Il Nettare dell'Orchidea

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  1. Febh
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    È colpa tua. Ratty

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    Il Nettare dell'Orchidea


    Epilogo di una lunga storia

    [Kato e Goemon]
    Non eri il più sveglio di Oto, eh? Nemmeno cinque minuti fa ti ho detto che sei stato furbo a non avere il Sigillo con te. Ora potrei sgozzarti e tenertelo...credi che se so della sua esistenza io non possa anche scoprire come funziona? Disse, senza che il sospetto lasciasse il suo sguardo, ma di fatto aveva avuto quello che voleva e Kato gli aveva reso un servizio in cambio della sua buona volontà. Se resterai qui dovrai imparare a fidarti di meno. Molto meno. Sarai un Fiori, ma dovrai sudarti il ruolo di Fante con qualche affare. E ti affiderò ai migliori del campo. Alla richiesta di tornare a Oto storse il naso, anche se era ragionevole. Se il Sigillo resta con me, allora puoi andare. Io in ogni caso ci guadagno. Ma prima farò verificare che non ci siano trappole o metodi di tracciamento da Lashmi. E' lei quella che si intende di queste cagate.

    Traccerò sulla tua pelle un Sigillo Maledetto fittizio, ma che agirà da lasciapassare per tornare qui e contattarci. Confermò la donna, senza mostrare alcuna irritazione per le parole del suo superiore, che osservava Kato come fosse un animale raro, così come il Maestro. Se ti aspetti che qui le cose vadano come nella tua Accademia morirai presto e male. Ma mi hai reso un grande servizio quindi lascerò correre. Ora levati dai coglioni.

    Ma Kato aveva ancora qualcosa da offrire: cogliendo la palla al balzo con l'involontario suggerimento di Goemon sulle informazioni riservate su Oto, andò a dire esplicitamente che ogni notizia, specie ora che erano fresche, sarebbe stata scambiata con un nutrito gruzzolo di ryo e, con esso, la possibilità di aprire un locale di qualche tipo. Ah, ora si che mi sembra di sentire uno che parla la mia lingua. Dovremo farci una striscia assieme quando parliamo di queste cose. Replicò con un sorriso sghembo che mal si sposava con il tic all'occhio. Era un sorriso mostruoso. Allora...cominciamo con questo. Parlami di loro. Febh Yakushi e Diogenes Mikawa. Ti darò una mancia congrua e potrai anche farti un giro con una cagnetta o due. Per quanto l'idea di accoppiarsi con una donna drogata davanti a Goemon non fosse certo allettante, sembrava che il Principe avesse deciso di intrattenersi con Kato per qualche tempo e questo esaudiva anche i desideri dell'Umezawa. E poi che razza di locale vorresti aprire ad Ame? Uno per spiegare agli Accademici come comportarsi da queste parti? HuAHuAHuAHuAHuAHuAHuA!!! Una risata strana, quasi un singhiozzo che si esaurì presto in un tosse intensa, per la quale buttò giù una manciata di pastiglie colorate tutte in una volta. Non erano certo mentine. Kato poteva tenerlo in ascolto per qualche tempo. Le guardie, va detto, non avevano riso, nemmeno fossero meri soprammobili.

    [Namae e Jaro]
    Jaro era ormai impaziente e quando fece un passo avati, trovarsi nuovamente bloccato da Namae gli fece gonfiare diversi vasi nel collo mentre digrignava i denti. Stava per protestare quando le parole dell'Oleandro lo lasciarono spaesato, senza una chiara valvola di sfogo per l'ira. Ma di che diavolo stai par..lan...? I suoi occhi si sgranarono lentamente mentre realizzava l'enormità di quello che gli stava venendo detto: Namae era dalla parte di Toshiro, aveva puntato su di lui, contando che la sua influenza bastasse poi a tenere a bada Goemon, sempre che vincesse. Fiori di prugno...ma... Il cognome Umezawa si riferiva appunto ai prugni e in quel momento Jaro realizzò tutto quello che stava capitando, ancora prima che Namae finisse di spiegarsi in maniera più chiara. E rimase immobile, gli occhi spalancati come un vecchio scienziato pazzi, tremante per l'ira e la frustrazione. La sua capigliatura poi pareva più irta del solito, nemmeno gli avessero dato la scossa.

    Tu sei completamente impazzito! Ma ti rendi conto di in cosa ti sei andato a ficcare? E ora ci stai anche trascinando me! E Lashmi! Ma Namae parlava in modo ragionevole, esponendo quella che era la sua scelta dell'orco: soffrire subito o in seguito? Se avesse avvisato Goemon e questi fosse accorso da Touya, ma troppo tardi, avrebbe avuto sia Toshiro che il lord della perdizione contro. Se non lo avesse avvisato, al massimo avrebbe ricevuto un pò di ostilità solo da quest'ultimo. E Namae fu abbastanza arguto da non nominare nemmeno la possibilità che l'Umezawa potesse perdere, così da nasconderla alla mente sotto stress del suo maestro nele vie della Pioggia. Io capisco che Goemon sia un figlio di puttana, ma questo è giocare col fuoco! E anche Toshiro Umezawa può anche presentarsi come una brava persona ma è marcio come tutti noi qui ad Ame! Non esiterebbe un secondo a uccidere Hounko se fosse necessario! Ma certo non la avrebbe mai violentata o fatta soffrire, nel suo essere criminale aveva comunque un codice, e Jaro lo sapeva. Ma comunque non la minaccerebbe come Goemon. Idem per Lashmi...ed è vicino al Joker. Era anche uno dei migliori amici del precedente Re di Fiori...lei si che ci manca....potrebbe far leva su questo per Goemon, e gli ha anche procurato un sigillo maledetto... Deglutì...ci stava seriamente pensando e dopotutto anche lui considerava la Regina un pessimo soggetto per i Fiori.

    Sollevò lo sguardo esasperato verso Namae, come a chiedere pietà per quello che stava succedendo. Ma Namae aveva ragione: abbassare lo sguardo e seguire gli ordini senza far niente significava solo agire da stupidi. C'era da scegliere con chi schierarsi. E lo fece.
    Colpisci. Ma non farmi saltare i denti.

    E chiuse gli occhi.

    [Epilogo]
    Il palazzo di Touya prese fuoco quella notte e dopo alcune ore dalle ceneri nacquero numerosi alberi di prugno. Priva di un braccio e di un occhio, la Regina di Fiori era stata vista fuggire, inseguita, senza più appoggi e compagni: a uno a uno Toshiro Umezawa li aveva fatti passare dalla sua parte con un lento e continuo lavoro per mesi. Isolata dal suo entourage e privata dei suoi uomini più vicini, sguinzagliati dietro alle copie del precedente Asso per tutta Ame, il Fiore Artico era caduto facilmente vittima del Poeta Toshiro Umezawa. Forse era fuggita con la sua stessa vita, ma spezzata in più modi, e certamente aveva lasciato ad Ame il suo titolo.

    Ben pochi la avrebbero rimpianta.

    A dirla tutta nessuno.

    Quando Lord Goemon scoprì quanto era accaduto era già troppo tardi, ma mentre stava per scatenare la sua ira sulle due guardie del corpo (e probabilmente avrebbe presto rivolto le attenzioni a Namae e Hounko), ecco che una visita del nuovo Asso, Toshiro Umezawa, lo avrebbe interrotto. Pochi sanno cosa si dissero, ma i più informati ritengono che nella stanza ci fosse una terza persona, forse il misterioso Joker. L'unica certezza era che Lord Goemon appariva estremamente turbato e quella sera spezzò le ossa a dieci ragazze durante un rapporto carnale, dopo aver consumato dosi triple delle sue solite sostanze. Un pò per scaricarsi. Un pò per festeggiare. Con la produzione del Tuono Maledetto, la nuova droga sintetizzata da fonti misteriose, gli incassi dei Fiori erano aumentati del 30%, inoltre la sostanza aveva la strana tendenza a rendere più sottomesso chi la assumeva, rendendolo più forte e veloce ma anche terribilmente più incline a obbedire a chi gliela aveva somministrata. Un affare molto grosso.
    Due mesi dopo Goemon aveva scalato i ranghi, diventando la nuova Regina di Ame, e nessuno avrebbe mai pensato di fare battute al riguardo (il sesso non aveva nulla a che vedere col titolo, solo esterni alla Pioggia potevano pensarlo), ma il titolo di Asso restava saldamente in mano al Principe Toshiro Umezawa.

    Hounko stava imparando molte cose dalla vecchia Umezawa, che la aveva presa assai in simpatia, e aveva anche imparato come riconoscere diversi tipi di the ed escludere i veleni principali, oltre ad essere passata dalle sempre utili pratiche dello scasso per arrivare a studiare come gestire i conti, sopratutto quelli neri, e organizzare i magazzini.

    Namae qualche volta le faceva compagnia, ma dopo la "missione" era stato piuttosto impegnato. Un mese dopo il ritorno dell'Umezawa era stato invitato da questi in un locale abbastanza centrale ad Ame, un bar dove spesso si riunivano membri dei Quadri in cerca di divertimento, e anche qualche straniero, soprattutti dai territori più occidentali come il Paese dell'Orso o della Stella. Dopo una serata in allegria con il Poeta, che si rivelò un eccelso conoscitore di bevande alcooliche, al momento di andare via gli venne posata un'orchidea davanti e una boccetta di inchiostro, con un contratto. Quella penna dalla foggia atipica serviva per accettare la proprietà di quell'immobile: il Nettare dell'Orchidea. Una base per spaccio e sostanze alcooliche che l'Oleandro avrebbe dovuto gestire al meglio delle sue capacità come Fante di Fiori e persona di fiducia del Principe Toshiro Umezawa. E tutti sapevano che avere un luogo del genere era il primo gradino per diventare Principe a propria volta.

    Kato Yotsuki, spogliato del suo sigillo, al posto del quale era stato lasciato un falso molto credibile ma assolutamente privo di potere, era uscito da Ame sotto mentite spoglie. Raggiunto il Paese del Vento avrebbe potuto riprendere il viaggio verso Oto, dove avrebbe inventato qualcosa riguardo l'esito della missione per cui era stato inviato.
     
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