Il Nettare dell'Orchidea

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Roroo 2.0
        Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    455
    Reputation
    +85

    Status
    Offline

    La curiosità uccide


    Chapter VI - Amegakure



    jpg


    Al numero civico 01, in via dell'arconte situato al secondo livello di Ame, Namae trovò una dimora a più piani, abitata e ben tenuta. Le pareti esterne erano state verniciate di bianco e il tempo aveva generato delle macchie qua e là, ma tutto sommato non si stava parlando delle pericolose baracche fatiscenti del primo livello, occupate da sbandati e drogati dal pugnale facile.
    La via era desolata, silenziosa e illuminata dal tenue bagliore lunare che filtrava dalle nubi.
    Il Fiore era immerso in un atmosfera horror, da far gelare il sangue ai piccoli accademici che vivevano nel loro caldo nido privo di violenza e morte, ma Namae era cresciuto in quell'ambiente e lì si trovava a suo agio.
    Il tempo scorreva e l'Oleandro non badò alle buone maniere: il palmo destro si schiantò con forza qualche centimetro sopra la serratura. L'energia distruttiva avrebbe agito sui cilindretti e, per effetto del momento, anche sulle due cerniere che fissavano la porta alla parete. Come previsto ella cadde all'interno, a peso morto, alzando una nuvola di pulviscolo che si depositò ai suoi piedi.
    Al bagliore lunare il Fante preferì immergersi nelle tenebre dell'abitazione, illuminata a zone dalla stessa luce che filtrava dalle poche finestre che si affacciavano sulla strada.
    Non c'è nessuno. O almeno così sembrava. Se i pacchi non erano lì davanti all'ingresso, a portata di mano, qualcuno aveva deciso di rendergli la vita più difficile.

    Come un segugio, con la dopamina che lo aiutava a restare concentrato, il Fiore avanzò a passi misurati nella prima stanza della dimora, attento a non azionare trappole.
    Il primo dettaglio a cui fece caso fu la scarsità di ossigeno nell'aria, prova che quelle finestre in fondo alla sala erano state aperte solo di rado. Avanzò con lo sguardo che scivolava su ogni dettaglio, muovendosi dal basso verso l'alto, fino al soffitto, senza tralasciare o trascurare nulla.
    Di tanto in tanto, muovendosi silenzioso come un fantasma, forte della sua esperienza da tossico, batteva le proprie nocche sulle pareti e sui mobili in cui sarebbero potuti esserci dei doppifondi.
    Di chi è la casa? Non poté non chiederselo vista l'enorme quantità di pietre nere, marmi e vetri presenti nella casa, arredata con mobili borghesi e costosi, che però contrastavano con ciò che si poteva trovare su ogni piano rialzato: siringhe insanguinate, pellicole, cucchiaini, strisce e attrezzi del mestiere di tossico.
    Vi erano soldi, tanti soldi, a terra, sui tavoli e sui divani.
    Doveva trovarsi nella casa di qualche elemento di Ame molto rispettato. Conosceva i tossicodipendenti, i loro pensieri e le loro ansie, perciò sapeva come fossero dediti alla distruzione di ogni oggetto con un minimo di valore, da poter rivendere per una manciata di Ryo, figurarsi privarsi di contante a portata di mano e lasciare tutto intatto.
    Di chi però?
    Forse, la risposta l'avrebbe trovata all'interno di un ufficio.
    Alla vista della scrivania, del tappeto e della libreria, nella mente del Fiore risuonò due allarmi: informazioni disponibili e trappole mortali.
    Avanzò molto cauto, passo dopo passo, con gli occhi su quella poltrona in pelle rossa dove qualcuno aveva appoggiato due pacchi, identici in aspetto e dimensione.
    Aprirli? L'Oleandro non ci pensò minimamente. Il Fiore sapeva stare al suo posto, dietro quella sottile linea di confine, poco marcata, oltre il quale si otteneva solo la morte. Nel suo seme una ruota dentata doveva fare la ruota, nulla di più e nulla di meno, con la massima efficienza e accuratezza.
    Li prese tra le mani e li mosse con estrema cautela. Erano leggeri e all'interno risuonava un sottilissimo rumore di vetri.
    Grazie al suo senso tattile sviluppato, Namae capì che erano stati lasciati lì circa quattro ore prima. [Abilità] Erano i suoi obiettivi ma il messaggio parlava di un solo pacco.
    Maledizione.
    Si guardò attorno, infastidito dall'ennesimo ostacolo da superare, mentre il suo cervello ripercorreva le informazioni ottenute alla ricerca di un criterio con cui effettuare la scelta.
    Fu in quel momento che vide la carta dell'Asso di Fiori appesa alla parete per mezzo di un pugnale.
    Qui non si scherza
    Sotto il velo di preoccupazione che tentava di ottenebrargli il cuore, Namae provò una curiosità irrefrenabile: sapeva ben poco del suo seme, dell'organigramma, della storia dei suoi boss e dei loro loschi affari, se non che la loro invincibilità provenisse in parte dalla segretezza dei loro volti e dalla capacità di saper essere astuti e ingannevoli come nessun altro.
    La curiosità uccide... Ricordò quel comandamento seppur fosse già tardi: con un ghigno stampato in faccia, il ragazzo aveva posato il suo sguardo sui titoli dei libri posti con ordine nella libreria, partendo dal basso.
    Avrebbe approfittato delle sue ampie tasche interne per portar via qualche libro interessante, compresa la carta dell'asso dei Fiori. Si servì del pugnale per farla scivolare nelle sue tasche e la stessa arma fu afferrata con le dita schermate dalla lunga manica dell'abito.
    Aveva già sfruttato la capacità dei veleni di essere assunti via contatto. Non avrebbe corso lo stesso rischio con la carta dell'asso dei Fiori.
    Quei libri tenuti così in ordine avrebbero potuto rispondere a tante delle sue domande: Chi era l'inquilino? Quali erano i suoi affari? Di cosa si occupava e quali erano le sue passioni?
    Solo che, dal momento in cui aveva notato quel piccolo lucchetto sul cassetto della scrivania, lo smemorato lottava con il forte desiderio di violarne il contenuto, mediante la forza bruta delle sue possenti braccia.
    Qualche secondo di vana resistenza e Namae fu al suo cospetto, saturo di curiosità irrefrenabile, come un tossico in astinenza davanti a una dose che potrebbe ucciderlo.
    Dentro quel cassetto dovevano esserci molti segreti.
    No, no, NOOOOO....Devo stare al mio posto... Scosse la testa, con violenza, come a voler far uscire quei pensieri stupidi dalle sue orecchia. Sentiva puzza di guai e di trappole, specialmente se avesse dovuto sfondare la superficie in legno. Era sicuro che vi fossero delle contromisure contro gli intrusi. 
    Poi giunse l'illuminazione.
    Aveva una discreta manualità e le sue dita sapevano essere precise, ma il suo pezzo forte era il saper coniugare la calma all'intelligenza, grazie alla dopamina. Non aveva gli strumenti di un ladro, ma poteva ottenerli con un escamotage.
    In un istante, alcuni dei suoi capelli divennero lunghi, sottilissimi e rigidi come barre di acciaio. [ST]
    Ne prese sei per garantirsi una scorta e iniziò a giocare con la serratura.
    Io credo nei Fiori...sono fedele...ma devo sapere...no, voglio solo diventare potente per la promessa che ho fatto...Per AME.Sussurrò, tra sé e sé, per iniettarsi coraggio mentre si stava macchiando di un peccato mortale.
    Si diede due minuti di tempo per scassinare il lucchetto e osservarne il contenuto. [Abilità + Intuito]L'utilizzatore può aumentare la produzione di Dopamina. Aumenta l'Intuito, ogni Unità di ormone utilizzata consuma ¼ Basso e concede 2 tacche di vantaggio. TS II Intuito: Viola+3

    Fallito o meno il tentativo di aprire il cassetto, con dei libri in tasca (forse), Namae prese entrambi i pacchi tra le mani e iniziò a correre a perdifiato verso il magazzino/discoteca, poco distante da "via dell'arconte 01", lasciando che il chakra lo rendesse più rapido a ogni cambio di direzione.
    Entrando da dove era uscito poco tempo prima, Namae pensò solo a raggiungere la stessa cabina nel bagno in cui era apparso dopo il salto nello Specchio.
    Agile come un gatto, a dispetto della sua stazza, egli avrebbe sgattaiolato tra le persone e i tossici che si concedevano una festa all'Esclusivo. Nel cercare di farsi spazio, il Fiore di Ame avrebbe limitato la sua forza, per evitare risse o altro, a cui non avrebbe dato corda.
    Se la toilette fosse stata occupata da qualcuno, per la prima volta l'Oleandro avrebbe dato sfogo a tutta la sua forza per sfondare la porta e sgretolare il malcapitato.
    Intanto, parte della sua mente rifletteva per capire quale dei due pacchi appoggiare davanti alla tomba di Toshiro Umezawa.






    Chakra: 94.25/100
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Lancia Spiedi × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Bende Rinforzate × 1
    • Antidoto Base × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 2
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Doppia Lama × 1
    • Proiettili Leggeri × 5
    • Spiedi × 10

    Note
    ///
     
    .
47 replies since 5/11/2017, 13:13   1516 views
  Share  
.