Il Nettare dell'Orchidea

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    Kato si sarebbe svegliato nell'esatta posizione in cui si era appisolato per effetto dell'illusione. La sera prima non era andata proprio come previsto poiché di Hugo non aveva trovato tracce; Suna era enorme e senza un indirizzo da cui partire sarebbe stato come cercare un ago in un pagliaio. La sua scappatella notturna, tuttavia, non sarebbe passata inosservata da chi di dovere...lasciando il covo, il ninja aveva solamente corso dei rischi, rischi che non poteva immaginare gli avrebbero causato non poche rogne.
    Ad ogni modo la situazione nel covo sotterraneo era rimasta invariata: i tre vincitori vennero acclamato dalla pletora di ladruncoli come degli eroi e avrebbero riservato loro la prima scelta sul ricco banchetto della colazione. Non avrebbero dovuto rimpinzarsi troppo perchè l'incontro con la nonnina era imminente e si narrava che lei avesse sempre qualcosa di speciale da offrire ai suoi pargoli più meritevoli. Prima che il silenzio calasse sulla struttura, l'otese era riuscito a raccogliere frammenti di informazioni interessanti; quell'attività a delinquere andava avanti da almeno quattro anni e facendo un rapido rapporto con la cifra raccolta quel mese, sarebbe risultato lampante si trattasse di un giro di affari da milioni di ryo. Il clima familiare non doveva ingannare riguardo l'efficienza di quella macchina produttiva: i ragazzini non erano registrati all'anagrafe, quindi formalmente non esistevano per il villaggio e il covo sorgeva sotto un'immobile abbandonato e la pratica per la sua demolizione veniva periodicamente procrastinata per problemi di natura burocratica. Quanto alla gestione del lavoro il meccanismo a premi invogliava le piccole formiche operaie a lavorare energicamente e Kato aveva già intuito che tra di loro ci fosse qualcuno che sapesse cosa realmente stava accadendo. Gurai non smise di squadrarlo fin quando un gruppo di uomini [Gregari, energia Blu] non aprirono un passaggio segreto nello sgabuzzino per prelevare i tre del podio e condurli al piano di sopra; era una situazione particolare da affrontare per il guardiano in quanto con a sua apparizione col botto aveva attirato attenzioni ma non poteva farsi scoprire se voleva arrivare fino in fondo a quella storia.

    " Da quale quartiere di Suna hai detto di venire ? "


    Gli chiese il numero uno mentre prendevano a salire una ripida scala a chiocciola. Lo spazio era angusto e avevano due uomini armati davanti e due dietro, forse agire il quel momento non era una scelta saggia, soprattuto considerando che per arrivare dalla padrona di casa vi erano diversi meccanismi di sicurezza da superare. Due porte rinforzate [Pot 20, Durezza 4] avevano un tastierino numerico per lo sblocco e le guardie sarebbero state ben attente a non far veder i codici ai tre monelli. Erano all'interno di quella che doveva essere una casa abbondata e diroccata, almeno vista all'esterno, ma in realtà all'interno lo stile era opulento e barocco: candelabri dorati, enormi specchi e tappeti pregiati...insomma la villa di un riccone.

    BwG97wC

    Per l'ultima stanza la procedura era un po più complessa; uno degli uomini infatti disse:

    " Scrivete il vostro nome qui. Se non lo avete o non sapete scrivere basterà un segno e che vi concentriate sulle vostre esperienza di vita. "

    C'era una pergamena e una penne d'oca con l'inchiostro. Quella procedura era obbligatoria e Kato avrebbe intuito si trattasse di una qualche genere di jutsu mentale, roba da interrogatoria ma molto, molto più raffinato.
    In realtà qualunque cosa avesse scritto su quel foglio lo shinobi accademico, la porta del salone si sarebbe aperta anche per lui e finalmente avrebbe potuto vedere le sembianze della fantomatica nonnina.

    Zeniba

    " Entrati bimbi miei, entrate! "

    La voce era soave e accogliente. Posò la tazza di thè che aveva in mano e invitò i tre a sedersi sui giganteschi cuscini che aveva a terra, dove c'erano giochi e dolciumi di ogni tipo. Quindi si scostò anche lei dalla scrivania e si inginocchiò a terra insieme a loro mostrando un'agilità del tutto anomala per una donna della sua età.

    " Mi hanno detto che siete stati bravissimi ieri! Bravi ragazzi miei, mi rendete sempre orgogliosa di voi! Tamasezi cosa mi dici? Questa è la seconda volta che vinci no? Dimmi, come va in casa? Avete tutto quello che vi serve? "

    " Uuuh si nonnina! E' tutto perfetto! La vita è così bella ora! "

    La gioia nei suoi occhi era indubbiamente genuina, dopo i primi anni di vita passati ad elemosinare un tozzo di pane per sopravvivere ora che aveva la pancia piena e una famiglia non gli sembrava vero.

    " Bene bene. E tu Gerui cosa mi dici? Ormai stai diventando grande, mica ti starai annoiando? Possiamo iniziare a fare sempre più affidamento su di te, vero? Tieni, assaggia una di queste..."

    Lui non se lo fece ripetere due volte, aveva già provato quelle caramelle e sognava di riassaggiarle da giorni. Rispose con un semplice cenno del capo all'anziana donna che gli scompigliò i capelli per gioco...era evidente come lei stesse giocando con il suo desiderio di diventare grande per manipolarlo a suo piacere. Quindi, con il primo ragazzino a giocare sul tappeto e il secondo in preda ad una qualche sorta di visione [Tonico Allucinogeno: Crystal meth] per effetto del dono della donna, quella si dedicò infine alla new entry, esordendo con un grande sorriso [Recitazione]:

    " E chi abbiamo qui?! Non è mai accaduto che al primo giorno un bambino riuscisse a vincere il premio! Devi essere un portento! Qualunque storia ti abbia portato qui sappi che io sono qui per aiutarti e per renderti felice! Se te la senti, raccontami un po di te...Prendi una di queste, quella al limone è la migliore hihihi "

    Aveva un modo di fare ammaliante, persino il suo profumo sembrava riportare con la mente a momenti felici [Odore d'Infanzia], e d'un tratto Kato si sarebbe ritrovato a volerle bene e fidarsi delle sue parole. Ecco cos'era Yuufuku Umezawa, sensitiva ed erborista famigerata, una donna pericolosa che in passato era stata in grado di piegare al suo volere anche i più temibili nukenin di Ame...figuriamoci dei semplici "mammocci" senza famiglia.

    :::

    Nella villaggio dove non smette mai di piovere, Namae aveva abbandonato proprio sul più bello il barista il quale, ormai perso, disse quasi piangendo al suo seduttore anch'esso non proprio lucido a cause del jutsu di Fyona:

    " Finirò nei guai per questo; spero tu sia puntale..."

    Sentì le dita del trans infilarsi nella tasca dei suoi pantaloni accarezzandogli la coscia e sfiorandogli il membro. Quindi si lanciò all'inseguimento.
    Seguì la ragazza, che non sembrò accorgersi della sua presenza, e riuscì a seguire gran parte della discussione con l'insolita creatura la quale, in pratica, si fece beffe dell'operato della donna rivelando che non l'avrebbe aiutata nei suoi scopi. Quindi il Fiore fece la sua scelta, decidendo di percorrere la via delle Picche piuttosto che quella più pericolosa (ma certamente più diretta) dell'affascinante donna dai tacchi alti.

    png

    Ijinowarui hito, dopo pochi minuti di cammino, si lasciò avvicinare dal Fiore senza farsi trovare troppo guardingo; che sapesse chi fosse l'Oleandro di Amegakure?

    " So perfettamente chi sei. Gestisco i rapporti del principe delle Picche, con chi credi di parlare?! Vediamo, cosa ci fa un pesce piccolo come te nel Terzo Livello? "

    L'evocazione-maiale sembrava sapere il fatto suo e ascoltò con orecchio teso ciò che il nukenin aveva da dire. Con grande disappunto del Fiore, la tarchiata creatura non potè frenarsi dal grugnire rumorosamente udendo quella proposta pronunciata forse con troppa fretta:

    " OiNK oInk buahbuah Oink Scusami ma si vede che sei ancora un pesce fuor d'acqua in questo stagno! Kansoshita dici? Se hai seguito Fyona, sei appena uscito dal suo locale ahahaha OInK! Occhiaie fino alle ginocchia, colorito da morto, capelli a caso...hai presente? Invero credo sia la persona più facile da trovare di tutta Ame! Il problema è che quell'uomo ha un linguaggio tutto suo, si diverte a giocare con le persone, ed ha acquisito talmente tanto potere da essere fuori dal controllo del vostro stesso Seme! "

    Probabilmente Taiyo non si sarebbe mai aspettato di sentire quelle parole; davvero era stato appena fatto fesso da quel ragazzino?!

    " Spero vivamente tu non abbia ancora avuto modo di parlare con lui perchè da quello che so non da mai una seconda occasione. I Fiori devono aver speso un bel gruzzolo per scoprire dove si sarebbe tenuta la festa, questa volta. L'Esclusivo (Haita-teki), così si chiama il locale di Kansoshita, è itinerante nel Terzo Livello...vi entrano solo clienti fidelizzati, su invito o disposti a pagare un mucchio di ryo. "

    Spense la sigaretta consumata per poi accendersene immediatamente un'altra. Quindi riprese a camminare nella stessa direzione di prima, continuando a parlare con Namae:

    " Non mi interessano le tue droghe, noi evocazioni siamo più resistenti degli umani a questo genere di sostanze. Se vuoi davvero l'aiuto del mio padrone, solo parlarci ti costerà due sacchi (2000 ryo). Come ho detto a Fyona, nelle faccende dei Fiori non vogliamo entrare a meno di casi eccezionali; lo spaccio è un topic che scotta e noi non agiamo in questo settore. Se accetti e hai i soldi con te posso teletrasportarci...quanto tempo ti rimane? "

    L'Oleandro era difronte un altro bivio: poteva sperare di tornare indietro e trovare ancora il ragazzo, magari sarebbe riuscito a farsi dare il suo pacco chiudendo quella storia o magari avrebbe potuto sfruttare il barista, che sembrava aver abboccato all'amo grazie ai suoi ormoni. E ripensando proprio a quei frangenti, ora che poteva ragionare a mente lucida, Namae si sarebbe accorto di quanto fosse stato sciocco: si, perchè una carta ninja era stato messa nella sua tasca! Le scritte di chakra erano ancora visibili ma ci voleva la giusta chiave per sbloccarne il contenuto:

    CITAZIONE
    2-4-1 4-5-2-2 ' 1-3-3-5-4-5-5 Z-K

    Se avesse risolto quell'enigma, forse, sarebbe finalmente trovato la soluzione al suo problema. L'alternativa era sborsare subito e ti tasca sua quella grossa cifra e affidarsi al principe delle Picche. Gli rimaneva solo mezz'ora di tempo e il porco voleva una risposta subito...



    CITAZIONE
    OT/ Cube sei da Yubaba :guru: Occhio a come ti muovi che avrai capito sei al cospetto di un big di Ame.
    Roro per te indovinello alla Gene, se non riesci a risolverlo puoi o pagare o provare a tornare indietro...ma occhio che hai poco tempo! /OT

    Tonico Allucinogeno: Crystal meth [2 dosi]
    Villaggio: Personale
    Ingerire il tonico causa, dopo due round round, una forte sensazione di euforia e piacere. Causa scoordinato e stordimento. Gli effetti durano tre round un'ora ogni dose assunta. Genera dipendenza ed assuefazione.Tipo: Supporto-Supporto
    Dimensione: Minuscolo
    [Da chunin in su]

    Profumo d'Infanzia
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Nessuna
    L'illusione si attiva entro 2 metri dall'utilizzatore, qualora percepito il suo odore. La vittima rivivrà nella sua mente un ricordo felice legato all'infanzia placando qualsiasi sentimento di risentimento o sospetto verso l'utilizzatore; la vittima sarà ben disposta verso l'utilizzatore. L'efficacia è pari a 40.Tipo: Genjutsu - Tameshi
    Sottotipo:
    (Consumo: QuasiAlto)
    [Da chunin in su]
     
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    Purtroppo la ricerca di Hugo non diede alcun risultato positivo e dire dove era finito quel furfantello sarebbe stato quasi impossibile. D’altra parte però ero riuscito a crearmi un piano di riserva, un paracadute con le mie evocazioni e il posizionamento dei sigilli esplosivi. Allo stesso tempo parlando con i ragazzini lì presenti raccolsi informazioni alquanto interessati. L’attività procedeva da lungo tempo e con molto profitto. Sostanzialmente il guadagno che si ricavava da quei piccoli furti era minimo ma se sommati a tutti i ragazzi e tutti i giorni la quantità di soldi che circolava in quelle mani era assolutamente importante. Insomma, ero finito al centro di un sistema ben oliato e pensato e di sicuro non sarebbe bastata l’azione di un singolo Ninja a rovesciare quella organizzazione. E di certo non era mia intenzione farlo. In mente in realtà avevo ben altri piani.

    Così quando venni svegliato mi resi conto che noi bambini non eravamo di certo soli in quel posto. Un passaggio segreto connetteva quella sorta di asilo nido criminale ad un sistema più complesso. Un secondo covo, o direttamente il passaggio verso la nonnina. Nel momento stesso in cui ci venne richiesto di seguire gli uomini armati il primo della classifica si rivolse verso di me, ponendomi una domanda alquanto insolita vista la situazione. Lo squadrai dall’alto al basso, un po' sorpreso: - Perché questa domanda? – controbattere ad una domanda con un’altra domanda era un comportamento tipico di un bambino, quello che invece restava da vedere sarebbe stata la sua successiva risposta. Era anche lui un lupo travestito da agnello?

    Comunque il percorso si fece sicuramente più interessante perché dovemmo superare alcune porte blindate e chiuse con un codice e ad un certo punto finimmo in quella che si poteva definire una dimora sfarzosa e dal tocco decisamente barocco. Che poteva essere direttamente la zona in cui risiedeva il capo di quella organizzazione? Un membro diretto di Ame? Infondo la spia ci aveva avvisato di questa possibilità.

    Il momento prima di entrare la guardia ci diede un ordine molto preciso. Dovevamo apporre una sorta di firma, e allo stesso tempo pensare ad un momento della nostra vita. Difficile dire il perché di quella procedura ma di certo richiamò la mia attenzione. Si trattava di qualche trappola? Di un funjustu? Complesso da rispondere e altrettanto rischioso da scrivere, ciononostante non avevo scelta. O avrei iniziato a combattere, senza alcuna certezza, o sarei stato al gioco.

    Perciò avvicinandomi al libro avrei scritto, simulando una certa difficoltà, il mio falso nome, Shinky, e allo stesso tempo come esperienze di vita mi sarei fortemente focalizzato su tutto ciò che avevo passato nella figura di ladruncolo di nome Shinky. Nell’avere fregato i ragazzi, nell’avere scalato la classifica e in parte nel non essere stato in grado di ritrovare Hugo. Insomma, esperienze semplici e recenti.

    Poi giunse il momento centrale. Entrammo, le porte si spalancarono e vidi davanti a me la nonnetta. La persona a cui tutti i bambini ambivano e a cui aspiravano di ottenere un incontro. Rimasi in silenzio, con entrambe le mani in tasca, mentre osservavo i regali che aveva preparato ai vincitori di quella competizione. Al primo bambino la nonna assegnò una caramella che dava l’idea di essere tutt’altro che solo gustosa per via dello zucchero… mentre il secondo cadde in una sorta di tranche, dettata da qualche effetto psicotropo nel migliore dei casi.

    Dunque venne il mio turno e la prima cosa di cui venni a contatto fu il suo profumo. Un profumo importante, un profumo di casa. Di momenti spensierati che trascorrevo con la mia famiglia… ancora quando ne avevo una. Mio padre mi amava, come un vero genitore. Infondo al Dojo non avevo di che preoccuparmi.

    - Kato, sei la gioia della mia vita. Insieme a tuo fratello. –



    Sorrisi, quanto ero contento nell’udire la sua voce. Quando era bello vederlo sorridere.

    Ma perché stavo pensando a quei ricordi? Perché, in missione, mi sovvenivano questi pensieri? Mi guardai attorno, cercando una motivazione. Quella nonnina non poteva essere lei, no. Era difficile da credere… era così rassicurante. Così tranquilla. Non poteva fare male nessuno. Ma allora perché quei bambini erano persi nel loro mondo? Perché volevano così tanto quelle caramelle? Perché volevano così tanto vedere la nonna? Perché il loro volto era così assente?

    Mi trovavo in missione, stavo agendo sotto copertura. Non potevano esserci giustificazioni sensate a quei ricordi. Io… ero stato fregato. Da chi era difficile dirlo ma una cosa era certa, non era una situazione normale e non potevo di certo continuare in quelle condizioni. Non era per quello che mi ero spinto fino a quel punto. Non era per quello che avevo scelto di rischiare tutto e confrontarmi con Ame. Avevo uno scopo e una volontà ben precisa e ora che si presentata l’occasione non potevo lasciarmela fuggire. Così incrociai le mani ed eseguii il rilascio su me stesso. Non poteva che essere l’effetto di una illusione. Il suo profumo, quel profumo, l’effetto sui bambini… era lampante. Dovevo rompere quella malia. [Rilascio]Consumo 4 Bassi, Potenza 40


    Rilascio - Genjutsu Kai
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre (1)
    L'utilizzatore può deflettere genjutsu usando 2 slot tecnica. L'utilizzatore deve essere consapevole di essere sotto l'influsso di un'illusione o la tecnica non avrà effetto. Il Rilascio riduce l'Efficacia fino a 15 per grado e interrompe sempre il Mantenimento dell'avversario. Un Genjutsu senza mantenimento vedrà la sua Efficacia decadere di 20 ogni round a partire da quello seguente all'interruzione, e si dissolverà quando viene e azzerata. È possibile sfruttare i danni subiti volontariamente per aumentare l'efficacia del Rilascio, senza costo in chakra. Ogni leggera subita incrementa di 10 l'Efficacia; status Leggeri aumentano di 10 l'Efficacia, a status Medio di 30, status Gravi di 60. È possibile sommare l'Efficacia con un'altra persona se utilizzata insieme.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: ½ Basso ogni 5 d'efficacia )
    [Efficacia Massima Rilasciata: 15 per Grado]
    [Da studente in su]


    Se fossi riuscito a liberarmi ormai per me non c’era più motivo di nascondere la mia professione e prendendo per primo la parola avrei cercato di anticipare la nonnina: - Siete in pericolo, Nonnina, e queste illusioni non potranno difendervi da ciò che vi attende. Sono qui per negoziare. Ho alcuni interessi e mi piacerebbe dimostrarmi volenteroso e ben disposto. Dimostrare la mia fiducia non solo con le parole, ma anche con dei fatti.– probabilmente avrei lasciato interdetto l’illusionista – Tuttavia non posso parlare apertamente, fintanto che orecchie indiscrete potranno udire i nostri discorsi. Posso parlare liberamente? – avrei voltato lo sguardo verso i bambini. Se mi avesse assicurato che ci non sarebbero stati problemi avrei continuato – Sono un Ninja Accademico. E mi piacerebbe parlare con chi gestisce direttamente questo giro d’affari. Ho una proposta che sono sicuro andrà bene ad entrambe le parti, me come persona singola e lei, come rappresentate di Ame. Non ho alcuna minima ostilità nei suoi confronti, se non quella di preservare la mia incolumità al momento. Glielo posso garantire – forse avrei attirato la sua attenzione proferendo la parola Ame. Comunque una volta che avessi ricevuto una risposta positiva da quella donna, se fosse stata effettivamente lei a capo di quel covo – Occhi pericolosi hanno puntato la sua attività. Persone come il Kokage hanno ricevuto informazioni molto specifiche su come e chi gestisce questo giro d’affari. La dimostrazione è che, senza la minima difficoltà, sono arrivato qui davanti a lei. Siamo venuti a sapere che un membro di spicco di Ame sta agendo qui a Suna. Potrebbe essere lei, o una sua controfigura. Comunque io sono stato mandato per indagare su questa organizzazione ma francamente i miei interessi personali superano largamente quelli del mio Villaggio. Per quel che mi riguarda ho una proposta da porre: mi consenta di ottenere un colloquio con una persona specifica di Ame. Un colloquio che non riuscirei ad ottenere in nessun altro modo se non attraverso il tramite di un vero affiliato di Ame e io, da parte mia, le dovrò un favore. Potrei riferire al Kokage di aver in qualche modo contrastato la sua attività, così da farle guadagnare tempo mentre lei pianifica le sue azioni e agisce indisturbata… giacché io non sono che un semplice avanguardia. Tutto dipenderà dalla mia risposta e rapporto al Kokage. E in un’attività criminale come questa la discrezione è fondamentale. In ogni caso se ha qualche altra idea sarò di ben lieto di ascoltarla. Non ho motivo di tradirla, francamente l’unico qui presente che sta rischiando tutto è il sottoscritto. Ma allo stesso tempo sono sicuro che non avrebbe senso per lei, o per chi la comanda, perdere un’occasione del genere. Cosa ne pensa? – si, ero pazzo e stavo rischiando tutto con una sconosciuta. Ma avevo in mente un piano ben specifico e per arrivarci dovevo guadagnare il favore di qualche capoccia di Ame.

    In ogni caso se avesse accettato la mia proposta avrei terminato il discorso: - Il mio nome è Kato Yotsuki e sono un Chunin di Oto. Voglio ottenere un incontro diretto con Lord Goemon. – già, la nemesi di Oto.



     
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    L'ancora di salvezza della barista


    Chapter V - Amegakure Terzo Livello



    Namae permise al trans di far scivolare il proprio braccio all'interno del suo abito nero.
    Le dita affusolate e ben curate della donna sfiorarono il ventre e l'inguine del Fiore, preda a sua volta degli ormoni rilasciati da Fyona.
    Alla provocazione carica di malizia seguì una frase che lo smemorato non capì appieno.
    Con la vera donna che si allontanava sempre di più, Namae avanzò verso l'uscita posteriore chiedendosi come mai la barista si ritenesse nei guai senza aver fatto nulla. Le risposte che aveva fornito allo smemorato erano state pagate con i ticket consegnati dal tipo strambo.
    Aveva rivelato qualcosa che non avrebbe dovuto? Come l'invito alle 17? Le perplessità nacquero e morirono senza ricevere alcuna risposta.
    Ora che aveva scelto quale strada intraprendere, vi era altro da fare e di cui preoccuparsi.

    [...]



    L'incontro con l'evocazione umanoide non iniziò nel migliore dei modi.
    La sua presentazione fu considerata come una mancanza di rispetto nei confronti del signore delle Picche di cui era servitore. Sapeva esattamente chi Namae fosse e quest'ultimo non ne fu sorpreso.
    La notizia della caduta dell'Inu no Shonen e dell'uccisione del Principe Kagemashira per sua mano (e non solo) era rimbalzata in ogni angolo dei bassifondi di Ame. Si vociferava che i sottoposti più vicini a Lord Goemon avevano iniziato a prendere sul serio quell'anonimo ninja che trascorreva le sue giornate a testare veleni e ormoni. Forse persino il Principe della Perdizione aveva spostato la sua lente d'ingrandimento su colui che si faceva chiamare l'Oleandro. Ciò nonostante, quest'ultimo non aveva ricevuto alcuna risposta alla richiesta di un incontro diretto con il signore che serviva ormai da tre anni.

    jpg
    Cosa? Non riuscì a nascondere la collera quando la Picca gli rivelò che Kansoshita fosse proprio quel tipo strambo che aveva adocchiato nella pista da ballo. Non poteva sopportare l'idea che quel bastardo si fosse preso gioco di lui in una missione così importante.
    Non ci voleva un genio della criminalità per intuire che il compito che aveva ottenuto andava al di là della sua comprensione, al di là del classico lavoretto per Lord Goemon.
    Tanta fu la rabbia che solo la dopamina permise allo smemorato di mantenere il controllo delle sue emozioni. Chissà se l'interlocutore fosse stato in grado di notare il mutamento istantaneo dei lineamenti facciali dell'Oleandro.



    E il tuo Principe può farmi avere un secondo incontro, immagino. Aveva già pensato di ritornare indietro sotto Henge. La sua mente fredda e concentrata per effetto della dopaminaDopamina: L'utilizzatore può aumentare la produzione di Dopamina. Aumenta l'Intuito, ogni Unità di ormone utilizzata consuma ¼ Basso e concede 2 tacche di vantaggio. L'utilizzatore sarà estremamente calmo, annulla e viene annullato dalla furia di Adrenalina. Iniettare potenzia l'Intuito. Iniettare Adrenalina velenosa da malus in Intuito e Riflessi.

    1/4 Basso -> intuito Viola+2
    gli suggeriva di restare calmo e scegliere la strada che meno lo avrebbe esposto.
    Se quel tizio dai capelli arruffati sfuggiva al controllo dei suo stesso seme, nelle sue feste esclusive - in cui si entrava solo su invito - dovevano esserci jutsu in grado di svelare ninja sotto copertura. Unendo le parole della barista e della Picca capì perché quello strambo individuo poteva permettersi di agire indisturbato e ostacolare una missione della sua stessa organizzazione.
    Sposta una montagna di soldi. Pensò con una forte nota di invidia. Gli affari di Namae erano in crescita ma le sue poche vendite avvenivano solo fuori Ame.
    Alla notizia che il suo seme avesse pagato per avere informazioni su un suo membro, l'Oleandro scosse la testa, deluso.
    Aborriva al concetto di soldi, potere e denaro per il proprio tornaconto. Nato e cresciuto nella città in cui il sole era visto come un segno di sciagura, Namae sapeva di essere stato cresciuto, prima dell'amnesia, con l'idea che fosse Ame, e solo lei, la ragione di ogni affare. Forse era giunta l'ora di fare pulizia di criminali sunesi, fogliosi e otesi dentro le mura della Pioggia, poco interessati al destino del villaggio rinnegato.


    In un lampo si giunse alla trattativa. Rifiutati i suoi prodotti, la Picca chiese ben 2000 Ryo, come anticipo, per un incontro con il suo Principe.
    Namae reagì con un bieco sorriso.
    Eliminata l'idea dell'Henge, rimanevano solo opzioni destinate a fallire e il tempo concesso scarseggiava. Riusciva a sentire lo scorrere dei secondi tramite il rumore delle gocce d'acqua che s'infrangevano sul suo cappuccio.
    Possedeva una cifra simile ma non lì con lui. Tornare a casa era fuori discussione. Doveva contrattare un prestito, indebitarsi con qualcuno che probabilmente si muoveva nel ramo delle estorsioni. Ebbe un conato di vomito all'idea di legare il suo futuro con l'uomo-maiale.
    Infilò la mano destra in tasca per controllare quanti Ryo avesse a disposizione in quel momento.
    Con enorme stupore, le sue dita afferrarono una carta ninja.
    E questa? Rettangolare e interamente bianca alla vista, su quel foglio erano stati tracciati alcuni numeri, visibili solo dopo aver fatto fluire il chakra tra le fibre.
    CITAZIONE

    2-4-1 4-5-2-2 ' 1-3-3-5-4-5-5 Z-K


    Il barista. Sgranò le palpebre. Mi ha lasciato un messaggio criptato! Non ci poteva credere.
    E se quella tizia era sull'orlo di una crisi di pianto con la dose di dopamina in circolo significava che quel messaggio rivelava qualcosa di importante, qualcosa che non doveva essere rivelato pena la morte...come la risposta che stava cercando.
    Dove posso trovare il pacco? Kansoshita aveva deciso di mantenere l'anonimato e di giocare con lui dirigendolo verso qualcuno obbligato a rispondere a sole due domande.
    Lui si era lasciato influenzare come un pollo dalle parole del "gestore della discoteca" e aveva chiesto dei corrieri di Kansoshita e chi avrebbe potuto aiutarlo ad avvicinarsi a lui. Fu un caso se proprio in quel momento era stato vittima del genjutsu di Fyona?
    Stupido Namae. Posò nuovamente lo sguardo sulla carta ninja. Devo essere puntuale...riguarda il pacco, ne sono certoPensò, così convinto da scacciare la Picca quasi in malo modo.
    2000 Ryo per iniziare? Senza offesa ma posso ritenermi soddisfatto delle informazioni che mi hai passato gratis. Buona serataSi accese una sigaretta con la mano libera.
    Porti il mio saluto al vostro Principe e al vostro Asso. Non rivelò il nome di Ru-Wai solo per puro caso. Namae non era a conoscenza della segretezza degli Assi all'interno dei rispettivi Semi. Tre anni prima era stato proprio il Mercenario a mostrargli la carta dell'asso di Picche.
    Girò i tacchi e tornò indietro, verso la discoteca, con lo sguardo fisso sulla riga di numeri compresi tra 1 a 5.
    Non amava gli indovinelli e gli enigmi soprattutto nelle situazioni dove il tempo è ciò che decreta il successo o il fallimento di una missione.
    Con la dopamina che veniva rilasciata con regolarità al fine di mantenere l'ansia sotto controllo, Namae intuì al volo la presenza di un legame "a doppia corsia" tra i numeri e le lettere.
    E non può aver usato solo cinque lettere per scrivere questo testo...poi la Z e la K? cosa sono? Quell'angelo sceso dal cielo, dai capelli verdi e sguardo da macho, non si meritava le sue maledizioni per averlo costretto a risolvere un enigma.
    26 lettere dell'alfabeto...uno due tre quattro e cinque...se la cifrazione si ripete copro ogni lettera tranne la Z...che potrei dire sia zero. Fece vari tentativi, partendo dall'ipotesi che quei due 2 sulla seconda parola fossero due L.
    E chi mi dice se quel 2 è una L o un altra lettera che è assegnata al 2. Trascorsero i tre minuti più lunghi della sua vita. Ebbe l'illuminazione quando pensò, per puro caso, a come avrebbe costruito lui un enigma.
    CAZZO CI SONO! Esclamò ad alta voce. La donna non era una semplice barista.
    Non è sufficiente avere la chiave di decriptazione per avere il messaggio. Così sarebbe troppo semplice. Metti caso che qualcuno ora mi uccida e prenda possesso del bigliettoSi guardò intorno, con fare guardingo. Lui trova la chiave e conosce il contenuto del messaggio? No...deve conoscere Ame per avere la soluzione! E aveva ragione perché a ogni numero corrispondeva ben cinque lettere e doveva essere lui a sceglierle in modo da avere... un indirizzo!
    Dopo vari tentativi sulla terza parola, Namae ebbe la soluzione:
    VIA DELL'ARCONTE 01.

    jpg



    Allontanandosi dalla discoteca si era accorto di essere al Secondo Livello e lì non vi era vicolo o cunicolo che non conoscesse. Quella via dal nome strano era poco distante dal magazzino. Costruita una mappa mentale, Namae corse a perdifiato verso l'indirizzo fornito dalla barista. [Velocità: Viola]

    Giunto a destinazione , con i sensi sempre in allerta e il cuore che batteva a mille, l'Oleandro sperò di trovare facilmente il suo pacco. [Abilità]Percezione 6
    Se non lo avesse trovato, sicuro di essere nella via giusta, il Fiore avrebbe iniziato a perlustrare ogni numero civico, correndo come un forsennato. Doveva farcela!






    Chakra: 96.25/100
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Lancia Spiedi × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Bende Rinforzate × 1
    • Antidoto Base × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 2
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Doppia Lama × 1
    • Proiettili Leggeri × 5
    • Spiedi × 10

    Note
    ///
     
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    I due protagonisti di questa storia non sapevano quanto i loro destini fossero intrecciati; le due trame che stavano percorrendo e le scelte che stavano prendendo non facevano altro che avvicinali poichè il dominio dei Fiori era così vasto da poter ricoprire l'intero continente e tale da riuscire a legare una vecchia rigattiera di Suna con il locale più esclusivo del Terzo livello di Ame...


    Siamo nel trentunesimo anno dopo la fondazione dell'Accademia. La situazione nel villaggio della pioggia perenne è la stessa da tempo ormai, il Joker è sparito e i Semi sono allo sbaraglio, guidati da Re e Regine avidi di potere e liberi di sconfinare dai domini di competenza prestabiliti dal Mazziere in una qualche era passata. In assenza dell'arbitrio capace di tenere le redini del gioco, nukenin e malfattori da ogni dove stavano facendo del Primo livello del villaggio una pericolosa bolgia, molto di quanto normalmente era da sempre stata ad Ame. Il caos tuttavia, stava permeando anche ai piani più alti della gerarchicha sociale, in luoghi più segreti e con attori ben più importanti: Toshiro, l'Asso in carica dei Fiori, vedeva il suo narcotraffico minacciato dalle mire espansionistiche dei suoi egregi colleghi, in particolar modo i Cuori, i quali ben conoscevano l'entità del businness a diversi zeri che le droghe erano in grado di generare.

    el9pN7v

    " Mi hanno detto che ti sei fatta valere l'altro giorno...molto bene, Touya, avrei un lavoretto per te! Quel chiattone pelato sta facendo il passo più lungo della gamba e dobbiamo lancare un chiaro segnale di forza. Devi fare un lavoretto pulito, senza spargere sangue; abbiamo scoperto dove abita corrompendo uno dei suoi uomini di fiducia...lascia un messaggio nel suo studio, nella culla del bambino o dove credi possa ferirlo maggiormente. Un monito, nulla di più. "

    " Sarà fatto. "

    Era l'inizio di una tragica storia ma non andiamo di fretta, un passo alla volta...


    Nel presente, tra i vicoli del Secondo livello di Ame, l'Oleandro sembrava aver avuto la giusta intuizione. Ritrovando la giusta calma grazie al controllo suoi suoi ormoni, era riuscito a decifrare in poco tempo il messaggio criptato del barista e giungere alle porte dell'abitazione relativa all'indirizzo scoperto. Nessun pacco all'orizzonte, era chiaro che l'indizio portava dritto a quella dimora e che il nukenin dovesse trovare il modo di entrarvi...si, perchè nessuno avrebbe aperto la porta di ingresso facilitando la vita al Fante. Scassinare la serratura, rimperla, intrufolarsi dalla canna fumaria, insomma, qualunque fosse stata la metodologia scelta da Namae, si sarebbe ritrovato in una casa buia, apparentemente disabitata. Certo l'ora era tarda ma anche facendo baccano nessuno sarebbe sceso dal piano superiore, dove si poteva ipotizzare fossero situarte le camere da letto, o giunto dal vicinato (abituato a ben altri trambusti).
    Era una dimora alto borghese, c'erano pezzi di antiquariato interessanti e il mobilio era di qualità; uno stile sobrio, anche freddo visto il largo utilizzo di pietra scura e vetro, ma di classe, come l'uomo che l'aveva allestita dopotutto.
    Ispezionando le verie stanze, apparte siringhe, strisce di coca, funghetti allucinogeni e soldi sparsi un po ovunque su pratucamente ogni superficie orizzontale rialzata, quello che avrebbe colto l'attenzione dell'Oleandro sarebbero stati due pacchi praticamente identici buttati su una delle costose poltrone in pelle di quello che doveva essere lo studio. Il contenuto sembrava roba fragile, tipo fialette, quindi erano da manegiare con cura; tuttavia scartare l'involucro sarebbe stato un madornale errore: un fuuinjutsu celato e molto potente avrebbe punito qualsiasi tentativo di manomissione facendo saltare tutto in aria, mani del ficcanaso comprese [Sigillo Esplosivo, Pot 60]!
    In quella stanza c'era un altro elemento che gli occhi del nukenin avrebbero difficilmente tralasciato: su di una parete, accanto alla libreria, vi era la carta dell'asso di fiori trafitta da un pugnale piantato nel muro! La seria considerazione che quella dimora appartenesse o fosse appartenuta a qualcuno di importante avrebbe fatto capolino della mente del Fante, il quale avrebbe potuto ben vedere di andarsene oppure andare più a fondo nella faccenda; ormai era dentro e nessuno sarebbe apparso nemmeno dopo aver udito la potente esplosione.
    Di fatto, vi erano diverse cose in quell'abitazione che solo un ninja esperto avrebbe potuto notare:


    CITAZIONE
    Vista 9 (o 6 più Occhi di Falco) -> linee orizzontali sul pavimento in corrispondenza della libreria;
    Olfatto 9 (o 6 più Segugio) -> strano odore di erbe dal sottoscala;
    Investigatore -> i pacchi sono toccati l'ultima volta circa 4 ore prima;
    Manualità o abilità simile + Precisione 650 -> scassinare lucchetto [Pot 20, durezza 4] dei tiretti della scrivania


    L'entità e il numero di segreti che Namae avrebbe potuto scorpire sarebbero dipesi solo dalla sua curiosità e dal suo ingegno. In alternativa avrebbe potuto accontentarsi di credere che uno dei due pacchi fosse quello a lui destinato e andarsene da lì il prima possibile...dopotutto la tecnica[Barriera di Indivduazione] collocata sulla soglia dello studio, il cui sigillo era stato abilmente piazzato sotto il tappeto, era ormai scattata e prima o poi avrebbe fatto scaturire una qualche conseguenza, no ? Aveva 15 minuti per tornare allo specchio altrimenti si sarebbe trovato in guai seri, almeno secondo le parole del "fiorario".

    :::

    Intanto, nel Paese del Vento, la faccenda si era fatta improvvisamente più complicata non appena Kato decise di uscire allo scoperto nei confronti della vecchia Umezawa. Sarebbe stato solo questione di tempo prima che la nukenin scprisse la verità ma sentirsela dire direttamente dal ragazzo la colse di sorpesa: aveva forte dell'esperienza raccolta in decine di anni nel settore dell'imbroglio, del mercato nero e della corruzione, ma non erano state molte le volte in cui un accademico vuotasse il sacco, mascherando il suo doppio gioco! Gli altri due ragazzini erano ormai fuorigioco quindi poteva calare anche lei la maschera difronte al chunin, evidentemente non così convinto degli ideali che lo legavano all'accademia.

    " Hihih questo è...anomalo. Un ficcanaso che si smaschera da solo prima che posso farlo io stessa! Divertente! Dopotutto con quel chakra, una semplice tecnica della trasformazione non può bastare come copertura...dico bene? "

    Lo sapeva fin dal principio, sin da quando aveva messo piede nel covo e poi apposto il nome fasullo sulle carte impregnate del chakra della nonnia sensitiva, in possesso di abilità finalizzate proprio a smascherare situazioni del genere! Quindi lei girò il capo e riflettè sulle parole dell'otese, il quale parlò chiaro riguardo il motivo per cui era lì e delle sua proposta:

    " Se il Kokage ha avuto queste informazioni allora le ha anche Suna e questo mi espone ad un rischio molto più grande di quanto tu pensi. Oppure devo credere che il Mikawa da poco salito in carica non abbia buoni rapporti con gli alleati del Sud? "

    Non aveva torto, un rapporto negativo da parte di Oto comunque non avrebbe fatto desistere il Villaggio della Sabbia dal fare le proprie verifiche, qualora fosse a conoscenza delle stesse voci che avevano condotto il guardiano fin lì.

    " Non convieni con me che sia più pratico farti il lavaggio del cervello e rispedirti da dove sei venuto senza che debba ottemperare a futili richieste? hihih "

    Il contenuto delle sue parole unito alla voce rassicurante creavano una dicotomia difficile da digerire; sembrava proprio una cara e dolce nonnina eppur enon avrebbe esitato a sbudellare il ragazzo con le sue stesse mani se avesse pensato di trarne un vantaggio! In tutta tranquillità si accese una sigaretta per poi continuare quella inattesa discussione:

    6a2777d6ca4cfe65b74d60729444c214

    " Vedo comunque che tu sei in possesso di informazioni segrete di Ame e ammetto che mi sorprende come un semplice chunin del Suono possa conoscere il nome di Goemon. Inizia col dirmi perchè sai di lui e forse ti lascerò andare..."

    Andare? Perchè, costa stava accadendo? Lo Yotsuki lo avrebbe scoperto non appena avesse provato a muovere uno qualsiasi muscolo del proprio corpo: una forza imponente lo stava tenendo impalato come un manichino, anzi avrebbe iniziato a farlo levitare in aria incapace di riprendere il controllo delle sue azioni [Telecinesi Superiore (Azione Rapida, Marionetta Telecinetica, Yoda), Concentrazione 675 base + 100 tecnica + 50 Alakazam = 825 (Tratto Eremita) ]! Contrastarla, qualora il ragazzo ne fosse stato in grado, avrebbe impiegato tutte le sue energie, impededogli di contrattaccare (qualora fosse stato talmente sciocco da pensarlo) [1 slot tecnica + 4 slot azione + 1 slot extra (Assalto Telecinetico) impiegati per la telecinesi].

    " Penso che ti userò...non ho mai avuto una spia dentro Oto, potrebbe farmi comodo..."

    Kato forse aveva fatto il pasos più lungo della gamba; avrebbe dovuto attingere a tutto il suo ingegno (o la sua forza se avesse optato per le mani) per provare ad uscire da quella situazione e, anche in quel caso, l'esito sarebbe stato incerto!



    CITAZIONE
    OT/ Post di transizione! Roro sentiti libero di fare tutte le altre ispezioni che ritieni opportune per scoprire dove ti trovi! Io ho solo dato degli spunti ;)Kato, adesso si balla! :asdx:

    Master of Psycokinesis I [Combattiva]
    Yoda
    Speciale: usando la telecinesi, l'utilizzatore può sollevare anche un oggetto pesante sacrificando 5 unità manipolabili. Il peso deve essere congro al valore di Concentrazione dell'utilizzatore.
    [Da geninin su]
    Neo
    Speciale: usando la telecinesi, l'utilizzatore può aumentare il numero di unità massime manipolabili di 2 unità per grado ninja posseduto.
    [Da geninin su]
    Alakazam
    Abile: L'utilizzatore può aumentare la sua Concentrazione di 2 tacche nell'uso delle conoscenze telecinetiche.[Consumo: 1/2 basso ogni slot azione]
    [Da chunin in su]
    Professor X
    Speciale: usando la telecinesi, l'utilizzatore può applicare le competenze sul controllo del chakra e le tecniche base della Natura agli oggetti controllati a distanza.
    [Da chunin in su]
    Telecinesi Superiore
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Tigre, Dragone, Ratto, Cavallo, Tigre, Tigre (6)
    L'utilizzatore può muovere o scagliare armi o oggetti presenti entro 6 metri da sé, fino a 30 metri di distanza; è possibile controllare solo armi e oggetti inutilizzati e non riposti. È possibile controllare oggetti come sassi, tegole, bicchieri dal peso non esageratamente elevato; ogni arma non convenzionale avrà potenza pari a 10, se coerente. La Velocità è pari alla Concentrazione dell'utilizzatore aumentata di 4 tacche. Ogni azione compiuta dalla telecinesi richiede slot azione/tecnica come se compiuta dall'utilizzatore; ogni arma può muoversi gratuitamente entro lo slot gratuito dell'utilizzatore ogni round.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Supporto
    (Consumo: Basso ogni 10 di potenza)
    [Unità massime manipolabili: 5 per grado]
    [Da jonin in su]

    Master of Psycokinesis II [Combattiva]
    Monaco Eremita
    Speciale: usando la telecinesi, l'utilizzatore può sollevare da terra se stesso. Consuma 5 unità manipolabili.
    [Da geninin su]
    Estendere gli Orizzonti
    Speciale: usando la telecinesi, l'utilizzatore può aumentare il raggio di controllo di 6 metri.
    [Da geninin su]
    Assalto Telecinetico
    Talento: l'utilizzatore guadagna uno slot azione extra nell'uso di conoscenze telecinetiche. Utilizzabile ogni 3 round.
    [Da chunin in su]
    Forza della Mente
    Speciale: usando la telecinesi, l'utilizzatore può sommare le unità manipolabili per aumentare il peso dell'oggetto controllato.
    [Da chuninin su]
    Marionetta Telecinetica
    Speciale: usando la telecinesi, l'utilizzatore può controllare organismi viventi. Non cambia i limi di unità manipolabili e peso. Per resistere al controllo è necessario opporsi con la Concentrazione o la Forza alla Concentrazione dell'utilizzatore e l'impiego di uno slot azione.
    (Consumo: MedioAlto)
    [Da jonin in su]


    Edited by DioGeNe - 4/5/2020, 22:24
     
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    Il Fiore Lupo

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    Il Nettare dell'Orchidea


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    Come d’altro canto si poteva immaginare quell’amabile conversazione con la nonnina prese fin da subito una piega tutt’altro che positiva. Rimasi immobile e impassabile mentre ascoltavo le parole della signora anziana, ma internamente un fiume di emozioni stava coinvolgendo il mio corpo. Stavo mettendo a rischio molto per un risultato che non era certo. Stavo facendo quello che alcuni avrebbero chiamato investimento azzardato. Tuttavia ero pienamente consapevole del rischio a cui ero andato volontariamente contro. Mettersi in gioco con un’organizzazione criminale come Ame non era una cosa da poco, ma avevo uno scopo, avevo una volontà e avrei fatto di tutto pur di arrivare a completarla.

    Così cercai di analizzare discorso per discorso della vecchietta e nonostante tutto riuscii a sorprenderla fin da subito. Non si aspettava certo una sincerità tale da parte mia, forse per una criminale della sua stazza una simile schiettezza l’aveva sorpresa. Allo stesso modo non sarei riuscito a mantenere a lungo nascoste le mie capacità, e alcune sue parole diedero adito a questo mio pensiero. Quindi alla fine dei conti fu decisamente positivo presentarsi per primi. Poi accennò all’informazione sulla sua attività e ai collegamenti tra i due villaggi, dati di cui io non ero in possesso e sui quali potevo limitarmi a fare solo supposizioni.

    Parlò di cancellarmi la memoria e di notizie apparentemente segrete e riservate alla sola Ame ma la nonnina si sbagliava eccome! Accennai un sorriso, che presto fu però rotto da una semplice constatazione. Provando infatti a muovere il braccio mi resi conto che mi ero trovato letteralmente stretto in una morsa, senza alcuna via di scampo. O meglio riuscivo a percepire in parte la possibilità di rompere quel giogo ma sarebbe veramente servito? No, non credo proprio. Ero un ospite indesiderato e da un certo punto di vista potevo comprendere l’azione della signora. Ero entrato in casa sua, dichiarandomi accademico. Di certo non mi avrebbe mai accolto a braccia aperte, ma il mio scopo sarebbe stato quello di guadagnarmi la sua fiducia. E avrei provato in tutti i modi per far capire che il mio aiuto sarebbe stato valido!

    Focalizzai lo sguardo verso la donna e dopo qualche attimo di silenzio iniziai a parlare, annullando la tecnica della trasformazione: - Gentile signora, non è difficile comprendere la diffidenza che pone nei miei confronti e la giustifico pienamente. Ma deve credermi se le dico che non ho alcuna minima intenzione negativa nei suoi confronti e questa stretta non è che uno spiacevole inconveniente. Credo… che quando si parla di affari è utile discutere in condizioni serene e comode, non crede? – che avesse o meno sciolto la presa avrei continuato il discorso – Mi ha posto numerose domande e cercherò di rispondere a modo e a dovere, spiegando anche il motivo per il quale ho scelto di presentarmi. Partendo dal principio… non credo che il Kazekage o i Ninja di Suna siano a conoscenza della sua attività. Le nostre informazioni sono passate solo tramite Oto, per quanto ne posso sapere. E quindi è improbabile, seppur non escludibile, che la Sabbia sia effettivamente a conoscenza di questa situazione. Poi per quanto riguarda i rapporti che collegano Suna ad Oto… io non sono a conoscenza di nulla del genere. – attesi un secondo – Ed è proprio questo che mi fa imbestialire, signora. Sono un Chunin, e ho ancora molto da imparare ma ad Oto, al Suono, mi è stata tolta di netto questa possibilità. Sono rilegato da anni come Guardiano e sono stato tagliato fuori da ogni decisione politica del Villaggio, tuttavia missione dopo missione ho cercato di guadagnare potere, forza e conoscenza e sono giunto ad una semplice conclusione: Oto non ha più alcun valore per me. E non può più darmi possibilità. I miei desideri e il modo di agire cozzano con le scelte accademiche e di Oto e ogni giorno consumato come Guardiano è un giorno perso. I Consiglieri di Oto non apprezzano il modo di vedere le cose, e il metodo con il quale applicare le regole. – presi fiato – Ed ecco che mi collego a Lord Goemon. Mi sorprende che lei non sia informata a dovere, quel nome ad Oto non è per nulla un segreto ed è sulla bocca di tutti i principali Ninja Otesi da anni. Questo perché Lord Goemon da quando ha agito, seppur indirettamente, contro Oto noi Shinobi di Oto sconfiggendo i suoi sgherri siamo riusciti a tracciare un collegamento tra Lord Goemon e le sue azioni contro il Suono. E io fui direttamente coinvolto, per due volte di seguito, nel contrastare le sue azioni. La prima volta presso un piccolo paesino fuori Oto, la seconda all’interno del Villaggio del Suono. – non accennai ai precisi dettagli delle sue azioni, al tentativo di rubare i sigilli maledetti, non me lo aveva chiesto direttamente e sarebbe stata una carta che mi sarei giocato più avanti – Devo essere sincero. All’epoca quando intervenimmo in entrambe le faccende non ero che un semplice, illuso, Genin ma dopo aver passato molte difficoltà mi sono reso conto che nel nostro lavoro bisogna prendere decisioni difficili e a volte impopolari pur di perseguire i nostri scopi… come fece a suo tempo Lord Goemon. E con la coscienza di un Ninja più esperto ora comprendo le sue capacità e la sua dedizione. Infiltrarsi ad Oto, costruire una rete di conoscenze criminali è una cosa notevole. Esattamente come sta facendo lei qui a Suna… ma il punto debole di allora di Goemon e quello di adesso suo è sempre lo stesso, gentile signora. Non avete ancora imparato una lezione importante, se mi consente dirlo– sarei arrivato preso al dunque – In pratica non siete abbastanza influenti e potenti per mantenere questa presa salda sulla vostra attività. Gli Accademici prima o poi vi troveranno e distruggeranno tutto il lavoro che avete fatto fino ad adesso, perché la loro luce prima o poi smaschererà le vostre ombre e io ne sono la prova. Mi dispiace inoltre deluderla, prima di arrivare ho preso delle precauzioni. Potrà cancellarmi la memoria o uccidermi ma in ogni caso la sua attività verrà smascherata se non uscirò pienamente consapevole della mia memoria o delle mie capacità… ragioni insieme con me: non c’è niente di peggio per gli affari che concentrare le attenzioni su un punto specifico, non trova? Soldi, conoscenze e affiliazioni scomparirebbero nel giro di un solo giorno. Insieme a tutto il potere. Insieme ad un’opportunità di collaborazione con me. - non stavo parlando a caso. Le mie evocazioni sapevano tutto ed erano pronte a far esplodere il covo –Una piccola luce si sta avvicinando verso di voi e io sono la persona giusta per sviare i dubbi e le perplessità che cadano su questa sua attività e riportarla in ombra. Ad Oto proprio perché sono stato escluso dalle decisioni e dai segreti di Villaggio non hanno dubbi sulla mia lealtà e si fidano della mia parola. Sono certo che costruendo una giusta versione riusciremo entrambi a concedere del tempo per lei a cambiare qualcosa, a rinforzare le sue connessioni, ad assicurarsi maggiormente la sua attività. E da parte mia farmi qualche conoscenza tra le file di Ame e un incontro con Lord Goemon. Mi basta solo parlare con lui. Guardi la bilancia. Lei da questa mia associazione d’intenti non ha che da guadagnarci. – era assolutamente la verità. Una logica criminale non avrebbe fatto altro che costatare l’effettiva concretezza delle mie parole. La nonna non avrebbe avuto che da guadagnarci, a prescindere dai casi. Nel mio discorso la nonnina avrebbe capito che fare da spia avrebbe dato ben pochi vantaggi, ero fuori dalle decisioni del Villaggio e la mia utilità era rilegata alle mura. Quello che stavo offrendo alla signora invece erano la mia forze, le mie conoscenze e il rapporto, ancora intatto, che avevo con il mondo accademico. Tutti e tre elementi molto preziosi.

    D’altro canto c’era la volontà di aprirmi a quante più conoscenze, collegamenti, informazioni possibili. Se da una parte la mia fedeltà cadeva naturalmente verso Hayate di certo non potevo sempre restare fermo come una statua a fare il guardiano. Se avevo imparato una lezione fondamentale all’Abete era che la mancanza di informazioni poteva costare più di qualunque altra cosa e io in particolare ero rimasto letteralmente all’oscuro di tutte le macchinazioni che serpeggiavano nel mondo Ninja. E questo non potevo più accettarlo, quantomeno nell’ottica di diventare uno Shinobi più forte e più consapevole. Un desiderio che sarebbe rimasto irrealizzabile ad Oto, come semplice guardiano.





     
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    La curiosità uccide


    Chapter VI - Amegakure



    jpg


    Al numero civico 01, in via dell'arconte situato al secondo livello di Ame, Namae trovò una dimora a più piani, abitata e ben tenuta. Le pareti esterne erano state verniciate di bianco e il tempo aveva generato delle macchie qua e là, ma tutto sommato non si stava parlando delle pericolose baracche fatiscenti del primo livello, occupate da sbandati e drogati dal pugnale facile.
    La via era desolata, silenziosa e illuminata dal tenue bagliore lunare che filtrava dalle nubi.
    Il Fiore era immerso in un atmosfera horror, da far gelare il sangue ai piccoli accademici che vivevano nel loro caldo nido privo di violenza e morte, ma Namae era cresciuto in quell'ambiente e lì si trovava a suo agio.
    Il tempo scorreva e l'Oleandro non badò alle buone maniere: il palmo destro si schiantò con forza qualche centimetro sopra la serratura. L'energia distruttiva avrebbe agito sui cilindretti e, per effetto del momento, anche sulle due cerniere che fissavano la porta alla parete. Come previsto ella cadde all'interno, a peso morto, alzando una nuvola di pulviscolo che si depositò ai suoi piedi.
    Al bagliore lunare il Fante preferì immergersi nelle tenebre dell'abitazione, illuminata a zone dalla stessa luce che filtrava dalle poche finestre che si affacciavano sulla strada.
    Non c'è nessuno. O almeno così sembrava. Se i pacchi non erano lì davanti all'ingresso, a portata di mano, qualcuno aveva deciso di rendergli la vita più difficile.

    Come un segugio, con la dopamina che lo aiutava a restare concentrato, il Fiore avanzò a passi misurati nella prima stanza della dimora, attento a non azionare trappole.
    Il primo dettaglio a cui fece caso fu la scarsità di ossigeno nell'aria, prova che quelle finestre in fondo alla sala erano state aperte solo di rado. Avanzò con lo sguardo che scivolava su ogni dettaglio, muovendosi dal basso verso l'alto, fino al soffitto, senza tralasciare o trascurare nulla.
    Di tanto in tanto, muovendosi silenzioso come un fantasma, forte della sua esperienza da tossico, batteva le proprie nocche sulle pareti e sui mobili in cui sarebbero potuti esserci dei doppifondi.
    Di chi è la casa? Non poté non chiederselo vista l'enorme quantità di pietre nere, marmi e vetri presenti nella casa, arredata con mobili borghesi e costosi, che però contrastavano con ciò che si poteva trovare su ogni piano rialzato: siringhe insanguinate, pellicole, cucchiaini, strisce e attrezzi del mestiere di tossico.
    Vi erano soldi, tanti soldi, a terra, sui tavoli e sui divani.
    Doveva trovarsi nella casa di qualche elemento di Ame molto rispettato. Conosceva i tossicodipendenti, i loro pensieri e le loro ansie, perciò sapeva come fossero dediti alla distruzione di ogni oggetto con un minimo di valore, da poter rivendere per una manciata di Ryo, figurarsi privarsi di contante a portata di mano e lasciare tutto intatto.
    Di chi però?
    Forse, la risposta l'avrebbe trovata all'interno di un ufficio.
    Alla vista della scrivania, del tappeto e della libreria, nella mente del Fiore risuonò due allarmi: informazioni disponibili e trappole mortali.
    Avanzò molto cauto, passo dopo passo, con gli occhi su quella poltrona in pelle rossa dove qualcuno aveva appoggiato due pacchi, identici in aspetto e dimensione.
    Aprirli? L'Oleandro non ci pensò minimamente. Il Fiore sapeva stare al suo posto, dietro quella sottile linea di confine, poco marcata, oltre il quale si otteneva solo la morte. Nel suo seme una ruota dentata doveva fare la ruota, nulla di più e nulla di meno, con la massima efficienza e accuratezza.
    Li prese tra le mani e li mosse con estrema cautela. Erano leggeri e all'interno risuonava un sottilissimo rumore di vetri.
    Grazie al suo senso tattile sviluppato, Namae capì che erano stati lasciati lì circa quattro ore prima. [Abilità] Erano i suoi obiettivi ma il messaggio parlava di un solo pacco.
    Maledizione.
    Si guardò attorno, infastidito dall'ennesimo ostacolo da superare, mentre il suo cervello ripercorreva le informazioni ottenute alla ricerca di un criterio con cui effettuare la scelta.
    Fu in quel momento che vide la carta dell'Asso di Fiori appesa alla parete per mezzo di un pugnale.
    Qui non si scherza
    Sotto il velo di preoccupazione che tentava di ottenebrargli il cuore, Namae provò una curiosità irrefrenabile: sapeva ben poco del suo seme, dell'organigramma, della storia dei suoi boss e dei loro loschi affari, se non che la loro invincibilità provenisse in parte dalla segretezza dei loro volti e dalla capacità di saper essere astuti e ingannevoli come nessun altro.
    La curiosità uccide... Ricordò quel comandamento seppur fosse già tardi: con un ghigno stampato in faccia, il ragazzo aveva posato il suo sguardo sui titoli dei libri posti con ordine nella libreria, partendo dal basso.
    Avrebbe approfittato delle sue ampie tasche interne per portar via qualche libro interessante, compresa la carta dell'asso dei Fiori. Si servì del pugnale per farla scivolare nelle sue tasche e la stessa arma fu afferrata con le dita schermate dalla lunga manica dell'abito.
    Aveva già sfruttato la capacità dei veleni di essere assunti via contatto. Non avrebbe corso lo stesso rischio con la carta dell'asso dei Fiori.
    Quei libri tenuti così in ordine avrebbero potuto rispondere a tante delle sue domande: Chi era l'inquilino? Quali erano i suoi affari? Di cosa si occupava e quali erano le sue passioni?
    Solo che, dal momento in cui aveva notato quel piccolo lucchetto sul cassetto della scrivania, lo smemorato lottava con il forte desiderio di violarne il contenuto, mediante la forza bruta delle sue possenti braccia.
    Qualche secondo di vana resistenza e Namae fu al suo cospetto, saturo di curiosità irrefrenabile, come un tossico in astinenza davanti a una dose che potrebbe ucciderlo.
    Dentro quel cassetto dovevano esserci molti segreti.
    No, no, NOOOOO....Devo stare al mio posto... Scosse la testa, con violenza, come a voler far uscire quei pensieri stupidi dalle sue orecchia. Sentiva puzza di guai e di trappole, specialmente se avesse dovuto sfondare la superficie in legno. Era sicuro che vi fossero delle contromisure contro gli intrusi. 
    Poi giunse l'illuminazione.
    Aveva una discreta manualità e le sue dita sapevano essere precise, ma il suo pezzo forte era il saper coniugare la calma all'intelligenza, grazie alla dopamina. Non aveva gli strumenti di un ladro, ma poteva ottenerli con un escamotage.
    In un istante, alcuni dei suoi capelli divennero lunghi, sottilissimi e rigidi come barre di acciaio. [ST]
    Ne prese sei per garantirsi una scorta e iniziò a giocare con la serratura.
    Io credo nei Fiori...sono fedele...ma devo sapere...no, voglio solo diventare potente per la promessa che ho fatto...Per AME.Sussurrò, tra sé e sé, per iniettarsi coraggio mentre si stava macchiando di un peccato mortale.
    Si diede due minuti di tempo per scassinare il lucchetto e osservarne il contenuto. [Abilità + Intuito]L'utilizzatore può aumentare la produzione di Dopamina. Aumenta l'Intuito, ogni Unità di ormone utilizzata consuma ¼ Basso e concede 2 tacche di vantaggio. TS II Intuito: Viola+3

    Fallito o meno il tentativo di aprire il cassetto, con dei libri in tasca (forse), Namae prese entrambi i pacchi tra le mani e iniziò a correre a perdifiato verso il magazzino/discoteca, poco distante da "via dell'arconte 01", lasciando che il chakra lo rendesse più rapido a ogni cambio di direzione.
    Entrando da dove era uscito poco tempo prima, Namae pensò solo a raggiungere la stessa cabina nel bagno in cui era apparso dopo il salto nello Specchio.
    Agile come un gatto, a dispetto della sua stazza, egli avrebbe sgattaiolato tra le persone e i tossici che si concedevano una festa all'Esclusivo. Nel cercare di farsi spazio, il Fiore di Ame avrebbe limitato la sua forza, per evitare risse o altro, a cui non avrebbe dato corda.
    Se la toilette fosse stata occupata da qualcuno, per la prima volta l'Oleandro avrebbe dato sfogo a tutta la sua forza per sfondare la porta e sgretolare il malcapitato.
    Intanto, parte della sua mente rifletteva per capire quale dei due pacchi appoggiare davanti alla tomba di Toshiro Umezawa.






    Chakra: 94.25/100
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Lancia Spiedi × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Bende Rinforzate × 1
    • Antidoto Base × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 2
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Doppia Lama × 1
    • Proiettili Leggeri × 5
    • Spiedi × 10

    Note
    ///
     
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    Yuufuku rimase sorpresa dal contenuto del sacco vuotato spontaneamente dal ragazzo; come darle torno, non succedeva tutti i giorni che un funzionario di un Villaggio militare segreto, peraltro membro dell'alleanza Accademica, proponesse di scendere a patti con quelli di Ame, la gente che era stata se vogliamo l'origine di quell'unione di intenti.
    Ascoltò con riguardo lo sfogo del guardiano, messo da parte dalla sua gente e rilegato nel suo angolino di competenza...

    " L'abuso di struttura può essere così stupidamente dannoso..."

    Si accomodò elegantemente sul divano in velluto rosso, facendo un altro tiro della sua sigaretta e accavallando le gambe; in altri tempi l'Umezawa era stata una donna in grado di piegare l'animo di potenti signori con la sua sola presenza, un'arma potente di cui ancora a quest'età se ne intravedeva il potenziale.

    " E dimmi, perché quel panzone di Goemon perderebbe tempo a sentire cosa hai da dirgli? Cosa devi proporre a lui che non puoi prima confidare a me? "

    Una velata minaccia che faceva alludere alle incredibili capacità estorsive in possesso della nukenin dei Fiori. Non a caso non aveva lasciato il suo controllo sul ragazzo, preda delle arti telecinetiche della vecchietta; non solo, adesso lo stesso micidiale controllo si era fatto preda anche della bocca del chunin, impedendogli di parlare. Intanto la vecchia continuava a fissarlo con quegli enormi occhi marroni, come se fosse in attesa di una risposta che sapeva già di non poter ricevere. Sarebbe passato del tempo prima che lei stessa si decidesse a rompere quel forzato silenzio:

    " Se ti riferivi ai sigilli Esplosivi che hai piazzato nel MIO covo, sono già stati disinnescati. "

    Ma come diavol...la risposta arrivò da sola quando uno dei tanti topolini che aveva visto nei sotterranei si avvicinò alla donna per salirle sulla gamba e pretendere le coccole della sua padrona.

    111c0b8c2444906816c9f60af9bbceeb3cb70693-hq

    Lei lo accontentò, dandogli un pezzettino delle sue caramelle, e in quel frangente uno sguardo attento avrebbe consentito al giovane di osservare che gli occhi della creaturina avevano esattamente lo stesso colore di quelli di Yuufuku. Che fosse una delle sue evocazioni o semplicemente un roditore sotto il suo controllo non era dato saperlo ma era indubbio che il paracadute di sicurezza dell'otese era appena stato lacerato da quelle affilate unghie con tanto di smalto.

    " Che c'è, davvero pensavi che affidassi la sicurezza della mia dimora ad un ragazzino o agli stupidi sgherri che uso per manovalanza? Se vuoi avere il piacere di avere una conversazione paritaria con me devi propormi qualcosa di concreto che io possa analizzare, soppesare e valutare. Sappi che non accetterei meno di 25000 ryo per farti da garante in un incontro con il Principe dei Fiori. Quindi rifletti bene alle tue prossime parole."

    Non appena finì di dirlo un rivolo di sangue le uscì dal naso, un dettaglio che non sarebbe sfuggito a Kato ma che, a dire il vero, lei non tentò nemmeno di coprire andando con la dovuta calma ad usare uno dei tovaglioli sul tavolino per pulirsi. Forse era stato solo un riflesso ma, per un istante, gli sarebbe parso di veder brillare di luce propria l'anello color rubino che la vecchia indossava al mignolo della mano sinistra...
    Intanto l'uso della propria mascella e della lingua sarebbe tornato allo Yotsuki, il quale aveva un'ultima possibilità per uscire indenne da quella che si era rivelata proprio la profonda tana del bian coniglio. Lui non lo sapeva, ma se era ancora vivo e padrone del proprio intelletto era solo perché aveva fatto una buona impressione a colei che di sotterfugi e trattive ne aveva fatto la sua intera esistenza. L'Umezawa era nota nell'ambiente per la sua calma e disponibilità ma questo non significava che ci si potesse parlare senza un piano preciso e con le tasche piene di preziosi...non a caso il veleno era già entrato in circolo nel sistema respiratorio [ancora 1 round di attivazione].


    :::


    Capire di chi fosse la casa, cui lo aveva condotto l'indizio sapientemente decifrato, non si rivelò così difficile per l'abile nukenin. Il tiretto scassinato rivelò la presenza di documenti forse troppo rari per essere custoditi in un luogo tanto banale quanto insicuro; un aspetto che però non cozzava con la poca attenzione al denaro ed oggetti di valore sparsi tranquillamente per casa. Una rapida lettura ne avrebbe evidenziato diversi punti interessanti: l'immobile era stato acquistato circa un anno prima proprio da Kansoshita per una cifra chiaramente simbolica di 10 ryo; inoltre vi era inoltre una lista di nomi con accanto delle lineette trasversali, qualunque cosa fosse faceva riferimento al mese corrente. Infine c'era una mappa di Ame con dei sei contrassegni rossi: la cosa interessante era proprio che uno di essi coincideva con il locale da cui era sbucato qualche ora prima, nel Secondo Livello.
    Trovato il doppiofondo poi, Namae ebbe accesso ad un altro foglietto stropicciato, più vecchio e logoro degli altri nello scomparto di sopra, insieme ad un nastro rosa.


    Una vita per una vita. Abbandona Ame oggi stesso.
    I Fiori


    Un taglio trasversale partiva dal buco situato al centro, provocato evidentemente da un pugnale; c'erano evidenti macchie di sangue raggrumato, presagio di qualcosa che il ragazzo non poteva nemmeno immaginare quanto tremendo fosse. L'analisi del Fante si sarebbe quindi concentrata sui pacchi; il suo buon livello raggiunto nel tatto gli avrebbe fatto sin da subito capire che si trovava nei guai perché distinguerne il contenuto senza scartarli era praticamente impossibile. Li prese entrambi, procrastinando questa scelta in un secondo momento...una scelta forse frettolosa perché allontanandosi da quel luogo le sue probabilità di poter trovare un appiglio per far pendere l'ago della bilancia dalla sua parte erano praticamente nulle. Lasciò l'abitazione con qualche libro nelle tasche, trafugato dalla libreria senza una reale idea di cosa si stesse cercando: oltre a raccolte cronologiche di articoli di cronaca di Ame (dei voluminosi faldoni fatti in casa) e una serie di romanzi d'amore, di interessante avrebbe potuto trovare un tomo intitolato "Veleni: l'arte di uccidere senza sporcarsi le mani" (incentrato sull'utilizzo di piante selvatiche nelle formule alchemiche) e un manuale di ingegneria applicata ai meccanismi bellici di piccola dimensione, come balestre automatiche a scatto e l'utilizzo dei classici distorsori sonori di Oto nei manici delle armi da mischia.

    A quel punto avrebbe lasciato quella dimora che così tante altre informazioni custodiva ma che forse non era ancora il destino che l'Oleandro conoscesse. Aveva i due pacchi, di cui teoricamente uno utile alla sua causa, ma ora quale sarebbe stata la sua prossima mossa? Tornare indietro fino allo specchio nel bagno del locale, uscire dall'inganno del Terzo Livello e risbucare nel retro della bottega del fioraio non sarebbe stato un problema, nessun intralcio ad ostacolare i suoi veloci passi. Tuttavia il fiorario non conosceva alcun dettaglio della missione del ragazzo se non lo stretto necessario per fornirgli una porta d'accesso al non-luogo di Ame...come era buona prassi nel Fiori, le informazioni erano centellinate e frammentate per ogni radice della sua complessa fondazione.

    " 5 minuti e avremmo dovuto scomodare il Joker per farti uscire da lì hihihi Spero tu abbia fatto quello che dovevi fare ragazzo, la nostra signora sembra essere davvero di cattivo umore ultimamente. "



    CITAZIONE
    OT/ Post di transizione. In questa fase siete voi a dover fare le vostre scelte, avete tutti gli elementi a disposizione per decidere le sorti dei vostri PG XD

    Edit: piccola aggiunta per roro./OT


    Edited by DioGeNe - 24/11/2020, 21:14
     
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    Il Fiore Lupo

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    Il Nettare dell'Orchidea


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    La conversazione con la vecchietta, che si stava tutt'altro rivelando vittima della propria senilità, proseguì ma non esattamente nella direzione che avevo previsto o quantomeno quella che avrei voluto. Ad un certo punto la presa, la forza con la quale mi teneva stretto si inasprì, impedendomi questa pure di parlare o comunicare in qualche modo.

    Le mia mandibola era serrata e non potei far altro che osservare gli eventi scorrere davanti ai miei occhi. Il modo in cui si riferì nei confronti di Goemon tradì sicuramente una certa fiducia o comunque rapporto con il Lord. Cosa significava di preciso? Forse potevo pure affidarmi a lei? Potevo spingermi tanto anche con il non diretto interessato? O sarebbe stato giocare troppo con il fuoco? Una domanda difficile da rispondere.

    Comunque mentre la vecchietta proseguì con i suoi discorsi mi accorsi di alcuni dettagli interessanti. Primo del sangue scendeva lungo il suo naso, segno forse che si stava sforzando? Se avessi tirato la corda sarei riuscito a liberarmi? Poi un anello risplendeva, rubino e rosso come il sangue. Che in qualche modo fosse collegato con il suo potere? La vecchietta inoltre si accorse dei sigilli esplosivi, poco male pensai tra me e me. La vera ancora di salvezza erano le mie evocazioni, che mi ero premunito di portare in superficie.

    Tuttavia la proposta che mi offrì, affinché potessi entrare in diretto contatto con Lord Goemon, fu troppo per me e per le mie finanze. Non avevo a disposizione una tale cifra, in una volta sola e mi potevo considerare un ninja decisamente benestante considerate le missioni che avevo portato a termine. Perciò, sospirando, realizzai la più stupida e rischiosa delle scelte che avevo mai preso fino a quel momento.

    Avevo già donato il cuore ad Hayate, e avevo promesso la mia fedeltà alla Setta e su quell'aspetto nulla avrebbe cambiato la mia opinione. La Ricerca dell'Immortalità per me significava la ricerca del Potere e della Forza bruta. E Hayate mi avrebbe condotto verso quella strada ma Oto? Oto era stretta, troppo stretta per me e avevo bisogno di una nuova casa, decisamente più grigia. Meno legata a tradizioni o concetti accademici. Priva di persone come l'Hokage, o Kensei Hito.

    Signora mi dispiace deluderla, ma i sigilli esplosivi sono stati uno specchio per le allodole. Servivano a distrarre l'attenzione dal vero modo in cui ho di assicurarmi la mia integrità. Non glielo dirò, chiaramente. Ma non succederà nulla, infondo stiamo solo intrattenendo un'amabile conversazione. Furono le mie prime parole, non era un bluff e la signora dall'alto della sua esperienza l'avrebbe colto dalla fermezza delle mie parole e dallo sguardo inflessibile Ame vuole essere la mia nuova casa, signora. Un porto sicuro, dove esprimere il mio potenziale senza le restrizioni che l'Accademia mi impone e sulle quali ha bloccato la mia crescita. Per me Oto è una prigione e l'istituzione accademica il mio aguzzino. sarebbe stata la mia confessione Non ho a disposizione quella cifra. Ma in realtà ho ciò Lord Goemon desidera ardentemente da anni. Dove ha speso cifre immense e perso Ninja e sostenitori. Ho la chiave per riportare in ribalta la sua figura e il suo potere. Ho un Sigillo Maledetto di Oto. scese il silenzio per qualche istante, Goemon aveva cercato in tutti i modi di ottenerlo. Calandomi in una mentalità criminale di spessore il Sigillo sarebbe servito a Goemon non solo per perseguire i suoi scopi e rendersi più forte migliorando i sigilli, di scarsa qualità, che aveva cercato di ricopiare sull'originale ma l'affronto che avrebbe dato ad Oto gli sarebbe valso l'onore e l'onore di vero criminale. Quello che stavo dando in questo momento sarebbe stata una seconda possibilità! Perciò diedi il tempo alla signora di realizzare quanto avevo detto e ragionare sulla mia stessa linea d'onda La mia proposta è semplice: mi dia il tempo di ritornare ad Oto, a sviare i dubbi su di lei e su quanto avviene qua sotto. [Nota per Diogene]L'eventuale tradimento di Kato in questa giocata non è temporalmente possibile, per una serie di giocate in corso. Chiaramente questa soluzione che propongo è quella che rispetterebbe i vincoli on-gdr e off-gdr per mantenere intatta quanto possibile la timeline di Kato e anche di altri giocatori.Poi mi presenterò ad Ame e lì cederò il mio Sigillo Maledetto a lei o a Goemon in cambio di una affiliazione ad Ame e ad un lavoro ai suoi servizi o a quelli di Lord Goemon. Diventerò un Nunkenin, liberò però dall'Accademia In cambio chiederò anche una nuova identità, con un nuovo volto, completamente pulito e con una storia e passato credibile. Ho messo da parte un bel gruzzolo per pagare questi servizi. [Nota Ryo]Ho a dispozione 8000 Ryo per pagare i tre servizi che ho richiesto: 1) cambio di identità 2) un passato e una storia credibile 3) un volto nuovo attesi di nuovo qualche secondo Per me è una cambio di vita, per lei e per Goemon è un vittoria da ogni punto di vista, un guadagno semplice: otterrà un Sigillo Maledetto, un Ninja esperto al suo soldo e una nuova possibilità, un ascendente su Goemon. Signora... affare fatto? Conclusi, il mio cuore meccanico sussultò per qualche attimo. Stavo stringendo un patto con un diavolo, per una seconda volta.


     
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    Verso il cimitero di Amegakure


    Chapter VIII - Amegakure



    Posso avere un futuro come ladro. Pensò, sogghignando.
    Le sue dita tozze si erano rivelate abili come quelle di un chirurgo. Il capello irrigidito dal chakra era scivolato nella serratura e in poco tempo lo smemorato era riuscito ad allineare tutti i cilindretti interni che costituivano il meccanismo di chiusura.
    Il tiretto della scrivania gli si aprì di fronte agli occhi, illuminati dall'emozione di poter scoprire qualcosa sul suo seme. All'interno vi erano oggetti innocui, ma anche documenti, note e mappe ingiallite dal tempo. Curioso come un gatto, prese alcuni fogli e li lesse con attenzione: il primo fascicolo era un atto di acquisto e riguardava l'immobile in cui si trovava, preso da Kansoshita per 10 Ryo; su un altro pezzo di carta vi era una lista di presunti clienti, con delle barrette che probabilmente indicavano i quantitativi di droga venduta o acquistata.
    10 Ryo. Ridacchiò, divertito. Stupido lui che viveva al Primo Livello, quando al Secondo vi erano abitazioni a quel prezzo, ma la verità era che lui era solo un pesce piccolo, fuor d'acqua come aveva aggiunto il maiale e per quelli come lui il posto da occupare erano i margini fangosi della Pioggia.
    Continuò a scavare nel cassetto.
    Una mappa! Esclamò, trattenendo un grido di gioia. Ame era lì davanti a lui, distesa su un foglio di carta piegato alla buona, con le sue vie, piazze e palazzi. Su di essa, qualcuno aveva cerchiato sei zone. Non perse tempo a capire di cosa si trattasse. Accartocciò tutto e lo infilò nelle tasche.
    Ma la vera sorpresa giaceva nel doppiofondo! Quando vide quel foglio ingiallito, logoro e accartocciato, Namae pensò di aver trovato qualcosa di antico, di rilevanza enorme, come il luogo in cui era custodito il denaro del seme o i nomi dei ninja più potenti della Pioggia, ma la fortuna gli aveva consegnato tra le mani una minaccia di morte firmata dai Fiori stessi.
    Su quel foglio stropicciato vi era una sola frase, gelida come ghiaccio artico e pericolosa come il filo della falce della signora morte.

    CITAZIONE

    Una vita e una vita. Abbandona Ame oggi stesso.


    jpg



    Ciò che lo stupì di quel messaggio fu la firma: i Fiori. Non il nome di un Re o di un Principe, come Lord Goemon, Kansoshita o chissà chi altri, ma il seme nella sua interezza, dal più piccolo Fante fino all'Asso che ne aveva le redini.
    Sotto, al centro, vi era uno squarcio trasversale, realizzato con un pugnale insanguinato. Al solo pensiero di poter ricevere un giorno una simile minaccia, un brivido di paura gli percorse la schiena.
    Non è riferito a Kansoshita. Dall'odore che saliva dal doppiofondo, quel foglio marciva lì da parecchio tempo. Doveva trattarsi di un cimelio di grande valore storico per il seme o per Kansoshita stesso.
    La prima missione? Fece scivolare la mano sul fiocco rosa. Come un tossico davanti a una dose, l'Oleandro bramò di rubare anche quel messaggio, ma decise di accontentarsi dei libri sui veleni e sui meccanismi. Era giunto il momento di ritornare indietro, anche perché correre con quei pacchi non sarebbe stato il massimo e il tempo a disposizione era agli sgoccioli.
    E fu così che con quei due pacchi tra le mani, il Fiore fece ritorno nel mondo reale.

    [...]



    png



    L'enorme specchio si richiuse alle sue spalle e Namae fu nuovamente nel retro bottega. L'uomo che gli aveva aperto la via per il Terzo Livello lo attendeva seduto in un angolo della stanza, con le mani in tasca e un lieve sorriso da cui trapelava la più sincera soddisfazione nel vederlo lì prima delle due ore.

    CITAZIONE
    " 5 minuti e avremmo dovuto scomodare il Joker per farti uscire da lì hihihi Spero tu abbia fatto quello che dovevi fare ragazzo, la nostra signora sembra essere davvero di cattivo umore ultimamente. "

    Quel nome gli scivolò addosso come acqua. Chiunque fosse il Joker, qualunque potere avesse, non lo avrebbe aiutato a portare a termine la missione, che ora entrava nella sua fase finale.
    È stata più dura di quanto pensassi. Non mentì e non ricambiò il sorriso. Aveva poco di cui rallegrarsi, sebbene fosse riuscito a raddrizzare il corso degli eventi.
    Avanzò verso di lui con sguardo torvo.
    I pacchi erano sulle sue grosse mani da picchiatore. Sapeva di non poter rimandare ciò che aveva posticipato per uscire in tempo dal Terzo Livello. Il messaggio parlava di un pacco e lui ne aveva due, identici per dimensione, peso, tatto, odore e forse anche per contenuto. Avvicinando il suo orecchio destro, aveva udito in ciascuno il sottile e flebile tintinnio di vetri sottili.
    Entrambi erano stati lasciati sul divano circa quattro ore prima del suo arrivo.
    Aprirli era fuori discussione. Doveva scartare quei pacchi con l'uso della mente.
    Preparami un sacco, un qualcosa dove mettere questi due pacchi e riempili di fiori, per piacere. Ordinò, con voce solenne. Doveva portarsi avanti con i preparativi. Appoggiò con delicatezza le scatole su un ripiano polveroso e si accomodò su una vecchia sedia in legno, con i gomiti sulle ginocchia e le mani congiunte davanti al volto.
    Mentre l'altro preparava parte del suo travestimento d'assalto, lui doveva pensare, riflettere e ricordare ogni azione eseguita e frase udita.
    Mettici qualche fiore tipico dei cimiteri. Aggiunse, con tono calmo, tipico di chi non si aspetterebbe un no come risposta. Una parte di sé desiderava firmare la sua azione con degli oleandri, ma decise di non cedere al suo ego.

    Nel silenzio della bottega, il fioraio avrebbe avuto la netta sensazione che qualcosa era cambiato in Namae, in quel tizio alto due metri che si era presentato in modo quasi spavaldo. Se fosse stato perspicace, avrebbe potuto intuire quale dubbio tormentasse lo smemorato.

    Prima la questione dei pacchi. Estrasse la carta dell'Asso di Fiori prelevata dall'ufficio.
    E se fosse una carta ninja? Ci credeva poco, ma tentare non sarebbe costato nulla. Il chakra fluì dal Tantien alle dita, fino a riversarsi sulla carta, nella speranza di veder apparire un messaggio o una frase che lo avrebbe aiutato a capire quale pacco consegnare.

    [Se non funziona]

    Nessun messaggio apparve ai suoi occhi.
    Non gli rimaneva che il piano B: ripercorrere tutto il viaggio nel Terzo Livello, dall'istante in cui era apparso in quel bagno sudicio all'attimo in cui aveva fatto ritorno. Incastrando tutte le informazioni - ricevute e trovate - come tasselli di un puzzle, forse tutto sarebbe stato più chiaro.
    In quella posizione, l'Oleandro socchiuse gli occhi e iniziò a pensare.
    A riflettere.
    A rivivere quei momenti con tutti i suoi cinque sensi.
    Recati al negozio di fiori difronte al cimitero di Ame. Chiedi 7 Orchidee e di che sono per la tua cara sorella defunta. Una volta "dentro" avrai poco tempo, trova KansÅÂshita e recupera il pacco che ha per te. Lascialo infine sulla tomba di Toshiro Umezawa, cercando di non dare nell'occhio..
    Ricordava ogni parola del messaggio che gli era stato consegnato. Passò oltre e la prima immagine che si formò nella sua mente fu il volto di Kansoshita, illuminato dai mille fasci di luce.
    Bastardo. Lo aveva trovato in meno di dieci minuti, ma si era fatto fottere come un pollo. Non ricordava se a fregarlo fosse stata la sua espressione da ebete o la possibilità di poter parlare con qualcuno che, a detta sua, ne sapeva di più.
    Doveva andare avanti, proseguire nel suo viaggio mentale e avvicinarsi a quel bancone appiccicoso dietro al quale "danzava" la barista dai capelli verdi.
    Alla vista di quei ticket, fatti scivolare sul bancone come banconote da 500 Ryo, la donna aveva concesso qualche minuto al Nukenin per rispondere alle sue domande.
    Tutto sembrava volgere al fallimento, ma al momento dell'addio, complice lo stato di forte soddisfazione provocata dalla sua dopamina, con un gesto felino la falsa donna gli aveva infilato nella tasca una carta ninja con un messaggio da decifrare. E quel messaggio lo aveva condotto in via dell'arconte 01, dopo un breve siparietto con un uomo maiale.
    Lei sapeva ciò che dovevo fare. Ora la domanda è: mi ha aiutato di sua spontanea volontà o erano gli ordini di Kansoshita? La risposta a quella domanda avrebbe condotto il Nukenin a diverse conclusioni.

    Concentrato in quel viaggio interiore, riuscì a udire nuovamente lo schianto dei cardini e il profumo della droga che aleggiava in quelle stanze. L'ufficio era lì, a portata di mano, con i due pacchi sul divano che scintillavano come due Swarovski.
    Il pacco doveva essere consegnato da Kansoshita, ma io li ho presi da una delle sue tante case, grazie alla barista. Lì ho trovato la carta dei Fiori, i documenti e quella minaccia. Era sempre più convinto che quel foglio accartocciato fosse una semplice reliquia, qualcosa che aveva un significato storico per il seme o uno dei suoi ninja.
    Li hanno lasciati lì quattro ore prima. Possibile che il pacco che dovevo prendere fosse un altro e lì, su quel divano, vi fossero i restanti? Quindi, dovevo prenderne uno e invece ne ho presi due? Identici? Aprì gli occhi e posò lo sguardo sui due pacchi. Quelle domande erano destinate a rimanere senza risposta. Tutto quel viaggio mentale era servito solo a fare ordine nel suo cervello.
    Doveva agire, anche a costo di fallire. Continuare a pensare avrebbe aumentato solo la confusione che albergava nella sua mente. E lui odiava avere dubbi.
    Si alzò dalla sedia e le sue mani si unirono nel simbolo della Capra. [TA]

    Dalla piccola nuvola bianca emerse un settantenne sdentato, con braccia sottili come spiedi e due occhi neri contornati da rughe profonde come canyon. Una grossa pancia da bevitore sormontava i suoi addominali e la chioma di cui andava fiero aveva perso volume, specie sopra le tempie, dove i pochi capelli rimasti erano quasi tutti bianchi.
    È pronto il sacco pieno di fiori? Quanto ti devo? Se mi spari una grossa cifra dovrò portarteli a fine missione. La sua voce da cavernicolo si sposava bene con il suo nuovo aspetto. Inserì i pacchi all'interno del sacco, in modo che fossero ben coperti dai petali colorati e dei gambi.
    E dimmi, sai dov'è la tomba di Toshiro Umezawa nel cimitero qui davanti? Al fioraio la decisione se rispondere o meno. A ogni modo, gli avrebbe chiesto un ultimo favore.
    Prendi sottobraccio questo povero anziano e aiutalo ad avvicinarsi al cimitero. E iniziò a zoppicare.

    [...]



    Dall'esterno, fuori dal cancello arrugginito, il cimitero di Ame sembrava maestoso.
    Prima di quel giorno, non aveva avuto alcun motivo per visitare quel luogo. I suoi unici cari erano Jaro e sua figlia adottiva Hounkou, troppo giovani per traslocare in quella città nella città. Aveva perso il suo passato, la sua storia e chissà quanti parenti riposavano in quel luogo macabro. Se lo chiese mentre varcava la soglia del cimitero, ciondolando e zoppicando come se il suo ginocchio  destro fosse in procinto di cedergli. Le orecchia erano pronte a captare qualsiasi discussione interessante tra i presenti. [Abilità]

    Se avesse saputo dove fosse la tomba di Toshiro, Namae avrebbe fatto un giro molto largo, passando su strade sempre diverse, sostando davanti a qualche lapide per sviare eventuali osservatori. Pian pianino si sarebbe avvicinato alla pietra dell'Umezawa.

    Se non fosse stato in possesso di quell'informazione, avrebbe preso la prima strada e avrebbe cercato di capire la logica di tumulazione. Si andava per ordine alfabetico o data di morte?
    Chiedere informazioni sull'Umezawa agli addetti del cimitero era fuori discussione.





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    Il cimitero di Ame era forse il luogo meno tetro e meglio tenuto dell'intero villaggio, una legge del contrappasso dove, per assurdo, più sporca e tremenda era stata la vita di un defunto e più limpida e bella era la lapide che ne custodiva le spoglie.



    Quella di Toshiro Umezawa era probabilmente una delle più semplici dell'intero insieme di sepolcri. Si era aperta il cielo, permettendo ad una sfera di sole di battere sulla "Terra della Pioggia Perenne"; un evento raro ad Ame ma prova di come tale nomea fosse solo leggenda, storie di antiche maledizioni raccontate per spaventare bambini e stolti.

    Il fioraio non avrebbe chiesto chiaramente nulla per il sacco ed i fiori, quell'attività era solo un punto strategico di controllo del Seme, oltre che uno dei tanti modi per riciclare dei soldi sporchi, quindi tutte le richieste che Namae avanzò furono soddisfatte senza problemi. Tuttavia mancavano dei tasselli al piano dell'Oleandro, informazioni cruciali che gli avrebbero permesso di concludere la missione coerentemente con quanto indicato; forse aveva tralasciato qualcosa, forse avrebbe dovuto affidarsi alla formosa donna o al viscido maiale per risolvere il problema o, magari, sarebbe bastato cercare meglio nell'abitazione...Domande che ora affollavano la mente del Fante, mettendolo con le spalle al muro.

    Si dice che i veri giocatori danno il meglio di se nei momenti di difficoltà e, forse grazie anche ad una sana dosa di dopamina, l'illuminazione arrivò proprio all'ultimo: e se la carta fosse in realtà imbevuta di cakra?

    Il nukenin non era molto pratico di quell'arte ma richiamando energia dal suo tentien avrebbe avuto la netta sensazione che quel pezzo di carta era pronto a svelare dei segreti...se solo avesse indovinato la condizione di attivazione!

    Qualora avesse continuato con il suo piano, nessuno avrebbe ostacolato il suo cammino: era sotto trasformazione e sapeva dove era la tomba. Nel cimitero c'erano dei visitatori e anche udendone con discrezione le conversazioni non avrebbe captato molto più che il dolore dei familiari, lamentele sulla pulizia, commenti sulle composizione floreali e cose di questo tipo. Sembrava tutto lineare, tutto assolutamente nella norma...non rimaneva che decidere cosa fare di quei due pacchi.

    :::

    L'anziana donna rimase impassibile difronte alle stoltamente sicure parole del ragazzo rispetto alla sua attuale posizione, così come al discorso melodrammatico sulla condizione Otese...tuttavia mai si sarebbe aspettata di sentire il resto che quel rampollo ninja aveva in serbo per lei!

    " Tu...tu hai un sigillo Maledetto del Suono? L'unico Fuuinjutsu che mai nessuno è riuscito a ricreare? "

    Stava sgranando gli occhi oltre i quali era possibile percepire una mente laboriosa in fermento. Kato quindi fece la sua proposta sebbene lei ormai stesse già ascoltando distrattamente...con le informazioni di cui era in possesso e la fortuna di avere difronte l'unica cosa che davvero Goemon voleva, avrebbe finalmente potuto completare il suo piano!

    " Giustizia sarà fatta..."

    Ragionava ad occhi aperti mentre l'accademico, sebbene probabilmente indisposto dall'atteggiamento della sua interlocutrice che ormai non lo stava più considerando, avrebbe provato una strana sensazione: la forza che lo vincolava in aria si stava rilasciando ma al tempo stesso il controllo del suo corpo gli stava venendo nuovamente sottratto da un'irresistibile stanchezza e necessità di riposo. Finalmente il veleno di cui era intinto il tabacco della sigaretta appena spenta stava sortendo i suoi effetti, propagato dal fumo che Yuufuku era stata scaltra e abile nel disperdere nell'ambiente con estrema naturalezza [3 round, Veleno Soporifero].

    " Avrai quello che vuoi, ma ora riposa caro...ci aspetta un lungo viaggio. "

    Il chunin, per quanto forte e dal fisico poderoso, non avrebbe potuto fare poi molto contro l'effetto soporifero e si sarebbe accasciato a terra inerme mentre la nukenin avrebbe già ritrovato posto alla sua scrivania per esaminare le ultime gemme del bottino giornaliero. La giornata aveva preso una piega completamente diversa e del malumore per la missione imposta dal suo Asso non vi era più traccia:



    " Lalaì...lalalà..."

    :::

    Doveva essere davvero potente l'intruglio soporifero, di cui vecchia aveva venduto la formula a diversi assassini e boss di Ame, poiché Kato si sarebbe risvegliato che il sole era alto in cielo e il caldo asfissiante.
    Anche senza aprire gli occhi si sarebbe accorto di essere su di un carro, visti gli scossoni del terreno irregolare e i cigolii delle assi di legno, trainato da cammelli ad udire i bramiti di quelle bestie. Di fatti, quei versi riempivano l'aria poiché la carovana era davvero lunga: la vecchia aveva fatto le cose in grande a quel giro, dopotutto non rientrava in patria da anni e lei sapeva quanto l'apparenza contasse in certi ambienti. C'erano carri di bestiame, altri di tessuti pregiati e pellicce, altri ancora pieni di sacchi con oggetti e mobili di valori...altri di persone vestite solo di uno straccio o poco più.



    " Finalmente ti sei svegliato."

    Yuufuku era nella parte frontale del mezzo di trasporto, tenendo le redini che manovravano l'enorme cammello al centro della carovana. Poteva sembrare strano che una donna della sua età e di quel livello non stesse di dietro, allungata su pomposi cuscini e servita per qualsiasi necessità...un pensiero che poteva solo sfiorare la mente di chi non conosceva bene quella donna: la Rigattiera di Ame era una donna che aveva costruito un impero con le sue sole forze, guadagnandosi un rispetto assoluto anche nel Terzo Livello.

    " C'è del Kamaboko, del pane e del vino. Il viaggio sarà lungo quindi trovati qualcosa da fare... "

    Aveva una casacca che le copriva l'intero corpo, corto ma tarchiato, e parte del volto, da cui sbucava principalmente l'imponente naso aquilino; sembrava un'altra persona in quelle vesti, fuori dal suo lussurioso covo barocco. Qualora l'Otese non avesse parlato lei nemmeno avrebbe iniziato alcuna discussione, almeno fino a 4 ore dopo quando il sole cominciava a calare e la seduta scomoda persino per le natiche di un ninja allenato.

    " Mi daresti il cambio? Non ho più la tempra di una volta...lei si chiama Gankona rōba, è una vecchia testarda ma se vedi che tira da un lato dalle corda perchè sa il fatto suo e conosce meglio di tutti le insidie del deserto. "

    Qualora il ragazzo avrebbe assecondato la richiesta della nukenin, lei si sarebbe distesa su delle coperte e scolata d'un sorso un mezzo litro di buon sakè, anzi ottimo visto che vendeva venuto a circa 400 ryo a bottiglietta. Avrebbe guardato in un bauletto dove vi erano due pacchi di ugual dimensione ed aspetto, semplicemente per controllarne ancora la presenza, e quindi richiudendolo avrebbe detto:

    " Uff...ci voleva. Spero tu abbia pensato a cosa dirai a Goemon, anni di frustrazione ad Ame lo hanno reso irascibile e davvero intrattabile. E pensare che un tempo il mio Toshiro gli aveva insegnato tutto su come stare a questo mondo. Coff coff coff !! "

    Ancora una volta il sangue le usciva dal naso, questa volta più copioso e a stento tamponabile con la tunica di iuta. Lei però continuava importandosi il giusto (ma non di più) di quel vincolo con cui ormai conviveva da anni:

    " Parlavamo della stupidità con cui schemi e regole vengono applicate senza logica, figuriamoci creatività...Non pensare che la via del nukenin sia la chiave per la libertà, ragazzo; sono davvero pochi quelli che possono dire di vivere una vita senza costrizioni e spinti dal solo libero arbitrio. "

    Sembrava sincera una perla di saggezza cui il chunin avrebbe potuto trarre un enorme insegnamento se solo avesse ascoltato con la giusta attenzione; giocherellava con l'anello che portava al mignolo e che, al contrario degli altri, non si era levata per il suo travestimento.

    Non avrebbero fatto soste, la meta era lontana e si procedeva lentamente, almeno per gli standard ninja. Tempo per "discutere" dell'accordo ce ne sarebbe stato eccome:

    " Io fungerò da garante tra le parti, se tu mettessi piede in quel covo da solo verresti fatto a brandelli pur di strapparti di dosso il dono del tuo Villaggio. Goemon ti fornirà la nuova identità che cerchi, non appena sarà il momento, e provvederà alla mia parcella. Chiaramente per poter esplicare il mio compito al meglio mi serve una prova riguardo la veridicità delle tue parole e quindi necessito di vedere il sigillo maledetto, in forma rilasciata, con i miei stessi occhi."



    CITAZIONE
    OT/ Le strade iniziano ad intrecciarsi ;) Non vi resta che prendere delle scelte per far andar avanti la storia! /OT

    Veleno Soporifero (5 dosi) [Veleno]
    La somministrazione di 1 dose causa dopo 3 round in cui continuamente inalato il veleno la perdita dei sensi. Subire danni risveglia la vittima. Ogni round la vittima avrà un malus di 1 tacca in Riflessi. Uscire dall'area d'effetto o non respirare il veleno aumenta di 1 i round necessari a cadere addormentati e riduce di 1 il malus in Riflessi. Una dose ha un raggio di effetti di 6 metri e dura fino a 5 round anche in ambienti ventilati, può essere spazzato via da fuuton. Usare più dosi non riduce il tempo necessario ma aumenta il raggio di 6 metri.
    Tipo: Supporto - Variabile
    Dimensione: Minuscola
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 100)
    [Da Chunin in su]
     
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    Sorrisi, consapevole che con quelle mie dichiarazioni di aver scossa la nonnina. Se da una parte mi ero esposto in una misura irrimediabile, dalla quale non si poteva più tornare indietro d'altra parte sapevo che avevo toccato un nervo scoperto di Ame, e in particolare di Lord Goemon. I Sigilli Maledetti di Oto erano ancora la sua ossessione, e la reazione della donna che mi teneva bloccato non erano che la prova Certo, il Kokage stesso me ne ha affidato uno. Quello del Fulmine, per essere precisi. Fu la mia risposta. Di certo non aspettai i commenti successivi. Davvero non era mai stato possibile replicarlo interamente? E allo stesso tempo che cosa intendeva la vecchietta riguardo ad una sorta di giustizia? Stavo forse addentrandomi in giochi di potere fin troppo oscuri?

    Domande a cui però non ebbi una risposta, perché il sonno e la stanchezza calarono sul mio corpo. Verosimilmente la signora mi aveva drogato, e ogni reazione sarebbe stata inutile; era semplicemente troppo tardi e se avesse voluto avrebbe potuto fare di me quello che voleva. E prima di pensare alle varie conseguenze caddi, in un sonno forzato. Preda del destino.

    Fu dopo un tempo impreciso, ma di certo abbastanza lungo, considerando la fame che richiamò la mia attenzione che mi svegliai. Furono i vari colpi, rimbalzi di cui subito non compresi la natura a destarmi dal mio sonno. A fatica sgranai gli occhi per accorgermi che ero a fianco della signora, o per meglio dire all'interno di un carro che componeva una lunga carovana. Quella donna non mi aveva ucciso, e apparentemente sentivo ancora ogni mia parte del corpo intera compreso il cuore meccanico di Hayate. Poco male, pensai tra me e me.

    Si accorse del mio risveglio e prese subito a parlarmi, aspettai a rispondere recuperando nel frattempo il cibo e le bevande che mi erano state offerte. Potevano essere avvelenate, certo, ma non avrebbe avuto senso arrivati a quel punto. Ci fu una lunga pausa, dominata da un importante silenzio. Nel mentre mi osservai attorno, cercando di cogliere dettagli o conversazioni tra gli altri membri della carovana. Era difficile esprimersi ma la prima domanda che le posi fu la più banale di tutte Madama, lei conosce praticamente tutta la mia vita... ma io non so ancora il suo nome e il suo rapporto con Ame. Con chi ho avuto il piacere di intrattenere questo affare? fu la mia semplice richiesta. Non chiesi la direzione della carovana, ero certo che l'avrei scoperto da solo prima o dopo.

    La situazione cambiò quando la signora mi chiese di sostituirla alla guida del carro. Superata per un attimo la sorpresa per la strana richiesta annuii con la testa in segno di assenso e mi spostai alle redini dell'animale. Sorrisi, sinceramente divertito dal commento della signora Speriamo che Gankona rōba non abbia anche lui poteri telecinetici pari ai suoi, Madama. Ascoltai poi il resto della conversazione, girandomi di tanto in tanto con la schiena così da osservare la mia interlocutrice. E notai fin da subito che il sangue colava dal suo naso, una notevole epistassi questa volta non stava usando apparentemente alcun potere. Mi limitai a commentare il suo stato di salute Quel sangue dal naso... Tutto bene? Chiesi, sinceramente preoccupato. Se il mio contatto sarebbe morto nel percorso mi sarei trovato probabilmente contro tutta Ame.

    La vecchia comunque proseguì a parlare, e i suoi discorsi risultarono estremamente interessanti per molti ragioni. E fu nel momento stesso in cui sentii pronunciare due parole specifiche che una lampadina si accese nella mia testa: il mio Toshiro. Come se stesse parlando di una persona cara in difficoltà. Ma non avrei osato toccare l'argomento, non potevo spingermi a tanta confidenza.

    Così in ordine cercai di rispondere punto per punto Per quanto riguarda Goemon, Madama, non lo conosco di persona e se mi dice che il suo carattere è alquanto irascibile non ho che alternativa di presentarmi nello stesso modo che ho fatto con lei. Sarò sincero, esattamente come ho fatto con lei. Richiederò un lavoro ad Ame tra le vostre fila. Una nuova identità, con un nuovo volto impiantato e una storia credibile alle spalle, così da giustificare il mio ingresso ad Ame. In cambio Lord Goemon avrà un Ninja esperto al suo servizio e un Sigillo di Oto. Un dare e avere logico e profittevole, non trova? Ma considerato il nostro rapporto di sincerità le chiedo magari qualche consiglio. Ha qualche suggerimento da darmi? Un modo specifico per interagire con lui? Prima che mi addormentassi aveva parlato di una sorta di giustizia. Cosa intendeva? Posso forse convincere lei o Lord Goemon a dare una mano e contribuire per fare giustizia? Proseguii Una cosa è certa, il mio Sigillo darà forza a Goemon. E anche se lo cederò da parte sua avrà un Ninja al suo servizio. E proprio con quelle parole mi agganciai al suo discorso successivo Una santa verità, Madama. La libertà è una concessione riservata a pochi. Ma restare fermi e subire le angherie di questo mondo non mi sta bene. Sto rischiando tutto, fallirò o riuscirò nell'impresa. Ma almeno ci avrò provato. Ecco perché avevo ceduto il mio cuore ad Hayate, insieme alla mia fedeltà. E allo stesso tempo stavo, quel giorno, cercando una nuova casa ad Ame.

    I discorsi proseguirono e le considerazioni della vecchia erano quantomai vere, se avessi provato da solo ad addentrarmi ad Ame sarei stato letteralmente mangiato vivo, al solo sentire pronunciare parola Sigillo Maledetto. E forse fu il destino o il caso a mettermi in contatto con la vecchia, e quindi con un garante Già, e sicuramente non mi sarei azzardato a tanto. So per primo che Ame è un posto pericoloso, anche per un Chunin. E andare chiedere a destra o sinistra di Goemon mi porterebbe sulla tomba ad una velocità impressionante. Mi posso considerare fortunato ad averla incontrata e avere stipulato un affare. Mi tolga una curiosità, se non è così ardita come richiesta... ma come funziona Ame? Non so nulla della scala gerarchica né di come potrebbe essere organizzata. Effettivamente chi è Lord Goemon? Infondo era un viaggio lungo, l'aveva detto la signora e il tempo in qualche modo doveva essere riempito. Una conversazione, sulla mia futura e probabile casa, sarebbe stata una ottima occasione di approfondimento.

    Infine acconsentii alla richiesta della donna. Voleva una prova delle mie parole? Aveva senso. E così, concentrando un po' di chakra sul sigillo lo andai ad attivare. [Sigillo Maledetto del Fulmine]Sigillo Maledetto del Fulmine [Equipaggiamento]

    Primo Stadio
    Arte: L'utilizzatore può attivare il sigillo maledetto, ricoprendo solo la parte del corpo dove applicato: ottiene +2 tacche in Velocità.
    ( (Mantenimento: ½ Basso) )
    [Da genin in su]

    Attivazione Difensiva
    Speciale: Il Sigillo Maledetto si attiverà automaticamente al primo stadio se il chakra o la vitalità dell'utilizzatore scendono sotto il 50%. Il Primo Stadio rimarrà attivo per massimo 3 round. Se attivato tramite questa abilità il Primo Stadio non richiede consumo di chakra.
    [Da genin in su]

    Secondo Stadio
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può raggiungere il secondo stadio del Sigillo Maledetto. Il Sigillo ricoprirà tutto il corpo dell'utilizzatore, l'abilità "Primo Stadio" si attiverà automaticamente all'attivazione della tecnica. L'utilizzatore ottiene un miglioramento del colpo senz'arma pari a +30, 1 volta a round e causare Semiparalisi per 2 round, 1 volta a round. Il mantenimento richiede slot tecnica. Questa tecnica si attiva automaticamente utilizzando slot tecnica anziché slot tecnica avanzato se il chakra o la vitalità dell'utilizzatore scendono sotto la metà. L'utilizzatore non può disattivare il Secondo Stadio per 3 round se attivato automaticamente.
    Tipo: Ninjutsu - Raiton
    Sottotipo:
    (Consumo: Medioalto / Mantenimento: Mediobasso)
    [Da chunin in su]

    Sigillo Maledetto del Fulmine [Meccanismo]
    Il sigillo maledetto è un sigillo applicato su una qualsiasi parte del corpo, a discrezione dell'utilizzatore. Se rimosso il Sigillo Maledetto è costituito da un foglietto sui cui è applicato e disegnato il sigillo. Il Sigillo si fonderà normalmente su qualsiasi oggetto organico toccato. Rimuovere e fondere il Sigillo Maledetto con un nuovo oggetto o parte del corpo richiede 1 ora di preparazione.
    Tipo: Supporto - Supporto
    Dimensione: Minuscola
    (Potenza: 0 | Durezza: 0)
    [Da chunin in su]
    Per la precisione sviluppai il secondo stadio, il massimo a cui riuscivo ad arrivare. Per tutto il mio corpo si sparsero le tomoe tipiche dell'attivazione del Sigillo. Le tomoe che si dipinsero sul mio volto così come sulle parti scoperte sarebbero state la prova evidente che cervava Questo è il Sigillo Maledetto del Fulmine, signora. Esistono vari stadi di sviluppo. Il primo, più debole, ricopre solo la parte in cui è presente fisicamente il sigillo. Il secondo invece ricopre l'intero corpo, fornendo una forza aggiuntiva e nel mio caso velocità. Il terzo stadio invece mi è ancora precluso. Bisogna dimostrare una forza maggiore, ma non mi interessa. Spero che al termine di questo viaggio avrò venduto il sigillo a Lord Goemon per quanto pattuito. Una sincera speranza, una speranza di cuore.


     
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    La peculiarità di Namae - Raggi di sole


    Chapter IX - Amegakure




    La carta da gioco reagì al suo chakra!
    Un ghigno quasi malvagio deformò il suo volto. Non riusciva a credere che quel semplice tentativo si fosse rivelato vincente.
    Ahahah incredibile!

    Incanalandosi nelle fibre e nei bordi, il chakra del Fiore aveva generato tenue sfumature bluastre nella zona centrale della carta, prive di significato, ma che lasciava presagire che la strada fosse quella giusta. Era una tessera molto simile a quella che il barista gli aveva consegnato per condurlo nella casa di Kansoshita. Tuttavia non poteva paragonare i due oggetti: tra le dita della mano  stringeva l'Asso del suo seme, appartenuta al misterioso ninja a cui lui e Lord Goemon si sarebbero dovuti inginocchiare. Aveva trovato quella carta vicino ai pacchi di Kansoshita, trafitta sul muro da un pugnale. Quante possibilità c'erano che fosse destinata a lui e non a qualcun altro? Poche, ma ora, con quel piccolo passo in avanti, valeva la pena crederci fino in fondo.
    Prima di procedere con un secondo tentativo, Namae si prese alcuni secondi per riflettere. Tutto ciò che aveva vissuto quel giorno gli aveva permesso di imparare il terribile e spietato modo di lavorare del suo seme, che poco tollerava l'impulsività e la debolezza.
    Ogni messaggio dei Fiori è nascosto, cifrato, ma la chiave è sempre a disposizione del ninja a cui è destinato il messaggio. La dopamina aveva invaso nuovamente il suo cervello. Ogni muscolo, compreso il cuore, si era rilassato. Non riusciva a farne a meno. In cuor suo, sapeva di doversi dare una calmata, ma aveva bisogno di annullare le proprie emozioni, di congelarle, così da poter pensare in maniera lucida e senza distrazioni.
    Lo sguardo si era già spostato sui due pacchi. Ricordava con esattezza la loro disposizione sul divano, da dove li aveva prelevati. Afferrandoli con le sue grosse mani, aveva mantenuto inalterata la loro posizione.
    Se è destinata a me, devo fargli capire che sono io.
    I Fiori non concedevano molte possibilità ai sottoposti: due o tre errori avrebbero causato la distruzione del messaggio.
    Ciò nonostante, forse peccando di presunzione, lo smemorato era fiducioso. Conosceva a grandi linee il meccanismo delle carte ninja, compresa la possibilità per uno shinobi di aggiungere condizioni da soddisfare per rendere accessibile il loro contenuto. Se la sua osservazione precedente fosse esatta, allora doveva trovare qualcosa di sé, come una capacità o un abilità ninja, che poteva essere stata usata dagli alleati per fare in modo che solo lui fosse capace di leggerne il contenuto. Oltre all'amnesia di cui soffriva, c'era qualcosa che lo rendeva unico tra tutti i Fiori e, forse, tra tutti i ninja di Ame: la capacità di sintetizzare gli ormoni a comando. E non era un segreto perché aveva appreso quell'arte con l'aiuto di Jaro-sama, Nukenin ex otese al servizio di Lord Goemon. Diede per scontato che il Signore della Perdizione sapesse della sua abilità e di conseguenza tutta la gerarchia sopra di lui. Se si parlava di ormoni, si parlava di Namae.
    Dopamina, adrenalina o somatotropina? Si chiese, alzandosi dalla sedia per prepararsi al capitolo finale della missione.
    Scartò l'adrenalina per ragioni biologiche. Era sufficiente un momento concitato per produrla e metterla in circolo; e questo rendeva la serratura "facile" da sbloccare.
    Dopamina o Somatotropina? Quest'ultima era stata usata dall'Oleandro in una sola occasione: nel combattimento contro Kansoshita e i suoi scagnozzi; nessuno sapeva della sua capacità di generarla. A causa dell'assenza di effetti psicotici, molto spesso persino Namae si dimenticava di poterla creare. 
    Decise di optare per la dopamina. Per un semplice essere umano, sintetizzarla era assai complicato e per di più l'organismo tendeva ad accumularla e a rilasciarla tramite reazioni chimiche che sfuggivano alla volontà dell'individuo. Aveva letto qualcosa su un grosso e polveroso libro riservato ai medici accademici, ma aveva capito giusto qualche dettaglio insignificante per la decisione dell'autore di infarcire il testo con termini troppo difficili. Mentre le dita della mano destra sorreggevano la carta, i denti squarciarono il polpastrello del suo pollice sinistro. Con il sangue ancora caldo sugli incisivi e i canini, l'Oleandro si affrettò a mordere la carta sull'angolo in alto a destra, in modo che il sangue carico di dopamina, unito al chakra, potesse percorrere le minuscole fibre della carta. [TS Dopamina - Iniezione]1 Unità 1/2 Leggera. Consumo 1/2 Basso

    Se il contenuto non fosse stato sbloccato, Namae non si sarebbe dato per vinto. Con coraggio, avrebbe ripetuto l'operazione, prima saturando il sangue con l'adrenalina poi, in caso di un secondo fallimento, con la somatotropina. [TS Adrenalina - Iniezione]1 Unità 1/2 Leggera. Consumo 1/2 Basso [TS Somatotropina- Iniezione]1 Unità 1/2 Leggera. Consumo 1/2 Basso[Nota]A te il calcolo del danno e dei consumi complessivi

    E se anche quei tentativi fossero andati a vuoto, salvo sorprese infami progettate dai Fiori, Namae avrebbe avuto il tempo di ripetere l'operazione con la carta appoggiata sul primo pacco e poi sul secondo.
    Doveva trovare la soluzione!

    [...]



    Sorretto sotto braccio per una decina di metri dal fioraio, l'anziano signore varcò la soglia del cimitero di Ame.
    Avvolto in un pesante giaccone nero, l'uomo sfigurato dalle rughe prese la corsia di sinistra, e con piccoli passi carichi di dolore, per l'artrosi e per altri finti malanni, iniziò a cercare la tomba di Toshiro dalla colonna di lapidi più a Est. Con una rapida occhiata notò come i presenti fossero per lo più anziani, ciascuno concentrato solo sul proprio dolore.  

    Lo smemorato aveva pensato a tutto. Partendo dal settore di sinistra, il Fiore avrebbe potuto concentrare l' attenzione solo sul lato destro, diminuendo gli sforzi e le possibilità di una svista che, nel caso peggiore, lo avrebbe costretto a ripetere tutto il giro del cimitero; per di più, qualora avesse dovuto scrutare con maggior attenzione le file adiacenti, con la scusa di dover lasciare a terra uno dei fiori che si era fatto regalare, l'Oleandro si sarebbe potuto fermare qualche secondo davanti a una qualsiasi tomba. E nessuno si sarebbe insospettito. In un villaggio come quello della Pioggia, era probabile che un anziano della sua età avesse tante persone a cui rendere omaggio.

    Ma qualcosa o qualcuno corse in suo soccorso, dando vita a qualcosa di straordinario: la pioggia si fermò e il cielo sopra Ame si aprì in due, come squarciato da un colpo di spada; tra le nubi ferite, la sfera di luce che altrove chiamavano sole aveva iniziato ad illuminare e a riscaldare l'intero villaggio. Si trattava di un evento naturale, ma non lì, non in quel luogo maledetto, dove giorno e notte, per anni e anni, la pioggia aveva flagellato senza sosta abitazioni e strade.
    Wow! Pensò, con il naso rivolto verso il cielo. Lo stupore durò meno di un secondo. Cercando di non farsi notare, l'Oleandro si guardò intorno per scoprire chi, di fronte a quello spettacolo, aveva altro a cui dedicarsi. Come tenerlo d'occhio, ad esempio E per puro caso, durante quel controllo, il suo sguardo si posò su una piccola lapide molto semplice, pulita e ben curata, distante almeno quindici metri..
    È quella! Esclamò tra sé e sé, senza lasciar trasparire all'esterno alcuna emozione. 
    Prima di posizionarsi di fronte alla tomba illuminata dal sole, Namae decise di nascondersi alla vista dei presenti con lo stesso genjutsu con cui, nella discoteca del Terzo Livello, era riuscito ad avvicinare a sé Kansoshita: quando fu a circa cinque metri dal sepolcro di Toshiro, chiunque si fosse trovato a dodici metri dalla sua posizione avrebbe udito un rumore strano provenire dall'ingresso, come un segnale acustico attivato per informare i cittadini dell'imminente chiusura. Salvo sorprese o resistenze particolari, tutti avrebbero provato la forte tentazione di voltarsi e dirigersi in quella zona, opposta alla lapide su cui Namae avrebbe dovuto lasciare il pacco di Kansoshita. [Tecnica Avanzata]

    Ma...Namae era già riuscito a risolvere la questione dei pacchi?



    Chakra: 92.25/100
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Lancia Spiedi × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Bende Rinforzate × 1
    • Antidoto Base × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 2
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Doppia Lama × 1
    • Proiettili Leggeri × 5
    • Spiedi × 10

    Note
    ///
     
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    È colpa tua. Ratty

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    Intrecci di Pioggia

    Kato

    Madama va benissimo, mio caro Kato. Madama Umezawa, se preferisci. Credo non siamo ancora abbastanza in confidenza da permetterti di chiamarmi Nonnina. Replicò la donna mentre conduceva la lunga e stravagante carovana, apparentemente rilassata sebbe qualunque occhio indiscreto potesse mettere un bastone tra le ruote di quel viaggio che spostava un immenso capitale da una parte all'altra del continente. Il suo tono era accogliente, ma si leggeva una venatura di sarcasmo anche quando chiese al suo nuovo asset (chiamarlo complice era decisamente eccessivo) di prendere le redini del cammello e guidare la carovana in sua vece mentre riposava. Poteri telecinetici? Bontà divina, ragazzo, se pensi che sia il potere che ho in mano sia ciò che deve spaventarti non farai molta strada nè qui nè ad Ame. Battè un dito sulla fronte. Questo è il vero potere. Ad Ame una ragazzina priva di qualunque capacità combattiva è diventata uno dei vertici dei Quadri semplicemente col suo intelletto. Se sai organizzarti e prepararti, non c'è forza che possa tenerti testa. Se un nemico è troppo forte in battaglia, devi colpirlo fuori dalla battaglia, non è evidente? Si rilassò col suo Saké, mentre tamponava con un sospiro il sangue che usciva copioso dal naso. Alle preoccupazioni di Kato, sentite o meno che fossero, fece semplicemente spallucce, un'impresa strana da vedersi vista la fisicità decisamente anomala di quella vecchietta. Al mondo, ragazzo mio, dicono ci siano molte scelte da compiere. Ma la verità è che si tratta solo di compravendite. Per ogni cosa che si ottiene va pagato un prezzo, anche se magari non è equo. Io sto solo pagando il mio. Si voltò a guardarlo con attenzione. Mi chiedo se tu sia pronto a pagare il tuo, se ne sia realmente consapevole.

    Lui quindi partì in quarta con numerose domande su Lord Goemon, che tradivano la sua evidente preoccupazione per quella transazione che ancora non era avvenuta. Una mercante abile se ne sarebbe certo accorta, e l'occhio della vecchia ardeva di cupidigia e interesse. A quanto pare no. Compravendite, come ti ho detto. Perchè dovrei rispondere alle tue domande senza avere nulla in cambio? Un tono furbo, da gatto che gioca col topo. Ma stai guidando al mio posto, qualcosa posso anche dirtelo. Goemon è una brutta persona. Se gli dai il denaro e lasci che lo spenda come vuole, allora farà quello che chiedi. Ma se gli pesti i piedi, se lo ridicolizzi, se provi a sminuirlo, allora sei morto. Il suo tono tono era mortalmente serio. Dopo qualche minuto avrebbe continuato. Hai parlato di dare e avere, ma non hai idea di quanto questo sia letterale ad Ame. Se vendi te stesso sei uno schiavo, nè più nè meno di quanto non ti senti costretto nel tuo villaggio. Alla menzione della giustizia battè le palpebre, come se non si aspettasse che lui la avesse sentita. A me importa del denaro, ragazzo. La mia giustizia è il denaro, e nonostante questo esiste qualcosa che il denaro non potrà mai ridarmi. Ma a volte col denaro si ottengono i giusti agganci per avere un minimo di compensazione. Forse più che giustizia avrei dovuto dire che col tuo aiuto dato a Goemon, io avrò la mia compensazione. Venderò la tua vita e quel sigillo per compensare la vita di una persona che non c'è più. Concluse con uno sguardo glaciale e calcolatore.

    Non commentò l'attivazione del sigillo, limitandosi ad annuire come se avesse saggiato un lotto di mercanzia, nè aggiunse altro durante il resto del viaggio.

    [...]

    Scendiamo, ora. Vedi quel pozzo? Avevano viaggiato per tutto il giorno e per tutta la notte, senza dormire e senza parlare nuovamente. Erano al limitare del deserto, ormai non più composto da dune di sabbia ma più da terreno arido e con arbusti che andavano via via facendosi più verdi. Un pozzo alla loro sinistra, evidentemente asciutto, e qualche muretto a secco resto di chissà quale insediamento di parecchio tempo fa. Verranno a ritirare la merce quanto prima, ma noi dobbiamo andare avanti. Passeremo da là. Disse la vecchia, carezzando un anello dalla gemma rossa che troneggiava tra i numerosi gioielli alle sue dita. Oltre il bordo del pozzo, a tre metri di profondità, quella che sembrava acqua rossa come sangue. Tuffati, caro. Immagino tu sappia che l'alternativa è che io ti ci butti dentro.

    Comunque andasse (difficile opporsi alla stretta telecinetica di lei) il contatto con l'acqua rossa sarebbe stato strano, più simile al superare un velo di seta incredibilmente freddo più che toccare un liquido, e prima che se ne rendesse conto, lo Yotsuki era sulla cima di un palazzo mentre dal cielo scorreva acqua incessantemente. Sarebbe finito fradicio in poco tempo. Alle sue spalle la porta da cui erano entrati, all'apparenza un semplice sgabuzzino per le scope, si chiuse dopo il passaggio di Madama Umezawa. Questa è Ame. Non mi sento onestamente di darti il benvenuto, caro. Aveva un simpatico e barocco ombrello pieno di pizzi per ripararsi dalla pioggia, e lo aveva portato a destinazione.

    Vista strana, vero? Cerco di stare lontana da qui perchè è meno efficiente controllare gli affari lontano dal campo. Ma ammetto che non amo nemmeno i ricordi che mi evoca questo posto. Se non altro avrò meno epistassi. Disse scrollando le spalle. Ti porterò da Goemon, ma prima devo sbrigare una piccola faccenda per la Regina di Fiori. Impossibile non notare l'arricciarsi indispettito della sua prominente narice quando nominò la Regina. Seguimi e non far baccano, caro. Andremo prima al cimitero a porgere rispetto a mio figlio e ritirare una cosa, quindi all'Obitorio.

    La pioggia si era stranamente diradata quando arrivarono, dopo molte scale e vicoli confondenti, al cancello del cimitero. Madama Umezawa era scura in volto. Mi chiedo perchè abbia voluto proprio questo posto per ritirare il pacco. E visto che non mi fido di quella serpe, sarai tu a prenderlo e portarlo. C'era un piccolo problema però...dal cancello proveniva una stranissima sensazioneE' attivo il Jutsu di Namae, arrivate qualche minuto dopo il suo arrivo.. Come avrebbero fatto a superarla?

    Namae
    Al contatto con la Dopamina arricchita dal chakra, la carta cambiò impercettibilmente, fino a rivelare dei versi criptici almeno quanto quelli trovati nel cassetto.
    Due cuori battono assieme anche se non dovrebbero
    Una donna piange un figlio perduto
    Una donna esulta di un padre perduto

    Un fiore freddo voleva fermarne uno
    Ora due battono contro di lei
    A destra sei col freddo. A sinistra sei col sangue

    Non c'è giusto o sbagliato
    Solo una scommessa
    Lei, o noi?

    I Fiori
    Che significato aveva quella frase? E chi la aveva lasciata? Osservando meglio la stanza avrebbe sicuramente notato una cosa: una delle scatole era meno impolverata dell'altra, quella a sinistra, come se fosse stata poggiata in un momento successivo, o fosse stata pulita o manipolata in qualche modo. Perchè? In che gioco era stato cacciato a forza? Fin troppe informazioni mancavano, ma alla fine l'Oleandro finì per uscire dal Terzo Livello.
    Era vicino alla meta, o si trattava solo di un crudele inizio? E soprattutto cosa poteva ottenere da quella situazione?

    Un vecchio era nel cimitero e aveva davanti la tomba di Ushiro Umezawa, mentre una forza illusoria spingeva le persone lontano da là. Ma lui aveva due pacchi invece che uno. Li avrebbe posati entrambi? O avrebbe scelto, come suggerito dalla carta? Ma soprattutto, era riuscito a capire chi fosse Toshiro Umezawa?

    Nel silenzio davanti alla tomba, in attesa con la dopamina in circolo, avrebbe chiaramente percepito qualcosa che non tornava. La lapide era stata smossa di recente, i segni ai bordi erano inequivocabili, come se fosse stata sollevata, e sebbene debole, appena percettibile, se la avesse toccata con la mano avrebbe sentito come la presenza di qualcosa che si muoveva ritmicamente in una pozza d'acqua al di sotto, qualcosa di piccolo, poco più grande di un pugno in un contenitore pieno d'acqua che veniva ritmicamente mossa, un grosso movimento, uno più breve, uno più grosso, uno più breve, sempre alla stessa velocità, con pause precise e nette.

    In che razza di guaio si era cacciato?
     
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    Freddo o Sangue


    Chapter X - Amegakure



    La tomba di Toshiro Umezawa si ergeva di fronte a lui, immersa tra i vasi, i fiori e i cimeli d'oro e argento che nessuno aveva osato rubare.
    Il cielo plumbeo si era aperto in due, come per magia, e le goccioline di pioggia che correvano sulla lapide la facevano esplodere di luce, come una lampada. Il suo genjutsu aveva allontanato tutti, dai netturbini alle spie. Attorno a lui, salvo sorprese, non vi era nessuno: solo Namae, piccolo pesce dei Fiori, nei panni di un vecchio con in mano un bizzarro sacchetto colmo di fiori. Ai suoi occhi incorniciati da profonde rughe, Toshiro Umezawa era un nome senza volto né storia; una semplice scritta sulla lapide che segnava il luogo in cui avrebbe dovuto depositare uno dei due pacchi.

    Aveva già compiuto la scommessa. E non era stato facile. L'ago della bilancia era rimasta in equilibrio tra i Sangue e il Freddo per molto tempo. Le mani avevano tremato dal fioraio fino alla tomba, poi ad un tratto, con il cuore che batteva come un tamburo e la fronte madida di sudore, un attimo prima di effettuare la consegna, il Fiore si accorse che la pietra era stata manomessa.
    A giudicare dai residui di polvere e dall'erba schiacciata, qualcuno aveva spostato i vasi e i fiori. Oltre questi, un piccolo cumulo di terra ai piedi della lapide costituiva una prova che qualcuno avesse profanato il sepolcro.
    Attratto dal marmo scintillante, rischiarato da sole, Namae allungò la mano destra su di esso. E quando lo toccò, percepì chiaramente un movimento oltre il mondo visibile. Qualcosa di piccolo, come un pugno serrato, batteva ritmicamente all'interno, come se quel marmo tiepido al tatto fosse in realtà un artefatto simile a quello posseduto dal fioraio, dentro cui si era gettato solo qualche ora prima.
    Qualunque cosa fosse, pulsava a una frequenza ben precisa, con pause costanti e ben definite, immersa in una pozza d'acqua in cui avrebbe potuto immergere la sua mano.
    Un cuore. Un cuore vivo e pulsante. Non era difficile intuirlo. Ben più complesso era capire perché fosse lì.
    Avrebbe potuto strappare l'organo da quel mondo, portarselo a casa e studiarlo, ma Namae seppellì la curiosità sotto tonnellate di soffocante paura di trovarsi invischiato in qualcosa di ancora ancora ancora più grande.
    Non indagò oltre. Aprì la busta, scansò i fiori e posizionò a terra, davanti alla lapide, il pacco che aveva sceltoFREDDO.


    Come la prima missiva gli aveva comandato di fare.

    [Qualche minuto prima]




    La dopamina aveva invaso ogni fibra della carta e, come relitti di una nave colata a picco, emersero parole che formarono l'ennesimo maledetto messaggio criptico da decifrare. Non un enigma, bensì un vero e proprio racconto da interpretare, almeno nella prima parte. Namae ne aveva le scatole piene, per non dire altro, ma quelle frasi riuscirono a catturare subito la sua attenzione.

    CITAZIONE

    Due cuori battono assieme anche se non dovrebbero
    Una donna piange un figlio perduto
    Una donna esulta di un padre perduto

    Un fiore freddo voleva fermarne uno
    Ora due battono contro di lei
    A destra sei col freddo. A sinistra sei col sangue

    Non c'è giusto o sbagliato
    Solo una scommessa
    Lei, o noi?

    I Fiori


    Lesse il messaggio due volte, a bassa voce.
    Chi è il Fiore Freddo? Per quanto si illudesse di contare qualcosa nelle fila dei Fiori, Namae era solo un novizio, un minuscolo Fante, un pesciolino in mezzo a un acquario popolato da squali e cetacei. E lui era troppo stupido per accorgersene. Quella faccenda scottava parecchio, come la lava di un vulcano. Persino le Picche, con quel tizio dal volto di porco che aveva incontrato nel Terzo Livello, erano ben felici di non immischiarsi negli affari interni dei Fiori.
    Rilassato dalla dose di dopamina, in grado di acuire il suo intelletto, seppur di poco, Namae aveva posto la sua attenzione sull'ultima frase; quel "lei, o noi" che lo aveva accompagnato fino alle porte del cimitero, nei panni di un vecchio rimbambito con in mano un sacco colmo di fiori.
    Lei o noi?
    Si lasciava intendere un golpe, un'alleanza tra membri dei Fiori per opporsi a una kunoichi che, a giudicare dal messaggio, doveva essere piuttosto potente. Forse più di Lord Goemon, il Principe dei Fiori che serviva da anni. Che ci fosse il suo zampino? Difficile dirlo. Non lo aveva mai incontrato e ogni sua comunicazione gli era stata consegnata da Jaro-sama e Lianshi-sama. Quel tizio era avvolto nel più totale mistero. E la cosa non gli piaceva, non dopo anni di onorato servizio.
    La scelta di usare la carta dell'Asso di Fiori, conficcata a muro da un coltello insanguinato, non doveva essere stata casuale. Che l'Asso fosse una donna? Di ritorno dal Terzo Livello, a Namae non erano sfuggite le parole del fioraio. Scherzando su un possibile recupero da parte del Joker, individuo che l'Oleandro non aveva mai sentito nominare, l'uomo aveva menzionato a una signora di cattivo umore. E non si sentiva di escludere che fosse stata questa ad aver organizzato quella stramba missione. Era la stessa persona che nel messaggio criptato compariva con il semplice "Lei"?
    A destra sei col freddo. A sinistra sei col sangue. Con un po' di fortuna, o per il semplice desiderio di qualcuno, Namae aveva afferrato il motivo della doppia scatola, seppur il messaggio parlasse di un solo pacco. Per un eccesso di zelo, lo smemorato aveva avuto la brillante idea di avvicinare il volto ai due doni. Con grande sorpresa e stupore, il Fiore aveva notato come quella di sinistra fosse meno impolverata, prova che era stata posizionata lì da minor tempo.
    Potrebbe essere una trappola Si morse il labbro inferiore, infastidito. Appena riusciva a far luce sui punti oscuri di quella strana missione, l'oscurità avanzava e guadagnava terreno, approfittando della sua ignoranza e del suo intelletto che non tralasciava alcuna ipotesi.
    Qualsiasi nemico del suo seme di appartenenza si sarebbe firmato in quella maniera. O erano dei Fiori ribelli, come aveva pensato sin dall'inizio?
    Il figlio perduto. Il padre perduto. Che si stesse parlando di Toshiro Umezawa? Namae non lo sapeva e, salvo altri miracoli o colpi di genio, non avrebbe avuto elementi utili per intuirlo.
    Un altro buco nell'acqua, con cui dover fare i conti, era la carta che aveva trovato nel cassetto, su cui era stata scritta la minaccia di morte firmata dai Fiori.
    Freddo o il Sangue? La sua sarebbe stata una scommessa, come un testa o croce, pistola alla tempia, prima di lanciare la moneta in aria. In un villaggio normale, ci sarebbe stato un confronto, modo e tempo per gli attori in scena di poter riflettere su quale parte schierarsi. Ad Ame, no. Dovevano esserci delle ragioni che a lui sfuggivano, ma non amava quel modo di fare.
    Continuare la missione significava afferrare il pacco a destra, percorrere una strada tracciata da qualcuno che sedeva in cima ai Fiori. Optare per i ribelli, o possibili nemici, lo avrebbe condotto ad afferrare la scatola a sinistra, appoggiata dopo l'altra, e a dar vita a qualche evento fuori controllo.
    Solo dopo essersi inserito nel corridoio principale del cimitero, tra le tombe, i mazzi di fiori e il profumo dell'incenso, Namae era riuscito a prendere la sua decisione: Fare ciò che gli era stato ordinato, rispettando le gerarchie.
    Chiunque fosse quella donna. Qualunque fosse il suo peccato.

    jpg



    [...]



    Consegnato il pacco, Namae si allontanò a passo svelto.
    Non uscì mai dal cimitero. Prese uno dei tanti sentieri paralleli, raggiunse la tomba di una donna che non conosceva, e senza sciogliere la Henge rimase in attesa, sforzandosi di riempirsi gli occhi di lacrime, per apparire come un anziano disperato per la morte della moglie.
    Non aveva avuto il coraggio di afferrare il cuore vivo e pulsante. Tuttavia, era curioso di vedere con i propri occhi chi sarebbe giunto a prendere il pacco. Namae attese il suo arrivo a una trentina di metri di distanza, defilato, dietro il sepolcro in cui faceva finta di piangere.
    Sarebbe stato scoperto? Una parte di sé desiderava essere scoperto, perché qualcosa gli suggeriva che l'individuo giunto da chissà dove, solo per prendere il pacco,  lo avrebbe poi condotto dagli artefici del complotto. E voleva scambiare qualche parola con loro. Se Namae aveva deciso di porre la propria fiducia sul Freddo, era solo perché odiava i complotti e le coltellate alle spalle. 
    Ma nulla era perduto per i ribelli. Per avere la spada di Namae dalla loro parte, essi avrebbero dovuto almeno mostrare il proprio volto, avere il coraggio di rivelare i loro pensieri e i motivi per cui remare contro al seme.
    Ame aveva una struttura piramidale, con Fanti, Principi, Re e Assi. E le leggi di Ame, con la sua gerarchia, andavano seguite alla lettera.


    Chakra: 92.25/100
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Lancia Spiedi × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Bende Rinforzate × 1
    • Antidoto Base × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 2
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Doppia Lama × 1
    • Proiettili Leggeri × 5
    • Spiedi × 10

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    Il Fiore Lupo

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    Durante il percorso verso Ame ebbi modo di conversare parecchio con la vecchietta, di cui ora conoscevo una parte del nome: Umezawa. Mi appuntai mentalmente ogni singolo discorso e parola di cui la signora mi parlò. Le sue spiegazioni mi risultarono molto utili, perché non sapevo fino a che punto il potere riuscisse a spingersi ad Ame. In quella città tutto ruotava attorno ai soldi, e con quanta intelligenza si adoperava per muoverli e accumularli. E attorno ai Ryo si giostravano poteri, persone e macchinazioni. Inoltre non potei aspettarmi una descrizione molto diversa da quanto avrei mai immaginato di Lord Goemon. Non era di certo un stinco di santo, ma apparentemente almeno stando alle parole di Madama era di parola. Bisognava solo evitare la possibilità di sminuirlo. Avrei evitato di mettere in luce i suoi fallimenti ad Oto, per recuperare i Sigilli. Poco ma sicuro. Umezawa inoltre ribadì nuovamente il concetto del denaro ad Ame. E di nuovo mi segnai questo dettaglio. I Ryo erano Ame e Ame viveva sui Ryo. Era la moneta di scambio e il punto di partenza di ogni conversazione. Onore e rispetto, o la ricerca dell'Immortalità come perseguiva la mia confraternita, erano concetti che venivano dopo.

    Mi limitai a specificare solo un'osservazione alla signora Madama Umezawa, i termini del nostro accordo spero siano chiari. Non sto barattando la mia vita, ma la mia professionalità e un Sigillo Maledetto. Quello che chiedo in cambio è una nuova casa e volto, quando sarà l'ora, e un lavoro per Ame così da proseguire la vita slegato dall'Accademia. Non ho i mezzi per garantirle abbastanza denaro e non ho idea di cosa o chi intenda per compensazione, ma sarò ben lieto di aiutarla almeno sull'aspetto compensativo. Una sua raccomandazione a Lord Goemon per il mio aiuto nella sua compensazione, questo è quello che le offro... ammesso che sia possibile! Conclusi. Dovevo cercare di portarmi a casa quanto più favore possibile. Ma senza secondi fini, se non quello di guadagnarmi un posto ad Ame. Ero incredibilmente sincero nei confronti di Madama Umezawa.

    Passò un giorno intero, senza ulteriori eventi significativi, e solo quando giungemmo davanti ad una sorta di pozzo, in mezzo al deserto, compresi che qualcosa si sarebbe mosso. La Madama mi indicò il pozzo stesso, e guardando verso il suo interno notai che esso non era riempito di acqua bensì di un profondo colore vermiglio. Alzai lo sguardo, perplesso, verso la donna Non ho molte alternative giusto? E senza aggiungere altro con un balzo saltai all'interno... senza però ricevere la sensazione di cadere in un liquido. Anzi non seppi distinguere effettivamente ciò che mi attraversò se non quello di realizzare dopo qualche secondo di trovarmi ad Ame La Città della Pioggia... sussurai tra me e me. L'acqua cadeva incessantemente e prese a bagnarmi vestito, capelli ed equipaggiamento. Alle mie spalle comparve subito dopo Umezawa, provvista di ombrello, e commentai ironico alla sua affermazione E non si può nemmeno definire caldo, come benvenuto. Comunque, Madama, se non le dispiace userò la Tecnica della Trasformazione per modificare il mio aspetto. Non ho intenzione di farmi riconoscere per quello che sono in questo posto. E credo che sia a beneficio di entrambi. E così imponendo le mani mi sarei convertitoTecnica della Trasformazione - Henge no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra (1)
    L'utilizzatore può cambiare il proprio aspetto. Le dimensioni possono essere maggiorata o diminuita al massimo del 50% rispetto le proprie dimensioni reali. La trasformazione permette di assumere le caratteristiche tecniche dell'oggetto in cui trasformati oppure ottenere armi naturali se possedute dall'animale trasformato. Le potenzialità devono essere parigrado l'utilizzatore, non è possibile ottenere una protezione fisica e non è possibile ottenere capacità di movimento non possedute dallo shinobi. È possibile applicare questa tecnica anche in combinazione con un altro shinobi, unendo i due in uno stesso aspetto fittizio. Solamente uno dei due shinobi avrà il controllo delle nuove sembianze ma entrambi dovranno pagare il costo di attivazione. Subire un danno pari o superiore a leggera causerà lo scioglimento della tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Basso )
    [Da studente in su]
    in un tizio anonimo, leggermente più basso e dai capelli e volto ben diversi e distinti dal Kato originale Mi chiami pure Jin. Un lungo capotto scuro avrebbe coperto il mio corpo.

    Guardando dall'alto la città mi resi conto di quanto fosse diversa da Oto. E quanto ci avrei messo ad abituarmi a quella vista, ammesso che fossi riuscito ad entrare tra le loro fila. Ascoltai poi la Madama realizzando così la scaletta temporale e di compiti che aveva da svolgere limitandomi ad annuire in segno di assenso. Durante il percorso, più che altro riempire il silenzio che regnava, chiesi altre informazioni Dunque lavora per la Regina dei Fiori. Ma è un grado? Un'autorità? Un suo capo? E Lord Goemon anche lui ha un ruolo definito? Domande ingenue, ma lecite. Non aggiunsi invece nulla in merito al cimitero. Non volevo mancarle di rispetto né tanto meno fare domande sulla sua sfera privata. Anche se era alquanto strano che portasse quasi un perfetto sconosciuto davanti alla tomba di suo figlio.

    Il pacco, come aveva anticipato, si trovava al cimitero e la risposta al mio dubbio giunse ben presto. Non si fidava della Regina di Fiori e questo probabilmente indicava il motivo della mia presenza lì. Fungevo da supporto e la Madama mi chiese, con molta cortesia sia ben detto, di andarlo a prendere al posto suo. Posi alcune domande Nessun problema, ma giusto un paio di cose: in che posto esattamente del cimitero possiamo trovare il pacco? E perché non si fida? Teme un attacco o qualcosa di più subdolo? Oppure dobbiamo ritenere il “pacco” possa contenere un regalo ben poco gradito? In ogni caso avrei proseguito verso l'entrata e proprio all'ingresso udii chiaramente un suono, un avviso acustico Probabilmente stanno per chiudere tutto, Madama. Ma a noi non ci interessa giusto? Fu la conclusione Procediamo oltre, e verso la tomba o il posto dove recuperare il pacco. Anche se... effettivamente la volontà di andarcene è molto forte. Non so se lo nota. Ma.. ma... dobbiamo rispettare il lavoro della Regina e visitare suo figlio, non trova? Non potevo scommetterci sopra, ma avevo la strana sensazione che io per primo non volessi proseguire lungo quella strada, come se spinto indietro da una volontà diversa. Tuttavia mandando giù la saliva e scrollandomi le spalle decisi di proseguire verso il luogo indicato, nonostante la forte e costante tentazione di tornare indietro. Che cosa ci sarebbe aspettato? [Malus Genjustu]Subisco 2 tacche di Malus in Velocità e Riflessi.

     
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