Coccodrilli & OssaContratto per Isuke

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  1. Kairi Uchiha
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    Coccodrilli ed Ossa


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    Stava sognando, ne era dannatamente sicura. Non sapeva perché, non sapeva come, sapeva solo che era così; la cosa che la irritava di più di tutta quella situazione era che in nessun modo riusciva a svegliarsi o ad interromperlo.
    Odiava con tutto il cuore sognare, le riportava alla mente pessimi ricordi del suo passato, ricordi che aveva deciso da tempo di seppellire ma che il suo patetico subconscio continuava a portare a galla almeno settimanalmente quando dormiva, anche se ogni volta riusciva a svegliarsi. Era uno dei motivi per cui amava così tanto bere prima di coricarsi, oltre al suo adorare l'alcool in generale.
    Quella volta però la situazione era totalmente diversa, non solo non riusciva a riprendersi ma si trovava in un posto mai visto prima, e mai sognato prima. Non conosceva quella grotta né l'aveva anche mai solo immaginata prima di allora, fermandosi a studiare le strane dita appoggiate sulle mura ma senza capire a chi o cosa appartenessero: provo a parlare, ad urlare a chiunque vi fosse nascosto nell'oscurità di farsi vivo ma dalla sua gola non uscì un suono, quasi non potesse in alcun modo controllare ciò che stava per succedere, quasi fosse solo una spettatrice.
    Fece un istintivo passo indietro quando un enorme coccodrillo bianco comparve dal buio solo per trovarsi nella stessa identica posizione rendendosi definitivamente conto di come qualsiasi cosa stesse facendo fosse inutile: era una spettatrice in un sogno che non era suo, e non appena l'animale fu abbastanza vicino ripromise a se stessa di bere meno sake prima di andare a letto. O forse la soluzione era berne ancora di più così da evitare proprio di sognare. Trovandosi senza alternative rimase quindi come una muta spettatrice ad osservare lo svolgersi degli eventi: solo quando sentì pronunciare il nome del suo clan da una delle creature la sua attenzione si risvegliò e la nukenin decise di non perdersi una sola singola parola di quello che stavano dicendo.
    Ascoltò con attenzione ogni parola capendone solo in parte il significato, i dettagli della storia quasi troppo reali perché il suo subconscio potesse averli inventati: quando la seconda figura fece finalmente capolino dall'ombra in cui si era nascosta Isuke sentì i suoi occhi posarsi proprio sui suoi, svegliandosi di soprassalto dopo la sua ultima frase. Saltando seduta sul letto avrebbe istintivamente cercando la bottiglia di sakè di fianco al comodino bevendone un sorso e pulendosi ben poco finemente le labbra con il dorso della mano: l'indomani appena si fosse fatta luce sarebbe andata a cercare il suo "cuginetto" per fare luce su quella storia.

    Quella mattina sarebbe stato il colosso a ricevere una visita a casa sua, che stesse dormendo o meno sarebbe stato disturbato da un poderoso ed incessante bussare alla sua porta: la bionda non avrebbe infatti smesso di bussare fino a quando non fosse stata aperta la porta, rivolgendo il suo solito sorriso beffardo all'uomo non appena questo aprì Finalmente, cosa stavi combinando sotto le coperte? iniziò ghignando Posso entrare? Ho fatto un sogno particolare stanotte di cui vorrei renderti partecipe se l'uomo l'avesse accolta si sarebbe diretta verso il mobile o tavolo più vicino, appoggiando su di esso un piccolo sacchetto contenente due pezzi di pane di zucca ancora caldi Tieni, per il disturbo e per la colazione. Li ho rubati ad un bambinetto a qualche isolato da qui, sono ancora caldi esclamò prendendone un pezzo ed azzannandolo prima di continuare Ti stavo dicendo, stanotte ho fatto un sogno strano e non penso fosse il sake, volevo sapere se hai fatto lo stesso. Per caso ti hanno parlato due coccodrilli? si rendeva conto di quanto la domanda potesse sembrare assurda posta in quel modo, nella peggiore delle ipotesi Ru-Wai l'avrebbe cacciata fuori di casa ridendole in faccia Hanno parlato di Kaguya, di un contratto e di un tale Shiltar Kaguya, non è quel tipo di cui mi hai parlato quando mi hai raccontato la nostra storia? erano molte le domande che le ronzavano per la testa, ma avrebbe atteso un responso da parte dell'uomo prima di continuare: non era esclusa la possibilità che il suo fosse stato solo un lungo e pesante trip mentale.


     
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17 replies since 14/10/2017, 18:36   288 views
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