Shima no Kurāken

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    " Finalmente; il primo sputo di terra dopo quattro giorni in mare. Iniziavo ad avere la nausea di queste onde..."

    " Suvvia Boss, la nave ha superato egregiamente il test di resistenza! Non è da tutti superare i mulinelli e le onde del Mare di Giada! E poi, se posso, lei non mi sembra proprio un tipo di mare..."

    " E dici bene, Lulu. Già mi sono spinto in queste terre, anni fa quando ero ancora un chunin, e non mi mancava affatto la traversata. Tuttavia, dovevo vedere con i miei occhi le migliorie apportate da Hoshikuzu e queste sono le acque migliori per un test veritiero. Ora sbrighiamoci, che voglio accendere un bel fuoco e arrostire qualche cinghiale selvatico. "

    " Si signore! "

    Lulu era diventata proprio una marinaia provetta; il corso accelerato impartito dai pescatori di Durai aveva fatto scoprire in lei una nuova vocazione. Dopotutto, dopo la distruzione del Neko, lei aveva di fatti perso il suo lavoro e il suo giro di prostitute...doveva reinventarsi in qualche modo, no? Aloysius, invece, si era spinto così lontano da Oto per schiarirsi le idee: l'attacco di Kumo era storia recente e la faccenda sul come gestire Febh un punto di domanda ancora aperto...cosa doveva fare con quel dannato Yakushi, la cui testardaggine andava ben oltre le sue stesse capacità rigenerative?!
    Per lo meno la buona riuscita della traversata lo aveva messo di buon umore, la burrasca della notte prima aveva solo scalfito la parte esteriore dello scafo e distrutto una vela (prontamente cambiata prima dell'alba, quando lui ancora dormiva nella sua stanza provata). A dirla tutta, la nottata aveva preso una piega migliore quando Lulu si concesse al Mikawa mostrando le mirabolanti sue doti che avevano fatto di lei, anni prima, la gattina numero 1 di tutta Oto.

    Ad ogni modo, il piano di marcia prevedeva ora di approdare sull'isoletta, fare scorta di frutta, verdure ed animali, riposarsi ed infine ritornare al Suono. Sulle mappe ufficiali, quel piccolo concentrato di verde non era nemmeno segnalato: una frastagliata montagnola dominava l'80% della terra ferma e la restante parte era composta da spiagge sabbiose che avrebbero fatto invidia alle mete turistiche più in voga dell'intero continente. Perlomeno la ciurma avrebbe avuto un giorno di pace dopo le pericolose avventura passate.

    " Ormeggeremo nella parte posteriore, lì dove c'è quella rientranza. Non sia mai che qualche peschereccio o imbarcazione kiriana spintasi fin qui ci avvisti "

    Calata l'ancora, Diogenes non avrebbe preso parte alle operazioni di allestimento dell'accampamento; si sarebbe rivato dei panni sudici che indossava per tuffarsi in quelle acque cristalline. Il fondale era completamente occupato da una fitta barriera corallina, l'ideale per l'incredibile fauna ittica caratteristica di quelle zone; insomma, roba che nel mare salmastro che bagnava le coste del Suono si poteva solo sognare. Un gioiellino che aveva ben poco a che vedere con il territorio di Cantha non così distante: le miniere di Giada e il Generale di pietra e fango ancora gli procuravano qualche scherzetto nei suoi incubi notturni.

    Sarebbe rientrato alla base, allestita al confine tra l'appartata spiaggetta e la vegetazione, solo al tramonto, trasportando una gigante cesta ricolma di pesce, praticamente la cena per un intero esercito. Intanto anche i suoi uomini avevano trovato altro per allestire il banchetto: succulenti frutti rossi, verdura bollita e poi ripassata con il burro e addirittura della selvaggina (sui ci il Colosso ci si fiondò brutalmente). Due grossi falò davano luminosità e tepore mentre la birra e il sake avrebbero fatto il resto...sarebbe stata una bella serata!



    CITAZIONE
    OT/ Mappa A voi le belle cose ;) /OT


    Edited by DioGeNe - 14/5/2017, 17:02
     
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    Shima no Kuraken

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    Era ormai passato quasi un mese dall’epidemica riunione di Kiri e tutti gli innumerevoli eventi che ne erano stati, in un modo o nell’altro, connessi.
    La Zanna aveva fatto la sua mossa e Cantha la sua apparizione, ma la Nebbia non sarebbe stata ferma.
    E’ vero, molte erano state le perdite, soprattutto in vite umane, ma il Villaggio sarebbe risorto ancora più forte da tutte quelle avversità, ne ero certo.
    z6ooNnk
    Una cosa, però, era sicura: Cantha era un pericolo concreto.
    Una nazione che era stata quasi dimenticata, adesso possedeva una forza militare praticamente sconosciuta ma, soprattutto, un vero e proprio demone come leader…
    Deglutii al solo pensiero mentre guardavo il sole tramontare all’orizzonte, solo sulla prua della nave di mercanti che mi stavano trasportando ormai da qualche giorno. Ero partito da Kiri con il compito di recuperare informazioni su come la piccola flotta di Cantha che era attraccata alla Nebbia fosse passata inosservata per i mari ninja. Avevamo bisogno di sapere se potevano contare su alleati, basi, porti sicuri. Incominciai con il ripercorrere al ritroso i loro spostamenti.
    Dapprima fu semplice, le isole della Nebbia, in un modo o nell’altro, si erano accorte tutte del passaggio della flotta dalle vele rosse, sebbene i loro guerrieri e i ninja della Zanna erano stati ben abili da non far giungere le notizie a destinazione. Da lì passai poi a ripercorrere le cose dell’isola O’Uzu, ormai quasi disabitata. Anche lì la presenza di Cantha era stata notata, ma i pochi abitanti di quelle terre non avevano avuto in alcun modo la possibilità di opporsi o di sapere i loro intenti prima che il temporale si abbattesse.
    Ottenuto un nuovo passaggio per il Villaggio della Luna, parlai con il capitano della flotta; anche loro avevano avvistato le navi dalle vele rosse, provenire da oriente, ma dopo un breve dispiegamento di forze navali queste si erano subito ritirate in cerca di un porto più sicuro. Cantha non si avventurava mai così distante dalle loro terre, sicuramente qualcosa bolliva in pentola. Purtroppo il messaggero arrivò troppo in ritardo.

    A quel punto avevo praticamente due opzioni: tornarmene a casa a mani vuote, praticamente, oppure avventurarmi fino al limite estremo prima del Mare di Giada.
    Inutile dire la decisione di Akira Hozuki.
    TERRAAAA! Urlai, mentre un piccolo atollo con una grande parete rocciosa faceva la sua comparsa in lontananza.
    Dalla Luna mi ero sistemato in incognito su una nave di mercanti diretti verso il Mare di Giada. Non ero un ninja di Kiri, bensì un mercenario in cerca di nuove avventure. In cambio del passaggio, gli avrei offerto i miei servigi di protezione. Puoi dirlo forte, figliolo! L’ultimo pezzo di terra prima dell’immenso oceano. Dopo questo sputo di roccia rimetteremo piede a terra solo nel Continente di Giada! Dichiarò il vecchio mozzo di bordo, che stava passando lo straccio proprio dietro di me in quel momento. Ci faremo una bella dormita qui, stanotte! Raccogliamo un po’ di frutti esotici e ci accendiamo un bel falò! Continuò, prima di gettare a terra lo scopettone. Auff… Quante possibilità c’erano di trovare informazioni sui Canthiani in quel posto? Ma non c’è neanche un minuscolo villaggio? Un porticciolo? Non ci posso credere… L’uomo si grattò l’orecchio. Non te lo so dire, ragazzo. Nessuno di noi l’ha mai esplorata… Non ci interessa… Però c’è una cosa abbastanza inquietante: di notte si sentono strani rumori provenire dalla montagna. Alcun di noi pensano che sia un antico vulcano ancora attivo, ma io non la penso così. E’ come se qualcosa vivesse nella montagna… Ma meglio non indagare. Non si fa una bella fine a ficcare il naso negli affari altrui. Anche negli affari di vecchie isole dimenticate. Tu non preoccuparti troppo! Sarà una bella serata! Mi diede una pacca sulla spalla, prima di allontanarsi.

    Rimasi lì ancora qualche minuto, mentre l’isola, man mano, diveniva sempre più grande.
    Nessun abitante.
    Rumori dalla montagna.
    E fumi di bracieri all'orizzonte.

    Qualcosa non quadrava.

    Forse aveva ragione il vecchietto: sarebbe stata una bella serata.
     
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    Paradiso Selvaggio

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    Akira

    All'orizzonte il sole sembrava gettarsi nell'oceano, mentre gli ultimi raggi di luce coloravano il cielo d'arancione. Akira si sarebbe trovato difronte uno spettacolo che gli avrebbe fatto desiderare di essere giunto su quell'isola per una vacanza e non per un'importante missione. Spiaggia bianchissima, mare cristallino, vegetazione florida e incontaminata: niente a che vedere con l'aspetto cupo e grigio dei litorali del Paese dell'Acqua. Avrebbe potuto camminare per molto tempo, affondando i piedi nella sabbia calda, ma su quella spiaggia non avrebbe trovato altro che sassolini e conchiglie. Sciocchi ninnoli buoni da riportare a Meika come regalo, ma niente che l'avrebbe aiutato a rintracciare i suoi obiettivi. Sondando un po' l'ambiente, forse avrebbe notato che un lieve odore di fumo e carne cotta proveniva dalla foresta tropicale che copriva la parte più interna dell'isola. Oppure, se avesse alzato lo sguardo verso il cielo, avrebbe notato una colonna grigia levarsi dalla vegetazione non molto lontano da lui. Ad occhio e croce, non ci sarebbero voluti più di quindici minuti per raggiungerne la fonte. Poteva essere un buon punto da cui partire, no?

    Se il prode Kiriano avesse deciso di seguire quella traccia, facendosi strada tra la fitta selva, presto si sarebbe trovato a poter osservare un gruppo di uomini - 4 adulti e un altro sull'ottantina - seduti intorno ad un accogliente falò. Si erano accampati tra gli alberi, in uno dei rari punti il cui la flora si faceva meno densa. Avevano accesso il fuoco accumulando le fratte presenti nella zona, sedevano a terra o su dei tronchi e ognuno di loro aveva con sé una lancia in pietra. Le vesti tribali che coprivano i loro corpi, poco più che cuoio, pelli conciate e piume, lasciavano intendere che sull'isola il tempo dovesse essersi fermato, permettendo a quelle persone di ignorare quasi completamente gli anni di sviluppo conosciuto dai paesi continentali. Erano intenti a mangiare e a parlare tra loro, quindi, a meno che Akira non si fosse avvicinato troppo, non l'avrebbero notato. Non sembravano particolarmente minacciosi, ma forse sarebbe stato meglio non sottovalutarli. In ogni caso, ora stava a lui decidere come agire.



    Diogenes

    I suoi sottoposti non avrebbero faticato a racimolare tutto il necessario per preparare un banchetto degno di questo nome. L'isola su cui avevano attraccato pullulava di animali adatti ad essere cacciati e mangiati, inoltre avrebbero raccolto facilmente prelibati frutti tropicali e legna a sufficienza per alimentare, non uno, ma ben due grossi falò. In confronto alla asprezza dei territori di Oto, quel posto probabilmente gli sarebbe apparso come un vero paradiso. Eppure, in quanto a insidie e tranelli, quell'isola non aveva niente da invidiare al Bosco dei Sussurri. Purtroppo anche il Colosso avrebbe presto scoperto che quell'idillio nascondeva nemici in grado di fargli gelare il sangue nelle vene. Infatti, se durante la cena i fuochi gli avrebbe permesso di godere di un pasto sontuoso e di sconfiggere le tenebre, sui predatori della zona avrebbero esercitato la stessa malia che costringeva le falene ad esserne attratte.

    Il primo sarebbe giunto mentre Diogenes si stava ancora gustando le gustose carni della selvaggina. Sarebbe sbucata a circa 21 m in linea retta dai falò, direttamente dalla foresta. Era abituata a muoversi non vista e non sentita in quell'ambiente selvaggio e per i ninja di Oto sarebbe stato molto difficile accorgersi in anticipo della sua presenza. [Abilità]Copertura Parziale
    Furtività: 9 + tutti i Movimenti Perfetti.
    Con grande forza avrebbe scagliato quattro lance in pietra verso il gruppo di Shinobi, mirando alle teste dei suoi bersagli: Diogenes, Soi Fon, Lulu e Ashiro. [Attacco]Potenza: 40. Velocità e Forza: Viola +6
    Le statistiche sono uguali ad ogni lancio.
    Il primo a doversi mettere al riparo sarebbe stato il Colosso di Oto, poi la giovane donna che l'aveva accolto tra le sue braccia la notte prima, poi il gigante e infine l'altra giovane. I proiettili era stati tutti lanciati a pochi secondi di distanza l'uno dall'altro, ma, se fosse stato abbastanza rapido, Diogenes probabilmente sarebbe riuscito a salvare i suoi compagni. Tornatevene a Cantha! Urlò prima di svanire tra le fronde con la stessa rapidità con cui era comparsa. [Tecnica]Passo della Foresta
    Villaggio: //
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    Premessa la presenza di un'ambiente boschivo, l'utilizzatore può compiere un movimento rapidissimo e quasi impercettibile all'interno della vegetazione, spostandosi a piacimento. Il punto d'arrivo e il punto di partenza devono trovarsi oltre i 9 metri una fonte di chakra. Durante il movimento non è possibile effettuare nessuna offensiva. Dopo aver attivato la tecnica, l'utilizzatore non può compiere altre azioni: il round termina.
    Tipo: Taijutsu -
    (Consumo: Basso)
    [Da studente in su] La donna si sposta in diagonale di 18 m nella foresta. Si nasconde ed è considerata sotto copertura parziale.



    Bene, ecco finalmente il vostro post! Un inizio molto tranquillo per Akira e uno un po' più movimentato per Diogenes. ^^ Avete entrambi piena libertà di azione. Se c'è qualche problema, scrivetemi su Discord.
     
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    Tornare all'accampamento e vedere che tutto era già stato preparato fu una panacea per la mente stanca di Aloysius. Era partito con le due ragazze e la ciurma per monitorare lo stato di avanzamento delle sue imbarcazione da guerra, dopo le modifiche di Hoshi, ma la realtà era che voleva estraniarsi per un attimo da Oto e da Villa Mikawa. A volte nella sua dimora si respirava un'aria troppo pesante, sicuramente complice anche il fatto di avere così tanti ospiti, o meglio inquilini, con cui dover convivere: di certo avere tutti vicino era comodo sia per parlare dei suoi piani che per muovere le pedine con maggiore tempestività ma stateci voi a sentire i lunghi sproloqui di Ukitake, l'assordante ronfare di Ahiro o i bisticci tra donne (e non ce ne erano poche alla magione).
    Un po di avventura nel mare, come era solito fare quando era un chunin, gli avrebbe fatto bene e sarebbe tornato con più idee, o almeno più chiare, di prima.

    jpg

    " Vedo che ti sei dato da fare! "

    " Allora servono a qualcosa quelle enormi mani..."

    Disse Lulu con il suo solito fare allusivo. Ashiro rideva, come suo solito, ma essendo impegnato con la gestione del fuoco non disse nulla (non che di solito facesse discorsi lunghi e profondi); chissà quanti ne aveva preparati da quando era nato...dopo aver vissuto per dieci anni da solo nel Bosco dei Sussurri la vita all'avventura doveva sembrargli un giochino.
    Il resto degli uomini non era affatto intimorito da Aloysius, certo sapevano che era il loro datore di lavoro, ma non conoscevano affatto la famigerata nomea che il Colosso si portava dietro...e questa era un'altra cosa che piaceva molto al Mikawa; per una volta non era il Padrone del Sangue che doveva incutere timore con il solo sguardo. Di fatti tutti lo accolsero con entusiasmo alla vista del portentoso bottino e non persero tempo a privarlo di quel peso per iniziare a pulire i pesci e metterli sulla griglia artigianale piazzata sul fuoco.

    " Se ci fosse Dago sprebbe come cucinarli al meglio! Com'era quella ricetta al cartoccio con le erbette e il limone?! Aspettateeeee ci penso io! anzi sventrateli prima voi, io mi limito a fare la marinatura. "

    Quinsi Lulu si allontanò, portandosi anche l'energumeno mezzo analfabeta con se, e lasciò il Colosso da solo con Soifon; in realtà era una scusa, sapeva bene che la ragazza voleva parlargli e stava solo trovando il momento giusto per combinare la cosa...dopo anni passati a gestire gli intrighi delle gatte del neko aveva acquisito qualche "soft skill" no?

    " Aloysius ricordi quando mi prelevasti dalla casa di Shimaki e mi convincesti a venire con te? Allora mi avevi promesso che sarei diventata la numero uno, che avrei potuto aiutarti concretamente a cambiare le cose al Suono... "

    Erano seduti su di un grosso tronco, poco distanti dalla fiamma ardente. Diogenes non interruppe quella sua confessione, voglioso di sentire tutto quello che la giovane ragazza aveva da dire in proposito, quindi aspettò che continuasse:

    " Non sto dicendo di non aver imparato nulla, anzi, stare nel The e seguire la costruzioni delle navi, addestrandomi a governale è grandioso. Prima di questo mi hai fatto partecipare all'esplosione del bordello, per non parlare poi degli allenamento con gli altri alla villa...ma non riesco ancora a vedere il fine ultimo.
    Come può tutto questo aiutare Oto? "

    Aloysius poteva comprendere benissimo lo stato d'animo della sua seguace, dopotutto solo lui ed Eiatsu conoscevano il quadro completo di tutto il grande spettacolo mentre i singoli interpreti conoscevano solo il loro copione e quello dei loro stretti colleghi. Dunque il Garth fece ricorso al suo sangue, facendolo uscire dal palmo della mano per ondeggiare poco distante sul fuoco e pian paiano assumere le forme di quello che stava per dire.

    vSUMIaM

    " Guarda...questa è una casa. Immagina che sia Oto con tutti i suoi abitanti; fin quando è piccola essa rimane lontana dal fuoco e quindi al sicuro. Certo, rimarrà sempre la solita casetta insulsa e spoglia, con i suoi problemi e la sua relativa importanza...Se però questa casa inizia ad ingrandirsi, divenendo sempre più imponente, inevitabilmente essa si avvicina al pericolo e se non ha fondamenta solide...ecco che crolla inesorabilmente! "

    Il sangue in forma fangosa era privo di resistenza ed entrato a contatto con il fuoco si sfaldò inesorabilmente. La stessa cosa non acacdde quando il Mikawa generò una spessa lastra [5 Unità, Pot 50, Grande] a contatto con il fuoco e sulla quale andò ad "erigere" quello che poteva sembrare un modellino in scala della villa:

    " Se invece costruiamo fondamenta solide in grado di resistere alle difficoltà, allora possiamo star sicuri che il nostro sogno di grandezza non verrà meno alle prime difficoltà. "

    Un esempio banale che però l'Otese sperava fosse di ispirazione per la giovane combattente, ansiosa di andare avanti nei piani di conquista. Tuttavia Soifon non ebbe modo di rispondere e il motivo venne da una minaccia inaspettata e di estrema pericolosità; non capì bene cosa stesse succedendo perché vide solo Diogenes abbandonare il controllo sul sangue superfluo e posizionare il disco da poco creato di piatto, come per proteggersi da qualcosa [1 SD, Rif 700 con il sangue]. Sentì il suono sordo di un'arma cozzare contro la difesa del Mikawa ma ancora non aveva visto chi l'avesse scagliata. Aloysius, invece, si era ritrovato la figura estranea sbucare esattamente di fronte a lui, oltre il falò che stava già osservando, e per questo riuscì ad agire con estremo tempismo! Se, ad esempio, l'attacco gli fosse fosse partito alle sue spalle e non avesse già avuto un costrutto di sangue pronto all'uso, allora sì che sarebbe stato complicato cavarsela! Ma il Jonins sapeva che non era finita lì e soprattutto che la minaccia era fin troppo complicata da essere gestita dai suoi sottoposti, non presi alla sprovviista; non a caso il nemico aveva attaccato lui, proprio il più forte, quindi aveva qualche genere di capacità sensitive che gli permettessero di individuare i bersagli più pericolosi!

    " A terra! "

    Ma sapeva che la ragazza non avrebbe mai fatto in tempo visto che aveva ancora le mani indaffarate nella preparazione del pesce. Afferrò quindi il suo costrutto sanguigno e compiendo quella che un discobolo avrebbe definito una rotazione perfetta [2 SD, For 850, Precisione 700] scagliò l'improvvisato disco contro l'arma rivale riuscendo ad impattarlo a quasi un metro dal sul bersaglio designato. Matsumoto rimase impietrita mentre Ashiro, a quel punto, ebbe la conferma di essere sotto attacco (dopo aver intravisto qualcosa rivolto anche a boss) e, senza nemmeno preoccuparsi di veder partire il colpo, diede un forte calcio al tronco che stavano usando come tavolo su cui posare il cibo e vi si riparò prontamente [3 SD, Ordine Superiore -> Falange, Pot 50]. Parte della cena era andata perduta ma almeno la sua testa era ancora attaccata al collo!
    Quanto a Soifon, la quale aveva seguito tutta la scena ma che non si stava affatto preoccupando per lei, Aloysius riuscì a proteggerla semplicemente avvolgendo con un braccio quel piccolo corpicino seduto accanto a lui, facendo si che l'arma impattasse contro la sua nerboruta spalla [4 SD, Basso, Res 900, Ferita Leggera].

    " Ne riparleremo dopo. Organizza la difesa, potrebbero essercene degli altri..."


    E si lanciò all'inseguimento della figura che aveva visto tra i cespugli. In effetti poteva non essere il suolo nemico ma almeno accorciando sul primo avrebbe potuto difendere tutti con maggiore efficacia. E poi ora che sapevano di essere sotto attacco, i tre gregari avrebbero potuto cavarsela da soli; erano stati addestrati proprio per potergli essere di aiuto e non di intralcio in situazioni di questo tipo!

    Tornatevene a Cantha...parole che devano diversi spunti di riflessioni. L'isola a quanto pare non era disabitata e doveva esserci un conflitto aperto con l'enorme impero a sud-est del Paese del Mare che un acerbo Aloysius aveva avuto modo di visitare. In effetti non dovevano essere molti gli occidentali a spingersi fino ai confini del Mare di Giada, apparte qualche peschereccio o imbarcazione kiriano in vena di avventure.
    Ovviamente la ragazza, si perché la voce gli era sembrata femminile, non era più lì e Diogenes aveva abbandonato da tempo la via dell'inseguitore. Ma sapeva che non poteva essere andata lontano che che magari un contatto sarebbe stato ancora possibile. L'alternativa sarebbe stata arare l'intera zona attorno a lui e cercare di stanare colei che gli aveva attaccati dal suo nascondiglio; tuttavia optò inizialmente per l'approccio meno distruttivo:

    " Non siamo di Cantha ma Accademici! Esci fuori, non abbiamo cattive intenzioni e non nutro risentimento per la tua imboscata! Nessuno si è fatto male, possiamo ancora rimediare. "

    Vero, più o meno, più che altro perché non aveva nessuna voglia di iniziare una guerra anche lì, durante la sua "vacanza". Avrebbe atteso un po prima di tornare dai suoi; dopotutto le speranze di ricevere risposta erano bassissime, ma almeno aveva comunicato la verità sulla loro identità. Sapeva che girare in tondo nella foresta sarebbe stato praticamente inutile, soprattutto se aveva difronte un ninja esperto di furtività; di certo era molto forte visto a che velocità e con quale forza riusciva a scagliare le sue armi. Tornato nella spiaggia avrebbe recuperato una delle lance per esaminarle più da vicino, il pericolo sembrava passato e aveva potuto notare che i suoi tre uomini avevano già disposto tutti a mo di cerchio utilizzando le palme e le casse come ostacoli dietro cui difendersi.

    " Pietra...sicuramente tribale ma tremendamente efficacie! La punta è stata intagliata con tecniche rudimentali ma è riuscita a lacerare a penetrare di quasi un centimetro nella mia spalla. Il manico in legno bilancia perfettamente il peso della punta, è incredibile come con questi due semplici elementi siano riusciti ad ottenere un'arma quasi di grado jonin! "

    " Quindi è scappata? Siamo al sicuro ora? "

    " Non posso dirlo con certezza ma credo che quest'isola non sia il paradiso che abbiamo tutti pensato fosse."

    Mentre diceva queste cose stava facendo uscire una buona dose di sangue dalla ferita e lo stava analizzando alla luce del fuoco, come per osservarne eventuali impurità.

    " Veleno? "

    " Non me ne meraviglierei a questo punto; meglio essere prudenti. Ad ogni modo credo che per voi non sia saggio rimanere sull'isola...prima sono riuscito a proteggervi ma solo grazie ad un pizzico di fortuna. "

    " Allora andiamocene tutti. Dopotutto non abbiamo nulla da fare qui! "

    Cantha, perché la ragazza li aveva scambiati per gente di quelle terre? Soifon aveva ragione, non aveva seno rimanere, ma con quella semplice parola l'interesse di Aloysius era stato ormai catturato e se a questo si aggiungeva anche che su quell'isola ci doveva essere gente molto forte (vista la qualità dell'assalto appena respinto) il sangue Mikawa aveva già iniziato a ribollirgli nelle vene!

    " No, io resterò per investigare. Voi tenetevi a distanza dalla costa e monitorate se qualcuno lascia o arriva all'isola...datemi tre delle vostre ricetrasmittenti, ve ne basta una per rimanere in contatto con me. Se non dovessi farmi sentire per più di un'ora non esitate a tornare ad Oto a vele spiegate, intesi? E non abbassate la guardia anche sul mare, se l'isola è abitata dobbiamo supporre conoscano bene anche come muoversi lontano dalla terra ferma."

    " Ok...come vuoi tu, Aloysius. "

    :::

    Sapendo che la ciurma sarebbe stata più al sicuro, il Garth avrebbe potuto agire con molta più tranquillità ed autonomia. Matsumoto sapeva che non aveva senso discutere quando lui si metteva in testa una cosa e così era in quella situazione; inoltre il trio aveva visto praticamente la morte a pochi centimetri dal loro volto solo qualche minuto prima ed era logico affidarsi alla forza del boss in quel frangente...non era un caso se aveva indossato anche la sua armatura.

    Due cloni di Sangue sarebbero stati i compagni di avventura di Aloysius per tutta la notte [Clone di Sangue, Tecnica Economica, Medio di riserva ciascuno] e li avrebbe usati per passare al setaccio l'intera isola, avanzando furtivamente in formazione rettilinea ad una distanza di massima di 700 metri dal Mikawa situato al centro [Arte dei cloni, Ricetrasmittenti, Vista notturna]. I Due alter ego avrebbero comunicato real time con Diogenes aggiornandolo su tutto ciò che di sospetto avessero visto o percepito e al tempo stesso ognuno di loro avrebbe ricreato una mappa mentale di come fosse fatta l'isola in maniera da ricomporla perfettamente una volta che fossero stati distrutti e i loro ricordi assimilati dal creatore. La regola era evitare di ingaggiare e cercare di raccogliere più informazioni possibili; fin quando non avesse capito cosa stava accadendo su quell'isola sarebbe stata inutile qualsiasi prova di forza.

    QWa3xWY

    " Ci sarà da divertirsi! Ahahahah "



    CITAZIONE
    Vitalità Diogenes rimanente: 26.5/27.5 (Leggera alla spalla dx)
    Chakra Diogenes utilizzato: 25 Manipolazione + 10 Impasto + 40 cloni + 60 chakra donato ai cloni = 135/1250

    Cloni di Sangue - "Chi Bushin"
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Serpente (1)
    L'utilizzatore può creare un clone corporeo di sé, sfruttando minimo 2 slot di sangue, entro 3 metri; potrà spostarsi entro il raggio d'azione della tecnica speciale. Non possiede conoscenze del ninja; ha 500 crediti equipaggiamento ed è parienergia l'utilizzatore. Ogni clone ha 3 leggere di vitalità. Ogni clone può parlare. L'utilizzatore può concederli, all'attivazione, una riserva di chakra a piacere; una volta disattivata la tecnica o distrutti tutti i cloni, il chakra residuo tornerà all'utilizzatore. Quando distrutto, creerà una pozza di sangue pari agli slot adoperati.Tipo: Ninjutsu - Chiiton
    (Consumo: Medioalto)
    [Richiede Manipolazione del Sangue II]
    [Da genin in su]

    Ricetrasmittenti
    Speciale: L'utilizzatore può donare ricetrasmittenti ai suoi alleati in grado di interfacciarsi tra di loro o con una qualunque abilità di comunicazione. In questo secondo caso, i costi e i limiti di distanza rimangono invariati. Tra ricetrasmittenti, invece, il segnale ha raggio di 1 km.[Da jonin in su]
     
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    Shima No Kuraken


    II

    Non ci volle poi molto per comprendere, una volta messo piede sulle calde spiagge del piccolo atollo su sui ero giunto, quante informazioni di vitali importanza avrei potuto recuperare sul misterioso Impero di Cantha.
    Nessuna.
    Auff. Sbuffai, immaginandomi già tornare alla Nebbia senza alcuna notizia degna.
    Ma almeno sarei tornato abbronzato.
    Il ninja più bello di Kiri, accompagnato da una carnagione olivastra, avrebbe distrutto cuori in ogni paese ninja. Se solo Meika fosse stata nella mia testa, mi avrebbe fatto credere di essere risucchiato da una spugna zombie.
    In realtà era una situazione in cui mi ero già trovato, bloccato in un limbo mentale insieme a Sanjuro dopo essere stato drogato, ma questa è un'altra storia.
    Facciamo così, aspettatemi fino a domani mattina. Se non torno partite, altrimenti torniamo indietro. Mi rivolsi all'equipaggio dell'imbarcazione sulla quale ero giunto nell'isolotto, prima di incominciare a passeggiare sul bagnasciuga, da vero turista nebbioso.

    Sembrava un vero e proprio piccolo angolo di paradiso, rimasto incontaminato da qualsiasi tipologia di inquinamento umano. Chissà quanti animali dovevano vivere in quell'ambiente. Rigogliose palme e altre tipologie di vegetazioni si estendevano quasi a perdita d'occhio, stagliandosi imperiose in confronto all'azzurro del cielo.
    Azzurro.
    Azzurro e grigio.

    Grigio?
    Fumo.
    In alto, dopo gli alberi, fin su al cielo, verso le poche nuvole.
    Fumo?! Questo può significare una sola cosa... CENA! Poteva stare a significare anche presenza di nemici, avversari, pericoli, draghi, ma ognuno aveva la sua priorità.
    D'altronde, siamo quello che mangiamo.

    Non ci volle poi molto a giungere a pochi metri da quello che scoprii essere un simpatico gruppetto di autoctoni. Cinque uomini, di cui uno visibilmente anziano, intorno ad un falò, pronti a banchettare.
    Lo stomaco emise un ulteriore brontolio. Non potevo resistere, ma i pericoli erano troppi.
    Non dovevo incutergli timore, d'altronde ero uno straniero per loro, e probabilmente non erano abituati a vederne molti.
    Dovevo sfoderare tutte le mie doti di affabulatore e diplomatico in carriera.
    Dovevo ottenere la loro fiducia... Se volevo mangiare.

    AUGH! Sbucai dal cespuglio, con le mani in alto ma con, probabilmente, un tono troppo stentoreo per chi non voleva spaventare degli ignari commensali. NON NEMICO! NON NEMICO! Avrei continuato, muovendo le labbra in modo osceno e accompagnando ogni sillaba scandita da un duplice movimento delle mani, come se fossero loro a parlare e non la mia bocca. IO AKIRA. AKIRA AMICO. AKIRA NON NEMICO. NON FARE MALE AD AKIRA. Avrei continuato, avvicinandomi lentamente. AKIRA... Avrei atteso un ultimo istante. Le parole andavano scelte con cura.
    AKIRA FAME! AKIRA VOLERE COSCIOTTO! E quest'ultima frase sarebbe stata accompagnato da un triplice scuotimento del bacino, da vero indigeno.

    Incorreggibile.
     
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    Fiducia


    II


    Diogenes


    Nascosta tra le ombra della fitta vegetazione che ricopriva quella porzione dell'isola, Niyok osservò contrariata il suo avversario difendersi abilmente da ognuno dei proiettili che gli aveva scagliato contro. Solo una lancia era riuscita a scalfire la pelle dello straniero, infliggendogli soltanto una ferita superficiale.Hai fatto un errore nella difesa. Subisci due Leggere. La riduzione massima data dalla differenza tra forza e resistenza è pari a metà della potenza dell'arma. In effetti né l'uomo né i suoi accompagnatori avevano l'aspetto dei ninja che erano sbarcati pochi giorni prima, ma questo non avrebbe avuto alcun impatto sull'accoglienza che intendeva riservagli. Che fossero di Cantha o meno, dovevano lasciare l'isola il prima possibile. Non poteva rischiare che venissero catturati dagli uomini di Unalaq.

    Se le lance non erano riuscite a scoraggiare quell'uomo, ora Niyok era decisa a usare le maniere forti per spaventarlo e convincerlo a fare immediatamente ritorno da dove era venuto. Avendolo visto creare i cloni e non avendo usato alcuna tecnica o abilità per mischiarsi alle sue copie, la Cacciatrice avrebbe atteso l'uomo nascosta tra la boscaglia attorno ad una zona in cui gli alberi si facevano più radi. Appena Diogenes fosse sbucato in quella radura di circa 15 m di diametro, Niyok sarebbe sbucata dal punto diametralmente opposto. Rimanendo a circa 14 m di distanza, senza dire una parola, avrebbe incominciato a comporre una breve sequenza di sigilli. [Slot Tecnica 1&2]
    Dono di Byakko
    Villaggio: Suna
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    La Zanna di Byakko può potenziare il successivo Ninjutsu eseguito dall'utilizzatore entro 3 round, aumentandone la potenza di 30, aggiungendo la natura Fuuton alla tecnica. La tecnica causerà anche Sanguinamento (DnT Medio). Se usata per potenziare un Fuuton la potenza è aumentata a 40. Se usata per potenziare un Katon la potenza è ridotta a 20. La tecnica si attiverà automaticamente se effettuata una tecnica offensiva tramite uno slot tecnica, anziché uno slot tecnica avanzato.Tipo: Ninjutsu - Fuuton
    (Consumo: Medioalto)
    [Da chunin in su]


    Sospiro della Foresta
    Villaggio: Specializzazione Esperto in Ninjutsu
    Posizioni Magiche: Drago, Gallo, Topo, Bue, Gallo (5)
    L'utilizzatore può emettere un tornado di vento orizzontale dal diametro di 9 metri e la gittata di 24 metri, la potenza sarà pari a 90.Tipo: Ninjutsu - Fuuton
    (Consumo: Elevato)
    [Da jonin in su]
    Tecnica Rapida + Azione Rapida per attivare Sospiro della foresta

    90 (Sospiro della Foresta) + 40 (Dono di Byakko) +10 (Concentrazione) + 10 (Talento a Dono di Byakko - Impronta) + 20 Ninjutsu Inarrestabile (Ad entrambe le TA) + 25 Tecnica Naturale ( Sospiro della Foresta) + 25 Tecnica Naturale (Dono di Byakko) ---> Potenza totale: 220
    Modalità Eremitica IV ---> Le Dimensioni del tornado sono aumentate del 100%.
    Concentrazione: Viola + 8 tacche
    La giovane kunoichi avrebbe scaricato un gigantesco tornado contro il Colosso di Oto, che si sarebbe trovato direttamente in corrispondenza del centro dell'enorme colonna d'aria.

    Sicura che quel colpo non sarebbe bastato ad ucciderlo, Niyok gli avrebbe parlato ancora, prima di preparasi ad attaccarlo nuovamente. Questo era il mio ultimo avvertimento. Abbandonate immediatamente l'isola o morirete tutti. Indipendentemente che fossero caduti per mano sua o per quella di Unalaq, la Cacciatrice non aveva dubbi. Persistere nel volere ignorare le sue parole li avrebbe condotti a morte certa. [Note]Passa meno di un minuto dal momento in cui crei i cloni. Gestiscili come preferisci. Puoi farli continuare nell'esplorazione, se vuoi.


    Akira


    Agli autoctoni decisamente non piacque il comportamento del giovane shinobi di Kiri. Irritati dal comportamento irrispettoso di Akira, gli uomini si sarebbero immediatamente alzati, impugnando le loro lance e avrebbero circondato il ninja, puntandogli le armi alla gola. Se non avesse fatto altre stupidaggini, l'uomo più anziano, rimasto seduto al suo posto, l'avrebbe tolto da quella situazione piuttosto spiacevole. Abbassate le armi. Senza un solo sospiro di protesta, tutti i guerrieri obbedirono all'ordine tornando ad occuparsi della carne e del fuoco. Il mio nome è Hakoda, sono uno degli sciamani dell'isola. Qual è il tuo nome, ragazzo? Mentre l'uomo si occupava delle presentazioni, allo shinobi sarebbe stato offerto da bere e da mangiare. I guerrieri avevano catturato selvaggina in grande quantità, quindi Akira avrebbe anche potuto abbuffarsi, senza turbare i suoi ospiti. È raro che degli stranieri vengano a farci visita, ma ci siamo sempre vantati di essere un popolo molto ospitale. In un momento diverso ti avrei invitato a passare più tempo nelle nostre terre per poterne ammirare le meraviglie, ma oggi devo chiederti di andartene il prima possibile. Ti forniremo noi un'imbarcazione con cui raggiungere l'isola più vicina, se non ne hai una. Se Akira avesse chiesto più informazioni, lo sciamano avrebbe cercato di spiegare la situazione il più semplicemente possibile. L'isola non è sicura. Questa notte, mio fratello Unalaq... Lo sciamano era chiaramente turbato. ...proverà ad assimilare i Quattro Spiriti Guardiani. Proveremo a fermare il rituale, ma se dovessimo fallire, Unalaq dominerà l'intera isola e avrà abbastanza potere per essere una minaccia anche per voi ninja del continente. Il tono della voce, così come i suoi gesti e il suo sguardo, suggeriva che stava dicendo la verità. Devi andartene al più presto se non vuoi essere ucciso o diventare un suo schiavo. Torna a casa e avverti i tuoi compagni, cosicché possano porre rimedio al nostro peccato, se dovessimo fallire stanotte. Se Akira si fosse rifiutato di abbandonare l'isola, l'uomo avrebbe scosso il capo con disappunto. Se così hai deciso, non ti ostacoleremo. Almeno ti prego di darmi ascolto per un'ultima volta: mio fratello si è impadronito del Respiro di Suzaku. È grazie a quell'artefatto che è riuscito a soggiogare gli altri sciamani e la maggior parte dei guerrieri. Noi siamo riusciti a sfuggirli perché soltanto io so come resistere all'influenza di quella reliquia. Hakonda estrasse una piccola fiala che conteneva un liquido lattiginoso e la mostrò al Kiriano. I miei antenati la chiamano Lacrima di Genbu. Bevila, se non vuoi che anche la tua mente venga sopraffatta dal potere del Respiro. Appena l'anziano mostrò il tonico ad Akira, uno dei guerrieri seduti intorno al fuoco lanciò un'occhiataccia al suo superiore. Evidentemente quel gesto doveva averlo molto turbato. [Note]


    Edited by Bartok. - 12/2/2018, 10:08
     
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    Shima no Kuraken


    III


    Ehm...
    Esclamai, mentre una gocciolina di sudore freddo scendeva lentamente dalla mia fronte alla guancia, fino a cadere definitivamente a terra.
    Evidentemente il mio approccio ai nativi di quell'isola doveva essere risultato particolarmente pericoloso, visto che di sicuro non poteva essere stato sgarbato sebbene questi parlassero correttamente il mio stesso linguaggio.
    z6ooNnk
    Indigeni permalosi? Non ci potevo credere. Era molto più probabile che si fossero spaventati alla vista di uno straniero, soprattutto se armato e soprattutto se malintenzionato verso la loro cena.
    Io almeno avrei reagito come loro. Comunque...
    Fatto sta che mi ritrovai ben presto quattro diverse punte di lancia rivolte verso la mia gola, e solo pochissimi centimetri di vuoto a separare l'acciaio dalla carne. Alzai ancor di più le mani al cielo, confidando di non essere perforato a tradimento.
    Oooook... Niente cosciotto... Bastava dirlo subito... Mica ci si deve arrabbiare...
    Per fortuna, come spesso accade, fu l'anziano a prendere la posizione dominante nel gruppo e a salvarmi la pellaccia. Hakoda era il suo nome, e sciamano dell'isola il suo ruolo. Io sono Akira Hozuki, vengo dal Villaggio della Nebbia... Sono alla ricerca di uomini di Cantha... Uomini rossi, molto cattivi... Se ne son visti da queste parti? Domandai, mentre gli uomini più giovani ritornavano ad occuparsi della carne e del fuoco.
    Senza attendere un ulteriore invito, ci misi poco a sedermi tra il vecchio e un indigeno come se fossi loro storico amico... E ad azzannare un pezzo di carne. Mhhhh.... SQuiSCito... Parlai con la bocca piena di selvaggina, mentre azzannavo famelicamente il cosciotto tra le mie mani. Grazie mille!
    Gli indigeni, a contrario di quel che avevo inizialmente pensato, erano molto generosi e ospitali, e lo sarebbero stati addirittura di più se fosse stato un buon momento per loro e la loro isola. Mh? Andarmene immediatamente? Che succede? E' colpa degli uomini di Cantha per caso? Chiesi all'anziano sciamano, evidentemente turbato.
    L'uomo mi rivelò come suo fratello, uno sciamano di nome Unalaq, stava cercando di completare un antico rituale. Avrebbe tentato di assimilare i Quattro Spiriti Guardiani, per dominare sull'isola e non solo... Eh? Quattro Spiriti Guardiani? Che roba è? Esclamai, innervosito dalla questione. E di che peccato parli? A cosa ti riferisci? Chiesi, questa volta serio, allo sciamano.
    Non conoscevo e a stento capivo quello di cui stava parlando, ma il turbamento e l'ansia in quell'uomo erano percepibili da chiunque. Veramente un uomo solo può essere così pericoloso? In cosa consisterà questo rituale? Continuai a domandare. Se mi stai dicendo che siete in pericolo, non me ne posso andare. Mi alzai dal masso sul quale ero seduto, indicandomi da solo il petto con il pollice della mano destra. Io sono Akira Hozuki, e voi mi avete sfamato. Vi aiuterò. Fermerò questo Unulaqoso e libererò la vostra gente. E' una promessa. Sorrisi, come sempre. E poi anche a Kiri abbiamo un potente sciamano, sicuramente percepirà questa vibrazione nelle vostre cose sciamaniche da sciamani. Devo aiutarvi per forza, mi dispiace! Allora? Abbiamo un piano o lo andiamo a prendere semplicemente a calci nel sedere?

    C'era un solo modo per aiutarli, ed era bere una sorta di intruglio magico chiamato la Lacrima di Genbu.
    Per resistere ad un altro artefatto sciamanico chiamato il Respiro di Suzaku.
    Per salvare persone che a stento conoscevo e che stavano guardando in maniera evidentemente preoccupata la strana fialetta in mano all'anziano.
    In una storia di cui non stavo capendo pressoché nulla.

    Niente faceva presagire a nulla di buono.

    A nessuno.

    Tranne che a Akira.

    Nessuno avrebbe mai bevuto "a buio" quella sostanza.

    Nessuno.

    Tranne che Akira.

    Ok. Presi dalle sue mani la fiala, e mandai giù il contenuto senza indugio.

    Che gli Spiriti Guardiani me la mandino buona.
     
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    Viaggio Mistico


    III


    Diogenes

    Diogenes salta il turno. Può riprendere la giocata senza penalità al prossimo giro.


    Akira


    L'anziano sciamano rispose con sincerità alle domande del Kiriano. La voce e il suo volto trasmettevano senza filtri il grande rammarico provato dall'uomo. Quarant'anni fa, mio fratello Unalaq ha scelto di sottoporsi alla prova dei Quattro guardiani, le divinità che proteggono quest'isola, per diventarne il nuovo portatore. Tutti gli anziani della tribù gli avevano sconsigliato di farlo, perché il veggente aveva visto dell'impurità nel suo spirito e se avesse tentato, i Quattro l'avrebbero rifiutato. Lui non volle ascoltarli e affrontò comunque la prova. Come vaticinato dal saggio Orlaq, fallì, venne marchiato come indegno e messo a morte. Mi opposi con tutte le mie forze alla decisione del Consiglio e ottenni che venisse esiliato. Ascoltare l'amore che provavo per lui, invece che le tradizioni, è stato ciò che ci ha condotto a questo punto. Questo è il peccato con cui dovrò convivere per sempre. Lo sguardo mesto dell'uomo si perse qualche secondo nel fuoco accesso al centro accampamento, poi riprese a rispondere. I quattro guardiani, Genbu, Byakko, Seiryu e Suzaku, sono le divinità che adoriamo. Ognuna rappresenta un elemento, una stagione e un punto cardinale. Ciò che rende veramente pericoloso Unalaq è il suo desiderio di assimilare dentro il suo spirito l'entità stessa delle quattro Bestie Sacre. Non si accontenterà di diventare il loro rappresentate: vuole porre fine alla loro esistenza. Se dovesse riuscire in questo proposito, diventerà molto più pericoloso di uno dei nove Bijuu. Per questo, potrebbe essere un pericolo anche per i ninja del continente. Prese una borraccia di cuoio e ne bevve un sorso. Non è degli uomini di Cantha che ti devi preoccupare. Sono sbarcati qui prima di voi e sono già stati soggiogati dal Respiro.

    ˜



    Akira si risvegliò sdraiato in una distesa di neve. Se avesse provato a capire per quanto era rimasto incosciente, gli sarebbe stato impossibile trovare un risposta. Per quanto si sforzasse, non sarebbe riuscito a capire se aveva perso i sensi per una notte, una settimana o un anno. Alzatosi in piedi, guardandosi intorno non avrebbe visto altro che una sterminata pianura ricoperta di neve. Soltanto verso Nord, molto in lontananza, avrebbe visto un rilievo roccioso stagliarsi verso il cielo per chissà quanto. Se avesse guardato in alto, non sarebbe riuscito a vedere una fine: la cima di quella montagna era nascosta dalle nuvole. Inoltre, si sarebbe presto reso conto che, per quanto la neve cadesse lenta dal cielo, non aveva assolutamente freddo. Anzi, si sarebbe trovato perfettamente a suo agio in quell'ambiente.

    Proprio quando avesse deciso di muovere qualche passo, il Kiriano avrebbe visto la neve difronte a lui, iniziare a vorticare verso l'alto e ammassarsi fino ad assumere le forme stilizzato di un uomo alto poco meno di un metro. Quello strano simulacro dall'aspetto antropomorfo avrebbe iniziato a emettere dei suoni. Akira, fa attenzione. Ti trovi nel regno di Genbu. Il tuo copro sta ancora dormendo. Avrebbe riconosciuto immediatamente quella voce: era lo sciamano, Hakoda! Se avesse provato a distruggere quel pupazzo di neve, si sarebbe riformato pochi istanti dopo. Mi spiace per averti fatto questo, ma non avevo alternativa. Ora non c'è tempo, se sopravviverai ti spiegherò tutto. Affronta la prova e sconfiggilo o anche tu dovrai patire lo stesso destino che spetta a mio fratello! A quel punto, il simulacro si sarebbe dissolto con la stessa velocità con cui era comparso. [Esperienza Sciamanica]



    Edited by Bartok. - 18/6/2018, 18:30
     
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    Quello che piombò su Aloysius nel mentre della sua attività di perlustrazione fu qualcosa di eccezionale: un maledetto tornando di dimensioni abnormi si palesò difronte al Mikawa senza dargli possibilità di scampo. Era stato pedinato, fin da quando aveva generato i cloni, e il rivale aveva atteso il momento perfetto per generare il suo jutsu micidiale!

    " Oh cazzo! "

    eAUqhEF

    Aloysius aveva evidentemente iniziato con un atteggiamento fin troppo spensierato quella sua gita sull'isola; come biasimarlo dopotutto, quella doveva essere la sua settimana di vacanza! Ma lo scontro si era portato su un livello ben più alto di quanto visto in precedenza e il Garth avrebbe dovuto ricorre a gran parte del suo potere per non rimanerci secco. La colonna d'aria era troppo grande e fin troppo rapida per poter essere schivata: l'unica cosa da fare era racchiudersi nel suo bozzolo protettivo e sperare di non farsi troppo male. I geni Mikawa si riattivarono istintivamente e il sangue andò a miscelarsi in quel modo inconfondibile per chiunque avesse mai visto Diogene combattere per andare a formare una perfetta sfera; un qualunque manipolatore avrebbe avuto la netta impressione di essere difronte ad un vero maestro in quell'arte tanto raffinata quanto macabra e micidiale. La combinazione di svariate abilità salvò Diogene dal contatto diretto con il mega fuuton ma la difesa eretta in quel misero tempo a disposizione non durò poi molto [1 TA, Circolo Mikawa (Impronta Oscurità, Ninjutsu Talentuose) + 1 TB Controllo Assoluto del Garth (Tecnica Economica, Ninjutsu Talentuose) -> Pot 50+10+10+40+10 = 120]; come una bolla di sapone il potente chiiton venne spazzato da quel vento micidiale e ciò costrinse Aloysius ad una seconda difesa. Pochi sigilli fecero ingigantire i capelli del Mikawa avvolgendovisi completamente [2 TB Simulacro di Spine (Tecnica Rapida, Ninjutsu Talentuose) -> Pot 15 + 10 = 25] ma quando l'Otese capì che nemmeno così non avrebbe garantito l'incolumità del suo corpo fu costretto a ricredersi sull'effettiva pericolosità di quel posto. Alzato da terra per la spinta micidiale della tecnica, non gli rimase altro che permettere che il vento intaccasse il suo corpo [Basso, Res 900 -> Media diffusa -> 3 PF (Continua, continua)].

    Una piccola porzione dell'isola era stata completamente distrutta: ciò che rimaneva di alberi rocce e terra si sparsero in ogni dove lasciando solo la coltre nel raggio di azione del fuuton. Quando però questa si diradò, la piccola stolta che aveva osato attaccarlo uscendo allo scoperto avrebbe visto il corpo del Mikawa sorprendetemene intatto, sebbene con gli abiti strappati.

    " Questo non è stato molto carino; è così che si trattano i turisti?! "

    Era stato ferito perché colto di sprovvista e soprattutto perché mai avrebbe creduto di trovare qualcuno tanto potente in quel posto dimenticato da dio; tuttavia se era una vera battaglia quella che la guardia (a questo punto era lecito crederlo) voleva, allora Diogene non si sarebbe tirato di certo indietro, non ora che aveva saggiato la forza degli indigeni del posto!

    " Abbandonate chi? Ci sono solo io sull'isola, ho mandato i miei uomini via. Sono un Jonin del Suono e non sono venuto qui per fare guerra a nessuno! Ma se davvero hai voglia di uno scontro alla morte con me, allora sappi che non avrò pietà per nessuno e ridurrò l'isola intera in cenere. Se combatti per qualcuno allora pondera bene sulla tua scelta. "


    Questo era davvero l'ultimo avvertimento; Al Mikawa sarebbe andata bene qualsiasi risposta, appagando da un lato la sua curiosità e il suo intelletto, dall'altro il suo sangue. Un atteggiamento bellicoso sarebbe stato accolto con una celere risposta da parte del Colosso: i geni avrebbero attivato la circolazione accelerata dei Mikawa e improvvisamente il corpo del Garth avrebbe raggiunto il primo stadio della macchina da guerra che in realtà era [3 TB (Intuizione), Sangue Acido (Sinergia Cremisi)] . Dunque avrebbe alzato le mani facendo comparire alle sue spalle due costrutti di sangue di grandi dimensioni e senza pensarci due volte li avrebbe manipolati per muoversi insieme a lui contro il nemico: la kunoichi aveva dimostrato di avere una potenza di fuoco enorme e ottime doti da inseguitrice ma come se la sarebbe cavata in mischia con uno dei combattenti più forti del continente?
    I due ammassi di sangue vennero scagliati all'unisono in direzione del centro di quell'esile corpicino alla velocità standard per il Mikawa, la stessa che aveva trucidato decine e decine di nemici [1 SA, Manipolazione del Sangue, 5 Unità (Grande) x2, Traiettoria Speculare -> Pot 50, Vel = 850, For 700]. Intanto Mumei e Vermiglio Roccia e Sangue vibravano speranzose di essere adoperate nello scontro e Aloysius era pronto ad accontentarle; sfoderò la lama dal fodero e si scagliò sul suo obiettivo [2 SA, Avvicinamento] coperto dalla minaccia dei due costrutti cremisi. Accorciata la distanza che li separava, l'Otese avrebbe iniziato la sua sequenza di attacchi con un affondo al collo un istante dopo la difesa sui due ammassi di sangue, mostrando fin da subito l'abnorme porta del suo braccio unito alla lunga katana [3 SA, Affondo dx -> Vel 600, For 850, Pot 50]. Lento, voi direte, ma l'obiettivo del Mikawa era scoprire come quella combatteva in mischia, il suo stile e soprattutto quanto potere gli bastava per sopraffarla. Lasciò la presa sull'impugnatura, lasciando che la lama cadesse a terra e si scagliò mediante una poderosa spinta di gambe a braccia aperte sul ventre della ragazza tentando di bloccarla in una morsa micidiale [4 SA Basso, Vel 675, For 850]. Sia in caso di successo che non, le cose non si sarebbero messe bene per la poverella. Una schivata, infatti, avrebbe reso la rivale completamente scoperta ad un subdolo utilizzo dell'arma del Garth: manipolandola al pari del suo stesso sangue, Aloysius avrebbe direzionato la lama contro la testa nemica, bruciando la misera distanza che li divideva in un attimo [5 SA (Assalto Perfetto), Intinta nel Sangue, Chiiton Acidi, Sangue Nero, Offensiva Perfetta, Stile di Combattimento Perfetto -> Pot 60 (+10 Bagno di Sangue se 3 SA a segno) + Indebolimento + Corrosione, Vel = 925, For 700]. Tutt'altra storia rispetto al primo attacco fake. Nel caso in cui invece la presa fosse andata a buon fine, le nerborute braccia di Aloysius (le stesse che avevano bilanciato la forza pura dello Yonbi o del Nibi) avrebbero semplicemente impedito alla ragazza qualsiasi spostamento per difendersi da Mumei.

    Se la via bellicosa non fosse stata l'unica percorribile o se al termine di quella serie di attacchi, la ragazza si fosse ricreduta sulle intenzioni dell'Accademico, quello avrebbe accettato il confronto verbale e avrebbe provato a scoprire qualcosa in più su quel posto:

    " Perché ce l'hai così tanto con gli estranei che mettono piede sull'isola? Ho come l'impressione che stia accadendo qualcosa di strano qui e desidero comprenderlo. "

    :::

    Intanto i cloni, i quali essendo in contatto radio con l'originale sapevano tutto di quello che stava accadendo, continuarono la loro missione di avanscoperta: sarebbero stati solo di intralcio ad Aloysius se quello davvero aveva intenzione di combattere e far riversare il suo sangue su quel paradiso naturale. C'era da scoprire perché la kunoichi autoctona non voleva intrusi e soprattutto il motivo di quel plurale usato per gli estranei. Già qualcun'altro aveva messo piede sull'isola e se si per quale scopo? Forse l'atteggiamento della ragazza era così bellicoso perché intanto dei reali nemici stavano minacciando il suo popolo.
    Dunque i due cloni si sarebbero divisi i compiti, optando per una missione specifica piuttosto che un setacciamento generico dell'isola: uno si sarebbe diretto sulla costa, cercando di percorrere il perimetro di quel lembo di terra alla ricerca delle imbarcazioni di possibili sbarcanti mentre l'altro si sarebbe addentrato nel cuore della vegetazione, alla ricerca di un qualche tipo di villaggio o insediamento. Avrebbero cercato di rimanere sempre a portata di ricetrasmittenti ma, qualora una pista gli avrebbe condotti più lontani, non avrebbero interrotto le loro ricerche e avrebbero comunicato l'ultima posizione utile e la direzione intrapresa. Ad intervalli regolari avrebbero macchiato la corteccia di un albero o un sasso con il proprio sangue in maniera tale che il vero Diogene avrebbe avuto modo di ricostruire i loro spostamenti, all'interno del raggio massimo consentito dalla sua tecnica [Arte dei Cloni, 10 Km]. Il Mikawa, così come i suoi cloni, non erano maestri di furtività ma a differenza dell'originale i due alter ego avrebbero tentato di muoversi con cautela, evitando combattimenti inutili e mimetizzandosi nella natura circostante: se davvero c'era qualcun altro su quell'isola prima o poi lo avrebbero scoperto.




    CITAZIONE
    OT/ECCOMI! Scusate per il ritardo XD /OT

    Vitalità Diogenes rimanente: 21.5/27.5
    Chakra Diogenes utilizzato: 135 + 45 prima combo tecniche + 30 simulacro + 30 sangue acido + 50 costrutti + 20 Impasti + 45 manip. mumei = 355 /1250
    Chakra clone1: 30/30
    Chakra clone2: 30/30

    Circolo Mikawa
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può creare un guscio sferico o una sfera di raggio variabile di potenza pari a 50. Richiede la Manipolazione di 4 Unità di sangue per il guscio, 8 Unità per la sfera. Percepire il mondo esterno è difficoltoso; chiunque all'interno del circolo ha un malus di -3 a Percezione. Il mantenimento costa slot tecnica.Tipo: Ninjutsu - Chiiton
    (Consumo: Alto / Mantenimento: Medio)
    [Raggio: 1 metro per livello di TS]
    [Richiede Manipolazione del Sangue III]
    [Da chunin in su]

    Controllo Assoluto del Garth
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Nessuna (3)
    L'utilizzatore può potenziare una Chiiton avente potenza o un costrutto di sangue manipolato tramite la tecnica speciale, trasformandolo in una tecnica avanzata: non richiede slot azione/tecnica per la manipolazione. La potenza è aumentata di 50, la manipolazione o la tecnica potenziate non hanno consumi di chakra. La potenza totale massima è pari a 90. è possibile utilizzarla in combinazione con qualsiasi Chiiton sfruttando uno slot tecnica base anziché avanzato.Tipo: Ninjutsu - Chiiton
    (Consumo: Basso ogni 10 di potenza totale)
    [Richiede Manipolazione del Sangue V]
    [Da jonin in su]

    Continua, continua
    Speciale: L'utilizzatore è in grado di diventare più potente ogni volta che viene ferito. Ogni ferita Leggera subita gli dona 1 Punto Ferita (PF). Ogni PF dura 3 round prima di venire meno inutilizzato e gli effetti durano solo nel round di utilizzo. Non è possibile autoinfliggersi ferite per aumentare PF. Ogni PF può essere impegnato in una sola abilità. è possibile accumulare massimo 3 PF.[Da genin in su]

    Sangue Acido
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Nessuna (4)
    L'utilizzatore può rendere il sangue manipolato acido. Il sangue acido causerà Dolore (DnT Medio). Riduce di 10 la potenza necessaria a distruggere un oggetto.Tipo: Ninjutsu - Chiiton
    (Consumo: Medio / Mantenimento: Mediobasso a colpo)
    [Richiede Manipolazione del Sangue III]
    [Da chunin in su]

    Sinergia cremisi
    Talento: L'utilizzatore può utilizzare Sangue Acido in combinazione con un chiiton utilizzando uno slot tecnica, invece che slot tecnica avanzata, una volta ogni due round. Non utilizzabile in combinazione con altri talenti.[Da genin in su]

    Intinta nel Sangue
    Speciale: L'utilizzatore può manipolare Mumei come se fosse un costrutto di sangue. Richiede la manipolazione di 5 Unità di sangue, la potenza massima di ogni attacco è pari alla potenza massima della tecnica speciale. Il danno è calcolato come se l'attacco fosse portato da un costrutto. Non può modificare la forma o la consistenza della spada.[Da genin in su]

    Bagno di Sangue
    Speciale: L'utilizzatore, qualora ferisca tramite Mumei un rivale, incrementa la potenza dell'arma di +10. Il potenziamento massimo è +20; trascorsi 2 round senza ferire il rivale il potenziamento diventa nullo. Il potenziamento è possibile 1 volta a round.[Da chunin in su]

    Chiiton Acidi
    Speciale: L'utilizzatore può applicare Sangue Acido anche ai Chiiton e a Mumei.[Da genin in su]

    Sangue Nero
    Talento: L'utilizzatore può rendere il sangue soggetto alla tecnica "Sangue Acido" nero, causando Indebolimento per 2 round, una volta ogni due round. Non utilizzabile in combinazione con altri talenti.[Da chunin in su]


    Edited by DioGeNe - 29/6/2018, 16:33
     
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    Shima no Kuraken


    IV


    Quel che stava succedendo in quella isola era la più comune tra le storie possibili in un romanzo d'avventura per ragazzi.
    La quiete e la stabilità prima dell'evento dannoso per una comunità, ovvero la prova fallita da Unalaq per la sua sete di potere. Il fratello buono che si impegnava per salvarlo ma che, in questo modo, diveniva solo il mezzo motore che avrebbe condotto la sua comunità nel caos.
    Per fortuna, a quel punto, arrivava il giovane eroe a risolvere la situazione.
    Per sfortuna, però, il giovane eroe in questo caso era Akira.
    Ok, quindi tuo fratello ha rosicato e ora tenta di fare il fenomeno. Nulla che non si possa risolvere con un paio di calci nel sedere, no? Quindi, tornando a noi, che diavolo ho bevuto e a cosa serve? Avrei esclamato, prima che un brivido salisse lunga la schiena e...

    Ehhhhhhh! Mi svegliai come da un lungo sonno, alzando improvvisamente il busto dalla soffice neve che mi circondava. O diavolo... Portai la mano alla testa, strizzandomi gli occhi, a cui non volevo credere. Che diavolo c'era in quella fiaschetta? Questo è un trip niente male... Peggio delle camomille di Sanjuro... Da una splendida isola tropicale, mi ero risvegliato in un'immensa taiga ricoperta dalla neve.
    In lontananza, un un'unica ombra si stagliava tra il bianco innevato e il cielo scuro: un enorme punta rocciosa, alta fino al cielo.
    Ci volle un attimo, dopo che mi fui messo in piede, affinché uno strano pupazzo di neve, quasi come creato dal vento e dall'ambiente stesso, prendesse forma davanti a me, Ahh, ok, sto ancora dormendo, capito. Esclamai, quasi rassicurato da quell'evento.
    Purtroppo la verità non era così bella. Cosa significa che sono nel regno di Genbu? E come diavolo sarebbe che sto ancora dormendo?! Me la presi con il pupazzo di neve, prendendolo per le spalle e scuotendolo. Come non avevi altra scelta?! Di che prova parli? Chi devo sconfiggere? Waaaaargh! Urlai, frustrato, ormai consapevole che il dado era tratto. Immagino che io sia in una di quelle posizioni dove stai dormendo ma se ti accoppano qui fa una brutta fine anche il tuo corpo, vero? Indovinato? Auff... Incrociai le braccia, in una smorfia di dissenso.
    Vabbè, ormai direi che non si può fare altrimenti. Scrollai le spalle.
    Sicuramente non si poteva dire che ero un tipo che se la prendeva subito o che se le legava al dito.
    Non ho idea di quel che devo fare, ma immagino che quella montagna laggiù c'entra qualcosa, vero? Bene, questo è il momento di darmi qualche risposta o di dirmi buona fortuna!
    E, in effetti, non avrei aspettato più di qualche secondo prima di incominciare a camminare tranquillamente verso l'oscuro monte.

    E pensare che Sanjuro non era nemmeno lì in quel momento. Sarebbe stato fiero di me.

     
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    Akira

    Il ninja di Kiri camminava da solo in quelle fredde lande: il problema era che forse il contrasto fra il bianco del terreno innevato e la vastità di quella montagna, ma il giovane non sembrava mai avvicinarsi, anzi, ad ogni passo la distanza non mutava mai, era come restare sempre fermo nella stessa posizione.

    Lui non lo sapeva e, ormai, lo sciamano non poteva più dirglielo, ma avrebbe dovuto sentire molto più freddo, un freddo che avrebbe dovuto entrare fino alle sue carni, avrebbe dovuto indebolirlo, ma questo non sarebbe successo e non per un caso, ma per una precedente esperienza del giovane kiriano, un'esperienza che lo aveva legato al Freddo, quello vero.
    Né lo sciamano all'esterno avrebbe capito il motivo di questa sua particolare "resistenza", né, appunto, il tonto kiriano, ma qualcuno ne era consapevole, una voce che si sarebbe ben presto palesata in una nuova forma di neve, una forma molto più grande, pressoché mastodontica, rispetto al piccolo pupazzo che aveva dato voce all'indigeno poco prima.
    Sei un essere strano, giovane individuo, un uomo toccato dal Freddo, quello vero.
    Forse per questo ti senti degno di percorrere la via di Genbu prima di tutte le altre? Non il caldo fuoco di Suzaku, l'implacabile respiro di Byakko o le brillanti acque di Seiryu, ma la gelida roccia di Genbu che è Inverno e Stasi?
    , avrebbe detto la voce (e probabilmente Akira non avrebbe capito metà di ciò di cui quella "presenza" parlava).
    Forse, se avesse alzato lo sguardo oltre le figura, l'Hozuki avrebbe visto due lune dorate aprirsi per qualche attimo in mezzo all'oscurità della montagna nera, due lune che parvero studiarlo, prima di richiudersi lentamente, quasi annoiate.
    Da tempo molti non provavano la via di Genbu. L'ultimo ha ottenuto la via di Suzaku, perché il fuoco del rancore bruciava caldo in lui e questo ha alimentato la fiamma; la tribù dell'Artiglio Dorato ha trovato a chidare la brezza dell'Autunno, ma cosa farai adesso contro Genbu che è Stasi?, chiese ancora la voce ed in quel momento, Akira avrebbe visto le sue spade apparirgli nelle mani, o forse non erano propriamente le spade, solo una forma "onirica" delle stesse, ma poco cambiava, le avrebbe sentite solide nelle proprie mani e pronte all'uso, mentre l'individuo nero restava immobile, fermo, ora con le braccia conserte, ad osservarlo.
    Al Kiriano la prima mossa.

    Diogenes

    Niyok rimase impressionata dalle azioni dello sconosciuto, anche se evitò di darlo a vedere, pronta già a continuare lo scontro, dopo le parole dello sconosciuto, che si era etichettato come un "Jonin del Suono", ma una voce la fermò all'ultimo, evitando ogni contrasto.
    Aspetta, Niyok. ed a quelle parole, il Mikawa avrebbe visto apparire una gigantesca tigrehttps://icon2.kisspng.com/20180704/ikw/kis...06836425058.jpg, che si sarebbe piazzata, camminando sinuosa e calma, fra i due combattenti.
    Naoto-sama, avrebbe semplicemente esordito la fanciulla verso il felino, Questo straniero potrebbe cadere vittima di Unalaq come tutti gli altri: ha visto la sua forza! Se questa forza finisse nelle mani dell'Usurpatore, nessuno dei Sacri Guardiani sarebbe in salvo., osservò preoccupata la fanciulla.
    Se tu lo affrontassi, anche dopo una tua vittoria, ne resteresti sfinita, persino il più debole degli attuali servitori dell'Usurpatore potrebbe sconfiggerti in quel momento, ed il nostro signore Byakko sarebbe in pericolo più che mai.
    Egli ti ha accettato perché tu sei determinata come l'Autunno, puoi mietere ciò che va sradicato, ma con la giustizia nel tuo cuore, non agisci con cieca furia e passione. Ha apprezzato la tua bontà di cuore e determinazione.
    , spiegò il felino ed a quelle parole la fanciulla chinò il capo, dimostrandosi concorde.
    Allora la tigre si rivolse al Mikawa: Sei potente, straniero, questo non può essere negato, ma proprio per questo ti chiedo di abbandonare l'Isola. Il mio nome è Naoto, uno dei maestri della tribù dell'Artiglio Dorato, una delle tante tribù sacre a Byakko, la Grande Tigre del Cielo d'Occidente.
    Sei giunto su quest'isola in un momento sfortunato: un Usurpatore cerca di prendere per se un grande potere e ha scoperto come controllare l'altrui volontà.
    Una piccola legione del luogo che chiamate Cantha è già stata vittima del suo potere, ma tu, tu sei potente, se prendesse anche te, allora costui potrebbe completare ciò che ha iniziato.
    , questa la richiesta della Tigre al ninja di Oto.

    [...]

    Intanto, il clone del Mikawa che avanzava lungo la costa avrebbe incontrato la nave con cui Akira era arrivato fin lì, ma di loro avrebbe solo potuto capire che erano, di fatti, semplici marinai.
    Ben più interessante ciò che l'altro clone avrebbe trovato: una legione di uomini, o almeno quello sembrava, con le loro voluminose armature rosse, erano due dozzine, armi al fianco e tutti immobili, fermi, il volto vuoto ed un qualche strano kanji inciso sulle fronti.
    Non si sarebbero mossi per tutto il tempo che il clone li avesse osservati, almeno che non gli si fosse avvicinato.
    Allora la storia sarebbe potuta cambiare... ma stava al clone decidere.

    ----------------

    CITAZIONE
    Prendo il ruolo di QM e ricominciamo in modo soft per Diogenes ed un pizzico più animato per Akira.
    Io auspicherei che per il 29 (Settembre 2018 è sottinteso) ci siano ambo i posts, così andiamo avanti, ma vedete se riuscite ^^
     
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    V


    Mi trovavo dentro ad uno strano livello di sogno onirico indotto da un qualche genere di strano elemento liquido che avevo ingurgitato alla buona, ma, agli occhi di un passante, il mio stato d'animo non sarebbe sembrato poi tanto differente da chi stava facendo un'allegra passeggiata domenicale.
    E, in effetti, quella situazione non andava ad essere neanche troppo diversa da un'allegra domenica qualunque in compagnia di Sanjuro, anzi, almeno quella volta non era stato ne drogato - eccessivamente, nda - ne rapito, ne costretto a correre nudo per Genosha o isole affini.
    Il segreto nel trovare le forze e le energie per continuare a muoversi, anche da drogato o nudo in un'isola ghiacciata, era avere un obiettivo, un luogo da raggiungere, e vedere quel fine, poco a poco, avvicinarsi.
    Non era così, almeno quella volta.
    Ma che diamine! Esclamai, diretto verso il vento. Quelle cavolo di montagne! Non mi avvicino mai! Scalciai via la neve con un piede. Dove diamine mi ha portato quel vecchio sciamano?! Buttai le mani sui fianchi, mentre riprendevo la mia avanzata solitaria.
    E c'è anche un leggero venticello eh, speriamo non peggiori il tempo. Non che lo sapessi ma, come tutto in quel posto, anche il clima e il tempo non sarebbero mai cambiati.

    Almeno così sembrava.
    Quasi come all'inizio di quel strano sogno, la neve e il vento dinanzi a me iniziarono a danzare.
    Solo che questa volta era molto più grande di prima.
    Un'enorme figura umanoide, anche se sembrava quasi priva di una forma fisica precisa. Era una figura nera e oscura, e sembrava aver preso vita per qualche strano elemento mistico.
    Istintivamente mi posizionai in guardia, pronto a difendermi, ma la figura non mi attaccò. Si limitò a parlare.
    Il Freddo, la gelida roccia di Genbu che è invernoe stasi, il caldo fuoco di Suzaku, il respiro di Byakko e le brillanti acque di Seiryu.
    Tante parole.
    Un'unica risposta.
    Eh? Inclinai la testa verso destra. Ma di che stai parlando? Incrociai le braccia, mentre questo continuava a parlare e, dietro di lui, per un attimo, lungo il dorsale della montagna, due grandi occhi lunari parvero aprirsi, salvo poi richiudersi immediatamente.
    Oooooook. Non capisco a che gioco giocate qui, ma sto incominciando ad annoiarmi. E, mentre dicevo quelle parole, due spade apparsero come d'incanto nelle mie mani.
    Voleva che combattessi? Che razza di prova era quella?
    Genbu, che sei Inverno e Stasi, dico bene? Tutto molto chiaro, non c'è che dire, ma forse, come saprai, c'è uno sciamano pazzo che ha dei piani non propriamente carini verso gli abitanti di quest'isola, e che vi venerano come divinità. Loro sono in difficoltà. Loro hanno chiesto il mio aiuto. E io li aiuterò. Feci un passo in avanti verso l'oscura figura. Hai ragione, io ho avuto il Freddo dentro, per più tempo di qualsiasi altro essere umano su questa terra, e ora esso è parte di me. E io supererò la tua prova. Supererò la tua via. E poi la via di Suzaku. Dopo ancora quella di Byakko. Infine quella di Seiryu. Io supererò tutte le vostre prove, qualsiasi cosa mi metterete davanti. Perché devo proteggere chi mi ha chiesto aiuto. Il mio sguardo non si mosse di un millimetro mentre pronunciavo le mie parole di sfida verso la grande figura.
    Quindi... Genbu, che sei Inverno e Stasi... Piacere, hai davanti Akira Hozuki, la bestia albina di Kiri e portatore del Freddo. Colui che supererà tutte e quattro le vie. Le lame vennero lasciate cadere a terra.
    A lui, adesso, la scelta.
     
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    La ragazzina non sembrava intenzionata a finire lì lo scontro; aveva colto di sorpresa il Mikawa procurandogli una ferita diffusa, seppur non preoccupante per la sua salute, ed era pronta a fronteggiare il sangue del nemico con i suoi temibili fuuton. A piazzarsi tra i due combattenti, tuttavia, fu una tigre dalle anomale dimensioni, probabilmente una creatura di contratto e anche molto potente. Placò con poche parole le'animo turbato della ragazza e, dimostrandosi largamente più accogliente di quest'ultima, spiegò all'Otese la situazione in cui vessava l'sola e il perché di quell'attracco turbolento.
    Il Colosso, d'altro canto, non sapeva nulla di Byakko, della tirbù dell'Artiglio Dorato e di Unalaq...il sangue gli era salito rapidamente alla testa a causa di quell'accenno di scontro e fu solo grazie ad una parolina magica pronunciata dall'animale che ritrovò la lucidità per non fare una carneficina.

    " Cantha hai detto? Le loro navi hanno attraccato qui? Quando? "

    GPo9UKe

    Lì su quel lembo di terra situato proprio alle porte dell'Impero tanto temuto, lo stesso che aveva assaltato Kiri non estrema facilità qualche settimana prima, stava accadendo qualcosa di strano ed improvvisamente quella che doveva essere una traversata di svago si tramutò in un'allettante avventura che poteva avere ripercussioni nel complicato panorama internazionale. L'interessa di Aloysius era ormai stato catturato e delle semplici parole di scoraggiamento nel restare sull'isola non sarebbero state sufficienti a convincerlo ad andarsene:

    " Sembra che abbiate un problema serio e che questo Usurpatore sia molto forte. Faccio parte di una delegazione che ha lo scopo di portare la pace nel continente e, anche se voi siete distanti dalle coste più vicine della mia terra mi sento in dovere di aiutarvi. Siete forti, non voglio negarlo, ma è chiaro che siete nella merda e io ho braccia forti per spalarla. "

    Qualche menzogna non guastava [Recitazione], dopotutto Diogenes non era né il prototipo di Accademico né un bastardo senza cuore...avrebbe dato loro una mano ma non per salvarli senza ritorno bensì per avvicinarsi a quell'antica tribù evidentemente ricca di segreti. Autunno, così avrebbe ribattezzato la sua assalitrice, era forte e se vi erano altri indigeni parimenti abili o anche più significava che quella gente si era spinta ben oltre il canonico nello studio delle arti ninja. Jutsu e abilità che avrebbero fatto gola a chiunque, figuriamoci ad un malato di potere come il Garth.

    " Ho due cloni in giro per l'isola. Ora sono troppo distanti per entrarvi in contatto ma presto ritorneranno e sapranno aggiornarmi su quello che sta accadendo. Sono un abile stratega, se mi renderete partecipe della vostra linea di difesa potrei suggerivi alcune strategie d'azione. Mi servono dati alla mano: di quanti combattenti disponete? Armamentario? Stazioni strategiche all'interno dell'isola? Ho sentito che parlavate di Sacri Guardiani; chi o cosa sono? Possono darci una mano oppure sono preziosi che vanno difesi ad ogni costo? E in questo caso, perché? Avete già individuato la posizione dell'Usurpatore? Di quante forze dispone? "

    Quella situazione gli ricordava tanto ciò che era accaduto nella foresta della Rosa, quando Khorne lo chiamò a se e i Kenkichi si riunirono per combatterlo. Un Dio della guerra, una tribù a lui devota, il potere di piegare la volontà altrui...la storia si stava ripetendo ma questa volta il Colosso avrebbe fatto di tutto per rimanere padrone del proprio corpo.

    Intanto il clone che aveva trovato i soldati in rosso sarebbe rimasto nascosto per almeno altre due ore; si sarebbe accertato dell'immobilità (con tutta probabilità indotta da quel fuuinjutsu sulle loro teste) di quegli uomini e, rimanendo nascosto nella boscaglia li avrebbe aggirati per provare a dirigersi nel luogo dal quale dovevano essere arrivati. Dopotutto non potevano essersi materializzati lì e nella fitta vegetazione un così grande numero di gente armata con pesanti armature doveva aver lasciato tracce. Avrebbe continuato cercando la sorgente della loro provenienza, forse la nave con la quale erano arrivati o perché no la tana di colui che li aveva soggiogati (sempre che non si trattasse di semplici marionette di un potente comandante Canthiano).

    Il secondo Alter Ego avrebbe invece scoperto che anche i Kiriani dovevano essere sull'isola; stabilirne il numero era difficile ma la possibilità che la Nebbia stesse battendo ogni atollo del suo mare per scoprire informazioni sui loro nuovi "vicini" nemici erano altre. In questo Aloysius, quello vero, avrebbe avuto vita ancor più difficile in quell'avventura poiché probabilmente non esisteva nemmeno uno di quei pesciaioli a cui lui stesse simpatico. Nell'ipotesi peggiore l'orgoglio degli sconfitti poteva aver sguinzagliato un Itai in incognito e se i due jonin si fossero incontrati da soli, in quel lembo di terra i confini del mondo, bhè...diciamo che non sarebbe stato difficile prevederne le azioni. Il costrutto di sangue quindi tornò indietro, cercando di ricongiungersi all'originale per informalo di quanto scoperto.

     
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    La Storia dei Sacri Guardiani

    Diogenes

    Le parole del Mikawa fecero evidentemente rilassare il grosso felino che gli era davanti, un pò di meno la giovane donna che lo aveva affrontato fino a poco prima, ma in ogni caso portarono ad una situazione di dialogo, anziché di pura battaglia.
    Fu, per questo, la tigre a rispondere al Garth ed a tutte le sue domande.
    Sì, Cantha. Sappiamo che quello è il nome delle terre oltre il mare di Giada e dei guerrieri in rosse armature che da lì provengono.
    Sono arrivati meno di una settimana fa, non sappiamo il motivo: già altre volte si erano fermati qui, un'intera flotta era partita e tornata dalle vostre terre ed un gruppo più ridotto era passato una seconda volta, adesso sono forse una ventina, o poco più, ogni volta solo brevi pause presso di noi per fare provviste.
    Purtroppo per loro, però, sono arrivati quando l'Usurpatore stava preparando la sua azione contro i Quattro Sacri Guardiani, anzi, quando aveva già preso per se il Respiro di Suzaku.
    L'Usurpatore ha traviato il potere della Fenice del Sud, l'Estate, la Passione per la vita ed il fuoco che arde nel cuore: li ha resi la scintilla che anima la sua avidità.
    E tramite quella fiamma rende suoi schiavi tutti gli uomini che lo sfidano, come ha fatto con i soldati del Cantha.
    Una volta scoperto cos'era successo, le diverse tribù dell'isola si sono mosse: la gente che aveva scacciato l'Usurpatore ha nascosto la Lacrima di Genbu, l'anziano guardiano della Gene di Seiryu si sta preparando alla battaglia, mentre noi abbiamo scelto Nyok per custodire l'Occhio di Byakko.
    Queste sono le nostre reliquie, quelle che vengono consegnate ai Sacri Guardiani dell'isola e che collegano i loro spiriti ed il loro chakra con antiche creature per noi sacre.
    Qualcosa di vagamente paragonabile ad un legame con la natura, ma più antico e spirituale, se vuoi.
    Non ci sono moltissimi guerrieri in queste terre: Nyok è stata addestrata da noi della Tribù dell'Artiglio e noi combatteremo, quando servirà, ma la gente del Nord non ha veri guerrieri, mentre l'anziano guardiano di Seiryu è uno solo ed è particolare... potrai contare su dieci, contando noi e Nyok, alleati... L'Usurpatore ha un esercito invece.
    Solo Nyok e l'anziano guardiano possono resistere al suo controllo, perché legati a Byakko e Seiryu, inoltre siamo tribù divise da usi diversi, non abbiamo quelli che chiami posizioni strategiche.
    , a quel punto il felino si fermò e sospirò.
    Potremmo avere un vantaggio, però, per ottenere il potere di tutte e quattro le Sacre Bestie, l'Usurpatore deve conquistarle tutte.
    Se attaccasse noi, rischirebbe molte delle sue forze, e noi siamo pronti. Difficilmente dopo aver preso Suzaku andrebbe subito per Genbu, che è l'antitesi della Passione e del Fuoco, quindi è probabile che punterà all'anziano guardiano di Seiryu, quindi dirigendoci anche noi presso il luogo dove si trova, potremo avere maggiori possibilità.
    Concordi?
    , avrebbe chiesto e lasciato all'altro la possibilità di decidere se accettava o meno di seguire quel piano.

    [...]

    E se un clone del Mikawa tornava indietro (per quanto i marinai incontrati erano del Paese dell'Acqua, ma NON erano kiriani, l'unico kiriano era nascosto fra i loro ranghi e nemmeno si trovava lì), l'altro avrebbe potuto osservare per due ore buone il piccolo esercito.
    O almeno quello sarebbe stato vero se qualcuno non fosse arrivato a chiamarliHo detto che non si muovevano, ma stare fermi due ore così... la trama ha una tabella di marcia ^^'.
    Un gigantesco uomo dalla pelle assurdamente rossa sarebbe arrivato ed avrebbe parlato alle schiere immobili: MIEI SOLDATI! IL TEMPO E' GIUNTO! COME SUZAKU, ANCHE SEIRYU E BYAKKO SI UNIRANNO A ME! POI GENBU ED IL MIO DESTINO SARA' COMPLETATO! IN MARCIA! e l'esercito si sarebbe mosso dietro il gigante rosso.

    Akira

    La figura parve quasi sorridere alle parole del giovane che aveva davanti, lo lasciò concludere ed osservò le spade cadere al suolo, dove non produssero alcun rumore, ma sparirono, come neve nel vento.
    Bene, Akira Hozuki, Bestia Albina di Kiri, sono felice che sia tu la persona a cui hanno chiesto aiuto. Accetta allora l'aiuto di Genbu, che è Stasi, accetta la mia forza ed il mio consiglio., esordì la figura, Dirigiti verso Seiryu, poiché il guardiano è anziano, il legame fra la creatura della nascita, della Primavera, ed il suo custode mortale sono prossimi a spezzarsi ed anche colui che ha preso li potere di Suzaku lo sa.
    Il Fuoco è Passione, Vita, e Seiryu è Nascita, potrebbe essere facile unire questi due poteri, ma devi impedire che avvenga.
    , concluse la figura, prima che, in un agglomerato di neve e terra, cadde addosso ad Akira.

    [...]

    Il giovane Hozuki si sarebbe risvegliato, la tribù di uomini dai nomi osceni era ancora lì, raccolta attorno a lui e lo accolse gioiosa nel vederlo di nuovo sveglio ed in piedi.
    Dunque il potere di Genbu è in te, giovane Akira?, avrebbe chiesto il fratello di Unalaq, Abbiamo quindi speranze per fermare la follia di mio fratello! Dobbiamo riunirci al guardiano di Seiryu ed alla Tribù dell'Artiglio, fedele custode dell'Occhio di Byakko! Così potremo finalmente sconfiggere Unalaq e chiunque abbia reso suo schiavo., c'era speranza nelle sue parole e nelle persone attorno a lui, ma il giovane kiriano non avrebbe avuto difficoltà a capire che si trovava con individui che non sapevano, probabilmente, nemmeno come si usasse un kunai.
    In tutto ciò, però, Akira si sarebbe sentito inaspettatamente potenteSblocchi SOLO Spirito Guardiano & Manto dell'Animale Sacro (non le altre 2 caratteristiche, né il chakra extra) con Genbu ed aveva il consiglio di Genbu da seguire se avesse voluto.
    Stava a lui decidere come agire e se ulteriori informazioni potevano essere ottenute.

    CITAZIONE
    Ultimo post di chiacchiere, per dare un'idea generale.
    Siccome sono, appunto, chiacchiere... diciamo che per il 4 NOVEMBRE 2018 posto ed introduco, a meno di sorprese, l'anziano guardiano di Seiryu.
     
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    VI


    L'oscura figura di neve e terra rise dopo aver ascoltato le mie parole, ma quelle risa non mi fecero scomporre.
    Con le bracciai incrociate restai li, dinanzi all'avatar di Genbu, mentre le spade che si erano materializzate nei pugni poco prima scomparvero nel nulla.
    Per un attimo pensai che mi sarei ritrovato a combattere in quel posto, senza nessun'arma e senza sapere a cosa stessi andando incontro.
    Alla fine, però, Genbu sembrava aver ascoltato le mie parole.
    Avevo convinto uno degli Spiriti Guardiani. Grazie per la fiducia che anche tu hai posto in me. Accetto la tua forza, e con essa i tuoi consigli... Esclamai, sebbene non sapessi bene di che forza stesse parlando.
    Il suo consiglio era semplice, trovare il guardiano di Seiryu e reclamare il suo potere prima dell'Usurpatore, che attualmente poteva contare sulla forza di Suzaku.
    La figura incominciò a sgretolarsi. Troverò il guardiano di Seiryu, e lo proteggerò io. Il suo potere non cadrà nelle mani sbagliate. Nessun'altro cadrà vittima della malvagità e della sete di potere di quell'uomo. E.... O cavolo! La terra e la neve mi inghiottirono...

    [...]

    Eh...?
    Aprii gli occhi, cercando di mettere a fuoco. Dove diavolo sono... Alzai il busto da terra, mentre attorno a me la tribù autoctona mi guardava incuriosita e speranzosa.
    Il potere di Genbu dici... Non... Non lo so... Credo di si, così mi ha detto... Chiusi i pugni.
    Sentii scorrere all'interno di me qualcosa di... Diverso. Il mio chakra sembrava essere mutato, in qualche modo, pronto ad esplodere solo se avessi voluto. Penso di aver superato la prova... Ma non so se riuscirò a controllare questo potere... Ho parlato con Genbu, mi ha detto cosa fare. Il guardiano di Seiryo... Dobbiamo recarci da lui!
    Mi rialzai da terra, grattandomi il capo con la mano. Santo cielo... Quella bevanda faceva proprio schifo... Dicevamo, Genbu mi ha detto che il legame dell'attuale guardiano di Seiryu è anziano, probabilmente sarà il primo obiettivo di Unalaq... Con Suzaku e Seiryu avrà un potere necessario a conquistare indisturbato gli altri spiriti guardiani... Guardai in faccia lo sciamano. Manda un emissario a questa tribù dell'Artiglio... Non abbiamo tempo per ricongiungerci con loro. Devono raggiungerci dal guardiano di Seiryu. E' lì che combatteremo.
    Scrocchiai l'osso del collo con un movimento repentino della testa. Forza, andiamo.

     
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