Destino Incerto

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Waket
        Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    3,906
    Reputation
    +189

    Status
    Online

    Un Kami tra i mortali


    II



    Hebiko dovette pazientare finchè Febh non finì i suoi bagagli per avere una risposta, intuendo unicamente che sarebbero rimasti a Konoha per un po', quando finalmente l'altro le diede risposta. Probabilmente avrebbe preferito il contrario.
    Lo fissò turbata per qualche secondo, prima di riprendersi a causa della fretta dell'altro, raccogliendo le sue cose più velocemente che poteva e cercando di stargli dietro. La risposta l'aveva turbata non poco, e per diversi motivi. Quando accennò alla bara le venne nuovamente il dubbio che fosse per lei. Ma non poteva esser stato Raizen a tradirla, ricordava perfettamente le sue parole, non riusciva a crederci. Che fosse stato qualcuno a parlare? Anche quello le sembrava impossibile, non l'avrebbe portata fino a Konoha per parlare con l'Hokage. Più ci pensava più le sembrava assurdo che la sua sorta di copertura fosse saltata (ma in fondo era davvero considerabile spia? Le sue informazioni avrebbero giovato esclusivamente ad Oto). Sarebbe stata visibilmente turbata per tutto il viaggio, fortunatamente data la situazione nessuno si sarebbe aspettato una reazione placida, quindi la cosa non avrebbe dovuto insospettire Febh.



    La lucertola offesa era un problema in più, mentre la Vipera, stressata dalla situazione, cercava di mantenere la calma, portando le mani avanti:

    N-no, io cercavo di dire esattamente il contrario...

    Ma la lucertola non sembrò sentir ragioni, sparendo con un'ultima minaccia, mentre Hebiko si massaggiava le tempie, chiedendosi cosa avesse fatto di male per meritare una giornata così stressante. E le cose non avrebbero fatto che peggiorare.
    Alla richiesta di consegnare le armi, la rossa si mise le mani nei capelli, portandosi subito tra Kairi e Febh, voltata verso quest'ultimo, cercando di attirare la sua attenzione in ogni modo possibile.

    Febh. Respira. Stai calmo. Penso a tutto io. Non rischiare di apparire come un terrorista o ci vorrà ancora più tempo prima di entrare, e tu non vuoi perdere tempo.

    Voltandosi, con un'espressione che recitava inequivocabilmente "abbiamo davanti una bomba ad orologeria pronta a scoppiare", avrebbe posto la sua richiesta, muovendo le braccia in avanti lentamente, come se stesse avendo a che fare con un animale, in una sorta di tentativo di chiederle di mantenere la calma e non agitarsi per la presenza dello Yakushi.

    Kairi. Adesso tu aprirai quel portone. E nessuno si farà male. In caso contrario ti garantisco che l'esplosione causata dall'omino qui dietro sarà peggiore di quello che tu possa immaginare, e non voglio che il vostro villaggio resti senza mura dopo quello che ci è stato detto. Quindi. Per favore. Apri il portone.

    Kairi aveva già avuto modo di conoscere in parte la Vipera, e si sarebbe sicuramente accorta dell'inusuale atteggiamento che aveva in quel momento. C'era solo da sperare che lo interpretasse nel modo giusto ed ubbidisse. In caso contrario, Hebiko non avrebbe avuto altra scelta: qualora Febh fosse arrivato al "due", con rapidità avrebbe bloccato con un braccio la ragazza, avvolgendoglielo attorno, mentre con l'altro sarebbe andata ad attivare il meccanismo per l'apertura, sperando di fare in tempo prima che la furia dell'Amministratore si abbattesse sulle mura.


    Hebiko rimase ad ascoltare in silenzio come il suo capo, ma con espressione decisamente diversa, preoccupata per la salute di Raizen e per questo nemico che sembrava averlo abbattuto con estrema facilità. Quando si rivolse a lei, dando la colpa a se stesso per le sue condizioni, la ragazza si passò una mano sul viso, ripulendo le lacrime e borbottando come risposta:

    Allora è ora che ti trovi qualcuno che ti stia accanto e che ti impedisca di fare queste stronzate.

    Fu poi il turno dello Yakushi, e fu brutale. La prima parte del discorso era sopportabile, una sgridata piuttosto aggressiva e con poca empatia, certo, ma sicuramente necessaria. Poi il tono sembrò peggiorare, quando lo Yakushi gli rinfacciò di aver perso tutto. La Vipera si voltò verso di lui, sibilando sottovoce ma con tono aggressivo il suo nome, cercando di fargli capire che ci stava andando un po' troppo pesante con quelle affermazioni.
    Sapere che quell'individuo e la sua gang sembravano avere come prossibo obiettivo Oto la fece rabbrividire. Poteva dirsi pronta ad affrontare colui che aveva ridotto in quel modo una delle persone più forti che conosceva? Poteva Febh sentirsi abbastanza forte da rispondere a quel modo? La ragazza sentì l'istinto di volerlo proteggere, per quanto potesse essere terribilmente più potente di lei senza ombra di dubbio, non avrebbe sopportato vederlo finire nelle condizioni di Raizen. Le venne in mente di nasconderlo da qualche parte, ma dalla sua reazione non avrebbe mai accettato. Eppure l'idea che anche lui avrebbe dovuto affrontare questo Shiro la terrorizzava.

    FEBH, PIANTALA!

    Hebiko reagì con violenza alle successive provocazioni dello Yakushi, ritenendole inutili e fuori luogo. China su Raizen, ma con uno sguardo fuorioso puntato verso Febh, non si sarebbe tirata indietro dall'affrontarlo, difendendo il Colosso ora che ne aveva bisogno più di ogni altra volta che si erano incontrati. Era stato l'Amministratore stesso a far ritrovare la grinta alla ragazza, e non l'avrebbe più persa. Non riuscì a trattenersi quando lo provocò parlando di impiccarsi, soffiando come una bestia, quasi fosse stata provocata lei stessa:

    Ma che razza di mostro insensibile sei!? Questo èil meglio che riesci a dire al tuo allievo che ti ha confessato di essere quasi morto!? Stai provocando più danni di quanti non ne abbia fatti quello Shiro!

    Febh fece per uscire dalla stanza, e dopo un sibilio aggressivo, la ragazza tornò a dare le sue attenzioni a Raizen, ricoprendolo con cura.

    Hai qualcuno che possa starti vicino ora? Posso restare qui qualche giorno se hai bisogno.

    L'uscita di Febh fu seguita da rumori decisamente sospetti, che sicuramente avrebbero fatto voltare entrambi verso la porta, mentre sentivano la chiarissima voce squillante dello Yakushi scusarsi con dei medici, seguita da un forte rumore di vetri rotti. La Vipera si sarebbe voltata man mano, seguendo i rumori prodotti, fino ad arrivare ad osservare la finestra, dove Febh stava bussando, con un'espressione completamente diversa stampata sulla faccia ed un becco d'anatra malposizionato a coprire la bocca. La kunoichi lo avrebbe fissato in silenzio, con un terribile sguardo omicida, in preda ad una crisi di nervi. Prima di avvicinarsi alla finesta, senza nemmeno guardarlo in faccia, avrebbe detto a Raizen:

    Ora lo butto di sotto.

    Ma, sfortunatamente, lo Yakushi scattò nella stanza troppo velocemente dopo l'apertura della finestra (che fosse consapevole delle intenzioni della Vipera?), mentre la ragazza lo seguì con lo sguardo, fissandolo con una rabbia che mai aveva provato prima. Le braccia si protessero verso di lui, tremanti, se solo fosse stata sufficentmente veloce da stargli dietro gli avrebbe strappato la gola a morsi. Più volte. Invece, si limitò a fissarlo tremante, cercando di placare i suoi istinti omicidi, mentre lui si dilettava nel fare le presentazioni dello strano personaggio che rappresentava. Rimase bloccata sul posto, consapevole che al primo movimento che avesse fatto, il suo corpo si sarebbe mosso da solo nel tentativo di assalire lo Yakushi travestito. Non appena lui le diede il tempo di presentarsi, l'unica cosa che riuscì a dire fu:

    Ho bisogno di un sedativo.

    Era inutile pensare di essere riusciti a comprendere Febh. Ogni volta che ti illudevi che le sue stranezze non potessero peggiorare, questo ti stupiva come mai aveva fatto in precedenza. E la Vipera faceva questo errore di continuo.
    Lentamente, si sarebbe spostata tornando nella sua posizione originale, accanto a Raizen, pur non riuscendo a distaccare lo sguardo omicida dal "Kappa", ed era strano che ancora non stesse sbavando schiuma nelle sue condizioni. Quando la fissò con la vaga intenzione di chiederle qualcosa o farla sentire a disagio per il trovarsi nella stanza, lei reagì semplicemente portando due dita a V accanto ai suoi occhi, per poi rivolgere quel gesto a Febh, lasciandogli ben intendere che non si sarebbe mossa da lì e che non gli avrebbe staccato gli occhi di dosso.
    Sarebbe rimasta passiva da quel momento, limitandosi ad osservare "i miracolosi poteri del Kappa" guarire Raizen. Lo stupore la aiutò a placare gli istinti omicidi, la guarigione quasi istantanea la sorprese non poco. Aveva avuto modo di vedere lo Yakushi farlo con se stesso, ma non aveva idea che la cosa funzionasse anche con gli altri, in quelle gravi condizioni poi. Persino il braccio si rigenerò completamente, preceduto da un'abbagliante luce, che facevano apparire la cosa ancora più surreale di quanto già non fosse. Senza parole, la ragazza fissò prima il corpo guarito di Raizen, e poi lo Yakushi, indicando timidamente entrambi con il solo dito indice, ancora incredula che uno shinobi con un finto becco di papera e dal carattere a dir poco instabile possedesse un simile potere. Forse poteva davvero permettersi di fare lo sbruffone contro questo nuovo nemico che minacciava Oto.

    ...Mi spieghi cosa diamine sei, tu!?

    Allibita, "curata" dalla sua precedente furia, le ci volle qualche secondo per riprendersi, rivolgendosi poi verso Raizen, ora guarito completamente.

    Io non... per tutti i Kami. Come ti senti ora?
     
    .
59 replies since 4/10/2017, 11:57   1379 views
  Share  
.