Il Nettare dell'Orchidea

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Febh
        +1   Like  
     
    .
    Avatar

    È colpa tua. Ratty

    Group
    Staff GdR
    Posts
    15,700
    Reputation
    +1,591
    Location
    Top Secret...

    Status
    Offline

    Il Nettare dell'OrchideaTopic


    Intrecci di Pioggia

    Kato

    Madama va benissimo, mio caro Kato. Madama Umezawa, se preferisci. Credo non siamo ancora abbastanza in confidenza da permetterti di chiamarmi Nonnina. Replicò la donna mentre conduceva la lunga e stravagante carovana, apparentemente rilassata sebbe qualunque occhio indiscreto potesse mettere un bastone tra le ruote di quel viaggio che spostava un immenso capitale da una parte all'altra del continente. Il suo tono era accogliente, ma si leggeva una venatura di sarcasmo anche quando chiese al suo nuovo asset (chiamarlo complice era decisamente eccessivo) di prendere le redini del cammello e guidare la carovana in sua vece mentre riposava. Poteri telecinetici? Bontà divina, ragazzo, se pensi che sia il potere che ho in mano sia ciò che deve spaventarti non farai molta strada nè qui nè ad Ame. Battè un dito sulla fronte. Questo è il vero potere. Ad Ame una ragazzina priva di qualunque capacità combattiva è diventata uno dei vertici dei Quadri semplicemente col suo intelletto. Se sai organizzarti e prepararti, non c'è forza che possa tenerti testa. Se un nemico è troppo forte in battaglia, devi colpirlo fuori dalla battaglia, non è evidente? Si rilassò col suo Saké, mentre tamponava con un sospiro il sangue che usciva copioso dal naso. Alle preoccupazioni di Kato, sentite o meno che fossero, fece semplicemente spallucce, un'impresa strana da vedersi vista la fisicità decisamente anomala di quella vecchietta. Al mondo, ragazzo mio, dicono ci siano molte scelte da compiere. Ma la verità è che si tratta solo di compravendite. Per ogni cosa che si ottiene va pagato un prezzo, anche se magari non è equo. Io sto solo pagando il mio. Si voltò a guardarlo con attenzione. Mi chiedo se tu sia pronto a pagare il tuo, se ne sia realmente consapevole.

    Lui quindi partì in quarta con numerose domande su Lord Goemon, che tradivano la sua evidente preoccupazione per quella transazione che ancora non era avvenuta. Una mercante abile se ne sarebbe certo accorta, e l'occhio della vecchia ardeva di cupidigia e interesse. A quanto pare no. Compravendite, come ti ho detto. Perchè dovrei rispondere alle tue domande senza avere nulla in cambio? Un tono furbo, da gatto che gioca col topo. Ma stai guidando al mio posto, qualcosa posso anche dirtelo. Goemon è una brutta persona. Se gli dai il denaro e lasci che lo spenda come vuole, allora farà quello che chiedi. Ma se gli pesti i piedi, se lo ridicolizzi, se provi a sminuirlo, allora sei morto. Il suo tono tono era mortalmente serio. Dopo qualche minuto avrebbe continuato. Hai parlato di dare e avere, ma non hai idea di quanto questo sia letterale ad Ame. Se vendi te stesso sei uno schiavo, nè più nè meno di quanto non ti senti costretto nel tuo villaggio. Alla menzione della giustizia battè le palpebre, come se non si aspettasse che lui la avesse sentita. A me importa del denaro, ragazzo. La mia giustizia è il denaro, e nonostante questo esiste qualcosa che il denaro non potrà mai ridarmi. Ma a volte col denaro si ottengono i giusti agganci per avere un minimo di compensazione. Forse più che giustizia avrei dovuto dire che col tuo aiuto dato a Goemon, io avrò la mia compensazione. Venderò la tua vita e quel sigillo per compensare la vita di una persona che non c'è più. Concluse con uno sguardo glaciale e calcolatore.

    Non commentò l'attivazione del sigillo, limitandosi ad annuire come se avesse saggiato un lotto di mercanzia, nè aggiunse altro durante il resto del viaggio.

    [...]

    Scendiamo, ora. Vedi quel pozzo? Avevano viaggiato per tutto il giorno e per tutta la notte, senza dormire e senza parlare nuovamente. Erano al limitare del deserto, ormai non più composto da dune di sabbia ma più da terreno arido e con arbusti che andavano via via facendosi più verdi. Un pozzo alla loro sinistra, evidentemente asciutto, e qualche muretto a secco resto di chissà quale insediamento di parecchio tempo fa. Verranno a ritirare la merce quanto prima, ma noi dobbiamo andare avanti. Passeremo da là. Disse la vecchia, carezzando un anello dalla gemma rossa che troneggiava tra i numerosi gioielli alle sue dita. Oltre il bordo del pozzo, a tre metri di profondità, quella che sembrava acqua rossa come sangue. Tuffati, caro. Immagino tu sappia che l'alternativa è che io ti ci butti dentro.

    Comunque andasse (difficile opporsi alla stretta telecinetica di lei) il contatto con l'acqua rossa sarebbe stato strano, più simile al superare un velo di seta incredibilmente freddo più che toccare un liquido, e prima che se ne rendesse conto, lo Yotsuki era sulla cima di un palazzo mentre dal cielo scorreva acqua incessantemente. Sarebbe finito fradicio in poco tempo. Alle sue spalle la porta da cui erano entrati, all'apparenza un semplice sgabuzzino per le scope, si chiuse dopo il passaggio di Madama Umezawa. Questa è Ame. Non mi sento onestamente di darti il benvenuto, caro. Aveva un simpatico e barocco ombrello pieno di pizzi per ripararsi dalla pioggia, e lo aveva portato a destinazione.

    Vista strana, vero? Cerco di stare lontana da qui perchè è meno efficiente controllare gli affari lontano dal campo. Ma ammetto che non amo nemmeno i ricordi che mi evoca questo posto. Se non altro avrò meno epistassi. Disse scrollando le spalle. Ti porterò da Goemon, ma prima devo sbrigare una piccola faccenda per la Regina di Fiori. Impossibile non notare l'arricciarsi indispettito della sua prominente narice quando nominò la Regina. Seguimi e non far baccano, caro. Andremo prima al cimitero a porgere rispetto a mio figlio e ritirare una cosa, quindi all'Obitorio.

    La pioggia si era stranamente diradata quando arrivarono, dopo molte scale e vicoli confondenti, al cancello del cimitero. Madama Umezawa era scura in volto. Mi chiedo perchè abbia voluto proprio questo posto per ritirare il pacco. E visto che non mi fido di quella serpe, sarai tu a prenderlo e portarlo. C'era un piccolo problema però...dal cancello proveniva una stranissima sensazioneE' attivo il Jutsu di Namae, arrivate qualche minuto dopo il suo arrivo.. Come avrebbero fatto a superarla?

    Namae
    Al contatto con la Dopamina arricchita dal chakra, la carta cambiò impercettibilmente, fino a rivelare dei versi criptici almeno quanto quelli trovati nel cassetto.
    Due cuori battono assieme anche se non dovrebbero
    Una donna piange un figlio perduto
    Una donna esulta di un padre perduto

    Un fiore freddo voleva fermarne uno
    Ora due battono contro di lei
    A destra sei col freddo. A sinistra sei col sangue

    Non c'è giusto o sbagliato
    Solo una scommessa
    Lei, o noi?

    I Fiori
    Che significato aveva quella frase? E chi la aveva lasciata? Osservando meglio la stanza avrebbe sicuramente notato una cosa: una delle scatole era meno impolverata dell'altra, quella a sinistra, come se fosse stata poggiata in un momento successivo, o fosse stata pulita o manipolata in qualche modo. Perchè? In che gioco era stato cacciato a forza? Fin troppe informazioni mancavano, ma alla fine l'Oleandro finì per uscire dal Terzo Livello.
    Era vicino alla meta, o si trattava solo di un crudele inizio? E soprattutto cosa poteva ottenere da quella situazione?

    Un vecchio era nel cimitero e aveva davanti la tomba di Ushiro Umezawa, mentre una forza illusoria spingeva le persone lontano da là. Ma lui aveva due pacchi invece che uno. Li avrebbe posati entrambi? O avrebbe scelto, come suggerito dalla carta? Ma soprattutto, era riuscito a capire chi fosse Toshiro Umezawa?

    Nel silenzio davanti alla tomba, in attesa con la dopamina in circolo, avrebbe chiaramente percepito qualcosa che non tornava. La lapide era stata smossa di recente, i segni ai bordi erano inequivocabili, come se fosse stata sollevata, e sebbene debole, appena percettibile, se la avesse toccata con la mano avrebbe sentito come la presenza di qualcosa che si muoveva ritmicamente in una pozza d'acqua al di sotto, qualcosa di piccolo, poco più grande di un pugno in un contenitore pieno d'acqua che veniva ritmicamente mossa, un grosso movimento, uno più breve, uno più grosso, uno più breve, sempre alla stessa velocità, con pause precise e nette.

    In che razza di guaio si era cacciato?
     
    .
47 replies since 5/11/2017, 13:13   1516 views
  Share  
.