La più bella del Reame

Kamine atterrò, con Mihawk sotto di lei, alla ricerca della fuga dalla Hentaidama. La mancanza di successivi colpi le suggerì che era riuscita nell'intento di salvare lo stilista. Alzò il busto, mettendosi praticamente a cavalcioni sull'uomo, osservando la scena intorno a lei. La pioggia di biancheria intima infuocata li circondava ma non sembrava essere pericolosa.

Intenta a scandagliare la situazione, ci mise un paio di secondi a realizzare che Mihawk la stava palpando. Ma che?

Lo stilista le aveva afferrato un seno con la mano sinistra e in più le afferrò anche la natica con l'altra mano! Kamine aveva dei dubbi sul fatto che allo stilista piacessero le donne, ma le bastò guardarlo negli occhi per capire che anche lui era sotto l'effetto della stessa illusione che stava facendo impazzire la gente intorno a loro. Non poteva permettere che lo stilista facesse qualcosa che potesse portargli pericolo o che desse fastidio ad altre. Decise che l'unica cosa da fare era bloccarlo ed impedirgli di muoversi, per la sua sicurezza.

Cercò di afferrareForza 375 - Velocità 425 le mani di Mihawk (la sua destra andò a prendere la sinistra dello stilista e viceversa) per non permettergli di strapparle il vestito (che era praticamente un body unico e aderente al corpo, quindi al di sotto non era prevista biancheria intima) e continuare con i palpeggiamenti.Non facciamo cose avventate, ok?

Applicando alcuni movimenti che conosceva più che bene, da cavalcioni, cercò di infilare la gamba destra sotto il busto di Mihawk, per poi chinarsi sul fianco, a terra, cercando di scorrere e mettersi sotto di lui, tenendogli le braccia incrociate ed agendo come una camicia di forza umana. Incrociò le gambe attorno alla vita dello stilista, per gravare con tutto il peso su di lui in caso avesse tentato di alzarsi. Si sarebbe poi rivolta alle altre kunoichi. Ragazze, a che punto siamo? Sussurrò all'orecchio dello stilista Dopo che questa storia sarà finita, sarà bene che veniamo tutte pagate come si deve. Altrimenti... Strinse la morsa quel tanto che sarebbe bastato a impedire ad un uomo con quella forza di muoversi e sentirsi molto a disagio.