)
    L'utilizzatore può creare una colonna di chakra alta 12 metri a che si muoverà attorno a lui lentamente. La colonna ha velocità pari alla Concentrazione dell'utilizzatore, toccarla o attaccarla senza l'utilizzo di chakra non procurerà alcun effetto. L'utilizzatore può spostare la colonna tramite slot azione entro 24 metri da se e farla immergere tramite azione gratuita veloce causando una scossa sismica dal raggio di 30 metri. Le strutture subiranno un danno di Potenza pari ad 80, chiunque eccetto l'utilizzatore si trovi in quest'area subirà Intralcio Grave. Il mantenimento costa slot tecnica avanzato.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 2 / Consumo: Elevato - Mantenimento: Alto)
    [Da jonin in su]
    Sinergia Rapida Azione Rapida su tutte le tecniche della combinazione
    Sinergia Potente +10 se uso 3 o più tecniche assieme
    Ninjutsu Perfette e Inarrestabili2 talenti assieme, +20
    Distruzione Inevitabile: L'utilizzatore può sfruttare il suo Talento Distruttivo per 1 slot tecnica, aumentando la potenza di una tecnica di 5 per ogni consumo ¼ di chakra impiegato. Per ogni livello pari nella tecnica speciale, le dimensioni delle ninjutsu potenziate sono incrementate del 50% per Emissioni o di 1 categoria Dimensionale per Costrutti. (+10 per ½ Basso)
    Occhi del Destino -3 Pre +3 Con (+10 Pot)
    Kaiten no Jutsu - Hajime (L'Inizio)
    Villaggio: Specializzazione
    Posizioni Magiche: Caricamento pari a 5 sigilli (0)
    L'utilizzatore può far ruotare vorticosamente un oggetto di dimensioni fino a Mediopiccola, incrementandone la potenza di 20. L'oggetto può essere scagliato come un arma A Distanza, avrà una gittata di 24 metri e velocità pari alla Concentrazione dell'utilizzatore. Può essere utilizzata in combinazione con tutte le 'Kaiten no Jutsu' spendendo uno slot tecnica e il relativo consumo.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 5 / Consumo: MedioBasso - Mantenimento: Basso)
    [Da chunin in su]
    Sinergia Concentrata
    Speciale: L'utilizzatore può utilizzare il bonus derivate dalla concentrazione su due diversi jutsu nello stesso turno, ma non potrà utilizzarlo nel turno successivo.
    [Da Genin in su]
    Rotazione Focalizzata Estrema +15 per uno slot azione
    Rotazione Perfetta +20 per 2 Bassi
    Sinergia Corale - Nin Perfette Inarrestabili Posso usare Nin perfette su due jutsu - +20
    Distruzione Inevitabile +10 per ½ Basso
    Mondo della Rotazione
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Caricamento pari a 6 sigilli
    L'utilizzatore attinge ad una frazione infinitesimale del moto di rotazione del pianeta per potenziare un oggetto già sottoposto ad Arte della Rotazione: Hajime. La potenza del Jutsu aumenta di 40, ignorando i normali limiti della tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 3 / Consumo: MedioAlto)
    [Da Jonin in su]
    Tratto Combinazione
    OniKakusei +10 a una TA personale per un Basso (solo in Oni)
    Tecnica Economica 50%
    Nin Inarrestabili +10
    Distruzione Inevitabile +10 per ½ Basso
    , mentre il suo corpo si preparava al peggio, focalizzandosi interamente sulla guarigione e sulla difesa, suando quel medesimo flusso di energia che aveva restaurato i ricordi per raggiungere e DISTRUGGERE i suoi stessi limiti, portando il corpo ben oltre le capacita distruttive che stava scatenando [Tecnica 2]Statistiche: - Resistenza Nera + 12 tacche - Difesa 110 (Tecnica al livello V, +10 nin inarrestabili)

    Corpo Perfetto (Liv V)+6 Res, -6 For
    OverCAP (+4 CAP Res)
    Impasto Basso +3 Res

    Guarigione Yin delle Ferite - In'yu Shometsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore, attivando la rigenerazione nella zona dove subirà il colpo, può ridurre i danni. La riduzione della potenza dell'offensiva è pari a 20 ogni livello nella tecnica speciale posseduto. La potenza può essere annullata, lasciando illeso l'utilizzatore. L'utilizzatore non subirà mai status dall'attacco subito. Riutilizzare questa tecnica rende Affaticato l'utilizzatore.
    Tipo: Ninjutsu - Hikariton
    (Livello: 4 / Consumo: Medioalto )
    [Richiede Tecnica della Rigenerazione I]

    [Da genin in su]

    Tecnica Rapida
    Nin Inarrestabile +10 Pot
    Controllo del Chakra Stabile e Insormontabile -2 alla Forza dell'urto
    . Il suo Jutsu normalmente non danneggiava il suo utilizzatore, ma si aspettava una qualche forma di contraccolpo ed era pronto ad assorbire tutto, per poi guarirlo subito dopo [Azione 2]Eventuale Guarigione fino a 6 Leggere (liv V)!

    La fine era inevitabile, ma poteva inviare la distruzione all'esterno, e contemporaneamente preservare l'interno. Lui aveva abbastanza capacità per riuscire.
    La fine era inevitabile, ma avrebbe fatto in modo di essere l'ultimo a cadere.

    Edited by Febh - 9/7/2017, 23:14
     
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    Tian, il Guerriero







    Lo scontro con la sfera pareva si potesse protrarre all’infinito, con Raizen che attaccava spendendo montagne di chakra e questa che subiva delle inezie per poi buttarsi all’attacco come se niente fosse affinando di volta in volta i suoi attacchi, ma un elemento esterno disturbò entrambi costringendoli ad una separazione repentina che tuttavia visto il largo preavviso non fu un problema per i riflessi+3 base +5 impasto demoniaco di Raizen coadiuvati al chakra della volpe.
    Il suo spostamento lo allontanò lateralmente rispetto alla colonna di vento, facendogli guadagnare qualche metro6 che sicuramente ad Ozma sarebbe stato antipatico qualora tentasse di ingaggiare nuovamente uno scontro, lo spostamento inoltre sarebbe stato seguito da un salto che gli avrebbe permesso di conficcare la lama sul terreno ed aggrapparsi all’elsa, come se fosse una liana, puntellandosi quindi al piatto della lama con un piede, facendo in modo che la spada si frapponesse con la sua mole tra lui e Ozma.
    L’uomo che uscì dalla foresta era… TIAN!
    Non gli servivano le parole della sfera per averne conferma, poteva vedere e finalmente comprendere di cosa parlasse Ou: la loro somiglianza era strabiliante, sembrava di guardarsi attraverso uno specchio, anche se forse l’immagine che guardava era irraggiungibile grazie al suo carattere, cosa che aggiunse un po’ di tristezza al turbinio di emozioni che fecero galoppare il suo cuore. Aveva soltanto sentito parlare di suo padre, come una leggenda, ammirava quell’uomo di riflesso e senza nemmeno saperlo, dal poco che aveva appreso sul suo conto cercava di emularlo, nessuno aveva mai impressionato a quel punto Raizen.
    Tranne Tian, tranne suo padre.

    Io…

    Stava aggrappato alla lama ad una decina di metri da terra, rendendo la scena lievemente ridicola per quanto fosse percettibile che l’animo della Montagna fosse profondamente agitato, non intimorito ma preoccupato, lo stesso tipo di preoccupazione che un tempo sentiva quando Jotaro si apprestava a giudicare il suo operato. La stessa preoccupazione di un bambino che mostra un disegno al proprio padre. Non era difficile immaginare come ci si potesse sentire in quel momento, a sapere che il proprio disegno, uno scarabocchio in cui nemmeno il colore stava dentro i bordi giusti, veniva osservato da un artista la cui fama aveva sorpassato la prova delle ere.
    E nella sua mano stringeva quello che veniva interpretato come il suo più grande fallimento, e nemmeno trovava le parole per spiegare perché sbagliava.

    …io… quanti anni ho?

    Era una domanda posta con un innocenza che decisamente non si addiceva alla mole di Raizen, ma era evidente, persino dalla sua postura, che non aveva intenzioni offensive e che tantomeno fosse deciso a non consegnare l’arma: era semplicemente interessato ad altro, e la sua età era l’inizio di tutto.
    Ma non bastò: Tian partì comunque all’attacco, fu spiacevole per la Montagna, ma non potè che imbastire una difesa. Quando il guerriero ricomparve si limitò a frapporre tra la lama e il corpo il braccio già debilitato dai precedenti attacchi ad Ozma potenziandone oltremodo la resistenza[overcap +12, resistenza +3 demone +6 impasto demoniaco +2 impasto normale +
    Tensione muscolare
    Maestria: L’utilizzatore se effettuato un S&M, nella fase difensiva dello stesso potrà evitare la rottura delle ossa o la slogatura degli arti: il danno si ripercuoterà sull'arto infliggendo 3 leggere ma mantenendo intatto l'osso.
    [Da Chunin in su]
    +
    Sacco di carne
    Maestria: L’utilizzatore guadagna 1 tacca in Resistenza nei confronti di un attacco che subisce per eseguire un Subisci & Mena
    [Da Genin in su]]
    . I muscoli dell’arto non ressero troppo bene l’impatto, a partire da quel punto infatti si sfogliarono come un libro, snudando le ossa fin sopra il gomito ma almeno la gamba era salva, e mentre il braccio attutiva il colpo questa, totalmente integra, avrebbe calciato via l’avversario spingendovel +3 demone +5 impasto demoniaco con la pianta del piede sul petto ma senza intenzioni lesive.

    STA CALMO!

    Erano parole rabbiose miste ad un dolore così intenso che quasi lo faceva svenire, cosa che lo costrinse ad ingerire più toniciTonico Coagulante Superiore [Tonico]
    Questo tonico quando ingerito richiude ferite fino ad un valore massimo di Mortale ma non rigenera vitalità.
    Dose Massima: 2 al giorno.

    Tipo: Supporto-Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 90)

    Tonico di Ripristino Superiore [Tonico]
    Ingerendo questo farmaco il ninja ripristina la vitalità di una ferita grave. Dose Massima: 2 al giorno
    Tipo: Supporto-Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 2
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 90)
    per recuperare gli ingenti danni riportando il braccio ad uno stato accettabile, fortunatamente riusciva a sopportare il minimo indispensabile a mantenere il chakra adesivo attivo sui piedi mentre una mano portava alla bocca le indispensabili pasticche.
    Ozma, da oltre[non viene specificato alcun movimento e la tecnica non è in grado di superare ostacoli fisici] la spada, fortunatamente non potè attivare la sua tecnica.

    Non sai come è stata forgiata la spada!
    Non usa l’anima come batteria, ma la rabbia che l’ha maledetta!


    Riflesse poi sulla particolare condizione che affliggeva Tian, che facendolo saltare tra le ere lo rendeva del tutto inconsapevole della situazione in cui versavano i draghi.

    Tutti i clan hanno sulla loro testa una maledizione, ho salvato il clan del nord dall’apatia, quello dell’est dalla furia e Ou potrà confermartelo, ma Ozma non mi permette di evocarlo.
    Jigoku però, al contrario degli altri non era più recuperabile, stava uccidendo tutti i suoi simili, odio e anima sono diventati indistinguibili, le urla che senti probabilmente sono causate dalla separazione delle due cose.


    Si interruppe, conscio che le parole di Tian, se all’oscuro di ciò che era successo, fossero giuste.

    Alcune medicine hanno bisogno di tempo e patimenti per essere efficaci.
    Posso consegnarti l’arma, ma distruggerla significherebbe liberare l’anima di un drago che ha raggiunto la potenza di un dio e che riconosce nel tuo successore, un uomo dall’animo corrotto, colui che li ha avvelenati, il suo leader!


    Guardò verso Ozma, ancora schermato dalla spada.

    Al momento mi sta fornendo una protezione, Ozma è in grado di corrompere la mente altrui ad un livello immaginabile, probabilmente il suo avatar era un ninja del mio villaggio.
    Se te la cedo sarò scoperto, e lui anela il potere della volpe che posseggo, può controllarlo a suo piacimento, come le due code che già mi ha sottratto senza che potessi fare nulla per oppormi, se mi scopro divento una sua marionetta e tu non mi sembra sia troppo fresco


    La sua espressione fu eloquente.
    Aveva dato tutte le informazioni possibili, ora era il momento di scommettere sulla loro efficacia. Compose i sigilli[Kagebushin
    +
    Arte dei Cloni: Tempismo
    Arte: L'utilizzatore può creare dei Cloni corporei con una tecnica già attiva, ne andrà pagato il consumo e lo slot Tecnica necessari. Se presenti caricamenti o sigilli dovranno essere eseguiti dall'utilizzatore prima della creazione del clone.
    [Da Genin in su] (passo perfetto)
    +
    Arte dei Cloni: Sabotatore
    Talento: L'utilizzatore può specializzare fino a due cloni al momento della creazione. Alla distruzione ogni clone si tramuta in due unità di sostanza melmosa e adesiva che può causare Intralcio Medio. Può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.
    [Da Chunin in su]
    +
    Arte dei Cloni: Distanza
    Talento: L'utilizzatore può far comparire i cloni entro 24 metri da sè. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.
    [Da Jonin in su]
    +
    nin. perfette]
    necessari per imbastire il suo spettacolino e partì. Nascoste nella composizione dei sigilli il lancioNon offensivo, quindi gratuito di un tonico che sarebbe volato verso Tian, casualmente grande quanto una delle sue stesse sferette. Se il consanguineo della Montagna ne avesse osservato i movimenti avrebbe compreso quanto il tonico era innocuo: Raizen non aveva infatti avuto il tempo di sostituirlo in alcun modo, ed il movimento con cui l’aveva estratto dalle tasche era troppo semplice per poter essere segno di contraffazione: avrebbe rischiato lui stesso di ingerire del veleno.
    Un clone apparve accanto a Tian afferrando come prima cosa il tonico, armato di tutte le possibili cattive intenzioni, almeno alla vista[recitazione] , tentando un colpo al volto dell’avversario col medesimo braccio, per poi eseguire una serie[finta
    successivamente

    Hinto
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Bue, Coniglio, Tigre, Bue. (4)
    L'utilizzatore può rivestire una mano o un'arma di chakra elettrico dalle alte capacità penetranti. Distrugge qualsiasi protezione con durezza pari o inferiore a 4. La potenza è pari a 90. Necessita di uno slot azione di caricamento in cui la mano o l’arma non può essere adoperata.
    Tipo: Ninjutsu - Raiton
    (Livello: 2 / Consumo: Elevato )
    [Da jonin in su]

    + Tecnica rapida (ninjutsu talentuose) + Impronta di chakra + Ninjutsu perfette. Pot 110]
    di sigilli. In realtà il primo colpo nascondeva il
    tonicoTonico di ripristino superiore , se Tian l’avesse assecondato aprendo la bocca come lui gli mimava di fare avrebbe lanciato il tonico direttamente nella sua bocca, altrimenti si sarebbe limitato a passarglielo. Un offerta assai utile per il Guerriero viste le sue condizioni.

    Non userò la spada, reggimi il gioco e fai finta che lo farò e non toccare il braccio.
    Appena vedi uno spiraglio fai finta di attaccare me, salvo deviare all'ultimo verso la sfera con tutto ciò che hai, è lei a subire danni, il corpo è solo un esca.
    Mi raccomando, è tosta.


    Ma con la stessa tecnica ne vennero creati altri due: il primo avrebbe schermato Raizen mentre estraeva la spada dal suolo dissolvendo l’alone rosso, Ozma non avrebbe fatto fatica a disfarsi del clone anche perché il minimo tentativo di controlloArte dei Cloni: Indottrinamento
    Abile: L'utilizzatore potrà creare dei cloni incorruttibili, se si cercherà di interrogarli o manipolarli questi si dissolveranno.
    [Da Genin in su]
    sullo stesso l’avrebbe dissolto. Ozma stesso aveva detto che quelli non erano un problema per lui, ma la nuvola avrebbe dato ancora qualche secondo di occultamento, dando realismo al fendente[Finta] che sarebbe calato addosso ad Ozma dall’alto, sfruttando la forza di gravità per imprimere una forza apparentemente incontrastabile anche per le code, visto che nemmeno quelle avevano un punto d’appoggio per arrestare il colpo. Il clone si sarebbe dissolto a prescindere dalle azioni nemiche per fornire l’occultamento e rilasciando tra l’altro una sostanza melmosa[abilità citata sopra] che avrebbe tentato di far ricadere addosso alla sfera.
    L’ultimo clone creato con la kagebushin era stato nascosto da un tronco abbattuto, posto due metri alle spalle della sfera la cui attenzione doveva essere catalizzata sull’attacco apportato dall’originale e su di esso era stato applicato il passo perfetto cosa che avrebbe reso impossibile individuarlo, perfino per la sfera. Era infatti quest’ultimo clone quello che avrebbe dovuto sfruttare l’appiccicoso momento.
    Il clone occupato con Tian aveva infatti caricato la tecnica di fulmine per poi passarlaArte dei Cloni: Unichakra
    Abile: L'utilizzatore creerà cloni in grado di poter attaccare sfruttando tecniche caricate da altri cloni presenti entro 9 metri, sarà necessario per i cloni mantenere il contatto visivo. Eventuali AdO possono essere eseguite su uno o sull'altro clone indifferentemente. Il clone esecutore non potrà compeire azioni durante il caricamento. Entrambi i cloni devono avere abbastanza chakra da poter eseguire la tecnica, ma questa verrà scalata dalla riserva di solo uno dei due
    [Da Chunin in su]
    al clone vicino alla sfera che avrebbe avuto così la possibilità di rilasciare il suo occultamento chakrico all’ultimo momento, quello corrispondente al salto[Impasto Vel. +8] oltre il tronco, dritto verso la sfera.
    Il ninjutsu però sarebbe partito solo quando ci fosse stata la certezza di contatto con la sfera, in modo da non sprecare il colpo ne rilasciare l’occultamento chakriko in anticipo.
    Il primo sarebbe stato un diretto mentre Raizen cercava di limitare le possibilità di schivata col suo stesso corpo munito della zambato ora inattiva ma letale grazie alle sfere di vento attivate poco prima ed a cui il clone sarebbe stato del tutto immuneArte dei Cloni: Fuoco Amico
    Arte: L'utilizzatore può rendere un suo clone intangibile da parte delle sue armi, tecniche o attacchi fisici per la durata di uno slot azione ogni turno. Questa capacità non può difendere da attacchi portati da altre fonti.
    (Consumo: MezzoBasso)
    [Da Genin in su]
    spostandosi per ostacolarevel. +3 +5 impasto demoniaco con violenza qualsiasi movimento. Azione che avrebbe preso in contropiede l'avversario casomai questo fosse passato troppo distante, andando ad impattare col suolo e provocando comunque l'esplosione tentanto di mordere l'Ozma-sfera durante la schivata.
    Per quanto fosse abile nel percepire infatti la sfera non poteva sapere le insidie che il clone nascondeva, men che meno che Tian avrebbe potuto attaccare in successione a lui.


    La nascita della Maledizione






    Lo Yakushi… o l’Hakai (?) aveva trovato nei suoi ricordi il modo di utilizzare la sua maledizione nel modo a lui più congeniale. Le crepe sollecitate da tutta quella potenza non tardarono a mostrare la ragione della loro presenza: il tempo, l’invecchiamento, non risparmiava niente e nessuno, tutto era destinato a deperire quelle crepe anticipavano quel decadimento snudando i punti deboli di qualsiasi cosa. L’effetto di quella distruzione però non fu piacevole come ci si poteva aspettare, fu come colpire un gigantesco giroscopio: Febh si trovava a girare su ogni singolo anello in movimento, Oni o meno quella sensazione era decisamente troppo anche per lui, i suoi sensi, sconvolti e poi riordinati con procedimenti a cui aveva faticato a trovare una logica si riordinarono in maniera così repentina da risultare invalidante.
    Dopo la chiara sensazione che il suo corpo, al pari delle pareti illusorie di quel luogo, si fosse spezzato come una lastra di vetro, sarebbe crollato, spegnendosi come una candela in balia del respiro di un bambino dispettoso.
    Tian, Raizen ed Ozma poterono vedere dopo il loro scambio di colpi delle crepe a mezz’aria illuminarsi, quasi come delle ferite di luce prima che un esplosione proiettasse verso di loro ritagli spigolosi di quella dimensione mentre uno squarcio verso l’oscurità più profonda che avessero mai visto gli sputò davanti Febh Yakushi incosciente. Poterono osservare solo per qualche momento la dimensione dentro alla quale l’otese aveva combattuto, ma dovendosi adattare a più di un individuo per volta assunse una forma indefinita, formata da figure geometriche piene e vuote, bianche e nere che muovendosi in maniera ordinata e concentrica rispetto a più di un punto li avrebbe disorientati in poco tempo prima di scomparire.
    Non potevano saperlo, Raizen e Tian, ma quello era l’interno di Ozma, e soltanto lui sapeva cosa significava essere l’infinitesimale percentuale di persone che riusciva a sfuggire ad esso.

    Sarebbe bello sapere cosa gli frulla adesso per il cervello.

    La mente dell’amministratore intanto cercava di riordinare se stessa dopo lo shock, ma sfogliare nella memoria atavica a cui la caduta del muro posto dal suo subconscio lo esponeva non era piacevole e le voci erano cosi intense ed alte da suonare come unghie in un vetro, come metallo sotto la pressione di migliaia di metri di acqua. Tutte urlavano qualcosa, nessuna parlava realmente con lui, era soltanto un grido dalle infinite sfaccettature composto dai ricordi di chissà quanti Hakai.
    La sua mente viaggiava a ritroso ad una velocità impressionante, permettendogli di vedere migliaia incarnazioni di se stesso circondate da distruzione più o meno volontaria, più o meno malvagia, quell’orologio si sarebbe però fermato soltanto quando si sarebbe riavvolto completamente, se non altro quel viaggio spegneva le voci poco a poco.

    Hakai

    Non era quello il nome con cui era stato chiamato, ma la sovrapposizione di voci, o di realtà (strade?) e nomi avevano lasciato emergere quello tra la miriade di possibilità.

    La distruzione è il fondamento stesso dell’universo, la distruzione, la fine, non esistono.
    Tutto è nato da un esplosione, dalla distruzione. Tutto nasce per morire.
    Ma la morte non è la fine, la morte è l’inizio di qualcosa di nuovo.
    La morte dell’anima è l’inizio del viaggio verso la reincarnazione , la morte del corpo è vita per centinaia di organismi grandi e piccoli.
    Magari il sacrificio del tuo corpo sarà la possibilità di salvezza per qualcun altro.


    La voce, fino a quel momento unico punto di riferimento, si fece materia, un lungo e sinuoso collo di cigno le cui estremità andavano separandosi e modellandosi in cinque dita affusolate, delicate come il volto di donna che andò materializzandosi nell’oscurità.
    Non era facile catalogarlo come ricordo, era certo che non fosse stato vissuto da lui, e non era neanche certo che fosse ricordo, ma più un esperienza, come se fosse qualcosa di registrato per essere passato ai posteri.

    Ma lo strumento di concretizzazione del destino non può essere affidato ad un umano con così tanta leggerezza, sarebbe solamente un’ arma che di generazione in generazione cristallizzerebbe il suo egoismo.
    Non deve succedere.


    La donna, totalmente nuda e con la pelle così bianca da risplendere lo abbracciò, stringendolo come il cielo abbraccia la terra, come una madre abbraccia un figlio, come una figlia abbraccia un padre, come un amante abbraccia il proprio amato al culmine della loro sincronia.

    Il potere comporta responsabilità, ed un uomo non potrà mai essere responsabile a sufficienza da sfruttare un simile dono senza l’egoismo che lo contraddistingue.
    Per questo tutto questo potere, equivarrà a dolore.


    Fu quello il momento in cui La Fine Inevitabile divenne una maledizione, e probabilmente non era un caso che quella donna, così bella e pura da impedire qualsiasi tipo di pensiero vizioso, si ammantasse di una luce così intensa da sembrare quasi palpabile, prendendo le sembianze di un ombra, come le tante che Febh percepiva nelle sue visioni.
    Ma cosa comportava quella maledizione?
    All’esterno era chiaro, e spiacevole da osservare, la carne dello Yakushi sfrigolava spezzandosi e ricomponendosi in un ciclo che pareva non aver fine.
    Toccare le corde della fine inevitabile in quella dimensione gli aveva permesso di fuggire, ma era davvero stato saggio usare la fine inevitabile in maniera così egoistica in una dimensione studiata per fare sempre il contrario di ciò che la sua vittima programmava di fare?
    Ad un occhio più attento si poteva però notare che quel ciclo, che produceva non poco sangue, era concentrato su delle linee ben definite, aventi la stessa forma di quelle che lo Strumento del Destino aveva colpito all’interno della dimensione alternativa.
    Il danno provocato da una simile maledizione si attaccava all’anima, neanche le cellule staminali questa volta sarebbero bastate.






    Ferite Leggera diffusa Graffi nel petto
    Vitalità 20 su 25
    Chakra 42 su 150

    (rilascio furia del demone)

    Slot Tecnica Avanzata Kagebushin
    Slot Tecnica Avanzata Passo Perfetto
    Slot Tecnica Avanzata Hinto (tecnica rapida + nin talentuose)


    Slot Difesa1 //
    Slot Difesa2 //
    Slot Difesa3 //
    Slot Difesa4 subisci e mena
    Slot Azione1 subisci e mena (spinta al petto)
    Slot Azione2 ingestione tonici
    Slot Azione3 clone: attacco sfera con ninjutsu all'ultimo
    Slot Azione4 tentativo di ostacolare movimenti difensivi della sfera
     
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    VII


    Le parole non erano riuscite a far breccia in Tian, provato da quella sua vita di eterno vagabondo e tutt'altro che disposto a cedere ad accordi o discussioni. "Aspetta" non era più una parola del suo vocabolario, per lui che viveva ogni secondo come un prezioso tesoro che non sarebbe mai più tornato indietro, per lui che era schiavo di un mondo privo di regole e che non aveva nulla che potesse anche solo pensare di chiamare "suo". Per questo non prestò ascolto a Raizen quando questi non obbedì immediatamente al suo ordine perentorio, e sempre per questo attaccò senza alcuna pietà, ignorando la posizione sopraelevata dell'altro e raggiungendolo comunque il suo bersaglio e danneggiandogli il braccio, quasi scarnificato dal colpo. Venne spinto via dal calcio senza particolari danni, ma non era riuscito in quel frangente a riprendere la spada. Ozma osservava, o almeno così sembrava, godendosi la scena.

    Scuse ridicole. Replicò il Leggendario Generale quando Raizen accennò alla Furia che viveva nella sua spada. Non posso più evocare i draghi, ma posso ancora percepire il loro spirito, Clone, e tu ne tieni uno, folle di dolore, dentro quell'oggetto. Stava per prepararsi a una nuova offensiva mentre l'Hokage parlò delle Maledizioni e fece il nome dei due draghi. Ou? Per una frazione di secondo il suo sguardo si posò sulla sfera di chakra vivente poco distante, con la sua proiezione che faceva spallucce, in una teatrale quanto sarcastica rappresentazione di innocenza. Quel nome aveva fatto esitare Tian, forse perchè non pensava che fosse stato tramandato ai posteri, così come quello di Jigoku, dato che entrambi erano divenuti Re durante la battaglia finale con le Armi di Iwa.

    Mio successore? Quelle parole lo presero realmente alla sprovvista. Un uomo corrotto non può essere per definizione un Guardiano dell'Equilibrio, non è possibile imbrogliare Ryujin nè corromperlo, sarebbe come corrompere il pianeta stesso. Il sospetto era almeno pari alla sua sorpresa per aver sentito simili parole dalla bocca di quello che credeva essere un semplice clone. No...che razza di teatro state mettendo in piedi? Ormai siete due contro uno...e sapete che non abbasserò la guardia. Io non abbasso MAI la guardia. Non gli era chiaro nemmeno come mai il massiccio shinobi che aveva contro stesse parlando a voce alta come se Ozma non potesse sentirli, ma certamente, per quanto provato, rifiutò il Tonico: non aveva alcuna intenzione di fidarsi.

    Il clone accanto a lui attaccò, ma forse Raizen aveva preso male le distanze perchè nonostante tutte le sue intenzioni, nel non vedere la bocca aperta finì quasi per colpire Tian con un vero pugno, schivato all'ultimo istante, mentre la lama ben serrata in mano era pronta a contrastare la strana tecnica elettrica che il bunshin cominciò a caricare. Forse avrebbe potuto distruggere la copia durante l'esecuzione, ma si trattenne: era solo un clone e soprattutto le sue parole che svelavano il punto debole di Ozma, a lui noto grazie a uno scontro di molto tempo prima, ma che tuttavia non avevano senso se quella era realmente una trappola. Forse fu più la confusione a fermare la sua mano, che non il significato esplicito di quel discorso.

    Vide il jutsu sparire dalle mani del clone, ma non fu quello dietro Ozma a farsene carico, ma piuttosto quello creato davanti a Raizen stesso (mentre quello che calava dall'alto, così come il fendente, erano andati entrambi a vuoto, come se avesse sbagliato mira di qualche metro) che si gettò contro Tian in un violento tentativo di devastargli le braccia! LO SAPEVO! UNA TRAPPOLA! Fin troppo elaborata. Iinutilmente elaborata, per i suoi gusti, ma pur sempre una trappola. Riuscì con un qualche jutsu ad avvolgere di chakra bianco la la sua spada, intercettando il colpo con un boato che lo spinse indietro di diversi metri...l'arma distrutta. Si accigliò...era disarmato, stanco, e aveva provato sulla sua stessa pelle la potenza di quello che riteneva essere un Clone più giovane. Se Ozma avesse iniziato ad attaccare sarebbero stati due contro uno...il che gli fece realizzare che di fatto la sfera sembrava intenta a non fare assolutamente niente, per tutto quel tempo. Un fatto sospetto.

    La verità era che alla tecnica Yamanaka bastava vedere anche solo una parte del nemico perchè l'onda di chakra prendesse il controllo del suo corpo. E la mano di Raizen sull'elsa era ben visibile, a dispetto di tutte le sue buone intenzioni. Sin dall'inizio di quello scambio era caduto preda del controllo di Ozma, che tuttavia, da sapiente manipolatore, aveva lasciato al suo burattino la piena libertà di agire, limitandosi a qualche piccolo intervento là dove era necessario, così che fosse troppo tardi per poter fare qualcosa. Normalmente i suoi cloni sarebbero dovuti sparire se controllati da terzi, ma in quel caso era stato LUI stesso ad essere controllato, e tramite lui poteva dunque muovere le copie senza che la condizione di distruzione venisse soddisfatta.

    Tu...ha davvero preso il controllo di te. Ma allora, se non sei un suo schiavo...chi sei tu? Chiese, forse per la prima volta interessato alla cosa. Sei forte...molto, molto forte, anche senza usare la Volpe. Chi ti ha clonato? Ozma avrebbe lasciato a Raizen la libertà di parlare, sembrava che la cosa lo divertisse, mentre le code sotto il suo controllo aumentavano gradualmente...o forse tutto il chakra della Volpe era ormai caduto vittima del suo Dominio? Non ho idea di chi sia, ero certo che fossi tu. Buffa coincidenza, no? Ma si dice che abbiamo tutti dei doppelganger, non pensi? Vuoi forse salvare anche lui, Tian? Non è forse quello che fai sempre? E ogni volta perdi qualcosa, o qualcuno...non sei stanco di tutto questo? Non pensi sia il caso di arrendersi, una buona volta? Pur restando gelido nell'espressione del volto, il Generale parve per un secondo avere tutto il peso del mondo sulle spalle, con gli occhi che esprimevano una stanchezza e un dolore senza fine, scuri come un pozzo senza fondo.



    Il mondo era impazzito. E questa era una cosa buona. Il mondo era in sfacelo. E questa era una cosa buona. Il mondo andava a pezzi. E questa era una cosa buona. Tutto ciò che terminava era una cosa buona. La Fine era Inevitabile e lui ne era il primo attore. L'unico attore. Quello che alla fine di tutto avrebbe spento la luce sull'esperimento chiamato Universo. Forse un giorno sarebbe cominciato di nuovo. Forse la Fine era funzionale a un nuovo Inizio, in un ciclo continuo verso un qualche scopo che la mente umana non poteva nemmeno supporre. Ma lui era l'Agente della Fine. Degli Inizi e degli scopi non gli interessava. E forse non sarebbe stato necessariamente LUI come persona a concludere tutto, ma il suo potere, quello si, quello avrebbe concluso ogni cosa, per sempre. Ogni volta.

    Si cullava quasi nel disgregarsi del mondo e della sua mente. Aveva distrutto per sempre un mondo, quale che esso fosse e ovunque si trovasse, e ne era soddisfatto, appagato quasi avesse consumato il più grande amplesso della sua vita. Niente è come soddisfare la propria funzione. Il proprio scopo. E ora poteva anche attendere e annullarsi nell'oblio. Solo lui restava, e scomparso lui la Fine sarebbe stata completa. Poi l'oblio scompare, in una crepa che lo riportò alla Realtà, a un nuovo mondo, dopo un tempo che era eterno come solo un istante può essere. Un istante di quelli importanti, a cui non puoi fare a meno.

    Venire strappati all'oblio fu troppo per il Potere, che non si trovava più nella condizione di essere soddisfatto e si rivolse ancora una volta verso ciò che c'era di più fragile: una mente, una vita. Ricordi, ricordi e subconscio, tutto ciò che era del corpo che aveva usato come mezzo per distruggere un mondo e che ora lo aveva portato in un secondo, troppo debole però per distruggere in una volta sola, per portare alla fine. Quindi si rivolse verso sè stesso. Almeno sarebbe stato la Fine Inevitabile per Febh Yakushi e tutto ciò che viveva nella sua mente.


    E Febh lo sentiva. Non era sveglio, il suo corpo era integro, ma non sapeva cosa ci fosse intorno a lui. Non era sveglio, ma una parte della sua mente sapeva che stava venendo sbranata da quel dono che aveva dovuto risvegliare dopo che prepotentemente si era affacciato nei meandri del suo subconscio, con le voci, la distruzione, il freddo ricordo di quelle ombre che non c'erano e che comunque occupavano un sacco di spazio. Una delle voci, non sapeva se parlasse per il Potere che lo stava divorando o se era invece il suo inconscio a cercare di dargli conforto, una delle voci parlava di motivazioni, di ordine cosmico, di responsabilità. Stronzate. Mugugnò con una voce che risuonava nella caverna della sua mente. Era una parola che, come ogni turpiloquio, usava veramente di rado, ma l'Oni sapeva quando essere diretto. E quelle sillabe mezze masticate furono un'eco di sussurri, grida, insulti e respiri agonizzanti, come se declinate in ogni possibile modo all'interno del suo cranio. Sono stronzate. Al potere non interessa nulla di tutto questo. Vuole solo la Fine. La Fine Inevitabile. Non ha trovato di meglio che me, adesso che quel posto è in pezzi, e vuole proseguire l'opera fino a divorarsi. Un serpente che si morde la coda...e se poi qualcuno inizierà qualcosa di nuovo non sarà affar suo.

    Si sentì abbracciare ma non era reale. Certo, era nostalgico. Molto, un abbraccio che non sentiva da tantissimo tempo...da quando aveva un nome diverso e una vita diversa, sempre nelle grotte. No. Non voglio che mi consoli. Non voglio nemmeno giustificazioni. La donna venne allontanata con un gesto deciso della mano. Non so chi abbia messo la Fine Inevitabile in me, e non mi importa. Ora come ora mi importa solo di sopravvivere per raggiungere l'uomo in viola e sterminarlo. Era Oni a parlare. E tornare a casa. Aggiunse, e ci fu quasi l'accenno di un tremore nel tono, emozionato, se non fosse stato subito sedato dall'Oni. Ma se non poteva permettersi di essere emotivo, allo stesso modo Oni non poteva mentire a sè stesso, e Febh in fondo, nella sua vita, aveva solo voluto una casa in cui tornare. Da sempre. La aveva trovata tra gli Yakushi. A Oto. E avrebbe fatto qualunque cosa per conservarla e tornarci. Forse tornare a casa viene anche prima dell'uomo in viola. Ammise, e sentì intanto quel lontano logoramento, quasi come se dei vermi scavassero nella grotta della sua mente. Erano i danni della Fine Inevitabile. Oltre il dolore, era l'annichilazione stessa della sua essenza.

    Io sono Febh Yakushi. Forse sono anche un Hakai. Lo ho ammesso. Ma sono uno Yakushi. Il corpo di uno Yakushi è tutto ciò di cui ha bisogno. Non mi serve questo potere, e lo metterò a tacere una volta per tutte. Ma sapeva benissimo che non avrebbe mai potuto farlo: come il famoso vaso della leggenda, una volta aperto non si torna mai indietro. Avrebbe dovuto farci i conti, ma per riuscirci doveva prima avere un futuro. Ma non posso...non posso curare la mente. Come il vecchio Onjo Yakushi, che teniamo nello scantinato. La sua malattia è mentale, non è possibile guarirla con le nostre arti...solo tenerlo sedato. Fece un respiro, lunghissimo, anche se era solo nella sua testa mentre il corpo privo di guida giaceva immobile, con appena un refolo di vita.

    In quel momento ci fu una violenta scossa di terremoto, come se qualcuno o qualcosa dall'esterno lo avesse stimolato brutalmente. Che succede? Si alzò in quel posto dove le dimensioni e lo spazio non contavano nulla. Qualunque cosa fosse non era servita a fermare l'erosione...già vedeva quei pochi, preziosi ricordi di cui era certo che venivano sbranati, assieme a diverse linee di ragionamento, i fili che collegavano l'anima al corpo. Che stiano provando a rianimarmi là fuori? Non servirà a nulla..il corpo è più o meno a posto, magari un pò malconcio ma nulla di più. Anche in questa condizione me ne rendo conto. E poi il dubbio. E Oni si accigliò. Possibile che lui, che notava tutto ciò che serviva pur di raggiungere uno scopo preciso, non lo avesse realizzato prima? Come faccio a rendermene conto se sono privo di sensi? Non ci sono impulsi nervosi dal corpo al cervello...

    Corpo. E Mente. Come con il dio-mucca del Mikawa. Il mio corpo ha generato quel mondo interiore per cercare di razionalizzare la lotta alla possessione. A ben pensarci è stata la prima volta che ho intravisto la Fine Inevitabile. E se avessi frainteso, quella volta? E se fosse stata la Mente, sovrana sul Corpo, a creare quella visione. Durante l'addestramento hanno ripetuto più volte che il Corpo è tutto quello che serve a uno Yakushi. Ma Se la si vede da un diverso punto di vista...allora il Corpo è uno strumento per lo Yakushi...quindi lo Yakushi è altro. Si guardò intorno, in quella vuota caverna psichica dentro cui la Fine spadroneggiava. Lo Yakushi è la Mente. Sempre. A ben pensarci anche la In'yu Shometsu è, appunto, una tecnica che usa lo Yin del chakra, l'Oscurità, la componente spirituale che genera la materia dal nulla...anche se uno si aspetterebbe che fosse invece la Luce, con il potere di generare vita nella materia inanimata. Anche se formalmente considerata una tecnica del Corpo, che risponde all'impronta Luce, è comunque una tecnica che contiene la parola Yin nel nome. A parte gli addestramenti iniziali gli Yakushi lasciavano molto alla valutazione individuale e alla crescita personale, e lui era andato avanti perfezionando il suo corpo, portandolo oltre il limite e affinando la mente quel che bastava per dominarlo, ma forse non era stata la strada giusta. Non aveva avuto abbastanza introspezione. Forse era la Mente, espressione dello Spirito, a trovare l'armonia con il Corpo, espressione della Materia Fisica, dirigendola, sempre e comunque. Quel passaggio che aveva eseguito tante volte da arrivare a darlo per scontato quasi fosse un automatismo, quell'immaginare il corpo come integro come fondamenta per rigenerare (era una delle pratiche iniziali negli addestramenti per la Rigenerazione), possibile che fosse in realtà la quintessenza, l'apice della sua Arte invece che la base?

    E se la Mente immaginava il corpo e questo obbediva, allora non poteva forse la Mente immaginare sè stessa come integra? Uno Yakushi resiste a qualunque cosa gli si metta contro. Si adatta. Guarisce. Cambia. Fine Inevitabile. Si guardò intorno, ignorando la voce e la donna che sputava idiozie. Il suo tono era nuovamente saldo e pericoloso come solo l'Oni può essere. Uno Yakushi può morire, ma ti assicuro che è maledettamente difficile ottenerlo. E non saranno certo gli scarti di un potere che mi porto dentro a farlo. Vorrai divorarmi? Benissimo, ma solo quando sarò IO a concederlo. Ruggì. Non sapeva se quello che aveva fosse chakra o la sola componente spirituale dello stesso, ma fece tutto quel che poteva per rilasciarlo, perusare i frammenti d'Anima e Mente ancora intatti per immaginare il suo spirito come Integro. Perfetto. Completo, esattamente come il Corpo di uno Yakushi. Corpo Perfetto e Mente Perfetta sono ciò che crea lo Yakushi. E tu sei solo un serpente che si morde la cosa. La tua azione qui ora deve FINIRE! In quell'istante una nuova scossa indicava che qualcosa aveva stimolato il corpo dall'esterno, facendo battere due volte il cuore. Facendo circolare sangue. Permettendo al corpo di produrre una seppur minima quantità di energia Materiale che potesse unirsi a quella Spirituale.

    Abbastanza perchè la Distruzione Yin delle Ferite facesse il suo corso, annullando ogni possibile danno ad opera di ciò che stava distruggendo lo Yakushi. E non c'era nulla che la Fine Inevitabile potesse fare per impedirgli di tornare Perfetto.


    Ozma non aveva emesso un lamento, ma poco prima della crepa nella realtà e nella comparsa di Febh Yakushi tra loro, la luce violetta era cambiata, facendosi confusa e indistinta, come un guazzabuglio di colore che turbinava senza controllo, forse a causa del jutsu di rotazione o forse come semplice espressione del dolore dovuto a quella distruzione interna...di certo la fuga del suo prigioniero era stata qualcosa di oltremodo inaspettato. E questo rendeva quell'uomo molto, molto pericoloso, anche se era privo di sensi. Il mostro con gli occhiali? Hai evocato anche lui qui? Tian strinse i pugni, la preoccupazione cominciava a crescere in maniera esponenziale, anche se non quadrava affatto la reazione della lucertola arrivata con lui: sveglia, per quanto stordita, e tuttavia pareva oltremodo preoccupata per il suo evocatore.

    Febh! FEEEBH! SSsveglia, sSveglia idiota! Cercò di schiaffeggiarlo con la coda, senza particolari risultati, e subito dopo gli salì sulla schiena. SSSvegliati! DEVI SSSVEGLIARTI! A Ssalar sembrava quasi di non sentire il cuore del ninja, ma se il Richiamo non si era ancora spezzato allora sicuramente lo Yakushi doveva essere vivo...ma allora perchè era così rigido? Perchè non reagiva a nulla? SSSvegliati, hai capito? Ci sSsono guai...ci sSsono...ci sSsono tutti e due gli Hokage! E quella palla di luce e il tizio sSstrano che ne è usSscito! SSSVEGLIATI BABBEO! SVEGLIATI! E giocò la sua unica carta disponibile, convogliando l'elettricità che gli scorreva nel corpo e inviandola forzatamente in quello del suo evocatore: normalmente lo faceva per potenziare i muscoli, ma stavolta voleva dare una bella scossa al suo cuore, cercando di farlo ripartire! [Tecnica]Raiton: Kakusei denki - Risveglio Elettrico
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Caricamento (3)
    L'utilizzatore scarica la sua elettricità su una creatura o un macchinario che stia toccando. Una creatura vivente otterrà un aumento di 3 tacche in Velocità o Riflessi, in base alla fase del combattimento, e ridurrà la vitalità di una ferita Lieve per Azione. Un macchinario funzionerà come se collegato a una presa di corrente. Interrompere il contatto interrompe la tecnica. Mantenere questa tecnica richiede slot tecnica avanzata.Tipo: Ninjutsu - Raiton
    (Consumo: ½ Basso per azione/difesa)
    [Da genin in su]


    Hokage? Tian si trovò ad alzare un sopracciglio, guardando Raizen in una nuova luce. Un mio clone è l'Hokage? Poi su Ozma. Questo tuo piano mi sembra fin troppo complesso, persino per te. Che cosa hai in mente? Cosa sta succedendo? In quel preciso istante le code di chakra si accesero di una luce violetta, mentre il corpo del Kage iniziava a mutare, raggiungendo suo malgrado lo stato di Mezzo-Demone. Quindi, sempre sotto il pieno controllo della sfera, cominciò a camminare verso lo Yakushi. Raizen? Non...non riesSsco a sSsvegliarlo! Pur continuando le botte di elettricità Ssalar non stava sortendo risultati, e sollevò lo sguardo verso l'Hokage trasformato, in lacrime. Aiutalo...ti prego...ma...ma cosSsa sSstai facendo? SSsembri minacciosSso...guarda che sSsono sSsicuro che sSscherza quando ti chiama pivello...in un certo sSsenso! Non amo gli imprevisti, quindi meglio che questo intoppo sparisca al più presto. Essere divorato dal suo amico Jinchuuriki di Kurama dovrebbe essere sufficiente, no? Prima gli spezzo le braccia, poi con la trasformazione completa lo farò sbranare prima di abbattere te, Tian. Il Generale si frappose tra la bestia al guinzaglio e lo Yakushi ferito. Non so fino a che punto sia una trappola...ma sembra che questo con gli occhiali ti spaventi a morte...e sappiamo bene entrambi che non puoi combattere me e tenere sotto controllo una Forza Portante al contempo. Non per molto almeno.

    Forse Raizen avrebbe anche potuto trovare la forza di liberarsi dal controllo spirituale usando l'aiuto di Kurama...ma il manto del mezzodemone era completamente in mano al nemico adesso, e se avesse nuovamente azzerato i flussi di chakra si sarebbe solo esposto a un nuovo tentativo di controllo mentale, conscio che non appena riutilizzate le sue energie il Mezzo-Demone si sarebbe riattivato sotto il controllo del nemico, inoltre i tempi erano fin troppo brevi...cosa potevano fare?

    SE Raizen non avesse trovato un modo per fermarsi, la trasformazione in Demone si sarebbe avviata, con lo Yakushi ancora a terra mentre Tian, dovendo fronteggiare un nemico di quelle dimensioni, sarebbe stato costretto a congiungere le mani in una serie di sigilli, prima di scatenare quello che doveva essere una variante ancestrale di qualche Katon moderno. La sua bocca si sarebbe spalancata mentre un dragone di fuoco avrebbe distrutto almeno metà della Volpe, e Ozma avrebbe approfittato di quel momento di debolezza per imprigionare il Generale con delle catene illusorie. Quel singolo istante, e tutti loro sarebbero caduti, con la completa vittoria del nemico.

    SE Raizen fosse riuscito a controllarsi almeno per una frazione di secondo, impedendo alla trasformazione in Demone di proseguire, in quel preciso momento un sasso volò fino a Ozma, poco più che una pietruzza, ma sufficientemente rapido da causare un bel bussare sulla sua superficie di chakra. Era partita dalla mano di Febh...e quasi al contempo una serie di scariche elettriche nere iniziarono a diffondersi nell'ambiente tutto attorno. Lentamente lo Yakushi sollevò un braccio, usandolo per puntellarsi. L'ultima scarica era bastata, e il tempo guadagnato dall'Hokage gli aveva permesso di riprendersi a sufficienza, e ora si stava alzando. FEEBH! Ti sei ripre...so! Per for...tu... Ssalar perse i sensi, aveva consumato fin troppo chakra e il legame del Richiamo venne reciso. Sul momento l'Otese non gli fece caso.

    Non so bene cosa stia capitando. Mormorò il tono di voce duro e implacabile che solo l'Oni poteva portare a galla. Ma sono abbastanza sicuro del fatto che qualcosa qui oggi finirà per sempre. I suoi occhi erano neri come la pece...che fosse lui l'origine di quell'energia nera che sembrava indebolire il mondo stesso? Che maleficio è questo? Tian non aveva mai incontrato un Hakai...dopotutto erano solo una manciata e cercavano di farsi gli affari propri, a parte uno o due episodi isolati, nel passato. Ozma era altrettanto confuso: percepiva che qualcosa nella sua stessa natura era in pericolo, se esposto a quel potere. E quel qualcosa sei tu. Febh era ferito, forse gravemente, ma era concentrato. Era Oni. E anche Hakai. E pur col sangue che scivolava via dalle labbra, sfrigolando mentre le ferite guarivano, stava sorridendo, nel sorriso che nessuno vorrebbe mai incontrare, nemmeno nell'incubo peggiore.



    Certo, anche in due contro due (o tre e mezzo contro uno e mezzo) restava una battaglia difficile, vedendo come erano conciati. O forse l'Hokage poteva trovare un modo per bypassare il controllo che Ozma aveva sul chakra della volpe e sul suo corpo? C'era qualcosa che poteva fare...qualcuno a cui chiedere aiuto? Forse per distrazione, ma il nemico non gli aveva ancora negato l'uso della parola.
     
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    Chi fa da se...







    Stava per ribattere al fatto che le sue non erano scuse, ma realtà verificabile, quando a Tian venne un dubbio riguardo il fatto che l’uomo in verde fosse un suo successore. Ma a giudicare da quello che diceva pareva che avesse mentito fin dal principio, difficile dire se con l’appoggio o meno dei draghi verdi.
    Ma non era quello il momento di ragionare in proposito. Raizen aveva infatti sbagliato i suoi calcoli, o per meglio dire sottovalutato i poteri di Ozma al quale bastò inquadrare la sua mano per arrivare a possederlo, mandando all’aria l’intera strategia con una tale oculatezza da far sembrare il tutto precisa intenzione di Raizen.
    La Montagna sospirò vistosamente quando venne accusato nuovamente di essere un clone.

    Ma sta zitto imbecille.

    Troncò visibilmente scocciato.

    Devi essere riuscito a ficcare una volta in vita tua in quel di Kumo e te la sei pure dimenticata.
    Sono tuo figlio, babbeo.
    E non te lo ripeto più, scegli tu quanto ancora vuoi sembrare scemo, io cercherò di ucciderlo.
    Se vuoi aiutami.


    E le parole della Montagna non erano alimentate da vuota sfacciataggine, Ozma non era a conoscenza di una cosa quantomai singolare per qualsiasi essere ad eccezione dei Jinchuriki: l’abitudine alle battaglie mentali, ma Raizen spiccava persino tra di loro a causa della sua storia travagliata costellata da malattie e interazioni esterne decisamente superiori alla norma che si attestava sullo zero.
    Le prime influenze si verificarono senza che Raizen potesse fare nulla, troppo inaspettato per poter porre rimedio.

    Ancora…

    Sottolineò Raizen quando l’ennesima informazione riguardante il suo titolo insospettì Tian.
    Ma quella capacità di parola era sintomo di una mancanza di controllo che forse Ozma sottovalutava o pensava di aver concesso lui a Raizen, nella sua mente intanto avrebbe potuto constatare che era dovuta a ben altro.
    Prima di interagire con l’invasore avrebbe ritagliato uno spazio per se stesso e la volpe, in modo da constatare se quella possessione e l’abilità di controllo di Ozma avesse effetti su di essa o ne controllasse solamente il chakra usando lui come mezzo.

    Stai qui. Infondo.
    Non voglio che entri a contatto con te.
    Ho altre armi contro di lui, armi che nemmeno si aspetta.


    Lanciò un ultimo sguardo al jinchurichi mentre alle sue spalle si accendeva uno sguardo di pura luce, occhi senza espressione, ne iridi ne pupille. Non si poteva dire che dentro quel mondo mentale fosse presente un qualche tipo di illuminazione, semplicemente questa veniva immaginata inconsciamente o per abitudine.
    Fu quella a delineare Ego, un essenza generata da Raizen per la sua stessa protezione, un guscio che racchiudeva ciò che di più inespugnabile e potente avesse: la volontà.
    In un mondo in cui le dimensioni non contavano Ego svettava sopra a tutto, persino sopra al demone, che venne scavalcato come se fosse un gatto da quella montagna silenziosa, in una falcata che risuonava come un terremoto.

    Megalomane.

    Commentò la volpe, conscia che quello altro non era un modo per Raizen di dare forma alla sua coscienza.
    Ozma, che avesse o meno percepito qualcosa di strano all’interno dell’Hokage, avrebbe potuto sentire qualcosa emergere dai meandri della sua mente, come una tempesta in avvicinamento i passi della Volontà, di Egoè un entità interna a raizen, la uso in varie occasioni, è vecchia, risale a quando avevo quella porcheria nella testa (un demone e un angelo, tipo...ç_ç) e nelle varie ruolate li ho battuti sfruttando lui, ne ho recuperata qualcuna in cui lo cito, ma non la princpale che pare esser stata persa.
    #entry344515519
    #entry513527471
    #entry582598798
    + il consumo Alto
    andavano facendosi sempre più forti fino a che i suoi occhi non illuminarono l’orizzonte con uno sguardo ben diverso da quello mostrato prima.
    Non c’era modo per Ozma di sfuggire, una mano grande come un palazzo emerse da sotto la terra stessa mentre uno la incontrava dal cielo, schiacciandolo e, se non bandendolo da quel luogo, immobilizzando Raizen grazie al disturbo che quella personalità comportava.
    Ma nemmeno Ego era stupido e lavorò di fino bandendo Ozma da quel luogo soltanto quando aveva la certezza della vittoria.
    Il corpo di Raizen sotto il suo “controllo” iniziò la trasformazione demoniaca, salvo interrompersi grazie all’intervento della personalità all’interno della mente del foglioso evento che avvenne in contemporanea con l’attivazione del passo perfetto che spense del tutto le code di chakra, cosa che però non spense il chakra dei cloni.
    I due, che Ozma non ebbe la cura di rilasciare, si sarebbero infatti riposizionati durante il trambusto avvicinandosi alla sfera, avevano ormai compreso che le sue percezioni non erano fatte da occhi, orecchie o altri sensi comuni, si basava su altro, probabilmente in maniera simile ad un sensitivo.
    Non restava quindi che coglierlo di sorpresa, o mandare in tilt le sue percezioni.
    Aveva una possibilità sola d’attacco vista la sua strategia, ma grazie al tempismo di Ego i cloni poterono caricare nuovamente Hinto mentre uno di loro creava una moltitudine di replice

    Hinto
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Bue, Coniglio, Tigre, Bue. (4)
    L'utilizzatore può rivestire una mano o un'arma di chakra elettrico dalle alte capacità penetranti. Distrugge qualsiasi protezione con durezza pari o inferiore a 4. La potenza è pari a 90. Necessita di uno slot azione di caricamento in cui la mano o l’arma non può essere adoperata.
    Tipo: Ninjutsu - Raiton
    (Livello: 2 / Consumo: Elevato )
    [Da jonin in su]

    +Tecnica Economica + Tecnica rapida (nin talentuose) + Ninjutsu perfette. Pot 100


    Kagebushin+
    Arte dei Cloni: Distanza
    Talento: L'utilizzatore può far comparire i cloni entro 24 metri da sè. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.
    [Da Jonin in su]

    Arte dei Cloni: Unichakra
    Abile: L'utilizzatore creerà cloni in grado di poter attaccare sfruttando tecniche caricate da altri cloni presenti entro 9 metri, sarà necessario per i cloni mantenere il contatto visivo. Eventuali AdO possono essere eseguite su uno o sull'altro clone indifferentemente. Il clone esecutore non potrà compeire azioni durante il caricamento. Entrambi i cloni devono avere abbastanza chakra da poter eseguire la tecnica, ma questa verrà scalata dalla riserva di solo uno dei due
    [Da Chunin in su]
    attorno alla sfera, sia sopra che sotto che attorno. Intanto il clone con l’arto lucente di chakra elettrico avrebbe passato al clone più vicino la tecnica appena creata. La strategia invero non era differente da quella usata in precedenza, questa volta però puntava sulla moltitudine dei cloni che avrebbero tentato 3 affondi prima di dissolversi all’unisono lasciando una nube di fumo sufficiente a creare una copertura per i successivi attacchi di Febh e Tian. La Moltitudine grazie quella disposizione avrebbe potuto usare con efficacia una semplice abilitàArte dei Cloni: Unichakra
    Abile: L'utilizzatore creerà cloni in grado di poter attaccare sfruttando tecniche caricate da altri cloni presenti entro 9 metri, sarà necessario per i cloni mantenere il contatto visivo. Eventuali AdO possono essere eseguite su uno o sull'altro clone indifferentemente. Il clone esecutore non potrà compeire azioni durante il caricamento. Entrambi i cloni devono avere abbastanza chakra da poter eseguire la tecnica, ma questa verrà scalata dalla riserva di solo uno dei due
    [Da Chunin in su]
    , solitamente complessa da usare, ma non in quel frangente che avrebbe permesso al suo ultimo affondo di nascondere un secondo attacco che si sarebbe separato dal precedente, ereditando la tecnica al momento opportuno, per colpire con maggior sorpresa passando persino attraverso qualche clone che si sarebbe prontamente dissolto. poco prima dell'impatto con la sua copia

    Non posso riattivare il chakra della volpe, Tian.
    È quasi totalmente sotto il suo giogo.
    E probabilmente solo tu sei a conoscenza di un modo per liberarlo visti i tuoi precedenti scontri con lui.
    Posso contare su un suggerimento?


    Essenziale vista la carenza di chakra che lo affliggeva, dovuta per la maggiore a tentativi d’attacco andati a vuoto.
    Non aveva purtroppo altri modi di spiegarsi, o di convincere il suo stanco padre, se non ci fosse riuscito con le sue azioni sarebbe stato impossibile farlo in qualsiasi altro modo.






    Ferite Leggera diffusa Graffi nel petto
    Vitalità 20 su 25
    Chakra 28 su 150

    Slot Tecnica Avanzata Kagebushin
    Slot Tecnica Avanzata Passo Perfetto
    Slot Tecnica Avanzata Hinto (tecnica rapida + nin talentuose)


    Slot Difesa1 //
    Slot Difesa2 //
    Slot Difesa3 //
    Slot Difesa4 Ego
    Slot Azione1 Affondo col braccio
    Slot Azione2 Affondo col braccio dopo eventuale schivata
    Slot Azione3 Affondo col braccio dopo eventuale schivata
    Slot Azione4 Affondo col braccio dopo eventuale schivata sfruttando l'ombra del clone
    (se necessario per ostacolare ozma sacrifico i due primi slot per farli usare alla presenza dentro la testolina di Raizen)


    Edited by F e n i x - 31/8/2017, 20:15
     
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23 replies since 27/1/2017, 22:18   758 views
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