Il monastero celato

[Free]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Raš
        Like  
     
    .

    User deleted


    Il monastero nascosto

    1/?

    Certo non potevamo aspettarci una giornata migliore per partire, quella mattina, in direzione del paese del The. Sopratutto considerando la pioggia continua del giorno prima, i lontani tuoni che mi avevano cullato finché prendevo sonno o l'ululare del vento che sferzava contro la finestra di camera mia. Non c'era più nulla di tutto questo e sembrava ormai un lontano ricordo, il vento notturno deve aver allontanato le cupe nubi e, ad una giornata uggiosa, aveva preso posto un'alba serena. Io qui vi lasciavo scorrere lo sguardo; lungo il profilo delle colline a inseguire con gli occhi il tragitto infinito del sole che andava, a poco a poco, ad illuminare Konoha e svegliarla.
    Cercai di fare meno rumore possibile, come lui mi aveva insegnato, scendendo le scale, per evitare di svegliare i nonni che ancora dormivano. Li avevo salutati la sera precedente, mi era stata affidata una nuova missione ma tutti e tre sapevamo non essere come le altre: ero diventato da poco genin, non ero più uno studentello a cui era permesso sbagliare, per questo, nella burrascosa serata precedente, mio nonno, Rakyashi, si era dilungato in lunghe raccomandazioni.
    Se fai tutto questo casino a muoverti, tanto vale che tu vada dove devi andare con una banda di suonatori di tamburo, rischi di svegliare tua nonna! Mi bloccai, sorpreso dalla voce rauca proveniente dalla stanza che stavo per superare, dal primo chiarore dell'alba potei intravedere una figura sdraiata alzata di mezzo busto che mi guardava dal letto. Rimasi zitto e lo guardai, Rakyashi, si sdraiò nuovamente e aggiunse prima di riaddormentarsi Buona fortuna, figliolo. Fatti onore e ricorda. Come pensava potessi dimenticare? Come pensava non fosse marchiato nella mia pelle, sul mio cuore con ferri arroventati? Forse lui non sapeva cosa aveva creato ma sopratutto loro, tutto il clan, non sapeva cosa lentamente stesse prendendo forma in me. Un'idea lucida, chiara, a cui era stato tolto ogni istanza di rabbia e dolore. Una sola e lucida missione: ucciderli. Mio nonno mi aveva formato in questo, mi aveva addestrato alle arti ninja e dato la direzione verso cui continuare, ma ora stava a me crescere da solo, escluderlo dal piano per la sua salvaguardia e perché sarebbe stata mia, solo mia, la più dolce vendetta di tutte.

    Konoha si stava svegliando rapidamente, l'appuntamento fissato con l'altra genin era alle 6.30 in punto al cancello del villaggio. Ero partito in anticipo, non l'avrei fatta attendere di certo. Uscito dal quartiere degli Hyuga, svoltai a destra e quindi a sinistra raggiungendo una delle maggiori arterie del villaggio, in quel momento ancora semi-deserta. Solo alcuni commercianti di pesce si stavano mobilitando sistemando le cassette, ricolme di ghiaccio e pesce, in luoghi riparati.
    Giunsi quindi al cancello con qualche minuto di anticipo, un mercante si stava apprestando a mostrate le carte di circolazione alle guardie, prima di risalire sul carro e frustare i buoi che li trainavano, altri arrivavano di gran fretta, forse perché in ritardo all'apertura del mercato che sarebbe avvenuta da lì ad una mezzora.
    Mi tolsi lo zaino dalle spalle e lo appoggiai contro il muro del villaggio, era un piccolo zaino chiaro, al suo interno qualche vestito di ricambio rubava spazio a del cibo per il viaggio, una mappa abbastanza precisa e poco altro. Il mantello scuro, invece, copriva le mie vesti fino ai piedi, non lasciando trasparire l'armamento leggero che avevo con me: le fasce erano state arrotolate magistralmente attorno alle braccia, i fumogeni, come il coltello da lancio a cui era attaccata la carta bomba, erano all'altezza dei reni e potevo raggiungerli rapidamente, gli altri coltelli erano tenuti sulla coscia e, allungate le dita, avrei potuto afferrali, altri oggetti erano tenuti nell'altra sacca che tenevo a livello lombare della schiena.
    Mi era stato fornita una rapida descrizione della ragazza con cui avrei compiuto quella missione, dai dati che mi erano stati forniti non si sarebbe dovuto trattare di qualcosa di troppo complesso: avremmo dovuto recuperare delle reliquie in un vecchio monastero nel paese del the. Ma non sapevo molto altro e probabilmente le ulteriori informazioni erano in suo possesso.
    Rimasi in attesa della ragazza dai lunghi capelli corvini e dagli scuri occhi a mandorla, era un'Uchiha e, da quello che mi avevano detto, riprendeva i tratti della fisionomia tipica di quel clan.
     
    .
7 replies since 25/2/2017, 15:04   99 views
  Share  
.