La furia del Risorto

Hohenheim ricadde con grazia qualche metro lontano dalla potente esplosione che aveva colpito in pieno il suo avversario. La sua astuzia aveva avuto la meglio ancora una volta e l'abile combinazione di effetto sorpreso e forza distruttiva della sua tecnica proibita aveva avuto la meglio su un avversario non poco ostico. Il prezzo però era stato alto. Hohenheim riuscì con difficoltà a controllare il chakra che gli permetteva di non affondare nel mare sotto di lui. Una profonda stanchezza gli intorpidiva il corpo e la mente. Il rituale non aveva solo consumato il suo avversario, ma lui stesso. Gli serviva riposo, nonostante l'inquisitore di Kiri fosse poco lontano a combattere la sua battaglia. Mentre una sua creatura di argilla, prelevava il nukenin in custodia, impedendogli di affogare, Il chakra del jonin bambino si tinse della calda tonalità verde del suo kiseki, che si apprestava a rimpolparne le forze. Qualche altro minuto ed avrebbe potuto soccorrere il suo compagno di squadra.

[...]

Il Risorto era decisamente un ninja dalle capacità fuori dal comune. Grazie agli Hai Urami, la sua agilità era garantita anche durante gli spostamenti aerei, e, sebbene con qualche difficoltà, era riuscito a gestire la serie di attacchi che il nukenin gli aveva portato.

Eppure la sua forza doveva ancora mostrarsi. L'ammiraglio pensava di aver inquadrato il suo avversario in quanto a velocità e potenza, per cui rimase spiazzato quando, il seguente colpo di falce, completamente superò la sua capacità di reagire. La pesante arma del Kaguya gli aprì un profondo squarcio sul petto, nonostante il nukenin avesse usato il chakra per aumentare la sua resistenza. AHH! Urlò brevemente di dolore mentre si portava la mano sinistra al petto, che si stava rapidamente riempendo di sangue. Con uno sforzo notevole, utilizzò la destra per deviare con il tirapugni la seconda parabola mortale della falce, dovendo nuovamente impastare una notevole quantità di chakra per tenere il passo. Tuttavia, la differenza di forza con il kaguya e la disparità tra le dimensioni delle armi era considerevole e gli strappò il tirapugni dalla mano, lanciandolo ad una decina di metri di distanza. Trovandosi alle strette, con il braccio sinistro ancora attaccato al corpo, il nukenin non era nelle condizioni di schivare un nuovo colpo, e ripiegò in una parata maldestra con l'ultimo tirapugni, e che comunque riuscì non perfettamente. Un nuovo, profondo taglio rosso gli si aprì sul lato destro del busto, facendolo capitombolare a terra. Per sua fortuna, quest'ultimo movimento involontario lo portò anche fuori dalla portato dall'aculeo osseo che il Kaguya aveva fatto emergere dal piede.

L'uomo, gravemente ferito, si rotolò a terra mentre con estrema difficoltà riuscì a portarsi alla bocca un tonico coagulanteTonico Coagulante Superiore [Tonico]
Questo tonico quando ingerito richiude ferite fino ad un valore massimo di Mortale ma non rigenera vitalità. Dose Massima: 2 al giorno.
Tipo: Supporto - Supporto
Dimensione: Minuscola
(Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 90)
[Da jonin in su] che gli richiuse le ferite, le quali lo avrebbero rapidamente portato a morire dissanguato altrimenti. Il nukenin si rialzò sulle proprie gambe. Anche se le sue ferite erano state chiuse, sentiva ancora il suo corpo pulsare per i colpi subiti. Allo stesso modo, notò che il suo rivale sembrava non aver accusato per nulla l'ultimo colpo che gli aveva inferto. In altre parole, si trovava in una situazione critica. Non gli rimaneva che una cosa da fare.

Sembra davvero che tu abbia mandato all'aria i miei piani...davvero non mi lasci altra scelta. Appoggiò quindi con violenza entrambe le mani a terraterra, lasciando che il suo chakra si diffondesse per il palazzo. Una profonda spaccatura si aprì nel terreno, serpeggiando rapidamente verso i tre pilastri principali del palazzo. La frattura entrò dentro di essi, spaccandoli senza pietà. Il palazzo urlò di dolore mentre un rumore sinistro si diffuse tra i gli altri elementi di sostegno, quelli secondari, decisamente sovraccaricati. Poi un colpo secco, ed il soffitto di tutto il piano crollò verso il basso, mentre la sede della Flotta si accartocciava su se stesso. Se il Kaguya avesse avuto il tempo di guardare verso il suo avversario, si sarebbe accorto che era sparito, probabilmente sfruttando una tecnica di spostamento veloce o teletrasporto. Il risorto aveva altri problemi a cui pensare. L'intero piano stava crollando e non c'era posto dove ripararsi. Se lo avesse colpito, il peso del crollo sarebbe stato fatale per molti uomini, e lo stesso Kaguya non avrebbe resistito a lungo. Cosa avrebbe fatto? Ed avrebbe avuto i mezzi per rintracciare l'ammiraglio dopo?