Il Nettare dell'Orchidea

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    " Questo è davvero troppo!"

    6bIKVRL

    La porta in legnoquasi si ruppe per quanta forza la nukenin usò nel chiuderla. Poco dopo però essa venne riaperta e un uomo grassoccio e in affanno si avvicinò alla ragazza furente di rabbia, cercando di calmarla con un tono pacato:

    " Mia signora, la prego non si infuri in questo modo! Il Joker lo sta facendo solo per provocarla, non caschi nel suo tranello. "

    " Sono stanca dei suoi giochetti! Da quando è tornato non ha fatto altro che screditare me e il mio seme! LO DETESTO! "

    " Deve capire che il Joker conosceva molto bene il suo predecessore, si diceva fossero addirittura "amici", e ritrovare lei sul suo trono non deve essere stato un duro colpo..."

    " Adesso lo proteggi pure?! CHE SI FOTTA LUI E TUTTI I SUOI AMICI ALLORA! Anche Amachi è diventato uno smidollato! "

    Non voleva sentire ragioni e più l'uomo provava a motivare lo stato delle cose più lei rifiutava la verità chiudendosi a riccio nel suo discutibile credo.

    " Touya-sama, la prego, sia ragionevole e soprattutto più prudente...mettersi contro di Lui equivale a morte certa. Fors..."

    " LO SO panzone che non sei altro! LO SO! Per questo non si trova già con una jitte piantata nelle trachea! Uff ho le mani legate! E quella dannata stronzetta presto sarà qui. Proprio ora doveva svegliarsi e decidere di fuggire da quella topaia che chiamava casa?! Quel freddo poi, INSOPPORTABILE. Dobbiamo escogitare qualcosa e dobbiamo farlo subito...probabilmente si è già insediata nel seme anche se le mie spie nel Terzo Livello non l'hanno ancora individuata. "

    " Mia signora, forse dovremmo concentrare le nostre energie su altro...Goemon ha fatto la sua mossa, forse bisognerebbe..."

    " Taci! Quel drogato figlio di una cagna può aspettare e ha fondi e forze a sufficienza per ottemperare al suo compito. Lei, invece, è del tutto fuori dal mio controllo. Contattate quella vecchia bisbetica di Yuufuku e anche lo schiavetto che lavora alla serra di Goemon, vedrai cosa ho pensato per quella nanerottola! "

    " Come desidera. "

    ::: Poco dopo nel Secondo Livello :::

    La missiva che Namae avrebbe trovato sul tavolo della cucina, nella sua abitazione, portava il marchio dei Fiori. Sapeva già cosa significava, era una nuova missione per contro del suo seme; essa recitava:


    Recati al negozio di fiori difronte al cimitero di Ame. Chiedi 7 Orchidee e di che sono per la tua cara sorella defunta. Una volta "dentro" avrai poco tempo, trova Kansōshita e recupera il pacco che ha per te. Lascialo infine sulla tomba di Toshiro Umezawa, cercando di non dare nell'occhio.



    Un testo in alcuni punti criptico ma che esplicava delle azioni inequivocabili che Taiyo avrebbe dovuto compiere in solitaria e, per giunta, senza poter fare alcuna domanda ulteriore. L'unico aspetto positivo era che, tutto sommato, non sembrava nulla di così complicato o pericoloso...ma quando si parlava delle faccende di Ame nulla era mai così semplice come poteva sembrare!

    ::: Intanto ad Oto :::

    Shinken sarebbe stato convocato a villa Mikawa dove Diogene lo attendeva con nuove informazioni:

    " Devi partire immediatamente. La nostra spia all'interno di Suna ci ha mandato un segnale di allarme, risalente a circa 21 ore fa. Sembra si tratti della presenza di un'associazione criminale, forse un membro di spicco di Ame che agisce indisturbato. Scoprire la scia di briciole che collega la Sabbia alla Pioggia sarebbe un bel colpo per noi, sia nei confronti di Ame (che per mantenere il segreto sarebbe disposta a fornirci informazioni preziosa su Jeral, ad esempio) che ovviamente di Suna. Devo capire cosa diavolo sta tramando la Pioggia; gli eventi di Kusa dopotutto sono un monito inequivocabile sulla pericolosità dei nukenin che ivi si rifugiano. Andrei io stesso ma i preparativi per la riunione mi trattengono al Villaggio...vedi di non fare tardi e cerca di scoprire le trame che questi bastardi stanno macchinando. CI mancavano solo loro a mettersi in mezzo al nostro piano di espansione. "

    Il Fedaikin non avrebbe fallito, Aloysius si fidava ciecamente di lui. Ryoshi non avrebbe mai rischiato di farsi scoprire per comunicare alla base qualcosa di poco conto quindi, qualunque cosa si annidasse nei meandri si Suna, doveva essere degna di nota. Il Jonin avrebbe dovuto come prima cosa eludere o ingannare la sorveglianza alle mura, depistare eventuali inseguitori ed iniziare ad indagare sull'abitazione descritta nella lettera (ovvero la vecchia catapecchia situata nel mercato centrale del villaggio). Capire se optare per le maniere forti oppure adottare un approccio più cauto sarebbe stata una scelta dell'otese...l'importante era tornare a casa con informazioni succulente da usare a proprio vantaggio.


    CITAZIONE
    OT/ In questo periodo sto postando a rilento ma, nonostante ciò, ho deciso di aprirvi la giocata, scavalcando diversi post che ho in sospeso, quindi vogliatemi bene! ahahaha Fate un corposo incipit per chiarire lo stato del vostro personaggio, anche rispetto alle altre giocate che avete in corso, in modo da avere un quadro preciso. Considerate che gli eventi trattati seguono la quest dell'Accademia, la missione dei sigilli di Oto e la giocata al mercato di Suna.
    Buon divertimento ;) / OT


    Edited by DioGeNe - 24/3/2020, 15:28
     
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  2. Roroo
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    Strani compiti


    Chapter I - Villaggio di Amegakure



    Tic Toc Tic Toc.


    jpg
    Un orologio appeso a un muro portante scandiva le giornate trascorse in un vecchio magazzino adibito a serra tra il Primo e Secondo Livello di Ame.
    Il mio compito era monotono e consisteva nell'ordinare, sistemare e nutrire con le giuste sostanze le piante velenose al servizio dei sottoposti di Goemon-sama.
    Quest'ultimo era il Principe a cui avevo giurato fedeltà il giorno in cui il seme di Fiori era stato tatuato sotto la mia scapola sinistra.
    Trascorrevo ben dodici ore dentro quel magazzino, sei giorni su sette. La Domenica era riservata agli allenamenti.
    La bambina che avevo preso con me se ne stava a giocare in una piccola stanza adiacente alla serra, insieme ai giochi che avevo acquistato e rubato per alleviare la sua attesa.

    Per un uomo come il sottoscritto, quella mansione lavorativa era un insulto.
    Mi sentivo come un insetto chiuso in un contenitore di vetro. Colpire il tappo allo scopo di aprirlo era inutile.
    Forgiata da non so quale carriera passata, la mia mente mi suggeriva di restarmene buono lì, con le orecchie e gli occhi ben aperti, affinando le mie abilità per utilizzarle al momento propizio.
    Ricordavo le parole della donna che mi aveva salvato da morte certa.
    Pronunciate con una determinazione senza pari, quelle frasi avevano contagiato la mia mente fino a diventare un pensiero fisso. Avrei messo in piedi un' organizzazione tutta mia, sempre al servizio dei Fiori, in grado di affondare le mani in commerci sia illegali sia legali.

    Approfittavo di quel lavoro che mi avevano affidato per testare veleni e nuovi metodi di trasmissione. Gli insegnamenti di Nanamura erano stati preziosi, ma non erano sufficienti per far di me un esperto.
    Un' ora al giorno mi divertivo a iniettare, far inalare e ingerire sostanze di vario tipo a gatti e cani. Osservare gli effetti di pochi milligrammi di veleno mi avevano spinto a farmi installare un Lancia Spiedi nel braccio.
    Sulle tasche del mio lungo abito nero avevo fogli contenenti progetti di altri equipaggiamenti. Da dove provenissero tutte quelle idee solo la mia mente poteva saperlo.

    Quel giorno tornavo a casa soddisfatto insieme a Hoakue, la bambina ex-spacciatrice della Drosera. Dopo giorni di tentativi, ero riuscito a individuare la soglia minima per uccidere un felino di sei chili con un iniezione di olio ottenuto dalla cicuta.
    Entrai in casa.
    Ero in affitto al Secondo Livello di Ame, molto distante dal Veri Batuman in cui Ru-Wai aveva la sua sede.
    Avevo deciso di distanziarmi da quel locale per evitare ulteriori insinuazioni.
    Alcuni Fanti al servizio di Goemon erano a conoscenza dell'aiuto che avevo avuto dall'Asso di Picche per entrare nei loro ranghi. (Lashmi e il tipo stramboJaro Shimasu (vedere Signori di Ame)).
    Sopra il tavolo della cucina, tra i piatti e i bicchieri sporchi del giorno prima, vi era una busta chiusa. In alto a destra vi era il simbolo dei Fiori.
    Mandai la bambina nella sua cameretta.
    Annusai la carta alla ricerca di eventuali veleni. Utilizzai dei guanti per aprire la busta e per leggere il contenuto della missiva.

    CITAZIONE
    Recati al negozio di fiori difronte al cimitero di Ame. Chiedi 7 Orchidee e di che sono per la tua cara sorella defunta. Una volta "dentro" avrai poco tempo, trova Kansōshita e recupera il pacco che ha per te. Lascialo infine sulla tomba di Toshiro Umezawa, cercando di non dare nell'occhio.

    Fai vedere ciò che sai fare Ordinò la mia mente in uno dei tanti momenti di dissociazione della personalità, di cui ero sicuramente affetto.
    Le parole utilizzate per descrivere quelle semplici istruzioni da svolgere contenevano dettagli da non tralasciare.
    Presi una penna e cerchiai il 7 e le seguenti parole: dentro, Orchidee, Kansoshita e Toshiro Umezawa. Le ultime due parole non richiamavano in me nessun ricordo, perciò, non avendo tempo materiale per informarmi, concentrai le energie nell'imparare a memoria quelle tre frasi. Fatto ciò, bruciai il biglietto con un accendino, insieme alla busta.

    Presi l'equipaggiamento e uscii di casa, immergendomi nella perenna pioggia di Ame.

    [Negozio di fronte al Cimitero di Ame]

    Non avevo bisogno di chiedere informazioni per trovare il cimitero. L'amnesia non aveva intaccato la conoscenza di Amegakure.
    Lì negli anni erano state sepolte le persone più influenti del villaggio.
    I poveracci vittime di agguati, esecuzioni per debiti non pagati o rapine sfociate nel sangue venivano gettati altrove, come sacchi della spazzatura.

    Il negozio di fiori era situato di fronte all'entrata del cimitero. Decisi di non mascherare il mio aspetto fisico tramite Henge.
    Il mio aspetto rude teneva alla larga quei individui costretti a rubare per acquistare droghe e alcool.
    Varcai la soglia del locale senza preoccuparmi dei rivoli di acqua che scendevano dal mantello fino al pavimento.

    Senza dare nell'occhio avrei studiato la composizione del negozio, le persone lì presenti e la tipologia di piante che quel luogo offriva. Tra i mazzi di crisantemi e di orchidee potevano annidarsi piante "interessanti".
    Mi avvicinai al bancone, con le labbra increspate in una smorfia di dolore e sofferenza.
    Vorrei sette orchidee. Esordii, singhiozzando. La mia voce tenebrosa sembrava il lamento di un grosso animale ferito.
    Era il suo numero preferito... Senza dar modo al commesso o commessa di aggiungere qualcosa, continuai a parlare con un tono di voce basso e piegato dal dolore:
    Mi raccomando, le più belle del suo repertorio. La mia cara sorella defunta merita il meglio. Conclusi, asciugandomi una lacrima che intanto era scesa sullo zigomo. Sebbene non fossi capace di piangere a comando, ero bravo a mantenere le palpebre aperte per un tempo sufficiente affinché le lacrime si accumulassero sugli occhi nel tentativo di lubrificarli.










     
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    IL NETTARE DELL'ORCHIDEA


    "BRICIOLE" _ parte 1




    Quindi tu stavi andando ad Ame, ad incontrare qualcuno dei Fiori.


    E vi dovevate vedere... dove?


    Gli venne domandato. Ma non aveva la forza per rispondere.

    Era nudo ed in silenzio su una piccola seduta di legno, al disotto di una fioca luce di lanterna, e tremava; non dal freddo, il clima in quei giorni era stato clemente, ma dalla paura e dal dolore. Qualche istante prima si era addirittura pisciato sotto, in preda al suplizio, ed ora nella bettola in cui si trovavano stava cominciando a spargersi l'odore acre delle sue urine. Il sacco di lino gli stringeva il collo, unto e lercio, ed era ormai zuppo dei liquidi e del suo stesso sangue. Era nudo sì, ma a guardarlo bene aveva una sola evidente ferita, circolare, simile ad un grosso buco, poco sotto al suo petto. Con le mani legate dietro la schiena, si era opposto al dolore per ore, ma alla fine si era dichiarato sconfitto. Non aveva più fiato nel corpo per urlare, non più una goccia di spirito per combattere quello strazio.

    Tu vuoi soffrire ancora.


    Come fosse stato improvvisamente colpito da una violenta scossa elettrica, strillò fino a vomitare dal dolore. Cominciò a contorcersi in maniera scomposta e frenetica, mettendo alla prova la stabilità della piccola sedia in legno. Il fiato gli era improvvisamente tornato. Lo stesso dolore che gli aveva tolto le energie (dopo averlo distrutto) gli stava restituendo le forze per poter urlare e dimenarsi. Era un dolore che ti portava alla follia, ed alla fine chiunque vorrebbe solo morire. L'uomo si agitò talmente tanto che si ruppe addirittura una costola, prima di sporgere il bacino in avanti quasi sul punto di spezzarsi totalmente. Ora che aveva inarcato la schiena, il motivo dello strazio era evidente: una coda di ratto, pelosa e di modeste dimensioni, frustava l'aria fuori dal suo petto. Tra sangue e pezzi di carne umana, la creatura si stava facendo largo tra le sue carni.

    E' quasi arrivato, hai giusto il tempo per un ultima risposta.

    dd6756cc207bfb933bde3c54e04575d91258ef61_hq2

    CITAZIONE

    [...]


    Da Oto a Suna è un attimo, soprattutto per chi possiede un trasporto dotato di ali.
    E lui non ne aveva.

    Ancora costretto ad usare il più vecchio e fedele mezzo di trasporto di un ninja, le gambe, il Fedele di Oto aveva lasciato il villaggio ormai da una manciata di giorni. Dopo una fugace ma soddisfacente sosta in un piccolo aglomerato urbano ai margini del Suono, si era diretto il più rapidamente possibile verso il Paese del Vento, esattamente come da programma. Aveva preso l'incarico seriamente, perchè era ancora un evidente banco di prova: partì da Villa Mikawa non appena Diogenes ebbe concluso di fornirgli le ultime informazioni, ed colse anche l'occasione per far visita ad un "parente" che per caso era passato per il Paese delle Risaie. Nessuno di importante, era evidente, ma Shinken ci aveva passato ugualmente tutta la notte. Prima di lasciare definitivamente le terre paludose del Suono, il Fedele aveva avuto modo di inviare un corvoVolatili Speciali
    Speciale: L'utilizzatore può evocare un Volatile per comunicare rapidamente con il proprio villaggio. Il Volatile è considerato un'evocazione parienergia l'utilizzatore con intelletto animale. Non è aggressivo e se attaccato si limiterà a scappare senza attaccare. Le dimensioni massime del Volatile sono pari a 2 Unità, possono trasportare rotoli di dimensioni massime a Mediopiccoli.
    [Da jonin in su]
    direttamente all'amministrazione del villaggio. Una questione di attimi, da quella distanza esigua, che impiegarono allo shinobi soltanto qualche istante per scrivere. Informazioni vaghe, in cui il nome di Diogenes non compariva mai, ma necessarie a far sì che quella missione finisse nel posto giusto, nel modo giusto.

    Una volta in aria il primo, poco dopo ne seguì un altro, inviato direttamente nel casolare basso dentro al villaggio del Suono. Non era criptato come il precedente, ma non recava ne firma ne destinatario. Il corvo lo avrebbe lasciato solo al ragazzo Yotsuki ed il piccolo simbolo a forma di nota musicale gli sarebbe bastato per capire chi fosse stato a mandarlo. [Rotolo a Kato Yotsuki]Incarico di villaggio
    Speciale: L'utilizzatore può imporre gratuitamente un incarico ai ninja di grado inferiore del proprio villaggio. L'incarico deve portare un vantaggio per il proprio villaggio. L'utilizzatore deve partecipare anch'esso all'Incarico di Villaggio.
    [Da genin in su]
    .

    CITAZIONE


    run



    Per la prima volta dopo tantissimo tempo Shinken aveva rimesso mano alla speciale tuta dei Fedaikin: la aveva modificata, proprio come gli aveva insegnato la sua vecchia sensei Okamikumo, lasciando che si adattasse alle sue nuove esigenze e caratteristiche. Completamente nera con qualche eccezione di grigio, aderiva perfettamente al corpo veterano del Jonin, senza lasciar modo al calore corporeo di disperdersi nell'aria fredda del deserto. L'unica eccezzione a quel completo slim-fit erano le maniche, lunghe, che rimanevano larghe e si muovevano libere intorno alle sue braccia, esili e lunghe. Dietro di se, ordinati verticalmente lungo la spina dorsale, una serie di piccoli rotoli erano agganciati sull'alloggiamento della sua pregiata katana. Di diverso colore, i rotoli contenevano equipaggiamento, cadaveri ed i viveri necessari anche per una prolungata missione fuori dal villaggio. Una parte dell'armaturafremen_stillsuite_modded2 copriva il suo volto fino a sopra il naso, lasciando giusto lo spazio per gli occhi di vedere quello che gli accadeva intorno. Il Fedaikin era finalmente tornato nella squadra speciale. Quello era indubbiamente un giorno importante.

    Si sarebbero dovuti incontrare a qualche kilometro di distanza dall'accesso di Suna, o almeno era quello che il Jonin aveva comunicato al giovane Genin, e sapeva anche che Kato Yotsuki non era uno shinobi che amava perdere tempo. Inclusa la sua deviazione, sarebbe arrivato puntuale. Non un istante prima, non un istante dopo. Avrebbero incrociato i loro sguardi esattamente all'ora prestabilita, esattamente nel punto indicato nella missiva.

    Sbrighiamoci a procedere.



    Il Genin stava giocando al gioco dei grandi ormai, meritava di certo una promozione, ma di certo anche quella sarebbe arrivataa tempo debito. Fatto sta che stava operando sul fianco della squadra speciale del villaggio, un vanto non da poco. Lui si sarebbe presentato regolarmente a suna, consegnado poco o nulla del suo equipaggiamento e dichiarandosi in visita, mentre Fedaikin lo avrebbe seguito poco dopo, in incognito come da programma. Completamente cambiato nell'aspetto e nella corporatura non era più alto di un ragazzino di dodici anni, con una pelle scura arsa dal sole cocente; il Jonin aveva messo mano alle sue abilità di infiltrazione per camuffarsi come meglio poteva, ed i suoi batteri lo avevano aiutato in questo. Un sensitivo non lo avrebbe facilmente scoperto, nessuno avrebbe notato la sua enorme riserva di chakra perché perfettamente occultata, ne tantomeno era soggetto ad una Henge poiché la seconda pelle era stata applicata direttamente sul suo volto. Avrebbe sorriso puerile alle guardie, come fosse uno dei tanti trovatelli ed orfani che vivevano nei quartieri poveri del villaggio di Suna: secchi, impolverati e sempre alla ricerca di cibo.

    Una volta passati i controlli, non sarebbe stato difficile tornare in possesso dell'equipaggiamento. Minuziosamente inserito dentro i propri sacchi di carne, era solo necessario richiamarli una volta dentro alle mura del villaggio; dopotutto ognuno di loro era stato marchiato con il Sigillo della Compagnia MacabraSigillo della Compagnia Macabra
    Villaggio: Nessuno
    Posizioni Magiche: Rituale (6)
    L'utilizzatore può applicare il Sigillo della Compagnia Macabra su uno o più cadaveri. Un sigillo dura 36 ore e può essere eliminato se rovinato o rimosso fisicamente dal cadavere. Tramite i sigilli l'utilizzatore può evocare i cadaveri da utilizzare per la tecnica dell'Anima Morta come se fossero inseriti in un apposito rotolo.
    Tipo: Fuuinjutsu -
    (Consumo: Basso)
    [Sigilli massimi: 2 ogni grado ninja]
    [Da genin in su]
    qualche ore prima, proprio per poter saltare la requisizione delle armi all'accesso. Una volta estratto e re indossato tutto l'equipaggiamento, il Jonin si sarebbe coperto interamente con il suo mantello mimetico, che avrebbe assunto un colore chiaro non a caso simile a quello dei ninja della sabbia. Nessun coprifronte di Oto addosso. Il punto di incontro con Kato era al mercato e solo a quel punto gli avrebbe indicato la bettola in questione.



     
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    Una convocazione, una missiva direttamente rivolta a me rivoluzionò la mia giornata. Era da un pezzo che non ricevevo comunicazioni da Oto, direttamente dall’amministrazione. Si trattava di un ordine perentorio, una sorta di caloroso invito a presentarsi in un posto decisamente molto distante rispetto al Paese delle Risaie: Suna. Esattamente il Villaggio della Sabbia.




    Mandai giù a fatica la saliva. Era stato il Jonin Shinken stesso a richiederlo, lo riconobbi inequivocabilmente dall'unica sigla che firmava quella missiva: il simbolo di Oto! Mi resi subito conto di quanto poteva essere seria la situazione. Dopo l’incontro con il Mikawa alla Villa sapevo che le cose da quel momento in poi sarebbero cambiate in maniera radicale. Abbassai la testa verso quel pezzo di carta, sospirando nel contempo… forse si trattava del primo passo verso la rivoluzione?




    Suna, a qualche chilometro dal Villaggio...

    Il deserto era terribile, e quello lo avevo già provato. Era già stato in quelle terre desolate e per poco non avevo perso la vita in mezzo alle dune. Odiavo quel panorama, quella distesa infinita di sabbia. Odiavo quell’ambiente e soprattutto il caldo. Eppure mi trovavo a Suna, o meglio a poca distanza dalle sue porte di ingresso. Già, perché quello era il punto di incontro con il Jonin. Da parte mia sapevo che il Villaggio della Sabbia era già stato informato del nostro arrivo, o meglio del mio arrivo. Il Jonin infatti aveva mandato alcuni corvi per inoltrare una richiesta d’ingresso, relativa alla mia presenza. L’idea infatti era semplice: non si poteva entrare facilmente in un villaggio accademico e dalla mia esperienza difficilmente sarei entrato oltretutto armato e al completo del mio equipaggiamento. Quindi l’incontro con il mio superiore prima dell’ingresso era funzionale a mettere in atto il piano per introdurci a Suna. Avrei consegnato buona parte del mio equipaggiamento al Ninja di Oto, che a differenza mia, si sarebbe infiltrato nel Villaggio. Solo in seguito mi sarei riunito, una volta all'interno. Un'idea semplice ma efficace.




    Il Jonin scelse un luogo isolato e lontano dal marasma di persone, mercanti, stranieri che circolava lungo la strada principale. Una sorta di viuzza persa nelle piccole baracche. Non ci fu bisogno di scambiarsi molte parole, sapevamo quello che dovevamo fare. Con un cenno della testa salutai l’arrivo del Jonin e senza scambiare parole consegnai le mie armi e i miei oggetti al superiore [Nota]Consegno tutto il mio equipaggiamento,
    compreso di armi oggetti e protezioni a Shinken ad eccezione di tre Kunai che tengo per me.
    lasciandomi solo una piccola parte giusto per mantenere la recita. Il punto di incontro sarebbe stato una bettola vicino al Mercato.



    A quel punto ci dividemmo. Dopo qualche tempo sarei così giunto alle porte di Suna e mi sarei presentato con la mia reale identità: - Genin Kato Yotsuki, di Oto. Sono in visita libera qui al Villaggio della Sabbia. Il motivo della visita è per incontrare nuovamente un mio vecchio sensei chunin, Shinichi Kurogane [Nota]Ex pg di Shu, On-GdR sensei di Kato nell'addestramento per la sua TS. Forse suo unico conoscente e amico di Suna e fargli una sorpresa. E' molto tempo che non ho più sue notizie e vorrei sentire di persona come sta o dove è finito. Immagino... che sia necessario depositare le armi e l'equipaggiamento, giusto? -



    Se non fossero sorte ulteriori complicazioni al Gate...

    Ero a Suna, e il passaggio successivo sarebbe stato naturale. Ritrovarmi al punto di incontro con Shinken-sama. Come avevamo pianificato precedentemente non potevamo escludere a priori che non sarei stato seguito da qualcuno di Suna o addirittura da terzi, non meglio specificati. Per quel motivo avevamo scelto la bettola come luogo di ritrovo, passando prima per il mercato centrale e facendomi così individuare da Shinken. Il posto scelto sarebbe stato perfetto per il Ninja Ombra di Oto per nascondersi e dargli così la possibilità di individuare eventuali inseguitori alle mie calcagna. Infatti il piano questa volta era un pò più complicato: avremmo portato aventi un doppio inseguimento. L'idea era lineare, io consideravo l'idea di essere seguito tuttavia non avendo le capacità di individuare gli inseguitori avrei lasciato il lavoro a Shinken, nascosto a sua volta. In questo modo eventuali inseguitori si sarebbero ritrovati in una doppia morsa, ignari di essere a loro volta seguiti. Da parte mia una volta raggiunto il postribolo mi sarei avvicinato al bancone e avrei ordinato qualche brodaglia alcolica, in attesa del Jonin e di ulteriori evoluzioni. Non avevo bisogno di far segnali o di indicazioni. Chiunque del resto mi avrebbe riconosciuto dal mio coprifronte. Un Ninja di Oto... in un bordello di Suna.



    In caso contrario se Shinken non avrebbe individuato nessuno in particolare e avrebbe confermato la relativa sicurezza della nostra infiltrazione una volta che si sarebbe presentato di fronte a me, nel postribolo, l'avrei seguito verso la nostra vera destinazione. Una sorta di bettola mal ridotta nei pressi del mercato.

     
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    Namae aveva fatto quanto detto nella lettera e per lui gli si aprirono le porte al Terzo Livello: nel retro della bottega l'anonimo fioraio avrebbe mostrato al ragazzo un grosso specchio fino a poco prima coperto dietro un telo nero e decine di mazzi di fiori.

    " Salta dentro. Ricorda che hai solo due ore di tempo, se non dovessi farti trovare difronte allo specchio dall'altra parte in tempo finiresti in un limbo dal quale sono in pochi sarebbero in grado di tirarti fuori. "

    Il nukenin non aveva poi molta scelta che fidarsi dell'uomo, il quale era stato anche fin troppo buono per gli standard di Ame avvertendolo del pericolo di quel tremendo jutsu piazzato su villaggio da tempo immemorabile e che solo in pochi ne conoscevano il segreto. Immergersi nella superficie fredda e trasparente sarebbe stata una sensazione insolita per il ragazzo il quale aveva solo un nome e un tempo massimo per trovarlo come obiettivi della missione; quello era lo stile dei Fiori...sintetici e solitari.

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    Scoprire di essere finito del bagno di una discoteca avrebbe probabilmente destabilizzato Namae; non era così tardi e probabilmente in quella zona del villaggio, nella parte più malavitosa del primo livello, non ci era mai stato. Uscito dalla stanzetta a dir poco sporca, dove in un angolo un vecchio si stava dando da fare con una giovane puttana, avrebbe scoperto che nel locale dovevano esserci almeno duecento persone...ma davvero era finito del Terzo Livello oppure il fioraio si era solo preso gioco di lui? Tutto sembrava meno che un posto segreto...figuriamoci il luogo dove i veri potenti di Ame decidevano delle sorti del villaggio e non solo.

    Ovviamente perché quel posto fosse collegato a Kansōshita era una risposta a cui il Fante non sapeva dare risposta; non sapeva nemmeno che faccia avesse l'uomo che avrebbe dovuto dargli il pacco da depositare sulla tomba di Umezawa. Non gli rimaneva che raccogliere informazioni...

    Non sarebbe stato difficile capire che la clientela che frequentava la discoteca era di una categoria precisa: sbandati, boss malavitosi, facoltosi turisti in cerca di "avventure forti"...Apparte ballare la cosa che andava per la maggiore era bere, drogarsi e fare sesso: c'erano intere zone dedicate ad orgie e postazioni dove siringhe, bruciatori e quant'altro era in bella vista e la gente si faceva senza nascondersi. Al gigantesco bancone centrale dove veniva servito l'alcol, pagando qualche centinaia di ryo extra era possibile aggiungere una particolare pillolina magica in grado di sballarti per ore.
    Quel posto era una macchina da soldi enorme e se i più facoltosi invitati al party potevano permettersi di spendere cifre folli per godere di ogni genere di servizi i più poveri si indebitavano enormemente pur di avere la propria dose; quello era uno dei business nascosti di Ame più redditizio per il villaggio e per un seme in particolare...

    Nella zona vip, tra volti che sicuramente Namae avrebbe potuto ricollegare ad alte cariche politiche e uomini di potere all'interno del villaggio, vi era un ragazzo completamente fuori contesto che avrebbe catturato la sua attenzione: sembrava concentrato nell'osservare tutto quello "spettacolo"che si stava svolgendo di sotto ma il suo sguardo era per certi versi inquietante poiché perso nel nulla. Ad ogni modo quella era una zona isnolata dove nesusno poteva entrare tanto facilmente: due energumeni armati da chunin ne difendevano l'accesso consentendo il passaggio solo a chi fosse inserito nella privilegiata lista.

    ::: Intanto a Suna :::

    L'accesso dei due ninja sarebbe stata registrata e, volendo, monitorata dalle guardie del villaggio [per correttezza ho avvisato un guardiano di Suna di questa giocata così se vorrà potrà intervenire] tuttavia ai due otesi non sarebbe stato così complicato riuscire a venire a contatto, dopotutto avevano depositato le armi e facevano parte dell'alleanza come gli altri ninja accademici.
    Ben più difficile, però, sarebbe stato penetrare furtivamente nella struttura di cui avevano informazioni riguardo la possibile pericolosità, sebbene non sembrasse affatto così: la masnada di gente che circondava il mercato avrebbe garantito loro una certa copertura e le aperture del palazzo claudicante erano ricoperte da tegole marce e tendaggi strappati...insomma una catapecchia abbandonata.

    Osservando per un po il via vai da e verso la casa, i due ninja si sarebbero accorti che qualcosa di strano doveva per forza cadere al suo interno: in un'ora di appostamento quattro bambini avrebbero fatto avanti e dietro almeno tre volte ciascuno e ogni volta con le tasche piene in maniera differente. Ladruncoli e la struttura sembrava essere proprio la base dove portavano la refurtiva che potevano facilmente sgraffignare dal mercato vicino; erano coordinati, sarebbe apparso lampante ad un jonin esperto di tattica come Shinken il quale avrebbe fatto fatica a credere che quegli schemi fossero stati ideati da semplici ragazzini. Riuscivano facilmente ad eludere la sorveglianza data dalle guardie si Suna, consce del problema dei furti frequenti che da diverso tempo si verificavano nel mercato, e lo facevano anche con una certa maestria, capacità recitativa e sfrontatezza sorprendente.

    Come agire era una scelta che spettava al duo mentre, all'interno di quel posto assurdo, una vecchia signora se la rideva e godeva di tutta quella situazione:

    HiaxeV5

    " Ahahahaha queta pepita varrà almeno 2000 ryo ahahaha Continuate così piccoli miei, rendete fiera di voi la vostra nonnina! ANDATE SU! "

     
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    Notti di Caccia


    Chapter II - Villaggio di Amegakure




    L'uomo mi condusse nel retro del suo negozio.
    Occultato sotto un telo nero, nascosto a sua volta da un muro di fiori colorati, vi era uno specchio alto almeno due metri.
    Il fioraio lo maneggiò con cura.

    CITAZIONE
    Salta dentro. Ricorda che hai solo due ore di tempo, se non dovessi farti trovare difronte allo specchio dall'altra parte in tempo finiresti in un limbo dal quale sono in pochi sarebbero in grado di tirarti fuori. "

    Un portale?
    Avevo due ore per trovare Kameshita.
    Rivolsi un sorriso al fioraio.
    Se andrà male, non voglio crisantemi sulla mia bara. Ricordatelo. Sempre se qualcuno si fosse preso la briga di seppellirmi.
    Eseguii due profondi respiri prima di balzare all'interno dello specchio.
    Vissi un esperienza surreale. Entrare in quella superficie riflettente fu come gettarsi dalla cima di un palazzo, esperienza che il vecchio me aveva vissuto.
    La sensazione di precipitare in balia della sola azione della gravità non fu affatto piacevole, ma durò meno di un istante.
    Mi ritrovai in un bagno sudicio, seduto sulla tazza di un water, con la porta chiusa davanti a me su cui avevano scritto centinaia di nomi e imprecazioni.
    L'odore era nauseabondo. La musica era così forte da mascherare ogni altro rumore.
    Prima di gettarmi a capofitto alla ricerca del contatto, dovetti riprendermi da quel balzo nell'ignoto.

    Spalancai la porta.

    jpg


    Ero nel bagno di una discoteca.
    Avevo scelto un buon momento per catapultarmi in quel luogo.
    Non vi era nessuno in quella stanza, ad eccezione di un vecchio che si stava dando da fare con una ragazza.
    Inorridito da quella scena da film horror, tentai Vel:400di afferrare il vecchio da dietro, all'altezza del collo, per poi sbatterlo come un calzino sporco contro lo stesso muro su cui la donna appoggiava le sue piccole mani. Lo avrei tenuto fermo con il mio braccio destro, mantenendomi a distanza di sicurezza. Sarei ricorso al chakra se quell'uomo si fosse rivelato essere un ninja.
    Cerco Kansoshita vecchio. Tutto quello che sai! ora e subito! Parla o questa sarà la tua ultima scopata. Avrei tuonato, mentre la mano sinistra sarebbe saettata in direzione dei capelli della ragazza, prima che potesse scappare.
    Stessa cosa vale anche per te, principessina.


    [...]



    La sala da ballo era gigantesca e molto affollata.
    Installati sulle travi situate sulla sommità della struttura, i fari illuminavano l'intero ambiente mediante fasci di luce in continuo movimento.
    Scovare lì dentro un uomo di cui conoscevo solo il nome e forse qualche altra informazione era come cercare un ago in un pagliaio.
    Non mi sentii perso né sconfitto, avevo la mia coscienza oscura a guidarmi.
    Mi gettai in pista.
    Ballando come uno scatenato ebbi modo sia di coprire la mia identità sia di esaminare l'intera discoteca, o per meglio dire la "fabbrica di soldi" dei Fiori.
    La droga girava più dell'alcool, in quantità così elevate da shockare persino me, un cittadino originario di Ame.
    Per qualche centinaio di Ryo in più, i barman aggiungevano ai cocktail una o due pasticche.
    Ai lati vi erano delle sale con tutto l'occorrente per spararsi in sicurezza eroina o altro nelle vene. In altre stanze, diverse persone si intrattenevano partecipando a orge e giochi sadomaso.
    Tra i centinaia di volti lì presenti, ne vidi alcuni piuttosto...eccellenti.
    Dove sono? Avrei tanto voluto saperlo, ma tutti quei drogati attorno a me probabilmente non ricordavano nemmeno il loro nome.
    Kansoshita è il capo di questo posto? Mi domandai. Che il locale fosse sotto il controllo dei Fiori era sicuro.
    E un capo difficilmente si troverà dietro un bancone, nella pista da ballo o in mezzo a un orgia. Spostai l'attenzione a Nord Est, sui divani in pelle nera in cui erano seduti alcuni politici e uomini d'affari.
    Osservando con più attenzione e da una diversa posizione quell'angolo riservato ai vip del villaggio, notai la presenza di un ragazzo completamente fuori luogo.
    Dietro le spalle di due energumeni, equipaggiati come dei ninja, il tipo osservava con sguardo vuoto l'intera sala da ballo.
    Non penso sia lui, ma rispetto a tanti altri sembra abbastanza sobrio. Sta monitorando. Lavora per lui forse.
    Mi avvicinai cercando di non dare nell'occhio, mantenendomi leggermente a destra rispetto alla sua posizione.
    Superare i due uomini armati ricorrendo alla violenza era un suicidio.
    Avevo un jutsu adatto per l'occasione.
    Continuando a ballare, avrei attivato uno dei pochi genjutsuTecnica del Suono Ammaliante
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'illusione si attiva se le vittima sono presenti entro 12 metri dall'utilizzatore. Le vittime udiranno un qualunque suono provenire da un punto deciso dall'utilizzatore all'attivazione e saranno invogliate a raggiungerlo e rimanerci; le vittime non raggiungeranno né stazioneranno in un posto apparentemente dannoso per la propria salute. Se la vittima si oppone alla malia, avrà un malus di 3 tacche a Velocità e Riflessi. L'efficacia è pari a 10.Tipo: Genjutsu -
    (Consumo: Mediobasso / Mantenimento: ½ Basso)
    [Da studente in su]
    del mio repertorio.

    Se tutto fosse andato come previsto, il ragazzo avrebbe percepito con chiarezza una flebile voce chiamarlo a sé. Per nulla minaccioso, il suono sarebbe giunto alla sua sinistra, leggermente fuori dalla pista da ballo. Per qualche motivo, il rumore sarebbe stato molto invitante.
    A sette metri circa da lui, sebbene fossi coperto da alcune persone, salvo casi particolari, il mio sguardo sarebbe riuscito a captare ogni sua minima reazione.

    Se il ragazzo avesse ceduto alla tentazione di raggiungere il luogo in cui aveva udito lo strano rumore, avrei mantenuto inalterati i passi di danza e lentamente mi sarei avvicinato verso di lui, così da braccarlo da dietro una volta che l'obiettivo fosse giunto ai margini della pista, a cinque metri dai due buttafuori, dove lo avevo attirato, distante dalla monotona traiettoria dei fasci di luce. Con il favore delle tenebre avrei nascosto un kunai dentro la manica sinistra.

    jpg
    Cerco Kansoshita! Portami da lui! Avrei esordito, con tono tranquillo e sicuro, probabilmente sbucandogli alle sue spalle.
    Ero pronto a reagire al suo minimo cenno di reazione violenta.






    Se il ragazzo fosse riuscito a resistere alla tentazione indotta dal mio genjutsu, avrei optato per un'altra strategia.
    Chakra: 38/40
    Vitalità: 14/14
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità:  400
    Resistenza: 400
    Riflessi: 400
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 400
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Kunai × 5
    • Bende Rinforzate × 2
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Lancia Spiedi × 1
    • Antidoto Base (Veleno C1) × 1
    • Tonico di Recupero Minore (Veleno C1) × 1
    • Corpetto in Cuoio (Veleno C1) × 1
    • Doppia Lama × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 2

    Note
    LanciaSpiedi caricato con Spiedi Avvelenati (Veleno C1 + Allucinogeno)
     
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    IL NETTARE DELL'ORCHIDEA


    "BRICIOLE" _ Interpost - parte 2



    Lunga vita ad Oto!


    Gli tirò una manica, con fare innocente, proprio mentre dalle sue labbra, allungate a formare un ampio sorriso, si strinsero dopo aver pronunciato quella strana frase. Che Kato ci credesse o no, Shinken era riuscito ad infiltrarsi a Suna, esattamente come pianificato, raggiungendolo il punto di incontro al mercato. Non ci avrebbe messo molto a capire che si trattava del Jonin che lo aveva accompagnato, dopotutto la frase era inequivocabile, ma con ogni probabilità sarebbe rimasto sorpreso dal travestimento fanciullesco che aveva assunto il Fedele. Con i vestiti stracciati e la pelle sporca, il Jonin della squadra speciale sembrava in tutto e per tutto uno dei tanti trovatelli di Suna.

    Dovrai chiamarmi Tsukai, Kato Yotsuki. Ora seguimi.

    evans2



    E così la coppia di fanciulli, anche se Kato dimostrava sicuramente più anni di quelli di Shinken Tsukai, si mossero per le vie del mercato. Non fu necessario un appostamento, bastarono poche centinaia di metri nel mezzo della folla che al Jonin di Oto fu abbastanza chiaro quello che stava succedendo al mercato [Investigatore]. Non appena ebbe modo di farlo, tirò nuovamente la manica del compagno, indicando con la coda dell'occhio un gruppo di bambini che, ridenti, avevano appena compiuto un piccolo furto. Senza spiccicare parola fece per allontanarsi, fino a raggiungere quello che sembrava a tutti gli effetti un banco del pane. Ancora senza proferire parola mise la mano nella tasca, finendo per tirare fuori una manciata di Ryo che porse sorridente al gestore del banco in cambio di una semplice pagnotta. Sfruttando la confusione e l'attimo di distrazione dell'uomo sussurrò per farsi udire dal compagno otese [Ventriloquo].

    I ladruncoli sono cordinati tra loro. E pare che abbiano fatto della catapecchia la loro base...
    ...che ne dici se ne catturiamo uno e andiamo a dare un occhiata più da vicino?


    Grazie!



    Quello era un palese ordine più che una vera domanda, ma la questione era assai più delicata del previsto: dovevano catturare un fanciullo senza attirare l'attenzione di tutta la piazza. Più facile a dirsi che a farsi perché non era un caso che venissero utilizzati proprio i bambini per questo tipo di loschi affari. Se scoperto con le mani nel sacco, era probabile che il ladruncolo si sarebbe messo ad urlare a squarcia gola, pur di attirare l'attenzione e svignarsela o più semplicemente per reclutare qualche perbenista tra la folla a schierarsi con lui. Quindi i due ninja di Oto dovevano agire di fino, catturarlo senza attirare le attenzioni dei presenti e portarlo in un luogo adatto per fargli le dovute domande.

    Fai tu da esca. Io ti seguo e appena ne avrò l'occasione, catturerò uno dei passerotti. Ci vediamo nel vicolo di prima.


    Lo avrebbe quindi seguito da una distanza di sicurezza, cercando quindi di non dare nell'occhio mentre pedinaval suo compagno di Oto [Nemico prescelto - Mov. Silenziosi - Furtività 15.5 (18.5)]. Avrebbe aspettato il momento propizio, da bravo assassino, cercando di mettersi in una posizione congrua al suo assalto silenzioso. Che i fanciulli agissero da soli o in gruppi, Tsukai avrebbe cercato di individuare quello posizionato peggio: non voleva di certo mettersi ad uccidere dei bambini (non perché fossero innocenti, ma più che altro perché si trovava in territorio sunese), ma non si sarebbe risparmiato dal tirare un poderoso colpo di taglio sul collo del ladruncolo, con tutta l'intezione di farlo svenire [Forza e Velocità Viola]. A passargli un braccio sotto alla spalla ci sarebbe voluto un attimo, lo avrebbe sorretto e portato lontano.



    Interpost parte 1


     
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    Il Fiore Lupo

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    Il Nettare dell'Orchidea


    Interpost I



    E come potevo facilmente immaginare Shinken riuscì nel compito di infiltrarsi a Suna, senza destare sospetti o far scattare allarmi. Mi attese come pattutito nel bordello, nei pressi del mercato, e dopo aver udito una frase assolutamente inequivocabile compresi che il bambino che si presentò ai miei occhi non era altro che il Jonin stesso. Annuii in segno di conferma.

    Il resto delle azioni fu presto detto. Una volta usciti dal locale e trovato un angolo buio e privo di occhi indiscreti mi trasformai anche io, in una sorta di versione mercanteggiante privo di ogni riferimento accademico. Con una lunga tunica, dai vestiti sgargianti… un po’ come la metà delle persone presenti in quella piazza. Successivamente giungemmo al mercato e in un certo senso ci appostammo per valutare la situazione, ovviamente mantenendo l’apparenza e la massima discrezione. Le abilità del mio superiore fecero il resto. Furono sufficienti le sue indicazioni per concentrarmi su quello che stava succedendo al mercato. Un gruppo di bambini atti al furto. Si muovano in maniera intelligente, con precisione e tattica. Era palese che non poteva trattarsi di una semplice azione malavitosa. Non solo, essi entravano e uscivano da un unico luogo, quella catapecchia per la quale eravamo giunti fino così distanti.

    Gli ordini successivi di Shinken furono chiari: dovevo rappresentare per quei ragazzi una succulenta esca. Così individuando il momento adatto mi sarei avvicinato, con fare assolutamente normale, al percorso e all’area di azione di quei furfanti e quasi bellamente mi sarei messo a contare i Ryo a mia disposizione per qualche minuto. Per poi ovviamente posare le monete nel borsello, in una delle mie tasche. Volevo chiaramente attirare la loro attenzione.

    Successivamente avrei iniziato a muovermi, senza guardarmi indietro… nella speranza di riuscire nell’intento. Mi sarei mosso attorno alla piazza, pronto a subire il furto… e concedere al mio compagno Otese l’occasione di agire!

    In caso positivo avrei seguito Shinken insieme al ladro tramortito, e se qualcuno magari qualche adulto fosse intervenuto per domandare o indagare avrei apostrofato: - Ah, signori non vi preoccupate! E’ solo un po’ stanco e affaticato. E’ sempre stato deboluccio e questo caldo di certo non lo aiuta! Me ne occuperò io di mio nipote. Ma grazie per l’interessamento! -


     
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    IL NETTARE DELL'ORCHIDEA


    "BRICIOLE" _ Interpost - parte 2


    Soul_Evans


    Forza su svegliati! Non hanno mica smesso di seguirci...


    Disse Tsukai, ancora travestito dal bambino che aveva ingannato le guardie di Suna. Aveva in mano una piccola borraccia, ricolma di acqua, che aveva appena utilizzato per svegliare il fanciullo, bagnandogli il viso. Era certo che il ragazzetto non fosse consapevole di chi avesse davanti, dopotutto un semplice ladruncolo non poteva immaginare di finire nelle grinfie di un Jonin della squdra speciale, ma si ritrovò a sperare - perché di speranza di trattava - che quest'ultimo non avesse nemmeno notato che era stata la sua di mano a farlo svenire. Sorridente gli porse il liquido, mentre ancora continuava con la solita recita [Recitazione].

    Come ti chiami? Io sono Roro... Bevi in fretta che dobbiamo trovare un posto dove nasconderci...

    Fu così che se la coppia di Oto fosse riuscita a catturare in qualche modo uno dei mocciosi, il Jonin avrebbe cercato di ottenere la fiducia e l'amicizia del ladruncolo; offrendogli (se fosse stato necessario) anche quel poco pane che aveva acquistato poco prima, proprio come due compagni avrebbero diviso le provviste in caso di necessità. Se il Kato ancora travestito da mercante si fosse fatto vedere, Tsukai avrebbe spronato il bambino a correre, urlandogli di scappare, seguendolo poi per le vie affollate della città di Suna. Il compagno di Oto avrebbe capito che si trattava dell'ennesima recita e se tutto fosse andato come previsto, sarebbe stato Shinken a trovarlo ed istruirlo sul successivo dafarsi.



     
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    ::: Ame, Terzo Livello :::

    " Un po più a destra per piacere, mi prude..."

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    Il ragazzo si era fatto imbambolare senza opporre resistenza; era strano, pigro e poco guardingo...tuttavia sembrava a suo agio con situazioni delicate come quella in cui era incappato; dopotutto ad Ame, nel suo lavoro in particolar modo, il pericolo di morte era all'ordine del giorno.

    " Kansoshita...mmm...Kansoshita...ho sentito questo nome, se non erro è il malavitoso da cui compro la droga per il mio locale. Chiaramente non da lui personalmente, facciamo tutti tramite ragazzini corrieri; il barista sinceramente ne sa più di me, sembra che quella roba vada a ruba. Posso tornare adesso al mio posto? Se vuoi posso darti un paio di consumazioni..."

    Non si era scomposto di una virgola, forse perché sapeva che se gli fosse capitato qualcosa i suoi uomini sarebbero piombato addosso all'assalitore senza lasciargli vi di scampo o forse perché non gli importava poi molto della vita in generale...in definitiva, un soggetto dal carattere più unico che raro. Ticket apparte, che il Fante di Fiori fosse stato appagato dalla risposta del suo ostaggio, quello non gli avrebbe altre informazioni rilevanti (almeno non con quell'approccio)...funzionava così ad Ame, ogni informazione era ottenibile ma al giusto prezzo o con le giuste leve, tutto stava a conoscere bene gli interpreti di quel teatrino a volte sadico e/o insensato. E in questo Taiyo doveva ancora farne di strada...

    La dritta sul barman, qualora esplorata, avrebbe permesso al nukenin di fare qualche passo avanti nella sua cerca. Mostrare uno di quei biglietti speciali consegnati dal boss avrebbe significato avere l'opportunità di organizzare un incontro o scoprire qualcosa sull'uomo oggetto della missione. Chi si destreggiava dietro il bancone tra bottiglie volanti e piccoli giochi di prestigio [Manualità, Prestigiatore] era un trans dai capelli verdi e i modi sufficientemente viscidi.

    " OOOh che bel visino! Con questi non compri cocktail bell'imbusto ma informazioni; hai due domande...falle bene! Altrimenti potrei rimanerci male! Ovviamente se non so risponderti bruci la tua possibilità anche se difficilmente ai miei splendidi occhi sfugge qualcosa!"


    Intanto, nel chiasso infernale proveniente dalla sala da ballo, una figura impossibile da non notare era seduta su di uno degli alti sgabelli, da sola, sorseggiando uno strano drink color rubino al cui interno qualcosa si muoveva. Aveva un fascino irresistibile e improvvisamente la voglia di sapere chi fosse si insidiò nel cuore del Fante; non poteva saperlo ma solo il fatto di essere "vicino" a quella donna lo aveva fatto preda, come tutti gli altri, di una flebile illusione...un jutsu appena accennato che avrebbe al tempo stesso aumentato l'interesse per la sua ideatrice e incrementato la vergogna di parlarci [???, Efficacia 70]. Proprio per questo le persone lì attorno non avevano il coraggio di approcciarvici, tutti eccetto un enorme panzone le cui mani e il collo, nascosto sotto il doppio mento, sbrilluccicavano d'oro. Lui le disse qualcosa all'orecchio e lei finalmente distolse l'attenzione dal suo calice per poi seguirlo in una delle stanze private del locale...una semplice escort? Eppure quelle forme erano rimaste impresse nella mente del nukenin come una leggera ossessione che, più il tempo passava, più si tramutava in invidia verso il ricco porco fino a diventare vero e proprio odio! In pochi minuti il petto del ragazzo si sarebbe gonfiato di una rabbia cieca, e così come lui almeno altri tre uomini lì vicino...

    D'un tratto una scarpa volò oltre la tenda dove i due si erano appartati e fu allora che uno dei poveri malcapitati, un signore distinto e tutto sommato fuori posto in una discoteca come quella, scattò armato di una bottiglia di sakè in direzione del giaciglio privato e vi entrò intenzionato a fare danni seri. Nessuno lo avrebbe fermato, se non Namae qualora fosse riuscito a divincolarsi dalla menzogna che gli aveva annebbiato i sensi e la ratio, e in un attimo il peggio accadde:

    " WWWWWAAAAAAAAAAAAAAA! "

    mFOHNoQ

    L'urlo della donna riuscì a sentirsi tra la musica incalzante e immediatamente quella zona del locale si allarmò; un assassino seguito da un suicidio. Dopo aver conficcato i vetri appuntiti della bottiglia spezzata nel collo del grasso riccone, l'assalitore (evidentemente sotto shock per quanto aveva fatto e incredulo delle sue stesse azioni) si punì con la stessa sorte, recidendosi la carotide. Una scena macabra, avvenuta sotto gli occhi impauriti e sconcertati della donna...Il servizio d'ordine del locale fu però in grado di limitare la diffusione della notizia e sia il dj che il barman furono abilissimi a movimentare la serata, distraendo tutti. Il primo mixò il disco precedente con qualcosa di più cruel e il secondo diede iniziò ad un free bar a tempo limitato; fu proprio allora che Taiyo riprese pieno padrone delle proprie emozioni e avrebbe avuto modo di allontanarsi prima di essere sommerso dalla folla accorsa al bancone per bere gratis.

    ::: Suna, Mercato Centrale :::

    Il ragazzino tramortito e poi risvegliato da Shinken scattò subito in piedi, come un gatto sulla difensiva; non ricordava come fosse svenuto e questo non gli piaceva, inoltre aveva ancora la vista un po appannata. Solo quando vide l'uomo, ovvero Kato sotto mentite spoglie, vicino e udì le parole dell'altro ragazzino spingerlo a scappare non ci pensò due volte a darsela a gambe. Non era così rapido, o almeno non per uno shinobi del Suono così esperto, dunque non fu così complicato per quello riuscire a seguire i suoi spostamenti nel marasma del mercato fino a rintanarsi in un vicoletto cieco e poco illuminato poco distante.

    " Anf...anf...sei rapido eh! Gli altri bambini non riescono a starmi dietro! Piacere, io sono Hogo. "

    AmPHgZN

    Un bambino cresciuto in povertà tra i vicoli di Suna, già avvezzo alle problematiche più alte che la vita può metterti difronte ma non per questo triste...anzi, il ragazzino dai capelli blu non aveva perso quella naturalezza e spontaneità tipica degli anni che aveva.

    " Non ti ho mai visto da queste parti, sei uno nuovo? Come ti chiami? Hai un padre e una madre? Sai dove andare? Qui per la strada siamo tutti nipoti di un'unica nonna...lei ci permette di sopravvivere e in cambio ci chiede di fare quello che abbiamo sempre fatto, solo in maniera più organizzata e precisa. Tu sai come si borseggia una nobildonna straniera? O trafugare le stoffe preziose di un mercante del Sud? Se vuoi posso insegnarti..."

    I suoi occhi erano spalancati e la sua voce divertita, sembrava aver preso tutto quello per un grande gioco; ovviamente era ben conscio del valore degli oggetti che procacciavano per la mistica nonnina ma sembrava contento di fare quella vita.

    " Che scemo, forse dovrei prima portarti al covo e farti conoscere gli altri..."

    Qualora Kato avesse assecondato il volere del ragazzo, questo lo avrebbe condotto attraverso vicoli bui e passaggi impensabili nella sua casa: l'ingresso era una botola nascosta sotto un cassonetto della spazzatura abbandonato, non molto distante dal cuore del villaggio.

    " Non hai paura della velocità, vero? HiHihihi Bangheraaaaa! "

    Gettandosi nel buco si finiva su di un lungo scivolo tortuoso e tutt'altro che sicuro per via della pendenza e delle curve a gomito che faceva prima di arrivare a livello del suolo. Erano sotto terra, ad almeno 20 metri di profondità, e subito l'ambiente sarebbe apparso al chunin come un accampamento in cui sovrano regnava il caos. C'erano decine di ragazzini, di età variabile dai 5 ai 15 anni, alle prese con le più disparate attività: c'era chi giocava a palla, chi ad acchiapparello, chi oziava su grandi amache ecc. Il posto era pensato per bambini, c'era di tutto per divertirsi. Poi una voce invito tutti a sedersi attorno ad un enorme tavolata, posta al centro del locale più ampio:

    " Che culo! Giusto in tempo! Vieni, si mangia! "

    Il banchetto era regale, fin troppo per dei semplici bambini e ovviamente anche troppo elaborato per realizzarlo: c'era la mano di qualcuno dietro tutto quel ben di dio, questo era certo. Chiaramente tutti i ragazzini si fiondarono sul cibo, mangiando con le mani ancora sporche e contravvenendo ogni genere di formalità...erano spiriti liberi, così come si può diventare facendo una vita senza controlli o educazione. La maggior parte erano analfabeti e qualcuno faceva fatica anche ad esprimersi: insomma, trovatelli recuperati e messi sulla cattiva strada. I loro limiti culturali, tuttavia, non gli avrebbero impedito di interpretare il grosso tabellone posto in cima alla parete frontale con su scritti i nomi di ognuno e affianco una cifra, di cui qualcuna contava diversi zeri.

    Gpl67f6

    " Uuuu guarda sono terzo! A fine giornata i migliori tre posso andare dalla nonna e stare un po con lei come premio! Io ci sono già andato quattro volte e ogni volta è stato fantastico! Guarda, qualcuno ha aggiunto già anche te! Sei ultimo con 0 ahahaha Vabè, vedo difficile che tu possa vincere oggi; da domani potrai partecipare alla gara! "

    " Sei sempre il solito Carta Sporca; non ti ricordi che oggi è l'ultimo giorno! La nonnina sarà fuori una settimana e riprenderemo a giocare solo quando ritornerà! "

    " Ah è vero! Vabè passeremo il tempo giocando ad altro! Ci sono così tante cose da fare qui! Mangia! Il cibo è buonissimo, meglio di quella robaccia che vendono le bancarelle là su! ahahah

    Volente o nolente Kato era entrato nel sistema, ora stava a lui giocarsi bene le sue carte! Di certo entrando nel covo aveva un meccanismo di "controllo accessi" lo aveva rilevato o ora sapevano che si trovava lì...bisognava vedere se lo avevano già smascherato oppure meno.
    Shinken intanto avrebbe potuto sia seguire il compagno e trovare il modo di unirsi alla combriccola sia adottare un altro approccio per arrivare all'obiettivo. La strada intrapresa dal guardiano era forse la più sicura ma richiedeva del tempo prima di permettergli di arrivare faccia a faccia con colei che giostrava i fili di quel imponente giro di affari.



    CITAZIONE
    OT/ Roro primo approccio con Lei...buona fortuna.
    Kato ti trasformerai in un ladruncolo? Ps nell'immagine ho messo il tuo vero nome ma considera che ci sia quello che dici al ragazzo./OT


    Edited by DioGeNe - 27/3/2020, 09:13
     
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    Ad un passo dall'uccidere.


    Chapter III - Villaggio di Amegakure




    Tutto filò liscio.
    Con la lama del kunai a pochi millimetri dalla sua gola, il ragazzo si ritrovò in trappola.
    Il mio ordine giunse forte sul suo orecchio destro, coperto dalla folta chioma di capelli che arrivava fino alle spalle.
    Con un coltello al collo, il suo atteggiamento svogliato e distaccato non era mutato.
    Se dinanzi alla mia maestosa figura la maggior parte dei ragazzini che si pavoneggiavano a boss nel Primo Livello si scioglievano come ghiaccio al sole, quel ragazzetto ebbe il coraggio di punzecchiarmi.

    CITAZIONE

    " Un po più a destra per piacere, mi prude..."


    Ridacchiai, come ero solito fare quando qualcuno riusciva a sorprendermi.
    Senza ricorrere alla forza bruta o dover scendere a patti con l'uomo, egli fornì numerose informazioni sul Kansoshita che stavo cercando.

    CITAZIONE

    " Kansoshita...mmm...Kansoshita...ho sentito questo nome, se non erro è il malavitoso da cui compro la droga per il mio locale. Chiaramente non da lui personalmente, facciamo tutti tramite ragazzini corrieri; il barista sinceramente ne sa più di me, sembra che quella roba vada a ruba. Posso tornare adesso al mio posto? Se vuoi posso darti un paio di consumazioni..."


    Senza scomporsi, infilò un ticket nella tasca destra del mio abito.
    Il kunai scivolò all'interno della manica.
    Puoi andare. Il ragazzo era libero di poter ritornare a scrutare la folla dietro le spalle dei suoi bodyguard.
    Tic Toc Tic Toc Trovalo! La mia coscienza oscura sapeva come mettermi pressione. Quei Tic Toc canticchiati con voce maligna furono come frustate sulla mia schiena.

    Mi diressi in direzione del bar.
    Con alcune sonore spallate, conquistai un po' di spazio sul lato destro del bancone, di fronte alla donna che doveva essere il boss dei cinque barman intenti a servire senza sosta cocktail e droga. Si destreggiava in giochi di prestigio con bottiglie e bicchieri, per nulla infastidita dai fasci di luce in movimento.
    Il suo fisico femminile, slanciato e sensuale veniva tradito dai suoi lineamenti facciali piuttosto marcati.
    Non era una vera donna.
    Con mille voci addosso, la musica martellante e le grida della folla, catturai l'attenzione del trans solo allungando verso di lei il ticket avuto dal ragazzo.

    CITAZIONE
    " OOOh che bel visino! Con questi non compri cocktail bell'imbusto ma informazioni; hai due domande...falle bene! Altrimenti potrei rimanerci male! Ovviamente se non so risponderti bruci la tua possibilità anche se difficilmente ai miei splendidi occhi sfugge qualcosa!"

    Quel ragazzo mi aveva aiutato più di quanto pensassi.
    Se tutti avevano contatti con l'organizzazione di Kansoshita per mezzo di ragazzini, chiedere una descrizione fisica o la posizione del suo covo era una brutta idea. Dovevo trovare uno dei suoi corrieri
    Sai dove posso trovare uno dei corrieri di Kansoshita? Domandai, freddo e serio.
    Almeno un bambino doveva essere lì, forse insieme a Kansoshita. Di spazio non ne mancava, l'edificio era gigantesco e sicuramente nascondeva stanze segrete al suo interno.
    Oltre ai suoi corrieri, chi altro può farmi avvicinare a lui?E il ticket era stato utilizzato.
    Se ad entrambe le domande non avessi avuto risposta, non avrei mollato un solo centimetro.
    Il ticket mi ha permesso di avere la tua attenzione gratis. Cosa desideri in cambio di informazioni più succose?

    Indipendentemente dalle risposte della barista alle mie domande, i miei occhi scorsero una figura femminile seduta da sola su uno sgabello a pochi metri dal sottoscritto.
    Aveva dei lunghi capelli ondulati e due occhi bellissimi.
    Sorseggiava un drink color rosso sangue, con qualcosa di solido galleggiante all'interno del bicchiere.
    Quella donna catturò la mia attenzione con la stessa efficacia con cui un potente magnete attira a sé della polvere di ferro.
    Sentii dentro di me il bisogno irrefrenabile di alzarmi, abbandonare tutto e trascorrere del tempo con lei, ma al tempo stesso, farlo di fronte a tutta quella gente mi imbarazzava da morire.
    Stai provando...vergogna? Ma chi sei diventato? Percepii il suo disprezzo nei miei confronti. Mi morsi la lingua.
    Dovevo concentrarmi sulla missione ma avevo solo un pensiero in testa: sapere chi fosse.
    Non... Qualcuno o qualcosa mi aveva incollato al bancone, di fronte a quel trans che forse non si era resa conto di nulla.
    Sei sotto un genjutsu stupido!!! Udii il mio vecchio me urlare come un forsennato, più e più volte, invitandomi ad utilizzare il Rilascio o a spaccarmi uno o due bicchieri in faccia, il numero necessario per aprimi il viso in due e uscire dalla trappola mortale.

    Purtroppo per lui, la mia attenzione era tutta focalizzata sul ciccione che si era avvicinato a lei. Appena vidi l'uomo sfiorarle con le labbra l'orecchio destro, parlarle, prenderla per mano e condurla con sé dietro un grosso telo nero, la mia mente venne offuscata da una profonda tristezza.
    Spostai lo sguardo verso il trans, con un espressione da cane bastonato. Ero intenzionato a scolarmi tutti i suoi alcolici.
    Provai a ritornare alla missione, ma la mia mente era stata contaminata dal fisico e dalle forme di quella donna.
    Davanti ai miei occhi ritornò come una vecchia amica un'ossessione ormai superata: i ricordi della donna di Amegakure, di cui non avevo avuto modo di osservarle il volto, che mi aveva salvato da morte certa.
    Forse è lei...
    Per mesi, ogni volta che incrociavo lo sguardo di una signora avevo quel pensiero.
    All'idea che quel ciccione si stesse scopando colei che mi aveva amato e donato il volto nuovo, la profonda tristezza si trasformò in una rabbia viscerale.
    Mi alzai di scatto, capovolgendo lo sgabello su cui mi ero seduto al momento delle domande.
    Avevo gli occhi iniettati di sangue.
    Lo avrei ucciso rapidamente, con il favore delle tenebre, così da non mandare all'aria la missione dei Fiori.

    Guarda gli altri uominiii! Sono nella tua stessa condizione! Liberati dal genjutsu!

    Riuscii con difficoltà a compiere qualche passo in direzione della tenda prima di essere anticipato da un altro uomo. Lo vidi piombare all'interno del privè come una scheggia impazzita. Sulla mano destra aveva una bottiglia spaccata.
    Sebbene intuii che la persona oggetto della furia omicida era il ciccione, l'urlo della donna mi gelò il sangue, liberandomi dal peso che aveva gravato sul mio corpo per almeno un minuto.
    Mi ritrovai come un babbeo a pochi passi dal bancone. Avevo seriamente rischiato di mandare all'aria la missione.
    Tirai un sospiro di sollievo.
    La prossima volta ascoltami. Annuii, come se la mia coscienza fosse stata in grado di vedermi.

    L'intervento del DJ permise alla festa di continuare, ma nel luogo del misfatto si generò un intenso flusso di curiosi e buttafuori.
    Intenzionato a non farmi sfuggire la donna, mi allontanai immediatamente dal bancone, alla ricerca di una posizione abbastanza vicina alla tenda e con un angolazione tale da avere una visuale degli interni, macchiati dal sangue dei due uomini.

    jpg
    Se avrei notato la kunoichi allontanarsi, l'avrei seguita cercando di non farmi scoprire.

    Salvo grossi aiuti da parte della barista, avrei potuto chiederle dell'uomo che stavo cercando.

    Forse era lei...Kansoshita!




     
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    Il Nettare dell'Orchidea


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    Quando il bambino si risvegliò quello che si trovò davanti agli occhi fu un me decisamente diverso dal solito. Ero un Kato bambino, o per meglio dire adolescente. Su per giù una persona qualunque avrebbe detto che la mia età si aggirava attorno ai quattordici anni, la mia altezza ovviamente era di molto ridotta giusto per non apparire un gigante ai suoi occhi.

    Ascoltai le sue parole e rimasi decisamente colpito da un particolare. A quanto sembrava avevano una sorta di “nonna” che li sosteneva e gli assicurava un pasto… probabilmente in cambio di qualche servizio. Un essere meschino e dedito al guadagno personale. Verosimilmente se mi fosse capitata a tiro non ci avrei messo molto tempo a decidere che farne di lei.

    Comunque mi limitai a rispondere brevemente al bambino, di nome Gurai: - Sì, mi chiamo Shinky e sono appena diventato orfano. I miei erano mercanti, e niente. Sono morti durante una spedizione. I miei parenti hanno venduto tutto e mi hanno lasciato per strada, senza soldi e cibo. Vi ho visti e dunque ho deciso di seguirvi. Il mio cuore mi dice di fidarmi di te! –

    E così lo seguìì in una sorta di intricato cunicolo che ci portò decisamente sotto terra, ad una profondità notevole. Lo scenario che mi si aprì una volta arrivato fu decisamente inaspettato. Davanti a me si presentarono davvero tanti bambini, di varie età, inseriti in un grande locale confusionario ma pieno, strapieno, di cibo tutto allocato al centro della stanza stessa.

    Ai margini non potei non notare una tabella. Fu semplice realizzare che rappresentava una classifica. Infatti Gurai mi spiegò il significato. I primi tre del giorno potevano incontrare la vecchia. Sorrisi, mi si stava proponendo una sfida. Rifiutai il cibo: - TI rigrazio Gurai ma ho un po’ di mal di pancia, preferisco saltare. – in realtà non potevo escludere che quel pasto fosse avvelenato o drogato.

    Scoprii ben presto che avevo solo un’occasione per andare a trovare la nonna e di conseguenza dovevo getirmi la situazione nel miglior modo possibile. Dovevo racimolare abbastanza soldi per arrivare tra i primi, o meglio per superare quantomeno Hogo, visto che Gurai era fin troppo bravo.

    Pensai qualche istante e per la testa mi balenò un’idea alquanto interessante. Rivolgendomi a Gurai mi espressi sinceramente: - Ascolta Gurai mi sembra decisamente maleducato sfruttare la vostra ospitalità gratis, mi piacerebbe incontrare la nonna. Facciamo una scommessa: perché non giochiamo tutti al gioco dei tre bicchieri? 100 Ryo a puntata. TI chiedo di prestarmi i primi cento ryo e di chiamare il resto dei bambini, se perdo più di tre volte di fila ti darò tutto quello che ho guadagnato! Io ti assicuro che ci sarà da divertirsi.-

    Rubare le caramelle ai bambini? Lo stavo esattamente facendo ora. Ero un maestro nei giochi di prestigioFurtività, Manualità, Prestigiatore

    Manualità [1]
    Abile: L'utilizzatore può fare e disfare facilmente i nodi, creare oggetti in rapidità, compiere altri lavori di precisione con discreta velocità. Creare oggetti richiederà slot gratuito Veloce anziché Lento.
    [Da genin in su]

    Prestigiatore [1]
    Abile: L'utilizzatore ha una precisione e una finezza nei movimenti delle mani che sfiora il sovrannaturale. Può compiere facilmente giochi di prestigio con oggetti di dimensioni pari o inferiori a mediopiccola. Possono passare gli oggetti occultati da una mano all'altra in un tempo ridotto, difficilmente percepibile.
    [Da genin in su]
    e di certo dei semplici bambini non sarebbero mai riusciti a vincere contro di me, consapevole che per loro presto sarebbe diventata una droga. Così avrei preso tre bicchieri o contenitori opachi e una pallina e avrei invitato tutti i presenti a giocare con me! – Forza, ragazzi. Mi presenterò come il giocoliere della nostra combriccola, è il mio modo per darvi il mio benvenuto, chi inizia? 100 Ryo al vincitore!–

    Ovviamente avrei cercato di vincere tre partite su quattro, con l’obbiettivo di superare quantomeno i 2300 ryo. Non credo che sarebbe stata un’impresa impossibile, alla fine dei conti.


    Nota per il QM

    Come d'accordi mi sostituisco autoconclusivamente a Shinken, rimescolando l'ultimo post di Diogene.



     
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    " Diciamo che se fermi il primo spacciatore che vedi per le strade di Ame, anche al secondo livello, hai il 60% di probabilità che lavori per Kansoshita. La piazza è sua, non ci sono dubbi. "

    Era stato sufficientemente chiaro, trovare chi lavorava per quell'uomo non sarebbe stato complesso, un altro conto sarebbe stato farli parlare, probabilmente. Tradire uno dei signori di Ame non era qualcosa che semplici minacce potevano compensare, non in quel villaggio, non nei Fiori.

    " Ti piace andare dritto al sodo, eh? ! Bhè, ci vuole l'influenza di uno dei Principi per poterti avvicinare a lui...che io sappia la sua identità è ignota anche alla forza militare d'elite del villaggio. "

    Se serviva la garanzia della top 5 di un qualsiasi seme allora questo soggetto doveva davvero essere importante. Davvero valeva la pena scomodare un Principe per risolvere il suo task? Alla fine doveva semplicemente farsi dare un pacco...Quanto all'ultima domanda, il barista si sfregò le mani per poi "piastrarsi" le sopracciglia finte e sfoggiare il suo sorriso più brillante nei confronti del ragazzo:

    "Bhè...qualcosa ci sarebbe; io stacco alle 5..."

    Nessun equivoco, nessuna fraintendimento...voleva proprio quello: era una spudorata proposta di sesso, qualcosa che, nella remota possibilità di consenso, di certo Namae non avrebbe potuto cancellare dalla sua mente così facilmente. A salvare il ragazzo da quella situazione, sarebbe stato proprio il trambusto generatosi a pochi metri da lui ad opera della folla di uomini invaghiti della misteriosa donna. Si era accorto che qualcosa non andava, che la sua mente e i suoi sensi erano stati irretiti da un fascino sì oggettivo ma fin troppo efficace per un semplice sguardo.
    Lo staff del locale fu pronto a coprire quell'omicidio e in un batter d'occhio la musica e l'euforia per il free bar coprirono tutto il resto, compresa la fuga della donna, pedinata però dal Fante dei Fiori.

    La discoteca affacciava lateralmente su uno dei tanti vicoletti tutti uguali di quel quartiere di Ame; Fyona si addentrò in quell'intricata rete di strade mantenendo un passo svelto ma ancora adatto alla camminata. Portava alti tacchi ma si muoveva con una grazia anomala, di certo non comune; inoltre uscendo dal locale doveva aver trovato e rubato un mantello il cui cappuccio ora salvava i suoi capelli e il bel vestito dalla pioggia battente.
    Non c'era nessuno e per un chilometro buono la faccenda non sarebbe cambiata; ogni tanto si guardava indietro per controllare se fosse seguita da qualcuno, quindi il Fante sarebbe dovuto stare ben attento a starle lontano e sfruttare ogni muretto o angolo per non farsi vedere...
    Infine la donna si fermò in una zona particolarmente buia, dove un tipo basso e tarchiato la stava aspettando fumando una sigaretta; per sentire la discussione avrebbe dovuto avvicinarsi di più, finendo per essere scoperto qualora non avesse usato opportune conoscenze ninja di occultamento [Percezione - Udito 12]. Riuscire o meno a prendere parte a quell'incontro segreto non avrebbe cambiato il contenuto dello stesso, che faceva più o meno così:

    " Samaneko è morto. E' stato facile, vuoi uomini siete così prevedibili...un po di gelosia e vi tramutate in bestie eheheh "

    " Ottimo Fyona, Miroku Hikifune apprezzerà. Considera il tuo debito saldato."


    Disse girandosi verso la sua interlocutrice, mostrando la verità sulla sua natura.



    " Debito? DEBITO?! Quale debito? Ho chiesto 20 dei suoi sgherri per mettere alle strette una volta per tutte quello sciattone di Kansoshita; bisogna assaltare i punti di spaccio e mettere paura a quei mammocci che li gestiscono! "

    " Lo spettabile Miroku non si metterà contro gli altri semi per un tuo capriccio personale. Risolvi i tuoi problemi da sola...dopotutto in questo ambiente sono quasi tutti uomini e so qual'è la considerazione che hai per loro ahahaha "

    Girò i tacchi senza dare attenzioni ai brusii della donna che, in verità, aveva le mani legate: non poteva toccare quel pezzo di merda che aveva il veto del Principe stampato sul volto...il suo sorriso viscido lo disgustava, un parassito della società buono a fare nulla se non riscuotere i debiti per il suo signore. Aveva conosciuto quell'evocazione anni prima e da allora aveva il suo faccione da porco nei suoi incubi peggiori perchè, dove c'era lui, la fregatura era dietro l'angolo. Esattamente come quella!

    Si rimise il cappuccio del mantello e lasciò il buio del vicolo per rimettersi sulla strada principale, illuminata dalla fioca luce dei lampioni. Namae, qualora fosse riuscito a sentire qualcosa, avrebbe avuto a quel punto due possibili strade da seguire: la prima in direzione della casa di Fyona, la seconda verso il covo delle Picche a seconda di quale dei due personaggi avrebbe ritenuto più utile alla sua causa. Una scelta che, tuttavia, il ragazzo non avrebbe avuto compiere poiché, prima di riuscire a fare altro, avrebbe visto le loro figure svanire pian piano, iniziando a camminare nell'aria per poi svanire come in un sogno. Tornare indietro non avrebbe portato a nulla poiché, spalancando le porte del locale notturno, avrebbe trovato solo un magazzino abbandonato ad attenderlo...ebbene si, il tempo era finito.

    Ecco, ecco l'inganno del Terzo Livello.

    :::

    Kato aveva trovato un bello stratagemma per fare rapidamente soldi: sfruttare le sue abilità manuali da ninja per fregare dei ragazzini, sì già esperti di vita, ma sicuramente non in grado di competere con un chunin. Hogo avrebbe acconsentito di prestare 100 ryo al nuovo amico, guardandolo con l'entusiasmo tipico dei bambini nel voler vedere qualcosa di strabiliante:

    " Seeeeee, vuoi dirmi che stai puntando ai primi tre posti?! Ma SEI ULTIMO ahahahah Va bene, con questo prestito finisco quarto ma mi sono già lavorato due bacucchi da fregare nel pomeriggio e sono carichi di gioielli! Vai, fammi vedere che sai fare!!! "


    Quindi saltò sul tavolo e urlò a squarciagola per catturare l'interesse dei suoi compagni di disavventure:

    " Oi ragazzi! Lui è Shinky! Dice che può battervi tutti con gli occhi bendati! Io non mi farei parlare così dietro..."


    Era un membro della "famiglia" rispettato da quella pletora di ladruncoli, dopotutto era stato quattro volte dalla nonnina, quindi li riuscì a radunare con quelle semplici parole quasi tutti. Al resto ci pensò l'otese sotto mentite spoglie e, come si suole dire, fu facile come rubare le caramelle ad un bambino...i suoi movimenti delle mani erano semplicemente impercettibili alla loro vista e a furia di 100 ryo alla volta scalò rapidamente la classifica. Gli unici due ragazzini che non parteciparono alla performance del neo arrivato, sarebbero stati il numero 1 e 2, sicuri di avere un posto assicurato per il premio. Gurai, in particolare, era sbracato su di una poltrona sfondata, giochicchiando con un kunai e ridendo della stupidità dei suoi compagni; era il più grande della comitiva e aveva intuito che c'era qualcosa di strano in Shinky e nella sua incredibile scia di vittorie consecutive...Rimase però in disparte, convincendo anche Tamasezi a fargli compagnia senza farsi coinvolgere dalla novità; il numero 2 non poteva star sereno visto il poco distacco dagli altri della classifica ma non aveva il carattere e l'autostima per controbattere al suo miglior amico:

    " Stai sereno, male che va ti presto qualche soldo io "

    Più il tempo passava più Hogo si accorgeva di aver commesso un errore: di quel passo avrebbe perso il terzo post e quindi la possibilità di stare con Lei...Shinky gli stava simpatico, ok, ma non avrebbe scambiato un minuto passato in più con la nonnina per un nuovo amico. Nel marasma generale sgattaiolò fuori dal covo e si fiondò in strada dritto verso il suo piano B, la coppia di turisti provenienti dal Paese delle Nebbia e con le borse piene; si...sarebbe andato tutto bene.

    Nei sotterranei, intanto, il guardiano di Oto avrebbe passato ore intense di euforia giovanile; aveva dovuto sedare persino un paio di risse ad opera di qualche bambino dispettoso o invidioso del suo successo. Per questo motivo, per arrivare alla cifra di 2500 sarebbe stato costretto a rimanere lì, seduto su quello sgabello, fino al calare del sole. Alla fine la campanella suonò e il tabellone si aggiornò decretando i tre vincitori della giornata; un jutsu notevole e su larga scala che era in grado di valutare i beni raccolti dai trovatelli e convertirli nel rispettivo valore in ryo.

    Era terzo, ce l'aveva fatta! Una notizia che sarebbe stata rovinata solo dalla constatazione che il nome di Hogo era proprio sotto al suo, con la cifra congelata al valore di ora di pranzo...il ragazzino invero era sparito, mai più rientrato dalla sua gitarella fuoriporta. Che gli fosse capitato qualcosa? Il coprifuoco era alle 21.00..mancava ancora un'ora di tempo prima che le porte del covo venissero sigillate e la "regola del sonno" (così l'avevano chiamata gli altri bambini) da rispettare. La "nonnina" era ferrea e inflessibile sull'ora per andare a letto! Posto c'era anche per Kato il quale, l'indomani mattina, aveva un incontro importante ad ora di colazione; un premio da condividere con altri due fortunati bambini ma che per lui aveva tutt'altra valenza.



    Scattate le nove di sera, l'illusione si sarebbe attivata facendo cadere tutti coloro ancora svegli nel regno di Morfeo [Sonno di Piume, Impronta Oscurità, Sonno Profondo-> Efficacia 70] ; sul pavimento, nelle posizioni più strane o nei propri letti tutti i trovatelli sarebbero stati costretti a rispettare il volere della padrona di quel luogo, la donna che aveva dato loro una casa, un pasto caldo e una famiglia.



    CITAZIONE
    OT/ Direi di continuare questa missione che sblocca delle trame inesplorate di Ame! Siccome è una giocata che potrebbe benissimo essere ambientata nel presente, potete tranquillamente giocare le schede aggiornate (visto che ancora non si è entrati nel vivo). Al più cambiate qualcosa nei post già fatti se avete fatto riferimenti temporali.
    Shinken era già out, quindi la scena è tutta vostra! Riprendiamo soft.../OT
     
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    Dove diavolo sei Kansoshita!


    Chapter IV - Amegakure Terzo Livello



    Con il genjutsu che lo sconvolgeva dall'interno, Namae rimase concentrato sul transessuale, sulle sue informazioni rivelate al costo dei ticket, gentilmente offerti dal tipo strambo che aveva minacciato qualche minuto prima. 
    60% del mercato. Quel Kansoshita doveva essere un pesce grosso, molto grosso, superiore anche a Lord Goemon, il signore che serviva da tre anni.
    Quando provò ad alzare l'asticella, l'interlocutore fece lo stesso.
    Vuoi il mio corpo eh? Pensò, divertito ma non schifato, solo che, per quanto il suo fisico fosse simile a quello di una donna, poteva esserci solo un' informazione in grado di distrarlo dal fascino e dalla sensualità della signorina alle sue spalle, frutto del desiderio di due uomini che si erano appena maciullati a vicenda. 
    Ho poco tempo, cara, molto poco. Potrei concedermi anche ora, in bagno, a chiunque mi porti da Kansoshita, infondo devo solo prendere una cosa da lui. Gli sganciò un occhiolino piuttosto malizioso, anche se la sua mente era in balia di un'altra persona, con cui aveva scambiato solo un fugace sguardo e che ora si stava dirigendo altrove.
    Devo seguirla. Perché lasciarsi sfuggire quel transessuale in possesso di così tante informazioni? Nemmeno Namae seppe perché. Era chiaro cosa avrebbe dovuto fare: resistere all'influenza dell'escort con i denti e con le unghie, contrattare il prezzo proposto dalla barista e trovare Kansoshita, ma l'Oleandro - così si faceva chiamare - decise di pedinare la vera donna, colei che aveva stuzzicato il suo sesto senso senza alcuna prova di essere utile alla sua missione.
    E il volere dei Fiori doveva avere la priorità su tutto.

    Puntò il suo sguardo da macho sul trans.
    Sapeva molto bene che era lui ad avere bisogno di lei, e non il contrario. Quei pochi istanti che anticipavano il loro "addio" sarebbero stati vitali per instillare in lei il desiderio di aiutarlo nella sua missione.
    Devo andare piccola, ma l'offerta è ancora libera Portò il pollice della mano destra tra i denti e li affondò nella carne, invitandola a sporgersi verso di lui. Se lo avesse fatto, mentre la sua lingua scivolava sopra il labbro superiore, Namae gli avrebbe passato il dito bagnato di sangue sulle sue labbra. Solo che, quel sangue era pieno zeppo di dopamina, prodotta dal suo organismo. [Ormoni]1 Unità Dopamina. Consumo 1/2 Basso
    La ragazza sarebbe stata preda di una sensazione strana ma piacevole. I suoi muscoli si sarebbero rilassati e il cervello avrebbe reagito, sia fisiologicamente sia mentalmente, come se avesse appena consumato il suo cibo preferito o avesse appena concluso una sveltina con un uomo affascinante.
    E mentre si sarebbe goduta quel momento, Namae avrebbe pronunciato il suo soprannome, andandosene.
    Quando saprai dov'è Kasoshita, cerca l'Oleandro, l'Oleandro di Amegakure.

    [...]



    Aveva visto dove la donna dai capelli corvini e occhi rubino si era allontanata, perciò prese quella direzione, sgusciando tra la gente, fino ad arrivare a una porta di metallo, di quelle che solitamente danno all'esterno.
    L'aprì lentamente e la prima cosa che i suoi occhi videro fu la struttura adiacente, separata da uno dei tanti vicoli che si snodavano per Ame, stretto e piccolo, illuminato per quanto possibile dal timido bagliore della luna nascosta dietro le nubi.
    La donna aveva guadagnato un bel po' di terreno, recuperabile in poco tempo, così, abbassando il proprio baricentro, Namae iniziò ad avanzare sui margini del vicolo, servendosi delle numerose zone d'ombra offerte da cassonetti, angoli, muretti e sacconi abbandonati ai lati della strada, contenenti forse resti umani. [Abilità]
    Come un predatore che si avvicina alla sua preda, Namae studiò ogni dettaglio della donna e non fu facile, perché il suo corpo era una fonte di distrazione molto pericolosa.
    Lo sguardo dell'Oleandro rischiava di concentrarsi troppo sulla sua schiena dritta, coperta dai capelli neri come la notte che scendevano verso il suo lato B da paura, risaltato dai tacchi vertiginosi che indossava con disinvoltura.
    Per placare i naturali istinti maschili, Namae si servì dei suoi ormoni. Il chakra fluì sull'ipotalamo, il quale rilasciò dosi e dosi di dopamina, dal duplice effetto: oltre a renderlo più freddo, distaccato e concentrato sulla missione, l'ormone agì indirettamente sul suo cuore, rallentando i battiti e il rischio di dover avanzare piegato in avanti. [Ormoni]1 Unità Dopamina. Consumo 1/4 Basso
    Il Fiore prestò molta attenzione sia a dove metteva i piedi sia a non farsi trovare in mezzo al vicolo quando lei si voltava per vedere se qualcuno la seguisse. Se avesse centrato una pozzanghera lo avrebbero udito sin dentro alla discoteca, dove la musica era così alta che qualche minuto prima aveva coperto le urla dei due uomini.
    Dove te ne vai di bello? Si chiese, cercando di capire se si voltasse con un certo periodo ben preciso o in presenza di determinati suoni. Continuò a muoversi da ombra a ombra, ai margini della stradina, servendosi di qualsiasi oggetto in grado di celare il suo fisico tutt'altro che magrolino.
    Aveva recuperato il distacco iniziale, ma decise di non ridurlo troppo, con il rischio di dover combattere o affrontare un inseguimento se percepito.
    Il suo obiettivo era seguirla per capire chi fosse e dove stesse andando. Il suo sesto senso gli diceva che c'entrava con la sua missione...o forse, erano solo gli strascichi del genjutsu.

    Dopo un chilometro, Namae vide la donna affiancarsi a un individuo basso, tarchiato e vestito con un lungo abito elegante. Tirò i remi in barca e avanzò ancor più di soppiatto, fermandosi a circa dodici metri di distanza, dietro un cassonetto. Mentre udiva senza difficoltà il loro dialogo, da una piccola apertura riuscì a vedere il tipo in faccia. Era un maiale, un cazzo di maiale umano. [Abilità]

    CITAZIONE

    " Debito? DEBITO?! Quale debito? Ho chiesto 20 dei suoi sgherri per mettere alle strette una volta per tutte quello sciattone di Kansoshita; bisogna assaltare i punti di spaccio e mettere paura a quei mammocci che li gestiscono! "


    Vuole attaccare i Fiori? Sgranò le palpebre, stupito da quella notizia. Devo proteggere il seme. Pensò in un moto d'orgoglio, poi ricordò che qualche mese prima, lui stesso aveva ucciso uno dei Principi dei Fiori, concorrente di Lord Goemon, il quale continuava ancora a rifiutare un loro incontro.

    CITAZIONE

    " Lo spettabile Miroku non si metterà contro gli altri semi per un tuo capriccio personale. Risolvi i tuoi problemi da sola...dopotutto in questo ambiente sono quasi tutti uomini e so qual'è la considerazione che hai per loro ahahaha "


    Inclinò il capo, mentre i suoi occhi verdi smeraldo assistevano alla fine dell'incontro tra la donna e il maiale.
    Era giunto il momento di entrare in azione perché sebbene non avesse monitorato il tempo - suo errore - era lì da un pezzo e in tutta sincerità aveva combinato ben poco, così, quando la donna girò l'angolo, lui raggiunse l'uomo con la faccia da maiale.
    Perché lui? Questa volta c'era una motivazione, anzi, diverse. Forse tutte sbagliate, ma aveva fatto la sua scelta. Rimuginando sulle sue frasi, sulla vendita di sgherri con cui assaltare delle basi, quel maiale doveva essere una Picca.
    E se quel Miroku, suo capo, fosse stato un Principe...forse...forse....avrebbe fatto BINGO! E se entrambi avessero saputo della sua amicizia con l'asso di Picche, il Fiore avrebbe avuto strada libera per qualsiasi cosa.
    Non solo, il barista gli aveva confidato che per avvicinarsi a Kansoshita era necessario il benestare di uno dei Principi. 

    jpg
    Namae Taiyo, Oleandro di Amegakure. Si presentò, affiancandosi e lanciandogli una rapida occhiata per assaggiare la sua reazione al nome del fiore velenoso che aveva adottato.
    Aveva sentito quel nomignolo circolare nei vicoli di Ame?
    Vi siete rifiutati di danneggiarci, avete deciso di non fornire la vostra manovalanza a Fyona. Un mancato introito è un danno economico, ne sono consapevolePosò il suo sguardo su di lui. 
    ma ho udito e voglio proporti un accordo. Ho avuto possibilità di essere qui, ma fra poco dovrò fare ritorno. Continuò a camminare insieme a lui, accendendosi una sigaretta. Fu così gentile da offrirne una anche al suo interlocutore.
    Solo che, prima dovrei ritirare un pacco da Kansoshita. Quell'uomo è un fantasma e i miei superiori sono poco generosi con le informazioni, così chi fallisce...ZAC alla capa.
    Pensavo di correre al secondo livello da un amico molto in alto nella gerarchia delle Picche, solo che, il tempo mi è nemico. Se il mio sesto senso non mi inganna, voi sapete dove Kansoshita si trova. E mi serve subito! Ora!
    Era giunto il momento di svelare quanto fosse disposto a pagare per quel servizio.
    Cosa sono disposto a dare? Lotti gratis del mio prodotto e soldi pari al valore di quei venti sgherri. Se devo mettere una buona parola con l'uomo il cui ufficio è uno sgabuzzino non c'è alcun problema. Rise, perché quell'uomo "il cui ufficio era uno sgabuzzino" era l'Asso delle Picche, situato al Veri Batuman.
    E se avesse dubitato delle sue potenzialità, avrebbe aggiunto:
    Comprensibili i tuoi dubbi, ma i nostri semi sono sempre andati...d'accordo no? Azzardò. Cosa desideri avere ... che sia più importante del mio prodotto?!



    Chakra: 97.25/100
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Lancia Spiedi × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Bende Rinforzate × 1
    • Antidoto Base × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 2
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Doppia Lama × 1
    • Proiettili Leggeri × 5
    • Spiedi × 10

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    Shinky, il Maestro dei trucchetti. Quella era la versione che stavo interpretando. E grazie alle mie abilità fuori dall’ordinario in fatto di prestigi e movimenti fulminei riuscii senza troppe difficoltà a scalare la classifica dei migliori raccattori. Certo dovetti affrontare diverse situazioni un po' al limite, qualche invidia e scontro con i bambini più agitati ma alla fine della serata ero arrivato ad un numero abbastanza alto di ryo da entrare nella classifica dei migliori tre, al terzo posto per la precisione.

    Ora se le parole dei bambini erano veritiere il giorno dopo avrei avuto modo di incontrarmi con la nonnina, quella che in teoria doveva essere in qualche modo collegata ad Ame. Certo, c’era da vedere chi o cosa era ma di sicuro mi ero guadagnato un passaggio diretto con il nostro obiettivo.

    Tuttavia una cosa era certa, non mi sarei limitato ad aspettare l’arrivo dell’incontro. In quel frangente di tempo, fino alle nove di sera, mi sarei prodigato in vari lavori. In primo luogo avrei con estrema discrezione, cercando di passare inosservato, imposto vari sigilli esplosivi in giro per quella stanza pensata e ideata per intrattenere i bambini. Avrei nascosto i sigilli nei posti più improbabili: uno il più possibile vicino all’ingresso di quel locale, due sigilli nei posti vicino a dove dormivano, un altro ancora vicino al tavolo dove mangiavano. A scrupolo ulteriore ogni volta che avrei applicato un sigillo sarei stato attento al massimo a Gurai, cercando di applicare il sigillo quando ero fuori dal suo campo di vista o era concentrato in altre attività. La sua enorme differenza di ryo non poteva essere il frutto di un caso. O era anche lui un Ninja sotto travestimento oppure era un diretto aguzzino che controllava i bambini scambiandosi per loro. Per l’attivazione sarebbe bastato pronunciare la seguente frase: - Tic, toc. La Nonnetta esplode ora. – [Sigillo Esplosivo]Per ogni sigillo potenza: 60. 6 Bassi di Chakra.

    Applico 4 Sigilli. 24 Bassi consumati in totale
    In ogni caso i sigilli esplosivi sarebbero stati una soluzione in extremis, ma pur sempre una merce di scambio qualora la situazione sarebbe sfuggita di mano. Trovare altri orfanelli non sarebbe stato difficile, ma a Suna un massacro del genere non sarebbe di certo passato inosservato e non c'era niente di peggio per dei criminali avere gli occhi puntati addosso da parte di un intero villaggio!

    Poi sarei uscito alla ricerca del bambino che mi aveva condotto fino a quel punto. Avrei avuto a disposizione ancora un’ora di tempo più o meno. Avrei sfruttato l’occasione per evocare Shitto e Chinmoku, ovviamente cercando prima di trovare un luogo adatto: un vicolo buio, discreto e disabitato. Al duo di Corvi avrei dato un ordine preciso: - Restate qui, in attesa. Non dovreste correre pericoli. Tuttavia Shitto se vedrai che richiamerò Chinmoku questo significherà che sarò in pericolo. Perciò dovrai dirigerti verso il posto dei bambini, infilarti e pronunciare le parole di attivazione, pareggiandoti un attimo dopo. – avrei dato così indicazione su come raggiungere il posto e su quali parole pronunciare. [Conoscenze Evocazioni]Consumo 6 Bassi di Chakra in totale

    Ramo Principale [Evocazioni]
    Buona parte dei Kuroi sono caratterizzati da alcune capacità basilari che esprimono fin dalla nascita. I Corvi infatti si possono ritenere discreti nell'arte del volo ma sono decisamente più abile nel nascondersi e nel rendersi impercettibili alla maggior parte dei Ninja. All'ombra e nel buio infatti agiscono e decretano la sorti delle loro ignare vittime.

    Volo
    Speciale: L'utilizzatore ha le ali e può volare. La velocità degli spostamenti in volo è aumentata di 3 tacche. Se di dimensioni sufficienti può trasportare persone.
    [Da genin in su]

    Investigatore
    Abile: L'utilizzatore è in grado di percepire facilmente rumori trascurabili e discussioni, se effettuati entro il movimento di uno slot azione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di ipotizzare a grandi linee il tempo trascorso dall'abbandono di un oggetto in base al suo calore.
    [Da genin in su]

    Furtività (Intermedia)
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +6 alla Furtività, anziché +3.
    (Richiede Furtività (Base))
    [Da chunin in su]

    Movimenti Silenziosi
    Maestria: L'utilizzatore annulla l'udito perfetto avversario se presente, altrimenti ottiene un bonus +3 alla Furtività. Il bonus alla Furtività non è cumulabile con quello concesso da "Movimenti Invisibili" o "Movimenti Inodore".
    [Da chunin in su]

    Percezione (Intermedia)
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +6 alla Percezione anziché +3.
    (Richiede Percezione (Base))
    [Da jonin in su]

    Ramo dei Potenziamenti [Evocazioni]
    I Kuroi fin da tempi immemori hanno sfruttato tutte le arti ancillari del mondo Ninja per sopperire alla loro debolezza fisica, se paragonata ad altre evocazioni magiche. Dunque molti Corvi sono caraterizzati da abilità utili nel supporto e nel potenziamento di se stessi o del loro evocatore.

    Azione Rapida
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO.
    [Da genin in su]

    Simbolo della Psiche
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Disegno (5)
    Tracciando un sigillo sul corpo, l'utilizzatore può potenziare le ninjutsu o genjutsu eseguite. Una genjutsu o ninjutsu avrà un incremento di potenza o efficacia di 5 per grado ninja posseduto. Una volta sfruttato il bonus, il relativo simbolo scomparirà. È possibile tracciare un numero limitato di sigilli; i sigilli più vecchi eccedenti si disattiveranno senza effetto. È possibile attivare massimo un sigillo sulla stessa tecnica.
    Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Potenziamento
    (Consumo: ½ Basso ogni potenza 5)
    [Simboli Massimi: 1 ogni grado]
    [Da genin in su]

    Tecnica Focalizzata
    Talento: L'utilizzatore può eseguire una tecnica avanzata con un bonus di 3 tacche ad una statistica secondaria scelta all'acquisizione dell'abilità; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione.
    [Da chunin in su]

    Impronta di Chakra Oscurità
    Talento: L'utilizzatore ottiene l'impronta Oscrutà. È possibile avere massimo 3 impronte di Chakra. L'impronta aumenta di +10 la potenza delle tecniche avanzate di tipo Kageton o tecniche derivate non elementali o +10 l'efficacia dei Genjutsu Non è possibile sfruttare le altre abilità "Talento" in combinazione.
    [Da chunin in su]

    Sabaku no Waku - Creatura Maligna del Deserto
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Tigre, Bue, Cinghiale, Bue, Topo, Serpente (6)
    L'illusione si attiva se la vittima si trova entro 9 metri dall'utilizzatore. La vittima vedrà emergere dalla terra un mostro di sabbia, dalle dimensioni pari a 20 slot dimensionali, dalla forma decisa dall'utilizzatore. Questo essere risulterà invulnerabile a qualsiasi attacco e la vittima vedrà ogni azione fermata dalla bestia (mentre in realtà gli attacchi oltrepasseranno la bestia causando i normali effetti). Per ogni slot azione ceduto dall'utilizzatore, la bestia potrà effettuare un attacco di potenza illusoria pari a 20, con velocità parienergia alla vittima più i bonus/malus, aumenti/diminuzioni e vantaggi/svantaggi in Concentrazione dell'utilizzatore. L'efficacia è pari a 70.
    Tipo: Genjutsu - Dame-ji
    Sottotipo: Dispercettivo
    (Consumo: Alto / Mantenimento: Medio)
    [Da jonin in su]



    Shitto [Evocazioni]
    Shitto rappresenta uno dei corvi fedelissimi al Maestro. Fin dalla più tenera età ha sempre seguito i suoi ordini e nei suoi confronti vige un patto di sangue mortale. Shitto infatti ha giurato di seguire il Maestro fino alla sua morte. Tuttavia a differenza dei suoi compagni di Clan Shitto non è in grado di volare, oltreché di essere di piccole dimensioni, e per questo ha sviluppato una serie di abilità in grado di supportare l'evocatore. All'estremità delle sue ali si presentano al posto degli artigli delle mani, non così dissimili da quelle umane, in grado di comporre sigilli. [Conoscenze: Ramo dei Potenziamenti]

    Shitto
    Abile: L'utilizzatore può richiamare tramite la tecnica del richiamo la creatura {Shitto}. La creatura può essere posta in uno slot da Genin, Chunin o Jonin, aumentando di conseguenza la quantità di competenze di contratto conosciute.
    (Energia Verde: Vitalità 6 leggere | Riserva 6 bassi | Unità 1)
    [Da genin in su]

    Tecnica Economica
    Talento: L'utilizzatore può eseguire la tecnica avanzata risparmiando il 25% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Alternativamente è possibile risparmiare il 50% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 3 round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione.
    [Da genin in su]

    Sguardo del Corvo Paralizzante
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Serpente (1)
    L'illusione si attiva se la vittima incrocia lo sguardo dell'utilizzatore durante la composizione del sigillo entro 3 metri, se non sono presenti altri elementi ostili. Tutto l'istinto omicida dell'utilizzatore si rivestirà sulla vittima, la quale crederà di essere imbrigliata e rallentata da un grosso corvo per un round. Qualunque tecnica, azione o effetto attivo verrà interrotto e si riattiverà dopo un round, dove possibile (non influenza effetti di alterazione mentale o mnemonica). L'efficacia è pari a 60. Riutilizzare questa tecnica rende Affaticato l'utilizzatore. Dopo aver attivato la tecnica, l'utilizzatore non può compiere altre azioni offensive, ma può parlare, il round termina.
    Tipo: Genjutsu - Bakkin
    Sottotipo: Debilitante
    (Consumo: Medioalto)
    [Da chunin in su]

    Higaisha Setsumeikai - Esposizione delle Vittime Sofferenti
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Serpente, Lepre, Cavallo, Scimmia, Capra, Scimmia (6)
    L'illusione si attiva se osservati i sigilli dalla vittima durante il caricamento della tecnica e se la vittima presente entro 6 metri l'utilizzatore. La vittima vedrà l'ambiente oscurarsi come fosse notte e l'utilizzatore scomparirà; da ogni struttura presente verrà comparire volti umani, disperati e orrendi, che tenteranno di afferrare la vittima, supplicanti (contano come Finte). La vittima vedrà tutte le persone presenti, eccetto l'utilizzatore che sarà Occultato finchè non compie azioni offensive, con lo stesso volto disperato e orrendo, credendo che li voglia aggredire. Non potrà distinguere alleati e avversari, non distinguendo le loro voci o caratteristiche, se l'utilizzatore attacca apparirà deforme come tutti gli altri. L'efficacia è pari a 60.
    Tipo: Genjutsu - Tameshi
    Sottotipo: Dispercettivo
    (Consumo: Medioalto / Mantenimento: Basso)
    [Da chunin in su]

    Rombo di Tuono
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Cane, Bue, Scimmia, Lepre, Capra, Cane, Scimmia (7)
    L'utilizzatore può modificare la pressione dell'aria, concentrare all'interno dei palmi delle sfere sonore. Sbattendo con violenza le mani a terra, genera un onda d'urto sonora in un raggio di 21 metri. L'onda provocherà la riduzione della Percezione di 3 e una riduzione di 6 leggere alla vitalità; i malus rimarranno attivi per 2 round. Oltre il raggio d'azione ed entro i 100 metri, il danno alla vitalità sarà 2 leggere e i malus rimarranno attivi per 1 round.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Emissione
    (Consumo: Elevato)
    [Da jonin in su]

    Chinmoku [Evocazioni]
    Chinmoku è un corvo piccolo, ma allo stesso tempo uno dei membri di più anziani dei Kuroi di Kuraidesu. A differenza della maggior parte dei suoi fratelli Chinmoku alle estremità delle sue ali possiede delle formazioni anatomiche simili a delle mani pennute provviste di dita, le quali è in grado di sfruttarle per il suo lavoro: rattoppare ferite e curare i malati. Non ha grandissime competenze mediche ma quantomeno sa trattare le situazioni base e dare così un sostegno a volte essenziale. [Conoscenze: Ramo Principale]

    Chinmoku
    Abile: L'utilizzatore può richiamare tramite la tecnica del richiamo la creatura (Chinmoku). La creatura può essere posta in uno slot da Genin, Chunin o Jonin, aumentando di conseguenza la quantità di competenze di contratto conosciute.
    (Energia Verde: Vitalità 6 leggere | Riserva 6 bassi | Unità 2)
    [Da genin in su]

    Conoscenza Medica (Base)
    Conoscenza: L'utilizzatore può diagnosticare e trattare gli Status Leggeri; richiedono 3 slot azione/tecnica per eliminarli. Può eseguire interventi di pronto soccorso e medicare le ferite: l'entità della ferita medicata si ridurrà di ½ leggera ogni giorno. Possiede inoltre conoscenze anatomiche di base, potendo individuare con sicurezza la posizione degli organi interni, dei vasi e delle ossa.
    [Da genin in su]

    Tecnica delle Mani Curative - Shousen Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tocco (3)
    L'utilizzatore può ripristinare l'energia vitale guarendo i danni e status. La vitalità non verrà ripristinata, non rigenera arti amputati o organi interni distrutti, gli oggetti presenti all'interno delle ferite non sono rimossi. È possibile guarire ferite differenti, entro la Guarigione Massima; è possibile alleviare ferite d'entità superiore la Guarigione Massima. La Guarigione Massima è pari ad 1 Leggera ogni grado ninja.
    Tipo: Ninjutsu - Hikariton
    Sottotipo: Emissione
    (Consumo: Basso per Leggera guarita)
    [Richiede Conoscenza Medica (Base) o superiore]
    [Da chunin in su]

    Kit di Primo Soccorso [Vario]
    Si tratta di un set di accessori medici, ad uso unico dei ninja medici. Può essere utilizzato per 10 medicazioni. Richiede le Conoscenze Mediche Base.
    Tipo: Supporto - Supporto
    Dimensione: Piccola
    (Potenza: 1 | Durezza: 2)
    [Da chunin in su]

    Estrazione dei Veleni
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tocco (0)
    L'utilizzatore può estrarre dosi di veleno dal corpo toccato. Se rimosse tutte le dose di un veleno, i malus verranno annullati. Ogni 3 dosi di veleno estratto richiedono 1 slot tecnica/azione extra per essere rimosse.
    Tipo: Ninjutsu - Hikariton
    Sottotipo: Medico
    (Consumo: Basso per Dose)
    [Richiede Tecnica delle Mani Curative]
    [Da jonin in su]


    Poi sarei andato alla ricerca di Hogo, era tutto da vedere se sarebbe bene o male riuscito a cavarsela ma visto che mi aveva aiutato fino a quel punto tanto sarebbe valsa la pena di condurlo con me dalla nonnetta. Quindi avrei cercato di rubare almeno quattrocento ryo a dei poveri malcapitati, non sarebbe stato difficile considerando le mie abilità, e se fossi riuscito a incrociare Hogo avrei consegnato la metà dei soldi. In questo modo di fatto sarei arrivato in seconda posizione e Hogo avrebbe scalzato Tamasezi dalla classifica dei migliori tre. Prima di ritornare comunque mi sarei rifocillato mangiando e bevendo vivande rubate in giro, da una bancarella ad un'altra; d’altro canto non mi fidavo del cibo del covo.

    Comunque fosse andata con Hogo una volta di nuovo al covo dei bambini aspettando l’ora del sonno avrei cercato di interagire con i ragazzi chiedendo le loro storie, da quanto erano arrivati lì, che cosa succedeva quando incontravano la nonnetta, che tipo era Gurai e come faceva ad aver accumulato tutti quei soldi. Insomma domande che meritavano una risposta. In ogni caso avrei rifiutato qualunque genere di cibo o bevanda.

    Poi sarebbe giunta l’ora del sonno e mai avrei detto che sarebbe arrivata in quel modo, tramite la tecnica del Sonno delle Piume che conoscevo così bene. Qualcuno la stava eseguendo, forse era lì presente o era stata eseguita un’attivazione da remoto e per un attimo tentati di controbatterla. Ma compresi che quel gesto avrebbe sicuramente attirato l’attenzione su di me, rischiando pure di far saltare la mia copertura. Dunque mi misi tranquillo che se tutto fosse andato per il verso giusto mi ero assicurato una piccola garanzia, sulla testa di quei sfortunati bambini, e allo stesso tempo mi sarei fatto una bella dormita. Mi sarei dunque addormentato disteso per terra, con un sorriso sornione e un cuscino di paglia dietro la testa.


     
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47 replies since 5/11/2017, 13:13   1509 views
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