[Gioco] Oltre il ConfineMissione C

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    Magistra Vitae

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    Oltre il Confine

    post iv ~ inganni



    Lo shinobi anche volendo non sarebbe mai arrivato in tempo per interrompere il pestaggio, ma non appena i due responsabili gli sfilarono a fianco, si avvicinò con passi circospetti al malcapitato. Ehi, stai bene? Ce la fai ad alzarti? Era intervenuto agendo d'istinto, ma mentre assisteva l'uomo pensò che fosse l'occasione buona per provare ad approcciare un membro del clan Sakana. Quei due sembravano avercela a morte con te, cosa hai combinato? Aveva gettato l'interrogativo in modo apparentemente casuale, con un tono tra il bonario e il preoccupato. Si sarebbe quindi offerto di accompagnare la vittima fino alla sua casa, oppure in un locale per ristorarsi se avesse preferito. Sai, io non sono della città, sono solo un mercante di passaggio. Il Kinryu avrebbe così giustificato i suoi abiti, dalla foggia sì locale, ma privi di un colore distintivo, con la sua esperienza pregressa nel mondo del commercio. Dovevo discutere un contratto con il clan Sakana, ma mi sono trovato tutte le porte chiuse. Tra i banchi si mormora che il capoclan sia morto nell'esplosione di oggi... Maledizione, fare affari in queste condizioni è impossibile... Per caso sai chi erediterà il potere? Potrei sfruttare la sua posizione incerta per cercare di avvantaggiarmi sugli altri mercanti, se ottenessi un'esclusiva, magari...Oh scusa, sto parlando troppo! Piuttosto, non è il caso che ti fai vedere da un medico? In un modo o nell'altro, dopo un poco, si sarebbe comunque sganciato dall'uomo, adducendo improrogabili incontri commerciali, per poi allontanarsi facendo perdere le sue tracce, tornando infine al suo aspetto originale poco distante dalla sua meta e lontano da occhi indiscreti. Forse aveva qualche novità utile da condividere con i compagni.
    Shin, in veste di caposquadra, avrebbe annuito semplicemente alla spiegazione altezzosa della Saido su come funzionasse il suo clan. Capisco. Quando tuttavia il Senju che era con lui si divertì a stuzzicarla, avrebbe atteso una frazione di secondo, quel tanto che era necessario per osservare la reazione della donna, prima di intromettersi severo, redarguendolo. Basta così, Hebi. Voltatosi verso la Saido, pur mantenendo uno sguardo serio, chinò leggermente il capo. La prego di perdonare le parole irrispettose del mio collega, ha difficoltà a controllare la sua lingua biforcuta. Difficile dire quanto fosse effettivamente contento di richiamare all'ordine Yato e quanto stesse invece interpretando il suo ruolo; certo era che non intendeva rischiare che l'offesa dello shinobi potesse tramutarsi in un peccato, avevano cose molto più importanti di cui occuparsi.
    Il Kinryu rimase solo per un istante basito di fronte alla reazione esagerata della capoclan dei Toredo, riacquistando tuttavia in breve il suo sangue freddo. Poteva capire la sua rabbia e la sua frustrazione, dopo ciò che aveva subito. Cercò di scacciare dalla mente l'idea che qualcosa del genere potesse succedere anche a chi aveva di più caro, tornando a concentrarsi sulle parole che i due promessi sposi si stavano scambiando, domandandosi tra l'altro perché tutte le Kairi che aveva conosciuto fossero particolarmente suscettibili ed intrattabili. Fu però la menzione ai Masuta di Tsunotusmi ad incuriosirlo. Prima che potesse domandare numi a proposito, tuttavia, furono interrotti dall'arrivo di altri ospiti. Shin prese posto di fianco della Saido del padrone di casa, a breve distanza dai capoclan. Quando un servitore si avvicinò per riempire la sua coppa di sake la schermò con la mano, adducendo come scusa di essere in missione. Nel mentre ragionava sull'assenza dei Sakana, ma non sarebbe stata quella la prima cosa da chiarire. Porgendosi verso la sua vicina, le parlò a bassa voce finché gli ultimi convitati prendevano posto in fondo alla tavolata. Aka Same-san, come ha osservato in precedenza noi ninja non conosciamo le vostre tradizioni, perciò la pregherei di colmare una mia lacuna. Chi sono i Masuta di Tsunotusmi? Appena ascoltata la risposta, la conversazione tra le eminenti personalità lì riunite ebbe inizio, e lo shinobi non poté aggiungere altro. Ringraziò educatamente Zurusa, evitando di specificare che il loro compagno si fosse salvato, e rimase in vigile attesa. Proprio mentre il discorso si stava facendo interessante, il giovane venne travolto da un dolore simile ad un crampo, che risaliva fino al capo. Gli unici ad essersene accorti sembravano essere i tre Accademici, nella sala regnava per il resto un'atmosfera rilassata. Cercando di ignorare il male alla testa, si chiese se fosse un intervento per coprire la conversazione tra i capoclan, oppure un attacco dall'esterno, o ancora un agente infiltrato che stava eludendo la loro vigilanza. Non aveva nessun indizio né sul chi, né sul come, né tanto meno sul perché di quell'offensiva mentale, e di conseguenza neppure un piano per contrastarla. Imprecando internamente, vide Yato lanciargli uno sguardo eloquente: aveva in mente qualcosa. Permesso accordato. Era curioso di vedere cosa avrebbe combinato il compagno, e non aveva comunque un'idea migliore da proporre. Lo osservò quindi fare il buffone per la sala, trattenendosi a stendo dal sospirare e pregando Inari che i presenti non si accorgessero del bluff del Senju, mentre studiava la reazione di ciascuno dei presenti, iniziando da quella dei capoclan e delle loro guardie del corpo [Abilità] Percezione (Base) [1]
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +3 alla Percezione. [Da genin in su]
    . Fu poi la volta di Shunsui, il quale fece evolvere la recita ad un livello successivo. Il foglioso finse di pensarci su un secondo, ma infine acconsentì alla proposta dal ninja di Suna. Korin Same-sama, mi scuso per l'interruzione, ma vorrei che ci accordasse il permesso di inseguire il sospetto immediatamente. Nel caso non vi fossero stati frapposti problemi, avrebbe quindi seguito il marionettista fuori dalla stanza. Il Kinryu aveva intuito a grosse linee il suo piano, perciò lasciò agire l'amico liberamente. Il finto sospettato venne acchiappato con grande teatralità, per essere quindi portato via dal sunese. A lui spettava l'atto finale, tendere la rete e scoprire chi fosse effettivamente coinvolto in tutto ciò. Tornato nella dimora da cui era precipitosamente uscito, avrebbe verificato se i tre capoclan erano ancora riuniti, o se si fossero piuttosto separati. In ogni caso avrebbe conferito con ciascuno di loro, sempre scrupoloso nell'utilizzare gli onorifici spettanti e mostrandosi estremamente ossequioso. II sospettato è sotto nostra custodia, sarà nostra premura interrogarlo e scoprire in che modo è correlato a quanto sta accadendo in città. Dopo una pausa ad effetto, avrebbe estratto un foglietto, preparato mentre rientrava seguendo le istruzioni di Shunsui, su cui era scritto il luogo dove era tenuto prigioniero, con una sola, piccola divergenza, una cifra differente per ogni pezzo di carta tra quelle che componevano il numero di stanza. Come atto di fiducia nei suoi confronti, le lascio la locazione. La custodisca con estrema attenzione e non la faccia vedere a nessuno. Non sappiamo di chi altro possiamo fidarci, all'infuori di lei. L'espressione sul volto dello shinobi era seria, i suoi occhi penetranti. Potrà sottoporre il sospettato a tutte le domande che vorrà, avrà la massima libertà. Aveva calcato in particolare quella parola, per intendere che ogni mezzo sarebbe stato permesso per ottenere la verità e rendere più appetibile la condizione che stava per porre. Ma non prima di domani mattina. Useremo le nostre arti su di noi stanotte per assicurarci che ci dica tutto. Con quello, avrebbe preso congedo dalla dimora dei Same, portandosi dietro Yato, a meno che non fossero sopraggiunte novità. Avevano ottenuto il massimo dalla situazione difficile in cui erano finiti, ora non restava che aspettare la preda.



    Chakra: 60/60
    Vitalità : 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità : 550
    Resistenza: 500
    Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità : 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Note
    ///
     
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    Il Fiore Lupo

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    Oltre i Confini
    La Città dei Quattro Peccati.
    Parte Quinta




    Rione Sakana…

    L’uomo a fatica si rialzò, grazie all’aiuto di Shin. La faccia era decisamente tumefatta e a fatica a parlava. Ci volle qualche minuto prima che riuscisse a riprendersi e a rispondere alle domande dell’Accademico. Non comprese appieno tutte i discorsi che il Kinryu gli fece, tuttavia radunando i vari pensieri, alzò il viso verso il foglioso rivelando uno sguardo vuoto, non per via del pestaggio: - Mia moglie… è incinta. Stava male, molto ed è per quello che non mi sono presentato oggi. Ma loro non capiscono, solo rabbia… La mia più grande sfortuna mi ha salvato la vita allo stesso tempo. – tossì, sputando un dente e molte macchie di sangue – Lei.. lei è una delle rapite. Una delle prime. E lei… ora… è incinta. Io, non sono stato io. Sono un marinaio, sono tornato… solo da poco. – lacrime di tristezza si mescolarono al sangue che ormai si stava coagulando sul viso –Così come lei le altre… sono tutte incinta… tutte stuprate da un mostro. Da un… mostro. – e così avrebbe continuato l’uomo, in una sorta di isterico piagnisteo. Era un morto vivente, abbandonato dal Clan, tradito in un certo senso dalla moglie, privo di un destino certo. Il Kinryu avrebbe potuto incalzare ancora l’uomo, ma probabilmente con scarsi risultati. [Nota]


    Dimora dei Sama...

    Gli occhi di Aka si riempirono in un istante di rabbia e ira. Le parole di Yato furono troppo e la donna bloccandosi sul posto si voltò di scatto verso il foglioso. Ci sarebbe stato qualche attimo di puro caos… prima che le parole di Shin mitigassero la situazione. La donna volse lo sguardo verso il Kinryu e proferii, con un tono netto e gelido: - Da ora in poi… mi rivolgerò solo a te. E consideratevi fortunati… tutta questa insolenza è più che sufficiente a causare un Peccato. Ma non andrò oltre. Lo faccio per il mio Capoclan. – Yato, in quella occasione si poteva dire che aveva giocato fin troppo con il fuoco, ed era stato fortunato.

    Più tardi dopo la sfuriata iniziale Aka Same sembrò tranquilizzarsi e seppure con molta stizza risposte alla domanda posta da Shin: - Un Masuta è letteralmente un “Santo”. Ovvero una persone dalle capacità eccezionali, in grado di esercitare tutte e quattro le arti di combattimento di Tsunotsumi, dei quattro Clan. Personalmente… io credo alle parole di Kairi ma… allo stesso tempo credere che qui si aggiri un Masuta… non è semplice. Lo sapremmo. Del resto uno dei doveri del Santo è proteggere la città e aggredire un membro dei Clan è… un controsenso. –

    La situazione tuttavia degenerò in fretta per il trio di Shinobi e l’intervento combinato di Shin e Yato praticamente diede origine ad una confusione tremenda all’interno della sala. Infatti dopo aver ascoltato le parole pronunciate dal Senju l’intera sala fu colta da uno stato senza dubbio confusionario. Attacco dall’esterno? Controllo mentale? Le gente iniziò a guardarsi attorno, prima sorpresa, quasi come se si trattasse di uno scherzo, di cattivo gusto vista l’occasione. Ma poi quando la parte del tavolo riservata ai Same e Toredo rimase in silenzio, seguendo l’esempio dei corrispettivi Capoclan, tutti realizzarono che stavo succedendo qualcosa di grave, anche se ben poco comprensibile.

    Karin Sama rimase parecchio in silenzio, con lo sguardo posato su Yato: - Questa sarà la mia ultima prova di fiducia, Shinobi. Mi fiderò, se questo servirà a mascherare dei millantatori… ma tenete ben presente. Qui, davanti a tutti, giuro che se mi prenderete in giro… Un Peccato penderà sulla mia e sulle vostre teste. – un chiaro avviso che suonò come una vera minaccia. E così Yato ebbe campo libero per attuare la sua “strategia”. Solo una volta raggiunti i Daichi sarebbero sorti i veri problemi. Mitagi, il Saito di Zurusa, si alzò opponendosi con un gesto della mano all’analisi. Tuttavia, sorprendentemente, Zurusa intervenne: - Siediti Mitagi, lasciamo fare a questi sciamani. I Same, aimé, stanno perdendo il concetto di accoglienza e di ospitalità. –

    Da parte dei Ninja le informazioni che avrebbero raccolto sarebbero state alquanto scarne. Nessuna reazione strana, singolare o per la quale sarebbe valsa la pena indagare. Bene o male, tutti avrebbero reagito sorpresi, o chi infastidititi (come i Daichi), o chi preoccupati.


    La seconda parte del piano dei Ninja invece avrebbe riscontrato un’evoluzione decisamente inaspettataAmmesso che vogliate proseguire con il piano nel qual caso vi si presenterà una situazione del genere. Nella quale ho considerato l'esito positivo di Shunsui e di Yato e in cui ho escluso i vari discorsi tra di voi in quanto, come specificato nei vostri post, non sarebbero avvenuti se non isolati dalla presenza di altre persone. Per quanto riguarda il proseguo del piano esso viene interrotto da altri eventi, qui narrati.. Già, perché nel momento in cui avrebbero ottenuto il permesso di Karin di inseguire questa fantomatica minaccia il Capoclan dei Same avrebbe aggiunto: - Aka seguili. Io vi raggiungerò fra un attimo. – lo stesso avrebbe fatto Zurusa, indicando con un gesto della testa a Mitagi di fare altrettanto. Così il gruppo di Ninja non si sarebbe di certo trovato isolato e libero di agire completamente. Ma anzi ben due Saidi avrebbero seguito i Ninja dimostrando una resistenza e velocità paragonabile a quella degli accademici, se non superiore! Del resto i tre Ninja erano stati avvisati da più persone. Nessuno a Tsunotsuni si sarebbe fatto mettere i piedi in testa, né avrebbero trovato dei contadini da affrontare… soprattutto se parlavamo di ben tre capoclan!

    Il piano comunque di Shunsui si rivelò un successo. Apparentemente nessuno si accorse dei stratagemmi del Sunese e dopo qualche inseguimento inscenato riuscirono a catturare il finto sospettato. Il vero problema per gli Accademici sarebbe sorto da lì a poco. Raggiunti velocemente da Mitagi e da Aka la situazione si sarebbe fatta ancora più complicata perché nel giro di qualche secondo sarebbero apparsi anche Korin-sama, insieme ad altri due Same, accompagnato da Kairi e da Zurusa, a sua volta scortato da tre del suo Clan. Dieci persone oltre a loro tre avrebbero circondato l’uomo. Korin sarebbero subito esordito in mezzo al piccolo gruppo che si era appena formato: - Allora… Shinobi, questo sarebbe l’uomo in grado di controllare le menti? – probabilmente la stessa domanda che si sarebbero posti tutti i presenti, Ninja esclusi. Kairi nel frattempo si sarebbe avvicinata al suo amato, mentre Mitagi e Zarusa si sarebbero posti simmetricamente rispetto al gruppo di Ninja, a circa nove metri. Gli occhi del Saido dei Daichi si sarebbero focalizzati sul finto uomo, mentre quelle di Zurusa sul trio di Ninja. Difficile dire il motivo.

    Ma nuovamente per gli Accademici la situazione sarebbe degenerata raschiando, se così si poteva definire, il fondo. Un dolore tremendo, atroce. Enormemente superiore al precedente avrebbe colto i tre Ninja. Una fitta tremenda che avrebbe scosso tutto il loro corpo, dalla testa alla punta dei piedi.

    Attenzione, il Simbolo del Silenzio sta per essere violato. Secondo sigillo di protezione attivato. Durata protezione: dieci minuti. Dolore: alto.

    Individuato PotereShusei no Tamashi
    Kekkei Genkai

    A Mantenimento
    La tecnica speciale prevede un consumo d'attivazione e un mantenimento. L'attivazione richiede un consumo Basso di chakra; il mantenimento richiede un consumo per ogni round in cui rimane attiva la tecnica speciale, escluso il primo.
    [L'attivazione richiede slot tecnica]


    Caratteristica dei Portatori: Concentrazione Aumenta (+3 Tacche)
    Caratteristica dei Portatori: Chakra Aumento (+3 Tacche)
    Caratteristica dei Portatori: Forza Diminuita (-3 Tacche)

    Estrapolazione dell'Anima: L'utilizzatore, ammessa la presenza dell'obbiettivo nell'area di Effetto di Shusei no Tamashi, può estrapolare un ricordo di qualunque genere. L'utilizzatore può estrapolarlo in maniera definitiva dalla vittima, rimuovendolo permanentemente. E' possibile rimuovere un ricordo ogni tre unità di Tempo consumate.
    . Agire in fretta.



    La stessa voce avrebbe avvisato gli Shinobi, questa volta aggiungendo diverse informazioni. Di nuovo, qualcuno stava per infiltrarsi nelle loro menti. Forse uno dei presenti (e in quel caso la lista dei possibili nemici si sarebbe ridotta notevolmente), forse un nemico celato alla vista da tutti. Difficile dirlo… in ogni caso come si sarebbero comportati i tre Accademici?

     
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    Arginare i danni


    V



    Se Shunsui provò fastidio nel vedere due Saidi unirsi alla loro spedizione farlocca, non lo diede molto a vedere. Il genin sembrava completamente assorto nel suo compito, e la presenza di altri due individui non sembrava infastidirlo. A conti fatti, tuttavia, la presenza di quelle due persone estranee limitava i loro movimenti e, se non fossero stati attenti, avrebbe addirittura potuto compromettere il loro piano in toto. In particolare, cosa sarebbe accaduto se uno dei due Saidi fosse stato la donna o l'uomo a cui stavano dando la caccia. La verità era, ad ogni modo, che non avevano scelta. Se volevano procedere con quel piano, che era l'unico che era venuto loro in mente dati e mezzi e le informazioni che avevano a disposizione, dovevano portarsi due imbucati alla loro festa.

    La presenza dei due Saidi rese solo poco più difficile la realizzazione pratica della sua parte di strategia. Aveva già pensato di agire come se fosse osservato da qulcuno, e lo strategemma che aveav scelto per occultare l'evocazione ed iscenare l'inseguimento si rivelò un successo. Certo probabilmente Shin sarebbe stato stupito nel vedere che effettivamente qualcuno stava scappando da loro, proprio come avrebbe fatto l'individuo del quale il marionettista aveva predetto l'esistenza davanti ai loro datori di lavoro. Ma il genin della foglio conosceva bene le abilità del sunese, e la sua capacità di ingannare i sensi altrui. Avrebbe fatto due più due. Inoltre l'inseguimento permise a tutti loro di vedere che uno dei Saidi, MItagi, era addirittura più veloce di lui e di Shin, il che era notevole, ma non completamente inaspettato. Ciò che fu inatteso, fu che, in seguito alla cattura del bersaglio, che ora giaceva senza conoscenza tra le mani del marionettista, il loro gruppo di allargò notevolmente. Vennero raggiunti dai Same, i rispettivi Saidi e da loro tre subalterni. Dieci persone in tutto, oltre loro, che praticamente avevano gli occhi puntati sulle loro mosse e, chiaramente, sull'uomo che avevano appena catturato. Korin prese la parola, questionando il gruppo. Shunsui lasciò nuovamente che fosse il loro capogruppo a rispondere. Proprio in quel momento, una nuova fitta lancinante spezzò la concentrazione del genin, facendogli comparire una smorfia sul volto che probabilmente solo i due altri accademici avrebbero capito. Fu necessario tutto il suo autocontrollo perchè le sue ginocchia non cedessero, facendolo rovinare a terra. Erano stati attaccati mentalmente una seconda volta, e questo voleva dire solo una cosa. Il loro obiettivo doveva essere una delle dieci persone che si erano riunite intorno a loro. Con l'attacco, nuove informazioni erano arrivate alla loro attenzione, circa la tecnica che li aveva colpiti. Tra queste, quella che più interessava il marionettista riguardava il raggio di azione della tecnica, che comunque non veniva specificato.

    Ricompostosi, il genin di Suna avrebbe detto al gruppo di Same e Saidi. Onorevoli Same e Saidi, per favore, state lontani da questo individuo. I suoi poteri mentali sono inibiti per il fatto di aver perso conoscenza, ma a questa distanza potrebbero comunque avere effetti secondari sulle persone intorno a lui. Avrete sicuramente notato il nostro momento di...disorientamento un secondo fa...è stato probabilmente causato da quest'uomo. Vi prego è per la vostra sicurezza. Dovete capire che i poteri di questo individuo sono efficaci indipendentemente dalle vostre capacità combattive o dal vostro addestramento. Noi siamo stati preparati per gestire esattamente questo tipo di individui.

    Ora sicuramente avrete interesse nell'interrogare questo prigioniero, e non è nostra intenzione negarvi nulla. Ma dobbiamo prepararlo così che i suoi poteri non possano ritorcervisi contro durante l'interrogatorio stesso. Ci basterà una mezz'ora per la preparazione, e quindi potrete averlo tutto per voi. La vostra sicurezza viene prima di tutto per noi.


    Se i Same avessero accettato a dare loro quella mezz'ora, i genin avrebbero potuto procedere con la loro farsa. Anche se i Same li avessero seguiti tutti o solo in parte, Shunsui si sarebbe diretto con i suoi compagni nell'albergo più vicino, avrebbe richiesto tre stanze attiguei. La più grande l'avrebbe messa a disposizione dei Same e del loro seguito. La seconda vi avrebbero posizionato il prigioniero, legandolo ad una sedia, mentre la terza l'avrebbero usata loro per ogni evenienza. Durante i preparativi, avrebbe detto a Yato e Shin:Possiamo usare la stanza di confinamento per bloccare le sue capacità mentali, che dite? Avrebbe detto loro in un sussurro. Anche se ci fossero stati dei presenti, avrebbe fatto in modo di non farsi sentire. Che gli altri lo vedessero non aveva molta importanza. Yato era un tipo sveglio ed avrebbe capito dove voleva andare a parare. Se potevano creare una stanza in cui i poteri mentali erano inutili, chiunque avesse posseduto capacità simili come avrebbe reagito alla notizia? Sarebbe persino voluto entrare nella stanza?

    Un'altra cosa che era chiara al genin fin da subito era che, con ogni probabilità, le capacità del loro obiettivo dovevano bersagliare una persona con precisione. Esporre quindi la sua persona agli attacchi non poteva essere più tollerato. Perciò, sfruttando un momento in cui nessuno dei non accademici lo stesse guardando, sarebbe entrato nella terza stanza che aveva preso solo per loro, avrebbe evocato Gekido e ne avrebbe alterato le fattezze così che assumesse quelle del marionettista stesso. Quindi avrebbe assunto la forma di una grossa poltrona in un angolo vuoto della stanza. Gekido sarebbe uscito a quel punto dalla stanza per interfacciarsi con i non accademici e per dare una mano ai suoi stessi compagni nei preparativi della fatidica stanza.
    Vitalità: 16/16
    Energia vitale: 21.5/30
    Chakra:550/600
    Tonico Coagulante Inferiore usato

     
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