Missione in mezzo al MareGiocata per 5

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    Falce dei Kaguya


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    L'Oceano di Kanashi

    L'Oceano di Kanashi è un mare molto vasto, un oceano, appunto.
    Non grande quanto quelli dei Kaijuu o di Nanmen, probabilmente, ma, in qualche modo, relativamente più vicino al mondo dell'Accademia, anche perché su di esso si affaccia il Paese del Thé ed una porzione di quello del Fuoco.
    Per quanto quello stesso oceano sia, per l'appunto, affacciato sui confini accademici, non moltissime missioni si sono avventurate nelle vastità dei suoi "territori": alcune missioni contro la pirateria nei pressi del Paese del Thé, o qualche piccola scaramuccia su isole meno note nei dintorni della costa, ma una richiesta come quella che era arrivata alle amministrazioni di Suna e Kiri? Non vi era memoria di niente di simile, analogo forse, ma simile, no di certo.
    La Flotta dell'Occhio d'Argento, una forza marittima che teneva sotto il proprio monopolio la difesa di diverse piattaforme minerarie nella zona di oceano che sfocia nell'oceano di Nanmen, ha subito diversi attacchi da parte di pirati nei pressi delle stesse e, allo stesso tempo, altri attacchi sono stati portati sull'Isola di Jiro, dove la base dell'Occhio d'Argento ha sede.
    Dalle missive si specifica che il motivo di tali attacchi non è chiaro: che gli assalti avvenuti per mare sembrano non avere una logica reale, semplicemente avvengono.
    Alcune volte si deve aspettare giorni, altre possono avvenire due attacchi contemporaneamente su navi diverse, non si sa mai di preciso quando e dove i pirati colpiranno, anche perché, e questa è la parte forse più preoccupante, da ciò che i resoconti trasmettono: niente viene rubato, semplicemente gli operai sulle piattaforme che vengono individuati, e qualsiasi capitano delle navi, vengono uccisi e le strutture danneggiate.
    Lo stesso vale per gli attacchi sull'Isola di Jiro: gli assalitori spuntano dal nulla, non si riesce a capire bene numero e movimenti, si sa solo che colpiscono le strutture più distanti dal centro, costringendo i guardiani a precipitarsi ignari di cosa può capitargli, poiché, alcune volte, quelle guardie si trovano davanti a dei nemici che vogliono dargli battaglia, altre, semplicemente, sono delle esche, che danno modo agli assalitori di colpire le strutture più centrali.
    Attacchi veloci e, anche in questo caso, con il solo fine di uccidere e distruggere.

    Malgrado sia un danno per i loro affari e la loro facciata, la Flotta dell'Occhio d'Argento è stata spinta, dati i continui fallimenti, dai capi del Paese del Mare e delle isole maggiori, a chiedere il supporto dell'Accademia; nello specifico è stato chiesto il supporto del Villaggio della Nebbia perché i suoi shinobi sono rinomati come i maggiori esperti di suiton (nella maggior parte dei casi) e quello del Villaggio della Sabbia perché, il Paese del Mare temeva di dare troppi accessi ai suoi affari al limitrofo Paese del Fuoco, chiedendo il supporto della Foglia.
    Date queste premesse, alcune note, come i generici dati sugli attacchi arrivati con le missive, cinque shinobi furono richiesti per questa missione dai relativi due paesi.
    Da una parte, la Nebbia aveva scelto due dei tre ninja in possesso delle nuove Spade di Kiri: il promettente possessore del Tre Code, un genin che forse, prima o poi avrebbe dovuto avere modo di diventare chunin, ed il più martoriato, ma quanto mai determinato, unico Kenkichi noto attualmente a Kiri, un neo-eletto chunin che poteva dare dimostrazione delle sue qualità in queste circostanze.
    Dall'altra, Suna aveva puntato su un neo-eletto jonin fra i ninja più promettenti del suo villaggio, sull'attuale Jinchuuriki del Sei Code, la cui fedeltà verso la Sabbia era innegabile e cieca quanto lo shinobi stesso e, in ultimo, aveva richiesto un ninja di grande esperienza e rinomate abilità, il fratello maggiore del discepolo del Kazekage, Gensho Chikuma.
    Peccato che Gensho Chikuma non avesse alcun interesse in quella missione, così, come spesso faceva da qualche tempo, inoltrò la missiva e la possibilità di parteciparvi ad un Mercenario di sua conoscenza che, forse per la noia del momento che stava vivendo, senza grandi progressi nel suo unico vero obiettivo, non avrebbe opposto alcunché alla partecipazione a quella missione.

    I cinque, se tutti avessero accettato, avevano un incontro in un luogo specificato con uno dei capi dell'Occhio d'Argento, al fin di chiarire ogni loro dubbio ed elaborare con la flotta stessa una strategia d'azione, una base dell'esercito navale nel porto della città stessa, dove, quando arrivati, gli sarebbe stato chiesto di attendere nella sala d'attesa comune, in mezzo alla gente normale... non proprio il miglior inizio di una collaborazione con la flotta stessa.

    ------

    OT: Ok, è un intro piuttosto soft, a voi come arrivare nel punto specificato e come iniziare l'interazione, poi andremo con il resto :riot:
    Buona giocata a tutti. :riot:
     
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    Missione in Mare


    Hohenheim era seduto sul dorso di una di una creazione di argilla, a gambe conserte, mentre sorvolava la baia di Hanguri diretto verso l'estremo sud del Paese del The. Oltre millecinquecento chilometri dal villaggio di Suna, e più di dodici ore di volo, nonostante la sua rapidità. Già sei ne erano passate, e la schiena iniziava a dolergli. ...uff... La missione questa volta era arrivata da piuttosto lontano e da un cliente particolare: la flotta d'Argento, la quale stava subendo attacchi indiscriminati alle proprie navi, senza un motivo apparente, per lo meno di carattere economico. Le forze accademiche che erano state mobilitate erano notevoli: oltre a lui sapeva che altre quattro persone erano state chiamate, incluso il monaco della Fiamma, Haruki. Tuttavia, l'amministratore della Sabbia non era partito con lui, sebbene il jonin bambino non ne conoscesse il motivo. Il fatto che sia lui sia il jinchuuriki non fossero a Suna, non lo faceva stare particolarmente tranquillo. Loro erano gli unici due ad essere a conoscenza di quello che era capitato ad Hoshi e, sebbene il Rosso non avesse bisogno di guardie, lui si era ripromesso di vegliare su di lui. Cosa che chiaramente non avrebbe potuto fare di lì a qualche giorno. ...speriamo solo di non impiegare più di qualche giorno in questa storia...


    Poggiò il gomito destro sulla medesima gamba, per poi sorreggersi la testa con la mano. Sbuffò leggermente: non c'era davvero nulla che potesse fare per lenire il suo senso di angoscia, doveva semplicemente aspettare che passasse. Intanto, il mare stava lasciando lentamente posto alla terra ferma della penisola rappresentata dal Paese del The. Ci volevano ancora cinque ore per arrivare: quel viaggio sarebbe stato infinito.

    [...]


    Arrivato nel luogo di incontro, Hohenheim si ritrovò in una piccola ma piacevole città portuale. Non perse tempo tra la folla, e non smontò dalla sua cavalcatura alata fino a quando non fu proprio di fronte l'edificio dell'incontro. Un vecchio prefabbricato corroso dalla salsedine, sede di una delle basi navali della flotta d'Argento. Un luogo tutt'altro che degno di nota. Una volta entrato, il jonin si sarebbe annunciato all'accettazione, spiegando il motivo della sua presenza. Curiosamente, fu spedito in una sala di attesa già gremita di gente. Peccato che le uniche persone che si aspettasse di trovare, i suoi compagni di missione, ancora non erano presenti. ...sembra proprio che sia l'unico ad aver fretta di finire questa missione... disse sconsolato, lasciandosi cadere nella prima sedia che trovò miracolosamente libera. Tuttavia, passati cinque minuti, si sarebbe reso conto che fosse davvero uno spreco rimanere lì senza fare nulla. Se nessuno gli voleva dare informazioni su quello che stava accadendo, se le sarebbe procacciate da solo. In quella stanza di attese, piena di gente annoiata, non sarebbe stato difficile intavolare una conversazione con i vicini di sedia. Probabilmente gli attacchi alla Flotta erano uno degli argomenti più caldi da quelle parti, ed Hohenheim era convinto che avrebbe tirato su un po' di informazioniControspionaggio
    Speciale: L'utilizzatore è in grado di ottenere informazioni su Nukenin o PG nemici del proprio Villaggio: può ottenere informazioni riguardanti la maggior parte delle attività di Nukenin PG e PG nemici fino al grado B o chunin senza rischio o interagire con PNG. Può ottenere informazioni riguardarti le attività dei Nukenin PG fino al grado A o PG non Nukenin nemici del villaggio fino al grado jonin spendendo 1 competenza RYO. L’utilizzatore deve svolgere un Incarico di Villaggio per ottenere le informazioni. Sarà impossibile scoprire argomenti segreti, vietati o assenti nel luogo in cui presente l'utilizzatore. Può ottenere informazioni su PNG Nukenin se il QM è d'accordo.
    [Da Chunin in su]
    facilmente.
     
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    Missione in mare

    Viaggio lungo ma breve


    Dopo mesi di clima rigido e gelide giornate, la primavera aveva fatto capolino anche al Paese dell'Acqua, ed a Kiri erano infine arrivato il caldo. Certo, se poteva chiamarsi caldo; l'umidità e la nebbia regnavano sovrane, specie di sera, momento in cui i kiriani si ritirano nelle loro case, esattamente come la famiglia di Ryuu, la quale si era riunita in cucina per cenare.
    Ma sei sicuro che sia proprio lì? Hai letto bene?Sì, guarda.
    Al giovane Mizukiyo era appena stata assegnata una missione apparentemente di routine, ma l'attenzione delle due nonne, ex kunoichi, era concentrata maggiormente sul luogo in cui si sarebbe dovuta svolgere. Nessuna delle due aveva mai sentito di una missione svolta nell'oceano di Kanashi, nei loro lunghi anni di carriera, cosa che aveva quindi attirato la loro curiosità.
    Nonna Kazuko, incredula, dopo aver preso la missiva dalle mani del nipote ed aver indossato i suoi enormi occhiali da lettura, passò a leggere attentamente la lettera, mentre la sua consuocera se ne stava a mangiare con la sua solita espressione mite, proprio come il nonno, che a differenza loro, non poteva fregarsene di meno, non capendoci niente degli affari ninja.
    Mhh...bè, è strano. C'è qualcosa che mi puzza.
    Non vedere tutto nero, potrebbe essere un nuovo orizzonte per il villaggio.
    Bè, ormai ha accettato, quindi non potrebbe comunque rinunciarci. Ma tieni gli occhi aperti.
    Va bene! Allora vado a preparare le mie cose, che domani mattina devo partire.
    Non essere irrispettoso, finisci di mangiare. Da tavola, ci si alza tutti insieme. Il genin si era già alzato dalla sedia per correre su per le scale, ma venne fermato dalle apparentemente calme parole della nonna.
    No, tanto non ho più fame, tranquilla, voglio andare subito a prepararmi l'equipaggiamento.
    Anche se il ragazzo fece di nuovo per correre verso le scale, il suo entusiasmo venne immediatamente smorzato da un coltello che gli passò a pochi millimetri dagli occhi e si andò a conficcare nel muro accanto a lui, e nonostante l'apparente tranquilla vecchietta era ancora intenta a mangiare sorridente il suo ramen, Ryuu sapeva bene che il coltello provenisse dal suo posto.
    Va bhè, posso prepararmi dopo, che mi è tornata anche un po' di fame.
    Il genin, a volte, dimenticava quanto la dolce nonna potesse rilevarsi spietata e crudele quando si trattava di punizioni, ma "per fortuna" ci pensava lei a farglielo tornare in mente, con qualche palese minaccia di morte.

    Il mattino dopo, Ryuu era già in viaggio verso il Paese del tè, ma non essendoci navi dirette all'estremo sud del Paese, in partenza dal suo villaggio, dovette fare scalo alla capitale.
    Il viaggio in mare, eccezion fatta per la notte passata a terra, nonostante durò diversi giorni, non lo annoiò affatto: era più che felice di poter avere a che fare con dei pirati, per due motivi. In primo luogo, aveva sempre desiderato combattere dei pirati (non essendosi ancora perdonato per essersi perso l'invasione piratesca dei mesi scorsi), ed in secondo luogo, ancora non gli era capitato di poter combattere in mare.
    Uhuhuuu! Sì, sì, sì! Sarà stupendo, fantastico! Nessuno potrà fermarmi, sono praticamente onnipotente, con un intero oceano a disposizione. AH-AH!
    Affrontare dei combattimenti con un mare d'acqua sotto i propri piedi, per un kiriano specializzato in ninjutsu acquatici, era decisamente una manna dal cielo; fino a quel momento, a parte essersi ritrovato raramente nei pressi di laghi e fiumiciattoli, aveva sempre dovuto far ricorso all'acqua dentro i piccoli marchingegni o pareggiando la mancanza con un consumo spropositato di chakra, ma l'idea di uno scontro su di una nave, lo rendeva particolarmente euforico.
    Motivo per cui, passò gran parte del viaggio ad esercitarsi con le proprie tecniche e ad elaborare strategie da usare in battaglia, includendo anche cloni, squali e tutto quello che aveva a disposizione.
    Il Mizukiyo, dopo essere approdato infine nel porto designato, rimase a bocca aperta quando si ritrovò davanti la base dell'esercito navale, non avendo mai visto una tale organizzazione di navi militari, e, ancora su di giri, chiese informazioni su dove avrebbe dovuto incontrare uno dei capi della flotta.
    Non fu molto spiacevole, ritrovarsi in una sala piena di altra gente in attesa di essere ricevuto, dato che era evidente che la grande Compagnia doveva avere molto da fare, perciò rimase in silenzio sulla sua seggiola, attendendo quasi pazientemente che arrivasse il suo turno ed ingannando il tempo facendo merenda e giocherellando con i guanti.
     
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    ~ The Red Capes are coming!

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    Missione in mezzo al mare
    Prologo



    Atto I
    Tornare alla vita. †


    Sospeso a mezzaria, legato al centro della stanza con delle funi che reggevano il braccio ancora integro ed il braccio per il nuovo sistema di ancoraggio, il mio corpo riposava, lontano dalla pesantezza di quegli arti metallici che ogni giorno mi portavo dietro e che mi sostenevano facendomi vivere come se niente fosse accaduto. Per quanto l'operazione avesse avuto successo, il mio corpo era destinato a soffrire in eterno, pur essendo riuscito ad interiorizzare ed a convivere con quel dolore fisico che corrompeva la mia anima; questa spiacevole situazione mi aveva portato, più per un riflesso incondizionato che per una reale necessità, ad avere un certo attaccamento nei confronti di farmaci antidolorifici.
    Era pomeriggio inoltrato ed io stavo in quella stanza per meditare. Grazie alla Promessa, infatti, potevo accedere al mio mondo interiore e confrontarmi con tutti i più grandi Kenkichi della storia del clan, allenandomi sia psicologicamente che fisicamente. La stanchezza, però, una volta concluso questo speciale allenamento, era la stessa di cento giorni passati ininterrottamente a correre.
    Uno stridio mi deconcentrò, preannunciando lo spalancamento dell'enorme porta del sotterraneo del Palazzo Kenkichi dove mi trovavo - non potevo più usufruire delle mie stanze, dato che anche al Clan era giunta la notizia della dipartita di Keiji Kagome. Una lama di luce si infranse sulla pelle della mia schiena deforme e la voce profonda di Morua, l'ex guardiano dell'ingresso della città segreta della Rosa, il villaggio di Kenkichi primitivo che si era trasferito ormai un anno prima di queste vicende a Kiri per merito del Kagome, mi annunciò qualcosa di insolito. Una missiva, dal Mizukage. Itai mi aveva cercato senza convocarmi, il che voleva dire soltanto una cosa: una missione. Le catene che mi tenevano appeso iniziarono a rilasciarmi, lentamente, verso il basso, posandomi sopra i miei arti metallici inferiori. Un rumore d'aria compressa ed espulsa seguì l'aggancio, mentre uno stridio metallico faceva scomparire le catene nel muro della stanza. Alzai il braccio sinistro, anzi, il Sistema di ancoraggio, direzionandolo verso il braccio metallico posto su di un mobile lì vicino: il braccio schizzò verso la mia figura, innestandosi con lo stesso rumore d'aria delle gambe che avevo sentito un attimo prima. Grazie Morua, dissi mentre prendevo la lettera e chiudevo la porta, separandomi dal nuovo Guardiano della zona Clan Kenkichi.
    Ero stato scelto per andare ad indagare riguardo degli attacchi ad un villaggio che si affacciava sull'Oceano di Kanashi. I dettagli mi sarebbero stati dati una volta giunto e tanto bastava. Non c'erano indicazioni sui miei compagni; l'unica cosa che speravo era che si dimostrassero persone all'altezza.
    Mi mossi verso la Yakusoku che giaceva sul comodino, le serrai la presa attorno e mi spostai al centro della stanza. La lama di sangue si formò lentamente, chiedendomi un po' della mia energia in pegno. Era dalle vicende di Azumaido che non riuscivò ad attivarla. Sorrisi, mentre, vestito solo delle mie protesi, iniziavo ad esercitarmi nella Quarta Forma.

    [...]

    Non ero ancora abituato a muovermi con quella ferraglia: nonostante i miei movimenti risultassero fluidi e nessuno avrebbe potuto vedere la mia insicurezza, le sensazioni che percepivo erano piuttosto particolari. Utilizzai una sorta di nave veloce che mi fu indicata al porto, probabilmente un pensiero dell'Amministrazione verso questa missione e nel giro di relativamente poco tempo mi trovai sul posto. Non volli scomodare Kyofu per portarmici in volo, avevo bisogno di un altro po' di confidenza, data la mia natura estremamente diffidente.
    Quando arrivai, avevo appuntamento alla Base dell'Esercito Navale che, date le dimensioni, non mi fu particolarmente difficile scorgere. Quando arrivai, mi fu indicata la sala d'attesa comune come luogo ove aspettare l'arrivo di uno dei vertici dell'Occhio d'Argento. Avevo Unagi legata al fianco sinistro, nascosta sotto il mantello e, sul fianco destro pendeva quello che sembrava a tutti gli effetti un osso levigato. Indossavo l'Elmo dell'Inquisitore e l'insegne di Kiri sulla zona della bocca erano piuttosto visibili. Non che io riuscissi a passare inosservato: alto quasi due metri, munito di un enorme mantello nero dalle rifiniture blu scure, vestito in armatura completa.
    Ad attendere insieme a me c'era una vecchia conoscenza di Keiji Kagome. Non avrebbe mai potuto riconoscermi, ma io riconobbi lui. Feci finta di niente, nonostante probabilmente lui non avrebbe potuto fare lo stesso, ed attesi. Mi sarei presentato a lui ed a tutti gli altri soltanto al momento opportuno.




    StatisticheStatus
    Forza: 750
    Velocità: 600
    Riflessi: 600
    Resistenza: 600

    Agilità: 600
    Precisione: 600
    Concentrazione: 600
    Intuito: 600

    Vitalità


    Chakra
    Slot Difesa | Slot Azione | Slot Tecnica | Slot Gratuiti


    [Slot Difesa I]
    [Slot Difesa II]
    [Slot Difesa III]


    [Slot Azione I]
    [Slot Azione II]
    [Slot Azione III]


    [Slot Tecnica]

    [Slot Tecnica]



    [Slot Gratuito]



    Legenda


    Narrato
    Citato!
    Parlato!
    Pensato!
    Anima di Saruhyondo.
    Anima di Yakusoku
    Anima di Keiji.

     
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    I'll be watching you.

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    Il Sostituto del monaco


    I

    Daishin allargò le braccia, lasciando che il vento lo investisse, scompigliandogli i capelli e sollevando il mantello nero che indossava. I piedi, grazie alla forza suo chakra, erano saldamente adesi al dorso di Akaboshi, l'enorme aquila prestatagli da sua nonna. Quello sarebbe stato il suo primo incarico ufficiale all'esterno del Villaggio e l'anziana matriarca del clan Iga aveva insistito perché il nipote usasse la sua evocazione come mezzo di trasporto. Il neo consigliere non se l'era fatto ripetere due volte e aveva accettato di buon grado l'offerta. Volare era una delle cose preferiva fare in assoluto. Non era insolito che il ragazzo cercasse di convincere il rapace a portarlo a fare un giro nel deserto ogni volta Mitsuki lo evocava. Fortunatamente per lui, Akaboshi era una creatura dal carattere mite e spesso cedeva alle richieste del giovane, accompagnandolo nelle sue avventure. Tra le nuvole, lontano dal suo clan, dalla sua famiglia, dalle loro aspettative e dai suoi doveri, Daishin poteva finalmente libero. Soltanto se stesso. Anche in quell'occasione erano bastati pochi minuti di volo per dimenticare ogni suo affanno e tornare ad essere tranquillo e spensierato come un bambino.

    Il viaggio verso una delle sedi della Flotta dell'Occhio d'Argento sarebbe durato molte ore, ma a Daishin non dispiaceva dover volare così a lungo, anche se poteva essere estremamente stancante. Da quando aveva assunto la carica di consigliere era rimasto perennemente chiuso nel suo ufficio ad occuparsi di tutte le pratiche lasciate in sospeso dal monaco rosso. Non appena gli si era presentata l'occasione di poter sostituire il monaco in qualcosa che non richiedesse il dover leggere e scrivere noiosissimi documenti ufficiali, si era immediatamente gettato nell'impresa. Non vedeva l'ora di poter tornare a menare le mani. Era rimasto inattivo per troppo tempo e ora sentiva che era il suo stesso corpo a chiedergli di tornare in azione. Combattere era un'altra di quelle cose che amava fare. Probabilmente Daishin poteva essere considerato la perfetta incarnazione del paradosso a cui tutti gli shinobi dovevano piegarsi: amare la guerra per poter preservare la pace. D'altronde, non è possibile raggiungere l'eccellenza in un campo che si detesta ed erano noto anche ai bambini che ai ninja non venisse richiesto né più né meno che la perfezione. Soprattutto a quelli che appartenevano ad uno dei grandi e antichi clan.

    Appena atterrati, avrebbe congedato Akaboshi, per poi dirigersi verso la sua destinazione. Una volta giunto alla base militare, gli venne chiesto di attendere nella sala d'aspetto comune. Daishin non fu turbato da quella che qualcun altro avrebbe potuto interpretare come una scortesia. Era ovvio che ad un dignitario di un paese straniero fosse doveroso riservare un trattamento diverso, ma non era il tipo da dare troppo peso a certe cose. Inoltre, era ben lieto di barattare le consuetudini e i salamelecchi degli ambienti in cui era cresciuto con i modi ben più spartani delle persone che popolavano quel luogo. All'interno della massa, non sarebbe stato difficile distinguerlo. Anche se il mantello nero che avvolgeva la sua figura nascondeva l'uniforme standard dei ninja di Suna, il coprifronte era ben in vista, impossibile da non notare. Guardandosi intorno, all'Iga non fu difficile accorgersi della presenza di Hohenheim: tra quegli uomini, il tredicenne spaccava come una scolopendra in una zuccheriera. Daishin gli si avvicinò, salutandolo con un gesto della mano. Ehi, hai già conosciuto i nostri nuovi amici? Ovviamente, si riferiva al colosso che doveva essere arrivato poco prima di lui. Non gli sembrava che ci fossero altre persone con un chakra degno di nota e sicuramente non gli sarebbe sfuggito l'arrivo di qualcun altro.


    Chakra: 60/60
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 575
    Velocità:  500
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Note Sul corpo sono presenti 6 Simboli del Fisico (4 +3 tacche ad Intuito e 2 ad Agilità) + 3 Sigilli del Vuoto (Potenza Annullamento +20).
    ///


    Edited by Bartok. - 27/11/2017, 17:50
     
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    Falce dei Kaguya


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    Missione in Mezzo al Mare


    Ninja vs Pirati



    Mi piace questa missione in mezzo al Mare!
    Io invece mi chiedevo chi ce lo avesse fatto fare!
    Un poco me lo chiedo anch'io...
    Il Risorto stava sorvolando il mare sul dorso del possente Feng Huang, il sovrano delle Fenici.
    Erano partiti ormai da quasi sei ore ed il maestoso rapace solcava i cieli, proiettando l'ombra fra le nubi, ben in alto per non essere visibile dal mare, o dai vari villaggi, che avevano sorvolato.
    Ci sarebbe voluto ancora poco per completare il viaggio dalla piovosa Ame fino al luogo dell'incontro.
    Ma si può sapere perché andiamo a fare questa gita in mezzo al Mare?
    Sembrerebbe che gli piaccia l'idea dei pirati!
    Ma che c'interessano i pirati? Insomma, noi abbiamo una Vendetta a cui pensare!
    E tutto il discorso del rendersi più potenti per la Vendetta allora? Che facciamo? Ce ne scordiamo?, replicò il Kaguya, leggermente irritato dalle voci nella sua testa.
    No, non ce ne siamo scordati e forse una missione del genere ci potrebbe aiutare, oltre che farci svagare, per così dire, un pò...
    Parlavi con me, fratello?, chiese il maestoso volatile all'uomo sul suo dorso.
    No, fratello, scusami, non mi stavo rivolgendo a te., affermò con voce più accomodante Zong Wu.
    Ci sarebbe voluto poco meno di un'altra ora per arrivare a qualche chilometro dal villaggio portuale, lì, il Risorto si sarebbe sporto più in avanti verso il Signore delle Fenici: Fratello, se possibile, vira leggermente di traiettoria e portaci un pò più al largo, dopo di ché me ne occuperò da solo di raggiungere il villaggio., ed in effetti, una volta arrivato ad una ragionevole distanza via mare, il Kaguya si sarebbe lasciato cadere in acqua, dove, grazie al suo chakra adesivo (ed alla resistenza delle sue ossa al momento dell'impatto con l'acqua), non avrebbe avuto difficoltà ad avanzare verso il porto, forse un pò bagnato, ma in condizioni più che perfette per raggiungere il luogo di questo fantomatico incontro con il rappresentante dell'Occhio d'Argento.

    [...]

    Al luogo dell'incontro, una volta trovato l'ufficio, Zong Wu avrebbe potuto guardarsi intorno, notando subito la massiccia figura del Kenkichi ammantato di metallo, che spiccava in mezzo alla massa di gente lì dentro.
    Mezzora dopo l'arrivo del Risorto, una segretaria, la stessa che li aveva accolti alla reception, invitandoli ad aspettare, si sarebbe fatta avanti, affermando con tono pacato: I ninja accademici? I Cinque Ninja che sono stati inviati da Suna e Kiri? Prego, accomodatevi nella sala riunioni 5C, il nobile Koziro Kata vi attende.
    E poi non avrebbe aggiunto altro.
    I ninja si sarebbero, probabilmente, in quel momento individuati, o almeno, il Kaguya avrebbe in quel momento notato oltre al Kenkichi, anche Hoheneim ed un tizio che con lui stava parlando, a ben vedere, era un ragazzetto con un coprifronte della Sabbia.
    E poco dopo il Risorto notò anche il ragazzetto di Kiri che aveva intravisto ai tempi della faccenda del Gashadokuro.
    Ehi! Come si chiamava quel ragazzino?
    Onestamente, non mi ricordo, fratello...

    [Sala Riunioni 5C]

    I cinque si ritrovarono in una stanza con un lungo tavolo ovale: vi erano tante sedie quanti erano loro su un'estremità, mentre su quella opposta, vicina ad una mappa, solo una sedia era presente.
    Quando furono condotti nella sala, il Risorto si accomodò per primo, sulla sedia, delle cinque, più sulla sinistra, guardando gli altri quattro ninja lì presenti.
    Due di Kiri e due di Suna...
    Tre di Suna, fratello: hai preso il posto del fratello di Hoshikuzu, quindi si può dire che sei qui per la Sabbia.
    Vero pure questo...
    Hoheneim-san, Kensei e..., si fermò un attimo, dopo aver salutato con un cordiale accenno d'inchino del capo il jonin di Suna ed il Kenkichi, sul giovane ninja di Kiri.
    Dai che ce l'abbiamo... è sulla punta della tua lingua!
    Era un nome breve, fratello! Poco, ma sicuro!
    Ryu, se ben ricordo?, avrebbe continuato verso il ragazzino conosciuto solo una volta nei pressi di Taki, per poi finire verso l'unico che lì non conosceva: Non ci hanno ancora presentato, io sono Zong Wu, mercenario, shogenin e da molto tempo alleato ed amico di Hoshikuzu Chikuma e di Suna in generale., affermò con tono pacato.
    Quando tutti furono seduti, si presentò loro un uomo dall'aspetto piuttosto anonimo, che si portò vicino all'unica sedia libera (o anche se qualcuno avesse voluto sedersi lì, lui non ci fece molto caso) dall'altra parte del tavolo, estraendo silenziosamente un taccuino ed una bacchetta da scuola, apparentemente.
    Ci mise qualche secondo a prepararsi, quindi si rivolse ai cinque ninja: Buon pomeriggio, signori, e grazie per aver risposto a nome dei vostri villaggi alla richiesta di supporto dell'organizzazione Occhio d'Argento, di cui anche io faccio parte. Il mio nome è Koziro Kata e sono un rappresentante della Flotta, inviato ad informarvi relativamente a quali problemi e pericoli la nostra gente sta incontrando., esordì, iniziando poi a sfogliare il proprio taccuino.
    Circa sei mesi sono iniziati gli attacchi per mare.
    Il primo caso, pura pirateria, abbiamo ipotizzato: una nostra piattaforma è stata attaccata, la Flotta era pronta, con le navi più vicine, ciò che però non si aspettava era l'arrivo di una seconda nave, in supporto della prima, e poi di una terza e forse una quarta... non sappiamo nemmeno quanti ninja, se tali sono come alcuni ritengono, ci siano a guidarle e comporre questa squadra d'assalto, ma di sicuro, da quella prima volta, la loro strategia si è dimostrata molto variabile: colpiscono e scompaiono, oppure dividono la flotta e poi la attaccano con le loro navi extra.
    I sopravvissuti non hanno mai restituito un numero coerente di navi all'attacco. E non sembra nemmeno che sia di loro interesse colpire effettivamente le nostre piattaforme di scavo, quelle volte che le prendono di mira, le distruggono semplicemente, non sembra che venga sottratto niente.
    , spiegò con tono pacato, indicando poi alcuni punti sulla mappa e segnando sulla stessa le posizioni di alcuni degli attacchi subiti dalle navi della Flotta.
    Più di recente poi, saranno un paio di mesi, anche l'isola dove si trova la nostra sede è stata presa d'attacco: attacchi mirati anche lì più a destabilizzare ed uccidere i nostri uomini, che non a rubare qualcosa, o almeno questo sembrerebbe da una prima teorica analisi della situazione.
    Fra gli assalti in mare e quelli alla nostra sede principale, abbiamo perso almeno un buon 60% dei nostri uomini ed è proprio per tale motivo che alla fine la Flotta ha scelto di chiedere il vostro aiuto.
    , continuò, volgendo adesso lo sguardo ai cinque, aprendo sull'ultima pagina del taccuino.
    A quel che ho capito, lei, signor Hoheneim, e lei Zong Wu, sostituto di tale Tensho Chikuma, siete due ninja di alto livello, due jonin, si dice così, giusto? Mentre voi, Daishin di Suna e Kensei di Kiri siete dei chunin e lei, signor Ryuu è un genin di Kiri. Vi chiediamo di entrare in azione contro questi nostri nemici.
    Reputiamo che se i due ninja della Nebbia, guidati magari dal jonin Hoheneim si dirigessero nell'aerea marittima per sorvegliarla e difenderla, mentre il signor Daishin Iga e lei, Zong Wu, vi occupate dei problemi presso la nostra sede potremmo, forse, riuscire ad evitare il completo fallimento.
    , l'uomo sembrava essere abituato a comandare, tanto da aver addirittura suggerito lui come i cinque ninja si sarebbero dovuti dividere (c'era da vedere se l'idea piaceva agli shinobi lì presenti).
    Ci sono domande prima che partiate?, avrebbe chiesto semplicemente, lasciando agli altri la parola.

    Come vuole secondo voi che arriviamo fino all'isola senza passare per il mare infestato dai pirati?
    Bé, fratello, tu avresti me, a voler essere pignoli... seppur vuoi mantenermi il più possibile un segreto.
    Sì, teniamo segreti dal resto della squadra, il modo migliore d'iniziare a collaborare! AHAHAHAHAH
     
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    II



    In verità i suoi compagni non impiegarono molto ad arrivare. Quando Hohenheim vide l'amministratore sunese entrare nella medesima stanza, si alzò dalla sua sedia per avvicinarsi al chunin: Daishin...non mi aspettavo di trovarti qui..sei anche tu stato chiamato per la missione della flotta d'Argento? Alla stessa maniera il jonin salutò cordiale il mercenario che numerose volte aveva aiutato Suna a perseguirei suoi scopi:Zong sembra che saremo nuovamente in missione insieme! Hanno chiamato davvero gente in gamba...sembra che la missione sarà piuttosto pericolosa..ma non si trattava di semplice pirateria? Gli altri due membri della squadra erano un genin ed un chunin kiriani, i quali non erano delle facce note. In particolar modo lo shinobi in armatura pesante...Hohenehim si sarebbe ricordato di una cosa del genere. Si sarebbe presentato anche a loro, cosa che avvenne subito prima di esser chiamati.

    Entrarono in una stanza dove vennero accolti da un rappresentante delle Flotta d'Argento. L'uomo sembrava un tipo preciso e meticoloso, e dalle sue parole sembrò che non avesse ricevuto nessun tipo di addestramento nelle arti ninja. Del resto dubitava che ci fossero degli shinobi tra i membri della Flotta stessa in generale, il che a maggior ragione chiariva la necessità del loro intervento. In fin dei conti, le informazioni che l'uomo diede loro non aggiungevano molto a quello che già sapevano della faccenda. Hohenheim decise quindi che era il caso di fare due domande:Ha parlato della possibilità che ci siano dei ninja dietro gli attacchi alla flotta: su quali basi è stata fatta questa ipotesi? Mi sembra di capire che tutti gli scontri si siano limitati ad attacchi di tipo navale, senza manifestazioni di arti ninja, o sbaglio? Era chiaro che ad un occhio non allenato molte tecniche ninja sarebbero passate inosservate, ma valeva la pena provare. Per il resto la missione aveva un obiettivo chiaro: difendere la flotta d'argento, scoprire la mano dietro gli attentati ed abbatterla.

    La divisione delle quadre mi sembra sia sensata. Un jonin per team, ed i kiriani per mare: non ho da ridire su questo. Il jonin guardò i due ninja di Kiri. Essendo il più alto in grado avrebbe comandato lui il gruppo, ed era proprio curioso di vedere se questa relazione mista tra villaggi avrebbe avuto successo.

    Chakra: 125/125
    Vitalità: 20/20
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 775
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 775
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Fumogeno × 1
    • Maschera × 1
    • D-Visor × 1
    • Gambali in Ferro × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Respiratore × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 2
    • Kunai × 8
    • Tonico di Ripristino Superiore × 2
    • Kiseki Verde × 1

    Note
    ///



     
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    ehm...da qualche parte

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    Missione in mezzo al mare


    Tanta gente


    Quando finalmente la segretaria venne a prelevare gli shinobi fatti arrivare, Ryuu si alzò subito dalla sedia senza pensarci, dopo aver sentito nominare Kiri, ma fino a quel momento non si era per niente aspettato che anche altri 4 ninja erano stati convocati per la stessa missione.
    Cinque?! Aveva immaginato di non essere solo, ma non era mai stato assegnato ad una missione con altri 4 ninja. Doveva essere di certo una cosa molto grossa, e l'idea lo elettrizzò: guardò di sfuggita gli altri tizi che stavano avviandosi per la strada indicata dalla segretaria, e tutti sembravano alquanto forti e pericolosi, quindi questo poteva voler dire che anche lui, sebbene non ci credesse, era stato valutato forte ed all'altezza della situazione.
    Cavolo, non pensavo di essere tanto forte.
    No, ma quale forte, sarò sicuramente il più scarso e inutile, guarda come sembrano forti loro. Mi metteranno a lavare via il sangue dal ponte della nave.
    Però se il Mizukage mi ha scelto per questa missione, vuol dire che qualcosa valgo.
    Nha, ma che vado a pensare, questi mi gonfiano solo con lo sguardo.
    Che palle.

    Entrato nella stanza, dopo aver notato le 5 sedie e che uno dei ninja si accomodò senza esitare su una di esse, si avvicinò timidamente e quasi distrattamente a quella all'estrema destra: non aveva intenzione di sedersi in mezzo a due sconosciuti, ma neanche voleva dare l'idea di essere tanto asociale da andare ad occupare subito la sedia più lontana, quindi se nessuno lo avesse anticipato, si sarebbe accomodato proprio su quella, fingendo di essere tranquillo e che vi fosse capitato senza pensarci, mentre se avesse notato che qualcun altro si stesse già dirigendo verso quella sedia, si sarebbe accomodato a quella affianco come se fosse sempre stata sua intenzione e sopportando l'inevitabile sensazione di disagio.
    Hoheneim-san, Kensei e... Quando il ninja si soffermò su di lui, cercando di ricordare il suo nome, Ryuu emise un paio di mugolii prima di stare per dirglielo, ma il tipo sembrò già conoscerlo. Il genin era convinto di non averlo mai visto, non ricordando per niente la sua faccia, eppure lui sembrò averlo già conosciuto da qualche parte. Per lo meno, il nome di Hoshikuzu lo conosceva bene, quindi non c'era bisogno di temere nulla, seppur non si fidasse molto dei mercenari.
    Ah...bè....piacere. Io sono Ryuu...anche se lo sai già. Ennesima situazione imbarazzante, andiamo avanti e non pensiamoci.

    L'uomo che entrò poco dopo e si presentò a loro come rappresentante della flotta di navi perseguitate dai briganti, espose dettagliatamente i problemi che questa stava passando e gli attacchi che stavano subendo, e la faccenda sembrò eccitare il Mizukiyo, ma quando passò ad elencare i gradi dei ninja presenti, non potè che ripiombare nello sconforto.
    Maledizione, lo sapevo...sono l'unico genin, non è possibile. Al massimo mi permetteranno di portargli il caffè. Non è giusto.
    Quando però sentì che Kensei, il tipo mascherato di nero provenisse anch'egli da Kiri, si voltò immediatamente verso di lui per squadrarlo dalla testa ai piedi.
    Non tanto perchè era convinto di non averlo mai visto al villaggio, era normale non conoscere ogni singolo ninja, ma perchè si rese conto che la sua katane era sospettosamente identica ad una delle 7 spade Leggendarie forgiate da poco. Era assolutamente sicuro che quella spada fosse stata assegnata a Keiji, il ninja che già aveva visto più di una volta alle riunioni di villaggio, quindi perchè in quel momento era lui a portarla e sfoggiarla come se fosse sua? E quante possibilità c'erano che due katane dalla lama blu si trovassero nello stesso villaggio?
    Continuò a farsi molte domande, ascoltando quasi distrattamente ciò che l'uomo difronte a lui avesse da dire. Era stato messo in squadra proprio con lui, tanto per cambiare, a la cosa non gli diede fastidio, anzi, gli avrebbe dato modo di indagare, motivo per cui non si fece avanti a proporre altre domande, quando gli venne data l'occasione.
    Ormai era il tizio mascherato ad avere le sue attenzioni, anche se stesse cercando di far finta di niente nonostante fosse turbato. Non poteva essere Keiji mascherato, altrimenti lo avrebbe salutato e si sarebbe fatto riconoscere, o almeno così il genin credeva. Qualcosa non quadrava e non aveva certo intenzione di viaggiare accanto ad un impostore, o peggio.
     
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    ~ The Red Capes are coming!

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    La Squadra


    Capitolo Primo


    Atto II
    Eque Divisioni †



    Dopo alcuni minuti d'attesa vidi entrare una figura a me nota. Zong Wu, o qualsiasi fosse il suo nome. Sorrisi, anche se nessuno se ne sarebbe potuto accorgere: un viso conosciuto faceva sempre piacere, soprattutto quando era quello di una persona dalle sue capacità. Non si avvicinò e quindi neanche io mi mossi; poteva essere lì per qualsiasi questione, al che attesi. Passarono altri minuti prima che una donna ci chiamasse dentro una specifica stanza. Insieme a me c'erano Ryuu, Zong - che dunque era lì per il mio medesimo motivo - e due ninja di Suna che non conoscevo. Di uno mi incuriosì particolarmente l'età: era davvero giovane.
    Entrati in questa stanza ci sedemmo al tavolo ovale che ci si parò subito d'innanzi. Io seguii il giovane Spadaccino della Nebbia e sedetti alla sua destra, salutandolo con un cenno del capo e poche parole, in tono discendente. Giovane Spadaccino ... Chissà se gli erano giunte voci sull'Inquisitore di Kiri. Io potevo giocarmi la stessa carta per quanto riguarda l'appellativo appena usato. Dopo poco Zong mi rivolse parola. Cordialmente replicai Saluti a te, Shogenin. Quando quest'ultimo ebbe finito di salutare le sue conoscenze, presi parola anche io, presentandomi a chi non mi conoscesse. Se ho capito bene, lei è Honhenheim. Piacere di conoscerla, sono Kensei Hito. Allo stesso modo mi rivolsi al suo compagno, allungando la destra Spero che la nostra collaborazione risulti fruttuosa, ... Attesi alcuni istanti, protendendomi in avanti, come ad aspettare che il ragazzo pronunciasse il suo nome. Avrei poi vigorosamente stretto la sua mano.
    Quando tutti fummo in ordine, un ultimo uomo si aggiunse al tavolo ovale e, estraendo il suo taccuino, iniziò a presentarci la situazione ed anzitutto lui e la sua organizzazione.
    Al termine del suo discorso, dove ebbe anche modo di suggerire la composizione delle due squadre che avrebbero lavorato al caso, il piccolo - ero appena venuto a conoscenza che fosse un jonin di Suna e questo mi aveva colpito alquanto - Hohenheim fece due domande affatto scontate. Rincarai la dose, aggiungendone una terza. Se lo scopo principale dei vostri avversari non è quello di rubarvi qualcosa, allora potrebbe essere quello, semplice e lineare, di annientare l'Occhio d'Argento. Il vostro gruppo, negli anni, si è fatto qualche nemico? Inoltre quanto era grande la flotta di pirati di cui stiamo parlando? Più o meno dei vostri uomini dispiegati? Per quanto l'ipotesi rapina sia da escludere per via della mancanza nella valenza di questo termine - non si può rapinare qualcuno senza qualcosa da togliergli, come mi avevate accennato, è implausibile che stiano puntando a diminuire il numero di uomini nei vostri ranghi per poi successivamente attaccare in sicurezza? Quando giunse il discorso della divisione delle squadre, annuii soddisfatto. Quando avessi avuto un attimo con i soli ninja incaricati della missione, avrei parlato. A Kiri parlavano tutti del giovane ragazzo che ha aiutato i due kagecidi durante la Settima Riunione. Sono curioso di vedere in azione questo famoso ninja. Dissi, rivolgendomi a Ryuu. Allo stesso modo mi rivolsi al Mercenario. È un vero peccato non lavorare insieme in questa occasione, Shogenin. Ma sono certo che non mancheranno le occasioni. Era arrivato il momento di partire.





    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 750
    Velocità: 600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note





     
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    I'll be watching you.

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    Missione in mezzo al mare


    II


    Hohenheim mi si avvicina non appena mi vede arrivare. Non proprio. L'ex Consigliere Miyazawa avrebbe dovuto accompagnarvi. Sono qui per sostituirlo. Non aggiungo altro: l'abbandono del monaco rosso è qualcosa che molti non sembrano ancora aver digerito. Meglio non rigirare il coltello nella piaga. Proprio per evitare di sottolineare la sua assenza, avrei preferito che qualcun altro si occupasse dell'incarico, ma ciò non è possibile. È di fondamentale importanza che a questa missione partecipi un membro del consiglio. La flotta dell'Occhio d'Argento è un'entità molto potete in questa zona dell'oceano Kanashi e Suna guadagnerebbe molto da una più stretta collaborazione con loro. Portare a termine l'incarico assegnatoci mi avrebbe sicuramente aiutato a intavolare delle trattative molto più proficue. Mandare un membro del consiglio serve proprio a fargli capire che teniamo molto alla loro sicurezza. E a quella dei loro denari.

    Difronte al mercenario mi piego in un leggero inchino, come si conviene ad un membro del clan Iga. Daishin Iga, membro del Consiglio di Suna. Sono lieto di poterla finalmente conoscenze, Zong wu. Il suo chakra, così come la sua reputazione, lo rendono ai miei occhi un uomo molto interessante. Riesco perfettamente ad immaginarmi mio padre mentre ripete che non ci si può fidare di un uomo che obbedisce soltanto al denaro, che non difende la propria terra, ma che combatte per il miglior offerente. Seguirò questo consiglio, ma non per le ragioni che mi sono stante insegnate. Se è pur vero che non condivido la rigida morale dei miei consanguinei, lo è altrettanto che Hoshikuzu non è famoso per la sua cautela. Questo non è un problema: è compito mio essere prudente e sospettoso. Fortunatamente, è qualcosa che mi riesce bene. Estremamente bene.

    Difronte al Kiriano più giovane, ripeto i gesti e il saluto eseguito per Zong wu. Sorrido, cercando di stemperare il suo imbarazzo. Piacere di conoscerla. Nonostante il suo aspetto innocente, al mio sguardo non sfugge che tra di noi lui è decisamente quello più pericoloso. Se dovesse perdere il controllo durante la missione, sarebbe un problema più grande per noi che per i nostri nemici.

    Invitati ad accomodarci in un'altra stanza, mi siedo a fianco di a Hohenheim. Daishin Iga. Rispondo, ricambiando la stretta di mano del Kiriano dall'aspetto minaccioso. In contrapposizione alla durezza dei suoi modi, l'espressione sul mio volto comunica calma e mitezza. Per tutto il resto del briefing non proferisco parola, limitandomi ad ascoltare con attenzione quanto detto dal rappresentante della flotta e dai miei compagni di missione. Quando Koziro propone la suddivisione del team in due gruppi più piccoli, rispondo soltanto con un cenno di assenso, rivolto sia a lui che al compagno scelto per me. La prospettiva di poter vedere da vicino le capacità di un ninja così potente è sicuramente interessante.

    Mi occuperò io delle comunicazioni tra i due team. Annuncio, non appena il rappresentate della Flotta finisce di rispondere alle domande che gli sono state poste. Poi, le mie mani iniziano a muoversi con rapidità sorprendente, intrecciando una lunga sequenza di sigilliComunicazione Mentale
    Villaggio: Specializzazione
    Posizioni Magiche: Rituale (10)
    L'utilizzatore può comunicare telepaticamente a qualsiasi distanza con tutti; all'attivazione comparirà un fuuinjutsu su tutte le persone consenzienti presenti entro 1200 metri.Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    (Consumo: Basso)
    [Da chunin in su]
    . Riuscite a sentirmi? Domando, una volta stabilità il contatto con gli altri 4 ninja. Attivata quella tecnica e memorizzate le caratteristiche del chakra di tutti i presenti, in caso di necessità, mi sarebbe stato molto semplice rintracciarli.

    Prima di partire, limitando la trasmissione dei miei pensieri al solo Hohenheim, esprimo la perplessità che ho soffocato difronte alle parole di Kensei. Hai idea di cosa stessero parlando i due Kiriani? Che io sappia, non è stato ucciso alcun Kage di recente. Se anche il jonin mi avesse detto di non sapere nulla della questione, gli avrei chiesto di cercare più informazioni. Per favore prova a scoprire qualcosa di più su quello che ha fatto Ryuu. È un jinchuuriki, tienilo d'occhio perchè potrebbe essere pericolo.
     
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    Falce dei Kaguya


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    Y Danone
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    La divisione in Squadre


    Prima le ultime chiacchiere, però...



    Koziro Kata ascoltò con attenzione le domande che almeno due dei cinque shinobi presenti gli rivolsero, mentre altro veniva registrato dal Risorto.
    L'uomo della Flotta, alle domande di Hoheneim, fece un sospiro, non tanto di disappunto quanto di preoccupazione: Ipotizziamo che siano ninja. O almeno alcuni dei nostri uomini lo ipotizzano, fra i sopravvissuti. Non abbiamo una chiara idea di quante siano le loro navi anche per questo motivo: i racconti sono discordanti, c'è chi dice che al primo attacco furono quattro le navi che colpirono, chi parla di tre navi, chi di due navi e di un'altra fatta d'acqua, chi invece, addirittura di un gigantesco animale marino che faceva da nave.
    In generale questa discordanza, che è andata aumentando di gravità con l'aumentare degli attacchi, ha portato ad ipotizzare che vi siano dei ninja in mezzo ai fantomatici pirati che ci attaccano.
    Inoltre ci sono anche gli attacchi via terra alla nostra base: lì sono stati contati incendi, omicidi ed assalti e considerato che la nostra base ha comunque delle discrete difese, riteniamo che il rischio di presenza di ninja, che riescono anche a nascondersi ad eventuali ricerche per tutta l'isola, rafforza questa ipotesi.
    , enumerò.
    Le domande di Kensei, poi, furono altrettanto valide, come un cenno affermativo del capo di Koziro stesso fece intuire: Purtroppo, appunto, non abbiamo un'idea precisa del numero di navi nella flotta nemica, ma approssimiamo che possano oscillare fra la mezza dozzina e la decina. Supponendo che siano effettivamente tutte navi e non creazioni fatte da arti ninja, quelle di cui parliamo. Sui nemici che l'Occhio d'Argento s'è fatto negli anni, signori miei, è un numero piuttosto alto. In primis i pirati che inizialmente affollavano effettivamente questo oceano su cui ci affacciamo, poi le diverse forze economiche che venivano precedentemente pagate dal Paese del Mare per proteggere le loro strutture minerarie, i nemici del villaggio della Luna, tutte forze che nel tempo ci siamo inimicati perché abbiamo acquisito con il nostro duro lavoro gli stessi incassi che prima loro si dividevano, quindi sì, è più che plausibile che l'idea di base sia distruggere le nostre forze per poi abbatterci del tutto, o forse rubare qualcosa nella nostra base., spiegò ancora prima di posare le sue carte e guardare con attenzione i cinque.
    Forse è una mia incomprensione, o forse non vi ho dato tutte le informazioni valide, ma c'è una cosa che sembrate non aver tenuto in conto: anche noi abbiamo alcuni ninja nelle nostre file. Una discreta parte dei nostri marinai sono ninja del villaggio della Luna, quello che si trova in questo stesso Oceano. Il problema è che in qualche modo le loro abilità sono legate alle fasi lunari ed i nostri nemici non attaccano mai in fasi di Luna Piena, ma piuttosto molto più spesso fra l'Ultimo Quarto ed il Primo Quarto, fino ad un picco nella fase della Luna Nuova. Dovete capire che per tutto quel periodo le abilità dei ninja del villaggio della Luna hanno un picco negativo e, non so se ne siete a conoscenza, ma l'Ultimo Quarto è passato da quattro giorni, ci avviciniamo sempre di più alla Luna Nuova.
    Aggiungete a ciò che i ninja del villaggio della Luna raramente risiedono nella nostra base sull'isola di Jiro, sono più di supporto in mare date le loro abilità anche negli scavi minerari.
    , concluse il signor Kata.
    A meno di altre domande, l'uomo dell'Occhio d'Argento avrebbe aggiunto soltanto: I tre di voi diretti alle nostre basi navali dovranno prendere una delle navi della flotta, fra le più veloci, vi condurrà presso la zona dove ci sono il maggior numero di piattaforme minerari.
    Il signor Daishin Iga ed il signor Zong Wu, invece, saliranno su una nostra nave mascherata da nave mercantile, diretti il più velocemente possibile verso l'isola di Jiro, entro la notte di oggi dovreste arrivare tutti alle diverse destinazioni, così che poi, per la Luna Nuova di domani sarete, speriamo, pronti.
    , concluse l'uomo, lasciando poi che gli altri si preparassero.

    Fu in quel contesto che Zong Wu sentì le parole di Kensei per Ryuu.
    Come sarebbe kagecida alla Settima Riunione? Hanno ammazzato Itai?
    Sembrava un tipo che si faceva ben volere... mi sembra strano, sai, fratello?
    Il Kyudaiime è morto?, s'intromise a quel punto il Risorto fra i due, Un peccato. L'ho conosciuto quest'estate ed era davvero una persona affabile, o almeno tale m'era parsa., affermò ancora, accennando all'incontro che aveva avuto con Itai, poco prima proprio di quello con Kensei, alcuni mesi prima.
    E poco dopo, alle parole del chunin sunese, il Kaguya fece un cenno affermativo con il capo: Va bene, Daishin-san, faccia pure., confermò all'Iga.
    Non mi entusiasma mai questa storia dei sigilli di comunicazione mentale...
    Sì, lo so, noi siamo chakra comunicante nella sua testa, ma perché mai ci facciamo problemi?
    Sono sempre divertenti i vostri dubbi... almeno sentiremo cosa diranno di lui gli altri! AHAHAHAH!!!

    [...]



    La nave che avrebbe condotto Hoheneim, Kensei e Ryuu fino alle piattaforme minerarie era piuttosto grande e, soprattutto, veloce.
    Il numero di marinai sulla nave era di circa una ventina e, assieme a loro, il trio di ninja avrebbe incontrato quella che fu loro presentata come una rappresentante del villaggio della Luna: Kashmiri.
    Fu proprio la kunoichi ad esporre i fatti al trio: Signori, piacere di conoscervi. Sono una rappresentante del villaggio della Luna e per questa missione una vostra compagnia. Mi dicono che Koziro Kata-sama vi abbia già esposto come sono andati i fatti in questi mesi, ma forse, vi serve un parere più da shinobi. Chiunque stia attaccando le flotte dell'Occhio d'Argento, lo fa con cattiveria. Io ho partecipato ad un attacco: stavo difendendo una struttura mineraria meno rilevante, in un punto ormai privo di minerali da scavare, c'erano giusto tre navi a protezioni e ci siamo trovati circondati, ma sono abbastanza sicura che non fossero solo navi a circondarci, mi giocherei gli occhi di aver visto delle chele giganti fare a pezzi una delle navi.
    E proprio questo è il fatto: hanno fatto a pezzi una nave, anzi, le hanno fatte a pezzi tutte. Sapete in quanti siamo sopravvissuti? Cinque, solo perché eravamo abbastanza vicini al primo quarto e sono riuscita a generare una bolla di cristallo e tenerci lì dentro, fingendo che eravamo affogati come gli altri.
    , spiegò, mentre con le mani mimava una grossa sfera, lasciando in questo modo intendere anche in parte quali fossero le sue abilità.
    Ad ogni modo il trio di ninja, assieme a Kashmiri ed i marinai, si sarebbe diretta verso la zona con le diverse piattaforme minerarie.



    Sarebbe stata la kunoichi stessa a dargli ulteriori informazioni su quella struttura: Questa è la struttura più grossa dell'intero oceano, più o meno credo, la chiamano la piattaforma Kaminoo, anche se, come potete vedere, sono diverse piattaforme, non una sola, ma sono abbastanza vicine da permettere anche una buona difesa. Considerate che durante gli attacchi, solo due volte è stata colpita questa zona ed ambo le volte i marinai che sono riusciti ad arrivare sulla piattaforma hanno potuto contare sulla struttura per difendersi., spiegò con tono serio la ragazza.
    Detto ciò, signori, considerate che oltre me c'è solo un altro ninja della Luna qui, quindi diteci, come dobbiamo organizzarci?, concluse, lasciando al trio la parola.

    [...]

    Intanto, Zong Wu e Daishin erano in viaggio verso l'isola di Jiro...
     
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    Missione in Mezzo al Mare


    III



    Hohenheim si era fatto un'idea piuttosto precisa della situazione. Il nemico aveva portato il caos con attacchi feroci e, seminando il panico tra i marinai, era riuscito a creare confusione anche nei racconti dei sopravvissuti. Comunque, il numero delle navi nemiche era stata limitata ad una decina. Avevano a che fare probabilmente con shinobi con potenti ninjutsu d'acqua ed evocazioni. Nè l'uno nè l'altro impressionò particolarmente il giovane ma esperto jonin della Sabbia. Trovò molto interessante il sapere che dei ninja della Luna facevano parte delle forze della Flotta. Purtroppo, gli aggressori erano a conoscenza dei limiti di questi shinobi, ed attaccavano proprio nei periodi di luna nuova, quando il loro potere era al minimo. Questo portò ad una domanda: ...il fatto che assumete shinobi della Luna tra le vostre fila è un fatto noto ai vostri nemici? Se così non fosse stato, infatti, era più probabile che il nemico andasse cercato tra i membri della flotta, piuttosto che fra persone esterne ad essa. Oltre questo, Hohenheim non aveva più domande da fare, e dichiarò quindi di esser pronto a partire. Accomiatatosi dall' Amministratore di Suna e da Zong, si avviò verso il loro mezzo di trasporto, accompagnato dai due ninja di Kiri.

    Quando furono soli, prima di entrare sull'imbarcazione che li avrebbe portati alle piattaforme minerarie, Hohenheim avrebbe fatto il punto della situazione con il suo gruppo. Devo dire di essere molto felice di poter contare su due ninja di Kiri per questa missione in mezzo al mare. Ditemi, avete riconosciuto qualche tecnica del vostro villaggio a partire dalle descrizioni che abbiamo ricevuto. Questo potrebbe aiutarci a fare un po' più di chiarezza sulle abilità del nemico. Inoltre è il momento chiarire quali siano i nostri rispettivi ambiti di specializzazione, così che possa coordinare meglio questo team. Io sono un esperto di ninjutsu, esploratore e sensitivo. La mia specialità è la creazione di costrutti esplosivi, che posso comandare a distanza. Per definizione, quindi, era un combattente che lavorava bene sulle lunghe distanze e, possibilmente, senza troppi alleati in giro che potessero diventare bersaglio delle sue esplosioni. Nonostante questo aspetto, il jonin non aveva dubbio che sarebbero riusciti ad integrare i loro poteri.

    Il vascello che li ospitava era tra i più grandi sui quali il jonin bambino avesse mai messo piede, con il suo equipaggio di venti persone. A bordo, trovarono Kashimiri, un ninja della Luna arruolato dalla Flotta, la quale diede il suo punto di vista sugli attacchi. Dal tuo racconto si direbbe che il nemico sia in grado di attaccare all'improvviso ed occultando la sua posizione. Usano qualche mezzo di occultamento ambientale? Inoltre ci farebbe comodo sapere esattamente di cosa siete capaci tu ed il tuo compagno. So che a breve ci sarà la luna nuova, e quindi non potremmo contare sulle vostre abilità. Tuttavia vorrei farmene un'idea.

    Il complesso di piattaforme minerarie colpì il giovane shinobi, il quale vide in esse una chiara analogia con la geografia di Suna, sebbene all'incontrario: dove nel Paese del Vento c'era sabbia, qui c'era acqua. Il complesso era formato da una serie di piattaforme tra di loro collegate. La zona era stata poco attaccata fino a quel punto, ma evidentemente si aspettavano di riceva un'offensiva da quelle parti, se li avevano portati proprio in quel punto. Si è cercato di analizzare la sequenza e gli obiettivi degli attacchi? Se ne è ricavato nulla? Il fatto che questo luogo sia stato poco attaccato è dovuto al fatto che è facilmente difendibile o per altri motivi? Alla domanda su come organizzarsi, il jonin avrebbe detto: Innanzi tutto vorrei sapere quante navi abbiamo a disposizione per la difesa di questo luogo. Valuteremo poi come e se sia il caso di dividersi. Ryuu, Kensei...voglio sentire prima la vostra opinione sul come organizzare le difese. E quindi avrebbe fatto parlare per primi i suo compagni di squadra. Chiaramente la parola finale sulla gestione di quel team sarebbe toccata a lui, ma aveva imparato il valore di coinvolgere i propri collaboratori nelle decisioni, e così avrebbe fatto anche per quella missione.

    [Jiro]


    La nave mercantile avrebbe portato il Risorto e Daishin presso il porto di Amitashi, nella parte nord dell'isola. Lì, doveva aveva sede la Flotta d'Argento, si era venuta a creare una vibrante cittadina, alimentata dal capitale mosso dal colosso del commercio marittimo. Nonostante fosse ora di cena, Amitashi si presentava come una città marittima piena di vita, con tanti locali per le strade negozi e gente che passeggiava prima di rientrare a casa per il pasto serale. Nonostante gli attacchi alla sede della Flotta, sembrava che le persone si sentissero piuttosto sicure in quella parte della città, che evidentemente non era stata toccata dagli attentati. La situazione cambiò mano a mano che si avvicinarono sempre più alla sede centrale, che pure si trovava sul mare, ma nella parte ovest della città. Di per sè, l'edificio della Flotta non era particolarmente impressionante, ed aveva di notevole solo l'altezza. Il palazzo si ergeva per oltre trenta piani sull'abitato circostante che era molto più basso. Finestre vetrate ed oscurate tappezzavano tutta la sua superficie esterna e rilucevano grazie alle luci delle strade che la circondavano. In cima, svettava il simbolo della Flotta, ed una serie di bandiere marittime. Nonostante il palazzo principale non fosse stato toccato dagli attentati, i ninja avrebbero notato che il quartiere aveva subito notevoli danni. Diversi negozi ed uffici, sempre appartenenti alla compagnia, portavano vetrate e saracinesche distrutte, con i sigilli della polizia cittadina che impedivano ad eventuali curiosi di entrare. C'era un enorme magazzino, sul lato est dell'edificio, che era stato completamente bruciato, ed ora rimaneva solo l'intelaiatura metallica che aveva resistito alle fiamme. Ovunque si potevano vedere membri della Flotta che pattugliavano le strade, oltre alla normale polizia cittadina.

    Camuffati, i ninja sarebbero stati scortati attraverso un'entrata secondaria del palazzo, sul lato ovest, per non dare dell'occhio. I ninja avrebbero potuto notare che due guardie erano state poste a questo ingresso, che era l'unico altro, oltre quello principale, dove altre quattro guardie stazionavano. All'interno, luci integrate nella contro soffittatura illuminavano lunghissimi corridoio, scarnamene decorati con piante e qualche poster aziendale. Entrandovi così all'improvviso, pareva di trovarsi in una labirinto con trenta piani di svolte, porte e stanze. Fortunatamente, la loro guida li condusse con sicurezza verso un ascensore non troppo lontano e, senza perdere tempo, pigiò il pulsante del piano 29. La salita durò un paio di minuti, e le porte dell'ascensore si aprirono su un ampio spazio, con pavimenti in marmo. Un tappeto rosso avanzava nella spazio davanti ai ninja, e poi si diramava in quattro parti, ognuno che portava a quello che dovevano essere gli uffici di membri di alto livello della Flotta. Loro sarebbero stati fatti entrare nel primo posto alla loro destra.

    Lo stile della stanza che li avrebbe accolti era la naturale prosecuzione di quello che avevano potuto vedere nel piano: marmi, tappeti e un mobilio sobrio in stile militare. L'uomoLLANoid che li avrebbe accolti aveva poco meno di cinquant'anni, capelli neri ed una benda sull'occhio sinistro. Guardando i due nuovi arrivati, l'uomo si sarebbe portato dietro la sua scrivania, l'elemento più importante di quell'ufficio, ed avrebbe fatto loro segno di accomodarsi davanti a lui.Prego shinobi...accomodatevi. Sono l'ammiraglio Kano Toroshi.. Il timbro della sua voce era imperiose e il tono basso con cui lo adoperava dava grande enfasi ad ogni suo comando. MI spiace per il viaggio sotto copertura, ma ne capirete la necessità. Come avete visto, il quartiere è diventato una zona di guerra. Questo non solo è un danno per la comunità ma è anche una tragedia per la Flotta D'argento. Come sicuramente vi avranno già detto, non conosciamo chi ci stia attaccando e per quale motivo. Gli attacchi sono stati di diversa natura: hanno distrutto immobili ed ucciso persone, ma senza una vera e propria logica. Sicuramente ci sono dei ninja coinvolti: solo persone con il vostro tipo di addestramento avrebbero potuto eludere la sorveglianza che abbiamo dovuto predisporre tutto intorno a quest'area.... Mentre così diceva, avrebbe posto sulla scrivania due copie identiche di un report nel quale venivano elencati tutti gli attacchi subiti ed i rispettivi danni. Tuttavia, la varietà e la tipologia degli attacchi, rendeva difficile delineare il profilo degli attaccanti.Questi attacchi che stiamo subendo non solo minano la nostra reputazione ma stanno portando a danni economici considerevoli. Anche il loro tempismo è dei peggiori. Domani mattina si terrà in questo palazzo una conferenza nella quale normalmente si stringono importanti accordi commerciali per l'anno successivo. A causa di questi attacchi, molti possibili clienti hanno già detto che non verranno. Stiamo parlando di oltre il 30% del nostro fatturato annuo, non è uno scherzo. Avrebbe appoggiato entrambi i polsi sul bordo sulla scrivania, appoggiandosi ad essa, ed avrebbe continuato:Abbiamo bisogno che questa situazione cessi immediatamente. Per questo siete qui voi due. Lasciate perdere le altre proprietà della Flotta, voi dovrete concentrarvi su questo palazzo. La sua difesa deve essere impeccabile per l'evento di domani. Abbiamo uomini di scorta dedicati ad ogni nostro ospite, più uomini distribuiti agli ingressi al piano terra. Di questi potete disporre a vostro piacimento. Vi verrà fornita una pianta dell'edificio e di tutti i suoi ingressi. Disse poggiando sulla scrivania un foglio di carta bianca arrotolato....e chiaramente per qualsiasi questione potete chiedere a me, o se non sono disponibile al mio segretario. Se invece non c'è altro, vi inviterei a mettervi al lavoro il prima possibile. Per quanto ne sappiamo, il prossimo attacco potrebbe essere già in corso.

    La mappa con la quale i ninja erano stati forniti aveva le planimetrie di tutti i piani dell'edificio che raggiungeva quasi i 70 metri di altezza. Questo era a pianta quasi quadrata, 30 metri per 35, aveva due accessi al piano terra, ed un altro sul tetto. Non rimaneva che mettersi all'opera!


     
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    Missione in mezzo al Mare


    L'impostore


    Navi fatte d'acqua? Gigantesco mostro marino? I sopravvissuti che dicevano di aver visto quelle cose dovevano essere stati sicuramente sotto shock, ma con la semplice premessa che i banditi marini potessero esseredei ninja, la cosa acquistava senso.
    Ma. Che. Figata. Voglio anche io un mostro marino.
    Mhh, si, diciamo che non è proprio una delle priorità, concentriamoci su cose più importanti.
    L'uomo dall'altra parte del tavolo era riuscito a distogliere l'attenzione di Ryuu dai brutti pensieri rivolti al presunto impostore kiriano, permettendogli di ascoltare attentamente ciò che aveva da dire. Certo, la compagnia aveva parecchi nemici, quindi una possibile soluzione sarebbe potuta essere catturarne alcuni, ma era presto per elaborare piani, al momento era importante registrare più informazioni possibili, come ad esempio i poteri dei ninja del villaggio della Luna, legati alle fasi lunari.
    Doppia figata!
    Questo significa anche che hanno lunghi periodi in cui sono delle pappe molli.
    Da quello che spiegò l'uomo, Ryuu potè intuire che nei giorni successivi si sarebbero intensificati gli attacchi, motivo per cui non c'era tempo da perdere.
    Non appena il rappresentante della compagnia uscì dalla stanza, Daishin attivò una tecnica di comunicazione, mettendosi in contatto con tutta la squadra e testando la sua funzionalità parlando nel pensiero di Ryuu (facendolo anche con gli altri, come suppose quest'ultimo).
    Forte e chiaro. Rispose al sunese. Non era la prima volta che qualcuno utilizzava su di lui una tecnica di comunicazione, ma certo era sempre una bella comodità da provare.
    Quando il compagno di squadra sunese si fece avanti, illustrando le sue mille specialità combattive (e non aspettandosi niente di meno neanche dall'altro), il piccolo kiriano non potè che trovarsi un po' a disagio e scoraggiato nel rispondere che gli unici campi in cui aveva molta praticità fossero i ninjutsu, in particolare dalla lunga distanza, restando poi a sentire cosa avesse da dire il secondo compagno.

    L'idea di essere in squadra con il possessore della presunta spada leggendaria della Nebbia, non gli andava molto a genio, ma almeno avrebbe potuto tenerlo d'occhio; magari si stava allarmando per niente, ma un successivo scambio di parole non fece altro che aumentare i sospetti del genin.
    Quando l'uomo mascherato gli si accostò parlandogli e ricordandogli ciò che aveva fatto durante la scorsa riunione di villaggio, Ryuu aggrottò la fronte,
    non riuscendo a capire che razza di discorso stesse facendo. Dal suo punto di vista, non era successo niente di buono quel tremendo giorno in cui Cantha attaccò il villaggio, e l'aver collaborato ad uccidere un kage, non era certo un ricordo piacevole, nè gli piaceva pensarci, figuriamoci parlarne ad altri che la trattavano come una faccenda divertente o epica. In più, tutti gli altri 4 ninja avrebbero potuto sentire bene cosa avesse appena detto, tanto che uno di essi si fece avanti a chiedere spiegazioni, mettendo ancor più profondamente a disagio il giovane Mizukiyo.
    Il cuore gli batteva forte in petto, non volendo ricordare certe cose e ancor meno dirle in giro, sentendosi in quel momento quasi sotto processo, e rispondendo così al nuovo intruso nella conversazione, a testa bassa e per niente contento.
    No. Parla del Mizukage eletto mentre Itai-sama era via.
    Troppa pressione, e troppe parole, alla fine non resse più quel confronto con chunin e jonin che lo fissavano.
    E-e comunque non sono affari vostri. Il genin abbandonò la stanza più agitato di prima, soffiando tanta aria da fargli gonfiare le guance, una volta fuori, e cercando da solo il vascello su cui sarebbe dovuto salire.

    Ore dopo, erano ormai già in viaggio, ed il genin se ne rimase chiuso quasi tutto il tempo nella sua cabina con un pensiero fisso: chi era il tipo mascherato? Una cosa era sicura, non gli piaceva per niente il suo modo di fare, né il voler essere così misterioso. Magari aveva ucciso il ninja della Riunione e gli aveva sottratto la spada; o magari si stava spacciando per qualcun altro; c'erano molte probabilità che fosse un nemico infiltrato per eliminarli dall'interno della squadra, e lui al momento era l'unico ad avere dei sospetti e che avrebbe potuto agire. Non poteva dirlo agli altri telepaticamente senza che lui lo sentisse, nè poteva avvertire il jonin e rischiare di essere scoperto, senza neanche avere delle prove. L'unica soluzione era occuparsi del problema personalmente.

    ...


    Aveva approfittato di un suo momento di riposo, ed era sgusciato nella sua cabina con tutte le precauzioni possibili, evitando di portare oggetti pesanti, togliendosi le scarpe e facendo meno rumore di quanto avesse mai provato a farne prima di allora. [Furtività] Aveva quasi trattenuto il fiato per evitare di emettere suoni ed ora lui era lì, difronte a lui.
    Lo odiava. Non lo conosceva ancora, eppure lo odiava. Odiava i sentimenti che gli stava trasmettendo, odiava il modo in cui gli parlò della Settima Riunione.
    "Il giovane ragazzo che ha aiutato i due kagecidi". Odiava quelle parole. Era diventato un kagecida? Lo si accusava proprio del crimine di cui la sua famiglia era stata marchiata? Come faceva a parlarne così placidamente?
    Quella spada non gli apparteneva. Poche cose il ragazzo ricordava, non prestando sempre molta attenzione ai dettagli; ma quella katana era ben impressa nella sua memoria e non apparteneva a lui. E mai uno Spadaccino kiriano avrebbe offerto la propria spada ad un tipo qualunque, o meglio, a nessuno, se non in punto di morte. E da quello che sapeva, la spada non era mai stata riassegnata.
    Chi era l'uomo mascherato? Più ci rifletteva, più le sue certezze crescevano, più le sue dita stringevano forte il manico del kunai che aveva in mano. La lama scintillante era l'unica cosa che brillava nella stanza grazie alla fioca luce di una lampada. Era così vicino da poter mettere fine alla sua vita in men che non si dica, eppure esitava. Sarebbe stato difficile da spiegare ed avrebbe potuto essere accusato di un omicidio ingiustificato di un compagno, ma in fondo sapeva che la verità sarebbe venuta a galla, una volta accertata la natura della spada. Non poteva fallire. Non doveva fallire. Ci sarebbe voluto un solo istante, poi avrebbe pensato alle spiegazioni.
    E infine lo fece.
    Con un gesto rapido e deciso, avrebbe affondato la punta affilata del kunai nel suo collo, [Slot Azione] lasciando che il sangue schizzasse fuori e si spargesse sul suo volto, per poi colare sui suoi vestiti, ma fu in quel momento che scosse la testa, tornando a fissare la porta di quella cabina che aveva difronte, mentre l'immagine di quell'azione svanisse dai suoi occhi e dalla sua mente.
    Era ancora dinanzi alla porta chiusa con il kunai in tasca, ma ancora non trovava il coraggio di fare una cosa tanto avventata.

    Andiamo, perché non ci provi? Sai che puoi farcela, hai già programmato tutto.


    ...Ci mancavi tu a completare il quadro. Dopo aver sbuffato, ignorando la voce del Sanbi, il genin si mosse lentamente alla sua destra, per poi prendere il passo verso il ponte superiore della nave dopo aver scacciato l'ultimo barlume di follia dalla mente.
    Forse mi sto immaginando tutto, devo solo calmarmi. Un po' di fresca brezza marina forse gli avrebbe fatto schiarire le idee, magari.

    Quasi giunti a destinazione, il Mizukiyo potè notare lo splendore di quelle strutture costruite nel bel mezzo dell'oceano, affacciandosi al parapetto, non avendo mai visto niente di simile.
    A quanto disse la ragazza della Luna, la base era dotata di molte misure di difesa, il che facilitava il compito, ma se fosse stata attaccata da ninja potenti, in 5 sarebbe stata un'impresa riuscire a respingere molti attacchi, soprattutto se due di loro non avevano grandi potenzialità dovute alla attuale fase lunare.
    C'era da dire, però, che tra loro c'erano anche un jonin ed un chunin, i quali avendo sicuramente molta esperienza, sarebbero potuti essere fondamentali,
    e ciò venne dimostrato anche dalla lucidità di pensiero e le lunghe domande e discorsi fatti dal sunese, il quale sembrava molto a suo agio con quel genere di chiacchierate.
    Gli sembrava incredibile che un ragazzo così giovane fosse un jonin, ma evidentemente doveva essere un bambino prodigio, o magari a Suna avevano metodi di addestramento molto diversi dai kiriani; in ogni caso, la sua presenza non potè che scoraggiare il Mizukiyo, che in quei momenti si sentiva inutile quanto una ciabatta rotta.
    Bè...e...separarsi mi sembra una buona idea. ...
    Poi se lei è in grado di creare sfere di cristallo per stare sott'acqua, potrebbe essere utile ispezionare anche di tanto in tanto...sott'acqua. Per sicurezza...
    Rispose Ryuu, alla domanda fatta dal jonin sulle loro opinioni sul da farsi.
    Stupido stupido stupido, quanto mi odio, potevo anche dire qualcosa in più. Uffa che palle.
    In quel frangente, al Mizukiyo sarebbe stato bene qualsiasi piano, affidandosi all'esperienza dei superiori e non volendo dire stupidaggini per evitare di sembrare ancora più inetto di quanto si sentisse.
     
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    Capitolo Primo


    Atto III
    Il Viaggio †



    Alle domande mie e di Hohenheim, immediatamente mi fu chiaro che la situazione era piuttosto complessa. Innanzitutto le fonti non erano concordanti tra di loro: questo significava varie cose. In primo luogo l'attacco poteva essere avvenuto su più fronti ma in una medesima zona, dunque le fasi dell'offensiva potevano essere risultate diverse; in secondo luogo lo shock poteva aver creato una sorta di illusione collettiva e si sa come vanno queste cose, una diceria diventa immediatamente una verità positiva. Infine era ipotizzabile anche una gigantesca tecnica illusoria che aveva effetti diversi dipendenti dalle menti che attanagliava.
    Quando poi vennero le effettive risposte alle mie domande la questione si complicò ulteriormente: i nemici che questo Occhio d'Argento s'era potuto procurare erano numerosi e tutti più o meno temibili. Ogni ipotesi di attacco che avevo avanzato poteva essere validata da alcune premesse. Il nodo della matassa era, in sostanza, molto ingarbugliato.
    Benché non fosse un'idea che avevo preso in considerazione, l'uomo che avevamo davanti ci diede altre informazioni estremamente utili riguardo su degli alleati ninja dell'Occhio d'Argento: infatti non tutti i ninja del vicino Villaggio della Luna erano profondamente in conflitto con i nostri protetti, anzi, una parte era loro alleata. Tuttavia i poteri di questi particolari shinobi dipendeva dalle fasi lunari e gli attacchi subiti coincidevano con i momenti di picco negativi.
    Hohenheim incalzò con altre domande; io mi ritenevo piuttosto soddisfatto, al che tacei. Buttai un occhio verso Ryuu che mi guardava con fare torvo. Probabilmente il mio aspetto lo indispettiva o forse il non avermi mai visto a Kiri.
    O forse vedermi con la spada di Keiji Kagome.
    Daishin, non appena il comandante si allontanò dalla stanza, si propose di gestire le comunicazioni tra i due team legandoci col sigillo della comunicazione mentale. Ti sento, Sunese. Risposi alla sua domanda. Fu in quel momento che mi avvicinai a Ryu, complimentandomi per quanto accaduto alla settima riunione. La cosa lo infastidì al punto che, dopo due rapide risposte, scappò piuttosto indispettito. Un atteggiamento puerile che non potevo tollerare. Spero di possa perdonarmo, Hohenheim. È un ragazzo istintivo. dissi al caposquadra. Fa' pure strada, io ti seguo. L'Elmo dell'Inquisitore si mosse annuendo leggermente e facendo passare davanti il jonin bambino.

    Poco prima di salire sulla nave, quando eravamo al porto, il Ninja di Suna si dimostrò piuttosto cordiale e tentò di stabilire un rapporto non strettamente verticale con noi. Non avrei fatto lo stesso per nessun motivo ma apprezzai il gesto sul momento. Davanti alle domande poste, parlai con sicurezza: No, in realtà no. Nessuna delle tecniche descritte può essere ricollegata a Kiri, salvo ovviamente cose come classiche esplosioni acquatiche o squali d'acqua. Ma qui si parlava di creature e potenze di scala decisamente maggiore. Feci una breve pausa, prima di parlare delle mie specializzazioni. A differenza di voi due io sono un combattente dalla corta distanza, spadaccino dissi, indicando Unagi al fianco e discreto infiltratore. Posso far affidamento anche su una creatura a me legata, Kyofu, in pipistrello, che è capace di potenziare alcune mie ninjutsu. In queste ultime, tuttavia, non ho ancora una conoscenza profonda e precisa come nelle taijutsu e nei kenjutsu.
    Non feci cenno alle mie protesi. Non era necessario.
    Giunti sulla nave, una rappresentante del Villaggio della Luna ci accolse. Insieme a lei su quell'enorme vascello c'erano almeno una ventina di persone. Troppe, per l'operazione che dovevamo intraprendere: le vite che rischiavamo erano tantissime e nessuno di loro era indispensabile se, come ci avevano detto, l'unica ninja era quella ragazza. Feci parlare la Kunoichi, di nome Kashmiri, prima di dire qualsiasi cosa: anzi, dapprima Hohenheim espose i suoi sempre calzanti dubbi. Sapresti anche definire la natura delle chele di quelle bestie che hai visto distruggere le navi? Insomma, c'è differenza tra una vera chela gigante ed una creazione di chakra. Mentre pronunciavo quelle parole comparivano all'orizzonte i complessi minerari verso cui eravamo diretti. Peculiari ed affascinanti seppur lottavano con la bellezza del mare, venendone sopraffatti. Il Sunese mi riportò la mia attenzione sulla questione mentre ero ancora ad osservare le onde che si scagliavano contro i piloni della piattaforma mineraria. Le sue domande, ancora una volta, erano estremamente chirurgiche. In che posizione ci troviamo rispetto agli altri obiettivi? La domanda era collegata a quella di Hohenheim. Quando il Jonin mi chiese di elaborare un piano, portai il braccio destro al mento dell'elmo tacendo un istante prima di parlare. Ryu, nel frattempo, rispose piuttosto imbarazzato. Parla pure liberamente. Sei qui per imparare. Dissi, spronandolo ad una opinione. Quella frase era però piuttosto insidiosa: seppur da un lato dimostrava incoraggiamento, dall'altro sottolineava il suo ruolo subordinato. Che avesse preso parola o meno, avrei proseguito: Sì, è necessario sapere quante navi abbiamo a disposizione. Siamo in mare aperto, questo posto è difficilissimamente difendibile, essendo esposto in ogni direzione. Il modo migliore sarebbe potersi permettere una vedetta volante, anzi, due, dirette nel medesimo senso sopra tutto il complesso. Senza navi, comunque, non potremmo avere una prima linea difensiva qualora l'attacco fosse in mare. Qualora l'attacco arrivasse per aria, invece ... quali sono le difese proprie della struttura? All'interno delle piattaforme sarà necessario disporre gli uomini in modo equo così da poter prevenire eventuali assalti, una volta superata la prima linea difensiva. Sarebbe ideale conoscere anche i percorsi di collegamento di queste strutture così da poter ideare anche un piano di rinforzi, se ce ne fosse bisogno e se dovessimo fronteggiare l'attacco su di un unico fronte. Avrei poi taciuto, rivolgendomi nuovamente ad Hohenheim. Lei cosa ne pensa?






    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 750
    Velocità: 600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note





     
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    Organizzare le difese


    III

    Lascio che sia Zon Wu a fare i convenevoli, mentre io rimango in silenzio, sorrido, mi inchino e saluto quando è necessario ed è richiesto del mio rango. Come sempre, mi limito a conformarmi il più possibile all'archetipo di Iga che sono nato per diventare. Almeno secondo il clan.

    Il volto severo, la gestualità militare e il tono inflessibile dell'Ammiraglio mi riportano alla mente la figura di mia nonna. Mentre ascolto il suo resoconto della situazione, le parole dell'anziana kunoichi sgusciano dai recessi della mia memoria fino a riaffiorare nella mia mente. Riesco perfettamente a immaginarmela mentre mi ripete che per essere un buon ninja è necessario sviluppare un certo grado di paranoia. Sostiene che il trucco stia nel non lasciarsi sopraffare. A volte penso che lei non sia stata in grado di rispettare il suo stesso avvertimento, rimanendo vittima delle ossessioni coltivate negli anni. Benché all'inizio l'avessi considerato un suggerimento orribile, l'esperienza mi ha obbligato a riconoscere che l'anziana matriarca non è priva di una certa saggezza. Anzi, ormai sono convinto del fatto che in certe situazioni sia necessario sospettare di qualunque cosa. E che quella che i Kami mi hanno messo difronte oggi ricade sicuramente nella categoria che richiede tutta la cautela e il sospetto di cui sono provvisto.

    Appena l'Ammiraglio ci consegna la mappa, mi metto subito a pensare come organizzare le difese. Delego a Zong wu la possibilità di fare domande per scoprire qualcosa di più sul nostro nemico. Io non perdo tempo e mi preparo immediatamente ad affrontare il peggio. Userò i miei cloni per pattugliare l'edificio e controllare ogni entrata. Avverto il mio compagno e le altre persone presenti, così da evitare che ciò che sta per succedere possa turbarli. Compongo un solo sigillo e 18 copie del sottoscritto fanno la loro comparsa. Senza sprecare tempo, vanno a disporsi come programmato. Ogni ingresso verrà sorvegliato da un clone, che analizzerà il chakra di chiunque provi ad entrare o uscire, prima di accordare il permesso. Il primo piano verrà pattugliato da un altro clone, oltre ai due posti alle entrate. Successivamente distribuisco un clone ogni due piani, ordinandogli di sorvegliarlo. I Daishin-copia avrebbero percorso continuamente il piano a cui sono assegnati, così da minimizzare la possibilità che qualcuno si intrufoli senza permesso. Inoltre, incominciando dal momento stesso in cui sono stati creati, i cloni usano le mie capacità di sensitivo per osservare e memorizzare le caratteristiche del chakra di ognuno degli individui che al momento si trovano all'interno dell'edificio, mentre io faccio lo stesso con le persone presenti al piano dove mi trovo. Sospettando che ciò non sarebbe stato sufficiente, avrei espanso i miei sensi per ovviare a ciò che i miei occhi e i simulacri non sarebbero riusciti a fare.

    Mentre ancora i cloni stanno sciamando all'esterno del ventinovesimo piano, intreccio una lunga sequenza di sigilli così da poter attivare la tecnica della comunicazione mentale. Se non ha nulla in contrario, Ammiraglio, userò una tecnica per permetterci di comunicare a distanza senza bisogno di alcuno strumento. Avverto, poco prima di completarla. Se l'uomo non avesse espresso rimostranze, mi sarei limitato a completare il rituale, andando quindi ad attivare la tecnica. Avrei messo in collegamento le mie copie e tutti i membri della flotta presenti nel raggio d'azione. Un rivolo di sudore scende lungo la mia tempia destra, mentre sento la stanchezza calarmi addosso come un velo pesante. Anche se non ho consumato molto chakra, nel mio corpo ne è rimasto ben poco e gli effetti di questa mancanza iniziano a farsi sentire. Lascio a lei il resto dei preparativi, Zong Wu. Io mi occupo di questo piano. Affermo, mascherando la stanchezza con un'espressione neutra. Poi, congedatomi dai presenti, prendo ad esplorare il piano occupato dall'ufficio dove l'ammiraglio ci ha accolto, i sensi tesi per cogliere qualsiasi segnale di pericolo. [Attività Leggera]

    Chakra totale: 54/60
    Ogni clone ha 2,75 bassi. Dasihin ha una riserva di 4/6,5 bassi. (Ho diviso il chakra per 19, arrotondato per difetto e distribuito il resto a Daishin)
    Riassunto: C'è un clone per un piano ogni due a partire dal terzo. Al primo piano ci sono 3 cloni. All'ultimo piano 2, uno all'entrata e uno che fa il giro. Al primo la situazione è la stessa: uno fa il giro del piano e gli altri due stanno alle entrate.
    Percezione: 12+ Vista Perfetta

    Percezione del Chakra [0]
    Speciale: L'utilizzatore può vedere il colore del chakra di una persona osservata. L'utilizzatore può scoprire alcuni aspetti del chakra: impronte possedute; alterazioni da tonici, droghe, tecniche speciali, possessioni e simili; quantità approssimata della riserva. [Da chunin in su]


    Sesto Senso [2]

    Arte: L'utilizzatore può percepire la presenza di manifestazioni di chakra entro 900 metri (3 passi); può essere applicata Percezione del Chakra. Sono necessari 2 round di concentrazione. (Consumo: Basso)
    [Da chunin in su]

    Arte dei Cloni [1]
    Arte: L'utilizzatore può allontanare tutti i cloni corporei generati da una tecnica di moltiplicazione fino a 10km, senza che questi si distruggano.(Consumo: Basso)
    [Da chunin in su]

    Tecnica Superiore della Moltiplicazione del Corpo
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Una (1)
    L'utilizzatore può scindere il proprio corpo in più cloni corporei. Possono essere creati entro 1,5 metri dall'utilizzatore o da un suo clone, potranno allontanarsi fino a 30 metri. Sono esteriormente e potenzialmente uguali all'originale. Possiedono 500 crediti equipaggiamento duplicati; non è possibile duplicare Bombe e Tonici. Se distrutti, rilasceranno una nuvola di fumo che concede occultamento ambientale parziale entro mezzo metro, per 1 slot azione; le informazioni possedute ritorneranno all'utilizzatore. Torneranno all'utilizzatore 1/8 dei danni subiti dai cloni, sotto forma di affaticamento; i tonici utilizzati dai cloni verranno conteggiati nei limiti dei tonici utilizzabili dall'utilizzatore. La vitalità è pari ad una ferita ½ leggera ogni grado ninja posseduto. Il chakra posseduto è diviso equamente tra tutte le copie create e l'utilizzatore; una volta disattivata la tecnica o distrutti tutti i cloni, il chakra residuo tornerà all'utilizzatore. Tutti cloni possono sfruttare la TS se attivata dall'utilizzatore; utilizzare e mantenere la tecnica speciale richiede tutti gli slot tecnica.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Medio)
    [Da chunin in su]

    Comunicazione Mentale
    Villaggio: Specializzazione
    Posizioni Magiche: Rituale (10)
    L'utilizzatore può comunicare telepaticamente a qualsiasi distanza con tutti; all'attivazione comparirà un fuuinjutsu su tutte le persone consenzienti presenti entro 1200 metri.Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    (Consumo: Basso)
    [Da chunin in su]


     
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