Atto IX
Accordi quasi raggiunti. †

La Yakusoku cozzò contro la falce, non producendo alcun rumore, data la sua natura. Ancora una volta l'uomo si era difeso con quella gigantesca arma, ancora una volta era riuscito a dimostrarsi più veloce di quanto non potessi fare al massimo delle mie capacità. Non avrei potuto continuare lo scontro, se l'uomo non si fosse arreso, o meglio, non sarei riuscito a farlo ed ad uscirne vincitore. Eravamo qui per discutere d'affari, vero. Anzi, io ero qui per prepararmi al meglio per la missione con il tuo Kyuudaime, per essere di maggior supporto, a dirla tutta. E volevo parlare di affari, con te, ma ti metti a fare il bullo ed esclusi Hokage e Febh Yakushi, non sono molti a cui ho permesso di fare i bulli con me. L'elmo impassibile non avrebbe potuto mostrare la mia espressione interrogativa; io, il bullo? Quell'uomo, colto dall'ira più cieca - e la peggiore, lasciamocelo dire - sarebbe stato pronto ad attaccarmi se non avessi stretto la sua persona nella morsa del vento. Non ero stato io il primo a muovere guerra. Non ebbi tuttavia il tempo per rispondere a quell'offensiva che vidi l'uomo muovere dalla sua posizione e cercare un'offensiva. La sua velocità era disarmante e tutto ciò che potei fare fu ... cedere alle mie passioni. [Attivazione Kinjutsu] Il corpo si rinvigorì, le braccia atrofizzate dallo sforzo tornarono pienamente funzionanti, vive e alimentate dalla più perfetta delle emozioni. [Note.]Guarigione d'Odio: All'attivazione, l'utilizzatore può generare Vitalità extra temporanea, annullando anche gli status. L'utilizzatore può convertire uno status Leggero in un danno ½ Leggero alla vitalità, uno status Medio in danno Leggero, uno status Grave in Medioleggera, avvelenamento escluso. L’utilizzatore non può svenire né morire fintanto che la TS è attiva, anche se la sua vitalità è scesa a zero o ha subito danni mortali. L'aria attorno a me divenne tagliente come soltanto le mie lame sapevano essere ed il freddo era tornato persistente e inarrestabile. Per un istante soltanto o forse poco meno, lo Shogenin avrebbe potuto percepire il più grande dei risentimenti inondarlo, un odio nuovo, mai provato prima se non in quegli istanti di pura perdizione, dove anche il corpo stesso e la mondanità venivano oscurate dalla vividezza del sentimento. Il mio tantien esplose cercando di muovere il braccio artificiale alla più grande velocità concessagli per parare il busto, zona che sembrava essere il bersagli dell'offensiva del mio avversario. Se soltanto avessi avuto un braccio, probabilmente avrei patito un gran dolore. Un duro pugno, ben più duro di quanto non ricordassi un normale pugno, colpì il centro del mio braccio, senza troppe ripercussioni, se non un rumore del tutto innaturale. [Slot Difesa I]OverCap + Sovrimpasto.

Impasto: Medioalto, Ferita Leggera

Forza della Giustizia - Masayoshi no Tsuyo
Speciale: L'utilizzatore può migliorare la qualità dei propri impasti attraverso il Braccio Sinistro dell'inquisitore: quando esegue un impasto, ottiene +1 tacca extra nella stessa statistica. Utilizzabile una volta a round.[Da genin in su]

Riflessi: 600 + 8 Tacche (Impasto) +1 Tacca (Forza della Giustizia)
= 825, Nera + 5. Nonostante tutto, fui sbalzato all'indietro proprio come precedentemente io avevo sbalzato via il Mercenario. Ammetto che sei un ninja capace, Inquisitore, d'altronde, sopravvivere al Sanga non è cosa da tutti, nemmeno il predecessore di Itai-sama c'era riuscito, però non per questo posso semplicemente chinare la testa ai tuoi ordini. Fammi vedere quella spada di prima, o offrimi qualcosa di altrettanto interessante, smettila di fare il bulletto di periferia. Non è nella mia politica picchiare i kiriani, ma potrei smetterla di trattenermi a breve. Rilassai il corpo, tornando eretto. La Yakusoku si spense e lentamente il sangue di cui era composta la sua lama si ritrasse nell'elsa, scomparendo. La volteggiai rapidamente, rinfilandola nel pendente dei miei abiti, sul fianco destro. Agitai anche Unagi, un attimo prima di riporla. Il freddo sarebbe lentamente svanito così come quel turbinio di emozioni. Non sono stato io il primo a cominciare. Dissi, mentre ritornavamo ai toni iniziali. Ma non posso concederti informazioni su questa spada. Un lieve sospiro, prima di lasciare che quell'uomo capisse quanto stavo per dire. Perché ti avevo chiesto di non parlare di Kiri e questo è parlarne. Tacqui un lungo istante. Che ne dici di considerare tutto questo un anticipo e di avere il resto della paga a questione risolta?
Mi sembra un prezzo piuttosto ragionevole. Avrei atteso la sua risposta mentre il mio corpo iniziava a subire i contraccolpi del potente flusso di potere della mia tecnica proibita. [Backfire]

Atto X
Intese †

Quella parata in extremis aveva dato molte cose a cui pensare al mio avversario. In primo luogo, come potessi essere così reattivo, nonostante avesse testato ben due volte i miei attacchi ed avesse potuto notare come, effettivamente, non ero sempre tanto abile; ed in secondo luogo cosa avessi nel braccio, a prescindere del rumore subito, poiché chiunque, contro un colpo del genere, probabilmente, il braccio se lo sarebbe ritrovato rotto o in frammenti o, nel caso peggiore, perso. Io invece, non potevo perderlo. Non un'altra volta, per lo meno, e non con un colpo forte, sì, ma non mirato a distruggere la mia protesi. Ciò che mi incuriosì, fu il fatto che, dopo aver chiesto di non parlare di Unagi, egli non ebbe neanche un semplice interrogativo sulla mia spada dalla lama di sangue. Avrei raccontato volentieri la storia della Promessa, anche solo per vantarmi un po'. Le parole che pronunciai dopo che ebbi concluso la mia corsa, segnando il terreno coi miei arti inferiori metallici, spinto dal forte colpo del Mercenario, parvero ammorbidire lo Shogenin. Va bene, Inquisitore, riparleremo dopo di ulteriori debiti e pagamenti., esordì il Risorto, Cercheremo assieme la tana dei pipistrelli, distinguendo quelli alleati del tuo clan, da quelli dei Kuei, prima di massacrare i secondi. E cercheremo la tua altra spada, se saprò qualcosa sulla posizione del Flagello, ti informerò a riguardo. Intanto avremo di che divertirci assieme al Kyuudaime ed all'altro spadaccino, l'Hozuki, in quel dell'Abete. Il volto dell'Inquisitore, forgiato dalle mani della persona che avevo davanti, parve quasi far trasparire un'espressione di soddisfazione conciliante. A passi lenti mi diressi verso il mio interlocutore, ripercorrendo i metri che ci avevano per due volte diviso, fino a quando non fossi nella posizione in cui avevamo iniziato quel breve incontro. Hai la mia parola. Dissi, tendendogli la mano, la destra, affinché la stringesse. In quel caso avrebbe potuto sentire nient'altro che carne ed ossa. Ci rivedremo all'Abete, quindi. Alzai la mano sinistra al cielo. È stato il solito piacere, Shogenin. In quell'istante, il Messaggero della Grotta del Silenzio scese dalla sua vedetta circolare sopra di noi iniziando una picchiata vertiginosa: saltai ed immediatamente mi ritrovai sul suo dorso. Quando fui abbastanza lontano, diedi le indicazioni alla mia creatura. Torniamo a Kiri. Devo parlare col Mizukage.