[News GDR] La Fonte della Vita EternaVillaggio dell'Abete

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  1. Munisai
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    La Fonte della Vita Eterna • Capitolo IV

    Le chiacchiere di Munisai parevano aver fatto breccia, riuscendo quantomeno a scongiurare un combattimento che lo avrebbe visto in netto svantaggio. La ragazza che aveva subìto una così repentina e inspiegabile trasformazione nel comportamento rimproverò con cipiglio il rosso per la sua subdola invadenza, sottendendo una neanche troppo velata minaccia, per quanto la prudenza del giovane fosse stata elogiata.
    L'otese incassò con rispettoso silenzio quell'avvertimento, senza sottovalutarne la consistenza. Dopo aver taciuto, però, non poté fare a meno di interloquire.
    L'isola dove non si muore? ripeté, aggrottando le sopracciglia.
    Cosa significa? chiese, del tutto ignaro della singolare anomalia che affliggeva l'isola e chiunque vi si trovasse sopra.
    Se si trattava di un semplice soprannome dell'Abete era quanto mai insolito e il ragazzo avrebbe voluto scoprirne il significato. Per il resto, lasciò che la giovane si esprimesse intervenendo poco, intento a racimolare quante più informazioni fosse possibile.

    Ad esempio, pareva che BakeKujira, termine che aveva precedentemente già sentito durante il suo appostamento, fosse in effetti il nome dell'Arma che si riteneva essere nascosta da qualche parte su quello sputo di terra in mezzo al mare, per quanto la sua effettiva presenza non fosse ancora stata dimostrata.
    Parlando di nomi, l'abnorme alleanza stretta tra Zanna e Kiri e, per estensione, il contingente di shinobi lì stanziato dai due Villaggi, erano denominati "Tregua".

    La ragazza accettò che Munisai si unisse alle ricerche di Yusuke, che poco dopo si rivelò essere il nome evidentemente fittizio assegnato al focoso compare lì presente per quella missione, e di una certa Taeko. Si sarebbero recati alle rovine poco più a est, dove era possibile che si celassero degli importanti indizi sull'Arma, o roba simile. Una situazione del genere era stata già rilevata con certezza presso un sito analogo, ma più a ovest, ma evidentemente già altri se ne stavano occupando, altrimenti non avrebbe avuto molto senso dirigersi altrove, giusto?

    Venne fuori che Yusuke aveva già incontrato altri Accademici, cosa non stupì affatto il rosso, essendo lui ben a conoscenza della spedizione accademica che lo aveva presumibilmente preceduto sull'isola di poche ore. Chissà se Kato Yotsuki, il solo compaesano ad essersi pure imbarcato in quella folle avventura, era uno dei ninja che quel tipo aveva incrociato.
    Per il momento il ragazzone non sentiva l'urgenza di ricongiungersi ai propri alleati, quanto piuttosto gli premeva scoprire qualcosa di utile e interessante da chi ne sapeva più di lui sulla questione Arma di Iwa, e quei due costituivano senz'altro un ottimo inizio ai suoi occhi. Tuttavia, le nuove conoscenze non si dimostrarono sempre propense a condividere il loro sapere, il che era anche prevedibile visto come avevano reagito alla scoperta di essere spiate.
    L'otese doveva fare buon viso a cattivo gioco, cercando comunque di capire il più possibile in quel dannato casino.
    Guerrieri del Vuoto? E chi sarebbero? domandò con spassionata curiosità, ma invece di una risposta ricevette dalla giovane un'occhiata ironica, quasi sardonica, che poco si addiceva ad una ragazzetta di quell'età.
    Hai chiesto di unirti a me sulla pista che sto seguendo, se ti impegni con me devi mantenere quanto prometti e non pensare a nient'altro.
    Sono una donna gelosa, io. Sempre stata.

    Di norma, quelle ultime affermazioni avrebbero fatto sorridere Munisai. Anzi, dato che uscivano dalla bocca di una mocciosa le avrebbe indelicatamente e sonoramente riso in faccia, ma non lo fece, e non solo perché non sarebbe stata una mossa molto avveduta, date le circostanze.
    C'era qualcosa nel modo di fare, di parlare, persino nella gestualità della giovane che rendeva quell'atteggiamento maturo e autoritario maledettamente convincente. Tanto che il grande e grosso shinobi del Suono non poté che piegarsi al volere dello scricciolo. O quasi.
    Non intendo tirarmi indietro, farò la mia parte al meglio delle mie possibilità. Però le informazioni sono fondamentali, e avere un quadro più preciso della situazione mi renderebbe molto più efficace, e quindi più utile alla causa comune.
    Dato che li stanno cercando, questi Guerrieri immagino siano un tassello importante del mosaico. Per questo ho chiesto di loro.

    Avrebbe così lasciato che l'altra soppesasse la bontà di tale argomentazione e decidesse se e quanto raccontare sull'argomento. Ad ogni modo, lo straniero non avrebbe insistito oltre, per il momento.

    Poi, ancora una raccomandazione: trattare bene Taeko. Sì, ma chi era Taeko?
    La risposta a quell'interrogativo arrivò quando, dopo un letterale battito di ciglia, la fanciulla parve riacquisire il carattere ed il modo di fare da acerba adolescente quale era, i medesimi che il rosso aveva riscontrato in lei durante la sua furtiva osservazione.
    Taeko era il nome della ragazza stessa, la cui situazione mentale pareva decisamente ingarbugliata.
    Era come se due entità distinte coesistessero nello stesso corpo, indipendenti ma capaci di comunicare tra loro. Forse si trattava di una patologia di carattere neurologico, quello che chiamavano disturbo di personalità multipla, ma nulla escludeva che la condizione della kunoichi fosse di carattere ben più straordinario. Quando si trattava del mondo ninja, mai dire mai.
    Ad ogni modo, c'era la personalità Taeko che era appena riaffiorata, una ragazzetta come tante, spensierata, socievole, a tratti ingenua, e la personalità "Sensei", una donna matura, saggia e autorevole. La prima era decisamente più coerente con il suo involucro esterno, ma la seconda sembrava molto più consapevole e in controllo di quella dicotomia, oltre che molto meglio informata sulle questioni dell'Abete e dell'Arma. Infine, Yusuke le era completamente sottomesso e soggetto, obbedendo all'istante ad un suo ordine e rivolgendosi a lei con sommo rispetto, arrivando a chiamarla "Signora". Lo stesso Yusuke che ora sollevava gli occhi al cielo mentre la mocciosa dichiarava di essere un ninja in prova per la Tregua.
    In effetti non è che quadrasse molto.
    Quei due non erano Accademici, quello era certo. Che fossero isolani? Possibile. Ma difficile che fossero della Tregua, o sarebbero stati molto meno amichevoli e disposti a collaborare, dato che Munisai era effettivamente un intruso e loro impedivano l'accesso all'isola a chiunque non fosse della loro cricca. Restava Hayate, l'opzione secondo lui più plausibile. In fondo erano stati loro a convocare quelli dell'Accademia in quel luogo, la volontà di collaborare era dunque scontata. Inoltre era stata la Sensei stessa a dire che Oto fosse una loro alleata in quella vicenda, frase che lasciava spazio a ben pochi dubbi.
    La marmocchia però sembrava inconsapevole di tutto ciò e le sue parole erano incoerenti con quelle della sua altra metà, per così dire. L'otese avrebbe semplicemente assecondato senza andare a puntualizzare le incongruenze del caso, cercando di sfruttare il più possibile quei due e ciò che sapevano.
    Ciao, Taeko rispose tranquillo al saluto.
    Scusa per la fiammata, ma gli ordini sono ordini.
    Ma certo, sta' tranquillo mostrò una mano sorridendo, come ad esprimere la non necessità di scusarsi.

    Dopo che i due nuovi alleati ebbero esposto in maniera succinta i loro punti di forza, chiedendo poi all'accademico quali fossero i suoi, Yusuke tese una mano verso quest'ultimo.
    Senza rancore, si? Dobbiamo distruggere l'Arma!
    Il rosso lo fissò per qualche istante, poi gli fece un mezzo sorriso avvicinandosi a lui. Superò il braccio proteso dell'altro come se non lo avesse notato, dando grosse pacche con entrambe le mani sulle spalle del tizio, poi afferrandole e scuotendole giocosamente.
    Ti ho detto di non preoccuparti!
    In fondo ero io in difetto, me la sono cercata
    disse con tono gioviale mentre un sorriso complice si allargava ulteriormente.
    Lo lasciò andare, volgendo lo sguardo verso il sentiero che li avrebbe portati fuori dal bosco.
    Hai ragione, ma innanzitutto dobbiamo trovarla.
    Andiamo a dare un'occhiata a queste rovine. Fate strada, ragazzi.

    Di fatto non gli aveva voluto stringere la mano. Il tipo sembrava in buona fede, ma il ragazzone non si fidava di nessuno di quei due. Aveva però ripiegato su un gesto ancora più informale e fraterno rispetto ad una solenne stretta di mano, giusto per salvare le apparenze, coadiuvato dalle proprie notevoli capacità interpretative.
    Il gruppo si mise dunque in marcia.
    Comunque anch'io me la cavo con nodi, corde e fili disse, voltandosi verso la ragazzina.
    Sono abile nei lavori che richiedono una buona manualità.
    Poi, combatto prevalentemente sulla breve distanza con le mie armi.

    Si grattò la testa.
    Questo è quanto, temo. Ho iniziato un po' tardi la mia carriera ninja, quindi ho ancora molto da imparare.

    Usciti dalla foresta, proseguirono verso oriente. Tanto valeva ammazzare il tempo cercando di scoprire qualcosa in più su quella terra.
    Allora, siete qui da molto? Come ho detto non so praticamente nulla su quest'isola, né dal punto di vista morfologico né da quello storico.
    Non so niente neanche dei suoi abitanti, tipo quanti ne siano o che genere di stile di vita conducano.

    Scrollò le spalle.
    Cosa sapete dirmi?
    Attese delle risposte, ascoltando con attenzione.
    Si guardò i dorsi delle mani, poi la pelle delle braccia. L'ustione che aveva subito quando era stato scoperto a origliare era stata di lieve entità, grazie alla tempestiva contromossa, ma comunque sembrava che le lesioni stessero guarendo più in fretta del normale.
    E lui che aveva lavorato assiduamente nelle fucine aveva un certo occhio per le bruciature.
    Questa storia che qui non si può morire ha dell'incredibile. E vedo che anche i danni vengono rigenerati ad un ritmo accelerato.
    Ci sono delle controindicazioni o delle casistiche in cui questo fenomeno non si manifesta? In altre parole, quali sono i limiti di questa immortalità?
    avrebbe chiesto incuriosito, ma solo se precedentemente la Sensei non si fosse espressa già in maniera esaustiva sull'argomento.

    Ma parliamo di quello che ci interessa più nell'immediato, le rovine.
    Da quello che avete detto intuisco che sia presente più di un sito del genere qui all'Abete. Quanti ne sono di preciso e quanto sono antichi?
    Immagino che anche altri si stiano dando da fare per esplorarli, al momento. Però non capisco una cosa
    si grattò il mento rimuginando, prima di continuare. A quel punto ragionava più che altro ad alta voce.
    Che legame può esserci tra i resti forse di una civiltà passata e un'Arma di Iwa? Che quell'affare sia rimasto nascosto qui per secoli e che i popoli del tempo abbiano voluto trasmetterci attraverso queste costruzioni degli indizi per rintracciarlo?

    Intanto erano arrivati a destinazione. L'otese subito cominciò a guardarsi intorno, mentre ascoltava le considerazioni dei suoi accompagnatori.
    La prima cosa che attirò la sua attenzione fu ovviamente il simbolo presente su una delle colonne, la più centrale. Gli si avvicinò accovacciandosi.
    Mu*?
    Quel logogramma poteva significare diverse cose a seconda del contesto.
    Nessuno, Senza, Nulla...
    ...Vuoto?
    Possibile che fosse una coincidenza? Si voltò verso gli altri due.
    Questo simbolo...che cos'è? Ne conoscete il significato?
    Fece una pausa, passando lo sguardo dall'uno all'altra.
    C'entra forse qualcosa con questi Guerrieri del Vuoto?
    Dopo aver ricevuto le sue risposte, si risollevò proseguendo l'ispezione.
    Avete ragione, questi monconi di colonne non sono fissati al terreno. Inoltre sembrano quasi essere stati piazzati a casaccio, che strana disposizione.
    Si grattò il mento, pensieroso.
    Avete detto che, tra le altre cose, hanno provato a scavare.
    Sapete quanto arrivano in profondità le fondamenta di quelle tre colonne?
    chiese, indicando quelle più a sinistra con un cenno del capo.
    Poi si avvicinò al malmesso muretto a secco, alto più o meno quanto lui.
    Se guardassimo dall'alto, dici. Beh, proviamo.
    Con un salto misurato e accorto, data la precarietà della struttura, Munisai si trovò sulla sommità del muro, dove prese a guardarsi intorno per poi concentrarsi sulle colonne.
    Quelle più distanti dal suo attuale punto di vista erano le più integre ed erano anche quelle dotate di fondamenta che le radicavano nel suolo. Sembravano disposte a formare un triangolo, ma difficile ipotizzare a che genere di edificio fossero appartenute. Oltretutto, cosa strana, non sembravano esserci macerie riconducibili a un tetto o a una copertura di qualche tipo.

    Il rosso saltò giù avvicinandosi ai due compagni con una smorfia contrariata.
    Così a colpo d'occhio non aveva avuto nessuna folgorazione utile a svelare un fantomatico segreto, ammesso che ci fosse davvero. Ma in effetti sarebbe stato assurdo aspettarsi il contrario, ovvero che in quattro e quattr'otto l'otese riuscisse a risolvere un mistero del quale ninja di ben altra levatura non erano riusciti a venire a capo in anni di permanenza sull'isolotto.
    Poi c'era il fatto che il giovane non sapesse una mazza di archeologia, il che non aiutava.
    Non so voi, ma non ho particolari idee al momento. Dovremo esaminare più accuratamente queste rovine.
    Probabilmente già sarà stato fatto da quelli della Tregua, ma meglio renderci conto coi nostri occhi. Non si sa mai.

    Si guardò intorno.
    Comincerei perlustrando l'area circostante, diciamo nel raggio di cinquanta metri dalla colonna col Simbolo.
    Prendete nota e riferite di qualsiasi cosa vi sembri insolito o fuori posto, qualsiasi minuzia fino al terreno smosso, erba strappata o sassi strani, chiaro?
    Dividiamoci: Yusuke, tu occupati del semicerchio superiore, Taeko con me in quello inferiore.


    Dopo aver battuto la zona ed essersi confrontati sui loro riscontri, l'accademico si avvicinò ad una delle colonne malridotte, quelle solo appoggiate sul prato. Tirò fuori uno dei suoi coltelli da lancio tranciando via le rampicanti avvinghiate ad essa, poi esaminò accuratamente la sua superficie sia con la vista che con il tatto, notando le varie escrescenze e pezzi mancanti.
    Yusuke! Vieni un po' chiamò per chiedere assistenza al focoso compare.
    I due coordinarono la loro azione in accordo all'idea del rosso. Mentre l'uno spingeva la parte più alta della colonna, l'altro, dal lato opposto, agguantava e accompagnava delicatamente il cilindro di pietra coricandolo a terra, cercando di evitare di danneggiarlo.
    Munisai voleva verificare se ci fosse qualcosa sotto la base di quel moncone di pilastro o direttamente sul terreno su cui poggiava. Un segno, un indizio, qualsiasi cosa.
    Se non avessero notato niente di strano, avrebbero rimesso la colonna in piedi com'era prima, per poi ripetere tutta l'ispezione nelle restanti colonne solo adagiate.

    A quel punto, l'otese si sarebbe diretto verso il muro, usando stavolta il dorso del coltello per grattare via ogni traccia di muschio dai sassi, dove presente, in modo rapido ma accurato, evitando di danneggiare le superfici.
    Vedi mai che ci fosse qualcosa sotto quel muschio.
    Dopodiché, avrebbe esaminato da cima a fondo tutto il muretto, tastando ogni pietra che lo componeva e cercando di notare se ce ne fossero di compatibili con i pezzi che mancavano alle colonne precedentemente ispezionate.

    Finito anche lì, sarebbe tornato alle tre colonne intere.
    Chiedendo aiuto ai due ragazzi, laddove necessario, avrebbe cercato di "abbracciare" ciascuna colonna per poi provare a farla ruotare, prima in senso orario, poi antiorario.
    Forse era un'idea stupida, ma ormai andava puramente per tentativi.

    Si sarebbe infine inginocchiato davanti al Simbolo misterioso, poggiandoci sopra una mano e notando solo in quel momento una piccola crepa accanto allo stesso, probabilmente priva di significato.
    Qualcuno di voi si intende di Fuuinjutsu? Io no, purtroppo sospirò.
    Ammesso che di tale si trattasse, poi. Non ne era così certo.
    Sicuramente quel sito aveva qualcosa di sovrannaturale, dato che le sue strutture anche se demolite si ricomponevano nell'arco di un giorno. Neanche fossero state un qualsiasi essere vivente di quell'isola.
    Il rosso davvero non sapeva granché di sigilli, ma provò comunque con la prima cosa che gli veniva in mente.
    Yusuke, puoi posizionarti al centro rispetto a queste tre colonne intere?
    Dopo che il ragazzo avesse assecondato la richiesta, l'accademico si sarebbe praticato sul palmo della mano sinistra un taglio sufficiente a fargli versare del sangue. L'avrebbe poi poggiato sul Simbolo, impastandovi anche del chakra, sperando che succedesse qualcosa.


    Se nulla di quello che avevano provato fino a quel momento avesse dato esiti, o comunque una decisa indicazione sul da farsi, il ragazzone si sarebbe riunito ai suoi alleati mentre usava un lembo della sua maglia per fasciarsi la mano ferita.
    Non posso dire di essere a un passo dalla soluzione, ragazzi disse con tono crucciato, incrociando le braccia.
    Dopo tutto quello che abbiamo visto che idea vi siete fatti? chiese, guardandoli entrambi, sperando che uno di loro avesse colto qualche dettaglio che a lui era sfuggito.
    Dopo averli ascoltati, indugiò a lungo con lo sguardo sulla kunoichi.
    Le stava provando tutte, tanto valeva mettere da parte ogni remora.
    La fissò intensamente, con aria seria.
    Taeko, se la tua Sensei fosse qui e sapesse quello che noi sappiamo...cosa pensi che direbbe? Che consiglio potrebbe darci?





    Chakra: 27/30
    Vitalità: 11/12
    En. Vitale: 29/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 300
    Velocità: 300
    Resistenza: 300
    Riflessi: 300
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 300
    Agilità: 300
    Intuito: 300
    Precisione: 300
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Fuuma Kunai × 1
    • Kunai × 4
    • Coltelli da Lancio × 3
    • Cartabomba I Distruttiva × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Occhiali × 1
    • Cotta di Maglia Inferiore × 1
    • Gambali in Cuoio × 1
    • Filo in Acciaio [10m] × 1
    • Corda di Canapa [10m] × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1

    Note
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