Le Terme Goruzumi

Free Kiyomi Saito

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    Il Fiore Lupo

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    La copia illusoria con cui dovette fronteggiarsi Kiyomi, dopo un buon primo approccio offensivo, venne colta alla sprovvista da quel contrattacco dell’originale. In un momento di pura follia, o di lucidità strategica, la Fogliosa reagì di contropiede afferrandola per i capelli, senza possibilità concrete di difesa per la controparte, e con un veloce movimento la prima donna del Paese del Fuoco tirò una sonora ginocchiata sul volto della copia.

    Una botta che di sicuro avrebbe rovinato il viso e spezzato la sua perfetta armonia. E tale azione fu più che sufficiente a metterla al tappeto. Quello che seguì fu semplicemente un infierire su un avversario già sconfitto. Allo stesso tempo, sebbene Kiyomi fosse ignara del tutto, anche un’altra persona stava affrontando una prova ben peggiore per soccorrere la Ninja di Konoha e nella fattispecie l’Hogake stesso!

    Raizen dimostrando abilità assolutamente fuori dal comune, e del resto come ci si poteva aspettare, riuscì senza difficoltà a superare la barriera e giungere nella parte di caverna, in quel intricato groviglio di grotte e tunnel, in cui era presente anche Kiyomi.

    La Genin al palesarsi del Jonin avrebbe in primo luogo percepito la netta sensazione di stringere il vuoto. Infatti la copia era semplicemente scomparsa, in un battito di ciglia, lasciando spazio solo ad un lungo silenzio e probabilmente all’imbarazzo, visto che entrambi i Ninja si trovavano senza alcun vestito a coprire i loro corpi.
    Per Kiyomi forse sarebbe stato più che evidente: l’Hogake aveva appena smosso mari e monti per giungere da lei, per aiutarla. Per salvarla. Come un vero cavaliere, come il principe a cui spesso i suoi desideri anelavano. E per quanto il carattere di Raizen poteva risultare scorbutico le azioni, i suoi fatti, avrebbero parlato al posto suo.


    Una voce, da cui sarebbe stato impossibile cogliere la provenienza, avrebbe rimbombato in quelle caverne rivolgendosi ai Ninja, Razien per primo: - Buon lavoro, Shinobi di Konoha. Hogake hai dimostrato di conoscere il vero e profondo significato di sacrificio. E di sapere distinguere la follia di un suicidio, dalla necessità del dovere fino al limite estremo. Hai dimostrato di saper scegliere e di buttarti tra le fiamme pur di salvare una foglia di quel grande albero che noi chiamiamo Paese del Fuoco. Sappi una cosa: ad un certo punto di troverai davanti a non aver scelta. A non aver tempo, a sentirti debole. In quei momenti ricordati questo giorno. Ricordati le tue parole, ricordati la tua integrità. –

    La voce poi si rivolse verso Kiyomi: - Giovane Ninja, hai affrontato le tue paure più recondite. E con quella sonora ginocchiata mi sembra più che evidente che hai dato uno strappo al tuo passato. Davanti a te ti resta solo un ultima prova da affrontare. A te la scelta. Buona fortuna Ninja. Buona fortuna Hogake. -

    Dunque dopo qualche momento di silenzio questa volta una sensazione di piacevole calore, di benessere e tranquillità avrebbe pervaso entrambi i Ninja. L’acqua riprese ad essere ad una temperatura tiepida e gradevole e l’ambiente, tetro e umido, si trasformò in un sorta di bagno. Una sorta di onsen di incredibile fattura, di squisita qualità e ricercatezza. Forse entrambi i Ninja erano finiti nella parte più segreta e prestigiosa di quei bagni. Un incantevole profumo di lilla circondava l’ambiente, e le luci suffuse aiutavano a creare un ambiente intimo e personale.

    Certo, all’estremità del bagno erano presenti delle scale che conducevano sicuramente verso la superficie… ma per i due Ninja aveva veramente senso andarsene subito? Perché non sfruttare quell’occasione per approfondire la relazione? Alla fine… nessuno gli avrebbe mai visti.




    _______________________________



    Una volta ritornati in superficie i due proprietari dell’Onsen avrebbero atteso entrambi e senza attendere un loro commento avrebbero anticipato i Ninja: - Shinobi, Hogake… ci dispiace per la sorpresa che vi abbiamo riservato, ma questa è la tradizione dell’Onsen riservata per i Ninja di Konoha. Una tradizione centenaria che, da parte nostra, ci auguriamo porterete segreta fino alla vostra morte. Non sappiamo cosa succede all’interno di quelle grotte, e non ci interessa. Da parte nostra ci riteniamo onorati della vostra presenza e come regalo, per la Signorina Kiyomi, ci sentiamo di consegnare un unguento, utile per nascondere le ferite che aimé voi Ninja accumulate nelle vostre battaglie. –

    Infine, quasi in coro unisono: - Vi ringraziamo nuovamente per la vostra presenza, e per il tempo che volete restare sarete nostri graditi ospiti! -




    Note QM
    :guru:

    L'unico commento che mi sento di fare.
     
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    ehm...da qualche parte

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    Le Terme Goruzumi

    finalmente le vere terme


    La copia irritante di Kiyomi sparì infine sotto le mani dell'originale, con grande soddisfazione di quest'ultima, che ebbe la sua agognata vendetta placando la sua ira e restando a riprendere fiato inginocchiata nell'acqua. In quel momento la ragazza avrebbe sentito la presenza del suo compagno di sventure che avanzando nell'acqua bassa era giunto fino alla sua parte di tunnel. Non sapendo se fosse il reale o un'altra prova della caverna, sospiro esausta, non potendone più di quella serata infinita e decisamente fuori programma.
    Aaah, che c'è ancora, una nuova prova? Devo scoprire la vera amicizia che c'è fra noi e cazzate simili?
    Per sua fortuna, una voce proveniente da chissà dove fece chiarezza sulla situazione, congratulandosi con l'operato dei due ninja e annunciando la fine della prova, sebbene ne avesse appena annunciata una nuova, senza specificare di cosa si trattasse. In ogni caso, non ci volle molta attesa, che l'ambiente cambiò radicalmente, tramutandosi in una specie di paradiso, una sorgente di acqua calda che sgorgava da una parete ed andava a creare un'invitante vasca termale in un'incantevole stanza dall'aria mistica e gradevole, con un dolce profumo che si diffuse dappertutto.
    Kiyomi rimase un po' a riflettere su ciò che significasse quell'apparizione: era davvero quella, la tanto ricercata acqua dai poteri miracolosi? Oppure era solo un'altra prova in cui avrebbe dovuto desistere dal tuffarvisi? Guardando la scalinata che apparve e che sicuramente portava in superficie, o almeno così sperò. E se invece la prova consistesse nel non giacere con Raizen, come suggeriva l'intera situazione.
    Ah, ma chi se ne frega. Se è questa la fonte termale per cui sono venuta, non me ne andrò certo senza provarla. Ti unisci a me? Avrebbe detto, sfilando davanti all'uomo e dirigendosi lentamente verso la vasca. Non avrebbe accennato ad un ipotetico rapporto carnale tra loro due, ma non essendo comunque un automa, anche lei nonostante non gradisse il contatto fisico con altre persone, in alcuni momenti provava un desiderio a cui spesso e volentieri resisteva per amor del proprio corpo. Ma se in quel frangente, coccolata dall'acqua rilassante dopo le fatiche affrontate, ed il dolce aroma che le inondava le narici, avesse avvertito quel genere di intenzioni dall'hokage, quell'unica volta, dopo primo giorno in cui si erano incontrati, non glielo avrebbe negato, ed immergendosi lentamente nell'acqua calda lo avrebbe atteso per unirsi nuovamente a lui, ma stavolta in modo sentito e passionale rispetto alla prima volta.
    Certo, sempre che si fosse fatto avanti con modi non rozzi e volgari come suo solito: in caso contrario, gli avrebbe risposto con un seccato "non ci pensare nemmeno".

    Qualunque cosa fosse successo, sarebbe rimasta immersa nell'acqua il tempo necessario per rilassarsi e raccoglierne i salutari benefici, e dovette ammettere di sentirsi incredibilmente bene una volta uscita; qualcosa era cambiato, forse era solo una sua impressione, ma i suoi capelli non erano mai stati tanto luminosi e la sua pelle sembrava priva di qualsivoglia imperfezione, quasi come se avesse subito un trattamento rigenerante.


    Sembrava impossibile, ma l'acqua di quella sorgente la convinse di essere più bella che mai, e forse lo sarebbe stata anche per gli altri. Era completamente nuda, eppure, mentre usciva dalla vasca sicura di sè più che mai, non sentiva il bisogno di indossare altro per essere più radiosa; niente gioielli, niente abiti raffinati, niente trucco. Era Kiyomi e niente poteva oscurare nè accentuare ciò che era già perfetto.

    Uscendo infine tramite le scale, lì incontrò due volti che avrebbe tanto voluto prendere a pugni, i quali, tra l'altro ebbero la faccia tosta di scusarsi con nonchalance dell'accaduto, quasi come se fosse stato uno scherzo innocente da fare ad ogni visitatore e ciò non fece altro che far irritare ulteriormente l'otese, dato che non le porsero neanche un minimo abbigliamento per scaldarsi dopo essere rimasta nuda tutto quel tempo.
    Tuttavia, dovendo ammettere di aver assorbito i poteri benefici di quell'acqua leggendaria, controllò la sua rabbia e rispose con quanta più cortesia riuscì.
    Sappiate che è solo perchè alla fine mi avete dato ciò che mi era stato promesso, che non raderò al suolo la vostra baracca. Ma qui non ci tornerò più e vi farò una pessima recensione su NinjAdvisor. E detto ciò si diresse verso l'edificio e la sua stanza, tuttavia più che soddisfatta della piega inaspettata che aveva preso il viaggio. Non avrebbe potuto chiedere di meglio.
     
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    Acqua


    - VI -




    Tutto è bene quel che finisce bene, è così che le storie si concludono generalmente, ma l’ennesima pozzanghera calda fece definitivamente sbottare Raizen.

    SONO AMMOLLO DA UN PAIO D’ORE E IL MEGLIO CHE MI PROPONI E’ ALTRA ACQUA?
    MA CHI TE LO HA INSEGNATO IL MARKETING?!?
    NINJA JIGIO?


    Rimase qualche secondo fermo a pugni stretti, col chakra della volpe che lo circondava, evidentemente indeciso se far crollare o meno quella baracca umidiccia.

    No.
    No.
    Tranquillo.
    Tranquillo.


    Si massaggiava le tempie mentre il chakra smetteva di fluttuare e rientrava dentro il suo corpo.

    Ricorda, la bijudama è sempre la soluzione peggiore ai problemi quotidiani.

    Mosse lentamente qualche passo, andando verso la fonte termale, visto che ormai era giunto a quel punto tanto valeva quantomeno immergercisi e sbollentare definitivamente la rabbia.

    Sai.
    Le gambe sott’acqua dovresti chiuderle.
    Fa effetto lente.


    Si sarebbe alzato e senza dire altro se ne andò, per quanto Kiyomi fosse ben disposta Raizen Ikigami bastava rifiutarlo una singola volta.

    Portami un asciugamano.
    Soltanto un asciugamano.
    E poi chiudi la bocca fino a che non finisco di parlare perchè se fiati giuro che te la faccio cucire così stretta che sembrerà che ti abbiano incollato un ano sotto il naso.


    Se quelle sorgenti avevano un qualche tipo di effetto benefico sulle persone era evidente che a Raizen servisse tempo, o un lavaggio decisamente più prolungato.
    Messo addosso l’accappatoio si sarebbe rivolto ai due.

    Voi avete un problema li sotto, e non è questione di tradizioni o di quello che succede.
    Ma il premio finale.
    Nuotare è bello perché dopo una certa ESCI dall’acqua e ti asciughi, se ci resti troppo è una merda.
    Perché non sei un viscido pesce del cazzo con uno strato di muco a proteggerti, dopo la fatidica certa hai le dannate palle che ti arrivano fino alle ginocchia e le mani che sembrano il culo di un ottantenne.
    Arrivederci.


    Ed esattamente come poco prima aveva fatto con kiyomi li piantò li, andando a cercare il luogo più secco di quello stabile che, se non trovato l’avrebbe costretto ad un bagno di sabbia, talco e sale, l’unica cosa che l’avrebbe realmente appagato dopo tutta quell’acqua.
    Solamente più tardi, libero dall’ira, si sarebbe soffermato a pensare alle esperienze vissute.

    Valore del sacrificio…

    Rise tra se e se, avrebbe sottovalutato quell’esperienza per mesi fino a che i canthiani non gli avessero sottratto il demone.
    Successivamente avrebbe mandato anche una lettera di scuse per le sue parole, ma suggerendo realmente un leggero cambio al termine dell'iter di accrescimento spirituale.
     
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17 replies since 23/4/2017, 15:22   395 views
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