Gita fra neve e Ferro

Kitori Kuro impara a fare il fabbro

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    Falce dei Kaguya


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    Investire, di nuovo, nel Ferro

    Suvvia, Kali-san, mi faccia parlare con uno dei vostri responsabili per le spedizioni e le affiliazioni... possiamo trovare un accordo! Io ho solo bisogno di un pò di materiali dei vostri, niente di più!, queste le parole con cui il Risorto si era rivolto alla giovane segretaria della Gechi Company, una grossa compagnia produttrice di ogni tipo di armatura e strumento da battaglia in quel del Paese del Ferro.
    Mi spiegate di nuovo perché siamo tornati in questo posto innevato?
    Certo, fratello, che sei una bella rottura di scatole!
    Perché l'idea di essere tornato in questo luogo innevato con tre montagne dalla forma di teste di Lupo, considerando i nostri problemi con i Tamasizu, mi dà fastidio tanto quanto gli Hai Urami che s'agitano nel nostro chakra? Pensa se ci fossero stati dei pipistrelli qui!
    O delle tartarughe...
    Niente tartarughe, Mostro! Comunque siamo tornati qui perché, per parte dei nostri progetti in quel di Ame abbiamo bisogno di un rifornimento di metallo, ricordi? E questi tizi possono portarcelo già ripulito e pronto per essere lavorato!
    Lo capisco anch'io che è un valido motivo...
    Sarà anche valido, Mostro, ma questi tizi ci hanno già incontrato come Zong Wu ed oggi ci presentiamo come Ru-Wai, sicuri che sia saggio?
    Dobbiamo solo farci firmare questa carta e concordare con i loro produttori di metalli di fornirci un pò di materiale, non dobbiamo incontrare Gechi Komizu in persona!
    Speriamo bene...

    E mentre il Risorto stava lì, seduto, in attesa che la segretaria accettasse di farlo parlare con qualcuno che si occupava del rifornimento di metalli, il giovane Kenkichi di Kiri sarebbe arrivato.
    Kitori Kuro era stato, infatti, assegnato ad una missione anche piuttosto semplice per un genin con la sua esperienza: doveva, semplicemente, scortare una consegna di metallo lungo un passo di montagna piuttosto impervio, un percorso dove difficilmente sarebbero potuti andare dei carri, e quindi i fattorini della Gechi Company sarebbero dovuti andare avanti a piedi, con un elevato rischio di attacchi da parte di predoni.
    O almeno questo era stato ciò che gli era stato riferito al momento della partenza.
    Quando il ragazzo fosse stato condotto davanti alla segretaria, quella avrebbe smesso di prestare attenzione a Ru-Wai, per rivolgersi all'inatteso giovane ospite, Tu saresti?
    Quando avesse ricevuto una risposta, Kali avrebbe iniziato a cercare fra le sue scartoffie: Ehi, io sono ancora qui! Si è distratta con questo ragazzino, Kali-san?, avrebbe obiettato con un pò di disappunto, senza ricevere la minima attenzione.
    Forse è una di quelle con la fissa per quelli più piccoli...
    Fratello, certe volte sei squallido più del Mostro qui...
    Le voci nella testa del Risorto, comunque, non lo distrassero tanto da non seguire le successive parole della segretaria: C'è stato un problema ed è spiacevole che Kiri non sia stata informata in tempo: il periodo di caldo ha sciolto leggermente più del previsto le nevi nelle zone più alte, producendo un allagamento... i nostri fattorini non possono portare i rifornimenti al cliente e quindi il suo supporto non sembrerebbe essere più richiesto, giovane shinobi... a meno che lei non possa sostenere sulle sue spalle quattro casse di metallo, o giù di lì.
    Io posso., due semplici parole che avrebbero fatto girare la segretaria verso Ru-Wai, Prego?
    Io posso senza problemi portarmi in spalla tre o quattro di queste vostre casse e portarle fino a destinazione, basta che poi mi assicurate il contratto di importazione ed esportazione merci, niente di esagerato, un patto equo in cambio di un favore., avrebbe suggerito con un grosso sorriso in volto, O il ragazzino qui ha qualcosa da ridire?, concluse il Risorto, voltandosi verso il giovane ninja accademico.

    ---

    Intro semplice semplice :ahsi:
     
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    Gita fra neve e Ferro

    I



    [Antefatto]
    [Circa una settimana prima a Kiri]


    Il genin del paese dell'acqua, quella mattina aveva accompagnato non troppo volentieri l'ospite Tamayo a fare spese ai negozi delle vie commerciali di Kiri. Il biondo aveva seguito la giovane non tanto per piacere, in quanto il kiriano odiava letteralmente lo shopping anche per le brutte esperienze avute aiutando la dispotica coinquilina dalla chioma rossiccia che portava il nome di: Misaki, nemmeno perché la ragazza lo aveva pregato di accompagnarla o almeno il Kuro non fece trasparire la possibilità che fosse stato tale motivo a spingerlo e non la scusa di proteggere la fanciulla da una minaccia reale ma praticamente impossibilitata a colpire dentro le mura della nebbia. La mattinata, insolitamente soleggiata, limpida, sgombra di nubi e nebbia insomma una coincidenza climatica piuttosto rara in quella fascia climatica, era avanzata tranquilla e rilassante passando di negozio in negozio senza praticamente prendere molto: se non alcun vestito per la piccola donna. Poi la diciassettenne volle fermarsi al nuovo ristorante aperto nella zona del porto, un posto piuttosto esclusivo ma non per chi era raccomandato dallo zio Urahara casualmente amico del proprietario e chef Sanji cosa piuttosto prevedibile data la pessima fama da play boy fallimentare che accumulava i due. Il locale aveva alcune sale speciali


    letteralmente immerse nel mare. Il ragazzo si prodigò naturalmente di evitare il piatto vanto del posto: tris di sushi, odiava il pesce crudo, optando per un classico ramen. Il pranzo tra buon cibo e dolce compagnia si rivelò essere una bella esperienza: qualcosa utile a scaricare lo stress accumulato, il Kuro però aveva capito fin subito il vero piano della teenager ovvero ottenere un vero e proprio appuntamento con lui. Esso quindi per non ferire Tamayo fece finta di non avere capito, di non notare come la ragazza
    arrossiva, naturalmente il genin si guardò bene dall'incoraggiare o illudere la sua protetta. Infine dopo pranzo una passeggiata al lungo mare e un gelato alla vaniglia per la donzella


    conclusa la scampagnata il duo, intorno le ore 16.00 tornò a casa. Guardando sotto la porta d'ingresso, ecco saltare fuori, la tipica missiva accademica, il ninja aprì subito la busta leggendone il contenuto che recitava più o meno così: recarsi entro 5 giorni nel paese del ferro precisamente alla sede della Gechi Company con l'obiettivo di scortare una consegna di metallo. Una missione forse troppo semplice ma i ricordi del kiriano sull'ultimo compito semplice non erano rosei e profumati bensì rosso sangue e puzzolenti di morte, la morte della propria mentore.
    Non posso permettermi di sottovalutare le cose...L'ultima volta ho perso lei...
    Kitori affidandosi al suo naturale autocontrollo soffocò immediatamente quei ricordi senza mostrare la benché minima espressione, si rivolse alla giovane donna dicendo semplicemente:
    Una missione devo andare!!
    Contrariamente alle volte precedenti la ragazza non fece le solite storie, disse solamente:
    Vai, fai attenzione però...
    Il biondo corse a fare una veloce doccia indossò il consueto completo nero da lavoro e tutto l'armamentario, poi si recò nuovamente al porto del villaggio dove prese l'ultima nave per il continente.

    [...]


    L'attraversamento durò una giornata intera, con un mare abbastanza calmo, tempo trascorso dal nebbioso a riposare e stranamente a meditare. Terminata la tratta marina lo shinobi affrontò la lunga strada terrestre: correndo, camminando e fruttando i passaggi offerti da vari viaggiatori e mercati. L'ultima notte riposò in una locanda al confine tra il paese del Fuoco e quello del Ferro, ripartendo alle prime luci dell'alba. Grazie a qualche indicazione, ottenuta lungo il cammino da alcuni viandanti e da abitanti del luogo, trovò velocemente e facilmente la sede della Gechi Company.

    [...]


    Entrato dentro l'ufficio si diresse verso una bella donna bionda, che naturalmente osservò per bene, notando poi anche un grosso uomo dai capelli lunghi. Quella che evidentemente era la segretaria chiese chi fosse, sicuramente non aveva notato il simbolo di Kiri legato al braccio sinistro del ragazzo
    Sono Kitori Kuro Kenkichi genin di Kiri. Qui per una missione...
    La donna sentendo la risposta cominciò a rimescolare le carte che aveva davanti, come una massaia intenta a impastare del pane, mentre l'uomo si lamentava moderatamente. La segretaria spiegò come secondo lei ci fosse stato un disguido: a causa dell'impraticabilità della strada, per un allagamento, la consegna era stata annullata senza avvertire Kiri in tempo. Un lungo e faticoso viaggio inutile, nessuna ricompensa, una presa per il culo completa; chiunque avrebbe potuto perdere la calma arrabbiandosi o mostrando frustrazione ma lo spadaccino grazie al suo autocontrollo non mostrò quasi reazione almeno niente di facilmente visibile a parte un espressione seria. Prima che il kiriano potesse rispondere il tipo seduto si propose di effettuare lui la consegna, sempre se l'accademico fosse d'accordo. Lo shinobi del paese dell'acqua, sta volta osservò molto attentamente l'uomo, qualcuno con un fisico del genere evidentemente muscolo e allenato poteva essere un guerriero o addirittura un ninja e visto l'assenza di simboli accademici anche un nukenin e probabilmente piuttosto forte unico aspetto interessante...
    Un guerriero? Un nukenin? Non importa è sicuramente forte lo sento...Certamente interessante...
    L'accademico mosse leggermente la mano sinistra toccando l'elsa della sua spada che era legata come sempre al fianco mancino, un movimento macroscopicamente senza alcuna velleità offensiva. Manaita, la lama insanguinata del Kenkichi, mostrò anche lei interesse verso il tipo vibrando vigorosamente. Naturalmente erano tutti indirizzi di pericolo, molti altri shinobi avrebbero fuggito prudenzialmente una minaccia ma il Kuro no. La voglia di mettersi alla prova migliorare confrontandosi con tipi più forti, l'istinto e il potersi vendicare e diventare grande vincevano sulla prudenza infondo era uno spadaccino Kenkichi. Quello che non ti uccide ti rafforza.
    Scusa tu chi sei? Cosa ci guadagni?
    con tono piuttosto cordiale e rilassato e con uno strano sorrisino, una volta ricevuta una risposta, si rivolse alla bionda
    Per me nessun problema. Anzi non voglio avere fatto tanta strada invano...Posso portare qualche casa certamente. A lei va bene?
    con un gran bel sorriso ovviamente falso ma difficilmente comprensibile...



    Status Kitori Kuro Kenkichi
    Genin - Energia Blu
    Statistiche: - Forza: 575; Resistenza: 500; Riflessi: 500; Velocità: 500;
    Chakra: 60 Bassi;
    Consumi: -
    Vitalità: 16/16 Leggere;
    Energia Vitale: 30/30 Leggere;
    Ferite: -



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    Slot Difesa 1: -
    Slot Difesa 2: -
    Slot Difesa 3: -
    Slot Azione 1: -
    Slot Azione 2: -
    Slot Azione 3: -
    Slot tecnica 1: -
    Slot tecnica 2: -
    Armi usate: -



     
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    Gita fra le nevi con un fabbro

    Il ragazzino si presentò come un genin di Kiri, più precisamente un Kenkichi di Kiri.
    Il secondo Kenkichi di Kiri che incontriamo, direi che ci sono più membri di questo clan nel tuo villaggio natio che Kaguya! AHAHAHAH
    Però ad Ame abbiamo due Kaguya, contando anche noi.
    Quindi ci contiamo come residenti di Ame ormai?
    Come vogliamo considerarci? Abitanti del Mondo?

    Quando il Risorto poi si propose di occuparsi lui del trasporto del materiale per la GC, il genin della Nebbia volle sapere chi lui fosse ed il Kaguya non ebbe problemi a dirglielo: Io sono Ru-Wai, piacere, ragazzo. E ci guadagno che, magari, Kali-san qui si convince a farmi ottenere il contratto per la fornitura di metalli per il quale mi sono fatto tanta strada da Ame fin qui., rispose semplicemente, sghignazzando quando vide la mano del ragazzo poggiarsi sull'impugnatura della spada.
    La segretaria, invece, non parve così divertita da quella situazione, e dopo le parole successive del Kenkichi non tardò a replicare per prima: Voglio, innanzi tutto, ricordarvi che Tetsu è un territorio neutrale, esterno alle questioni accademiche, oltre ciò, direi che, data la particolare situazione, se nessuno di voi due è contrario, possiamo darvi tutto il nostro carico di metallo e farvelo trasportare fino al punto di raccolta richiesto.
    In questo modo tu, Kitori Kuro, sarai la scorta, come richiesto al tuo villaggio: ti occuperai di evitare assalti di predoni, comunque possibili, oltre eventualmente di dare una mano a chi avrà come funzione principale quella di trasportare il più delle casse.
    A tal proposito, tu, Ru-Wai, ti occuperai del trasporto, al posto dei nostri fattorini: manderò prontamente un messaggio al nostro rappresentante presso la sede sulla montagna, perché ti faccia trovare tutte le carte pronte per confermare gli accordi per una fornitura di metallo, con relative spese associate.
    , propose la donna ai due.
    Per me nessun problema, Kali-san, tagliò corto il Kaguya con un sorriso soddisfatto sul volto.
    Che bello, ci tocca una gita in mezzo alla neve sciolta... Hai Urami maledetti...
    Dai fratello, poteva andarci peggio, almeno avremo il nostro rifornimento di metallo per portare avanti i lavori di costruzione!

    Quando anche il genin della Nebbia fosse stato d'accordo, la segretaria avrebbe invitato entrambi a seguirla fino ai magazzini della Gechi Company, dove, oltre a decine e decine di fabbri lì presenti a lavorare, avrebbero trovato anche diverse serie di grosse casse accatastate vicino ad alcuni carri pronti per il trasporto.
    Tutte queste casse contengono metallo non lavorato che trasportiamo presso i nostri diversi punti di lavorazione al di fuori della sede centrale, dove vi trovate adesso.
    Nel caso specifico di vostro interesse, si tratta di una sede posizionata quasi sotto uno delle teste di Lupo, come già dettovi: normalmente c'è un sentiero, impervio e quindi serve attraversarlo a piedi, ma dopo gli allagamento dovuti al bel tempo, nemmeno i nostri fattorini possono passarvi, quindi sta a voi, signori: prendete quattro delle nostre casse e portatele fin lassù.
    , concluse la donna, dando poi ai due una mappa del percorso da seguire.
    Niente di più facile! Va bene, Kali-san!, confermò Ru-Wai, avvicinandosi alle casse e prendendone una che si poggiò sulle spalle, utilizzando il chakra adesivo per tenerla bloccata, mentre altre due le prendeva una per mano, per poi voltarsi verso il kiriano: A te l'ultima cassa, ragazzo.
    Prevedo che non sarà tanto comodo come modo di viaggiare...
    Ho già un'idea, fratello, non ti preoccupare...
    Sono l'unico qui in mezzo che si preoccupa, se non lo facessi io, non oso immaginare che fine faremmo.
    Stai tranquillo!

    [...]

    Il viaggio del duo sarebbe quindi iniziato, senza eccessive sorprese almeno durante la prima giornata, che ancora, li faceva avanzare lungo un terreno nemmeno troppo scomodo, né richiedeva particolari abilità, essendo un percorso nel terreno battuto e con poca neve (o acqua) ancora.
    Quando arrivò il tramonto, però, i due si sarebbero trovati alle pendici della montagna che dovevano scalare e lì, Ru-Wai avrebbe poggiato al suolo le tre casse che portava con se, per poi voltarsi verso il genin (ovviamente lungo il primo giorno di viaggio, non avrebbe avuto problemi a chiacchierare con l'altro se questi ne fosse stato interessato): Kitori, voglio essere schietto. Abbiamo tre giorni di viaggio, nella migliore delle ipotesi, fino alla cima, il tutto camminando sull'acqua ed affini, cose che probabilmente richiederanno un discreto uso del chakra, quindi, siccome non mi va di spendere chakra anche per tenermi questa terza cassa sulle spalle, ora la apro, ne prendo una lastra di metallo e mi forgio una catena con cui portarla fin lassù, meglio che si trovino un pò di metallo in meno anziché un'intera cassa mancante, va bene?
    Non che il Risorto attendesse una replica o un'osservazione dall'altro, semplice lo informò, prima di estrarre da uno dei suoi rotoli da richiamo il necessario per un veloce lavoro Kit Attrezzatura Portatile [Vario]
    Si tratta di un set di accessori da artigiano che può essere utilizzato per preparare un'officina di campo. È necessaria un ora di preparazione prima di iniziare a lavorare.
    Tipo: Supporto - Supporto
    Dimensione: Media
    (Potenza: | Durezza: )
    [Da Genin in su]
    , alimentando poi il fuoco con il proprio chakra ed iniziando a lavorare il metallo.

    Temevo peggio, fratello, ad essere sincero...
    Cosa ti aspettavi?
    Onestamente? Che volessi usare le tue ossa per sostenere questa cassa, o, peggio, che evocassi gli Hai Urami per volare fin lassù... il tutto davanti a questo spadaccino.
    Fratello, possiamo essere pazzi, ma non fino a questo punto!
    Purtroppo è vero...
    Così, mentre le voci nella sua testa parlavano, il Kaguya forgiò, in poco meno di un'ora, una catena lunga abbastanza da legarsela intorno al petto e fino alla cassa stessa.
    Finito quel lavoro, dato il tramonto ormai passato, il Risorto si sarebbe rivolto al Kenkichi: Direi che per stasera possiamo anche fermarci qui, che ne pensi?

    -----

    Post semplice pure qui, ma intanto il tuo pg scopre che il mio è un fabbro, a te come usare quest'informazione.
     
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    Gita fra neve e Ferro

    II



    L'omone sconosciuto rispose alle domande poste dal giovane Kenkichi senza apparenti problemi, esso affermò di chiamarsi Ru-Wai e di cercare di ottenere un contratto per la fornitura di metalli. Notando poi il movimento del Kuro e rispondendo con una risata. Reazione di un qualcuno con una certa esperienza o comunque di un tizio piuttosto sicuro di se o dei propri mezzi; piccolo indizio e spunto per una seppure minima conferma alle congetture iniziali. La segreteria non prese benissimo la situazione e prontamente ricordò il fatto di trovarsi in un luogo neutrale, ovviamente il kiriano non aveva alcuna velleità battagliera almeno non al momento, era soprattutto incuriosito da quel tipo. La donna cercò una via per accontentare tutti e spigò come la società avrebbe fornito il metallo, il genin come previsto avrebbe fatto da scorta compiendo la missione prevista e Ru-Wai si sarebbe fatto carico del trasporto ottenendo il contatto di fornitura di materiale che desiderava. Il nuovo trasportatore accettò subito la proposta sorridente, il giovane kiriano sembrò tentennare qualche attimo mentre rifletteva per poi dare risposta positiva anche lui
    Va bene, anche per me...
    mostrando, in risposta al collega, il solito sorriso di circostanza...
    Credo che dovrò stare molto attento e non abbassare la guardia mai...
    Una volta raggiunto l'accordo la bionda condusse il duo al magazzino: un ampio luogo pieno di fabbri ma ancora più pieno di casse di grosse dimensioni, molte delle quali poste nei pressi di alcuni carri. Kali-san riferì che le casse contenevano il ferro non ancora lavorato e che veniva inviato alle sedi di lavorazione distaccate, specificando che per quanto riguardava il loro caso la sede esterna era sotto una "testa di lupo" raggiungibile attraverso un sentiero impervio; il loro compito trasferire quattro casse. Finito di parlare la segreteria li fornì anche di una mappa.
    L'uomo dai lunghi capelli si caricò con estrema facilità di tre casse, ricorrendo al chakra adesivo, ulteriore conferma di non essere un tipo qualsiasi. Esso invitò il Kuro ad occuparsi dell'ultima cassa
    Si ok, ci penso io!
    rispose il biondo, caricandosi l'ultima scatola sulla spalla sinistra e fermandola con il braccio mancino sfruttando se necessario la propria forza. Il ninja di Kiri ebbe l'accortezza di lasciare libero l'arto superiore destro in modo da potere, se necessario, estrarre e brandire la propria spada.

    Il viaggio iniziò così e prosegui senza grossi intoppi e difficoltà, nemmeno il percorso si rivelò essere insidioso o comunque molto più semplice del previsto e anche più asciutto. Non sembrava necessaria alcuna capacità o abilità particolare a parte una certa dose di forza, della quale i due sembravano abbastanza forniti. Durante il cammino il genin continuava a guardarsi intorno con circospezione, portandosi a volte in avanguardia di almeno una cinquantina di metri, così come si portava in retroguardia. In pratica faceva del proprio meglio e cercava di mantenere attenzione e guardia alta.
    Al tramonto giunti davanti la vetta da scalare il tizio di Ame posò giù le casse e spiegò: che avrebbero avuto di fronte tre giorni di duro cammino su un terreno dissestato, difficile e umido quindi avrebbero dovuto consumare molto chakra e il bestione voleva evitare inutili sprechi di energia e che quindi avrebbe usato un po' di materiale per realizzare un imbracatura. Lo shinobi lo guardò incuriosito
    Nessun problema, tanto non è mia la consegna...
    il ragazzo posata la cassa si sedette vicino a una roccia puntando attentamente il suo compagno, osservando con la massima attenzione ogni mossa. Dal volto del Kuro si poteva intuire un sincero interesse verso tale attività
    Sei un fabbro? Sai fare anche spade?
    chiese con educazione, aggiungendo
    Anche mio padre sapeva occuparsi delle sue spade. Ma non ha potuto insegnarmi...Attività piuttosto utile...
    Soprattutto per uno spadaccino Kankichi. Mi servirebbe saperlo fare. Questo tipo è sempre più insolito pure fabbro? Chi caspita è?
    Dopo qualche parola il nebbioso sarebbe rimasto in silenzio. Quando Ru-Wai avesse finito il lavoro e proposto di fermarsi li per la notte, lo spadaccino rispose
    Si, la notte è troppo pericolosa e francamente non ho fretta di tornare a casa!
    Sdraiandosi comodamente, si fa per dire, tra una scatola e il fuoco...


    Status Kitori Kuro Kenkichi
    Genin - Energia Blu
    Statistiche: - Forza: 575; Resistenza: 500; Riflessi: 500; Velocità: 500;
    Chakra: 60 Bassi;
    Consumi: -
    Vitalità: 16/16 Leggere;
    Energia Vitale: 30/30 Leggere;
    Ferite: -



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    Slot Difesa 1: -
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    Slot Azione 1: -
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    Chiacchierare... o almeno provarci

    Sì, so forgiare armi, principalmente da corpo a corpo, e corazze, o comunque strumenti da difesa: tutto ciò che mi può essere utile in missione e che posso vendere, all'occorrenza. Ti interessa una spada, ragazzo?, rispose il Risorto alla domanda del giovane Kiriano, quando si erano ormai fermati.
    Ed oltre che forgiarle dal metallo, possiamo forgiare armi dalle nostre stesse ossa, una cosuccia non da poco, direi...
    Particolare che possiamo tenere per noi, oserei dire, fratello...
    Mentre le voci parlavano nella sua testa, però, il Kaguya sentì un particolare del discorso del Kenkichi: suo padre sapeva occuparsi delle proprie spade, una nozione che non era arrivato a trasmettergli.
    Ne riparleremo domani con più calma di questa storia della cura della propria spada, ragazzo, per ora riposiamoci. Ed un'altra cosa: tu ti occupi della difesa della consegna, quindi è anche la tua consegna, non solo la mia., lo avrebbe ammonito sul commento di poco prima del giovane Kenkichi, quando aveva preso parte del metallo per fare quelle catene.
    Questi genin di oggi non sanno più nemmeno che cos'è il dovere in missione...
    Ecco che ricominci a parlare come un vecchio, fratello, non hai mai provato a curare questo vizio!

    [...]

    Il mattino seguente i due ninja poterono ricominciare la loro scalata, o più correttamente, poterono finalmente iniziarla.
    Il percorso che dovevano affrontare era, più o meno, come pronosticato dalla segretaria il giorno precedente: un misto di sassi ed acque alte fin oltre le caviglie.
    Il Kaguya avrebbe potuto senza grossi problemi usando il chakra per camminare sull'acqua, ma preferiva, finché possibile, non sprecarne in tal modo, così come preferiva evitare di richiamare gli Hai Urami per motivi così infimi, così avanzava, nello stesso silenzio del giorno prima, lungo la strada in pendenza.
    Fatemi capire: ci aspettano tre giorni di scalate con il silenzioso spadaccino qui dietro? Ma per quale motivo i ninja ritengono, specie i più giovani, che più sei silenzioso, più sembri truce e minaccioso?
    Fratello, questo è un tuo pregiudizio, magari lui è silenzioso semplicemente perché ci considera il nukenin che in effetti siamo e quindi non vuole darci troppa confidenza...
    E comunque stai ancora una volta parlando come un vecchio...
    Ha ragione il Mostro, fratello...
    Non rompete! E comunque ieri ha parlato, poco, ma ha parlato di sua iniziativa, quando si parlava di spade!
    Potrebbe essere un valido argomento per una discussione, sì...
    Il Risorto, che dal canto suo preferiva parlare con quel ragazzino di Kiri, che non ascoltare le voci nella sua testa, quando alla fine, a metà mattinata, si fermarono per una sosta, il tempo necessario a rifocillarsi, avrebbe approfittato di quella pausa per rivolgere qualche domanda, puramente cordiale, a Kitochi.
    Dunque tuo padre era solito curare da solo le proprie spade? Le forgiava anche? Voi Kenkichi, da ciò che so, avete una particolare arte con la spada, qualcosa di collegato con le abilità del vostro clan.
    Immagino che, proprio in funzione di ciò, se non vi forgiate da soli le spade, avrete, quanto meno, qualche arte segreta che rende le vostre armi speciali, rispetto sia ad una normale katana, sia rispetto a quelle che vengono chiamate Armi Leggendarie.
    , non aveva con se in bella vista nessun'arma e di certo non avrebbe estratto una delle proprie falci per mostrarla al giovane Kenkichi, così, semplicemente.
    Però qualche cosa in più delle chiacchiere devi offrirla...
    In una missione, più di un anno fa, ho avuto modo di ammirare alcune armi dette leggendarie, ce n'erano ben quattro, alcune, secondo le voci che correvano su di loro, vecchie di secoli e dalle particolari abilità, ma ho avuto modo, durante una missione nel Paese del Thé, di affiancarmi anche ad uno del tuo clan e le vostre abilità di spada sono anch'esse strane, considerato il legame che sembra esserci fra shinobi e katana... immagino che ogni Kenkichi debba essere almeno un pò un fabbro, per avere, quanto meno, cura della propria arma., avrebbe iniziato a raccontare, senza dare troppi particolari né della missione in cui aveva, fra le altre cose, aiutato a recuperare una delle Sette Spade, né della disavventura in quel del Paese del Thé, con un altro Kenkichi (forse l'unico altro presente a Kiri) ossessionato dalle armature.
    Se vuoi qualche suggerimento o dritta su come avere cura della tua katana, ragazzo, basta che tu chieda e posso anche darti qualche aiuto: in fondo, meglio chiacchierare, pure di queste cose, che starcene tre giorni in silenzio a sguazzare in acqua e neve, con le rocce che spuntano qua e là... non pensi anche tu?, avrebbe proposto a Kitori, lasciandogli la scelta se portare avanti o meno quel tipo di argomentazioni.

    -----

    Ok, a te la parola... ho messo l'incipit per il vero fulcro della giocata...
    [SPOILER][/SPOILER]
     
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    Gita fra neve e Ferro

    III



    Ru-Wai spiegò come fosse capace sia di forgiare armi da mischia sia protezioni e armature, chiedendo al giovane se avesse bisogno di una spada, forse non aveva notato bene la katana al fianco del ninja
    No, grazie. Ho già la mia.
    replicò il kenkichi indicando la propria arma. Successivamente il nukenin invitò il compagno d'avventura a riprendere il discorso l'indomani, era meglio riposare
    Va bene a domani...
    disse Kitori ponendosi sul fianco e prendendo sonno ben presto, un sonno però piuttosto leggero

    [...]


    Velocemente si fece mattino, l'inizio di una giornata dal punto di vista metodologico abbastanza buona. Era giunto il momento per il duo di scalare la montagna e come previsto dalla segreteria un duro percorso tra sassi, fango, allagamenti con acqua fino alle caviglie e nevischio sciolto come un gelato tenuto troppo in mano, li aspettava. Un cammino piuttosto difficile e impegnativo, che il Kuro percorreva come suo solito piuttosto silenziosamente, non per particolari ragioni, la comunicazione semplicemente non era il suo forte e poi non si fidava completamente di quel gigante e sospettava sempre più di avere davanti un personaggio certamente poco comune, un possibile nukenin cosa che in realtà poco lo interessava, almeno finché non avesse rappresentato una minaccia.
    Mentre il collega improvvisato si rivelò essere di chiacchiera facile, visto che alla prima occasione, la pausa merenda, cominciò a parlare:
    Si mio padre sapeva curare e riparare le sue spade, era un fabbro e anche abbastanza bravo. Sai parecchie cose... Si abbiamo spade particolari e capacità legate alle nostre armi...
    replicò evitando di approfondire troppo, i segreti di clan dovevano rimanere tali. Il ragazzo sentendo nominare le cosiddette armi leggendarie aprì molto bene le orecchie ascoltando attentamente ogni parola, magari avrebbe ottenuto informazioni utili e comunque era naturalmente attratto dall'argomento armi, anche se non aveva praticamente idea di cosa stesse parlando l'omone. Il Kuro restò abbastanza sorpreso quanto il collega parlò di un altro kenkichi e del particolare legame con la spada
    Non ho un particolare legame con il clan principale non conosco quel tizio...
    rispose forse con troppa sincerità ma aveva ottenuto ulteriori conferme che l'omone fosse realmente un ninja e sicuramente di un certo valore e abilità probabilmente superiori alla media. Era quindi il caso di prestare particolare attenzione e magari imparare perfino utili nozioni e una possibile "amicizia" o comunque un contatto.
    Purtroppo io non ho conoscenze sull'arte dei fabbri, ho perso mio padre prima che potesse addestrarmi.
    Il genin restò nuovamente sorpreso quando Ru-Wai si offrì di fornirgli spiegazioni e suggerimenti
    era un occasione da non sprecare, in fondo la conoscenza è potere
    Grazie come potrei rifiutare?! Sinceramente vorrei sapere il più possibile. Voglio prendermi cura al meglio della mia spada!
    E' la mia compagna...
    ##Ti preoccupi di me? IHIHIH Che tenero...##
    Smettila, non cominciare a rompere!



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    Lezioni di Metallurgia, in viaggio

    Il ragazzo, per quanto silenzioso, sembrò gradire le chiacchiere su spade, manutenzione delle stesse ed affini, ammettendo anche alcune informazioni seppur vaghe.
    Bé, non abbiamo la certezza sulle particolarità del loro stile di lotta con la spada, ma di certo i due Kenkichi che abbiamo conosciuto avevano un rapporto molto particolare con la katana del più vecchio di loro.
    Non era nemmeno una katana nel senso stretto se ben ricordo, ma è vero, fratello, sembravano averci un rapporto quanto mai particolare con l'arma del loro clan.
    Poverino, non è molto legato al suo clan? Che storia triste! Ed è anche un orfanello! AHAHAHAH
    Mostro, stai un pò zitto, vuoi?

    Il Risorto, nel frattempo, quando il giovane Kitochi aveva concluso con dimostrato interesse di voler apprendere come prendersi cura della propria arma, lo invitò a sedersi davanti a lui.
    La prima cosa che un fabbro deve saper fare è riconoscere i difetti in un'arma esistente: prima di saper creare devi sapere cosa creare. Saper forgiare un'arma: è una cosa che sanno fare diverse persone, alcune meglio di altre, saperne forgiare una degna di questo nome? Quello è un lavoro per pochi veramente esperti, quindi, in questi giorni di viaggio di questo discuteremo ed analizzeremo: cosa rende un'arma di buona fattura e come, soprattutto, si può mantenere un'arma alla fattura che ha al momento della creazione., propose il Risorto all'altro, invitandolo ad analizzare le condizioni della propria katana e poi a discutere delle stesse.

    E così sarebbe stato per i tre giorni a venire: Ru-Wai avrebbe spiegato al giovane ninja le basi su come forgiare una katana, come lavorare il metallo ancora caldo e quant'altro, lasciando tempo al giovane per domande, raffronti di idee quanto avesse voluto chiedere; avrebbero parlato più nelle pause, quando si fossero fermati per mangiare, o per dormire, giacché lungo tutta la marcia si sarebbe trattato principalmente di stare attenti ad eventuali aggressori che, fortunatamente, almeno durante il primo giorno e mezzo, non si sarebbero visti.
    Chissà, però, se il giovane Kenkichi era altrettanto aperto al dialogo per apprendere al meglio.

    ----

    Post breve, ma ho pensato che anziché stare qui a scaricarti tutta una sbrodolata di informazioni, ti lasciavo piena libertà di elaborare nel tuo post cosa ti poteva spiegare il mio pg (nei limiti della pura metallurgia di base) e su come portare avanti un dialogo/lezione in tal senso con il tuo di pg, così poi gli ultimi posts li utilizziamo per applicare quanto appreso con il dialogo :ahsi:
     
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    IV



    Ru-Wai invitò il ragazzo a osservare la propria spada e a desumerne le condizioni, il kenkichi estrasse la sua fidata arma e cominciò ad osservare attentamente ogni centimetro della nera lama e dopo vari minuti di silenzio
    Non vedo particolari problemi: nessuna lesione, ne ammaccatura, nemmeno un graffio...Vedo soltanto qualche macchina leggermente più chiara, forse un incrostazione?
    forse l'uomo si aspettava qualche problema o piccolo danno o difetto? Non poteva certamente sapere che aveva davanti un petalo di Senjio, un opera pressoché perfetta di uno dei migliori creatori di spade, un maestro fabbro kenkichi leggendario forse il migliore del clan e non solo...Nemmeno poteva immaginare che quella lama fosse nata da pochi mesi e in modo tanto particolare; tutti informazioni che il Kuro non avrebbe mai rivelato a nessuno.
    L'omone rispose comunque alla domanda dicendo che la macchia era semplicemente una leggera ossidazione segno di una manutenzione non perfetta, cosa che il nukenin avrebbe spiegato successivamente.
    Quali strumenti servono ad un fabbro?
    Il mercenario replicò che: esistono tanti strumenti ma quelli indispensabili sono un martello, delle pinze e varie lime soprattutto resistenza al calore e alla fatica.
    La pausa si concluse e fu il momento di ripartire entrambi, ripreso il carico, rimisero ad avanzare nella fanghiglia. Con sempre il genin ad avanzare e poi retrocede cercando di proteggere al meglio il carico...
    Nella pausa successiva più o meno per il pranzo Kitori chiese
    Ma come si capiscono i difetti di una spada? E quali potrebbero essere?
    il compagno d'avventura replicò: che per capire e trovare i difetti la capacità di osservazione era molto importante guardando un arma si poteva capire tanto...Riguardo una spada e in particolare una katana si doveva tenere attenzione a vari aspetti: Prima la forma della lama che deve essere ben proporzionata con curvatura naturale, il lato affilato e sottoposto a tempratura deve essere più chiaro e presentare l'assenza di granelli visibili a occhio nudo, la linea di forgiatura deve presentare venature simili al legno, assenza di fori o bolle nella spada che potrebbero indicare aria o impurità nel metallo. I due disquisirono per circa un oretta per poi ritornare alla marcia...
    Giunto finalmente il tramonto ecco la sosta notturna, davanti ad un fuoco; il fabbro cominciò a spiegare la procedura di creazione di una katana: dapprima si soffermò sulla scelta della materia prima e cioè l'acciaio, per ottenere un ottima lama resistente ma anche flessibile servivano due tipi di materia prima un acciaio cosiddetto duro cioè con alte concentrazioni di carbonio, ed acciaio morbido con minore presenza di carbonio. Quindi la giusta combinazione dei tipi di acciaio e la loro qualità, minore presenza d'impurità, erano di fondamentale importanza. Tant'è che i migliori costruttori di lame creavano loro stessi l'acciaio unendo in forni speciali carbone vegetale con sabbia ferrifera. Altra fase consisteva nell'unire i tipi di metallo portandoli ad alta temperatura e battendoli insieme con un martello fino ad ottenere un unico blocco di metallo a forma di parallelepipedo. Ormai era tardi e la spiegazione fu interrotta bisognava riposare...

    L'indomani la marcia riprese di buon mattino; intorno mezzo giorno un nuovo stop e tra un boccone e l'altro ricominciò la lezione ...
    Successivamente si portava il blocco precedentemente ottenuto a calore rosso, il metallo doveva assumere un colore rosso, per poi battere e ribattere con il martello piegando e ripiegando il blocco come di un foglio di carta fino a quindici volte ottenendo la stratificazione dell'acciaio, si potevano raggiungere i 32.000 strati. La stratificazione rendeva la lama durissima e contemporaneamente flessibile dandole la capacità di resistere a tremendi impatti e a non intaccarsi nemmeno con fendenti di lama su corazza o su altra spada. L'estrema durezza permetteva inoltre di avere un filo molto fine e quindi molto tagliente senza renderlo troppo fragile. Dopodiché si passava a dare forma alla spada scaldando sempre la lama e martellando continuamente fino a definire tutte le parti della katana: il dorso, la punta, la costolatura, il filo; dando pure la tipica curvatura alla spada. Utilizzando anche lime, pietre e pialle speciali. In un'altra fase si cospargeva la lama d'argilla e poi si precedeva alla tempratura il momento più delicato, si doveva scalda la spada a calore rosso e immergerla in acqua tiepida sui 37 gradi. Tale processo incrementava ulteriormente durezza e flessibilità. Infine bisognava affilare e lucidare la katana con varie pietre. Concludendo così discorso e ricreazione...
    In un altro momento adatto Ru-Wai descrisse le operazioni utili a curare la katana: dicendo che dopo avere smontato la lama dall'elsa la si cospargeva con una polvere, ricavata dalla pietra utilizzata per la lucidatura, tramite un tampone. Successivamente, usando della carta di riso si puliva il metallo. In seguito, con un altro panno leggero imbevuto parzialmente di olio di garofano, si passava di nuovo tutta la lama. La prima operazione rimuoveva tracce di ossidazione e grasso lasciato dalle dita durante il rinfodero, la seconda operazione invece serviva per evitare ossidazioni successive.
    Allora farò così...

    Alla sera un altro capitolo fu affrontato: l'omone spiegò come il metallo andava battuto, utilizzando un martello piuttosto grosso, abbastanza velocemente, mentre ancora caldo, ripetutamente senza pause con forza costante ma non eccessiva sufficiente a schiacciare leggermente il ferro senza romperlo.
    Lo studente domandò
    Qual'è l'acciaio migliore?
    Il tipo rispose che dipendeva dall'oggetto da realizzare: uno shuriken non richiedeva metallo particolare andava bene qualsiasi tipo, mentre un kunai necessitava del materiale abbastanza duro quindi più ricco di carbonio. Infine per una spada serviva un compromesso tra durezza e flessibilità quindi acciaio duro e morbido insieme.
    Ed ancora
    Qual'è il combustibile migliore per un buon fuoco?
    Il combustibile migliore è il carbone fossile. Offre alte temperature e buona durata...
    Così si concluse il secondo giorno...


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    L'arrivo...

    Il duo di ninja viaggiò per tutto il secondo giorno parlando di metallurgia, per quanto il Risorto stesso si sorprese, non tanto delle domande dell'altro, ma di quanto e come gli rispondeva.
    Si vede che quel poco di lavoro con armi per i tuoi rari clienti ha dato buoni frutti, fratello...
    Sfotti, sfotti...

    Durante la pausa presa per pranzare, il Kaguya avrebbe aggiunto qualche ultimo suggerimento al suo giovane ed improvvisato ascoltatore sulla metallurgia: Quanto ti ho detto in questi giorni, ragazzo, è corretto sono ogni aspetto tecnico, ma, come mi disse qualche annetto fa l'uomo che mi iniziò alla lavorazione delle armi devi sempre ricordarti che quello che forgi prende forma dalle tue mani in tanti sensi, non ultimo la sua vera natura deriverà dalla tua. Spesso utilizzo le scariche elettriche del mio chakra per dare una scintilla in più al fuoco nel forgiare le armi, o mi baso su altre mie conoscenze e capacità per rendere al meglio il ferro che lavoro.
    Ti consiglio di fare lo stesso: sei un Kenkichi, hai un legame speciale di qualche tipo con la tua lama, quindi, ogni volta che ne forgerai una, ricordati sempre com'è la tua di arma, usa il chakra in modo lieve nella lavorazione delle armi per renderle non mero metallo manipolato, ma qualcosa che resista e si faccia ricordare anche nelle mani del più sprovveduto dei clienti.
    , gli avrebbe suggerito pacatamente.

    Esclusa quella pausa, il terzo giorno passò abbastanza tranquillamente, a meno di domande ulteriori da parte del giovane Kenkichi, finché il duo non arrivò in vista della struttura che, nella mappa datagli, indicava la posizione della sede del cliente della GC.
    Ad attenderli, una costruzione per nulla fatiscente: giusto due piani di palazzo centrale e due relativamente grandi capannoni dove, da ciò che si poteva intuire, si trovavano alcuni fabbri e lavoranti.
    Alle porte della costruzione, i due furono fermati da quello che sembrava più un portiere sovrappeso che non un guardiano, di certo non si attendevano attacchi a quelle altezze e con le svernate in corso.
    Desiderate?, chiese il guardiano, con tono attento, notando l'arma che portava Kuro e la stazza del Risorto.
    Portiamo il metallo della GC, come da accordi presi fra voi e loro a quel che so, credo ci siano anche dei loro fabbri qui, giusto?, avrebbe esordito pacatamente Ru-Wai.
    L'altro avrebbe confermato con un cenno del capo, prima di allontanarsi per chiamare un suo collega, verosimilmente, che poi si sarebbe allontanato.
    Non ci vollero che pochi minuti perché un gruppo di circa otto individui arrivasse, guidato da un grosso individuo vestito abbastanza leggero per quei luoghi, dato il caldo inatteso ed estivo.
    Pensavamo che il rifornimento di ferro non sarebbe più arrivato! Siete una manna per gli affari con questo cliente, grazie! , avrebbe esclamato, ben soddisfatto, per quanto burbero, Avete usato una parte del ferro?, avrebbe chiesto ancora, osservando le catene fatte la prima sera da Ru-Wai.
    Il Risorto, dal canto suo, fece spallucce: Mi serviva un supporto per spostare la terza cassa, usare il chakra soltanto non sarebbe stato di grande aiuto..., ammise, per quanto il gigantone fosse più interessato alla fattura di quelle catene, Sei anche tu un fabbro? Una mano non farebbe male..., ammise.
    Sì, so elaborare armi da mischia e protezioni da battaglia, me la cavo come fabbro., replicò il Kaguya, prima di voltarsi verso il Kenkichi, E lui conosce le basi della lavorazione del metallo a sua volta, potremmo entrambi darvi una mano, se volete, per lui sarà un modo per fare esperienza, per me sarà un buon allenamento., suggerì, ricevendo un segno affermativo da parte degli uomini lì presenti.
    Bene, accompagnateci alle fucine allora!, esclamò con un sorriso divertito il Risorto, mentre gli uomini li conducevano in uno dei baracconi dove veniva lavorato il metallo.

    Una volta arrivati, il gigantone si sarebbe rivolto per primo a Kuro: Ci servono almeno una mezza dozzina di wakizashi, questo cliente ha una piccola guardia e vuole delle armi sempre di buona fattura, per quanto minimali come capacità, per loro. Cercati uno spazio fra le varie tavole da lavoro, prendi quanto metallo ti serve ed inizia a lavorarci., esordì, per poi rivolgersi al Kaguya, Tu, invece, hai detto di cavartela anche con le strutture difensive, giusto? Allora ci servirà che aiuti nel riparare alcune corazzature alle mura che con questo disgelo sono state danneggiate dal filtrare dell'acqua., così i due ninja sarebbero stati divisi ed il giovane Kenkichi avrebbe avuto il proprio lavoro da fare.

    ----

    Onestamente la mia idea di come sarebbe dovuto andare il tuo post era un pò diversa, ma mi sa che mi sono spiegato male, ergo, andiamo direttamente alla "prova pratica" in questo quinto post.
    Con ciò che hai appreso (detto tu stesso) nel post precedente e l'ultimo consiglio in questo, inizia pure a lavorare alla forgiatura di sei wakizashi :riot:
     
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    V



    Giunti alla pausa pranzo del terzo giorno il nukenin spiegò come rendere una creazione unica e speciale dandole qualcosa di se stesso: consigliando di imprimere nell'arma che forgiava un po' del proprio chakra, una straccia davvero personale e inimitabile.
    Il giorno continuò con molta tranquillità, il curioso duo andò avanti con la sua marcia finché finalmente giunsero alla meta prefissata la sede del cliente della GC. Si trattava di un edificio a due livelli in un'ottimo stato, con annessi una coppia di capannoni, evidentemente era all'interno di questi che avveniva la lavorazione del metallo e molti fabbri dovevano essere a lavoro. Davanti la struttura trovarono una specie di guardia, sembrava più un'arancino con i piedi vestito da pinguino, scena abbastanza comica; Un tipo del genere non sarebbe riuscito a fermare nemmeno una tartaruga figurarsi un furto...Pensieri molto simili a questi frullarono nella mente del genin osservando il personaggio. Mentre il guardiano si informava su cosa volessero; subito l'omone spiegò la situazione...
    Già, infatti...
    aggiunse lo shinobi tanto per non restare in silenzio. La sentinella fece segno a un collega che si allontanò, forse per chiamare colui che comandava. Infatti pochi minuti dopo arrivarono un gruppo composto da una decina di individui tutti piuttosto ben piazzati, molto probabilmente tutti fabbri o quasi, capitani da un tizio grosso quanto Ru-Wai; poteva sembrare l'incontro tra King Kong e Godzilla...
    L'individuo ormai disperava di ricevere la consegna e si mostro abbastanza soddisfatto e ringraziò
    Di niente era questo il compito!
    il capo artigiano notò l'assenza di una piccola parte del carico e la fine che aveva fatto, il nukenin spiegò nuovamente l'accaduto. Ma il tizio era molto più interessato dalla fattura delle catene e appena saputo chi le avesse forgiate, chiese una mano nella produzione.
    Ru-Wai accettò e coinvolse anche il Kuro
    Che cosa?...E va bene accetto...
    Così i due furono portati dentro l'edificio e poi assegnati a compiti diversi quindi separati.
    Kitori doveva occuparsi di forgiare sei wakizashi...
    Il ragazzo si trovò abbastanza spaesato, non si aspettava minimamente di finire a fabbricare armi; Esso si guardò un po' in giro osservando i vari lavoratori
    Bene...Non posso fare altro che tentare!
    pensò ritrovando subito la sua solita determinazione. Quindi si avvicinò ad una cassa prendendo un cubo d'acciaio semi lavorato, in pratica una lega di metallo duro e dolce, insomma bisognava dargli la forma adatta e riuscire nella tempratura, lavoro non proprio semplice ma era pressoché lo stesso di un allenamento ninja. Dopo il Kenkichi cercò una forgia libera, si munì di vari attrezzi: pinze, martello e lime; sistemando il tutto su un tavolo vicino. Si avvicinò alla forgia venendo avvolto da un enorme calore mai provato prima, a Kiri non c'era mai tanto caldo nemmeno nell'estate più torrida, tanto da spingerlo a togliersi la maglietta restando a petto nudo. Per poi posare anche Manaita sul tavolo
    ##Che bello spettacolo! Vorrei avere un corpo a volte... ##
    Grazie. ... Non distrarmi adesso!!!
    prese il pezzo di metallo con le pinze ponendolo sulla fornace e attese il raggiungimento della giusta temperatura. Appena il blocco ferroso assunse un colore rosso ciliegio uniformemente distribuito, nuovamente con le pinze, lo pose su un incudine cominciando a martellare. Dapprima abbastanza delicatamente, fin troppo infatti il blocco metallico si modellò in maniera troppo leggera, impercettibile notando la cosa l'apprendista artigiano passo a colpire molto più forte, esageratamente addirittura, spezzando il pezzo d'acciaio
    Porca ho esagerato, troppa forza...E ora?
    l'unica cosa da fare fu rimettere i pezzi di ferro sul fuoco scaldandoli per bene, più di prima, quindi metterli sull'incudine e rincollarli a forza di martellate non troppo forti, ne leggere. Così il blocco tornò unico e finalmente venne travata la giusta potenza di colpo.
    Whooo...Per fortuna! Allora si fa così!?
    Continuò a darci di martello, assottigliando e allungando la materia prima, ottenendo prima la forma di un normale parallelogrammo anche se piuttosto rozzo e storto; per poi ottenere una sorta di parallelepipedo con lati triangolari: effettivamente la forma base di una spada a singolo filo ma ancora troppo rozza e piena di avvallamenti e bozze. A forza di colpire fu creata la punta della lama assottigliando di molto un estremità del ferro; successivamente il Kuro passo a dare forma alla lama e poi al filo. Il risultato non era certamente dei migliori, la lama ancora troppo panciuta e anche storta. Nuovamente scaldata la lama, il genin riprese la modellazione riuscendo a migliorare il risultato, impiegando quasi un ora piena. Infine, quando soddisfatto lo shinobi prese la lama ancora incandescente e la mise dentro un secchio d'acqua tiepida, una grossa nuvoletta di bollente vapore acqueo si levò istantaneamente che si disperse piuttosto velocemente. Una volta raffreddata la lama, il Kenkichi usò varie lime per levigare la lama. Il risultato finale fu una specie di wakizashi: più lunga di una decina di centimetri, abbastanza spessa e leggermente storta. Decisamente da scartare...
    Deciso a non arrendersi Kitori riprovò: prese un nuovo pezzo di metallo, ponendolo nelle fiamme vigorosa della fornace, una volta raggiunto il calore rosso sistemò il blocco sul supporto cominciando a batterlo, sta volta con il giusto vigore. Più velocemente rispetto al tentativo precedente il metallo cominciò ad assumere la giusta forma, ben presto si delinearono: la punta, la lama, il taglio e la coda. Una forma molto migliore anche se ancora rozza, quasi perfettamente dritta e senza molte ammaccature. Finalmente fu ora della tempra: la lama ardente fu tuffata nel liquido incolore, scagliando una nuvola di vapore nell'aria. Ecco completata l'arma leggermente corta, nettamente più sottile rispetto alla precedente sembrava abbastanza buona...
    Quindi fu il momento di passare alla creazione successiva: come in precedenza il nebbioso arroventò un altro blocchetto d'acciaio che poi pose sull'incudine cominciando l'opera di battitura. Fiumi di sudore bagnavano la sua fronte riversandosi dopo sulle spalle e sul petto, la fatica intensa cominciava a fare presa: le braccia si facevano già pesanti e doloranti; l'intenso calore di certo non aiutava. Aveva davanti un compito faticoso più del previsto.
    Il metallo prese ancora una volta forma, la forma di una wakizashi quasi perfetta; nettamente meno rozza e notevolmente più precisa ed equilibrata. Piuttosto soddisfatto del risultato raggiunto, passà alla fase di tempra ponendo la lama in acqua per limarla successivamente. Così completò la sua terza opera. Successivamente realizzò in modo del tutto identico, migliorando sempre la fattura e la velocità d'opera, altre 2 spade. Giunto all'ultima spada lo shinobi decise di imprimere una nota personale all'arma, raccolse un po' di chakra e lo infuse nel pugno destro utilizzando in pratica il chakra distruttivo Distruzione ad Area (Base)
    Arte: L'utilizzatore può causare danni ad area tramite i colpi corpo a corpo: il colpo si propagherà per alcuni centimetri sulla superficie colpita a partire dal punto d'impatto, aumentando la possibilità di distruggere strutture solide, ma senza effetti notevoli contro avversari.(
    (Mantenimento: ¼ Basso a colpo)
    )

    [Da genin in su]
    evitando di esagerare con la quantità di energia e alternandolo all'uso del martello per dare forma alla spada. Ottenendo una forma ancora migliore e piuttosto raffinata, che concluse con la tempra e la limatura. Ma non soddisfatto della prima lama decise di forgiarne un altra, anzi due, era deciso a scartare anche la seconda. Quindi utilizzando il chakra distruttivo forgiò altre due wakizashi e senz'altro le migliori che realizzò...
    Dispose tutte le sue creazioni sul tavolo in attesa del capo dei fabbri...



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    Fine della gita

    Il responsabile della GC presso quel loro particolare cliente, stava osservando con curiosità il lavoro del giovane Kenkichi, vuoi perché gli sembrava, appunto, piuttosto giovane per essere un fabbro esperto, vuoi perché aveva notato anche la spada d'ottima fattura che si portava dietro, ma di certo quel genin aveva suscitato la sua curiosità più del Risorto stesso che, dal canto suo, stava aggiustando lastre protettive per le mura del palazzo senza alcuna difficoltà ed in modo anche abbastanza celere.

    Una nota di disappunto si dipinse sulla faccia dell'omone barbuto mentre notava il pezzo di metallo prima spezzarsi e poi essere buttato perché decisamente non utilizzabile, poi, comunque, il lavoro del giovane Kuro migliorò, fino a fargli ottenere una serie di wakizashi una migliore dell'altra, fino all'ultima.
    Quando tutte e sei furono prodotte, l'uomo della GC si avvicinò al ragazzino, studiando quanto aveva forgiato e soppesandolo, Sei ancora alle prime armi nella lavorazione dei metalli, oserei dire, ma impari velocemente, il ché è un bene. Considerando poi che la gente che dovrà usare queste armi non è niente di più che un gruppo di guardiani soprappeso, di certo non samurai o ninja di un certo livello, capaci di ottenere cose mirabolanti con una lama, possiamo anche dire che questo tipo di lavoro è più che sufficiente per loro. Non credi anche tu?, chiese con un sorriso complice al ragazzo, invitandolo ad andarsi a riposare, gli avrebbero anche indicato dove si trovavano le docce nella zona, così che potesse rinfrescarsi prima di ripartire.

    Che si fosse riposato e rinfrescato o meno, poco prima di partire, Kitori avrebbe avuto modo di rivedere il Risorto, stava rileggendo un plico con un qualche tipo di documento, seduto fuori dall'edificio centrale, parecchio soddisfatto di se.
    Quando vide il Kenkichi (che avrebbe scoperto essere parecchio difficile non venire percepiti dall'uomo che conosceva come Ru-Wai), il fabbro gli si avvicinò sorridendo: Ragazzo, direi che come esperienza è stata parecchio divertente, non credi anche tu? E' stato di certo un piacere conoscerti e semmai ti andasse di entrare in affari nella lavorazione dei metalli, passa pure da Ame e cerca di Ru-Wai, un posto nel mio negozio, che aprirò a breve, te lo trovo di sicuro., avrebbe concluso cordiale, prima di salutarlo.

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    A te il piacere del post conclusivo :riot:
     
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    ##Anima Manaita##
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    Gita fra neve e Ferro

    VI



    Il membro della GC osservò l'opera del giovane ninja abbastanza incuriosito e appena il Kuro ultimò il compito assegnatogli l'omone, si avvicinò al tavolo scrutando le armi forgiate. Il capo fabbro valutò l'operato del ragazzo dicendo che: era ancora alle prime armi ma imparava velocemente, visto che le spade erano riservate a delle semplici guardie e non ad abili spadaccini quindi potevano andare bene così...
    Se lo dice lei...
    replicò il Kiriano, accettando poi l'invito del bestione a riposare e a ripulirsi sotto una doccia prima di ripartire.
    Kitori approfittò subito dell'occasione allontanandosi dalle forge bollenti, per rifugiarsi sotto la freschezza di una doccia
    ##Ti laverei la schiena...E non solo! ihihih##
    mentre nella sua mente il kenkichi visualizzava l'immagine dello spirito della sua spada,


    Conoscendo il tuo aspetto spirituale non mi dispiacerebbe affatto!
    ##Pervertito!##
    Provocatrice!
    lo strano discorso, litigio continò durante tutta la doccia e una decina di minuti dopo...
    Ritrovata la tranquillità e tutte le sue cose Kitori, si sdraiò almeno per una buona mezz'ora su un divano, trovato in una stanza vicino le docce evidentemente una sala relax.
    Dopo essersi riposato abbastanza e avere fatto uno spuntino veloce con ciò che trovò in un distributore automatico: una ciotola di noodles precotti alle verdure piuttosto pessimi, decise di intraprendere la strada di casa.
    Giunto all'uscita piuttosto silenziosamente era convinto che nessuno lo avesse notato ma invece qualcuno lo avvicinò: si trattava di Ru-Wai, era dotato anche di ottime capacità percettive. Il nukenin era intento a sfogliare un bel mucchio di fogli, aveva ottenuto quasi sicuramente il contatto di fornitura che cercava...
    Ragazzo, direi che come esperienza è stata parecchio divertente, non credi anche tu? E' stato di certo un piacere conoscerti e semmai ti andasse di entrare in affari nella lavorazione dei metalli, passa pure da Ame e cerca di Ru-Wai, un posto nel mio negozio, che aprirò a breve, te lo trovo di sicuro
    Si, divertente ma soprattutto interessante. Piacere anche mio...Mi spiace ma non credo di intraprendere l'attività di fabbro,
    voglio essere un ninja. Ma potrei comunque fare un salto ad Ame. Grazie per l'offerta e le lezioni, Arrivederci!

    Disse il nebbioso salutando sorridendo l'omone,


    per poi lasciare quel luogo...


    Status Kitori Kuro Kenkichi
    Genin - Energia Blu
    Statistiche: - Forza: 575; Resistenza: 500; Riflessi: 500; Velocità: 500;
    Chakra: 60 Bassi;
    Consumi: -
    Vitalità: 16/16 Leggere;
    Energia Vitale: 30/30 Leggere;
    Ferite: -



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    Slot Difesa 1: -
    Slot Difesa 2: -
    Slot Difesa 3: -
    Slot Azione 1: -
    Slot Azione 2: -
    Slot Azione 3: -
    Slot tecnica 1: -
    Slot tecnica 2: -
    Armi usate: -



     
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11 replies since 11/6/2017, 15:44   114 views
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