Caccia Fuori Stagione

Lo scambio di colpi ebbe l'effetto voluto da Ryuu, sebbene non avesse procurato molti danni al nemico, ma ciò che il genin non aveva previsto ed a cui non aveva pensato che sarebbe successo incassando i due attacchi, fu la disattivazione della henge, che gli restituì il suo aspetto, sebbene mascherato dalla sciarpa a mo' di bandana ed il colletto alto della felpa blu. Il ragazzo, però, si focalizzo sul clone trasformato per dare supporto al suo compagno.
Ancora una volta non capì le parole che gli rivolsero i cacciatori, che lo chiamarono "bracconiere", ma per lo meno capì il motivo di quella stranezza che vide eseguire al ragazzo, quando estrasse dal suo corpo dei pezzi di legno, ovvero che si trattava di un senju.
Il clone, intanto, era ben pronto a ricevere un attacco, anche se non sapeva da quale delle due mani sarebbe sopraggiunto prima, e nonostante il ragazzo impiegò una rapidità non indifferente, riuscì ad evitare il colpo con un veloce spostamento delle sue possenti gambe verso sinistra. [Slot Difesa I] Il secondo colpo sarebbe sicuramente arrivato da un momento all'altro, dalla mano messa nel porta-oggetti, ma sorprendentemente, giunse ancor prima che il ragazzo estraesse un'arma, prendendo alla sprovvista il leopardo umanoide, che pur provando ad evitare lo spuntone spostandosi nuovamente verso destra, venne preso in pieno al braccio sinistro, che trapassandolo, fece perdere al clone acquatico la sua compattezza facendolo dissolvere in una pozzanghera. Alzare il braccio era stato un movimento non controllato, portato a farlo dal suo improvviso spostamento, e questo gli era costato la sua scomparsa, mentre il suo chakra tornava al suo proprietario.
Sfruttando quel breve attimo di confusione, inoltre, il Senju ne approfittò per sparire letteralmente sotto gli occhi increduli dei due leopardi ed il Mizukiyo, mentre questi ascoltava ancora una volta le insensate accuse del grassone.

I nemici si erano rivelati più forti del previsto, ma d'altronde dovevano pur esserlo, avendo messo in difficoltà un branco di leopardi molto potenti.
Mentre si sentiva di nuovo chiamare "bracconiere" proprio dai due bracconieri, però, il gelo che prima guidava i suoi gesti abbandonò i suoi occhi, lasciando spazio ad una espressione confusa ed accusatoria. Proprio non capiva perchè quei due continuavano ad insinuare che lui controllasse le loro menti e lo chiamavano in modi strani; magari fingevano per confondergli le idee, ma proprio non resistette a controbattere a quelle accuse.
BRACCONIERE A ME?! VOI SIETE I BRACCONIERI!
Smettetela di provare ad ingannarmi, siete voi che venite qui a cacciare i leopardi per ucciderli, scuoiarli e vestirvi con le loro pelli.
Ehi...potresti anche essere un po' più delicato. Kurobaku non aveva tutti i torti...
Scusa.
Bè, comunque è il branco che mi ha chiesto di aiutarli. E io sono qui per difenderli...da voi.
Lo sguardo del genin era pronto a reggere il confronto con quello dei due cacciatori, nel caso in cui avessero voluto continuare a sparare idiozie, e restava ugualmente concentrato a difendersi da un eventuale attacco a sorpresa. In fondo, ci si poteva aspettare di tutto da dei perfidi bracconieri.