Vita da Nukenin

[Free Isuke - Seieki]

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    Vita da Nukenin

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    La sua nuova casa ad Ame non era poi così male, pur sempre meglio delle luride prigioni in cui era stata rinchiusa tutta la vita e del piccolo buco che quelli del Culto avevano avuto il coraggio di chiamare stanza durante il periodo in cui era stata una guardia personale di Ryosuke.
    Si trattava di un piccolo appartamento di circa 50 metri quadrati in al terzo piano di un palazzo composto da una decina di essi ed in cui non si infiltrava neppure una goccia d'acqua: entrare nell'Organizzazione le aveva concesso qualche privilegio ed i Quadri le avevano trovato quella sistemazione non appena era entrata a far parte delle Picche.
    Ora aveva persino un piccolo bagno personale e che non era costretta a condividere con nessuno ed una vasca! Non aveva mai fatto prima di allora un vero bagno in vita sua ed aveva passato durante le prime giornate ore ed ore immersa nell'acqua calda a giocare con le bolle di sapone quasi fosse una bambina, godendosi quel momento come mai.
    Anche quel pomeriggio aveva deciso di godersi la vita, mentre immersa nell'acqua tipieda sorseggiava qualche bicchierino di sake ormai freddo Aaaaah, lo sapevo che prima o poi uccidere qualcuno avrebbe portato i suoi frutti. Lo chiamano karma no? Libero il mondo dagli idioti e vengo ripagata! disse parlando solo ed unicamente a se stessa come spesso faceva, d'altronde nei suoi infiniti anni di prigionia in cella era stata sempre da sola ed aveva capito con il tempo che la migliore intrattenitrice era proprio lei stessa.
    Fu in quel momento che sentì uno sgarbato bussare alla porta: sbatté entrambe le mani dentro l'acqua scocciata, chi osava interromperla durante il suo piccolo momento paradisiaco? E adesso chi è che rompe?? esclamò infuriata mentre il bussare si fece più grave ed insistente Un attimo, arrivo, ARRIVO!
    Senza degnarsi di mettersi un asciugamano addosso e fregandosene totalmente delle gocce d'acqua lasciate un po' ovunque si diresse alla porta, guardando dapprima dallo spioncino: una carta rappresentate un 7 di picche ed un piccolo insospettabile particolare conosciuto solo ed esclusivamente dai membri di Ame le fece capire di che tipo di visita si trattasse, così aprì la porta, completamente nuda e senza alcuna inibizione. L'uomo davanti a lei sgranò gli occhi qualche istante prima di parlare Cazzo, copriti! Ti sembra il modo di accogliere un collega?
    Che c'è, non ti piace? Non è che sei gay? rispose Isuke senza alcuna preoccupazione Sei qui per rompermi i coglioni o per qualche altro motivo più utile? No perché io avrei un po' da fare continuò con tono insofferente.
    L'uomo sospirò scuotendo la testa con fare rassegnato Prima o poi finirai male a causa di questo tuo atteggiamento. Tieni, una busta dai piani alti. Una nuova missione per te, raccolta informazioni e poi uccisione. Un lavoro veloce e pulito come al solito, non lasciare tracce o indizi che possano ricondurre a nessuno di noi, in questo caso non dobbiamo lasciare il segno. Ah, sarai affiancata da una ragazza, non è dell'associazione ma pare abbia ottime doti combattive ed è stata adocchiata qualche tempo fa dai grossi, credo vogliano studiarla per capire se è il caso di cercare di arruolarla o meno. Buona fortuna, squinternata esclamò l'uomo scendendo le scale e salutando con un cenno della mano
    Ciao ciao! la ragazza chiuse la porta dietro di sé girando il chiavistello e mettendosi a leggere la pergamena all'interno della busta. Il compito sembrava semplice, doveva trovare ed uccidere una neo-genin di Suna che era stata beccata ad Ame in borghese ed in probabile ricerca di informazioni, suo compito in quel caso era capire l'esatta motivazione per cui si trovava lì ed in seguito ucciderla per mandare al suo villaggio ed all'accademia un chiaro messaggio: con Ame non si scherza, non provateci Poveraccia, chissà che piedi ha pestato perché la mandassero proprio qui, è una chiara missione suicida. E poi i cattivi siamo noi. Dietro alla pergamena era presente una foto che ritraeva la ragazza, in modo da rendere più semplice la sua identificazione
    Sarebbe stata affiancata per quella missione da una ex-appartenente a Suna, ritenuta utile per le sue capacità combattive ma soprattutto per le sue conoscenze del villaggio stesso, che potevano essere utile in eventuale combattimento. L'appuntamento era per l'indomani mattina all'entrata di Ame, dove Isuke avrebbe dovuto condurla verso il luogo designato Ho tempo di stare in vasca un'altro paio d'ore esclamò la bionda, poggiando la busta sul tavolo e dirigendosi nuovamente verso il bagno

    .....................



    Il giorno seguente si fece trovare puntuale all'entrata, nessuna particolare divisa addosso, nessun inutile coprifronte rigato: aveva con lei solo una carta con un 9 di picche con sé, su di essa disegnato un piccolo segno di riconoscimento di cui era stata avvisata solo l'altra ragazza in maniera tale che fosse difficile per chiunque altro potersi spacciare per lei stessa. Sotto una tettoia ed al riparo dall'incessante pioggia Isuke avrebbe atteso la sua compagna per quella giornata, nella speranza che non si trattasse di una totale pappamolle piagnucolona. Non aveva mai avuto gran sopportazione per le lagne e non aveva di certo intenzione di iniziare quel giorno.
     
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