L'Arte di sorreggere i muri[Fudoh&Meika]

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  1. Shiltar Kaguya
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    Meika rimase ad ascoltare le mie varie ipotesi, rispondendomi, giusto dopo aver sottolineato che non era la cosa migliore, esporre tali ipotesi davanti al paziente.
    Non potevo certo obiettare relativamente alla mia mancanza di tatto, d'altronde nessuno m'aveva mai insegnato le buone maniere, ma pure la primaria poteva ben pensare di avvisarmi... seppur spero che tale mio disappunto non fosse stato chiaro dal breve sguardo che le rivolsi.
    Sulle osservazioni mediche, bé, lì nemmeno ebbi di che ridire, ma d'altronde non mi aspettavo di azzeccarci tantissimo: le mie erano ipotesi basate su ciò che vedevo e che conoscevo di me stesso ed il mondo che mi stava intorno; che i polmoni fossero come spugne, forse (e dico forse) lo avevo sentito dire prima d'ora, ma parole come cacc...chessia o paraneoplastica (più facile da ricordare, non credete? Con il neo fra il para e la plastica...), chi le aveva mai sentite vivendo per la strade di Kiri? Di certo non io.
    Meika, comunque, sembrava comprendere che io non potevo già sapere tutte quelle nozioni e paroloni medici, per fortuna, ma volle comunque sottolineare che, a voler intraprendere quel percorso (quello medico intendo), ci sarebbe stato tanto da studiare di tutte quelle cose "umane" che finivano per "ia" (patologia, anatomia, fisiologia... avete presente? Ne sapete più di me in tal caso).
    Dopo queste poche spiegazioni, l'Akuma mi disse di seguirla, così, dopo un breve inchino silenzioso a quell'uomo così sofferente, mi allontanai dietro la Primaria dell'Ospedale di Kiri.

    Seguii Meika fino ad una stanza al piano terra, piena di rotoli e libri, Oh.Che.Bello. pensai, tenendo per me ogni lamentela e fiutando la fregatura in arrivo.
    Peccato che prima della fregatura, quando mi chiese di togliermi il camice, cosa che feci in totale naturalezza, arrivò la domanda peggiore di tutti: dove vivevo.
    A Kiri., fu la prima laconica risposta.
    Ora, lo so, voi direte: che maleducato, ti ha solo fatto una domanda e già stai partendo con tutta sta pippa mentale, ma non è una pura elucubrazione, fidatevi! Quando la gente sa della mia imprecisata residenza, tende ad una reazione piuttosto estrema: alcuni si allontanano quanto mai disgustati, con non pochi commenti spiacevoli (non immaginate nemmeno a quanti di questi perfettini ho preso a pugni sul naso, per fargli saltar via la scopa dal culo riprendere il loro comportamento).
    L'altro estremo è sentirsi improvvisamente delle persone generose tanto da proporre un pasto caldo e dopo un pò mandarmi allegramente per la mia strada, il ché, spoiler, implica rimandarmi a vivere per strada.
    Personalmente sono un pò saturo di ambo le opzioni, ma onde evitare un altro di quelli sguardi rosso sangue, preferii aggiungere qualcosa alla mia risposta: Più precisamente in una strada vicino la piazza centrale, nei pressi di un ristorante di sushi piuttosto scadente, sospetto per la quantità di cibo che buttano nei cassonetti, ma è un ottimo luogo per cercarmi i pasti e con la cucina sempre attiva riesco ad avere abbastanza calore per la notte dormendo nella parete lì vicino., raccontai senza particolari eccessivi.
    Potevo avere paura di quello sguardo rosso, ma ciò non cambiava il mio essere restio nel condividere informazioni sulla mia condizione di senzatetto oltre determinati limiti.

    Finita quella piccola digressione, la Primaria iniziò a parlarmi di nuovo del percorso per diventare medico e, a quanto sembrava, il mio percorso passava per sei ore di studio quotidiano di un grosso librone di anatomia umana.
    Guardai il libro che mi stava posizionando davanti, ci girai attorno, mentre ancora Meika mi suggeriva di abbandonare adesso, se avevo dei ripensamenti, avvicinai anche due dita al bordo per vedere quant'era spesso, poi mi girai verso la Primaria.
    Non ho intenzione di rinunciare, capo, almeno di certo non ne vedo il motivo per ora. Però avrei due domande!, esordii in modo del tutto sincero, Se vengo qui ad ora di pranzo, ci becco anche un pasto caldo a gratis mentre studio? E, soprattutto, quando avrò finito di studiarci, posso portarmelo in missione? Sembra abbastanza spesso da essere più utile degli shuriken che ho raccattato., chiesi con un sorriso.
    In effetti avevo cinque shuriken contati, trovati in un vicolo di Kiri una sera, la mia unica consolazione era che, semmai fossi riuscito a beccarci un nemico con quelli, minimo gli facevo prendere qualche infezione per quant'erano arrugginiti.
     
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