Il Bugiardo Millenario

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    I ninja bevono champagne?

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    Nome: Daishin Oya. Età (apparente): 55 anni. Altezza: 1,75 m. Peso: 80 Kg. Rilessi un'ultima volta quelle informazioni prima di gettare i documenti tra le fiamme. Ormai tutto ciò che mi serviva sapere era saldamento stampato nella mia memoria. Non avevo più alcun bisogno del fascicolo consegnatomi dagli alti papaveri di Hayate. Usando una punta di metallo mi assicurai che ogni pagina bruciasse completamente, lasciando nient'altro che dell'inutile cenere. Era la mia prima operazione come membro dell'organizzazione: non avevo intenzione di commettere passi falsi. Si trattava di un incarico piuttosto semplice, ma non avrei comunque abbassato la guardia. La Missione era troppo importante. Ovviamente, non ero così sciocco da pensare che quell'uomo mi avrebbe davvero condotto all'Immortalità. Daishin Oya, un ricco mercante stabilitosi da pochi anni nel Paese del Ferro, si vantava di aver vissuto più di mille anni grazie ad una magica sostanza creata da lui stesso. Più volte era stato sentito millantare amicizie con persone importanti che, per ovvie ragioni, non potevano confermare le sue affermazioni. Il Primo Hogake e Mito Uzumaki erano solo alcune dei molti nomi altisonanti con cui si riempiva la bocca. Molto più probabilmente era soltanto un riccone che aveva trovato un modo originale da usare alle feste per impressionare altri ricconi. Ciononostante, avere successo in quell'occasione mi avrebbe fatto guadagnare il rispetto dei miei nuovi alleati. Poter contare sulle risorse di Hayate avrebbe incredibilmente velocizzato le mie ricerche. Mmmmh La voce del cameriere, attutita dal bavaglio, mi distrasse dal flusso dei miei pensieri, riportandomi alla realtà. Era legato ad una sedia al centro del salotto di casa sua. Aveva scelto lui perché viveva da solo e il palazzo in cui abitava era poco distante dalla villa in cui Daishin avrebbe organizzato la festa per il suo 1012° compleanno. L'avevo pedinato per alcuni giorni, così da poter raccogliere abbastanza informazione sulle sue abitudini e sulle persone che conosceva. Poi, era bastato toccarloTecnica del Sonno - Nemuri
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tocco (1)
    L'illusione si attiva prendendo alla sprovvista la vittima e poggiando le mani sulle spalle; la vittima non deve accorgersi della minaccia, ma considerarsi in una situazione di calma, senza pericoli. La vittima cadrà in un sonno illusorio per 3 ore o finché non rilasciata. L'efficacia è pari a 10. Rivolgere una minaccia di danno fisico, sveglia la vittima prima dell'esecuzione.
    Tipo: Genjutsu - Kanchi
    (Consumo: Medio)
    [Da studente in su]
    sulle spalle per farlo cadere in un lungo sonno da cui si era appena svegliato. Appoggiato lo spuntone tra le fiamme, mi voltai verso di lui e mossi qualche passo nella sua direzione. I nostri occhi si incontrarono, lasciandomi intravedere il terrore totalizzante di cui era preda. Non preoccuparti. Se mi aiuti, non ti farò alcun male. Dissi per tranquillizzarlo. Non l'avevo bendato, perché ciò non avrebbe cambiato niente. Prima di rapirlo avevo usato la tecnica della trasformazione per assumere l'aspetto di un altro e sotto quel costume indossavo una maschera che copriva interamente il mio volto. Avevo anche raccolto i capelli, così da farli sembrare più corti. Chinando il capo verso di lui, gli sussurrai qualche parola all'orecchio. Ora ti toglierò il bavaglio. Urla e ti sgozzo come un maiale. Chiaro? Il giovane si limitò a rispondere con un gesto disordinato del capo. Assicuratomi che avesse capito che non stavo scherzando, tenni fede alle mie parole. Mi allontanai da lui e ripresi il pezzo di metallo che avevo posato nel braciere. Ormai era incandescente e brillava di un'inquietante luce arancione. Gli puntai l'oggetto contro, avvicinandolo al suo volto. Bene, ora risponderai alle mie domande.


    Qualche ora più tardi



    Nella sontuosissima villa di proprietà dell'Oya la festa era iniziata ormai da qualche ora e tutto procedeva tranquillamente. Io impersonavo un perfetto cameriere. Avevo cambiato il mio aspetto, sostituendolo con quello di un ragazzo poco più basso di me, con capelli corvini e un volto abbastanza anonimo. Mi ero spacciato per un amico di Shinji, il ragazzo che avevo rapito, venuto per sostituirlo a causa di un'improvviso malanno. Nonostante la diffidenza iniziale, si erano bevuti la mia storia e ora stavo servendo tartine a decine di ricchissimi aristocratici. Fortunatamente, non avevo dovuto usare le maniere forte per estrarre al ragazzo tutte le informazioni cui avevo bisogno - sarebbe stata una seccatura dover ripulire tutto alla fine della tortura - . Appena aveva visto l'arma incandescente, il giovane aveva iniziato a piangere come un bambino e aveva risposto a ogni mia domanda senza lamentarsi. Ora non mi restava che aspettare la fine della festa. A quel punto, avrei messo in azione la seconda parte del piano. Nel frattempo, per non far insospettire nessuno, dovevo continuare a fare il bravo cameriere. Avvicinatomi ad una donna portando con me un vassoio carico di bicchieri, avrei sfoggiato il migliore dei miei sorrisi. Gradisce dello champagne?


    Edited by Bartok. - 22/8/2017, 13:09
     
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    Quella volta aveva trovato un pesce grosso, ESTREMAMENTE grosso. Gli era arrivata la segnalazione direttamente dai suoi superiori Picche dell'associazione, decisi nel metterla alla prova con qualcosa di più impegnativo del solito omicidio di qualche buzzurro comune ed al contempo di premiarla nel caso in cui fosse riuscita nel suo lavoro: l'obiettivo era il patrimonio Daishyn Oda, stra-riccone di Kusa, e nel caso in cui fosse riuscita nell'assassinio le sarebbe spettato ben il 40% della somma complessiva rubata, mentre il restante 60% sarebbe andato all'associazione. Aveva storto il naso quando aveva saputo della percentuale, lavorava per Ame solo perché un così grande ed organizzato gruppo di nukenin era perfetto per coprirle le spalle e trovarle polli da spennare e l'idea di dover dare la maggioranza della cifra in quel modo nonostante il lavoro fosse solo ed esclusivamente suo non la esaltava per nulla.
    Allo stesso modo però difficilmente sarebbe riuscita ad ottenere le informazioni necessarie per trovare l'uomo senza Ame, e non escludeva che riuscire in quel compito la potesse avvicinare ad una promozione in futuro. Insomma, né aveva solo da guadagnare.

    Recuperare le informazioni per capire esattamente dove ed a che ora fosse la festa non era stato difficile, qualche cimiceCimici [x5] [Vario]
    Queste cimici possono essere applicate su qualsiasi superficie. Registrano tutti i suoni entro 12 metri come se avessero Percezione pari a 15. Per ascoltare le registrazioni sarà necessario recuperare le cimici, che imprimeranno le informazioni su un rotolo.
    Tipo: Supporto - Supporto
    Dimensione: Minuscolo
    (Potenza: 0 | Durezza: 0)
    [Da genin in su]
    piazzata nei posti giusti 3-4 giorni prima e la nukenin era riuscita a recuperare tutto ciò che le serviva per potersi infiltrare senza troppi problemi. Corrompendo uno degli organizzatori sfruttando il suo bel corpicino era riuscita a farsi inserire nella lista degli invitati con un nome fasullo: l'uomo era talmente vanitoso e talmente borioso da non conoscere che la metà delle persone presenti alla festa, così le aveva spiegato il ragazzo "usa e getta" la sera prima, ed era impossibile si accorgesse della presenza di un'infiltrata, soprattutto se si trattava di una "bellezza sensuale come lei". Ancora si stupiva di come il cervello di alcuni uomini fosse in realtà in mezzo alle gambe e non dentro il cranio, ma non poteva che essere felice che le cose andassero in quel modo e che madre natura l'avesse dotata di tutti gli strumenti necessari per utilizzare i maschietti a suo piacimento.
    Quando il giorno dopo si era presentata alla festa aveva trovato all'ingresso proprio il suo amico di letto, che accennandole appena un sorriso l'aveva fatta entrare scorrendo veloce il dito sulla lista e senza fare troppe storie.
    Una volta dentro si era presa tutto il tempo necessario per studiare al meglio la situazione, individuando subito Daishyn Oda e studiando i suoi modi di fare. Sfruttando le sue capacità di recitazioneRecitazione [1]
    Abile: L'utilizzatore può modulare a piacimento il proprio timbro vocale, riuscendo a parlare come una persona molto più giovane o anziana di lui, del sesso opposto, o impersonando una persona specifica.
    non fu per lei difficile fingere di essere una nobile del paese dell'erba giunta alla festa per congratularsi per l'estrema longevità dell'uomo.
    Per l'occasione aveva deciso di indossare un lungo vestito occidentale color cremisi che lasciava quasi completamente scoperta la schiena e lasciava ben intravedere le sue forme: in un elegante anello al dito con finta pietra che nascondeva in realtà un mini-scomparto aveva nascosto una dose di veleno letale per qualsiasi essere umano se ingerita o presa per via intramuscolare. Entro la serata avrebbe trovato l'occasione per prendere da parte l'uomo, single e casanova da sempre a dire dei pettegolezzi e dunque per questo una preda facile, e portarlo con lei in camera da letto per riuscire a derubargli tutte le informazioni necessarie ed infine, ucciderlo. Fu proprio mentre stava studiando la zona e valutando un piano di fuga una volta compiuto il misfatto che un cameriere dai capelli corvini si avvicinò a lei offrendole un bicchiere di champagne, ed Isuke non rifiutava mai un buon alcolico, soprattutto se una bottiglia costava quasi quanto tutto il suo equipaggiamento Oh, molto volentieri, la ringrazio esclamò recitando in un tono formale che così poco le apparteneva. Avvicinando il bicchiere al naso per assaporare gli aromi della bevanda avrebbe poi cominciato a berla a piccoli sorsi, approfittando della presenza del servitore per cominciare ad intavolare il suo piano e porre un paio di domande Certo che il signor Oda è proprio terribilmente affascinate, è incredibile come sia riuscito a vivere così a lungo ed a mantenersi così bello al contempo. E' da molto che lavorate per lui. Sapete dirmi se, insomma, il suo nobile cuore è in dono a qualche donzella al momento? era piuttosto sicura che l'uomo fosse felicemente solo, ma una domanda in più non avrebbe fatto male.


     
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    Coincidenze

    II



    Lunghi capelli biondi, forme floride e sensuali e un sguardo capace di accendere la fiamma del desiderio nel cuore del più casto degli uomini.* Anch'io venni impressionato dalla bellezza della donna, ma tutto quello splendore non mi avrebbe irretito come sarebbe successo prima del mio risveglio. Realizzare la totale vacuità dell'esistenza mi aveva reso molto meno sensibile a quel genere di piaceri. In un'altra vita, forse mi sarei preso del tempo per indugiare nelle fantasie suggeritemi dal suo corpo, ma ora ero troppo impegnato a pensare alla mia Missione. Provare sulla mia pelle il gelido abbraccio della morte non mi aveva completamente privato della capacità di provare amore o attrazione sessuale, tuttavia non mi sarei più lasciato corrompere da quei sentimenti: la ricerca dell'Immortalità era in grado di soverchiare qualsiasi altro mio bisogno o desiderio. No, ad essere onesti, questo è il mio primo giorno. Sto sostituendo un amico. Risposi educatamente. Mentire non aveva senso e mi avrebbe soltanto esposto a inutili rischi. Ma non si preoccupi, signorina. So con certezza che il Signor Oya non sia impegnato al momento. Non avevo dubbi sul fatto che Daishin non sarebbe riuscito a resistere al suo fascino. Ne ero certo perché la sua passione per le bellezze femminili era nota in tutta Kusa. In cuor mio speravo che quella donna riuscisse a conquistare le sue attenzioni. Quantomeno per quella notte. Non mi interessava minimamente sapere se a muoverla fosse l'amore o l'opportunità. Ero più propenso a credere che fosse il desiderio di una vita agiata a spingerla a ricercare le attenzioni dell'Oya, ma non era affar mio e, anche se fosse stato vero, non avevo intenzione di mettermi a sputare giudizi. D'altronde, non ero nemmeno nella posizione per farlo. Dopo aver iniziato a studiare le arti ninja non ero diventato nient'altro che un ladro, un bugiardo e un assassino.

    Prima che potessi aggiungere altro, il nostro comune bersaglio fece la sua apparizione. Sputando da dietro la donna, avrebbe cinto le sue spalle con il braccio destro, mentre la mano sinistra si allungò verso il vassoio che stavo reggendo, prendendo un bicchiere di champagne. Daishin, più che un magnate del commercio, sembrava un boscaiolo. Non era molto alto e aveva una grossa pancia, ma era anche estremamente muscoloso. Il torace e le spalle, così come le gambe, erano ampi e possenti. Anche se era vestito in maniera elegante e formale, i corti capelli castani, uniti alla lunga barba dello stesso colore, gli donavano un aspetto virile e selvaggio che molte donne sembravano apprezzare. Lasciaci soli. Io e la mia nuova amica abbia tanto di cui parlare. Mi ordinò senza nemmeno guardarmi in volto. I suoi occhi verdi, infatti, erano ben puntati altrove. Risposi con un ossequioso cenno della testa e mi allontani senza aggiungere altro, tornando a servire gli altri ospiti. Facendo attenzione a non farmi notare, avrei continuato a tenergli d'occhio. Sarebbe stato di vitale importanza per la mia missione capire se quella notte Daishin sarebbe stato troppo occupato a godersi la compagnia di una piacente signorina per accorgersi che ero sgattaiolato nel suo ufficio. Quella stanza era adiacente alla sua camera da letto. Gli ingressi erano separati, ma una porta le metteva in comunicazione, permettendo di passare da una all'altra senza attraversare corridoio antistante. Dalle informazioni che avevo ottenuto, l'Oya conservava la sostanza miracolosa in quella camera, quindi speravo che la donna fosse piuttosto rumorosa durante l'amplesso.

    Appena me ne fui andato, l'uomo riprese il suo goffo tentativo di seduzione. Come ti chiami, cara? È la prima volta che ti vedo da queste parti. Mentre le sussurrava quelle parole all'orecchio, la mano sinistra sarebbe scesa lungo la schiena di Isuke, andando a stringerle la natica sinistra. Com'è che non ho mai notato una donna come te? Il fiato di Daishin, così me il suo comportamento, faceva intendere che quello non doveva essere il suo primo bicchiere. Ora, in attesa della fine della festa, non mi restava che stare a vedere come avrebbe reagito la ragazza.
     
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    Il cameriere non seppe darle grandi informazioni sulla sua preda, e per quanto la cosa la indispettisse non diede assolutamente a vedere alcunché. Con un soave sorriso avrebbe risposto educatamente, con un savoir fair che chiunque conoscesse la sua vera io avrebbe ritenuto inadatto alla nukenin Vi ringrazio in ogni caso, siete stato molto gentile. Con permesso se quello era davvero il primo giorno di lavoro del ragazzino le era completamente inutile e non aveva la minima intenzione di perdere ulteriore tempo. Prima che potesse allontanarsi sentì però qualcuno avvolgerle le spalle con braccia che sembravano appartenere a tutto tranne che ad un nobile magnante. Girando lo sguardo fu non poco stupita nel vedere lo stesso Daishin dietro di lei, e non fece nulla per nascondere l'espressione sul suo viso, che avrebbe solo aiutato a mantenere la sua recita in quella situazione. Senza che neppure dovesse fare uno sforzo il pesce aveva abboccato all'amo in ben poco tempo, un notevole colpo di fortuna per lei!

    Signor Daishin...quale onore... rispose la nukenin con un sorriso compiaciuto sul volto ed un leggero rossore nelle gote, anche quello frutto di anni ed anni di esercitazioni nell'arte della recitazione. Sapeva come molti uomini amassero quella finta timidezza da santarelline che molte ostentavano, quando in realtà la maggior parte delle suddette sante non aspettava altro che essere gettata a capofitto nel letto.
    Non le sfuggì l'odore di alcool che proveniva dal suo fiato, un'altro punto che poteva essere solo a suo favore. Non si oppose alla possente stretta nella natica che arrivò qualche secondo dopo, mentre al contrario cominciò ad osservarlo con un'espressione di pura malizia La prego, ci guardano tutti... continuò con finto imbarazzo, girandosi verso l'uomo ed appoggiando il prosperoso seno al petto di lui ...e la cosa mi piace. Che ne dice di goderci la serata bevendo un po' assieme e poi di spostarci in un luogo più privato? senza chiedere il permesso prese il bicchiere di champagne che il nobile aveva appena afferrato, bevendone una breve sorsata Il mio nome è Shinobu, in ogni caso ignorò volutamente la domanda sulla sua provenienza, non avendo voglia di inventarsi storie che poi potevano diventare difficili da gestire e ben sapendo che in quel momento la mente dell'uomo fosse concentrata su ben altro.

    Se l'uomo avesse accettato, ed era sicura che l'avrebbe fatto, avrebbe passato il resto della serata assieme a lui ridendo ad ogni sua più squallida battuta e cercando di farlo bere il più possibile, così da ubriacarlo sempre di più. A sua volta avrebbe bevuto anche lei, ma ben abituata ad ogni tipo di alcoolico non finì neppure con l'essere brilla al contrario del nobile.
    Non si sarebbe opposta a sue ulteriori palpatine ed avance, facendo al contrario capire di apprezzare molto ogni forma di corteggiamento che lui decidesse di attuare, e verso la fine della festa, in piena notte quando Daishin ormai probabilmente più ubriaco che sano salutò tutti gli ospiti in fretta e furia svuotando finalmente la casa da ogni presente ad esclusione dello staff avrebbe accettato il suo invito di seguirlo in camera, curandosi però di prendere una bottiglia di champagne e due bicchieri di cristallo da un tavolo nella sala prima di salire Questi serviranno per divertirci ancora di più... spiegò passando un dito veloce sulle labbra dell'uomo e salendo poi le scale non senza muovere sensualmente i fianchi. Non sarebbe stato per nulla difficile per lei poco prima dell'amplesso o durante lo stesso, poco le importava e se poteva divertirsi tanto meglio, far scendere un po' del veleno che teneva nell'anello in un bicchiere ed avvelenare l'uomo così da poter poi con calma perquisire tutta la casa alla ricerca dei suoi averi: era ben sicura che nessun domestico avrebbe osato infilarsi nella loro camera, e se qualcuno avesse deciso di ficcare il naso l'avrebbe semplicemente tolto di mezzo.

    Una volta dentro la camera avrebbe quindi assecondato le necessità dell'uomo fino a quando ne avesse voluto voglia, ma l'avrebbe però fermato prima che questi potesse concludere in alcun modo, girandosi per prendere un bicchiere ed inserendo, girata di schiena e con i bicchieri ben nascosti dal suo stesso corpo, il veleno in uno dei calici porgendolo poi all'uomo dopo avervi versato l'alcoolico Un brindisi a noi?


     
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    Imprevisti

    III



    La festa è ormai vicina alla sua conclusione. Non sono soltanto le lancette dell'orologio a renderlo evidente: il trucco sbavato delle signore, le facce stanche degli invitati e i loro sbadigli non lasciano spazio ad alcun dubbio. I pochi ospiti rimasti sono seduti ai tavoli, organizzati in piccoli gruppetti. Sorseggiano liquori pregiati, mentre chiacchierano di argomenti frivoli e si raccontano aneddoti del proprio passato. Piccoli piaceri che una volta apprezzavo molto e per cui il vecchio me avrebbe desiderato essere al loro posto, invece che a fare il cameriere. Ora quegli svaghi mi sembrano soltanto una tediosa perdita di tempo. Sono completamente focalizzato sull'unico e solo obiettivo che mi spinge ad andare aventi, pur rimanendo fedele al mio personaggio. Non possiedo grandi doti recitative e non ho mai lavorato in un posto tanto lussuoso, ma ciò non ha destato sospetti né nei miei colleghi né negli ospiti. D'altronde, nessuno si aspetta una condotta eccellente da un rimpiazzo dell'ultimo momento.

    Passa ancora un po' di tempo prima che anche gli ultimi abbandonino la sontuosa abitazione del mercante. Daishin li saluta, visibilmente ubriaco, e poi si allontana accompagnato dalla bellissima donna con cui ho parlato all'inizio della festa. Li ho osservati per tutta la sera, cercando di non farmi notare, ma anche ad un cieco sarebbe stato evidente che l'Oya è intenzionato portarsela a letto e ora ha anche l'occasione per realizzare i suoi propositi. Non avendo altro da fare in quella stanza, decido di imitarli. Nel fascicolo che mi era stato consegnato dai miei superiori era indicato che l'uomo nascondeva la fonte della sua longevità in una cassaforte nel suo studio. La stanza è a destra della sua camera da letto e sono messe in comunicazione da una porta generalmente chiusa a chiave. Aspetto una decina di minuti prima di agire, poi prendo un vassoio, ci appoggio una bottiglia di champagne e due bicchieri di cristallo e mi dirigo verso le scale. Se qualcuno mi avesse chiesto dove stessi andando, avrei semplicemente risposto che Daishin mi aveva ordinato di portagli un'altra bottiglia di champagne. Una scusa più che plausibile che difficilmente gli altri membri dello staff avrebbero messo in discussione.

    Trovare la stanza e scassinare la porta non mi richiedono grande fatica. Non ci sono guardie nei paraggi e Daishin è molto occupato a fare altro per accorgersi dei leggerissimi rumori prodotti dai miei movimenti e dalle altre operazioni che ho dovuto eseguire per riuscire a superare quel primo ostacolo. La vera difficoltà inizia all'interno, quando mi tocca provare ad accedere alla cassaforte. Trovarla non è stato difficile: è bastato spostare un quadro posto dietro la scrivania dell'uomo per individuarla. Daishin, per quanto ricco e abile nel commercio, non sembra avere molta fantasia. Provo molte volte a forzare la serratura, senza tuttavia ottenere alcun successo. A questo punto, non mi resta che appoggiarmi al muro, tendendo l'orecchio verso l'altra stanza, occupata dall'Oya e dalla sua ospite. Non voglio rischiare di mandare tutto a monte, quindi preferisco studiare un attimo la situazione, così da poter decidere più saggiamente come procedere.



    Nella stanza, Daishin avrebbe assecondato Isuke, scolandosi in un sorso tutto il bicchiere ripieno di alcol e veleno. Poi avrebbe continuato a togliersi i vestiti e a cercare di rimuovere anche quelli della donna, così da poter consumare con lei un rapporto sessuale. Presto la nukenin si sarebbe accorta che, per quanto il tempo passasse, l'uomo non sembrava accusare gli effetti della sostanza che gli aveva somministrato. Che le voci sul suo conto fossero vere? Si trovava seriamente difronte ad un immortale? Circa un quarto d'ora più tardi, indipendentemente da quello che avrebbero fatto i due, qualcuno avrebbe bussato alla porta della stanza in cui si trovavano. Signor Oya, la cerca Shinzo Yamamato. Dice che c'è qualcosa di importante di cui deve parlarle immediatamente. L'uomo avrebbe detto ad alta voce quelle parole, senza tuttavia provare ad entrare. Non l'avrebbe mai fatto senza il permesso del suo superiore.

     
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    Non vi furono particolari problemi nel fare bere il veleno all'uomo ed avrebbe assecondato le sue richieste, lasciandosi spogliare quando quest'ultimo tentò di farlo così da tenere il gioco mentre attendeva che il veleno facesse effetto: d'altronde era un'occasione come un'altra per divertirsi un poco, perché non approfittarne?
    I due avrebbero iniziato con i preliminare ed Isuke non avrebbe avuto alcune remore nel toccare e farsi toccare a sua volta, in paziente attesa che l'uomo morisse davanti ai suoi occhi. Cosa che però, con suo grande disappunto, non successe. Attese 2,5,10,15 minuti ma il veleno, calibrato per uccidere un uomo adulto nel giro di pochi minuti sembrava non avere alcuno effetto su di lui. Che ne fosse immune? Che fosse realmente immortale così come raccontavano le storie su di lui? No, reputava la cosa altamente impossibile...Doveva essere successo qualcosa che la ragazza non sapeva spiegarsi, forse l'uomo aveva solo finto di bere lo spumante traendola in inganno. Avrebbe dovuto agire in altro modo
    Concludendo i preliminari avrebbe quindi iniziato il rapporto, non curandosi di fare troppo silenzio in realtà: era un bene che i servitori credessero esattamente quello e sperava che proprio per quel motivo non venissero disturbati. Sfruttando le sue "doti" avrebbe tentato di coinvolgere il più possibile l'uomo e forzando un po' il gioco avrebbe fatto in modo che entrambi si trovassero nella posizione più classica, quella del missionario. Avvinghiandosi all'uomo sia con le gambe che con le braccia l'avrebbe stretto a sé e proprio durante uno dei picchi di piacere avrebbe fatto la sua mossa.
    Senza alcun preavviso, senza interrompere nulla e continuando a godersi la situazione da una delle sue costole sinistre avrebbe creato un vero e proprio pugnale osseo lungo diverse decine di centimetri che avrebbe senza problemi trafitto il cuore dell'amante che teneva ben stretto sopra di lei, sperando in questo modo di ucciderlo in maniera veloce e priva di rumori: la donna avrebbe simulato un rumoroso orgasmo se per qualche motivo il maiale avesse emesso qualche gemito di dolore così da poterlo coprire.

    Se fosse andato tutto come sperava si sarebbe quindi rialzata con fare tranquillo dal letto, non preoccupandosi minimamente del sangue che ricopriva buona parte del suo corpo ed avrebbe tirato fuori da un piccolo rotolo che aveva nascosto nelle tasche interne della gonna dell'abito vestiti nuovi puliti in precedenza sigillati che le avrebbero permesso di muoversi senza problemi durante la fuga, avendo cura di rimettere all'interno della pergamena il dito indice che avrebbe staccato dalla mano del cadavere, necessario come prova del suo assassinio.
    Solo allora avrebbe sentito bussare alla porta qualcuno, digrignando i denti in una smorfia...non era il momento adatto perché un cameriere ficcasse il naso!
    Il Signor Oya ha la bocca...impegnata...in questo momento...lasciateci divertire sfruttando le sue capacità di recitazioneRecitazione [1]
    Abile: L'utilizzatore può modulare a piacimento il proprio timbro vocale, riuscendo a parlare come una persona molto più giovane o anziana di lui, del sesso opposto, o impersonando una persona specifica.
    [Da genin in su]
    avrebbe prima finto di impersonare proprio se stessa durante il momento di divertimento, per poi tentare di riprodurre la voce dell'uomo Non ora, per tutti i kami! Passa dopo!
    Se lo scocciatore se ne fosse andato avrebbe quindi cercato di aprire la porta che collegava la camera da letto allo studio, sperando di trovarla aperta o nel caso mettendosi a cercare una chiave oppure sfondandola nel caso in cui se la fosse vista realmente brutta; sperava di poter trovare nello studio una finestra da cui poter sgattaiolare via, cosa che ahimè nella camera da letto mancava.
    Se fosse riuscita a passare di là si sarebbe trovata davanti Yurei si sarebbe portata immediatamente in posizione difensiva, facendo comparire velocemente degli artigli ossei dalla sua mano destra Mpf, mi spiace ma sei nel posto sbagliato al momento sbagliato, pinguino mio. Ora dovrò ucciderti la nukenin non aveva idea di avere davanti a lei un'altro shinobi.

    Se invece per un motivo o per l'altro non fosse riuscita ad uccidere il riccone, avrebbe reagito di conseguenza all'evolversi degli eventi.





     
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