S.O.M.A. Parte IIQdv - Fenix, Kairi, Waket

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Waket
        Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    3,906
    Reputation
    +189

    Status
    Offline

    Gita da incubo


    IV



    Hebiko sibilò silenziosa, ripensando agli shinobi otesi che conosceva, per poi darsi una leggera pacca sulla fronte:

    Ma sì, Kato. Abbiamo fatto un paio di missioni insieme. E'... beh, diciamo che si scalda facilmente. Se me lo portassi nuovamente dietro in missione avrei paura che mi pugnalasse le spalle al primo commento negativo verso un "superiore".

    Ancora ricordava com'era stata assalita durante la missione di recupero dei sigilli, e la cosa non le andava giù. Era stata agggredita anche da Febh, ma per un motivo ben diverso, per il quale poteva giustificarlo un minimo. Con lui non ci sarebbe riuscita. Era sicuramente nella lista delle persone da cui mantenere segreti e distante, e se avesse dovuto partecipare ad un'altra missione con lui si sarebbe sicuramente portata dietro un alleato fidato.
    Mentre Jotaro spiegava il suo problema, la Vipera sibilò aggressiva: la tentazione di demolire quel posto il prima possibile era forte. Ma trovandosi a centinaia di metri sott'acqua, non poteva far altro che pazientare. Senza considerare che senza distruggere il sigillo che teneva imprigionato Jotaro non sarebbe riuscita a salvarlo in tempo. Pensando alla cosa, espose un terrificante dubbio:

    Un momento. In questo posto facevano esperimenti... per che cosa, esattamente? Se lo scopo del SOMA fosse stato quello di creare persone più potenti, avranno calcolato il rischio di una probabile fuga... E' possibile che esista un meccanismo, o un sigillo, che se attivato provochi la distruzione di parte, o di tutto, il laboratorio??

    Se avessero preso le sue paure come assurde ed infondate, avrebbe cercato di zittirli, per poi continuare:

    Ragionateci un momento, non sappiamo quale fosse lo scopo di queste persone, non è detto che creassero "mostri" per poi lasciarli liberi a fare casino. So che siamo sott'acqua e la fuga senza autorizzazione pare impossibile, ma... Non lo so, vorrei che questa mia paura sia stupidamente infondata.

    I dubbi sull'ascensore vennero risolti senza troppi problemi, se non fosse stato per l'assenza delle chiavi.

    Beh, se troviamo il cadavere di uno dei pezzi grossi del Soma, probabilmente trovremo anche le chiavi. Immagino che sul fondale... più fondo, ci siano le cose veramente importanti. E magari anche ciò che ti libererà.

    La giustificazione sul perchè fossero loro le esche non fu sufficiente ad elinimare il broncio sul volto dell'otese, che si voltò borbottando per tornare ad analizzare la stanza.

    Come ti pare, tanto sei tu il capo.

    Con Febh non avrebbe avuto un trattamento diverso, se non l'essere condita per attirare più velocemente qualsiasi minaccia nei dintorni, data la poca pazienza dello Yakushi, quindi si poteva anche dire che fosse fortunata.
    L'entrata nel corridoio fece rabbrividire Hebiko: la presenza di cadaveri aveva sicuramente aiutato, ma la cosa che più la preoccupava era l'acqua presente. Poteva esserci una perdita da qualche parte, e per quello che ne sapevano poteva persino essere recente. Si aggrappò al vestito di Raizen, tirandolo verso di sè cercando attenzione:

    Facciamo poco casino e facciamolo in fretta, e poi sigilliamo questa sezione. Temo che ci possa essere una perdita, o che possa esserci stata, e non vorrei che fossimo noi a riaprirla. Date un occhiata anche voi, per favore.

    Avrebbe dato un occhiata sul soffitto, cercando gocce, o pezzi di metallo disposti in maniera casuale a formare una sorta di tappo, oppure eventuali getti sotto il livello dell'acqua. Non era pratica di come funzionassero le perdite sotto quel livello, la semplice presenza di acqua dove non doveva esserci l'aveva messa in allarme. Dovette poi ubbidire alle richieste di Raizen, dirigendosi verso il cadavere indicatole, con l'Hokage a guardia, pronto a mozzargli la testa se per qualsiasi motivo si fosse svegliato.

    Non credermi un medico esperto Conoscenza Medica (Base) [1]
    Conoscenza: L'utilizzatore può diagnosticare e trattare gli Status Leggeri; richiedono 3 slot azione/tecnica per eliminarli. Può eseguire interventi di pronto soccorso e medicare le ferite: l'entità della ferita medicata si ridurrà di ½ leggera ogni giorno. Possiede inoltre conoscenze anatomiche di base, potendo individuare con sicurezza la posizione degli organi interni, dei vasi e delle ossa. [Da genin in su]
    però, so solo come uccidere in fretta i miei nemici.


    Capì da una rapida occhiata che l'ingrossamento a livello del busto era sicuramente dovuto al fegato, ed un'accurata incisione sotto di esso lo avrebbe fatto cadere a terra, confermando i suoi dubbi. Avrebbe cercato altri segni di cicatrici oppure operazioni, senza farsi problemi nel toccarlo per girarlo di schiena, seppur con diffidenza, e, se non avesse trovato nient'altro, avrebbe parlato della sua ipotesi:

    L'unico danno non da combattimento è il fegato. Se conoscevi le sue abitudini e mi confermi che non fosse un gran bevitore, ti direi che è stato il costante consumo di alcool a conciarlo in questa maniera. Oppure qualcosa creato da questi scienziati con le stesse controindicazioni del consumo eccessivo di sake.

    Piegata in ginocchio nello studiare il cadavere, si rialzò di scatto, puntandogli contro il suo kaiken, per poi voltarsi e guardarsi intorno. Sbuffò. Era sicuramente una di quelle illusioni sonore di cui aveva parlato Raizen, ma udirle in una stanza piena di cadaveri non era il massimo.
    Il laboratorio fu la cosa che infastidi di più la Vipera. Sapeva di essere un esperimento, pur non ricordando cosa potevano averle fatto, i suoi ricordi si fermavano all'età di 5 anni come nella media, non poteva sapere cosa fosse successo prima. Ma vedere posti del genere le facevano venire i brividi, come se temesse che qualcuno dovesse tornare a prenderla per renderla una cavia innocua, senza considerare che le sembrava di vedere persone pronte ad agguantarla ad ogni angolo. Paure infondate, incubi influenzati da Orochimaru, ricordi inconsci. Poteva essere qualsiasi cosa, per quello che ne sapeva. E per quanto la cosa la infastidisse, sentiva che più restava ignorante sull'argomento, meglio si sarebbe sentita.
    Stavolta avrebbe seguito Kairi, che la precedeva cercando tracce di chakra nei cadaveri cercando di capire se potesse esserci un superstite, o se qualcuno potesse riattivarsi. Hebiko, alle sue spalle, dopo ogni controllo dove garantiva la morte dell'individuo, lo avrebbe scoperto, analizzandolo come aveva fatto in precedenza sotto richiesta di Raizen. Sarebbe rimasta a distanza di sicurezza da tutti gli aggeggi appesi al soffitto, anche lei col timore che potessero riavviarsi all'improvviso. I rumori illusori poi non aiutavano per niente a mantenere la calma, più volte girando per i tavoli sarebbe scattata all'indietro, col timore di aver riattivato qualcosa, per poi rendersi conto che tutto era rimasto come prima.

    Dovrai offrirmi molto più di una cena quando usciamo da qui...

    Borbottò a bassa voce, con ancora evidente fretta di tornare nella sala principale e sigillare alle loro spalle quel posto. In una stanza del genere sarebbe stato difficile trovare le chiavi per l'ascensore, al momento quella era la priorità. Finiti i rapidi controlli, avrebbe esternato a tutti la sua fretta:

    Ok, credo che possiamo andarcene da qui, niente chiave, niente sigilli, nessun motivo di restare. Andiamo?

    Con evidente fretta, continuava a guardarsi attorno, nella mano destra teneva ben stretta la sua lama, la tensione che porovava sarebbe stata ben evidente per entrambi. Probabilmente avvicinarsi di spalle sarebbe stata una pessima idea.

     
    .
26 replies since 16/4/2017, 00:08   624 views
  Share  
.