Destino Incerto

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. F e n i x
        Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Admin
    Posts
    18,990
    Reputation
    +684

    Status
    Offline

    Somiglianze


    - IX -
    Kairi





    Poteva dare torto a Kairi?
    Per quanto la ragazza analizzasse in maniera superficiale quel problema c’era un buon fondo di verità in ciò che diceva, e probabilmente spogliare quegli errori di tutte le paure di cui li aveva rivestiti per arrivare al nocciolo della questione non era forse sbagliato.
    Continuava a far ruotare il problema intorno a se stesso, ad incatenarlo a lui e caricargli addosso i suoi problemi. Ma era il modo giusto di agire?
    Oppure forse doveva distanziarsi un po’, lasciar perdere il fatto che in quei momenti si fosse ritrovato solo, smettendo di ricollegare la cosa al fatto che non ci fosse stato un manipolo di ninja a levarlo sulle proprie teste e proporlo al daimyo.
    Inspirò ad occhi chiusi, riaprendoli poco prima di espirare.
    Quel respiro si portò via qualcosa, qualcosa di negativo.

    Non è… facile

    E non era facile nemmeno ammettere che non lo fosse, era come supporre che esistesse una catena, o una corda, un qualsiasi tipo di guida che prima o poi, in un cammino più o meno lungo l’avrebbe portato a disfarsi di quel peso, ed a volte l’autocommiserazione era un cucchiaio di dolce veleno. Avvolgersi nel proprio dolore, costringersi a soffrire permetteva di mettere in pari il proprio animo e pareggiare la dimensione del proprio errore con una certa quantità di dolore.
    Non gli era concesso neanche quello.
    Non poteva sbagliare, e non poteva neanche ingrassare il suo animo di rimorsi. Non poteva piegarsi.

    Ma comprenderlo non è tutto.

    Borbottò tra se e se.

    Riguardo tua madre… ti capisco.
    Ma cerca di trattenerti. La mia voglia di combattere è stato il primo errore, e non sempre è la soluzione più giusta.
    Quando la volpe mi è stata tolta son più che certo che non fossero presenti reliquie, quindi è qualcuno di loro a possederla.
    Comprendi cosa potrebbe significare?
    Voglio… vorrei, che tu non facessi il mio stesso errore.
    Hai pareggiato i conti con tua madre già una volta, da ora è un problema di tutti e lo risolveremo insieme, non è forse ciò che mi hai appena detto tu stessa?


    Quella similitudine, il troppo coraggio che Kairi gli aveva mostrato, ridimensionò non poco la percezione del suo sbaglio, erano entrambi nella stessa situazione, e per un momento la volontà di salvarla da se stessa si frappose ai suoi piagnistei interiori. Erano simili, anche lui avrebbe fatto di quella situazione una vendetta personale, la cosa da un certo punto di vista lo rendeva quasi orgoglioso, ma sapeva che era un cammino assai periglioso. Poteva vedere una kunoichi dalle doti non indifferenti, ma l’altra Kairi, il famoso spirito Uchiha, le gracchiava sulle spalle come un corvo. Non stava sbagliando, doveva solo aprire gli occhi: lei, non era sola.

    Non fare il mio stesso errore.
    Saremmo tutti pronti.


    Stava a lei fare l’ultimo passo, stavano entrambi ai margini di un burrone, entrambi sulla soglia dei loro errori, potevano saltare con tutte le loro forze sperando di atterrare dalla parte opposta, oppure lanciarsi una corda e costruire un solido ponte per combattere la minaccia che stava nel mezzo.

    Riguardo le mura, si, hai fatto bene a chiedermelo.
    Sono stato un po’ generico.
    I civili non passano, semplicemente.
    Vedremmo come organizzare i... funerali


    Esitò su quella parola.

    Per permettere anche ai nobili stranieri di accompagnare la salma.
    Ma dalle mura, fino a quella data, non passerà nessuno.
    E non mi dispiace troppo nemmeno come disposizione generale, ma ci ragioneremo a tempo debito.
    Per gli shinobi, ti farò avere una lista di quelli che hanno un permesso di passare, ho convocato qualche…


    Pensò alla parola più adatta, ma fu il suo attuale stato d’animo a suggerirgliela.

    Conoscente.
    Gli altri aspetteranno, un ora, due, tre… il necessario perché si possano fare verifiche e concedere l’accesso in base alle motivazioni fornite e alle prove che le accompagnano.
    Se qualcuno desidera usare la forza oppure osa alzare la voce… fallo secco.
    Hai la mia autorizzazione ad usare, in questo primo periodo, gli alloggi nelle mura per qualche supporto extra.
    Inoltre, Oda si è già proposto come guardiano, a breve ti raggiungerà.


    La guardò nel viso.

    Riguardo le squadre speciali ne parleremo quando avrò le idee più chiare, non temere.
    Ma preparati, sarò più severo, se la prima volta mi sono accontentato di un questionario ora sarò più severo. Gli ambu sono un corpo speciale, gli ambu non esistono, ed è su questo che devono lavorare.
    Fatti una domanda: sei in grado di non esistere?
    Oppure se ti catturassi, se ti interrogassi, se ti torturassi… esisteresti?
    I mezzi dei ninja sono tanti, e non esistere non vuol dire soltanto nascondersi, esistiamo nella mente di ciascuna delle nostre conoscenze, e ciascuno di essi vive in noi in un rapporto duale connesso da un filo di esperienze, emozioni e tutto il resto.


    Non era nello stile di Raizen essere troppo preciso nelle spiegazioni, spesso sforzarsi per comprenderle dava risultati ben migliori, e non era troppo difficile intuire che recidere qualsiasi tipo di rapporto era essenziale per essere un Ambu degno di tale nome, la segretezza dell’identità e della mansione erano solo il primo passo, preservarle il secondo ed il resto del cammino era mutevole ed ogni situazione ne prevedeva uno differente.
     
    .
59 replies since 4/10/2017, 11:57   1378 views
  Share  
.