Trenta giorni per morire

[Addestramento TS I, Asami]

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    Il rotolo


    Quando Asami avesse letto l'incarico che l'attendeva, avrebbe pensato di aver appena vinto alla lotteria: per 30 giorni avrebbe dovuto scortare un'anziana coppia, marito e moglie, su una crociera sul fiume Tao. Non una coppia qualsiasi tuttavia. Lei era stata per oltre 35 anni suprema consigliera del Daimyō del Paese del Fuoco, e si era ritirata a vita privata solo un mese prima. Quella crociera era stato il dono di pensionamento del Daimyō in persona alla signora ed al marito. Di fatto, la funzione di Asami era semplicemente, se vogliamo, cerimoniale. Nei rapporti che le erano stati consegnate, il reparto strategico aveva valutato i rischi della missione praticamente inesistenti, per tutta una serie di motivi: la donna aveva svolto un buon lavoro, ed era famosa per aver saputo tessere rapporti amicali con tutte le persone con le quali si era confrontata, senza pestare i piedi a nessuno. In sostanza, il rischio più grande che la ben rodata coppia avrebbe potuto affrontare era il mal di mare. Ma cosa ci guadagnava lei? Sostanzialmente poteva godersi un mesetto di ferie pagate, potendo usufruire di tutti confort della nave. Inoltre, allo stesso incarico era stato assegnato un ninja che lei conosceva molto bene, Shunsui da Suna, con il quale sicuramente si sarebbe trovata a suo agio per tutta la durata del viaggio. In altre parole, sarebbe stato tutto perfetto! La nave sulla quale avrebbero viaggiato era più un vascello che una semplice imbarcazione turistica. Con le sue 40 cabine, la "Fune no ima" ospitava un centinaio di ospiti paganti, più una quindicina di membri dell'equipaggio, il cui compito era governare la nave e soddisfare le esigenze dei passeggeri. I sue tre magnifici alberi, che si alzavano sopra il livello dell'acqua per oltre quaranta metri, erano color noce, come il ponte e la chiglia. Dotata di vele bianche e tutte le parti metalliche laccate in bronzo, il veliero aveva un'eleganza e raffinatezza che non era facile trovare, per un viaggio da mille ed una notte.

    Asami si sarebbe incontrata con Shunsui poco prima di salire sul vascello. Il sunese le si sarebbe avvicinato alzando la mano destra in segno di saluto, e , con il solito sorriso sulle labbra, le avrebbe detto: Ciao Asami! Uff...non sai che corsa che ho dovuto fare....mi sono fermato a prendere qualcosa per intrattenerci durante questa missione, altrimenti ci annoieremo come matti! Tra l'altro io non le sopporto nemmeno le barche perchè mi fanno venire il mal di mare....che diavolo...bella questa, però, non trovi..? Il ragazzo era palesemente su di giri, e si portava sulle spalle un bagaglio che era il doppio di quello che si era portata la kunoichi! Un comportameno un po' curioso da parte di Shunsui, il quale era forse semplicemente nervoso per la traversata che lo aspettava. Insieme, i due Shinobi avrebbero atteso l'arrivo dei signori Atori, i quali sarebbero arrivati con un'oretta di anticipo, rispetto l'orario previsto di partenza. La signora Atori Katsumi si portava bene i suoi 72 anni, così come il marito settantaquattrenne, Atashi. Entrambi non superavano il metro e 65 di altezza, ed erano decisamente non magri, ma definirli paffuti sarebbe stata una cattiveria. Lei aveva un passo deciso, ed occhi furbi e svelti, come di chi si era trovata a gestire situazione complesso come pane quotidiano. Lui invece era calmo e placido, con un sorriso bonario sempre stampato sulla faccia. Quando si incontrarono, Katsumi disse: Atashi, tu guarda che bella coppia di giovanotti che ci hanno mandato!...ahah, dai che così li fai arrossire...scusate mia moglie, non ha proprio maniere...Non avrai maniere tu! Ragazzi vi hanno affibbiato una coppia di vecchi matti...ci dispiace tanto...almeno potrete godervi un po' la crociera. Dovrete stare con noi solo in un paio di cene ufficiali, ma per il resto potete considerarvi liberi...in oltre trent'anni di lavoro non mi è mai successo nulla, e non penso che succederà qualcosa ora!...ma sì infatti! Se invece vorreste darci una mano con questi bagagli, mi fareste un piacere! Queste ginocchia no mi reggono più tanto bene, e mia moglie si ostina ancora a portarsi dietro metà armadio quando andiamo in giro! La scenetta si sarebbe protratta per tutto il tempo che Asami e Shunsui avrebbero impiegato ad aiutare con le valigie. L'allegra coppia di nonnini li avrebbe accomiatati subito dopo, dicendo che non volevano importunarli! Quando furono da soli, Shunsui avrebbe detto:Ahahha...che coppia vivace! Non ci volevano importunare, come se noi non stessimo lavorando ma fossimo in vacanza aahah! Andiamo Asami, vediamo che cabine ci sono state rifilate!

    [...]


    I primi due giorni di crociera passarono rapidi. Se Asami avesse voluto assecondare un ultra energico Shunsui, il ragazzo le avrebbe proposto una serie di attività per tenersi in buon allenamento. Per non disturbare i clienti, si sarebbero potuti esercitare sul ponte la mattina molto presto, oppure a sera tarda, così da non dare troppo spettacolo. Allo stesso tempo, il giorno avrebbero potuto godersi il sole, e le splendide strutture della nave. Avrebbero trovato che i passeggeri della "Fune no ima" tanto gentili quanto su con l'età. Di fatto, lei e Shunsui erano gli unici "giovani" del gruppo. Ad ogni modo, il marionettista non sembrava godersela più di tanto. Molto spesso stava in disparte a leggere, oppure a fissare il vuoto. Soprattutto la mattina presto, camminava energicamente sul ponte, con un libro nella mano destra ed uno nella mano sinistra, spostando lo sguardo rapidamente dall'uno all'altro. Se Asami lo avesse interrogato a riguardo, lui le avrebbe risposto: Asami, dopo 25 anni che sono su questa terra ho finalmente capito una cosa tanto banale quanto importante: i libri effettivamente contengono conoscenza! Cioè, non è una cosa eccezionale? Non sai una cosa... tac! Leggi un libro ed è fatta! Eccezionale! Il genin sembrava sempre un po' esagitato mentre parlava e pareva quasi per entrare in carenza di ossigeno, tanto enunciava le frasi senza fare pause tra l'una e l'altra per respirare. Dovendo partire vicino Konoha, mi son fatto un giro nella biblioteca centrale, ed ho preso questi volumi interessantissimi! Sono edizioni introvabili! Ah...! si fermò per un attimo, riprendendo fiatoMi ero completamente dimenticato! Da una borsa a tracolla che portava con se, il genin tirò fuori un rotolo, decisamente spesso, che portava i sigilli di Konoha su entrambe le estremità lignee sui cui i fogli erano avvolti. Tutta la parte esterna del rotolo riportava delle decorazioni nere e rosse molto particolari, che Asami avrebbe riconosciuto subito! Il volume che Shunsui aveva preso dalla biblioteca di Konoha non era un volume qualsiasi, ma era uno dei cosiddetti rotoli proibiti, cioè rotoli al cui interno venivano svelati i segreti delle tecniche più pericolose e potenti mai sviluppate dalla Foglia. Non era un volume che si sarebbe dovuto trovare fuori dalla biblioteca e fuori dal villaggio! Tuttavia, Shunsui non sembrava essersi accorto della faccenda, o semplicemente non gli interessava:E' un trattato di medicina, o qualcosa del genere...insomma ho provato a leggerne due righe ma non ci ho capito nulla...però pensavo potesse interessarti! Se Asami si fosse alterata per il comportamento del sunese, o semplicemente gli avesse fatto notare la gravità della cosa, Shunsui le avrebbe detto:...ma sì che sarà mai! Fra qualche giorno torniamo, tu riporti il rotolo, dici di averlo trovato, ed andrà tutto bene! Su non mi fare il muso ora! E poi chissà, sono sicuro che sia interessantissimo! Non ti va' di darci un'occhiata? Il comportamento di Shunsui era davvero strano. Non era mai stato un santo, ma non era una persona che infrangesse le regole tanto per farlo. Inoltre sembrava che non gli interessasse proprio, come se il gesto che avesse commesso non avesse peso alcuno.

    Ad ogni modo, ora Asami si ritrovava tra le mani un rotolo antico e potente, il cui sigillo di chiusura era già stato violato da Shunsui. Che cosa avrebbe fatto? Sarebbe riuscita a resistere alla tentazione di darci una piccola occhiata? Avrebbe resistito alla tentazione di scoprire i segreti che esso conteneva? Asami avrebbe dovuto fare una scelta. Da quella sarebbe dipesa la vita di Shunsui, tanto quanto la sua.
     
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    Seduta, gustando la sua colazione, era intenta a leggere vari documenti che le erano stati consegnati quella stessa mattina. Il compito assegnato era quello di fare da scorta ad una coppia di anziani. E la donna in questione non era altro che l’ex consigliera del Daimyō del Paese del Fuoco che, come scritto nel rapporto ricevuto, si era ritirata da quel mondo. Una nuova missione l’aspettava, anche se era leggermente diversa da quelle fatte fino a quel momento. Infatti, come indicato dal documento, non c’era nessun pericolo per i due anziani e la giovane Hoshiyama doveva effettuare quella missione durante una lussuosa crociera.

    §Che strana missione...§

    Rilesse nuovamente la lettera e diede una veloce occhiata ai documenti allegati. A quanto pare non si trattava di uno scherzo quindi, raggiungendo la sua camera, aveva preso una valigia di medie dimensioni, inserendo più vestiti possibili. Prese anche vari libri di medicina da consultare nei momenti morti della giornata.
    Era la prima volta che saliva su una nave. Durante l’adolescenza passava le vacanze più delle volte al Villaggio delle Sorgenti Termali o al Paese del The. Ma non aveva mai avuto l’occasione di partecipare ad una crociera, nonostante l’enorme possibilità economica della famiglia. Trattandosi di un semplice incarico molto probabilmente la ragazza dai capelli rossi poteva anche godersi un momento di relax.
    Era appena arrivata davanti alla barca, ammirandola in tutta la sua maestosità. Ma ciò che la colpì erano le varie rifiniture in bronche che la decoravano. E non aveva ancora visto l’interno della nave. Ma già osservandola dall’esterno doveva trattarsi di una vacanza piuttosto costosa e lussuosa. Due elementi che Asami aveva sempre avuto nella sua vita quotidiana, prima del suo trasferimento a Konoha. Restava lì a fissarla quando una voce aveva attirato la sua attenzione.

    -Ciao Asami! Uff... [...]-

    Quando si voltò verso di essa fece un piccolo sorriso. Sapeva già chi era, poichè il suo nome era segnato anche all’interno dei documenti che le erano stati mandati. Infatti non era da sola ad affrontare quella missione. Insieme a lei c’era anche il sunese Shunsui, nonché compagno di squadra del Team 1. Era ben contenta di affrontare un’altra missione con una persona che già conosceva. Fece un segno con la mano per ricambiare il saluto mentre il suo compagno di squadra, che ormai considerava un amico, continuava a parlare. Era abbastanza agitato poichè anche lui, come i committenti della missione, soffriva di mal di mare.

    -Ahahahah… io non sono mai salita su una barca. Spero di non sentirmi male anch’io.-

    Con un sorriso sulle labbra il suo sguardo, dagli occhi del sunese, si spostarono su alcune valigie portate da lui. Sulle sue spalle infatti aveva una valigia molto più grande rispetto alla sua. Solo una volta in vita sua aveva visto una valigia così grande ed era quella di sua madre che, tra numerosi vestiti e gioielli, riusciva a mettere alla prova la pazienza e la forza della servitù che lavorava all’interno della famiglia.

    §Poi si lamentano di noi donne...§

    [...]

    Dopo diverso tempo la ragazza notò in lontananza una coppia di anziani sui 70 anni. Entrambi bassini, rispetto ai due giovani shinobi, si avvicinavano al punto d’incontro avendo come sfondo ancora la nave che restava lì immobile aspettando la partenza. Alle prime prime parole dell’ex consigliera del Daimyō, la ragazza distolse lo sguardo, portando in punto indefinito. Non era la prima volta che riceveva un simile complimento ma si sentiva imbarazzata forse perchè era da un sacco di tempo che non riceveva un complimento simile. I due anziani continuarono a parlare finchè l’uomo non chiese l’aiuto dei due giovani per portare le valigie.

    -Certamente!-

    In fondo Asami ben sapeva che la sua presenza su quella barca serviva anche per piccoli incarichi come quelli. Ma molto probabilmente la maggior parte dell’equipaggio era incaricata anche per quello.
    Numerosi pensieri le passarono per la mente, ritrovandosi subito dopo sull’imbarcazione. Come aveva visto dalla terraferma, la nave aveva numerosi dettagli in bronzo e il ponte aveva un meraviglioso color noce. Lanciò una breve occhiata sul fiume prima di entrare all’interno dell’imbarcazione e accompagnare i due in prossimità della cabina. Dopodichè Asami, insieme al sunese, si apprestò a trovare la cabina che gli era stata assegnata per quella missione.
    Nei primi giorni, la Hoshiyama trascorse la maggior parte del tempo sul ponte ammirando il paesaggio. Fortunatamente non sentiva nessun malore ed esplorò le stanze principali della nave. Alcune di esse erano davvero lussuose altre invece più spoglie ma altrettanto eleganti. I momenti migliori li passava di prima mattina, poco prima dell’alba, sul ponte della nave. Infatti, come proposto da Shunsui, passavano le prime ore del mattino in quella zona della barca per tenersi in allenamento e anche per distrarlo dal mal di mare che aveva. Ma come lei, anche il sunese cercava di non pensarci leggendo dei libri.
    Si era appena sveglia la ragazza dai capelli rossi, diretta al ponte della nave. Sapeva di trovare Shunsui intento a leggere uno dei suoi numerosi libri che aveva portato con sé. Infatti la ragazza di Konoha non aveva sbagliato ma stranamente aveva due libri, rispettivamente una nella mano sinistra e l’altro in quella destra, leggendoli contemporaneamente. Forse lo shinobi era troppo agitato per il suo malore che un libro non bastava a distoglierlo dal quel pensiero. Con il libro chiuso in una mano, si avvicinò a lui dandogli una pacca sulla spalla.

    -Ehi Shunsui… Ti senti bene? E’ vero che a Suna avete solo il deserto… ma sembri un pò troppo agitato... Dopo cerco di preparare un tonico per questo malore...-

    §Spero di riuscirci...§

    A quanto pare il suo malore era più fastidioso del normale.

    -Asami, dopo 25 anni che sono su questa terra ho finalmente capito una cosa tanto banale quanto importante: i libri effettivamente contengono conoscenza! Cioè, non è una cosa eccezionale? Non sai una cosa... tac! Leggi un libro ed è fatta! Eccezionale!-

    Era talmente elettrizzato che a malapena respirava da una frase all’altra, dicendo tutto in un fiato. La diciannovenne, con perplessità, iniziò a guardarlo mentre il sunese continuò a blaterare parole a caso fin quando non gli mostrò un rotolo con diverse decorazioni. Di cosa trattava? E perchè proprio Shunsui ce l’aveva? Per quale motivo un rotolo, dall’aspetto abbastanza importante, era al di fuori del villaggio? Le guardie l’avevano fatto passare con così tanta leggerezza con quell’oggetto? Spostando i suoi occhi color verde smeraldo verso il rotolo aveva notato che era già stato aperto dal ragazzo del Paese del Vento, dichiarando poi di aver sbirciato ma di non aver capito ciò che stava scritto. Propose quel testo ad Asami, visto che praticava già di suo medicina.

    -Perchè un rotolo, appartenente a Konoha, è nelle tue mani? Deve ritornare all’interno della biblioteca!-

    Il suo tono era abbastanza severo alzando, forse, un pò troppo la voce. Ma a quanto pare per Shunsui non era così grave la faccenda. Lo sguardo della ragazza era ancora perplesso quando ascoltò nuovamente le parole del sunese.

    -...ma sì che sarà mai! Fra qualche giorno torniamo, tu riporti il rotolo, dici di averlo trovato, ed andrà tutto bene! Su non mi fare il muso ora! E poi chissà, sono sicuro che sia interessantissimo! Non ti va' di darci un'occhiata?-

    §Un'occhiata?§

    Il suo viso si spostò subito sul volto di lui, guardandolo dritto negli occhi e alzando semplicemente il sopracciglio destro. Non sapeva cosa dire. La tentazione era forte ed essendo un ninja medico quelle nozioni potevano aiutarla. Ma doveva davvero leggerlo davanti a lui? Un ninja di un altro Paese? Poteva rubare le informazioni scritte all’interno del rotolo e usarle direttamente contro il villaggio. Oppure l’aveva già fatto e voleva un parere di un esperto o di una persona amica per confermare ciò che aveva letto. In ogni caso, la giovane donna prese il rotolo dalle mani di Shunsui, dandogli poi le spalle,e proferì parola, continuando il suo cammino verso l’interno della nave.

    -E’ più al sicuro nella mia cabina. Poi lo riporterò subito a Konoha.-

    Raggiunse subito la sua cabina, appoggiando quel rotolo sul letto. Lo guardava con sospetto mentre girava all’interno della stanza indecisa sul da farsi. Cosa doveva fare? La curiosità cresceva dentro di sè ogni secondo che passava. Alla fine prese una decisione. Aprì quel rotolo misterioso.
     
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    Rinascita


    ...un tonico..?Il tono del genin si fece improvvisamente cupo, mentre Asami potè vedere, solo per una frazione di secondo, un'ombra scusa passare attraverso gli occhi dorati del giovane ninja sunese. La sua espressione si fece per un momento incredibilmente seria, quasi minacciosa, ma sparì con la stessa rapidità con la quale si era mostrata, lasciando il posto al classico sorriso da malandrino del marionettista: ...ma si dai...credo mi farebbe proprio bene prendere qualcosa per rilassare i nervi...non ci so proprio stare sull'acqua aahahah.. grazie mille Asami... disse alzando il braccio destro oltre la testa, per massaggiarsi la cute con i polpastrelli delle sue mani affusolate. La ragazza sarebbe stata probabilmente interdetta: aveva davvero visto quello che aveva visto, oppure era solo il frutto della sua immaginazione? Forse aveva detto qualcosa di sbagliato? Cosa mai poteva aver causato una reazione del genere nel suo compagno di Team?

    [...]


    Com'era prevedibile, Asami non aveva reagito molto bene alla notizia che Shunsui aveva rubato un rotolo che chiaramente era molto importante, addirittura segreto perchè troppo pericoloso, dalla biblioteca della Foglia. Ed aveva perfettamente ragione. Shunsui fece spallucce ed alzò le mani al cielo dicendo: ..sì va bene...va bene...pensavo solo che sarebbe stata una cosa carina...senti vado a dare un'occhiata al cliente...così quando inizierai a leggere quel rotolo io non ti avrò vista e non dovrai sentirti in colpa eheheh... disse canzonando la ragazza, per poi allontanarsi e sparire dalla vista della kunoichi.

    [...]


    Aprendo il rotolo proibito, Asami avrebbe sentito l'odore della carta vecchia alzarsi nell'aria, come succede quando si apre un libro dopo molto tempo. Parole vergate con precisione maniacale, in un tratto deciso ma femminile, riempivano riga dopo riga il manoscritto. Le bastò leggere le prime frasi per scoprire l'identità dell'autore: Tsunade Senju, Quindi Hokage della Foglia! Non c'era da stupirsi che Shunsui non avesse capito nulla di quello che era scritto in quel manuale. Tsunade era stato il più grande ninja medico della storia, e se quel manoscritto era stato vergato di suo pugno, il contenuto in termini di materiale medico doveva essere di qualità elevatissima.

    Il rotolo, in sostanza, descriveva una tecnica proibita chiamata 'Arte della Rinascita'. L'autore si era fatto carico di descrivere con dovizia di particolari, nei primi paragrafi dello scritto, il perchè quella tecnica non dovesse essere usata, se non in circostanze di vita o di morte. Per Asami, che aveva delle basi mediche, sarebbe stato facile arrivare alle stesse conclusioni dell'Hokage. La Rinascita consisteva nell'utilizzare il chakra per accelerare in maniera esponenziale la replicazione cellulare, così da avere un effetto di cura strepitoso: stando al manoscritto, era possibile rigenerare anche un ferita mortale in una frazione di secondo. Inoltre, mantenendo alto la frequenza di replicazione cellulare, si potevano sopportare ferite e danni altrimenti insostenibili, rendendo l'utilizzatore, semplicemente, immortale per un breve lasso di tempo.

    Come poteva immaginare, gli effetti sul corpo di una tecnica come questa erano devastanti: finito l'effetto benefico della rigenerazione, l'organismo rispondeva con una perdita di capacità motorie e di coordinazione, nel breve periodo. Nel lungo periodo, gli effetti della Rinascita erano letali. Infatti, le cellule di un organismo possono replicarsi solo un numero limitato di volte. Quindi accelerarne il processo comportava, de facto, un accorciamento della vita del ninja ad ogni utilizzo. C'era un intero paragrafo infatti che parlava degli effetti dell'invecchiamento precoce, e c'erano dei riferimenti ad una tecnica, molto semplice, con i quali era possibile mascherarli.

    Asami sarebbe arrivata a questo punto solo alla fine del primo capitolo del manoscritto, ed avrebbe avuto ben in mente quali erano i vantaggi e quali gli svantaggi di usare una tecnica simile. Se la sarebbe sentita di andare avanti? Se lo avesse fatto, il manoscritto avrebbe iniziato con il descrivere un processo piuttosto semplice per creare un sigillo di forma romboidale sulla fronte.


    Il sigillo era un mezzo, un luogo fisico in cui accumulare, progressivamente nel tempo, l'ingente quantità di chakra, che poi sarebbe servita, una volta rilasciato il sigillo, ad attivare la tecnica della Rinascita. In realtà, creare il sigillo era semplice, bastava intrecciare le mani nella posizione della Pecora per riuscirci. La parte difficile veniva dopo. Infatti serviva pratica ed una concentrazione fuori dal comune, oltre che una conoscenza medica impeccabile, per guidare i flussi di chakra rilasciati dal sigillo all'interno delle varie cellule così da stimolarne la replicazione. Ma del resto cosa importava ad Asami? Si sarebbe mai cimentata in una tecnica così pericolosa, da essere definita proibita?
     
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    La Hoshiyama era nel bel mezzo di una missione, assegnata dall’Accademia. Il suo compito era abbastanza semplice da svolgere. Infatti l’obiettivo da proteggere era l’ex consigliera del Daimyo che, grazie alla sua diplomazia, aveva pochissimi nemici e le possibilità di un attacco contro di lei, o contro suo marito, erano minime. Nonostante ciò la ragazza, insieme al suo compagno di squadra Shunsui, teneva d’occhio ogni singolo movimento sospetto. Ma i momenti di relax non mancavano su quella nave da crociera che avvenivano durante il pomeriggio. Alle prime ore dell’alba o a tarda sera invece aiutava il povero sunese, alle prese con il mal di mare, standogli accanto oppure aiutandolo con diversi allenamenti fisici. In quei due giorni, molti furono i libri che lesse per distrarsi dal malore anche se, come notò la ragazza dai capelli rossi, la sua agitazione non lo lasciò nemmeno in quei momenti. Come quella mattina che cercava di distrarsi dal mal di mare leggendo contemporaneamente due libri. Vedendo il suo comportamento bizzarro si avvicinò cercando di tranquillizzarlo.
    Anche se da poco aveva appreso come creare vari tonici. Non aveva mai provato a creare un farmaco completamente diverso da quelli già fatti in precedenza. Ma forse era arrivato il momento di creare tonici diversi dal semplice coagulante. Gliela aveva proposto anche se non aveva la certezza nella riuscita della sua creazione. Dopo quella frase il volto di Shunsui divenne cupo e, solo per un attimo, minaccioso, facendo spazio nuovamente al suo suo sorriso.

    -...ma si dai...credo mi farebbe proprio bene prendere qualcosa per rilassare i nervi...non ci so proprio stare sull'acqua aahahah.. grazie mille Asami…-

    §...§

    Con sguardo perplesso e contemporaneamente serio, la genin della foglia cominciò a guardarlo dritto negli occhi e con le braccia conserte. Cos’era quel cambiamento d’umore improvviso? Aveva paura di diventare la “cavia” personale di Asami per la realizzazione del nuovo farmaco? Preferiva avere quel malessere? Perchè aveva avuto quella strana reazione?

    [...]

    Lo sguardo di Asami si fece ancora più serio dopo aver visto il rotolo e aver ascoltato le parole del compagno di missione. Come aveva fatto a prendere quel rotolo e cosa conteneva? Perchè le guardie l’avevano fatto uscire con un oggetto appartenente al villaggio della foglia? Continuò a guardarlo con aria piuttosto severa, per poi rivolgergli la parola. Prese il rotolo dalle mani del sunese, tenendolo stretto a sé, dandogli poi le spalle. Ma la ragazza si fermò all’improvviso, ascoltando le parole di Shunsui, anche se non era molto interessata a ciò che aveva da dire. Il rotolo doveva ritornare a Konoha portandolo così al sicuro nella sua cabina. E proprio in quel momento, ritrovandosi sola con il rotolo, fu assalita dalla curiosità. Forse perchè trattava uno dei segreti di Konoha. Forse perchè era stato già aperto dal genin del Paese del Vento oppure perchè quest’ultimo aveva detto alla giovane donna parte del contenuto che non aveva compreso. Cosa c’era scritto? Per quale motivo per Shunsui era così tanto difficile?

    §Ha detto Shunsui che è un trattato di medicina… può essermi utile.§

    Così Asami delicatamente avvicinò la sua mano destra al foglio di carta, aprendolo delicatamente e cercando di leggere cosa c’era scritto. Sentì dapprima l’odore di carta antica. Non fu la prima volta che il suo naso riuscì a percepire quell’odore ma, sentirlo, fu comunque piacevole. Una volta aperto, la ragazza dagli occhi verdi poté osservare l’intero foglio di carta scritto rigorosamente a mano e già dalle prime righe del trattato di medicina lesse un nome. Il nome di una donna.

    -Tsunade Senju…-

    Lo disse a voce bassa, quasi come un sussurro mentre le sue dita affusolate sfiorarono quelle parole, insieme ai suoi occhi che si bloccarono davanti a quel nome. Lo aveva già sentito da qualche parte ma non ricordava dove. Molto probabilmente l’aveva letto su uno di quei numerosi libri che leggeva, di nascosto, ogni giorno alla villa Hoshiyama. Scavò all’interno della sua memoria ma non riuscì proprio a ricordare. Continuò a leggere, molto attentamente, cercando di capire il contenuto del documento. Il rotolo descriveva una tecnica, chiamata “Arte della Rinascita”, che doveva essere usata solo in caso di necessità, piochè il suo effetto era tanto particolare quanto dannoso per la salute del possessore di quella conoscenza. Infatti, la tecnica consentiva nell’usare le proprietà del chakra sulle proprie cellule così da avere un effetto di cura in tempi brevissimi. Inoltre, grazie a quella caratteristica parte delle ferite non causavano nessun dolore, rendendolo insensibile ad esso.

    §Incredibile...§

    Ma la tecnica causava anche un effetto negativo sul soggetto, cioè l’accorciamento di vita dello shinobi che la utilizzava. Quella mattina la sua concentrazione era diretta a quelle parole scritte, in particolare in quel paragrafo. Lo lesse più di una volta per comprendere lo studio eccezionale effettuato dalla donna. Non aveva mai letto un argomento simile: fino a quel momento aveva studiato solo la base della medicina mentre in quegli istanti stava leggendo studi che arrivavano oltre la sua immaginazione.
    Continuando con la lettura, Asami iniziò a leggere il processo su come accumulare il chakra necessario per l’attivazione della tecnica. La ragazza non doveva far altro che spezzare il sigillo della pecora, per poi concentrarsi il più possibile sul chakra da mandare all’interno delle cellule. La concentrazione non era il suo forte ma per questo non rinunciò all’apprendimento della tecnica medica.

    [...]

    I giorni procedevano e la maggior parte delle volte passava il suo tempo libero nella cabina per provare l'accumulo di chakra all’interno del sigillo. Sfruttava quei momenti di libertà per provare la tecnica, mentre la mattina o la sera teneva sott’occhio Shunsui. Il suo comportamento era alquanto strano e voleva osservarlo da vicino ma con discrezione. Non aveva dimenticato di dover preparare anche il tonico per lui. Ma a quanto pare era più difficile del solito. Purtroppo le sue conoscenze non erano così avanzate. In più non aveva abbastanza ingredienti e quindi per quel motivo non gli aveva ancora dato il tonico.

    -Shunsui purtroppo non sono riuscita a creare il farmaco… Mi dispiace ma dovrai tenerti questo malore per tutta la durata della missione…-

    Spostò poi i suoi occhi dalla figura del genin al cielo stellato. I vari clienti della crociera, in particolare l’ex consigliera con il marito, avevano raggiunto le proprie cabine da un bel pezzo. Un vento fresco muovevano i capelli rossi della kunoichi che teneva lo sguardo fisso su quei puntini luminosi. Il silenzio l’aiutava a rilassare la mente da tutti quegli allenamenti che effettuava per l’accumulo di chakra. Aveva bisogno di avere una mente ben rilassata per continuare quell’allenamento. Così a tarda serata andò alla sua cabina (salutando eventualmente Shunsui) e una volta dentro prese il rotolo leggendolo per un’ultima volta, prima dell’esercizio.
    Seduta sul pavimento, a gambe incrociate e gli occhi chiusi, la ragazza di Konoha iniziò a svuotare la mente da ogni singolo rumore. Fortunatamente l’ambiente era abbastanza tranquillo, riuscendo così a concentrarsi più velocemente rispetto le altre volte. Anche il rumore del mare diventò un sussurro per poi sparire completamente dalla sua mente. L’energia, chiamata comunemente chakra, nel frattempo percorreva il suo flusso all’interno del suo corpo, raggiungendo ogni singolo punto. La sua mente era concentrata completamente sul chakra che sprigionava una forte energia. La concentrazione era al massimo e la ragazza non avvertiva il tempo che nel frattempo trascorreva al di fuori del suo corpo e della sua mente. Spezzando il sigillo della pecora il sigillo della pecora, i diversi flussi di chakra vennero direzionati tutti in un unico punto. In poco tempo, almeno secondo la sua percezione, un forte peso sentì in corrispondenza della fronte. Con gli occhi chiusi la ragazza riuscì a mantenere il flusso, non sapendo effettivamente quanto tempo passò dall’inizio del suo allenamento in solitaria. Forse erano passati solo alcuni minuto o addirittura ore…
     
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    Infūin


    Dopo dieci giorni di letture e tentativi, Asami riuscì finalmente a canalizzare la sua energia all'interno di un piccolo sigillo dalla forma romboidale, che le comparve sulla fronte. Nonostante quella fosse la parte più facile del percorso di acquisizione di quella tecnica proibita, il poter solo imparare da un testo scritto, senza avere le indicazioni di un maestro, aveva rallentato di molto il processo di apprendimento. Ed il manoscritto dell' Hokage non lasciava molto spazio ad interpretazioni:

    CITAZIONE
    ...Il 陰封印 (Infūin) è solo il primo stadio nel processo di esecuzione dell'Arte della Rinascita, ed è anche il più facile da ottenere. Il Infūin può essere pensato come un secondo Tentien, in cui l'utilizzatore può collezionare, a poco a poco, crescenti quantità di chakra che poi verranno utilizzate nel momento della liberazione dei fuinjutsu. L'esperienza mi ha insegnato che il processo di accumulo di chakra nel Infūin è tanto più facile da controllare, quanto più lo si effettua lentamente. D'altro canto, non c'è virtualmente limite alla quantità di chakra che si possa accumulare in esso, se non la forza del ninja che lo adopera. Infatti, è possibile continuare ad ammassare chakra nel sigillo per anni nelle giuste condizioni. Questo richiede un controllo del chakra magistrale, che non è secondo a quello necessario all'utilizzo della tecnica stessa....

    Asami aveva raggiunto questo primo stadio di conoscenza dell'Arte della Rinascita. Per il momento, avrebbe potuto continuare ad accumulare chakra nel Infūin, testando la sua capacità di controllo. Ma se davvero voleva procedere nell'apprendimento, avrebbe dovuto provare a testare sul suo corpo le potenzialità di quella tecnica. Il testo forniva qualche linea guida in merito:

    CITAZIONE
    ...Non esiste un modo facile per apprendere l'Arte della Rinascita. Essendo questa, sostanzialmente, una tecnica di cura,
    è necessario che sia presente una ferita. Questo è parzialmente scorretto, visto che i benefici fisici che si ottengono dalla stessa vanno ben oltre la semplice guarigione...
    ...l'importante è iniziare da una ferita piccola, per due motivi. Innanzi tutto perchè così sarà più facile direzionare il chakra contenuto nell' Infūin se l'oggetto della replicazione cellulare è piccolo e ben delimitato. In secondo luogo, cercare di rimarginare una ferita piccola ha un altrettanto piccolo impatto sull'effetto di accorciamento della vita dell'utilizzatore....

    A quel punto, il testo entrava nell'estremo dettaglio, descrivendo i processi esatti ed i percorsi che il chakra doveva seguire per attivare la replicazione cellulare. Fortunatamente per Asami, le sue conoscenze in campo medico le avrebbero facilitato per lo meno la comprensione di quello che era scritto. Ma la pratica e la teoria erano due cose completamente diverse.

    [...]



    ...ah non ti preoccupare...credo di star quasi abituandomi a questo perenne oscillare..eheh Disse Shunsui alzando lo sguardo dal libro che stava leggendo. Non appena i suoi occhi incrociarono il volto di Asami, il marionettista non potè fare a meno di notare il sigillo che le si era formato sulla fronte. Aprendosi in un sorriso furbetto, disse dopo aver chiuso il libro:...ma tu guarda...sembra che alla fine qualcuno abbia letto il rotolo proibito...eh? Questo non è da te Asami! Pensavo tu fossi una brava ragazza ahahahah.... Chiaramente intendeva solo canzonare un po' la ragazza della Foglia! Personalmente pensava che la ragazza avesse fatto bene a leggerlo. Ed infatti avrebbe aggiunto:Dai ora continuiamo con un po' di esercizio...mi sto rattrappendo a furia di esser confinato su questa nave! Infatti, era ora del loro quotidiano rituale di allenamento mattutino. Asami potè notare che il marionettista sembrava aver ritrovato un po' la lucidità e la tranquillità che lo contraddistingueva. Chissà, forse era stato solo un momento...Toltosi la maglia che aveva addosso, Shunsui rimase con una maglietta per potersi muovere meglio:..forza fatti sotto! Oggi mi sento in forma!

    L'allenamento sarebbe andato avanti per una mezz'ora, in cui i due giovani si sarebbero continuati ad affrontare in colpi di corpo a corpo. Shunsui era leggermente più forte e veloce della Fogliosa, ma per quel tipo di allenamento volontariamente si stava trattenendo, puntando più a perfezionare la propria tecnica che a sfruttare la mera forza fisica. Però poi accadde qualcosa. Shunsui si era chinato rapidamente sulla gamba sinistra, caricandovi tutto il suo peso, mentre con la destra si sarebbe sbilanciato a portare una spazzata alle gambe della kunoichi della Foglia, per farle perdere l'equilibrio. A causa del movimento verso il basso, tuttavia, da sotto la maglietta del sunese, all'altezza del collo, sbucò quella che sembrava una catenella di argento e la forma di una qualche sorta di pendente. Non appena gli occhi della ragazza si furono posati su quest'ultimo, qualcosa cambiò nel marionettista. Una furia omicida sembrò trasudare dai suoi occhi mentre, senza nemmeno rialzarsi dalla spazzata, poggiò a terra il piede destro spostandovi il suo peso. Quindi fece perno sulla stessa, ruotando, e portò un calcio rotante con la sinistra alla testa della giovane kunoichi.

    Probabilmente sorpresa da quel rapido cambio di velocità, la ragazza avrebbe avuto serie difficoltà a contenere quel colpo. Shunsui si sarebbe alzato di scatto, mostrando di nuovo il suo volto furente alla ragazza. Fece un passo minaccioso verso di lei, stringendo i pugni di entrambe le mani. Ma poi, così come era venuta, la furia cieca che gli si poteva leggere in faccia sembrò semplicemente svanire, lasciando spazio alla confusione. Il sunese si toccò la fronte con la mancina e guardò spaesato Asami prima di dire: ...scusami...io...mi gira la testa..forse è meglio che vada in cabina a riposarmi... E senza dare ulteriori spiegazioni, avrebbe lasciato la ragazza sul ponte della nave ancora deserto.
     
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    Dentro di sè il chakra fluiva velocemente, in direzione della sua fronte. Infatti, per attivare la tecnica il soggetto doveva accumulare una quantità di energia inimmaginabile, per dare il via al processo di guarigione. Durante i giorni precedenti non restò con le mani in mano. Ogni occasione era buona per provare ad accumulare il chakra. Anche se non ottenne molti risultati. Anzi erano pari a zero. Ma ciò che aveva imparato durante quei momenti morti era la capacità di concentrarsi in qualunque momento. Riusciva ad isolarsi, mentalmente, senza alcuna difficoltà. A volte accumulava piccole quantità di chakra anche guardando solamente il panorama dal ponte della nave di crociera. Quella sera, come tutte le altre da quando aveva letto il rotolo scritto da Tsunade, si trovava all’interno della sua cabina, meditando e isolandosi in un batter d’occhio da tutto ciò che la circondava. Le varie voci in corridoio diventavano sempre più flebili. Anche il semplice suono delle onde, generate dalla nave stessa, la lasciarono in pace entrando in un mondo dominato dal silenzio assordante. Nella sua mente il nulla. Solo una sensazione poteva essere percepita. Era quella del chakra che continuava il suo corso fino al centro della sua fronte.
    Restando nel suo mondo di tranquillità, la giovane donna continuava ad accumulare chakra senza rendersi conto del tempo passato. Nella sua mente i secondi si fermarono poichè tutta la sua concentrazione era rivolta verso la massa di energia. Era la prima volta, da quando aveva intrapreso la carriera da kunoichi, che accumulava chakra in quello stato. Forse perchè, dopo la sua promozione genin, si dedicò solamente alla lettura di vari libri di medicina, ampliando così il suo bagaglio culturale. O anche perchè, a differenza della maggior parte degli shinobi all’interno di Konoha, non aveva un mentore. Tutto ciò che sapeva sul chakra lo aveva letto su vari libri, andando contro le regole della sua famiglia. E in quella missione l’unico mentore che aveva erano solo le parole scritte da Tsunade all’interno di quel rotolo e la sua capacità di concentrazione. Anche la pazienza ebbe un ruolo fondamentale in quella circostanza. Le volte che fallì furono tante ma non perse la speranza.

    [...]

    Quando la giovane Hoshiyama aprì gli occhi, avvertì un forte mal di testa. Si trovava seduta sul pavimento, con le gambe incrociate. Spostò lo sguardo in tutte le direzione Sembrava tutto così diverso. Abituata all’oscurità prodotta dalla sua mente e vedere nuovamente tutti quei colori scatenò in lei un’emozione diversa. Lentamente cominciò a muovere anche il collo, la testa e gli arti che si liberarono da quella posizione. Aspettò qualche minuto, riprendendo il pieno controllo degli arti inferiori, prima di alzarsi. Iniziò a ispezionare la cabina completamente al buio. Non avendo finestre, la genin di Konoha si apprestò ad accedere, tramite un interruttore, l’unica lampadina all’interno della stanza. Il rotolo di trovava ancora sul letto e, in un angolo della stanza, c’era la valigia che aveva portato completamente aperta. Sull’unica scrivania della cabina, c’era poco e niente. Poteva appoggiare il rotolo segreto di Konoha su quel mobile. Ma dato il suo contenuto era più logico nasconderlo invece di averlo in bella vista. Così lo nascose sotto al letto. Una volta fatto, si girò di scattò bloccandosi all’improvviso. Lo sguardo fisso su un punto e le sue dita che delicatamente sfioravano la fronte. La sua immagine, riflessa in uno specchio, restava in piedi. Lentamente avvicinò il volto all’oggetto, soffermandosi su un punto in particolare. Un piccolo sigillo dalla forma romboidale era impresso al centro della sua fronte.

    §Questo… è il sigillo!§

    Dopo numerosi tentativi riuscì finalmente nella sua impresa. Ma la tecnica non si limitava solo alla creazione del sigillo. Quello era solo il primo passo. Non sapeva che ora erano ma il mal di testa continuava a tormentarla. Decise così di staccare la spina, dirigendosi sul ponte della nave. Deboli raggi solari illuminavano la vegetazione circostante e parte della barca, che lentamente continuava il suo corso lungo il fiume. Come sempre c’era Shunsui che ogni mattina si dedicava alla lettura o a qualche esercizio per rimanere in forma. O faceva tutto ciò per distrarsi dal mal di mare.

    [...]

    -...ma tu guarda...sembra che alla fine qualcuno abbia letto il rotolo proibito...eh? [...]-

    Anche il sunese l’aveva notato. Il sigillo, dove era accumulato parte del chakra, aveva catturato la sua attenzione. Ascoltando quella frase, le sue labbra s’incresparono in un piccolo sorriso. Dopo aver ascoltato le parole del genin del Paese del Vento, la sua curiosità su quel rotolo aumentò sempre più. Credeva di trovare alcune nozioni di medicina, ma in realtà c’era più di qualche semplice spiegazione. Era la prima volta che leggeva una cosa simile. Solo in quegli istanti, mentre guardava Shunsui, pensava che le proprietà e le funzioni del chakra erano incredibili. E colei che scrisse quel rotolo, Tsunade, aveva sicuramente dedicato tutta la sua vita a quella scoperta che aveva fatto. Forse aveva anche sbagliato a leggere il rotolo prima del suo ritorno a Konoha. Ma la sua curiosità l’aveva tradita, leggendo quel segreto inestimabile. Per fortuna Shunsui non aveva capacità mediche altrimenti non solo Konoha era a conoscenza di quella tecnica proibita. Così, senza fare ulteriori domande sulla tecnica e sul sigillo creato, i due iniziarono ad allenarsi sul ponte della nave. Erano soli poichè per i veri clienti della nave era ancora troppo presto per popolare nuovamente la barca. Ad accompagnarli c’erano solo alcuni volatili che, ai primi raggi solari, iniziarono a cinguettare, oltre al vento mattutino che accarezzava delicatamente la candida pelle della diciannovenne.
    Semplici attacchi corpo a corpo che la ragazza schivava e, successivamente, contrattaccava. Nei momenti morti della sua giornata preferiva leggere più un libro piuttosto che dare un pugno al nulla o ad un povero tronco di un albero. Però non era mai troppo tardi per rinforzare anche i muscoli delle braccia.
    Improvvisamente lo shinobi del paese del Vento decise di cambiare tattica mirando, con la sua gamba destra, agli arti inferiori della kunoichi. Fortunatamente il colpo non era difficile da schivare, facendo un piccolo salto evitando così di essere colpita dalla gamba di lui. Ma il sunese non si limitò a quell’attacco. Successivamente, con estrema velocità, effettuò, con la gamba sinistra, un calcio rotante questa volta cercando di colpire la testa della ragazza. E ci riuscì anche se il colpo non era molto forte, per sua fortuna, era stato comunque inaspettato. La ragazza dagli occhi verde smeraldo si allontanò dalla sua posizione, indietreggiando di qualche metro. Portò la mano destra doveva aveva ricevuto il colpo tenendo, sott’occhio lo shinobi di Suna. Il suo sguardo era diverso, quasi furioso e minacciosamente aveva effettuato un passo verso la giovane donna. Perchè si comportava così? Era il mal di mare che gli alterava l’umore? Durante quella missione non era la prima volta che mostrava quella furia sul suo volto. Il suo comportamento la stava facendo irritare, guardando il suo compagno di squadra con gli occhi pieni rabbia.

    §!?§

    Improvvisamente, come successe in precedenza, sul volto del sunese scomparve quell’aria minacciosa facendo spazio ad uno sguardo confuso. Quasi spaesato guardò Asami che nel frattempo si tenne a distanza dal suo compagno di squadra. Non sapeva cosa gli stava succedendo ma, per precauzione, non si era avvicinata a lui, evitando così di essere colpita nuovamente.

    -...scusami...io...mi gira la testa..forse è meglio che vada in cabina a riposarmi…-

    E se ne andò, lasciando Asami nella confusione più totale. Con uno scatto iniziò a rincorrerlo. Cosa gli era successo all’improvviso? Perchè ebbe nuovamente quel cambiamento d’umore?

    -Shunsui… asp…-

    Entrò all’interno della nave, ancora vuota, ma di lui perse le tracce.

    [...]

    Parte della mattinata la passò tenendo sott’occhio l’ex consigliera del Daimyo e il marito. Anche se c’era ben poco da controllare. Così sfruttò quel momento, andando nella sua cabina a riposarsi. Anche se in realtà non lo fece. Fu attratta nuovamente dal rotolo proibito, nascosto gelosamente sotto al letto. Continuava a leggerlo tra le righe, comprendendo che il sigillo che aveva creato veniva denominato, da Tsunade, con il nome di Infūin e che l’utilizzatore di quest’arte proibita poteva accumulare chakra anche durante il corso degli anni. Senza nessun limite. Inoltre utilizzare la tecnica con successo bisognava curare varie ferite. La ragazza si guardò nell’unico specchio che si trovava all’interno della stanza, portando la mano sulla zona dove aveva ricevuto il calcio eseguito da Shunsui.

    §Non voglio utilizzare la tecnica per questa ferita di poco conto...§

    Ma era pur vero che per iniziare a provarla, la Hoshiyama doveva procurarsi prima delle ferite leggere. Nonostante questa clausola decise di non utilizzare la tecnica e ripose il rotolo nuovamente sotto al letto. Iniziò a camminare attraverso i vari corridoi della nave immersa nei suoi pensieri.

    §Mi limiterò ad accumulare il chakra all’interno del sigillo… La cosa importante adesso è la missione.§
     
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    Le cose precipitano


    I giorni successivi non furono particolarmente piacevoli per la kunoichi di Konoha. Per qualche motivo, Shunsui aveva smesso di parlarle. Se ne stava per lo più in disparte, facendosi vedere solo per svolgere i suoi compiti presso il cliente. Che cosa fosse successo, non era dato sapere. Anche cercando di istigarlo a parlare, Asami non sarebbe riuscita a cavargli dalla bocca nessuna informazione utile. Per lui, era come se la ragazza avesse smesso di esistere. Anzi, eccetto il cliente, sembrava che il sunese non reagisse più alla presenza di nessun'altra persona sulla nave. Anche gli allenamenti erano cessati.

    Tuttavia Shunsui era anche alla base di una seconda fonte di preoccupazione. Sebbene il ragazzo non si fosse lamentato apertamente - del resto sembrava aver tagliato i ponti con tutti - era chiaro agli occhi clinici della kunoichi che qualcosa non andava in lui. Con il passare dei giorni i tremori che aveva visto in precedenza si manifestarono sempre più intensi e di frequente; la pelle del genin era perennemente bagnata da un sottile strato di sudore, e stava diventando sottile come un foglio di carta velina. Al venticinquesimo giorno di navigazione, gli occhi gli si erano accesi di un rosso sangue, e sembrava leggermente febbricitante. In ogni caso, Shunsui si sarebbe categoricamente rifiutato di ricevere alcun aiuto dalla ragazza, così come da qualsiasi altra persona sulla nave. Era impossibile trattare con un paziente che non voleva essere curato: che poi, di che malattia, del corpo o della mente, era tutto da vedere.

    La sera del ventiseiesimo giorno di navigazione, tuttavia, le cose sembrarono andare meglio. Il ragazzo aveva ripreso colorito e, durante la cena, le aveva rivolto quattro chiacchiere, senza prestare troppa attenzione al fatto che, per tutti i giorni precedenti, si era comportato come un estraneo. Se la ragazza avesse voluto approfondire la faccenda, lo avrebbe trovato quella sera stessa sul ponte della nave, in leggera contemplazione del mare. Era piuttosto tardi, e sarebbero stati gli unici due sul ponte. Vedendo la ragazza, Shunsui avrebbe detto: ...cia Asami, come va? e si sarebbe rimesso a guardare il mare.
    Se la ragazza avesse introdotto l'argomento, il marionettista avrebbe semplicemente risposto: ...ah...sì...mi devi scusare...non sono stato molto bene in questi giorni, ma ora va molto meglio! Anzi, se mi perdoni, potremmo ricominciare con gli allenamenti domani mattina. Che ne..? Ma la domanda rimase a mezza bocca, mentre una vena di preoccupazione gli segnava il volto. All'inizio la fogliosa non avrebbe capito il motivo della sua agitazione, ma avrebbe subito pensato al peggio: forse era uno dei suoi "eventi". Poi Shunsui avrebbe detto: ...non ti sembra che la nave abbia appena virato?...ne sono quasi certo...però non erano previste deviazioni a questo punto del tragitto....forse non è nulla, ma è meglio andare a controllare.... Ci potevano essere mille motivi per cui il capitano della nave avesse deciso di fare una deviazione ma, per qualche motivo, il genin sembrava convinto che fosse necessario fare luce sulla faccenda. Va' in sala comandi e controlla che tutto sia in ordine....io controllo il cliente! E, così dicendo, si separò da Asami.

    Una volta rimasta da sola, la kunoichi non avrebbe avuto alcuna difficoltà a farsi strada fino ad arrivare nella parte più alta della nave, dove si trovava la sala comandi. Essendo sera, non avrebbe fatto incontri per corridoi dell'imponente imbarcazione, la quale - forse non lo aveva mai notato - sembrava avere un tono spettrale a quell'ora. La porta della sala comandi era leggermente aperta, ed una lama di luce usciva dall'apertura, dividendo le tenebre in due. Arrivata a due passi da quella, tutto sembrava tranquillo, fin quando non si sentì un tonfò ed un gemito di dolore! Entrando di fretta nella stanza illuminata, tra le leve ed i vari timoni, Asami avrebbe visto una donna dai capelli biondi, dai vestiti neri, con un grosso ventaglio nella mano sinistra, ancora in posa di combattimento. Ai suoi piedi giaceva un uomo che sarebbe stato facilmente identificato come il capitano della nave, ed un altro, un sottufficiale, che la donna aveva appena scaraventato contro il muro. Entrambi tuttavia, sembravano essere solo svenuti, sebbene dalla distanza la fogliosa non poteva esserne certa.

    Voltandosi verso Asami, la donna avrebbe detto: ....uff, ecco che arriva un altro impiastro a ficcare il naso dove non dovrebbe!Senza troppi complimenti, la donna si avventò contro Asami, mostrando una velocità superiore a quella dell'accademica. Arrivata in corpo a corpo, la donna si sarebbe abbassata leggermente, caricando il proprio peso sulla gamba destra, per poi scattare contro il genin della Foglia, eseguendo una spallata che avrebbe mirato a colpirla al centro del petto. Asami non aveva avuto modo di spostarsi dall'entrata una volta visto il pericolo, e la donna stava chiaramente cercando di rispedirla nel corridoio da dove era arrivata, facendola sbattere contro il muro del corridoio stesso. Indipendentemente dalla riuscita di questa manovra o meno, la donna avrebbe, con un unico gesto di entrambe le mani, aperto il Kaze TessenKaze Tessen [Mischia]
    Il Tessen da Guerra è un ventaglio da combattimento rinforzato da uno strato d' accaio. Utilizzabili in alcune tecniche.
    Tipo: Asta/Lama-Contusione/Taglio
    Dimensione: Mediogrande
    Quantità: 1
    (Potenza: 20 | Durezza: 3 | Crediti: 60)
    che portava con sè, eseguendo al contempo un fendente con la parte tagliente dello stesso, che avrebbe mirato ad aprire uno squarcio orizzontale sui quadricipiti della giovane kunoichi.

    In una frazione di secondo, Asami si sarebbe quindi ritrovata sotto l'attacco di un nemico che chiaramente aveva un preparazione fisica superiore alla sua. Come era possibile che le cose fosse precipitate così rapidamente? Chi era la donna che stava attentando alla sua vita? Come aveva fatto a salire sulla nave senza essere osservata e, per di più, a sfuggire alla loro sorveglianza? Ed inoltre, era da sola? Anche Shunsui aveva incontrato dei nemici? Ed in caso negativo, quanto ci avrebbe messo a venire da lei? Troppe domande per quegli istanti concitati. Ora era il tempo di sopravvivere.


    Entriamo nel vivo della storia. Siamo quasi alla fine del viaggio e Shunsui sta sempre peggio...forse.
    Il tuo avversario è un'energia sopra la tua, quindi una bella gatta da pelare. Puoi utilizzare la TS con la quale la tua PG si è allenata in questo mesetto scarso. Con questa puoi mettere facilmente KO il tuo avversario, ma devi trovare tu il modo!
     
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    Come ogni mattina, dall’inizio della missione, si alzò prima dell’alba all’interno della sua cabina. La nave era così silenziosa e per lei era il momento adatto per rilassarsi. E per lei rilassarsi, specialmente nell’ultimo periodo, non era altro che effettuare una sessione di meditazione per accumulare ulteriore chakra all’interno del sigillo. Non aveva ancora avuto modo di provare la tecnica proibita del villaggio della foglia. Nemmeno quando aveva ricevuto il giorno precedente quell’inaspettato colpo da Shunsui. A quanto pare il sunese era entrato aveva preso l’allenamento con troppa serietà. Tanto da lasciare in quello stesso giorno la Kunoichi della Foglia con innumerevoli dubbi.

    §Sarà sicuramente nervoso per il mal di mare...§

    Aprendo nuovamente i suoi occhi, prese controllo dei suoi muscoli fino ad alzarsi nuovamente in piedi. Controllò per l’ultima volta la stanza prima di lasciarla. I vari corridoi della nave erano sempre deserti in mattinata presto. Camminava da sola, a passo più o meno lento, mentre con la testa vagava nei suoi pensieri. La maggior parte dei suoi pensieri andarono a Shunsui. Il giorno precedente, quando l’aveva colpita, sembrava quasi mortificato, scappando e lasciando la ragazza da sola. Voleva delle spiegazioni e per averle doveva parlargli faccia a faccia. Si recò sul ponte della nave, dove solitamente si trovava già il sunese impegnato con alcuni allenamenti mattutini o immerso nella lettura. Ma una volta arrivava a destinazione quel luogo era deserto. Era sola camminando da una parte all’altra del ponte, fino a sporgersi osservando il fiume. Questa volta era lui in ritardo. Così lo aspettò restando seduta sul pavimento in legno del ponte, con le gambe incrociate. Ogni tanto assaporava l’aria fresca e pura della mattina. Chiudeva gli occhi per percepirla a pieno e anche per riposarsi qualche minuto, aspettando il suo arrivo. Dinnanzi ai suoi occhi il buio che scomparve pian piano facendo spazio ad un fascio di luce. D’istinto la ragazza dai capelli rossi aprì lentamente gli occhi, ritrovando davanti a sè l’immenso panorama. Si guardò intorno. Forse al solito panorama avrebbe rivisto il “solito” Shunsui. Ma quella mattina c’era solo la sua ombra a farla compagnia sul ponte.

    §Magari arriverà più tardi...§

    Ma così non fu, osservando pian piano come la nave cominciò ad animarsi anche quel giorno. Inaspettatamente, insieme agli obiettivi da proteggere, c’era anche il genin della Sabbia che la ignorò completamente. Forse era ancora dispiaciuto per quello che accadde il giorno prima, non sapendo come comportarsi. Aspettava almeno una spiegazione, ma per tutto il giorno tra i due non c’era stato nessun dialogo. E quella sera, che solitamente lo trovava sul ponte, era letteralmente volatilizzato. Più passava il tempo, più la ragazza di Konoha considerava strano il suo comportamento. E non solo quello. Intravedendolo notava che la sua pelle era leggermente diversa da come l’aveva all’inizio della missione. Più volte la ragazza gli aveva rivolto la parola ma lui, come aveva deciso in quei giorni, l’aveva ignorata. e non solo la pelle ma anche i suoi occhi era del tutto diversi. Infatti quasi alla fine della crociera, e quindi anche della missione, il sunese aveva due occhi di un rosso acceso, quasi color del sangue. Cosa gli stava succedendo? Stava assumendo qualche medicinale per il mal di mare? Era allergico a qualche sostanza, contenuta nell’ipotetico farmaco? O era altro? Erano inutili i tentativi dell’aspirante medico nel controllare le sue condizioni di salute. Avvisò anche il personale della nave. Ma nemmeno loro riuscirono a capire il suo problema poichè non volle farsi visitare da nessuno.

    [...]

    Ormai la vacanza dell’anziana donna, accompagnata dal marito, era ormai agli sgoccioli. Mancavano pochissimi giorni alla fine della missione e per fortuna i due obiettivi non furono vittime di attacchi terroristici o simili eventi. La serata trascorse tranquillamente. Per tutti. Anche per il sunese che finalmente aveva deciso nuovamente di rivolgere la parola alla Hoshiyama, rimanendo basita dal suo cambiamento improvviso. Come mai per tutto quel tempo aveva evitato tutti?
    Per tutta la serata, oltre a controllare tutti coloro che si trovavano all’interno di quella sala, guardava ogni minima mossa del ragazzo. Non solo sembrava più socievole, rispetto all’ultimo periodo, ma anche la sua pelle e il colore dei suoi occhi erano tornati al loro colore abituale. Lo ritrovò, tranquillo sul ponte della nave, ad ammirare il panorama e solo quando notò la presenza della ragazza proferì parola.

    -...cia Asami, come va?-

    La giovane kunoichi del Paese del Fuoco si fermò di scatto, cercando gli occhi di Shunsui. Con le braccia conserte fece una piccola smorfia, alzando leggermente il sopracciglio destro.

    -Come va!? Sono giorni che non mi rivolgi la parola… Cos’è questo cambiamento?-

    Come notò già Asami, il sunese ammise di non essere al pieno delle forze. Ma quella sera, come aveva già avuto modo di constatare, si sentiva molto meglio rispetto ai giorni precedenti. Ma improvvisamente il suo sguardo cambiò, Smentendo ciò che disse in quel preciso istante. Perchè assunse quell’aria preoccupata? Cosa gli stava succedendo?

    -...non ti sembra che la nave abbia appena virato?...-

    §Eh!?§

    La ragazza cominciò a guardarsi intorno, anche se in realtà non sapeva con precisione dove puntare il suo sguardo. Non sapeva il vero tragitto che la nave doveva effettuare in quei giorni.

    -...non saprei…-

    -...ne sono quasi certo…-

    Ma a quanto pare ne era sicuro. In quel momento sembrava più lucido rispetto alle altre volte. In più si trovavano ancora in missione e il rischio di un attacco a sorpresa non dunque da escludere. Il suo sguardo era fisso sul volto del suo compagno di squadra che nel frattempo aveva deciso di controllare le condizioni dell’ex consigliera, mentre Asami doveva recarsi in sala comandi.
    Così separandosi dal sunese, iniziò a camminare tra i corridoi della nave. Come previsto, non c’era nessuno ad animare la parte inferiore della nave, data la tarda ora. Velocemente si diresse verso il piano superiore. Una zona che fino a quel momento non aveva mai esplorato. Era totalmente al buio mentre da lontano intravedeva una piccola luce. Lentamente cominciò ad avvicinarsi ad essa, ritrovandosi poi la porta della sala comandi leggermente aperta. Dalla sua posizione purtroppo non riusciva a vedere l’interno della stanza. Ma l’unica cosa che sentì, in tutto quel silenzio, fu un lamento quasi di dolore. Spalancando improvvisamente la porta, vide dapprima una forte luce. Solo in un secondo momento iniziò a focalizzare il suo sguardo su diversi oggetti presenti all’interno della sala. Oltre a notare la presenza di una donna, avente tra le mani un grosso ventaglio. C’erano altre due figure maschili, uno ai piedi della donna sconosciuta e l’altro che era stato scaraventato in quell’istante contro il muro, potevano essere associate, anche per il loro abbigliamento, al capitano della lussuosa nave e al suo sottufficiale.

    -Ma che…?-

    -...uff, ecco che arriva un altro impiastro a ficcare il naso dove non dovrebbe!-

    Improvvisamente la donna dalla chioma bionda, partì all’attacco contro Asami che, data la sua elevata velocità, non potè far altro che subire il colpo. Anzi i colpi. Iniziò con una spallata, che la ragazza dai capelli rossi cercò, inutilmente, di proteggersi portando entrambe le braccia davanti al suo petto. Fortunatamente era stata abbastanza veloce a generare una piccola quantità di chakra, distribuendo l’energia nel corpo, proteggendola dall’attacco [Slot Difesa I]. Purtroppo il chakra non era necessario per attutire l’interno colpo, ferendosi e spingendola nuovamente nel corridoio contro la parete [Danno: 2,5 Leggere] Il secondo attacco fu più pericoloso rispetto al precedente. Infatti, riuscì a ferire quella volta alle cosce della genin della foglia con il suo ventaglio. Essendo troppo veloce l’unica cosa da fare per la giovane Hoshiyama fu quello di subire il colpo [2 Leggere][Slot Difesa II: S&M].
    Sperava di attaccare subito dopo ma il colpo era stato inaspettato e, soprattutto, troppo forte da contenere. Ma non voleva di certo arrendersi. La donna di sicuro si trovava per i due anziani che sia Asami che Shunsui, durante quella crociera, dovevano proteggere. Il sangue usciva copiosamente dalla ferita, colorando di rosso parte della coscia. Ma improvvisamente un avvenimento totalmente inspiegabile accadde. La ferita, lentamente cominciò a chiudersi. Ogni singolo tessuto, lesionato dal ventaglio tagliente, cominciò a ricostruirsi. Una persona normale poteva trovarla una stregoneria. Forse per la stessa Asami poteva essere incredibile ciò che stava accadendo al suo corpo. Alle sue ferite. Ma lei stessa aveva dato il via a quel processo. Il chakra accumulato nel sigillo fu rilasciato e indirizzato, con estremo controllo verso le ferite. Soprattutto agli arti inferiori dove era evidente come la tecnica proibita non solo era stata attivata ma anche come stava curando la ferita sanguinante. Ed proprio in quella zona che il chakra, utilizzando le proprietà che ragazza lesse all’interno del rotolo, iniziò accelerò il processo di rigenerazione delle cellule, richiudendo la ferita e risanando i tessuti danneggiato durante quello breve scontro [Attivazione Ts: Rigenerazione +3 Vitalità].
    Passò subito all’attacco sferrando, contro il petto della ragazza, un attacco con il palmo della mano destra, impregnato di chakra [S&M] [Slot Azione I] [Potenza Disumana: +20 Potenza; Forza: 475 Concentrazione: 400] [Slot Tecnica II: Palmo Distruttivo - Houshou (475 + 4 Tacche= 575)]
    Se l’avesse colpita, l’avrebbe allontanata da lei grazie alla potenza del Palmo Distruttivo e avrebbe corso verso di lei [Slot Azione II: Velocità 400 + 4= 500] [Danno: ½ Leggera] e una volta raggiunta, avrebbe dato al via ad un secondo attacco, eseguendo un calcio verso il braccio sinistro della donna dai capelli biondi. [Slot Azione III: Velocità: 400 + 2 Tacche= 450; Forza 400 + 2 Tacche= 450] [Danno: ½ Leggera]


    Dati Asami
    Chakra: 27.50/40 Bassi (1 basso Resistenza - 8 Attivazione Ts - 0.50 Potenza Disumana (+10) - 2 Attivazione Tecnica Avanzata - ½ Basso Forza - ½ Basso Velocità)

    Ferite:
    2,5 Leggere al petto
    2 leggere alla coscia
    0.5 Leggere Per potenziare Velocità [Slot Azione II]
    0.5 leggere Per potenziare Forza [Slot Azione III]


    Vitalità: 11.5/14 Leggere (-2,5 Leggere al petto; -2 leggere alla coscia; + 3 Attivazione Ts; -0.5 Leggere Per potenziare Velocità [Slot Azione II], -0.5 leggere Per potenziare Forza [Slot Azione III])


    Equipaggiamento:
    9 Kunai
    Guanto in Cuoio
    10 Spiedi
    10 Shuriken
    1 Respiratore
    1 Kit di Primo Soccorso
    1 Tonico di Ripristino Minore
    Specchietto in Metallo
    1 Tonico Coagulante Inferiore
    1 Tonico di Recupero Minore
    1 Antidoto Base



    Slot Difesa I: Danno
    Slot Difesa II: S&M
    Slot Difesa III:///

    Slot Azione I: S&M Palmo distruttivo + Abilità Potenza Disumana (Velocità 400; Forza 575)
    Slot Azione II: Corsa (Velocità 400 + 4= 500)
    Slot Azione III: Calcio al braccio sinistro (Velocità 450; Forza 450)

    Slot Tecnica I: Attivazione Ts: Arte della Rinascita
    Slot Tecnica II: Palmo Distruttivo - Houshou


    Tecnica Utilizzata:

    CITAZIONE
    Palmo Distruttivo - Houshou
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può effettuare un colpo con il palmo: la Forza è incrementata di 4 tacche e non risentirà di nessun malus da eventuali danni subiti durante l'esecuzione. Il colpo inoltre può spingere indietro l'avversario di 9 metri. È possibile utilizzarla in Subisci e Mena come se posseduto il talento 'Tecniche Immobili'.
    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 4 / Consumo: Mediobasso )
    [Da genin in su]

    Abilità Utilizzata:
    CITAZIONE
    Potenza Disumana: L'utilizzatore può incrementare la potenza del colpo a mani nude: ogni consumo ¼ Basso incrementa di 5 la potenza del colpo fisico per 1 slot; non possono essere usati equipaggiamenti [Potenziamenti] ulteriori. L'utilizzatore può decidere di danneggiare esclusivamente equipaggiamento o costruzioni, rinuciando a danneggiare le persone: la potenza dell'attacco ed il limite di potenza per livello sono raddoppiati. L'utilizzatore può sostituire il valore di Forza con quello di Concentrazione quando usa Potenza Disumana.
     
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    Contrattacco


    Il colpo di Asami in subisci e mena fu estremamente efficace. Il palmo della ragazza impattò con una violenza notevole contro il petto della donna, e la kunoichi potè sentire qualcosa che si rompeva sotto il suo pugno. Le costole della bionda avevano suonato come legno fresco che si spezza, mentre il suo corpo era stato scaraventato nuovamente dentro la stanza e contro il muro. Essendo medico, Asami sapeva bene che un colpo come quello le avrebbe reso difficile respirare ed avrebbe fatto diventare ogni suo movimento un vero e proprio inferno. Peccato non avesse mirato direttamente al volto della donna: forse in quel caso sarebbe stato già game over per il suo avversario. Si era trattenuta? Non la più felice delle scelte, se quello fosse stato il caso, considerando che, da quando aveva attivato il sigillo, era come se un grosso timer fosse stato attivato nel suo corpo. Una tecnica così difficile da controllare non poteva che essere utilizzata per una manciata di secondi da un ninja che la eseguiva per la prima volta. Quindi era importante chiudere quella partita subito. A maggior ragione che il suo avversario era più forte, e dalle capacità ignote.

    Sfortunatamente per la fogliosa, il suo secondo colpo mancava dell'effetto sorpresa del primo e la donna sembrava aver risentito stranamente poco del colpo. La sua reattività all'avvicinamento della kunoichi fu impeccabile e già il suo Kaze Tessen era pronto ad intercettare il colpo di Asami, quando qualcosa non dovette andare per il verso giusto. Infatti il tessen non riuscì mai a raggiungere la posizione necessaria ad intercettare il colpo di Asami, perchè il braccio della donna si bloccò di scatto, come se fosse incastrato in qualcosa. Probabilmente era un effetto del colpo subito, sebbene Asami non avrebbe saputo dire quale danno fisico avesse potesse causare un comportamene del genere, visto che i muscoli del braccio non erano stati investiti dal suo colpo. Lo stesso arto venne bersagliato, subito dopo, dalla genin: il colpo impattò di netto l'omero, spezzandolo in due con uno schiocco netto. Ancora una volta, nessuna reazione di dolore da parte della kunoichi sua avversaria. Solo un ghigno ferale che racchiudeva la promessa di fargliela pagare.

    Così da vicino, la reazione della donna fu istintiva. Rapidamente si gettò verso Asami, cercando di infliggerle una testata contro il suo setto nasale, con il chiaro scopo di stordirla e farla arretrare. Infatti, era troppo complesso muovere il Kaze Tessen in uno spazio così angusto.
    Ma se il suo intento fosse riuscito, allora avrebbe potuto attaccare nuovamente con essa. Con la mano destra afferrò per l'estremità l'arma, e le impresse un movimento rotatorio. Il Kaze Tessen fu per un attimo sospeso in aria, coprendo agli occhi di Asami la figura della nukenin. Per un momento le apparve che il suo avversario non ci fosse più, completamente occultato com'era. Poteva sbucare da ogni angolazione! Eppure l'attacco arrivò in un'altra maniera: distratta dal roteare dell'arma davanti i suoi occhi, Asami forse non si sarebbe accorta che due boomerang erano stati lanciati da dietro il il Kaze Tessen, avevano colpito il soffitto, ed ora stavano minacciando la testa della giovane di Konoha!
     
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    La mano ferma e aperta della rossa di Konoha si dirigeva verso il petto dell’avversaria. In quel colpo c’era tutta la forza che aveva accumulato in quei pochissimi istanti. Aveva subito varie ferite ma non era una scusa per arrendersi. In più doveva fermare quella donna. Chi era? Il comandante e il suo assistente erano stati uccisi dal suo grosso ventaglio? O erano solo svenuti? Era qui per uccidere l’ex consigliera e suo marito? Domande che in quel momento occupavano solo in parte la mente della genin, impegnata a caricare e colpire il colpo dell’ avversaria. Un colpo che andò a segno, spezzando diverse costole. La sua mano affusolata che normalmente sfogliava libri, quella volta aveva causato danni ben maggiori da una semplice contusione o livido. Un pò lo sperava. In fondo l’aveva colpita nell’intento di ostacolarla dal dolore provocato da quel colpo. Ma in quegli attimi anche la Hoshiyama fu sorpresa dalla forza sprigionata. Diverse volte aveva utilizzato quella tecnica ma mai, come quella volta, era stato così devastante. Durante il colpo poteva percepire la forza che in quel momento scorreva all’interno del suo corpo. Forse era per la tecnica proibita che aveva attivato. Oltre ad una cura immediata delle ferite molto probabilmente conferiva anche una forza fuori dal comune. Ma non poteva esserne certa. Forse tutta quell’energia spigionata era dovuta dall’elevata quantità di chakra rilasciata e controllata piuttosto male. In fondo era la prima volta, da quando aveva creato il sigillo sulla sua fronte, che attivava quella tecnica. Molto probabilmente doveva ancora prenderci la mano.

    Il corpo della ragazza bionda fu scaraventato via subito dopo il colpo. Era talmente forte e inaspettato che l’avversaria fu riportata nuovamente all’interno della stanza sbattendo, anche lei, con la schiena al muro. Fece un piccolo sorriso ma subito andò verso di lei per un ulteriore attacco. La sua velocità purtroppo non fu tanto elevata, così la donna dai capelli biondi sfruttò quel momento per utilizzare il suo ventaglio per cercare di proteggersi dal colpo di Asami. Ma fortunatamente per la ragazza dai capelli rossi ciò non accadde e, con il secondo colpo, riuscì a colpire nuovamente la sconosciuta spezzandogli le anche il braccio sinistro.

    §Si!§

    Ma a sua sorpresa anche la sua avversaria contrattacco. La vicinanza tra le due era minima, così la kunoichi della foglia subì inaspettatamente il colpo. Una semplice testata ma potente contro il suo naso. Fortunatamente, all’interno del suo corpo, una quantità di chakra non indifferente così da diminuire il danno [Lieve] [Danno: ½ Leggera]. Ma la ragazza dalle numerose lentiggini subì normalmente il colpo indietreggiando di qualche metro dalla sua posizione. Ma l’azione dell'avversaria non terminò poichè con la mano destra lanciò in aria il grosso ventaglio. Ora la figura femminile era totalmente occultata.

    §Cosa vuole fare!?§

    Già quel era il suo scopo? Aveva intenzione di utilizzare una tecnica sfruttando quel momento? Un attacco a sorpresa? Un’altra testata? Un attacco dietro alle sue spalle? O un attacco dall’alto?

    §!?§

    Guardò proprio in quella a direzione. Due boomerang, lanciati dapprima contro il soffitto della stanza per poi dirigersi minacciosamente verso la testa della genin. L’unica cosa che poteva fare la ragazza dai lunghi capelli rossi fu quella di spostarsi per evitare il colpo. Grazie all’enorme quantità di chakra che continuava ad espandersi all'interno del suo corpo riuscì a potenziare le sue gambe, aumentando notevolmente la sua velocità [Slot Difesa I= 500] [Danno ½ Leggera]. Una volta che schivò l’attacco cercò di capire l’esatta posizione della ragazza misteriosa. Non aveva intenzione di perdere contro di lei e una volta individuata passò subito al contrattacco.

    (Ipotetica 1)
    Se la ragazza avversaria fosse rimasta al suo posto, Asami avrebbe utilizzato ulteriore chakra per avere una velocità costante [Slot Azione I: Velocità= 500] [Danno ½ Leggera], schivando il ventaglio [Azione Gratuita], trovandosi subito dopo alla sinistra della donna misteriosa per un ulteriore attacco, di potenza quasi uguale a quello precedente. Infatti il palmo della mano puntava dritto al bacino della donna dai capelli biondi, con l’intento di provocare una gravissima frattura [Potenza Disumana: +20 Potenza; Forza: 475 Concentrazione: 400] [Slot Tecnica I: Palmo Distruttivo - Houshou (475 + 4 Tacche= 575)].

    (Ipotetica 2)
    Se la ragazza avversaria avesse saltato per restare nascosta dal ventaglio ancora in volo, la ragazza di Konoha, dopo aver evitato il ventaglio, avrebbe corso verso il muro di fronte a se [Azione Gratuita]. Con il chakra adesivo, i suoi piedi si sarebbero attaccati saldamente alla parete. Ma subito dopo con un veloce scatto, avrebbe saltato in direzione della donna avversaria, ancora sospesa in aria [Slot Azione I: Forza= 500] [Danno ½ Leggera]. Una modesta quantità di chakra avrebbe accumulato in corrispondenza del suo palmo della mano destra. L’avrebbe colpita con la tecnica di prima, con il chiaro intento di creare delle lesioni piuttosto gravi al suo bacino, impedendogli di camminare. [Potenza Disumana: +20 Potenza; Forza: 475 Concentrazione: 400] [Slot Tecnica I: Palmo Distruttivo - Houshou (475 + 4 Tacche= 575)].
    Se l’avesse colpita, una volta atterrata sul duro pavimento in legno, avrebbe estratto due spiedi e un kunai dal suo marsupio [Azione Gratuita] e li avrebbe lanciati lungo il suo braccio destro, cercando di colpire con gli spiedi il suo braccio e il palmo della mano con il kunai [Slot Azione II: Forza= 475].


    Dati Asami
    Vitalità: 9.75/14( -¼ Leggera, -½ Leggera, -½ Leggera, -½ Leggera [Ipotetica 1&2])

    Ferite:
    -¼ Leggera
    -½ Leggera
    -½ Leggera

    Ipotetica 1 &2
    -½ Leggera

    Consumo Chakra (ipotetica 1) = 20/40 ( -2 Bassi [resistenza], -2 Bassi [velocità], -2 Bassi [velocità], -1 Bassi [tecnica Avanzata], ½ Potenza disumana)

    Consumo Chakra (ipotetica 2)= 18,75/40 ( -2 Bassi [resistenza], -2 Bassi [velocità], -2 Bassi [Forza], -¼ Basso (Chakra Adesivo), -1 Bassi (tecnica Avanzata), ½ Potenza Disumana, -1 Basso [Forza])

    Equipaggiamento:
    8 Kunai (-1 Lanciato Ipotetica 2)
    Guanto in Cuoio
    8 Spiedi (-2 Lanciato Ipotetica 2)
    10 Shuriken
    1 Respiratore
    1 Kit di Primo Soccorso
    1 Tonico di Ripristino Minore
    Specchietto in Metallo
    1 Tonico Coagulante Inferiore
    1 Tonico di Recupero Minore
    1 Antidoto Base

    Slot Difesa I: Danno
    Slot Difesa II: Spostamento
    Slot Difesa III:///

    Ipotetica 1
    Slot Azione I: Spostamento
    Slot Azione II: //////
    Slot Azione III: ///////

    Ipotetica 2
    Slot Azione I: Salto [Forza: 500]
    Slot Azione II: Lancio Armi [Forza: 475]
    Slot Azione III: /////

    Slot Tecnica I: Palmo Distruttivo - Houshou
    Slot Tecnica II:


    Tecnica Utilizzata:


    CITAZIONE
    Palmo Distruttivo - Houshou
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può effettuare un colpo con il palmo: la Forza è incrementata di 4 tacche e non risentirà di nessun malus da eventuali danni subiti durante l'esecuzione. Il colpo inoltre può spingere indietro l'avversario di 9 metri. È possibile utilizzarla in Subisci e Mena come se posseduto il talento 'Tecniche Immobili'.
    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 4 / Consumo: Mediobasso )
    [Da genin in su]

    Abilità Utilizzata:

    CITAZIONE
    Potenza Disumana: L'utilizzatore può incrementare la potenza del colpo a mani nude: ogni consumo ¼ Basso incrementa di 5 la potenza del colpo fisico per 1 slot; non possono essere usati equipaggiamenti [Potenziamenti] ulteriori. L'utilizzatore può decidere di danneggiare esclusivamente equipaggiamento o costruzioni, rinuciando a danneggiare le persone: la potenza dell'attacco ed il limite di potenza per livello sono raddoppiati. L'utilizzatore può sostituire il valore di Forza con quello di Concentrazione quando usa Potenza Disumana.

    Tecnica Economica: Talento: L'utilizzatore può eseguire la tecnica avanzata risparmiando il 25% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Alternativamente è possibile risparmiare il 50% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 3 round. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.

    Competenza Utilizzata:

    Chakra Adesivo
     
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    Quello che non ti aspetti

    VI


    Colpo dopo colpo, attacco dopo attacco, le forze stavano abbandonando la giovane di Konoha. Se non fosse stato per l'Infūin, che la riempiva di nuove energie, il suo corpo avrebbe sofferto molto di più i vari danni subiti. Ad ogni modo, non era l'unica a cui le ferite si stavano dimostrando problematiche. Infatti, per la seconda volta, quando la donna fece per schivare il dopo di Asami, nuovamente si ritrovò bloccata da catene invisibile. Il colpo di palmo della kunoichi impattò impietoso contro il petto della nukenin, ed un forte rumore di legno in frantumi si udì distintamente, mentre il braccio di Asami sarebbe entrato fino al gomito nel busto della donna, prima di scaraventarla lontana da sè. Tuttavia, la genin avrebbe notato, probabilmente stupita, che non c'era sangue, né sui suoi vestiti né a terra. Che cosa stava accadendo?

    La donna giaceva a terra, senza muoversi. Asami avrebbe potuto avvicinarsi ad esaminarne il corpo, per scoprire l'assurdo. Quella non era affatto un essere umano: era una marionetta!! Dove il colpo di Asami aveva rotto la dura scorza della bambola, si potevano vedere ora i meccanismi che la facevano funzionare! Probabilmente uno di quegli stessi meccanismi si doveva essere inceppato a causa del suo primo assalto, e questo doveva aver compromesso la funzionalità dell'intera bambola. Tuttavia, qualcosa doveva ancora funzionare lì dentro perchè, improvvisamente, il braccio della stessa di mosse, piegandosi all'altezza del gomito, mentre la mano si chiuse, eccetto per il dito indice, che si sarebbe drizzato nell'indicare una direzione. Una voce metallica e raccapricciante, completamente diversa da quella che Asami prima aveva udito, sarebbe uscita dalla testa della bambola, mentre la sua mascella batteva freneticamente: SALA MACCHINE....SALA MACCHINE....SALA MACCHINE...SALA MACCHINE..SALA MACCHINE..SALA MACCHINE..SALA MACCHINE..SALA MACCHINE..SALA MACCHINE..SALA MACCHINE..SALA MACCHINE..SALA MACCHINE..SALA MACCHINE..SALA MACCHINE..SALA MACCHINE..SALA MACCHINE..SALA MACCHINE..SALA MACCHINE... ed avrebbe continuato così, fin quando Asami non avesse iniziato ad seguire le indicazioni, oppure l'avesse distrutta.

    [...]


    Correndo verso la sala macchine, la kunoichi sarebbe stata sicura di un paio di cose. Innazi tutto, Shunsui non poteva non entrarci in quella storia. Tralasciando il fatto che si era comportato in modo molto strano di recente, era già curioso che un nukenin fosse riuscito a salire sulla nave senza che loro se ne fossero accorti, ma era quasi impossibile che si trattasse di un altro marionettista! In secondo luogo, la giovane si sarebbe accorta che la tecnica della rinascita aveva appena terminato il suo effetto. Tutti i colpi che aveva subito improvvisamente le sarebbe sembrati molto più vivi, mentre una profonda stanchezza si sarebbe impossessata delle sue membra. In un modo o nell'altro, Asami sarebbe comunque riuscita a raggiungere il luogo indicato dalla marionetta. La sala appariva buia, se non per un pio di lampade ad olio che irradiavano dei coni di luce che servivano a poco, perchè il luogo era così pieno di attrezzi, tubi e quant'altro da non permettere alla vista di abbracciarla tutta. All'interno c'erano anche dei generatori di corrente elettrica, che servivano ad alimentare le apparecchiature elettroniche di bordo, e un motore ausiliario per sopperire alla mancanza di vento. Tuttavia quest'ultimo era spento, per cui non faceva particolarmente caldo all'interno. La sala era silenziosa e, visto le dimensioni, Asami avrebbe dovuto avventurarsi nei suoi meandri per controllare se ci fosse qualcuno.

    Alla fine, la kunoichi avrebbe trovato Shunsui, sdraiato a terra in posizione supina, privo di sensi! Il medaglione che aveva scorto durante il loro combattimento fluttuava nell'aria, sebbene ancora intorno al collo del ragazzo, formando piccole curve, ed emettendo un'intensa luce verdastra. Un alone di chakra dello stesso colore lo circondava completamente, sfrigolando nell'aria come una fiamma. Se Asami si fosse avvicinata, avrebbe scoperto che le condizioni del compagno di squadra erano critiche. Al tatto la sua pelle era rovente e tremori ne scuotevano leggermente tutti e quattro gli arti. La respirazione ed il battito cardiaco erano accelerati, ma la cosa più preoccupante sarebbero stati i suoi occhi! Se la kunoichi li avesse controllati, avrebbe visto che l'iride di entrambi, normalmente di uno strano colore dorato unico di Shunsui, era stata completamente assorbita dalla pupilla, risultando completamente nera. Piccole fiammelle verdi danzavano nelle sue orbite, non lasciando presagire nulla di buono.

    Alle spalle, un rumore la costrinse a voltarsi. Avrebbe quindi scorto Gekido, la prima marionetta del sunese accasciata a terra che emergeva dalle ombre. Con la mano destra cercava di avanzare verso la fogliosa, in un tentativo disperato di raggiungerla. Stava forse chiedendo aiuto? Ma nulla di buono sarebbe accaduto se la ragazza si fosse avvicinata. Nonostante i movimenti lenti e goffi della marionetta, una volta arrivata a portata quella avrebbe teso la mano e fatto scattare una wakizashi da un'apertura nascosta posta sul palmo contro la kunoichi, cercando di reciderle la gola. Tuttavia, il movimento sarebbe risultato troppo, lento anche per le condizioni in cui si trovava il corpo di Asami.

    ....STUPIDO CORPO...DEBOLE...IL MEDAGLIONE...LO ANNIENTERA'...EHEHEHEHEH Disse in un ultimo sforzo prima di smettere completamente di muoversi. Che cosa voleva dire che il medaglione lo avrebbe annientato? Nulla di buono, soprattutto considerando che la vita di Shunsui era davvero appena ad un filo. Non rimaneva che rimuovere quello stupido oggetto e sperare che la sua influenza sul ragazzo si interrompesse. Si poteva solo sperare, visto che Asami non aveva le conoscenze per capire di che diavoleria si stesse trattando. Tuttavia, rimuovere il gioiello si sarebbe rivelato tutt'altro che banale. Infatti, non appena lo avesse toccato, le fiamme di chakra verde che lo avvolgevano avrebbero ustionatoPer ogni contatto e slot azione impiegato le fiamme ti infliggono una ferita Media la fogliosa!

     
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    La sua energia colpo dopo colpo diminuiva sempre più. Aveva già colpito una volta la sua avversaria ma purtroppo, forse per inesperienza, non l’aveva neutralizzata del tutto. Essendo nata in una famiglia nobile specializzata del mercato, le sue abilità combattive furono sviluppate soprattutto nei pochi mesi all’interno dell’Accademia. Solo con il passare del tempo, una volta diventata genin, studiò le varie parti del corpo tramite vari tomi di anatomia. Grazie a quelle conoscenze poteva sapere con certezza dove colpire per indebolire l’avversario. Ma per Asami ferire qualcuno risultava piuttosto complicato. Rispetto agli altri shinobi della foglia o dell’Accademia stessa, lei preferiva il dialogo o almeno ad una soluzione non violenta. Ma quella volta l’avversaria aveva avuto la peggio. L’enorme quantità di chakra gli aveva conferito anche una forza fuori dal comune che veniva liberata ad ogni attacco che lei effettuava contro di lei. Il chakra scorreva veloce all’interno del suo braccio destro fino ad arrivare al palmo della mano che già una volta aveva colpito la donna misteriosa dai capelli biondi. E per la seconda volta il suo colpo andò a segno. L’avversaria stava per spostarsi ma nuovamente il corpo si bloccò. Nonostante ciò il suo intento di colpire al bacino fallì ma il petto non fu risparmiato da quell’ennesimo assalto. Altre ferite riportò l’avversaria, sotto la mano ferma della giovane kunoichi di Konoha. Ma di certo quest’ultima non si aspettò un simile epilogo. La sua mano non si fermò al petto, riuscendo a distruggere la struttura “ossea” dell’avversaria, inoltrandosi all’interno del suo corpo prima di essere scaraventato via, dopo il tremendo impatto. Osservando parte del suo braccio all’interno del corpo dell’avversaria, i suoi occhi si spalancarono mostrando un’aria non del tutto tranquilla.

    §Ma… cosa ho fatto!?§

    Il suo sguardo, in quegli istanti, erano rivolti su quel corpo morto che aveva brutalmente massacrato con il suo attacco. Davvero l’aveva fatto? Davvero aveva ucciso un essere umano? Lei, che aveva intrapreso la carriera ninja per salvare delle vite, davvero ne aveva uccisa una? Com’era possibile? Lentamente puntò gli occhi dritti sul suo braccio. Lo stesso che aveva ucciso quella donna dalle cattive intenzioni.

    §Impossibile!§

    Stranamente lungo il suo arto non c’era traccia di sangue. La ragazza dalle nobili origini restò senza parole, spostando il suo sguardo tra il braccio e la figura appena scaraventata. Non sapeva dare una spiegazione a ciò che stava vedendo con i suoi occhi. Si avvicinò lentamente all’avversaria che non dava segni di vita. Ma più si avvicinava a lei più notava la vera natura di quella donna. Al centro del suo petto si potevano osservare diversi meccanismi. Si abbassò per osservare con più attenzione ciò che aveva appena scoperto. Nel mentre i suoi muscoli iniziarono a rilassarsi dopo lo sforzo compiuto, anche se la sua mente restò comunque in allerta. Non sapeva cosa l’aspettava. Poteva attaccare di nuovo oppure allo stesso tempo quel corpo poteva essere un ordigno. Avvicinò la sua mano al petto quando improvvisamente il braccio della finta figura umana iniziò a muoversi indicando semplicemente una direzione. La ragazza guardò verso l’indicazione data dalla “donna”. Inizialmente non riuscì a capire ma le sue orecchie captarono una strana voce. Aveva subito compreso che quelle parole provenivano dalla bocca del nemico che si trovava a pochi centimetri da lei e che, in modo meccanico, ripeteva la frase “SALA MACCHINE”.

    -Sala… macchine?-

    Perchè doveva andare in quella stanza? Chi o cosa c’era? Il vero nemico? Perchè la stava aiutando? E soprattutto chi controllava i suoi movimenti visto che si trattava di un ammasso d’ingranaggi?
    Troppe furono le domande che s’insinuarono nella sua mente. Ma non poteva perdere altro tempo. Forse era proprio nella sala macchine che si trovava il vero pericolo per coloro che dovevano proteggere i due genin. Forse anche Shunsui era stato ostacolato da un altro fantoccio. Entrambi potevano sconfiggere insieme quella minaccia che quella sera si era abbattuta su quella nave da crociera.

    [...]

    All’interno di quel corridoio si sentivano solo il rumore svelto dei suoi passi. Correva il più veloce possibile, con la speranza di trovare il nemico. Perchè gli aveva indicato quel luogo? Si trattava forse di una trappola?
    La ragazza dai capelli rossi si fermò di colpo. Non solo per quell’ultimo pensiero. Improvvisamente tutto il suo corpo ebbe un calo d’energia. E già sapeva che si trattava dell’effetto della tecnica proibita. L’enorme massa di chakra svanì improvvisamente, facendo subire al corpo parte dei danni subiti dall’attivazione di quella tecnica. La giovane Hoshiyama si appoggiò al muro, restando quindi ancora in piedi. Il suo sguardo stanco guardò l’oscurità di fronte a sè. Portando la mano sinistra all’interno del suo marsupio prese un un tonico in grado di generare una piccola ma importante quantità di chakra [Slot Azione I]. Nello scontro precedente la quantità di chakra utilizzata fu enorme e utilizzò quel farmaco per riprendere parte delle forze. Anche se oramai era troppo tardi poichè la sua stanchezza era dovuto, molto probabilmente, dallo sforzo effettuato dal suo intero organismo durante il processo di rigenerazione delle varie ferite subite. Con velocità moderata continuò la sua corsa verso la sala macchine, inoltrandosi sempre più nelle profondità della struttura.

    §Eccola!§

    L’aprì di scattò aspettando di trovare davanti a sè il vero nemico. Ma niente. Trovò solo una sala buia. Fortunatamente diverse lampade illuminavano lo spazio, rivelando poco a poco diverse attrezzature elettriche, utili per il funzionamento dell’intera nave. Ma per quale motivo era deserta? Forse quella marionetta l’aveva ingannata? In realtà il vero nemico stava per raggiungere le vere vittime?

    §Dannazione sono stata ingannata!§

    Doveva andare via da quel posto e raggiungere l’ex consigliera. Spostò un ultimo sguardo verso la stanza prima di uscire quando i suoi occhi scrutarono qualcosa. Era immobile distesa sul pavimento. Di cosa si trattava? Era un essere umano? Con cautela si avvicinò alla figura rimanendo a bocca aperta e assumendo uno sguardo pieno di terrore.

    -Shunsui!-

    Quella cosa immobile sul pavimento della sala non era altro che il genin della sabbia, nonchè anche il suo compagno di squadra del Team 1. Ma oltre al giovane ragazzo del paese del vento aveva visto un medaglione che fluttuava, anche se si trovava ancora attorno al suo collo. Lo stesso medaglione, come lo shinobi disteso a terra, era ricoperto da una strana aura verde.

    -Ehi Shunsui! Svegiati!-

    Cercò di scuoterlo per ottenere una sua reazione. Ma ciò che poteva avvertire era il calore che emanava la sua pelle. Alcuni tremori scuotevano gli arti sia quelli inferiori sia quelli superiori. Appoggiò con delicatezza il corpo di Shunsui nuovamente sul pavimento. Iniziò a controllare le sue condizioni di salute anche se, solo ad occhio, potè constatare le gravi condizioni dell’amico. Sia la respirazione che il battito cardiaco erano accelerati e i suoi occhi, normalmente di color giallo, erano completamente neri mentre alcune fiamme verdi occupavano le sue orbite.

    -...-

    Con uno sguardo preoccupato iniziò a guardare il suo compagno di squadra. Doveva trovare subito una soluzione senza perdere altro tempo. Stava per prendere il suo Kit di pronto soccorso, quando improvvisamente un rumore attirò la sua attenzione. Una strana figura, che non aveva mai visto prima, si stava avvicinando a lei. Avanzava in maniera goffa e lenta verso la figura femminile che in quel momento si alzava in piedi. Dalla mano della figura misteriosa comparve una lama, in modo da colpire la gola della giovane rossa. Fortunatamente il colpo non fu tanto veloce dando così la possibilità alla ragazza di schivarlo effettuando uno spostamento laterale di mezzo metro verso destra [Slot Difesa I]. La strana figura, dopo il suo attacco, iniziò a parlare sotto gli occhi stupiti della ragazza del villaggio della foglia.

    -....STUPIDO CORPO...DEBOLE...IL MEDAGLIONE...LO ANNIENTERA'...EHEHEHEHEH-

    Per poi cadere a terra sul pavimento, privo di forze.

    -Il medaglione lo annienterà!? Ma come?-

    Osservò il corpo del giovane ragazzo avvolto anch’esso dall’aurea verde come il medaglione. Forse il medaglione, tramite quell’aura verde, stava prosciugando le sue forze.

    §Devo toglierlo!§

    Con la mano destra afferrò la collana [Slot Azione II] ma ciò che accadde non potè prevederlo. Una forte bruciatura avvertì sul palmo della mano avvolta dalle varie fiamme color verde. Subito si allontanò dal corpo del ragazzo osservando poi successivamente la sua mano ferita [Ferita Media]. Ma in quell’istante aveva avuto la conferma che il medaglione era un oggetto pericoloso, soprattutto per la salute di Shunsui che l’aveva indossato, forse, per troppo tempo.
    La ferita alla mano faceva ancora male ma più passavano i secondi più la salute del sunese era in pericolo. L’unico modo per aiutarlo era quella di utilizzare nuovamente la tecnica proibita per curarsi dal dolore subito l’attimo prima.
    Avrebbe fatto un profondo respiro mentre il sigillo romboidale sulla sua fronte si sarebbe spezzato nuovamente, rilasciando una gran quantità di chakra curativo [Slot Tecnica I: Attivazione Ts Arte della Rinascita] [+3 Leggere]. Questa volta il processo di guarigione sarebbe stato indirizzato indirizzato sulla sua mano destra, guarendola completamente. Nuovamente avrebbe portato entrambe le mani sulla catena della collana con l’intento di toglierla. Nonostante il dolore che avrebbe subito [Slot Azione III] [Ferita Media X 2= 6 Leggere], avrebbe sfilato quell’oggetto dal collo del ragazzo e lo avrebbe scaraventato via da loro due, spostando poi ripetutamente lo sguardo tra la collana e il ninja del Paese del Vento.

    Dati Asami
    Vitalità: 3.75/14( -3 leggere, +3 leggere (Attivazione Ts), -3 Leggere, -3 Leggere)

    Ferite:
    -3 Leggere alla mano destra ( Slot Azione II)
    -3 Leggere alla mano destra (Slot Azione III)
    -3 Leggere alla mano sinistra (Slot Azione III)

    Consumo Chakra= 15/40 ( +3 Bassi (Tonico), -8 Attivazione Ts)

    Equipaggiamento:
    9 Kunai
    Guanto in Cuoio
    10 Spiedi
    10 Shuriken
    1 Respiratore
    1 Kit di Primo Soccorso
    1 Tonico di Ripristino Minore
    Specchietto in Metallo
    1 Tonico Coagulante Inferiore
    1 Tonico di Recupero Minore
    1 Antidoto Base

    Slot Difesa I: Schivata
    Slot Difesa II: ///
    Slot Difesa III:///

    Slot Azione I: Tonico Recupero Minore
    Slot Azione II: I Tentativo di prendere il medaglione con la mano destra
    Slot Azione III: II Tentativo di prendere il medaglione con entrambe le mani

    Slot Tecnica I: Attivazione Ts
    Slot Tecnica II:


    Tecnica Utilizzata: ////

    Abilità Utilizzata:///
     
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    Epilogo

    VII



    Il medaglione percorse una piccola parabola prima di cadere con un sonoro tonfo sul pavimento in legno della stanza. Allontanato dal corpo di Shunsui, le fiamme verdognole virarono al porpora ed aumentarono di intensità, mentre il materiale di cui era composto il gioiello si sciolse ed evaporò, senza lasciare alcuna traccia. Controllando i segni vitali di Shunsui, Asami poté tirare un respiro di sollievo: respirazione e battito cardiaco sembrarono normalizzarsi rapidamente, la febbre scese, ed i suoi occhi dal nero iniziarono a tornare del loro solito colore. Il genin della Sabbia non riprese conoscenza, ma Asami capì che il marionettista stesse solo riposando a quel punto.

    [...]


    Shunsui non riprese conoscenza per altri cinque giorni dopo l'incidente. Asami avrebbe quindi dovuto pensare, non solo a rimettersi in sesto dalle ferite inferte da quel malefico artefatto, ma dovette anche sistemare le cose con l'equipaggio della nave. Fortunatamente, i tizi che Shunsui aveva ferito erano solo svenuti e non avevano riportato danni permanenti, quindi sarebbe stato un gioco da ragazzi curarli. Asami avrebbe anche dovuto inventarsi una storia per coprire l'avvenimento, se non voleva che il compagno passasse qualche guaio. Il lato positivo della faccenda, tuttavia, era che i passeggeri non si erano accorti minimamente di quello che era accaduto. Tutto era avvenuto di notte e loro vite non erano mai state in pericolo.

    Riprendendo i sensi, il marionettista si sarebbe ritrovato nella struttura ospedaliera della città portuale dove erano sbarcati. Se Asami fosse rimasta con lui fino al suo risveglio, avrebbe scoperto che il giovane non aveva alcun ricordo degli ultimi quindici giorni di crociera. Dal punto di vista medico, il marionettista non aveva sofferto danni fisici. Tuttavia, la kunoichi non avrebbe potuto non notare alcuni cambiamenti nel giovane. Il suo volto sembrava aver perso la giovialità e la sfrontatezza che normalmente lo caratterizzava, ed il ragazzo non avrebbe mostrato il suo classico sorriso da furbetto alla ragazza nemmeno una volta durante le loro conversazioni. Anche i suoi occhi, di quello strano color oro che pure era familiare alla kunoichi, erano spenti e distanti. Quel medaglione doveva avergli fatto qualcosa, sebbene dal punto di vista medico fosse tutto nella norma.

    Shunsui si sarebbe fatto raccontare da Asami quelle parti del viaggio che non ricordava. Ascoltava senza parlare e senza mostrare alcun segno di emozione, nemmeno quando la fogliosa sarebbe arrivata alla parte del racconto in cui lo aveva trovato morente a terra nella sala macchine. Arrivata alla fine del racconto, il genin le avrebbe detto con tono piatto: Grazie Asami. Ti devo la mia vita. D'altra parte, Shunsui avrebbe potuto dire davvero poco all'amica sulle origini del medaglione. Gli era stato consegnato come regalo alla fine di una missione dal loro mandante: uno sciocco e petulante mercante del paese del Fuoco. Ma questo era tutto. Se il mercante gli avesse dato il medaglione sapendo quanto fosse pericoloso o meno, non gli era dato sapere. Ad ogni modo, anche al suo compagno di missione era stato dato una copia dello stesso oggetto. Forse poteva iniziare ad investigare da lì per far luce sulla faccenda. Quanto ad Asami, ora che Shunsui si era rimesso in forze, doveva tornare il più velocemente possibile a Konoha, per riportare il rotolo proibito nella sezione della biblioteca a cui apparteneva. Ma sarebbe tornata indietro con il peso che qualcosa di strano e oscuro era capitato al suo amico e compagno di squadra.
     
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    Il medaglione terminò il suo volo, appoggiandosi sul pavimento della sala macchine. Proprio come aveva previsto la giovane Hoshiyama, spostando poi lo sguardo verso il giovane sunese in pericolo. Dopo aver liberato l’amico dal quel terribile oggetto, la sua respirazione e il battito cardiaco erano tornati nuovamente nella norma. Così come i suoi occhi che, nuovamente, ripresero il loro colore originale. Anche la sua pelle, poco a poco, ritornava ad una temperatura ottimale. Il pericolo fu scampato e fortunatamente la genin della foglia potè tirare un sospiro di sollievo per le condizioni di salute del suo compagno di squadra. Ma anche per aver sventato un impotetico assalto alla vita dell’ex consigliera e del marito. Inoltre, costretta dalle circostanze, utilizzò anche la tecnica proibita di Tsunade che potè sperimentare con i suoi occhi l’effetto dei suoi numerosi studi. Infatti, la ferita subita alla gamba durante lo scontro precedente fu completamente rimarginata. Per ora doveva concentrarsi sulle sue mani che avevano subito una bruciatura causata dal medaglione. Lentamente il chakra curativo fornita dalla tecnica rigenerava le sue forze curando parte delle ferite alle mani. Il minimo per riprendere le forze e per non sentirsi debole [Guarigione: 1 Leggera]. Ma al termine dell’effetto, il suo corpo era più stanco del previsto. Ma fortunatamente la disavventura per entrambi i genin finì con un epilogo positivo.
    Per Asami, i giorni successivi a quell’avvenimento, furono per lei più tranquilli. Non solo poteva dedicarsi con più cura alle ferite riportate, ma aveva dedicato parte del suo tempo libero anche a Shunsui. Rispetto alla kunoichi, il ragazzo di Suna, subendo gli effetti negativi della collana, non riprese conoscenza. Oltre alla salute del sunese, però, dovette controllare anche quella del capitano e del suo assistente che rimasero feriti dalla finta ragazza bionda. Volevano delle spiegazioni per quello che era successo e la ragazza del Paese del Fuoco aveva fatto tutto il possibile per proteggere il compagno di squadra da una possibile accusa. Più facile era stato quello di tener nascosto ciò che successe quella sera ai vari clienti della nave. Infatti, per sua fortuna e quella di Shunsui, quella notte nessuno aveva avvertito il pericolo, restando quindi all’oscuro dell’avvenimento.

    [...]

    Trovandosi all’interno di una struttura ospedaliera del porto, l’aspirante medico, su una scrivania, si dedicò alla creazione di alcuni tonici. Con i diversi ingredienti messi a disposizione dalla struttura stessa, la giovane donna dai capelli rossi cominciò a mescolarli in una piccola pentola. Ogni accessorio su quella scrivania era stata preparata dalla genin proprio per la creazione di quei tonici. E più passava il tempo, più i vari frutti e piante si mescolavano tra di loro creando un vero e proprio impasto dagli effetti miracolosi. Ma per avere il farmaco vero e proprio doveva far raffreddare la dose creata [Competenza Creazione: Farmacista] [Tonico di Recupero Minore]. Aprì leggermente la finestra, per accelerare il processo di raffreddamento. Girandosi di scatto, notò la figura del ragazzo, che Asami amichevolmente tenne sotto osservazione in quei giorni, che aveva ripreso conoscenza.

    -Ben svegliato Shunsui! Finalmente hai ripreso le forze. Però vorrei controllare le tue condizioni di salute.-

    Così iniziò a visitarlo notando, con gran sollievo, che non aveva riportato ferite gravi al suo corpo. Ciò che poteva percepire era il suo sguardo, forse ancora segnato da ciò che il ragazzo aveva affrontato indirettamente. Ma forse in quel caso, doveva solo riprendere completamente le forze.

    §Per fortuna ho creato quei tonici...§

    Dopodichè iniziò a raccontargli ciò che davvero era successo su quella nave. Dalla sua lotta contro la finta donna fino agli strani effetti che il medaglione aveva provocato sul suo corpo. Shunsui l’aveva ringraziata anche se lei stessa non capiva la provenienza di quello strano oggetto.

    -Ma dove l’hai preso?-

    Perchè aveva un oggetto così pericoloso attorno al suo collo? Chi gliel’aveva dato o dove l’aveva preso? Da quanto tempo lo aveva con sè? Tutte domande che ebbero più o meno una risposta. La causa del suo malessere, oltre ad essere del medaglione, era anche di un mercante del Paese del Fuoco incontrato nel bel mezzo di una missione. Chi era quel mercante? Era ancora vivo? Ma in giro c’era un secondo medaglione pronto a causare gli stessi danni ad un’altra vittima.
    Una volta accertata con certezza la sua salute la ragazza prese i tonici che aveva creato, passandoli poi al ragazzo del Paese del Fuoco.

    -Tieni! Ti servirà. In più ti consiglio di riposarti per qualche giorno.-

    Dopodichè portando con sè il rotolo proibito si diresse verso Konoha. Un ulteriore domanda ora s’insinuava all’interno della sua mente. Chi aveva l’altro medaglione maledetto?
     
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