Tomodachi

[Free Kairi - Shin]

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    Tomodachi

    IX



    Successe tutto in una frazione di secondo, tempo che se ne rendesse conto e già la ragazza si era allontanata, lesta. Lo shinobi stava cercando le parole migliori con cui rispondere ai ringraziamenti appena ricevuti, per cui fu colto completamente di sorpresa dal movimento fulmineo dell'amica. Le labbra di lei si poggiarono sulle sue delicatamente, quasi con timore. Ne percepì per un istante la morbidezza, simile ai petali di una rosa appena sbocciata. Il giovane rimase immobile, congelato per lo stupore, finché Kairi non si voltò a sorridergli. Prima che potesse risponderle, la kunoichi si allontanò, balzando di tetto in tetto. Shin, mentre la guardava allontanarsi in lontananza, appoggiò un dito sulle labbra. Dolce, il sapore del suo primo bacio era decisamente dolce.

    Il genin si rotolò per l'ennesima volta nel letto, cercando disperatamente di prendere sonno. Tutta la stanchezza che aveva accumulato in quella lunga giornata a causa del duro allenamento a cui si era sottoposto sembrava magicamente scomparsa. Una marea di pensieri gli attraversava la mente, tanto che non riusciva a focalizzarsi su nessuno di essi più a lungo di mezzo minuto. Infilando la testa sotto il cuscino, cercò di mettere ordine dentro di sé. Il gesto compiuto da Kairi era stata una sorpresa completamente inaspettata. A ripensarci, sentiva il battito del cuore accelerare. Spostò il cuscino di lato, girandosi sul fianco. Non aveva mai pensato a lei come qualcosa di più di un'amica, o almeno era quello che avrebbe detto prima di quel giorno. Shin era cresciuto praticamente senza amici fino a quando non era entrato in Accademia, quando aveva iniziato a stringere rapporti con i suoi coetanei. Eppure, riflettendoci a posteriori, c'era un'attenzione nel suo modo di relazionarsi con la kunoichi che di certo non poneva ad esempio con Kato o con Shunsui. Voleva bene a tutti loro, certo, ma Kairi era l'unica per la quale si preoccupava realmente. Ripensò alla visione dell'Uchiha, nel Paese delle Sorgenti Termali. C'era sua sorella, ovviamente, la persona che più aveva cara al mondo. Ma l'unica altra figura che aveva riconosciuto, e la cui morte per quanto illusoria gli avevano provocato una fitta lacerante all'altezza del cuore, era proprio Kairi. Strinse il lenzuolo nel pugno, mormorando piano. Io vi proteggerò tutte. In quel momento realizzò che aveva un motivo in più per diventare più forte. Qualunque fosse il percorso che gli dei avevano deciso di tracciare davanti a loro, l'avrebbe scoperto solo vivendo.

    SHNDflG


    Il genin della Foglia riaprì gli occhi all'alba. Evidentemente alla fine la stanchezza doveva aver avuto il sopravvento ed era crollato addormentato. Il motivo di quel prematuro risveglio, tuttavia, lo stava fissando dai piedi del letto. I sensi allenati dello shinobi gli avevano fatto riprendere conoscenza non appena percepito l'intruso, ma se il pericolo fosse stato reale probabilmente sarebbe stato già morto. Tirandosi con uno scatto a sedere, osservò senza parlare la figura avvolta in un mantello scuro. Con un movimento lento, in qualche modo rassicurante, lo sconosciuto abbassò il cappuccio levato sul capo. Una maschera da falco gli copriva il viso. Il ragazzo trasalì in modo impercettibile. Quell'uomo faceva chiaramente parte delle squadre speciali. Che cosa mai potevano volere da lui? Quasi in risposta al suo interrogativo inespresso, l'anbu rimosse la maschera con un movimento fluido. Sei cresciuto eh, Shin? Sul volto del giovane comparve un largo sorriso. Zio Gon, sei tornato! Davanti a lui stava il fratello di suo padre, il più forte esponente del ramo del clan Kinryu stanziato a Konoha, colui che aveva introdotto Shin al mondo degli shinobi. Molto presente nella sua infanzia, dopo la sua promozione era stato lontano dal Villaggio per periodi di tempo sempre maggiori, fin quasi a scomparire, facendo temere al nipote il peggio. Comprensibile quindi la sua gioia per il fatto di poterlo finalmente riabbracciare. Abbiamo tante cose di cui parlare, che ne dici di farlo davanti a un'abbondante colazione? Sono giorni che non mangio come si deve. L'uomo ricambiò il sorriso del giovane, socchiudendo gli occhi a mezzaluna.
     
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