L'Assalto al Porto[Corso alle Basi]

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  1. -Meika
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    L'Assalto al Porto
    I




    Quando un infermiera entrò nella Sala Medici sobbalzò nel trovarmi lì, appisolata su una brandina che avevo nemmeno troppo segretamente introdotto lì.
    I lavori dell'ospedale erano ormai ultimati, specie perché Il Mizukage aveva deciso di dare la priorità all'edificio ed a ragione: la sua distruzione era un brutto colpo. Io, visto che ero la Kunoichi in carica di dirigerlo dal basso della mia del tutto inadeguata preparazione, stavo facendo letteralmente i salti mortali affinché tutto filasse liscio.
    Il che comprendeva ovviamente il rimanere tre giorni di fila lì dentro a controllare che tutto fosse al suo posto prima della riapertura ufficiale.
    Meika-san! Cosa ci fate qui!
    L'ovvio risultato di quel grido fu il farmi sobbalzare malamente dalla brandina, dunque una rapida giravolta su me stessa in direzione della porta e per concludere sonoro tonfo per terra.
    Ahi... Ma cosa...
    Non siete tornata a casa? L'infermiera energicamente entrò nella stanza, lasciando aprendo le finestre, risultando irritante come poche. Avevo sonno, mal di testa, fame e grazie alla caduta anche il sedere dolorante.
    Dovevo... dovevo finire cose... Feci un lungo sbadiglio. Manca davvero poco...
    Lo capisco Meika-san, ma dovete anche riposare decentemente di quanto in quanto. La donna era apprensiva. Doveva avere una cinquantina d'anni e qualche figlio a giudicare dai fianchi larghi ed il seno appesantito.
    Riposerò dopo Mi rialzai, cercando di sistemarmi i vestiti sgualciti. Ieri sera non ho controllato se sono arrivate le forniture per le sale.
    Uhm... no, non tutte Meika-san. Si grattò il mento in un gesto pensieroso Credo che qualcosa arriverà anche oggi..
    Uhm, ok. Speriamo non ci siano problemi in mare.
    Con questo sole Meika-san? Il mare è una tavola!



    Ed il mare era piatto davvero. Il problema non era il mare ma ciò che c'era a terra. La situazione di Kiri dopo l'attacco di Chanta non era rosea e per quanto tutto sembrasse in netta ripresa era inevitabile che piccole sacche di criminalità organizzata sorgessero qui e lì per sfruttare la situazione.
    Era certo che in un gruppo di persone più o meno ampio esisteva almeno una persona che avrebbe sfruttato a suo vantaggio una situazione difficile. Ed a Kiri dopo l'attacco gli usurai fioccavano in ogni dove, per non parlare dei ladri e dunque come logica conseguenza, i ricettatori.
    E con questa premessa che inizia la storia di Kaburo. Il giovanissimo Shinobi si trovava al porto. Non si poteva dire che fosse un ragazzo che spiccava tra la folla. Silenzioso, piccolo e pallido, sembrava la definizione corretta di fantasma.
    Forse per questo che il gruppo di persone in un vicolo a poca distanza dai moli non lo notò, senza curarsi di abbassare la voce.
    Che molo?
    Dieci, Kazuhiro, dieci. Te l'ho ripetuto sei volte.
    Voglio solo esserne sicuro. Niente scorta?
    Non usare la sicurezza per coprire la tua memoria da lombrico.
    Ehi voi, tacete.
    Che i tre uomini fossero farabutti lo si vedeva dall'aspetto. Così come si capiva che fossero farabutti di bassa lega. I migliori sapevano come nascondere le intenzioni dietro un'apparenza generosa e gentile.
    Loro tre no.
    Quello con la scarsa memoria, Kazuhiro, era obeso. Aveva occhi piccoli e ravvicinati, una barba ispida che copriva i suoi doppi menti ed i vestiti sporchi di unto, probabilmente la sua colazione (o diverse colazioni) della mattina.
    Quello che invece che ci aveva chiacchierato era un giovane di circa diciotto anni, magrissimo, piuttosto basso e con lunghi capelli neri ad incorniciare il viso pallido.
    Poi dietro di loro un uomo sulla quarantina, dall'aspetto serio, che fumava nervosamente un sigaro. Aveva una brutta cicatrice sul lato destro del viso.
    I tre si fermarono, videro Kaburo, ma lo ignorarono, facendo come se non esistesse. Che avessero in mente qualcosa di losco era chiaro. Ma cosa avrebbe fatto il giovane aspirante Shinobi a riguardo?

    Gioca tranquillo, sappi che non esiste una scelta giusta o sbagliata in questa situazione.
    Ti spiegherò più avati come combattere, per ora iniziamo semplicemente a calarci nell'ambientazione.

     
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  2. alle1317
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    Mi sembrava ovvio che c'era qualcosa che non quadrava, cosa dovevano fare di preciso un gruppo di criminali da un molo? Sicuramente nulla di legale, inizio quindi a farmi strada tra la folla per arrivare al molo 10, per osservare il comportamento dei criminali una volta arrivati.

    Di solito non sono una persona curiosa, ma quando dei civili possono rimanere in pericolo devo fare qualcosa, anche se è contro la legge.
    Poi sconfiggerli potrebbe aiutare la mia scalata per diventare una mano nera.

    Non so bene cosa fare e questa mi sembra la scelta più logica, anche se corta :)


    Edited by alle1317 - 11/7/2017, 14:13
     
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    II



    I tre giunsero al molo, ma rimasero in disparte in una stradina. Al molo era attraccato un grosso mercantile e stavano venendo scaricate diverse merci in anonimi contenitori di legno. I contenitori venivano poi caricati su una carro che quando pieno li trasportava via.
    Quelli sono alimenti ed altri generi. Non ci interessano. Ricordate quelli con la croce rossa sopra. Disse uno dei tre.
    Cosa contenevano? Di certo Kaburo, che nel mentre era sempre ignorato dai tre come se non esistesse, non poteva saperlo anche se l'ovvietà del simbolo poteva lasciarglielo immaginare.
    I tre però in fin dei conti... non avevano detto nulla. Non avevano detto nulla di criminoso che Kaburo avesse potuto sentire. Forse il loro aspetto lo stava ingannando? Oppure i suoi sospetti erano del tutto infondati?

    Di certo il giovane ninja di Kiri aveva di fronte a se diverse scelte. Ad esempio, poteva affrontare a muso duro i tre. Oppure poteva avvisare qualcuno sulla nave di ciò che aveva sentito. Se per caso quei tre dovevano solo ritirare della merce allora lo avrebbe potuto sapere.
    La nave non sembrava sorvegliata. La passerella era occupata di tanto in tanto dai marinai che scaricavano la merce e sin da lì si poteva vedere il capitano abbaiare ordini. Un uomo sulla quarantina, col ventre come una botte, una pelata ormai completa e capillari rotti sul naso per il troppo bere.

    Cosa avrebbe fatto?

    Allora, innanzitutto... non avere fretta di postare. Prenditi il tuo tempo, descrivi ciò che il tuo personaggio fa, i suoi pensieri che lo portano a prendere certe scelte.

    Innanzitutto, devo rilevare un errore che in altre circostanze sarebbe potuto essere grave. Ma non temere, sei qui per apprendere!
    Hai fatto metagame. Io ti ho lasciato il sospetto di ciò che i tre potessero essere scrivendo una certa narrazione prima, ma quel sospetto lo ho dato al player non al pg. Il tuo personaggio ha visto quei tre e non può pensare che siano malviventi, o meglio, non può saperlo con certezza perché i tre non hanno fatto nulla di malavitoso.

    Detto ciò, ti parlo di alcune regole di base del gioco Play By Forum. Nel gioco PbF tu descrivi ciò che fa il tuo personaggio (e solo il tuo personaggio, al massimo png dei quali hai il controllo) e se non sei il QM ti limiti a giocare il tuo personaggio. Eventuali reazioni dell'ambientazione o dei png sono a scelta del Quest Master.
    Nel gioco PbF le descrizioni però sono tutto. Il tuo avversario o il QM possono sfruttare buchi nelle descrizioni che lasci a tuo svantaggio.
    Esempio "seguì i tre maviventi" può significare che li segui con aria ostentata e senza preoccuparti di nasconderti, così come può significare che lo fai. Ma non è specificato, per cui chi decide? Il QM... il che significano quasi sempre dolori.

    Per cui prenditi tempo, descrivi le azioni che fai. Anche se ci metti di più a postare non preoccuparti!

     
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  4. alle1317
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    Dopo che il "farabutto" parlò, mi sentii come un idiota, chi sono io per giudicare delle persone da solo l'aspetto fisico, mi stò comportando come le persone che mi hanno preso in giro per tutto questo tempo, ma se fosse attualmente un pericolo? Se quelle casse contenevano qualcosa che può danneggiare Kiri, il gioco valeva la candela, ma se mi stessi sbagliando? Questo avrebbe diminuito la mia possibilità di entrare nelle mano nere.
    Però sicuramente non erano alimenti, il che restringeva di molto il tipo di carico che può essere fatto passare dal porto di Kiri...

    Alla fine decisi di aspettare, nascosto tra la folla ed osservare quello che i tre "farabutti" intendono fare.

    Dopo neanche trenta secondi la curiosità ebbe la meglio su di me e cercai di avvicinarmi alle casse inosservato per vede cosa si nasconde all'interno

    Scusami per il metagaming ma nella descrizione dei "farabutti" pensavo che anche il mio pg potesse vederli nella stessa luce di quello che viene descritto.
    Per curiosità che età ha il mio pg? Ho assunto che ha tra i 13-15 anni e solitamente a quell'età è normale essere curiosi, poi se sei un ninja che si sa nascondere decentemente...
     
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    L'Assalto al Porto
    III


    Le casse che il ragazzo stava cercandoNon specifchi che casse vedi, senza contare che non ho minimamente descritto la loro posizione nella nave.
    Do per assunto che si tratti di quelle con la croce rossa di cui i tre parlano, ma questo è il genere di mancanze che in una quest più complicata potrebbe mettere il tuo pg nei guai.
    erano ancora sotto coperta, per cui l'unico modo per "darci un'occhiata" era salire sulla nave. E data la sua convinzione lo Shinobi di Kiri lo feceNon avendo specificato come ti muovi verso la nave, né come ti comporti lo decido io., salendo la passerella proprio davanti al naso dei marinai e del capitano.
    Uno di questi, un giovane marinaio sui venticinque anni, dalle braccia forti la pelle abbronzata ed un viso simpatico lo fermò mettendogli una mano sulla spalla. Furtivo quanto poteva essere di certo quel ragazzo non poteva di certo passare inosservato camminando su una passerella larga due metri e lunga una decina.
    Ehi ragazzino, dove credi di andare? Ti sei perso? domandò il marinaio, evidentemente non contento di lasciarlo entrare sulla nave. Com'era normale del resto.
    A quel punto Kaburo doveva decidere cosa rispondere per giustificare la sua presenza lì... e sperare di essere abbastanza convincente perché quell'uomo sembrava in grado di buttarlo in mare con una manata senza troppi problemi. Evidentemente sollevare casse pesantissime ogni giorno doveva avergli rafforzato parecchio le braccia.



    Nel mentre io ero uscita dall'ospedale, dirigendomi celermente verso il porto. Volevo verificare che quell'ultima spedizione giungesse senza problemi. Era materiale essenziale e senza di fatti avremmo inaugurato il nuovo ospedale senza poter aprirlo decentemente.
    Così mi diressi verso il porto e giunsi lì proprio mentre Kaburo veniva interrogato dal marinaio. Non notai la cosa, ero ancora ben lontana dalla nave. Non avevo idea di cosa stesse per succede.

    Ti ho segnato gli errori nel post, passa il mouse sopra dove vedi i grassetti ed i puntini.
    Mi raccomando, prenditi tempo per postare, cerca di descrivere meglio le cose. Se vuoi un posto dove scrivere con calma e salvare i tuoi post abbiamo una app apposita sul sito: www.narutogdr.it/writer

    Per ora facciamo post più semplici comunque, per farti capire bene le basi del GdR PbF.
    Senza diciamo che andare a sbattere contro il combattimento sarebbe prematuro e dannoso.

     
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4 replies since 10/7/2017, 11:20   107 views
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