In cerca di aiuto!

Hoshi

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    ..continua da qui..




    Non erano passate nemmeno otto ore da quando il rosso era letteralmente scappato dal villaggio a bordo della sua nuvola di vento con direzione Tsuya. Prima di partire il Chikuma aveva recuperato tutto il suo equipaggiamento e una delle migliori bottiglie di liquore che teneva nella sua personale cantina per trovare una soluzione al pasticcio in cui si era cacciato. Diogene Mikawa lo aveva incastrato nuovamente e costretto a creare un’arma che lo potesse aiutare nei suoi piani di conquista. L’ombra del Colosso invece di farsi sempre più piccola alle spalle del Chikuma si era ingigantita inghiottendolo in una oscurità che presagiva solo la sua morte se non fosse riuscito a mantenere la promessa. Aveva provato a sfuggire il rosso a quel destino, ma subito la maledizione lo aveva rimesso in riga facendogli provare un dolore al petto devastante che lo aveva piegato in due sull’uscio di casa. Non poteva sottrarsi alla promessa, ne chiedere l’aiuto o svelare la cosa a nessuno. Per la prima volta nella sua vita era solo.


    Nel suo messaggio il Mikawa lo aveva indirizzato verso il villaggio ninja di Iwa cosa che presagiva una certa conoscenza del luogo da parte dell’Otese. Sembrava che qualsiasi cosa fosse necessaria al rosso potesse trovarsi li, tecniche ed abilità che solo quel paese poteva vantare e che il Chikuma sarebbe stato costretto a recuperare per salvarsi la vita. Il conquistatore vermiglio era stato chiaro nel suo messaggio, voleva una flotta di navi, capaci di solcare non solo i mari, ma anche i cieli del continente. Una forza imperturbabile che gli avrebbe donato un potere smisurato, ma che purtroppo non avrebbe mai ottenuto. Hoshikuzu era senza alcun dubbio un genio del suo tempo, non solo come ninja, ma anche come meccanico tuttavia ciò che chiedeva il Mikawa era semplicemente troppo. Far volare navi cariche di soldati e armi era pura follia e in ogni caso una soluzione che avrebbe condotto l’esercito dell’Otese alla disfatta in un mondo di ninja capaci di muoversi e colpire obiettivi volanti dotati di scarsa manovrabilità e resistenza. Erano anni che il rosso pensava a come fare, a come migliorare il trasporto delle merci in tutto il continente e quella soluzione era certamente efficace per uno scopo così semplice, ma non lo era altrettanto per muovere guerra a qualsiasi paese. Il rosso aveva imparato a conoscere il Mikawa e sapeva a cosa stesse mirando e cosa lo avrebbe soddisfatto e fatto cancellare la maledizione che aveva lanciato su di lui. Anche se era pura fantasia il Chikuma aveva già in passato progettato e creato alcuni prototipi di armi capaci di stravolgere il continente, ed era una di queste che avrebbe presentato al Mikawa, la più terribile di tutte.



    [...]



    Il rosso non aveva contatti ad Iwa, non diretti almeno. Sapeva che andare ad Oto in lacrime non avrebbe risolto la situazione quindi per il momento avrebbe semplicemente fatto di tutto per soddisfare il patto e liberarsi dalla maledizione. Atterrato poco fuori al villaggio il Chikuma avrebbe ripreso fiato prima di avventurarsi verso il maestoso albero che ormai aveva preso il posto di gran parte del villaggio di Tsuya. Dopo gli eventi che lo avevano portato ad affrontare il Godashokuro il rosso non era più tornato in quelle terre. Ne aveva passate di tutti i colori in quel villaggio e aveva anche rischiato di lasciarci la palle, ma alla fine tutto era andato per il meglio o quasi e si poteva affermare che da li se ne era andato come un eroe. Muoversi per le vie del villaggio non sarebbe stato un problema, conosceva quel posto piuttosto bene dopo tutti gli inseguimenti e fughe. Mantenendo un profilo basso si sarebbe spostato da una via all’altra puntando dritto verso uno specifico obiettivo. C’era un motivo se aveva deciso di andare li a Tsuya e quel motivo si chiamava -SANJI!!! EHI SANJI SEI IN CASA?!!- il vecchio ubriacone di Iwa che lo aveva aiutato durante la crisi dello Spettro dei Miracoli.


    Davanti all’uscio di casa del vecchio il rosso aveva cominciato a battere contro la porta cercando di richiamare la sua attenzione. Il vecchio Sanji poteva essere l’unico filo che lo poteva collegare al villaggio di Iwa e al Paese della Roccia. Un filo sottilissimo che si sarebbe potuto spezzare ancor prima di essere tessuto. Si stava muovendo su un campo minato irto di pericoli e difficoltà e per questo fin da subito il rosso aveva portato con se la migliore bottiglia di liquore della propria cantina personale -Uff. . speriamo bene.. SANJI APRI!.. sono passato a salutarti e a bere un goccetto in memoria dei vecchi tempi!..- convincere un vecchio che odiava i ninja non sarebbe stato affatto semplice.



    OT/ Ok apro questa breve giocata in solitaria come possibile intro per la seconda giocata ad Iwa. A seguito del patto stretto con Diogene Mikawa, Hoshi ha 3 settimane di tempo per studiare, progettare e costruire l’arma che ha richiesto. Su consiglio del Colosso il rosso decide di andare ad Iwa per cercare di recuperare alcune abilità, tecniche e materiale che crede possano aiutarlo nell’impresa. Dato che l’ambientazione ed i personaggi di Iwa sono per lo più opera di Febh ho chiesto che sia lui a seguire la vicenda! Grazie Febbhu!!! :riot:

    Il count down ad inizio di ogni post terrà conto di eventuali spostamenti o viaggi secondo le tempistiche riportate nella mappa.
     
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    Tsuya era cambiata. Svelato il mistero delle sue origini, e sconfitta l'antica minaccia, si era trasformata in una città placida e che ormai viveva di turismo, grazie alla comparsa del gigantesco albero che rivaleggiava con quello di Takigakure, parecchio più a nord. L'albero era stato rivalutato come luogo sacro, sede della vera "divinità" da onorare, Pangu, scrittore del Mondo, che aveva sigillato per tanto tempo il demone Sareshigami, che si era spacciato per una divinità (o almeno questa era la storia che i sacerdoti locali avevano abbozzato per non perdere secoli di tradizione e tutto il potere, per quanto locale e limitato, accumulato nei secoli). All'ombra dell'albero faceva un pò più freddo ma se non altro le frequenti pioggie erano quasi completamente tamponate e giusto qualche allergico aveva optato per cambiare residenza.

    A parte le case più vicine al luogo dello scontro leggendario, comunque, nulla era cambiato e Hoshi ebbe gioco facile a ritrovare la strada verso la casa dell'Archeologo del Paese della Terra, trapiantato nella città per studiare Sareshigami. Al bussare incessante l'ometto baffuto aprì la porta solo per trovarsi davanti a Hoshikuzu Chikuma con dell'alcool in mano. La sua reazione fu ben esplicativa dell'affetto che provava per l'uomo che lo aveva fatto ubriacare e che si era letteralmente impossessato della sua casa per due giorni, vandalizzandola, tenendoci dentro dei prigionieri e mandando in esuarimento il suo povero apprendista. ANCORA TU? SPARISCI, MISERABILE NINJA! E gli sbattè la porta in faccia con tutta la forza dei suoi muscoli da studioso.

    Non sarebbe stata una cosa semplice.
     
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    Quando Sanji aprì la porta il rosso mostrò semplicemente il più smagliante dei suoi sorrisi con tanto di bottiglia in mano, sorriso che si spense subito quando la porta gli venne sbattuta in faccia -Ma che diavolo?!..- sapeva che Sanji odiava i ninja e sapeva anche del pessimo carattere del vecchiaccio tuttavia non credeva possibile che il vecchio potesse resistere alla bottiglia di ottima annata che si era portato dietro. In fin dei conti Hoshi capiva benissimo quell’uomo, per colpa loro la sua casa era stata trasformata in un centro comando/prigione/dispensa e non ne era uscita fuori incolume per non parlare poi di quello che era stato costretto a subire Watanabe il suo assistenze e le varie interrogazioni mentali subite nel sonno. Si insomma Sanji aveva ragione ad essere arrabbiato con il rosso, ma lui non aveva tempo per questo genere di cose quindi senza demordere il Chikuma avrebbe nuovamente bussato alla porta del vecchio cercando di richiamare la sua attenzione -SANJI?! HEI SANJI!!! Dai non fare così dannazione.. sono venuto in pace per chiederti scusa per quel che è successo l’ultima volta che ci siamo visti!.. che è stata anche la prima a dire il vero.. si insomma ti ho portato dell’ottimo alcool dammi almeno la possibilità di scambiare due parole con te!!!- il rosso poteva percepire la presenza del vecchio dentro casa quindi sapeva anche che lo stava ascoltando.


    -Senti almeno una bevuta me la devi!.. in fin dei conti è grazie a me e ad i miei amici se questo villaggio esiste ancora!.. inoltre devo chiederti una cosa di estrema importanza..- al rosso era venuta una mezza idea su come poter accendere la curiosità del vecchio e portare il suo brutto carattere ad aiutarlo nonostante tutto -La verità.. è che sono qui.. perché ho bisogno del tuo aiuto..- solo la verità -..la gente del mio villaggio è in pericolo.. e centinaia di migliaia di persone rischiano di morire o di restare senza una casa.. e tu sei l’unica persona che possa aiutarmi a salvarle!- qui la verità cominciava a sfumare come immersa nella nebbia -Suna.. il mio villaggio..- qualche istante di esitazione -..sta sprofondando nel deserto!..- ecco l’innesco drammatico che aveva ideato per attirare la curiosità del vecchio -Ed esiste solo un modo per evitare che ciò succeda.. e quel che mi serve si trova ad Iwa!.. la terra dalla quale tu provieni.. tuttavia..- il rosso si era fermato nuovamente -..non posso andare a chiedere direttamente a loro l’aiuto di cui ho bisogno perché.. sai bene anche tu cosa potrebbe succedere!- era ovvio che Hoshi lasciasse intendere a Sanji la risposta. Il rosso si era appena inventato una bella storiella strappalacrime. Suna stava sprofondando nella sabbia del deserto e gli unici che potevano salvarla da questo triste destino altri non erano che gli abitanti del Paese della Roccia. Tuttavia il rosso sapeva bene che una informazione come questa avrebbe messo immediatamente sul piede di guerra Iwa che avrebbe fatto di tutto per approfittare della situazione per distruggere Suna ed impadronirsene. Insomma Hoshi stava chiedendo a Sanji di aiutarlo in nome delle migliaia di vite umane che si sarebbero potute salvare e dal fatto che così facendo avrebbe evitato una terribile guerra tra Suna ed Iwa.


    Hoshi inoltre non si sarebbe fermato li. Sapeva grazie alle varie interrogazioni mentali fatte al vecchio che questi era un famoso ed esperto studioso della civiltà antica che abitava il Paese della Roccia prima e Tsuya poi. Sapeva inoltre che Sanji era stato per qualche motivo allontanato dal suo paese o che se ne era andato di proposito per tornare un giorno con ciò che aveva scoperto. Niente lo avrebbe attirato più di qualcosa tanto straordinario come la possibilità di poter leggere e decifrare la scrittura degli antichi. Senza esitare il rosso avrebbe così preso un fazzoletto che teneva in tasca disegnando su di esso una serie di sigilli tramite il chakra [Scrittura Antica – Origine][Abilità]

    Scrittura Antica – Origine
    Talento: Conoscenza: L'utilizzatore conosce l’antica e originale forma di scrittura dei Fuuinjutsu del tutto incomprensibile se non conosciuta. La cancellazione dei Fuuinjutsu dell’utilizzatore è molto complessa e richiede un consumo di chakra aumentato di Medio, o in alternativa un round completo. Cancellare un Fuuinjutsu dell'utilizzatore causa sempre Ado.[Da Genin in su]
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    Quindi lo avrebbe fatto passare sotto la porta chiedendo a Sanji di darci una rapida occhiata -Ovviamente non sto chiedendo il tuo aiuto senza una adeguata ricompensa.. guarda il fazzoletto che ho fatto passare sotto la porta!- avrebbe atteso qualche istante prima di continuare -La riconosci vero?!.. l’antica scrittura.. quella originale intendo.. se mi aiuterai ti insegnerò a leggerla e a decifrare il suo significato.. prova solo ad immaginare al passo da gigante che potrebbero fare le tue ricerche con una conoscenza del genere!- ed il rosso lo sapeva bene perché grazie a Pangu le sue abilità nell’arte ninja erano decuplicate in un istante solo grazie ad una piccola serie di sigilli inscritti sul suo corpo. -Senti.. lo so che durante la comparsa del gigante qui a Tsuya ti abbiamo messo la casa sottosopra senza nemmeno chiedere il tuo permesso.. e ti chiedo scusa da parte mia e di tutti i miei amici.. ma è stato anche grazie al tuo aiuto se siamo riusciti a fermare quel mostro l’altra volta quindi non prenderla a male perché in un certo senso anche tu hai contribuito enormemente ad abbatterlo!.. dammi la possibilità di fare solo un paio di chiacchere.. ascolta la mia storia e poi decidi.. se non vorrai me ne andrò senza fiatare!- Hoshi aveva lanciato la sua esca, ora non restava che aspettare che Sanji abboccasse.



    OT/ Hoshinocchio!
     
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    La porta rimaneva chiusa, ma piccoli rumori e una "presenza" che certo non poteva sfuggire a un ninja esperto come Hoshikuzu rivelavano chiaramente come il vecchio fosse ancora oltre la porta, probabilmente sperando che il Rosso se ne andasse...magari lasciando la bottiglia che aveva adocchiato, nonostante la brevità del contatto visivo. Ma se era là, non poteva fare a meno di sentire le parole pronunciate oltre la soglia della sua dimora, parole con cui lo shinobi si appellava al suo senso civico, al suo orgoglio e, soprattutto con il foglietto passato sotto la porta (fu facile sentire il vecchio chinarsi e trattenere il respiro), alla sua sete di conoscenza. In pratica Hoshi ebbe gioco facile, mentre il vecchio, col piglio di una perfetta tsundere, apriva la porta schiarendosi la voce. Ehm Ehm...a conti fatti...se risulta che io sono tra i salvatori del villaggio e posso citare la cosa nel mio curriculum accademico in effetti potrei...ehm...considerare di perdonarti e accettare le tue scuse e il tuo piccolo omaggio. Ehm...oltre alla possibilità di confrontarci sulle lingue antiche, giusto a titolo di aggiornamento, sia chiaro...ehm...

    Il rosso aveva guadagnato l'ingresso nella casa, se possibile ancor più caotica di come la aveva lasciata, con pile di libri ovunque, appunti (alcuni anche recenti con disegni dell'albero, del gashadokuro e dei simboli che erano impressi all'interno della prigione di roccia che lo avevano contenuto), avanzi di cibo, bottiglie vuote (perlopiù alcoolici), svariati vestiti in vario stato di decomposizione e forse qualche mobile che emergeva dal marasma. Sia chiaro, si tratta di una cosa temporanea...per colpa vostra anche quell'impiastro del mio assistente ha avuto un esaurimento nervoso e ora si è convinto di voler fare il ninja e si è unito a Taki! Bah! Lamentandosi e rimbrottando, ma non senza aver intascato il foglietto di poco prima e che ora gli sporgeva dalla tasca, l'archeologo scostò una serie di scartoffie da un divano, facendo accomodare lo shinobi (paradossalmente senza Watanabe il caos era anche peggiorato, segno che l'assistente aveva un'utilità anche al di fuori dell'ambito accademico) e poi sedendosi dirimpetto su una poltroncina.

    Allora...Suna sprofonda e vuoi qualcosa che sta a Iwa? Cosa ti fa pensare che ci sia qualcosa là? Vero...il lo Tsuchikage durante la quarta guerra mondiale ninja sapeva volare, o così dicono. Ma da qui a far volare un intero villaggio ce ne passa, ragazzo. Disse tendendo la mano e chiedendo il vino. Buona annata...non come quel Kamigami no Chi (Sangue degli Dei) che mi hanno regalato prima che se ne andasse Watanabe...sapeva di ferro, nauseante. Comunque... Produsse un cavatappi dalla tasca (il segno del vero avvinazzato) che cominciò a stappare avidamente. ...comunque qualche vecchia storia potrebbe tornarti utile, ma non necessariamente a Iwa. O meglio, non subito. Un sonoro POP annunciò la bevuta prossima ventura. Prima dovrai andare a nel Paese dell'Erba. Domani notte per la precisione. Alla Corte di Kusa, il mercato nero. Si terrà in un villaggetto giusto al confine con il Paese del Fuoco, dentro un pozzo in disuso nella piazza centrale della città. A fronte di espressioni confuse avrebbe annuito. Roba da ninja, non fare troppe domande. La Corte è l'unico posto dove puoi recuperare degli artigli di Kappa essiccati. Capirai dopo.

    Si alzò per procurarsi due calici (stranamente puliti...il vino gli piaceva senza impurità) e versò la bevanda rubina, passandone uno a Hoshi. Non so se potrà davvero servirti, ma il clan che si è trasferito qui a Tsuya, come ricorderai, viveva prima a Iwa. Nello specifico vicino alla Città della Roccia. La faccenda di Pangu cambia tutto, ovviamente, ma questo aneddoto potrebbe tornarti utile: pare che il loro villaggio avesse delle mura completamente circolari, senza nessuna porta o via di uscita, terribilmente spesse e pesanti per opporsi ai possibili invasori. Quando qualcuno doveva passare, erano in grado di sollevare quegli enormi blocchi di pietra come se non avessero alcun peso. Sempre secondo questo aneddoto, quella era pietra del tutto normale, ma se attraversata dal Ki...immagino sia la stessa cosa che voi chiamate chakra, si alleggeriva incredibilmente. Quella particolare roccia veniva prelevata da una cava che, a detta della leggenda, e bada che qui si sconfina nel fiabesco, era guardata da una creatura mostruosa che poteva essere placata solo offrendole della carne di Kappa...e se conosci il clima secco di Iwa capirai quanto fosse complesso procurarsela, sempre che sia vero, naturalmente. Ti sconsiglierei però di cercare questo posto senza averne un pò. Credo che andando verso Taki ci siano dei posti dove vivono i Kappa, o così dicono alcuni, ma non saprei come farteli trovare, mentre alla Corte so per certo che puoi trovare le loro carni. Disse, e mentre parlava beveva di gusto. Stava straparlando o c'era del vero nelle sue parole? E come fare a capirlo?

    Ma ora confrontiamoci un pò su quella scrittura antica! Certo, Sanji era sveglio, ma anche un'infarinatura di base avrebbe richiesto del tempoAlmeno 12 ore, sempre che non lo pianti in asso, con tutto quello che può comportare e un bel pò d'alcool.
     
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    Il rosso sapeva che uno studioso come Sanji avrebbe riconosciuto subito l’antica scrittura tramandata da Pangu. Il vecchio non lo sapeva ma durante gli eventi di Tsuya i due erano diventati più intimi di quanto si sarebbe mai potuto immaginare il vecchio dato che il rosso aveva passato diverso tempo ad interrogare la sua mente mentre stava dormendo. Quando Sanji lo invitò ad entrare il rosso avrebbe mostrato nuovamente un sorriso amichevole infilandosi nella casa prima che il vecchio potesse cambiare nuovamente idea -Ti ringrazio Sanji! Non sai quanto sia importante potermi confrontare con te ed avere il tuo aiuto.. grazie davvero!- il rosso sarebbe così entrato finendo nel caos più totale di quella casa. Non aveva percepito nessuno in casa oltre al vecchio cosa che presagiva la mancanza del giovane Watanabe il ragazzo che li aveva aiutati durante la passata avventura. Il giovane sembrava aver sofferto di un forte esaurimento nervoso che lo aveva addirittura portato ad arruolarsi tra le fila dei ninja di Taki -Aspetta.. quel Watanabe?!.. stai dicendo che quel ragazzo si è arruolato tra i ninja di Taki.. accidenti le persone sono proprio strane.. al dire vero speravo di trovarlo qui per poter ringraziare anche lui.. magari potrò farlo su qualche campo di battaglia chissà!- mentre parlava il rosso avrebbe seguito Sanji in mezzo a quel dedalo di libri, avanzi e qualsivoglia cosa che aveva lasciato in giro. Di sicuro Sanji non era una persona ordinata o dedita alle pulizie di casa, ma nemmeno Hoshi lo era mai stato quindi la cosa non lo disturbava più di tanto. Sanji sembrava incuriosito dalla richiesta del ragazzo quindi il rosso dopo essersi seduto avrebbe spiegato meglio la situazione al vecchio -Già.. Suna sta sprofondando e l’unico modo che ho di fermare la catastrofe è di provare a rinforzare le sue fondamenta.. ciò che cerco non è una tecnica in particolare.. ma una serie di conoscenze sull’arte della terra e soprattutto materiali.. non so se hai presente la morfologia del mio villaggio.. ma ti basta sapere che l’intera città è stata costruita all’interno di una gigantesca catena montuosa che ora sta cominciando a crollare e sprofondare lentamente.. so che ad Iwa possiedono le conoscenze ed i materiali che servono al mio villaggio per evitare il crollo.. pietra dura e resistente come l’acciaio e si.. ninjutsu che possono alleggerirla o appesantirla e farle cambiare dimensione a piacimento.. è questo che sto cercando.. ma ad Iwa nessuno sarà sicuramente disposto ad insegnarmi o semplicemente svelarmi queste conoscenze!.. sai anche tu come siamo noi ninja.. segreti su segreti.. non ho mai capito perché!..- il rosso si era lasciato un po’ prendere dalla favola, ma in effetti era quello ciò che stava cercando. Le conoscenze antiche sulla manipolazione della roccia, la possibilità di alleggerire o appesantire la roccia e cambiare le sue dimensioni per poterla spostare agilmente da un posto all’altro o creare con poco materiale strutture enormemente più grandi, oltre ovviamente a roccia capace di resistere a qualsiasi tipo di sollecitazione. Hoshi aveva un piano in mente, qualcosa che nessuno si sarebbe forse mai aspettato, ma solo recuperando tutto il materiale sarebbe riuscito a capire se mai sarebbe riuscito a realizzarlo o meno.


    Sanji aveva versato il vino in calici di cristallo accuratamente puliti, il vecchio amava davvero quel nettare prelibato -A noi.. gli eroi che hanno salvato Tsuya allora!..- il rosso avrebbe alzato il calice al cielo richiedendo un brindisi al vecchio. Sanji sembrava sapere molto sul popolo antico che viveva ad Iwa prima di migrare a Tsuya ed Hoshi non si aspettava altro da lui tuttavia rimase sorpreso quando il vecchio dirottò la sua strada verso il Paese dell’Erba e più precisamente verso un luogo chiamato “La Corte di Kusa” un mercato nero clandestino che avrebbe dovuto visitare per acquistare della carne di Kappa -Carne di Kappa?!.. scusa ma non ti seguo.. perché diavolo dovrei andare in un posto del genere a comprare della carne di un essere che molto probabilmente nemmeno esiste?!..- tutto fu più chiaro con la successiva spiegazione. I popolo antico che viveva ad Iwa possedeva le conoscenze che permettevano di alleggerire la roccia e manipolarla tuttavia secondo la leggenda avevano nascosto e protetto queste conoscenze mettendole a guardia di un mostro terribile che poteva essere placato solo da della carne di Kappa. Il rosso non sapeva più a cosa credere, sapeva che dietro ad ogni storia e leggenda esisteva sempre un minimo di verità, ma Sanji stava andando troppo oltre e il tempo non era certo amico del Chikuma. Aveva poco più di due settimane per trovare il materiale e costruire ciò che voleva anche se in realtà doveva solo completare un progetto già cominciato in passato -Mmh.. inseguire delle bestie che nemmeno so se esistano davvero si rivelerebbe solo una inutile perdita di tempo.. sembra che io non abbia altra scelta se non quella di recarmi domani notte a questa Corte di Kusa..- il rosso si era fatto pensieroso mentre valutava i vantaggi e gli svantaggi di quella sua scelta. Era ovvio che se quel luogo era un mercato allora avrebbe avuto bisogno di soldi per acquistare la carne e lui non ne aveva al momento dato che tutto era stato speso per creare il DESERT e la Hoshi & Co.


    -Sanji ho bisogno di sapere di più.. sembra che tu conosca bene questa Corte di Kusa di cui mi hai parlato.. hai qualche amico li dentro?.. sai da chi viene gestita o conosci il nome di qualcuno che possa guidarmi al suo interno?- era deciso. Il rosso si sarebbe recato alla Corte la notte seguente e nel peggiore dei casi ne avrebbe approfittato per cercare ulteriori informazioni. Se si trattava di un mercato nero clandestino allora quello era il luogo migliore al mondo dove poter scambiare informazioni e dare un’occhiata non sarebbe stato poi una brutta idea -.. e sapresti indicarmi dove si trova questa cava di roccia protetta dal fantomatico guardiano?!..- altra informazione che il rosso sperava di poter recuperare dal vecchio. Andare a fare due chiacchere con il vecchio si stava rivelando proficuo dopo tutto -Inoltre sapresti dirmi qualcosa di più su Iwa e l’attuale situazione politica.. cioè qualcosa su chi stia mandando avanti la baracca in questo momento.. io ci sono stato parecchi anni fa ma credo che le cose siano cambiate e non poco da allora!- il rosso avrebbe chiesto la cosa mostrando un certo imbarazzo, la politica non era mai stata un campo di suo interesse e in effetti non sapeva nulla di Iwa a parte il fatto che c’erano rocce ovunque e che i suoi abitanti possedevano senza alcun dubbio abilità straordinarie nella manipolazione della roccia per il semplice fatto che nessuno sarebbe mai riuscito a creare qualcosa come la struttura sottostante la Roccia degli Spiriti.


    Ad ogni modo Sanji era stato gentile con il rosso e una promessa andava sempre mantenuta -Sanji grazie davvero.. probabilmente grazie a te riuscirò a salvare il mio villaggio e a trovare ciò che cerco!.. e ora direi che è arrivato il momento di mantenere la mia parte dell’accordo..- il rosso avrebbe buttato giù una sorsata di vino -Prendi carta e penna perché c’è molto da sapere e la cosa ci terrà impegnati per molto.. molto tempo!- il Chikuma si sarebbe messo comodo sul divano che conosceva piuttosto bene dato che ci aveva pure dormito -Dunque.. devi sapere che durante gli avvenimenti qui a Tsuya ho avuto l’onore ed il piacere di essere salvato da pensa un po’.. Pangu in persona.. o forse meglio dire qualcosa che un tempo doveva essere stato lui credo.. ma tralasciamo i particolari legati all’arte ninja.. ad ogni modo in quella occasione mi salvò donandomi un frammento del suo sapere un semplice sigillo ninja incomprensibile inizialmente ma che si rivelò essere una miniera di informazioni illimitate per un esperto di sigilli come me.. è li che ho imparato ad usare e tradurre l’antica scrittura.. quella originale intendo.. la scrittura di Pangu lo Scriba del Mondo!- avrebbe fissato il vecchio negli occhi sentendosi pure fiqo in qualche modo -La scrittura e l’arte ninja conosciuta come Fuuinjutsu non è poi così diversa.. le parole.. i simboli sono essi stessi dei potenti sigilli che imprimono sulla carta o sulla roccia una informazione da tramandare al futuro.. e credo che fosse questo il desiderio di Pangu.. tramandare le sue conoscenze a noi che siamo il suo futuro!.. in un certo senso mi sento un suo allievo anche se non posso certo dire di averlo conosciuto.. eheheh.. quindi ora.. insegnerò a te ad interpretare quelle scritture in modo che tu possa condividerle poi con le persone che vivranno nel nostro futuro!- il rosso quindi si sarebbe impegnato a spiegare tutto ciò che fosse necessario a Sanji. Il vecchio sapeva già la maggior parte dei simboli e insegnargli sarebbe stato un gioco da ragazzi. Ovviamente il rosso avrebbe tralasciato l’uso di quei sigilli e simboli legati all’arte ninja, Sanji non era certo un ninja e anche se avesse svelato la cosa a qualche altro ninja questi non sarebbe riuscito ad usare quella scrittura, non dopo innumerevoli tentativi e prove. La lezione li avrebbe impegnati per moltissime ore, ma alla fine Sanji sarebbe riuscito a leggere la scrittura antica come sapeva fare Hoshi.


    -Uff.. e con questo abbiamo finite vecchio!.. come vedi c’è parecchia roba da sapere.. Pangu doveva essere stato un vero e proprio genio del suo tempo..- il Chikuma aveva terminato la lezione ed ora non gli restava far altro che dirigersi verso la Corte di Kusa -Sono sicuro che grazie a questa tua nuova capacità potrai scoprire moltissime cose nuove sull’antico popolo che viveva ad Iwa millenni fa.. non nascondo che mi piacerebbe davvero moltissimo condividere con te qualsiasi cosa potresti scoprire.. in fin dei conti la storia antica appassiona moltissimo anche me e se non fossi stato un ninja nella vita forse.. mi sarei dedicato pure io alla ricerca.. eheheh..- il rosso avrebbe fatto per muoversi verso l’uscita prima di voltarsi -A già quasi dimenticavo.. perché non vieni a trovarmi a Suna quando avrai scoperto qualcosa di interessante.. ho una cantina ben fornita li al villaggio.. inoltre devi sapere che da poco ho fatto costruire un centro di ricerche piuttosto all’avanguardia dove ho riunito moltissimi studiosi da tutto il continente.. sono sicuro che troveresti interessante poterti confrontare anche con altre persone che studiano la storia del passato come te..- il rosso non aveva più tempo, doveva muoversi o non sarebbe riuscito a raggiungere la Corte di Kusa in tempo utile.


    Salutato il vecchio Sanji con una stretta di mano ed un pacca sulle spalle si sarebbe così mosso per seguire la sua nuova pista. La Corte di Kusa lo stava aspettando e il rosso non aveva il ben che minimo quattrino per poter comprare la carne di Kappa che gli serviva. Era evidente che si sarebbe dovuto procurare la carne in qualche altro modo. Per fortuna il mondo dei ninja non era poi così ligio alle regole soprattutto se legato ad un mercato nero clandestino dove probabilmente veniva scambiata ogni genere di mercanzia illegale. Hoshikuzu Chikuma era un passo più vicino alla realizzazione del suo progetto, aveva recuperato alcune preziose informazioni, non restava che scoprire se queste fossero state vero oppure solo il frutto di antiche fiabe e leggende.


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    OT/ Mitico Febh! Sta giocata comincia ad intripparmi in maniera pazzesca!!!
     
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    Notizie di Terza Mano

    Bah, quell'impiastro. Solo perchè da un giorno all'altro ha imparato a sputare fuoco non significa che sia tagliato per fare il ninja. Bah! Si lamentò Sanji, il vecchio archeologo, prima che il discorso si facesse più serio, arrivando a parlare delle leggende sulle pietre volanti e sui mostri che facevano da guardia alla cava, passando per la Corte di Kusa. E' un mercato nero itinerante, si svolge a intervalli casuali e sempre in posti diversi, anche insospettabili, nel Paese dell'Erba. Non si sa da dove arrivino le notizie su dove si terrà la volta successiva ma in qualche modo chiunque ci sia già stato sa sempre come ritrovarla, mentre i nuovi devono essere informati da chi lo sa. Non ti so dire chi la gestisca, ma ci sono un paio di personalità importanti e poche regole. Avrebbe spiegato tra un bicchiere e l'altro. Prima e unica regola: ciò che succede alla Corte rimane alla Corte. Puoi anche essere affianco all'assassino di tua madre ma non puoi toccarlo...avresti tutta la Corte contro e sarebbe molto, molto peggio per te. Allo stesso modo se scopri qualche complotto mentre sei alla Corte ti conviene dimenticarlo, a meno che tu non sia andato specificatamente là per acquistare informazioni al riguardo. Sarebbe molto pericoloso. Per questo motivo molti indossano una maschera quando stanno alla Corte, ma non è strettamente obbligatorio. Ti direi di prestare attenzione al Pagliaccio, io lo ho visto una volta sola ma altri non lo hanno mai visto, qualcuno ci ha anche parlato e sembra sapere sempre tutto su ciò che accade alla Corte, ma molti dicono che sia una leggenda. Poi c'è un tale Waru, che si dice essere l'organizzatore, ma nessuno che conosco lo ha mai visto...tuttavia tutti hanno paura di lui. A parte questo ci sono un paio di persone un pò note, come il Pollo...un tipo strano con un becco da papera che ogni tanto vende degli intrugli o che gioca a poker fingendo che il giocatore sia un vero pollo. Poi ho sentito delle voci su uno con un vestito da volpe che si muove lanciando fulmini ovunque...meglio evitarlo. E poi non saprei...io di solito se ci vado è per recuperare qualche libro raro, e il mio venditore di fiducia è un tizio che si fa chiamare Moji, un tizio grosso, non mi sorprenderebbe se fosse un combattente nella sua vita di tutti i giorni.

    Quanto alla cava di roccia ripetè che si trattava solo di una mezza leggenda, e che dunque non poteva localizzarla...immaginava solo che fosse entro qualche chilometro da Città della Roccia, la vecchia capitale. Iwa, la mia patria, è in piena rinascita. Dopo la guerra di quarant'anni fa si sta risistemando. So che il Daimyo ha riallacciato i rapporti con Iwagakure e che non vuole più avere a che fare con l'Accademia, ma non saprei dirti molto al riguardo: le faccende di Ninja non mi interessano. Ah, e tre anni fa c'è stato uno strano fenomeno luminoso alla Roccia degli Spiriti, dove studia mio fratello, ma a parte un pozzo sigillato là dove stava la statua del mostro a due teste non hanno trovato niente di particolare.

    Molto alcool e molti fogli dopo il vecchio era quasi completamente fuori combattimento, ma soddisfatto, tanto che finì per biascicare qualcosa al Rosso su un suo eventuale passaggio a Suna quando i maiali volanti fossero stati pronti a defecare sulla testa di tutti i ninja, ma a modo suo era qualcosa di positivo. Con gli ultimi saluti, il Rosso lasciò Tsuya, diretto alla sua meta successiva.
     
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5 replies since 11/4/2017, 09:35   154 views
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