La notte più lunga

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    La notte più lunga.






    Chi mai si sarebbe aspettato di ritrovare Near Nara in quel di Konoha ?
    Nessuno. Sicuramente non lo stesso Near.
    Erano passati diversi anni dall'ultima volta che si era fatto vedere, o per meglio dire, che si era fatto riconoscere.
    La missione a Kumo era stata un fallimento totale. Lui che si faceva vanto di essere un genio, colui sul quale poggiavano tutte le speranze del clan Nara, era stato fottuto brutalmente da una sciocca indecisione. L'idea di voler strafare, il non farsi minimamente vedere, il tutto era malamente finito nel peggiore dei modi. Difficile accettare di esser rimasto chiuso dentro uno sgabuzzino, e soprattutto di non esser riuscito ad uscirne. Perlomeno, non esserne uscito finchè non gli era stato aperto.
    Tralascerei per non voler infierire troppo sulle facce dei marinai che lo avevano trovato.

    Ma, questo sarebbe abbastanza per chiunque per portarsi dietro vergogna e sdegno per il resto dell'esistenza. Basterebbe indubbiamente a chiunque. Ma, non solo tutto ciò è accaduto a lui, che aveva un ego sovrumano, che aveva un'autostima infinita. Non poteva bastare. Sulla strada del ritorno Near Nara ha vissuto un'esperienza unica. Indubbiamente particolare, indubbiamente degna di nota.
    Aveva incontrato una figura ammantata, spettrale e quasi ultraterrena. Indubbiamente era un pazzo furioso, l'ennesimo flag sventurato di una serie di tragici eventi.
    Il personaggio che si era ritrovato davanti, che lo aveva braccato e "posseduto" gli aveva fatto vivere attimi di vero panico. Panico reale, momenti nei quali pensi alla morte non più come una possibilità, ma come una certezza. Nei quali non puoi che domandarti tra quanti secondi avverrà, senza poterti nemmeno illudere di trovare una via di fuga.

    Near era vivo, ma non per merito suo. Era vivo perchè la figura ammantata lo aveva risparmiato. Certo, non senza aver preso qualcosa del povero cadetto Nara.
    Nè aveva preso il coraggio, ma soprattutto ne aveva preso la dignità. Il simbolo del clan Hyuga era stato inciso sulla fronte con un coltello, un marchio del quale non si sarebbe mai potuto lavare. Una condanna.

    Near era tornato nella capitale del paese della foglia, vi era tornato subito dopo l'incontro e la disfatta di Kumo. Ma non aveva più la dignità nè di farsi trovare da parenti ed amici, nè di farsi riconoscere da chiunque un tempo lo avesse conosciuto. Si era tinto i suoi capelli biondi di nero, aveva iniziato a girare con una grande bandana nera che gli coprisse tutta la fronte, evitando che coloro che lo vedessero potessero riconoscerlo, o notare l'incisione.
    La sua veste nera, con il simbolo Nara sulla schiena ? Un mero ricordo. Vestiva come uno straccione, ed era solito frequentare le zone peggiori della capitale.
    Viveva nelle taverne, luogo nel quale si trovava anche attualmente, tra vino, birra e brutti ricordi. In particolare, il "Dirty Dick " era la sua taverna preferita. Un locale zozzo, pieno di "rifiuti umani" vomitati dai quartieri più poveri. La cosa bella di questi posti era la possibilità di viverci per mesi, addirittura anni senza che nessuno facesse domande.
    Si nutriva grazie a lavoretti occasionali, non tutti particolarmente legali.
    Aveva perso la sua identità, ma non le sue capacità. Se richiestogli, poteva offrire egregi servizi ai malavitosi della zona, così come poteva svolgere compiti umili che richiedevano niente più di qualche bicipite allenato.

    Era quella la nuova dimensione di Near Nara, un lavoratore, un uomo comune.

    Un rinnegato.


     
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    La notte più lunga


    1° post



    Pensato
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    Quel giorno la kunoichi era stata convocata dal clan Nara in persona ed in maniera totalmente inaspettata. La ragazza non aveva mai avuto prima di allora contatti con i membri di quella famiglia ne in realtà era a conoscenza delle loro abilità e non aveva idea del motivo di quella convocazione ma la spiegazione arrivò ben presto non appena si presentò, seppur piuttosto perplessa, all'incontro che si sarebbe tenuto quella stessa mattina presso la casa del capo-clan: aveva attirato l'attenzione.
    Già, proprio lei che solo un paio di anni prima era fra le più anonime delle studentesse del villaggio con il tempo aveva cominciato a fare parlare di sé, diventando probabilmente uno dei genin più conosciuto di Konoha assieme in realtà a tutti gli altri shinobi che come lei avevano partecipato alla missione di "salvataggio" del Daymo. La cosa nel villaggio non era di certo rimasta inosservata e per quanto la situazione almeno esternamente fosse tornata alla normalità di normale ormai non vi era più nulla: senza Daymo e senza Hokage più che mai il paese del fuoco era stato in bilico in quel momento.
    Ed era proprio l'aver partecipato a quella missione, sommata probabilmente alla partecipazione alla missione ad Iwa ed al suo essere guardiana, che aveva cominciato a far si che il suo nome venisse ricordato nel villaggio, quello era il motivo principale per cui il clan Nara aveva deciso di contattarla: la genin era abile nel trovare le tracce e vantava anche una certa riservatezza, cosa essenziale per loro vista la situazione, inoltre era più facile che uno shinobi di basso grado accettasse una simile missione piuttosto che un chunin o un jonin. Le venne spiegato come il suo compito fosse quello di ritrovare un membro del loro stesso clan, un certo Near Nara, scomparso da mesi ormai: gli ultimi rapporti ed i registri dei guardiani segnalavano che il ragazzo si trovava all'interno di Konoha, anche se nessuno né del clan né della sua famiglia né dei suoi conoscenti aveva avuto più notizie a seguito del suo ritorno da una missione.

    Furono vari i motivi che spinsero l'Uchiha ad accettare la missione: in quel modo avrebbe potuto fare un servigio al suo villaggio aiutando un clan storico dello stesso a ritrovare un suo membro ma questa volta ci sarebbe stato anche un ulteriore motivo per lei. Quasi un'anno prima aveva chiesto all'Hokage di poter entrare nelle squadre speciali ma la sua domanda era stata rifiutata a causa della sua inesperienza; nel corso dell'ultimo periodo però la genin aveva dato più di una volta prova di essere pronta con diverse missioni di recupero, e quello poteva essere un ulteriore modo per provare al villaggio stesso come lei fosse in grado di adempiere perfettamente a quel compito.

    Decise che avrebbe cominciato le ricerche l'indomani, promettendo al clan Nara ed ai familiari del ragazzo che avrebbe fatto il possibile per ritrovarlo il prima possibile. Partendo con l'interrogare il guardiano che aveva fatto uscire ed entrare Near l'ultima volta, purtroppo ottenendo ben poco essendo passato troppo tempo, avrebbe poi chiesto tutto ciò che poteva aiutarla agli amici più stretti ed alla famiglia del ragazzo, per ottenere informazioni sul suo carattere, sulle sue abitudini e sui suoi modi di fare. Fu proprio dai familiari che fece consegnare da questi ultimi qualche effetto personale appartenuto al genin che ne conservasse ancora l'odore trovandosi con una federa del cuscino, un vecchio spazzolino usato ed una spazzola per capelli.
    Girovagando poi tutti i luoghi più frequentati avrebbe poi cominciato con l'esplorare mercati, bancarelle del cibo e taverne accompagnata alla sua ormai fedelissima ed inseparabile lupa, Kiba a cui aveva affidato gli oggetti dello scomparso perché ne memorizzasse l'odore. Impiegò almeno una settimana di ricerca a pieno ritmo, intervallandola con i suoi doveri da guardiana, per riuscire a stringere il cerchio: più di un indizio riconducibile al genin la portarono ad una sporca taverna ai confini del villaggio, la "Dirty Dick"
    Un nome un programma... esclamò fra i denti la kunoichi non appena arrivò all'ingresso della stessa leggendo l'insegna
    Perché, cosa vuol dire? curiosa come sempre la piccola lupa non si lasciò di certo scappare la domanda Meglio che tu non lo sappia... tagliò corto l'Uchiha mentre la cucciola annusando poi nuovamente la porta diede un paio di artigliate alla stessa con la zampa destra In ogni caso il mio olfatto non sbaglia, c'è una traccia chiara dell'odore di quel tipo proprio qui dentro. Se non è qui c'è stato da poco
    Andiamo, allora con fare tranquillo sarebbe poi entrata nella locanda: vestita nella sua classica divisa nera il copri fronte della foglia ed il simbolo degli Uchiha erano ben visibili e lasciavano pochi spazi ai dubbi per chiunque curioso volesse capire se si trattasse o meno di una kunoichi. Arrivata al bancone avrebbe attirato l'attenzione del barista, tirando fuori una foto che le era stata data dallo stesso clan Nara rappresentante Near. Hai mai visto questo ragazzo in giro?Potrebbe avere un'aspetto diverso ora, ma i tratti somatici principali dovrebbero essere invariati senza farsi troppe remore nel nasconderlo avrebbe poi poggiato un centinaio di ryo sul bancone, di fianco alla foto, senza però togliere la mano da sopra di essi Se mi aiuterai questi potrebbero diventare tuoi... non era solita contrattare con quel tipo di persone ma sapeva che per ritrovare un fuggitivo era necessario anche utilizzare quel tipo di mezzi. I soldi utilizzati per quella ricerca sarebbero poi stati messi nel conto del clan Nara, se fosse riuscita a ritrovare il suo obiettivo.
    Kiba nel frattempo stava letteralmente ispezionando ogni angolo della taverna alla ricerca della persona che possedeva l'odore da lei ricercato e sarebbe presto arrivata al genin se questi non avesse fatto nulla per evitarlo.



     
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    Ficcanaso



    II


    Il Dirty Dick era esattamente il genere di locale che ci si aspetta sia. Una taverna losca, impolverata e con la luce soffusa anche a mezzogiorno. 
    Se già solitamente non vi era particolarmente baccano, sintomo che tutti i discorsi erano fatti con voce bassa, tutti a nasconder qualcosa, Kairi potè tranquillamente notare un attimo di silenzio quando varcò la soglia.


    "Un'accademica ? " Sarebbe stato il pensiero di tutti coloro all'interno. C'erano circa dieci persone dentro la locanda, non molte, ma nemmeno pochissime vista l'ora. Quattro di queste dieci persone erano sedute ad un tavolino in fondo, vestivano in maniera spartana, e stavano dividendo un pasto assieme.

    Gli altri, formavano tre tavoli da due persone, disposti ad occupare bene o male l'intera superficie della locanda, che sarà stata grande circa un 80 metri quadrati. Tutti la stavano guardando, chi con uno sguardo più preoccupato, chi con sfiga, e chi altri invece tentava di rimanerne totalmente indifferente ( Near ). Bene o male, tutti coloro che si trovavano dentro quella locanda avevano qualche conto in sospeso con la giustizia. La presenza della ragazza poteva essere di cattivo auspicio per chiunque di loro. Poteva esser stata mandata dall'accademia per qualche omicidio, o magari semplicemente da un privato per vendicare un furtarello od una qualsiasi questione bagatellare.

    Near guardò la ragazza, era certo di non averla mai vista e di non conoscerla, non poteva immaginare cosa volesse, ma non avrebbe mai sospettato che qualcuno lo stesso così spudoratamente cercando. Erano passati anni da quando era rientrato, i primi tempi si era aspettato che i suoi familiari, i suoi amici o qualcuno del suo clan avrebbe fatto un tentativo di trovarlo. E difatti, almeno all'inizio era stato attento a nascondersi in maniera adeguata. Ma adesso, dopo tutto questo tempo non si aspettava nulla di tutto ciò, e rimase brutalmente di sasso vide la ragazza estrarre una sua foto e porla al barista. Il dialogo che seguì era scontato, quasi quanto il gesto finale della ragazza. Accompagnare una buona mancia alle richieste, soprattutto quando si cercavano informazioni scomode in locali disagiati, era proprio una buona abitudine. 

    Ebbene, pare che abbiano finalmente iniziato delle ricerche. Adesso ?
    Hanno atteso abbastanza tempo per farmi diventare un mendicante, uno straccione, si sono dimenticati di me il tempo necessario a farmi perfezionare e finire questo percorso di degrado e vergogna. Saranno forse pronti ad espormi in piazza per la punizione finale ?


    Near Nara non aveva mai superato il trauma di aver deluso tutti. Sè stesso in prima istanza. E dunque, un tentativo di trovarlo, adesso, non avrebbe potuto cagionare altri effetti che non un rigetto istintivo e gutturale di quel tentativo di aiuto.

    No, non possono prendermi adesso. Non mi farò vedere in queste condizioni! Devo restare calmo, non dare nell'occhio e seguire il protocollo. Poi vedremo... 

    Seppur non si comportasse da ninja da tempo non aveva certo perso tutta la sua intelligenza. E solo grazie ad essa riuscì a non scappare a gambe levate. La ragazza aveva un cane, un cazzo di cane che lo avrebbe trovato fino in capo al mondo per via del suo odore. Fuggire semplicemente non lo avrebbe portato lontano, ma allo stesso tempo non poteva rimanere fermo ed attendere. L'unico suo vantaggio era quella taverna, e le sue consuetidini.
    è risaputo che le persone in condizioni simili tendono ad aiutarsi, e bene o male vi era una regola di collaborazione in queste circostanze. Il barista doveva tutte le sue fortune a quella taverna, ed al fatto che coloro che vi erano dentro sapevano di poter contare su una certa discrezione. Non sarebbero bastati pochi Ryo a corromperlo.

    Ragazzina...

    Il barista era un'uomo sulla quarantina, con un'enorme pancione da birra, che stava asciungando bicchieri.

    Entri in una taverna, nella mia taverna, non saluti, non ti presenti, e ti comporti in questo modo ?

    Il barista aveva un semplice e solo motivo per il quale difendere le persone all'interno. Dentro quella taverna venivano organizzati furti su commissione e ben altre bravate, ma su ogni cosa commissionata all'interno il barista prendeva una provvigione. Era un accordo tacito, le persone sapevano che avrebbero trovato lavoro all'interno, ed allo stesso tempo sarebbe stati minimamente protetti. Tutti sapevano come funzionava, e a tutti loro andava bene. Motivo per il quale, anche gli altri 9 presenti sarebbero stati ben disposti a collaborare qualora fosse stato necessario per far uscire Near alla veloce.

    Il barista aprì la cassa lentamente, mentre manteneva lo sguardo fisso sull'accademica ed il suo cane. Poi prese il doppio di Ryo che la ragazza aveva messo sul bancone, e li mise sopra i suoi.

    Facciamo il contrario, tu adesso ti prendi questa MISERIA,
    giri i tacchi, e porti il tuo culo grasso, e quello peloso della bestiaccia fuori da qui. Tsk, non credo tu sappia dove ti trovi. E vedi di non farmi incazzare. 


    La voce dell'uomo era seria, e manteneva lo sguardo sulla ragazza come se non avesse minimamente paura di lei, nonostante potesse tranquillamente aver capito che si trattasse di una shinobi, e probabilmente anche di quale clan. Quando l'uomo finì di parlare tutti i presenti si alzarono lentamente dai loro tavoli, Near compresi. Quello era un modus operandi prestabilito. Nessuno aveva realmente intenzione di menare le mani, anzi, l'idea di tutti era evitare al massimo ogni genere di contatto. La speranza in questi casi era che la ragazza prendesse la somma e che se ne andasse. In quel caso poi tutti i presenti avrebbero rimborsato il barista, e le regole della locanda sarebbero state salve. Adesso, toccava all'onore della Kunoichi decidere il da farsi. 








     
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    Kairi rimase tranquilla quando vide tutti gli astanti alzarsi e circondarla in maniera tutt'altro che amichevole, socchiudendo gli occhi e sospirando in maniera rassegnata Io ci ho provato... esclamò, appoggiando una mano sui denari quasi a voler far intendere di aver accettato la proposta. Quando ritrasse la mano per il barista e chiunque la stesse osservando avrebbe notato come fossero spariti solo i soldi che lei stessa poco prima aveva appoggiato e lasciando intonsi quelli appoggiato dall'uomo.
    Hai ragione, non mi sono presentata. Mi chiamo Kairi, appartengo al clan Uchiha e sono una kunoichi di Konoha. Non mi piace minacciare, ma allo stesso tempo non mi piace essere minacciata ed i metodi buoni con te non hanno funzionato. Ed ora a te, a voi, rimangono due soluzioni riaperti gli occhi il carbone delle iridi sarebbe stato sostituito dal cremisi dello sharingan Aiutarmi, ma questa volta senza fare affidamento sul gentile dono che vi avevo proposto poco fa continuò, sollevando un indice ad indicare il numero "1" Attaccarmi, o almeno tentare di farlo. Siete in tanti, ma conosco ninjutsu in grado di bruciare interamente questo locale prima che possiate dire "ah". Ed anche nel per me malaugurato caso che riuscite a farmi del male o a rapirmi vi ritroverete addosso l'intero clan Uchiha e un branco di lupi molto, molto infuriati. Lei è un cucciolo dei più piccoli indicò Kiba con un cenno del viso mentre sulla sua mano destra si alzava un secondo dito ad indicare il numero "2" mentre la lupa si voltava verso l'uomo mostrando i denti.
    Non era per niente sicura di riuscire a tenere testa a tutte quelle persone ed allo stesso modo non era sicura che il clan Uchiha la venisse davvero a cercare, mentre avrebbe potuto mettere una mano sul fuoco per quanto riguardava il branco di Kiba: decise di attuare quella strategia però per far capire come con uno shinobi non si potesse scherzare Ma non sono qui per spargere sangue, non voglio fare del male all'uomo che cerco. Non so cosa vi abbia raccontato ma si tratta di uno shinobi, e la sua famiglia ed il suo clan sono semplicemente preoccupati per lui il suo tono si addolcì leggermente nel parlare, ad indicare come anche lei avrebbe evitato anche lei volentieri qualsiasi tipo di scontro; sperava che al contempo il Nara la sentisse e che capisse il reale motivo per cui era lì.

    Rimase diversi secondi a fissare l'uomo ad indicare il suo non avere assolutamente paura, i secondi necessari per permettere a Kiba di trovare finalmente la sua pista. Avvicinandosi alle gambe di Near avrebbe infine alzato il muso verso il suo viso quasi a percepire ancora meglio l'odore, prima di voltarsi verso Kairi Credo di averlo trovato. O è lui, o qualcuno si è appena dato addosso la sua essenza esclamò scondinzolando, felice di aver ancora una volta compiuto il suo dovere e fatto felice la sua padrona.
    Ottimo lavoro, Kiba. Dopo andremo a prenderci qualcosa di buono, assieme la kunoichi sorrise dolcemente alla lupa per poi alzare lo sguardo verso il ragazzo, disattivando lo sharingan per far capire come le sue intenzioni non fossero malevole Near Nara, come ho spiegato prima sono qui per parlarti, tutta questa messinscena non è necessaria esclamò passando rapidamente lo sguardo sulle persone che la circondavano Per favore, vienimi incontro e concedimi un colloquio in maniera tale che possa spiegarti perché sono qui. E' da una settimana che ti cerco in maniera ininterrotta fissandolo sarebbe poi rimasta in attesa di una risposta, sperando che fosse positiva.


     
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    Causa Belli



    III




    Sfortunatamente per lei e per lo stesso Near la kunoichi della foglia rifiutò la generosa offerta che il taverniere del "Dirty dick" le aveva proposto. Purtroppo, come lei aveva già ben capito questo genere di rifiuto non era particolarmente ben visto in quegli ambienti, ed indubbiamente quando lei riprese la somma che aveva lasciato sul bancone già tutti i presenti avevano perfettamente capito come la giornata sarebbe finita. 

    Il lungo monologo in cui si esibì successivamente non fece altro che alimentare gli animi dei presenti. Le consuetudini erano qualcosa di duro a morire, lo sapevano bene tutti i pionieri e gli innovatori del mondo. Per quanto soluzioni nuove e recenti possano portare benefici in ogni dove e sotto qualsiasi punto di vista, ci saranno sempre coloro che vi si oppongono.  Quando gli occhi della ragazza fecero chiaramente vedere a tutti i tomoe dello sharingan un forte brusio di fondo si levò nel locale. Ben potete capire come un gruppo di delinquenti e di persone che tutto vogliono dalla vita tranne che farsi trovare possa reagire a minacce così poco velate, soprattutto se poste in essere da un graziosa fanciulla circondata da bruti. Mentre lei finiva il discorso, al quale praticamente solo Near Nara sarebbe stato attento, gli altri uomini avrebbero continuato a parlottare tra di loro. Difficile poter udire le loro parole in mezzo al casino, ma bene o male Kairi avrebbe potuto intuire a cosa stessero pensando. 

    E quindi il clan Nara avrebbe assoldato niente di meno che un Uchiha solo per cercarmi... Interessante. Purtroppo, a discapito di quanto tu dici, sembra strano che abbiano buone intenzioni. Se fossero stati realmente proccupati per la mia salute sarebbero intervenuti qualche anno addietro... Ora sono già belle che disperso da un po'...  

    La giovane Uchiha stava operando nel migliore dei modi. Nessun sensei accademico le avrebbe potuto addebitare alcun genere di rimproverò, però, considerando di trovarsi in una taverna losca stava nuovamente andando a mancare di rispetto alle tradizioni. L'idea di attirare su di sè l'attenzione mentre il suo quadrupede rintracciava Near era da manuale dello shinobi, ma non ebbe certo l'effetto di calmare i già bollenti spiriti dei buzzurri all'interno, tutt'altro.

    Cazzo, mi sono fatto fregare dal cane... Bella mossa ragazzina, bella mossa. 

    Seppur fuori dai giochi da parecchio tempo quella parte di Near Nara che ancora sapeva pensare non potè non apprezzare quella finezza. D'altra parte, quando lei lo guardò, e dentro di lui fu chiaro di esser stato scoperto, un misto di rabbia e paura lo fece infuriare. Sapeva bene di non aver altre soluzioni se non quella di ricorrere all'aiuto dei presenti. Guardò la ragazza, dall'aspetto non poteva sapere quanto fosse brava a combattere. Sperava che i buzzurri l'avrebbero tenuta impegnata abbastanza da dargli il tempo di dileguarsi senza però rischiare che le facessero troppo male. 

    Complimenti per la finezza del cane... Un po' meno per i modi poco adatti ad una fanciulla... Signori, presentiamole il vero Dirty Dick

    A quelle parole i primi quattro uomini più vicini alla ragazza sarebbero scattati all'attacco. In primis, era chiaro che perchè potesse fuggire il primo bersaglio da mettere fuori combattimento era il cane. La ragazza sarebbe bastato distrarla, ma il quadrupede sarebbe sempre riuscito a rintracciare Near. Per questo, i primi due individui si sarebbero lanciati sulla bestia senza alcun timore, ma non prima di aver rotto le bottiglie di birra che avevano sul tavolo per poterle utilizzare come armi improprie. In un'attimo sarebbero riusciti ad effettuare una sorta di attacco combinato, accerchiando il cane dai due lati, e cercando di calare sulla testa dell'animale le loro "lame".  Sfruttando la confusione, e conscio di quello che stava per accadere, Near colse l'occasione per iniziare a comporre dei sigilliTecnica dell'Immagine Residua
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Cane (1)
    L'illusione si attiva se osservato l'utilizzatore dopo la composizione delle Posizioni Magiche se osservato, vittima subirà l'illusione. L'utilizzatore può spostarsi entro 15 metri facendo rimanere nella posizione originale un'immagine residua, bloccata nell'atto di comporre il sigillo. Avvicinarsi entro 6 metri la vittima, comporre tecniche o effettuare offensive disattiva l'illusione. L'efficacia è pari a 20; dura un singolo round. Può essere usata in combinazione con una qualsiasi tecnica avanzata spendendo uno slot tecnica base.Tipo: Genjutsu - Kanchi
    (Consumo: Medio)
    [Da studente in su]
    . Era stato beccato, quindi non aveva più motivo alcuno di nascondersi dalla ragazza. Sapeva che cercare di fottere una Uchiha con un genjutsu non sarebbe stata l'idea migliore di sempre, ma confidava che data la situazione la ragazza ci sarebbe cascata il minimo indispensabile a dargli il tempo di fuggire. Difatti, mentre la Kunoichi sarebbe stata attenta ad osservare Near ( probabilmente, perlomeno questo è quello che avrebbe a sua volta fatto egli stesso ) gli altri soggetti si sarebbero fatti avanti verso Kairi, per poi cercare di immobilizzarla o perlomeno di bloccarle la visuale. Infatti, passando tutti davanti al giovane Nara avrebbero reso impossibile alla ragazza mantenere il contatto visivo, alimentando a loro volta l'illusione.
    Near, dopo aver messo in atto la sua tecnica, sarebbe a sua volta fuggito, sfruttando l'occultamento parziale di tutte quelle persone davanti a lui e del trambusto generale. Ben conoscendo la locanda sapeva perfettamente come raggiungere l'uscita sul retro . Una volta fuori dalla locanda non avrebbe aspettato, avrebbe utilizzato anche la trasformazione Tecnica della Trasformazione - Henge no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra (1)
    L'utilizzatore può cambiare il proprio aspetto. Le dimensioni possono essere maggiorata o diminuita al massimo del 50% rispetto le proprie dimensioni reali. La trasformazione permette di assumere le caratteristiche tecniche dell'oggetto in cui trasformati oppure ottenere armi naturali se possedute dall'animale trasformato. Le potenzialità devono essere parigrado l'utilizzatore, non è possibile ottenere una protezione fisica e non è possibile ottenere capacità di movimento non possedute dallo shinobi. È possibile applicare questa tecnica anche in combinazione con un altro shinobi, unendo i due in uno stesso aspetto fittizio. Solamente uno dei due shinobi avrà il controllo delle nuove sembianze ma entrambi dovranno pagare il costo di attivazione. Subire un danno pari o superiore a leggera causerà lo scioglimento della tecnica. Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Basso )
    [Da studente in su]
    per prendere le sembianze di un qualsiasi cittadino di Konoha, e sarebbe immediatamente corso verso la piazza del mercato. Trasformazione o meno, seminare il quadrupede e disperdersi nella folla era la prima cosa da fare. Se l'avesse raggiunta, avrebbe immediatamente iniziato a camminare normalmente, fingendo di svolgere le più normali commissioni. 


     
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    3° post



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    Purtroppo il suo stratagemma non funzionò e fare paura agli astanti si dimostrò una strategia non valida: probabilmente gli uomini dovevano essere abituati a ogni tipo di minaccia ed il senso di solidarietà che li legava era più forte di quello che la kunoichi sperava Allora avete un minimo di onore anche voi esclamò, rimangiandosi quasi immediatamente il pensiero non appena vide due di loro pronti a calare le lame su Kiba nel tentativo di perforarle la testa...la lupa era un'ottimo segugio ma non si poteva dire lo stesso delle sue doti combattive, così la kunoichi fu costretta ad afferrarla malamente e velocemente per le zampe posteriori, tirandola verso di lei e togliendola in quel modo dalle spade che finirono con mancare il bersaglio [S.D. I][Rif: 575]
    Attaccare un cucciolo più debole di voi, mi rimangio ciò che ho appena detto!
    Presa com'era dal salvare la lupa e dal dover gestire la situazione non si accorse della tecnica illusoria utilizzata dal ragazzo, non accorgendosi però neppure della sua fuga costretta a pensare al doversi salvare dalla presa. Afferrando Kiba di forza e sollevandola sarebbe saltata verso l'alto sulle teste di tutti gli astanti, sfuggendo in quel modo dalle grinfie del gruppo ed aggrappandosi momentaneamente con il braccio libero ad uno dei lampadari presenti, consapevole però che probabilmente non avrebbe retto il peso più di qualche secondo [S.D. II]Salto verso l'alto, Rif: 575]

    Fu ancora una volta il naso di Kiba ad avvisarla di ciò che stava succedendo Sta scappando, si è diretto sul retro!
    Sfruttando il gruppo di compagni Near l'aveva fregata! Ma non l'avrebbe di certo lasciato andare invano, non era intenzionata ad uccidere ne ferire nessuno ma non poteva neppure permettere che dopo una settimana di ricerca il suo obiettivo si allontanasse in quel modo: mentre Kiba fissava la porta avrebbe agito a sua volta. Chiunque la stesse osservando avrebbe visto all'improvviso una luce accecante formarsi dietro di lei, rimanendo abbagliato i secondi necessari per permettere all'Uchiha di agire [Slot Tecnica]Illusione Accecante
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'illusione si attiva se osservato l'utilizzatore e presente entro 9 metri da esso. Le vittime vedranno generarsi alle spalle dell'utilizzatore una luce intensa che renderà Accecate le vittime per 1 round oppure finché non subito un attacco. L'efficacia è pari a 10.
    Tipo: Genjutsu -
    (Consumo: Medio)
    [Da studente in su]

    Che il gruppo fosse o meno accecato non le importava, dandosi la spinta con un colpo di reni sarebbe quindi saltata sopra le teste degli uomini [Slot Gratuito]Movimento 6 + 3= 9 m

    Scatto Migliorato [2]
    Abile: L'utilizzatore si muove molto più rapidamente: la distanza massima dello slot gratuito aumenta di 3 metri.
    [Da genin in su]
    ricadendo a terra qualche metro dopo e vicina alla porta sul retro, spalancandola e continuando a tenere la lupa, altrimenti più lenta di lei, in braccio Ritrovalo, conto su di te! avrebbe quindi seguito le indicazioni della lupa fino a raggiungere la piazza del mercato dove dell'evocazione, a causa dei troppi odori presenti in quella zona, fu costretta a fermarsi prendendosi qualche secondo per ritrovare la pista identificandola fra i vari aromi. Nel frattempo Kairi cercò con lo sguardo ovunque il Nara [Abilità utilizzate]Occhio di Falco e Percezione + 3 non riuscendo però a trovarlo
    Sicura sia ancora qui? Non lo vedo...
    Sicurissima, devo solo ritrovare la scia che ha lasciato, ma non è lontano, credo abbia smesso di muoversi l'Uchiha avrebbe quindi appoggiato nuovamente la cucciola a terra per permetterle di annusare con più attenzione la zona, cercando con lo sharinganSangue Uchiha: L'utilizzatore può vedere il chakra individuando sommariamente eventuali costrutti, strutture, accumuli di chakra. L'utilizzatore può acquisire l'impronta Inferno, che potenzia le Enton. L'utilizzatore può non pagare il consumo di mantenimento della Tecnica Speciale rinunciando ad 1 di percezione alla vista. La riduzione della percezione dura 1 ora. Se azzerata l'utilizzatore non può utilizzare la tecnica speciale. eventuali occultati e non trovandone alcuno. Se Kiba era così sicura che Near fosse ancora lì allora il ragazzo doveva aver probabilmente utilizzato la tecnica della trasformazione per confondersi fra la folla, ma era solo questione di tempo prima che il naso della lupa lo trovasse nuovamente.



     
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    IV

    Se il primo approccio della ragazza all'interno della taverna si era rivelato del tutto errato, bisogna darle atto di esser stata incredibilmente pronta a rimediare alla serie di eventi.
    Non solo era riuscita ad evitare che la sua lupa venisse ferita da quei selvaggi senza cuore, che non si sarebbero fatti alcun genere di problema a ferire un'animale, ma era anche riuscita a liberarsi ben più che velocemente di tutti coloro che la stavano attaccando. 


    Il piano di Near ebbe effetto solo in parte. Era riuscito a guadagnare del tempo, ma il suo più grosso problema non era risolto. La lupa in primis era ciò che ostacolava ogni suo tentativo e possibilità di fuga.  Attraverso la trasformazione poteva rallentare le ricerche, ma il suo odore non sarebbe mai svanito.

    Potrei tentare di mascherare il mio odore in qualche modo, ma difficilmente potrei nasconderlo totalmente...

    Inoltre, anche solo nascondere l'odore brevemente non sarebbe bastato. Quella ragazza era determinata, e si era visto da come si era comportata al Dirty Dick. Nè la corruzione, nè le minacce, nè tanto meno un'aggressione vera e propria l'avevano fermata. Near probabilmente non aveva modo di sfuggire alle ricerche veramente. Lei non si sarebbe probabilmente data pace, ed il giovane Nara non aveva assolutamente intenzione di passare il resto della sua vita a giocare a guardie e ladri. Doveva trovare una soluzione definitiva.

    Dubito che il clan abbia avvisato l'intero villaggio... Non l'avrebbero fatto adesso... Avranno incaricato solo questa poveretta, quindi probabilmente potrei avvicinarmi alle mure ed andarmene senza problemi.

    Per la prima volta Near vagliò quell'ipotesi. Era abbastanza sicuro che la ragazza fosse l'unica sulle sue tracce, e dubitava che lei potesse essere un guardiano o che avesse avvisato quest'ultimi. Però, non poteva averne la certezza.
    Cosa fare ?

    Le opzioni a sua disposizione non erano molte, si sentiva braccato e non aveva nessuna intenzione di farsi prendere. Ma d'altro canto, anche se rimaneva l'opzione più saggia e semplice, non si sentiva pronto a varcare quelle porte del villaggio, del suo villaggio.

    Cosa accadrebbe davvero se mi lasciassi prendere ?

    L'ex biondo si fermò un attimo, davanti ad una bancarella del pesce. Rimase assorto nei suoi pensieri finchè l'uomo dietro il bancone lo fece destare. L'omino gridava qualcosa di incomprensibile, lamentandosi del fatto che Near non ordinasse nulla.

    Come possono essere relativi i problemi esistenziali...

    La vecchia vena filosofica non era del tutto morta dopotutto. Quei pochi istanti furono fruttuosi, il Nara decise il da farsi. Aveva bisogno di tempo e gli serviva modo di procurarsene a sufficienza. La giovane Uchiha era una pedina nelle mani del mondo, e soprattutto nel suo destino.
    Prese un paio di chili di pesce, quello meno costoso, e poi si avventò in qualche altra bancarella, dove comprò chiodi, acetone ed olio.

    Aveva impiegato qualche minuto nel fare quelle commissioni, ma riteneva di aver vantaggio a sufficienza. Usando la conoscenza dei bassi fondi di Konoha si sarebbe lanciato in un vicolo desolato, dove sapeva ci sarebbe stato qualche altro delinquente pronto fargli un favore. Se nessuno l'avesse visto, avrebbe sciolto la trasformazione, si sarebbe scambiato gli indumenti con l'altra persona, e dopo essersi strofinato addosso il pesce avrebbe ripreso il suo cammino. Nel mentre, l'altro soggetto si era preso le monete rimanenti di Near, e con addosso i suoi vestiti si sarebbe recato al mercato, sperando di far perdere tempo alla lupa, che molto probabilmente avrebbe trovato più semplice localizzare lui, piuttosto che Near ( vista la puzza di pesce sulle sue tracce).

    Mentre lo scagnozzo avrebbe girato inconsapevole di cosa stesse realmente accadendo per la città, Near si sarebbe diretto nel luogo più impensabile. Casa sua.
    Sicuramente la ragazza ci era stata quando aveva iniziato le ricerche, e sicuramente dopo il diversivo la lupa avrebbe ritrovare la sua traccia d'odore originario.
    Near aveva intenzione di preparare una sorpresina per la coppia, niente di particolarmnete pericoloso, ma sperava che qualche giorno d'ospedale per le due femmine che lo cercavano gli sarebbero bastati a decidere cosa fare della sua vita.
    Percorse la strada direttamente, rientrando nei vicoli del quartiere Nara dopo una vita. Nessuno poteva riconoscerlo, non conciato come uno straccione, e non con bandana e capelli neri.

    Raggiunta casa sua avrebbe messo a punto il suo piano, avrebbe utilizzato la Tecnica delle corde, e collegando un paio di bombe carta, l'olio ed i chiodi, aveva intenzione di lasciare una bella sorpresa per la coppia.
    La ragazza era già stata a casa sua, questa era una considerazione importante nel suo piano, ma potenzialemente fallace. Se così era, sapeva già come muoversi all'interno, altresì, sperava sarebbe stata adeguatamente cauta.
    La trappola era semplice, le corde erano posizionate in maniera tale che la bomba sarebbe esplosa solo quando aperta una finestra od una porta. Il centro dell'esplosione sarebbe stato proprio nel centro dell'abitazione, che si trovava al secondo piano di un edificio, l'unica abitata, tra l'altro. L'esplosione non sarebbe stata letale, era solo particolarmente corposa come raggio d'attivazione.

    Near non voleva realmente far del male a nessuno, nè alla ragazza nè tanto meno al cane, ma sperava che questo genere di diversivo le avrebbe spaventate abbastanza da desistere dall'inseguimento.
    Dopo aver piazzato la bomba si sarebbe nuovamente impuzzato di pesce, sperando di depistare il cane, e si sarebbe allontanato, entrando nell'edificio di fronte a casa sua, dal quale avrebbe atteso impaziente l'arrivo della coppia di inseguitrici, per vedere l'esito del suo piano. 


     

     
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    Kiba impiegò un buon minuto per ritrovare l'odore del fuggitivo ma alla fine il suo naso ebbe ancora una volta successo! Cominciando a muoversi fra la folla avrebbe quindi seguito la scia rimasta, fermandosi prima davanti ad una bancarella di pesce e poi anche davanti ad altre senza un apparente logica Sta facendo shopping? No, sarebbe ridicolo in questa situazione...si sta organizzando per qualcosa... fu ancora una volta il fiuto di Kiba a darle un aiuto Ha preso del pesce con sé, il suo aroma è misto a quello della bancarella ora. Forse sta cercando di coprire il suo odore, noi predatori lo facciamo spesso era infatti norma per i lupi rotolarsi su escrementi o cadaveri delle prede cacciate proprio per confonderle: il Nara si stava rivelando piuttosto furbo, il che da una parte innervosì la ragazza mentre dall'altra accese il suo spirito competitivo.
    Se era una sfida quella che il ragazzo le stava lanciano l'avrebbe accettata senza problemi, facendo di tutto per vincerla! Non sapendo cosa avesse comprato nelle altre bancarelle era per lei impossibile capire cosa avesse in mente esattamente, ma era certa che lo shinobi avesse più di un piano in mente.

    Di qua! lanciandole un'occhiata Kiba si sarebbe quindi buttata all'inseguimento della ritrovata scia ed in breve le due si sarebbero ritrovate all'inizio di un vicolo Ci siamo, è a pochi metri a poca distanza da loro avrebbero infine ritrovato Near mentre usciva da un vicolo, lo sguardo abbassato e parzialmente coperto da capelli ed abiti. Nascondendosi silenziosamenteFurtività + 3 dietro l'angolo della parete la kunoichi avrebbe atteso che l'uomo fosse di fianco a lei, afferrandolo poi per il collo nel tentativo di bloccarlo ma non di fargli male e trascinandolo a forza nuovamente nel vicolo per impedirgli di ritornare al mercato. Con sua enorme delusione avrebbe notato solo una volta agguantato l'uomo come non si trattasse del Nara Tsk, ci ha giocato. Tu, sai dirmi qualcosa? Ho ottimi contatti in polizia, non farmi scavare nel tuo passato, sono sicura ne uscirebbero dettagli interessanti... senza mollare la presa avrebbe sussurrato nell'orecchio dell'uomo, lo sharingan attivo ancora una volta avrebbe reso più minaccioso il suo sguardo: era consapevole di come, ad una persona non abituata e non addestrata a combattere come gli shinobi, bastassero le iridi cremisi per provare un forte senso di soggezione.
    Io non...non so niente lo giuro! Quel tipo mi ha semplicemente dato dei soldi per scambiarci di vestiti, tutto qui! l'uomo parlò senza troppi problemi, non aspettandosi probabilmente un simile risvolto della situazione. L'Uchiha avrebbe quindi lasciato la presa scocciata, non prima di aver tagliato una ciocca di capelli del criminale con un kunai, lasciando poi che l'uomo scappasse a gambe levate, portandosi la mano destra sopra gli occhi per massaggiarli mentre rifletteva, mentre Kiba ancora cercava l'odore del ragazzo Eppure è stato qui, sono sicura...
    Hai detto che aveva del pesce con sé, ha scambiato gli abiti e deve esserselo portato dietro per depistarci. Prova a cercare anche l'odore della bancarella ed anche questo avrebbe appoggiato i capelli appena presi a terra Se ha addosso i vestiti di quel tipo, avrà anche il suo odore
    La lupa sbuffò leggermente infastidita La fai facile tu, non è così immediato sai! Mi serviranno alcuni minuti per ritrovare la pista con il muso ancora a terra ed il naso a pochi millimetri dal terreno l'evocazione si sarebbe quindi messa alla ricerca dei nuovi odori, ritrovando la pista dopo diversi minuti, gli stessi che sarebbero stati più che sufficienti a Near per piazzare la sua trappola in casa visto il vantaggio che aveva guadagnato.

    Ripreso l'inseguimento le due sarebbero presto arrivate in un luogo che la ragazza aveva già visitato qualche giorno prima, in realtà uno dei primi luoghi in cui aveva investigato, ovvero la casa del giovane Nara. Prima che la lupa si avvicinasse alla casa l'avrebbe fermata appoggiandole una mano sulla schiena, guardandosi attorno con sospetto Perché è tornato qui? qualcosa non le tornava, fosse stato in lui di certo non si sarebbe diretto in quel luogo. La stava ancora giocando? Era riuscito a depistarla nuovamente?
    Con lo sharingan attivo alla ricerca di eventuali persone nascoste e pronta a qualsiasi reazione si avvicinò a piccoli passi alla casa, facendo cenno a Kiba di rimanere indietro, esaminando ogni dettaglio Percezione (Base) [1]
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +3 alla Percezione.
    [Da genin in su]

    Occhio di Falco [1]
    Abile: L'utilizzatore è in grado di scovare facilmente le trappole: la sua Percezione è incrementata dal bonus ai Riflessi o ad una statistica secondaria scelta all'acquisizione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di notare dettagli minori, ottenendo un vantaggio a riconoscere porte occultate, camuffamenti, oggetti e persone nascoste. Non incrementa la Percezione per trovare obiettivi furtivi.

    Totale percezione: 6+ 3 (abilità) + 3 (bonus Rif)= 12
    [Da genin in su]
    della stessa; furono proprio le sue ottime doti di osservazione a salvarla ancora una volta dall'evolversi di una situazione probabilmente scomoda, riuscendo ad individuare le corde nascoste e collegate alle porte ed alle finestre. Ecco che altro aveva comprato alle bancarelle
    Sbuffando avrebbe ovviamente evitato di entrare, ispirando aria nei polmoni e parlando poi ad alta voce Near, so che sei qui intorno adesso. Le tue trappole con me non funzionano. Hai due possibilità, continuare a scappare ancora oppure uscire fuori ed accettare di parlarmi. Come ti ho già detto il mio scopo non è catturarti ma ritrovarti, e l'ho già fatto. So che sei ancora nel villaggio ed una volta avvisato il tuo clan si metterà in moto per ritrovarti, non credo ti convenga vivere come un braccato, tu che dici? non ne era sicura che i Nara si sarebbero realmente mossi visto che avevano affidato il compito a lei, ma doveva almeno tentare di mandare avanti il bluff Ed anche se tu decidessi di continuare a nasconderti non mollerò facilmente: ho i lupi dalla mia parte, ho contatti in polizia, lavoro alle mura, non ti sarà facile sparire di nuovo completamente ora che sono sulle tue tracce. Ora sto giocando a viso scoperto ma credimi, posso essere anche io più furtiva di quello che pensi, non costringermi a passare alle maniere forti. Per favore, fatti vedere era stanca di quel gioco e, anche se lei non avrebbe "mollato la presa" tanto facilmente, sperava che lo stesso valesse per Near e che il genin si facesse vedere. D'altronde voleva davvero solo parlagli, non era lì per catturarlo, non faceva parte dei suoi compiti: il ragazzo aveva solo cercato di nascondersi per mesi, non di fuggire dal villaggio per tradirlo, d'altronde.

     
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7 replies since 30/9/2017, 18:39   98 views
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