Una questione di maschere

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    Una questione di Maschere


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    Che ad Ame la Pioggia fosse una costante abbastanza fastidiosa, ma comunque universalmente presente sul territorio di tutto il villaggio, non è affatto un segreto. Ame si chiama così proprio per quello: Ame. Per questo non sarebbe stato affatto un chissà quale effetto sorprendente il veder scendere quella così tipica pioggia di Ame letteralmente a fiotti quel giorno. Tuttavia, la compagnia teatrale di Shin quel giorno non si era fatta molti scrupoli a posizionare un piccolo teatrino nel bel mezzo della piazza principale del villaggio. Tutto sommato, anche ad Ame abitava gente (o meglio: nukenin) che avevano un certo spirito artistico. Per questo già all'incirca una ventina di minuti prima della rappresentazione teatrale che doveva essere messa in mostra in quella piazza di Ame, dinnanzi alla struttura improvvisata si raccolse una folla comosta per lo più da persone appartenenti a varie associazioni criminali. C'erano Picche, Quadri e Cuori; c'erano boss di grosso calibro che volevano vedere cosa sarebbe successo da lì a poco e c'erano anche tante altre persone differenti. E, - ODDIO questa è forte, tenetevi bene... pronti? - in mezzo a quella folla c'era anche della gente abbastanza semplice costretta a vivere in un clima di costante terrore, pagare pizzi a destra, a sinistra, in alto e in basso. Insomma, quella rappresentazione teatrale sarebbe stata anche per quelle persone lì e forse Shin avrebbe dovuto tenerlo bene a mente. Perché le possibili minacce potevano arrivare non solo dalla criminalità organizzata (che sembrava essere invece interessata a godersi lo spettacolo), ma anche dalla semplice gente comune che doveva riuscire a sopravvivere in quel clima di costante terrore.

    Per questo forse quando un ragazzino di circa 12 anni riuscì in qualche strano modo a entrare nel grosso tendone in cui c'era Shin, nessuno parve notarlo a una prima vista. Era solo un altro ragazzino come tanti altri di quelli che vivevano ad Ame: vestiti sporchi, figura snella (tanto che pareva non essere affatto molto ben nutrito e si vedevano anche le costole dal suo corpo). A tutto questo si aggiungeva anche una certa rapidità di movimenti. Sembrava, insomma, un bambino abbastanza pronto e preparato a ladrare ovunque. Tuttavia, quel giorno non sarebbe stato semplice per niente rubare le cose, anche perché nella compagnia teatrale di Shin quel giorno c'era un ninja un po' di eccezione: un certo Yuni, uno che aveva un Occhio di Falco abbastanza attento e preciso, che sapeva riconoscere i dettagli e che poteva osservare tutta la scena (del crimine, ma non solo) senza molti problemi. Per questo quando il malvivente afferrò una serie di maschere (erano delle maschere semplici, in plastica credo, ma rappresentavano volti diversi e forse anche dei concetti differenti), sarebbe stato Shin il primo ad ascoltare una voce provenire dall'altra parte del suo tendone: - AL LADROOOOO! CI HA RUBATO LE MASCHEREEEE! - Alzando la testa e guardando verso il punto indicato da Yuni, Shin avrebbe potuto facilmente vedere il ladro come è stato descritto poco sopra: il tipico orfano di Ame che non aveva molte speranze di poter fare qualcosa in futuro e che doveva rubare in giro per poter sopravvivere. E, ovviamente, se Shin non si fosse dato una mossa, quel ladruncolo di cose sarebbe ben presto sparito nella pioggia di Ame. - SHIN! NON DORMIRE! ACCHIAPPA IL LADRO!!! - Ora e proprio l'ora di agire, anche perché girandosi il ladro avrebbe provato a scappare1 Passo con le maschere in mano. Era l'ora di mettersi sulle sue tracce: era l'ora d'inseguirlo!

    [...]



    Sbadigliai sonoramente nel vedere Ame. Il villaggio dell'incessante pioggia. Dei fiotti che cadevano. Dell'umidità e del cibo scadente. Odiavo quel villaggio e se qualcuno non lo avesse ancora capito, lo ripeto di nuovo: odiavo quel villaggio. Era il primo posto in cui approdai dopo aver abbandonato Kumo. Qui conobbi Ru Wai e i Somujo; qui venni sulle tracce di Seinji. Qui persi mamma. Eppure ritornai qui. C'erano ancora molte faccende in sospeso con quel villaggio che reputavo a tutti gli effetti essere uno dei peggiori posti su tutto il pianeta Terra. Uno di quei posti in cui per lo più abitavano soltanto dei FOTTUTI COGLIONI, a parte Ru Wai s'intende, ovvio. Entrando ad Ame non mi preoccupai nemmeno di togliere dalla mia fronte il coprifronte con il simbolo di Oto: tanto non ci badava mai nessuno in quel posto al coprifronte che portavi. Tutt'altro: se ne fregavano quasi tutti, anche se talvolta potevi comunque beccarti qualche sguardo incazzaato da parte della gente più varia.

    Dopo aver oltrepassato le mura, sempre sbadigliando, mi diressi verso il centro di Ame, al secondo livello del villaggio, dove c'era un mercante che conobbi tempo prima. Daisuro si chiamava (almeno mi pare) e vendeva dei tonici incredibili. Certo, anche quelli erano pieni di umidità (era Ame, cosa mi potevo aspettare?), ma di coontro ero sicuro che acquistarne un paio per Diogene e Oto mi avrebbe dato modo di avere una maggiore lealtà da parte del mio Kokage. Così sarei proceduto senza fermarmi fino al negozio. Sempre se non avessi incontrato alcuna difficoltà nel farlo.


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    Corse e fermate forzate



    [Qualche giorno prima]



    All'interno della stanza, saggiamente poco illuminata, sedeva, davanti ad una vuota scrivania, Satae Otao, ninja traditore di Suna. La sua presenza lì non era dettata dal caso. O forse sì, forse da quando era nato tutte le sue scelte, le azioni che aveva intrapreso, quelle che aveva lasciato perdere, le parole che aveva detto, le volte in cui aveva tacciuto, tutta la sua vita nella sua interezza lo avevano condotto in quel luogo, in quel momento.

    Un rumore di passi davanti alla porta. Pesanti, possenti, da chi sa di essere forte e prova orgoglio nell'esserlo.
    Il rumore della porta che si apre. La porta che si chiude con un rumore fragoroso, metallico

    Nell'istante successivo la stanza piombò in un silenzio assordante e Satae poteva sentire i rivoli di sudore scorrergli sulla fronte e cadere sui suoi pantaloni. Da quanto tempo stava sudando? Perchè gli tremavano le mani? Aveva paura ? Lui? La paura l'aveva lasciata quel giorno! Non aveva mai avuto paura da quel momento in poi!
    Eppure, la presenza davanti a lui, che nel frattempo si era appoggiata alla scrivania, con la luce che discendeva diagonalmente sul suo busto, lasciando la testa e parte della spalla destra al buio, aveva scatenato in lui l'istinto più primitivo di sopravvivenza. Il suo stesso corpo, forgiato in mezzo alle battaglie, agli assassini, alle rivolte, ai tradimenti, alle ferite, stava urlando con un urlo silenzioso ma da spaccare i timpani.

    Stava urlando di paura davanti al Principe dei Fiori.

    [Presente || Carovana di Shin]



    Era una giornata di pioggia come tante altre ad Ame e la compagnia di Shin si stava per iniziare ad esibire per il solito pubblico variopinto di gentaglia. Non che ormai egli non ci avesse fatto l'abitudine, a quei marrani, pronti ad ammazzare al primo insulto e pronti a ridere per le situazioni più sciocche. Così, riparandosi all'interno del tendone principale, aspettando che si radunasse una folla abbastanza grande da poter andare in scena, il Mangiafuoco stava ridendo e scherzando con il suo compagno Hanzo.

    Le risate finirono subito dato che uno dei nuovi acquisti della compagnia, un certo Yuni, decise che quello era il giorno giusto per fregarsene di una maschera. Così quando un ragazzino, più affamato che altro, approffitò della confusione creata dalla massa di attori della compagnia, Yuni fu subito svelto ad allarmare l'intero tendone, urlando a squarciagola. Non che gli interessasse particolarmente il recuperare le maschere; il suo segmento di spettacolo non ne faceva uso d'altronde; ma uno sguardo di Hanzo fece alzare Shin, sbuffante e lo fece catalputare all'inseguimento. Con l'occhio fisso sul ragazzino, egli si inoltrò all'interno della folla di attori e sbucato su di una stradina al di fuori del tendone, si lanciò di corsa verso il bambino. La sua velocità al momento doveva essere bastante a raggiungere il ragazzino. Infatti Shin non impastò neanche del chakra all'interno delle sue gambe. Quale bambino sarebbe stato più veloce di lui? Nessuno. [Inseguimento]

    [Presente || Periferia di Ame || Negozio di Diasuro]



    Nello stesso esatto momento in cui l'urlo di Yuni si alzava all'interno del capannone della compagnia di Shin e l'inseguimento aveva inizio, Tasaki poggiava il suo piede sulla terra di Ame, sporca ed intrisa di sangue. Nonostante l'odio provato dal ninja nei confronti di quel luogo, parte della sua storia si era consumata lì e forse quel giorno, lui avrebbe potuto entrare a far parte della storia di quel luogo, anche se solo in piccolo.


    Ma procediamo ordinatamente. Alla spavalda entrata dell'otese nel villaggio, qualche occhiata rispose, qualche urlo si alzò, ma complessivamente, i nukenin di Ame erano fin troppo concentrati su di se stessi per fregarsene di un otese in giro. Così senza troppi problemi, il ninja potè arrivare davanti al negozio di Daiusro, dove però lo attendeva una sorpresa.

    Infatti, all'esterno della porta erano presenti due energumeni, che fissarono il Tasaki nel suo approcciarsi al negozio. Quando fu chiaro ai due che l'obiettivo del ninja fosse di entrare all'interno del negozio, i due yojimbo bloccarono l'avanzata dell'uomo ed uno dei due prese la parola, con una voce bassa e gutturale:

    Torna in un altro momento. Il negozio è chiuso perchè il nostro capo sta facendo affari all'interno.

    Cosa avrebbe fatto Tasaki? Non sembrava esserci niente di anomalo all'interno del negozio, a giudicare dall'udito fine del ninja, ma non poteva confermare niente dato che le finestre erano troppo sporche per poterci vedere chiaramente. Poteva anche tornare in un altro momento, come gli suggeriva l'energumeno. A lui l'iniziativa.


     
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    Una questione di Maschere


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    Nel vedere come il ladro aveva rubato una delle tante maschere che si potevano trovare in quel luogo, Shin non ci pensò due volte. Abbandonò subito il suo gruppo teatrale con tanto di carovana per lanciarsi all'inseguimento seduta stante. Bisognava dire che Ame non era di certo uno di quei posti in cui si potevano fare gli inseguimenti in modo facile. La pioggia aveva bagnato le strade in un modo piuttosto accentuato; c'erano ovunque delle pozzanghere, ma questo valeva sia per Shin che per il tizio che stava rincorrendo. Da quanto Shin avrebbe potuto sin da subito vedere, non si trattava di nient'altro che di un semplicissimo bambino più o meno della sua età. Era vestito più o meno ugualmente a lui e non aveva alcun tratto particolare; niente di niente che potesse ricondurlo in qualche modo a uno dei semi di Ame; tutt'altro: era un bambino che Namae (il tizio che non conoscete) avrebbe quasi sicuramente definito come "generico". In ogni caso, tutto ciò che Shin poteva era semplicemente la schiena di quel bambino. Questo per un bel po' di tempo, finché non riuscì ad avvicinarsi, ma ancora non ci riuscì a prenderloL’inseguimento termina a favore degli inseguitori se questi per due round hanno lo stesso numero di passi rispetto agli inseguiti o se per 1 round ne sono superiori; il combattimento inizierà a 20 metri di distanza. Gli inseguitori hanno un bonus di +2 tacche a tutte le statistiche per 2 round al termine dell’inseguimenti. L’inseguimento termina a favore degli inseguiti altrimenti; la distanza percorsa è pari al numero di passi moltiplicati per 300 metri.

    Puoi raggiungerlo se svolgi un altro turno in cui il numero di passi sarà uguale al suo
    considerando che aveva la stessa identica velocità del bambino. Quest'ultimo, a una distanza di circa 300 metri si fermò un attimo per guardare Shin da una distanza abbastanza alta. Il suo sguardo? Beh, non aveva alcunché di speciale: sembrava lo sguardo ingenuo di un bambino che era stanco e affamato e voleva assolutamente trovare qualcosa o qualcuno. Questi, pur soffermandosi un attimo, guardò Shin da lontano urlandogli qualcosa, parole che, nonostante l'inizio di una debole pioggia nel Villaggio della Pioggia, avrebbero comunque raggiunto le orecchie del ragazzo: - Lasciami stare! Ho fame! Vai via! - avrebbe urlato questi prima di girarsi e rimettersi a correre1 passo + 1 passo (sacrifico 1 basso e 1 leggera) correre girando l'angolo. Come avrebbe potuto vedere Shin, le maschere cercate erano anche nelle mani del ragazzo e le stava stringendo in un modo particolarmente strano, quasi come se quelle fossero le uniche cose da cui dipendeva la sua vita e la sua morte. A quel punto il ragazzino, che era anche scalzo, si sarebbe fatto ancora più veloce e chissà se il nostro buon eroe di nome tradizionale Shin (tipo morte, o qualcosa del genere), ce l'avrebbe fatta a raggiungerlo.

    Se, però, l'avesse finalmente raggiuntodevi consumare 1 basso e 1 leggera per l'inseguimento) il bambino si sarebbe girato verso il suo inseguitore: - Ti avevo detto di lasciarmi stare! - A quel punto il bambino si sarebbe fiondato - SA1avvicinamento, velocità 100 su di Shin con un kunai in mano. Prima il bambino avrebbe provato a tagliarlo - SA2velocità: 100, forza: 125 alla pancia con un movimento orizzontale e parallelo al terreno. Un movimento di quelli svolti con il kunai nel pugno chiuso, un rapido ZAC!

    Successivamente il bambino avrebbe addirittura provato ad affondare - SA3Forza: 100, velocità: 125 nella pancia del bambino, all'incirca al centro della stessa, in modo da bucargliela. Cosa avebbe fatto Shin?

    [...]



    Mentre il buon Shin era impegnato nell'inseguire e nel combattere il suo nemico, il buon Tasaki, cioè io, si era trovato davanti a due gorilla grandi e grossi posti a difesa di un negozio, anch'esso grande e grosso e tutto quello non era per niente una buona cosa. In effetti, conoscendo la cazzona Ame e ormai sapendo cos'era diventato quel villaggio, non avevo il più minimo dubbio sul fatto che in un modo o nell'altro prima o poi le mie visite ad Ame sarebbero finite male ebbene, avevo quella strana sensazione anche in quel momento, quando mi ero ritrovato davanti a due grandi e grossi uomini che non volevano farmi entrare laddove io volevo entrare. - Che c'è? - chiesi in un modo particolarmente educato nel vedere che mi avevano bloccato. Al sentire che c'era un capo che stava facendo degli affari la dentro incrociai le braccia: non volevo sembrare scostumato, ma non avevo nemmeno tutto questo tempo per poter restare lì davanti ad aspettare che chissà chi avrebbe finito di fare i suoi affari. - Sentite, - dissi. - Magari possiamo risolvere questo nostro malinteso senza spargimenti di sangue? - Nel mentre parlavo, i miei occhi analizzarono Percezione del Chakra [0]
    Speciale: L'utilizzatore può vedere il colore del chakra di una persona osservata. L'utilizzatore può scoprire alcuni aspetti del chakra: impronte possedute; alterazioni da tonici, droghe, tecniche speciali, possessioni e simili; quantità approssimata della riserva. [Da chunin in su]
    i due nemici che mi trovavo davanti. Potevo batterli facilmente? Potevo in qualche modo trovare un'altra strada che mi evitasse di fare a pugni? - Da qui però non sembra che ci sia qualcuno dentro al negozio. Cosa state facendo? - - chiesi iniziando a irritarmi e provando a farmi largo tra i due energumeni per aprire la porta. Qualcosa, però, mi diceva che sarei stato fermato... E a quel punto sì che avrei dovuto capire cosa fare e in che modo farlo.





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    [ Ame || Vicolo Sconosciuto]



    Il bambino era veloce, molto più veloce di quanto Shin si fosse aspettato. Infatti il ragazzo stava faticando nel raggiungerlo, anche dopo i continui allenamenti e le fatiche del viaggio. Il ragazzo aveva così tanto vantaggio che ad un certo punto si fermò e urlò al Mangiafuoco di lasciarlo stare, poichè aveva fame.

    Il ragazzo però non aveva intenzione di ascoltarlo, anzi, decise che era il momento di chiudere i giochi. Lasciando che il chakra fluisse all'interno delle sue gambe, egli scattò nella direzione del ladro, sentendo la solita fitta di dolore che annunciava l'utilizzo sconsiderato del chakra.

    Raggiunto il piccolo, Shin venne sorpreso dalla sua reazione, infatti il ladro si sarebbe lanciato verso di lui, brandendo un kunai, pronto a combattere. Nonostante la sorpresa, gli attacchi del piccolo non erano così veloci da poter ferire il ragazzo che, quando vide il primo fendete, riuscì semplicemente ad indietreggiare velocemente, evitando completamente il colpo.

    Il secondo attacco fu leggermente più veloce, con il ragazzino provando un affondo alla pancia dell'attore, che semplicemente si spostò di lato, quasi divertito da quei tentativi. Poi venne il suo momento. Ma invece di attaccare il ragazzo, Shin iniziò a parlargli:

    Perchè hai rubato quelle maschere ? Non valgono niente tanto. Vuoi da mangiare? Lavora. Vuoi essere sempre con la pancia piena, vuoi dormire in un letto, vuoi vuoi viaggiare? Vuoi scoprire nuovi mondi? Lavora per me, lavora con me. Sarai un attore e nel tuo tempo libero, ti guadagnerai da mangiare facendo altri lavori. Spionaggio, ladroneria, protezione, chi più ne ha più ne metta. Tu fai contenti i clienti e loro ti pagano. Meglio di così?

    E sorrise al ragazzo, aspettando di sentire una sua risposta con le braccia incrociate.


    [Periferia di Ame || Negozio di Diasuro]




    Tasaki aveva incontrato più resistenza del voluto nella sua ricerca di tonici per il Kage. Infatti, davanti al negozio sostavano due energumeni, che non sembrava avessero intenzione di spostarsi per il momento. Alle parole del chunin uno dei due, che sembrava essere il più anziano, prese la parola, avvicinandosi al ragazzo:

    L'unica soluzione a questa situazione che non involga sangue è che tu te ne torni a casa, senza dare problemi. Stiamo conducendo degli affari importanti e da domani il negozio riaprirà...forse. Quindi smamma!.

    Mentre l'uomo stava parlando con il ragazzo, egli cercò di comprendere le sue capacità e quelle del suo compagno. Infatti, dopo aver manipolato il chakra per così tanto tempo, egli aveva sviluppato l'abilità di comprendere quanto forte fosse il suo avversario ed il colore del suo chakra. Dunque, guardando i due, egli iniziò a vedere una fiamma verde, ad indicare il colore del loro chakra.

    Tasaki decise comunque di provare a forzare la sua via ed entrare nel negozio, ma non avendo messo molta forza in quell'azione, venne spinto via dai due. Quel tentativo fece imbestialire il più giovane dei due che cercò di avventarsi sul chunin, ma venne fermato dal compagno, che lo invitò alla calma. I due non sembravano normali guardie del corpo, solitamente pronte a lanciarsi all'occasione di poter fare a mazzate, ma quei due sembravano diversi, quasi come avessero loro paura di entrare all'interno del negozio.

    Chi si nascondeva dietro quella porta? Cosa stava succedendo? L'otese poteva cercare di scoprirlo, ma entrare dalla porta principale sarebbe stato difficile. Almeno, se Tasaki avesse voluto evitare di spargere sangue. Cosa avrebbe fatto?



     
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    Una questione di Maschere


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    Alla fine dei conti sembrava proprio che quei gigantoni non volessero proprio farmi passare. Che avessero ricevuto un qualche specie di ordine strano? Che stesse succedendo qualcosa che non mi era dato sapere? Di contro quei 2 erano certamente innocenti, o quasi: non potevo mica ucciderli solo perché non mi lasciavano passare. Sarebbe stato scostumato da parte mia, una vera e propria caduta di stile. Per questo, nel sentire come mi stavano, letteralmente, dicendo di girare i tacchi e andarmene e uno lo fece anche in modo abbastanza aggressivo, feci spallucce. - Considerate che oggi è il vostro giorno fortunato. - Dissi con un cenno del capo intendendo quel chissà cosa che nemmeno io sapevo. Alzai le mani in segno di resa, al contempo dicendo qualcosa tipo: - Va bene, va bene. Me ne vado. Torno domani. Avete vinto. Non ho proprio voglia di fare storie oggi. - A quel punto, come ovviamente avevo detto, mi sarei girato per poi allontanarmi dal negozio in cui invece volevo entrare. Ma ovviamente non mi sarei così semplicemente arreso desistendo dalla possibilità di entrare in quel posto. Tutt'altro: non appena mi sarei perso dentro alla folla, avrei subito girato l'angolo dell'edificio allontanandomi dall'entrata. Una volta che fossi stato in un vicolo buio, non troppo lontano dal luogo in cui avevo provato a entrare nel negozio di quel tipo dove gli altri tipi stavano facendo chissà quali avrei, avrei lentamente e in modo calmo composto 5 sigilli Tecnica del Richiamo - Kuchiyose no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora (5)
    L'utilizzatore è in grado di richiamare oggetti o creature attraverso un varco spazio temporale. Creature: È necessario che il ninja abbia stretto un patto di sangue con una razza di creature. Richiamare in battaglia le creature è necessario una goccia di sangue e un consumo di chakra pari alla metà della riserva dell'evocazione, non è possibile ridurre il costo di chakra in nessun modo. È possibile invocare solo esseri di parienergia o inferiore. È possibile Pareggiare gratuitamente e senza la spesa di Slot le proprie creature, facendole ritornare al proprio luogo d'origine. Evocare una creatura richiede slot tecnica avanzato. Oggetti: È possibile liberare il contenuto iscritto all'interno di specifici rotoli spendendo ¼ Basso. Questo uso non richiede slot tecnica ma azione gratuita veloce. Inoltre consente, in condizioni di calma, di stipare oggetti solidi incustoditi nei rotoli; l'operazione che richiede un minuto ogni 100 crediti. Richiedono 1 Slot Tecnica ognuno. Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Variabile )
    [Da genin in su]
    per poi mordermi il pollice (diavolo se odiavo farlo!) e poggiare violentemente la mano a terra. A quel punto, da una nuvolina di fumo niente male sarebbero apparsa una delle mie falcidonnole preferite: Komaki KamaKomaki Kama [Evocazioni]Komaki Kama è la Falcidonnola maggiormente esperta di tutto ciò che riguarda il supporto al ninja. Si è appassionata alle arti illusorie sin dalla sua nascita, ma non disdegna i fuuinjutsu. Per questo al giorno d'oggi essa si può considerare alla pari di un'esperta in tutto ciò che riguarda questo tipo di tecniche. Ha la resistenza e i riflessi aumentati a discapito della Velocità. Possiede le Competenze "Generalità" e "Genjutsu".

    Furtività (Base)
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +3 alla Furtività. [Da genin in su]

    Interrogazione Mentale
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tocco (1)
    L'utilizzatore può interrogare direttamente la mente di una vittima posando una mano sulla sua testa. Può essere utilizzata anche su bersagli incoscienti, riuscendo a comunicare mentalmente. L'utilizzatore vedrà le immagini dei pensieri superficiali della vittima, la quale è consapevole dell'interrogazione. Per mostrare un'immagine diversa dal reale pensiero è necessaria molta concentrazione, uno slot difesa e un consumo pari a medio ogni domanda. Ogni domanda oltre alla prima richiede slot azione/tecnica.Tipo: Ninjutsu - Supporto
    Sottotipo: Supporto
    (Consumo: Mediobasso ogni domanda)
    [Da genin in su]

    Komaki Kama
    Speciale: L'utilizzatore può evocare tramite la tecnica del richiamo la Creatura Komaki Kama. Possiede l'energia Blu.(Energia Blu: Vitalità 9 leggere | Riserva 12 bassi | 2 unità)
    [Da chunin in su]

    Fuuinjutsu del Chakra Nullo
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Disegno (7)
    L'utilizzatore può imporre un Sigillo sul tantien di un organismo rendendolo completamente occultato nei confronti delle abilità di percezione dei Sensitivi e qualsiasi forma d'individuazione del chakra. Usare il chakra scioglie il Sigillo. Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Supporto
    (Consumo: Medio)
    [Sigilli Massimi: 1 per grado]
    [Da chunin in su]

    Illusione del vento tagliente
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Capra, Tigre, Cane, Drago, Pecora (5)
    L'illusione si attiva se la vittima entra in una zona scelta dall'utilizzatore, di raggio variabile pari a 6 metri ogni 2 gradi ninja. Entrando nell'aria la vittima percepirà delle forti correnti di vento tagliente. Ogni slot utilizzato in questa area ridurrà di medioleggera la vitalità della vittima. L'efficacia è pari a 60.



    Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Sigillante
    (Consumo: Alto / Mantenimento: Basso)
    [Da jonin in su]

    . - Senti qua, - le dissi subito, - abbiamo un problema. - Avvicinandomi alla fine del palazzo che delimitava quel vicolo indicai la strada e il negozio con i due bestioni un po' più in avanti. - Li vedi quei due? Beh, non mi fanno passare. - Sono felice - Rispose Komaki Kama. - Però non è che se non ti fanno passare in un posto devi chiamare me di volta in volta. Io ero bella sdraiata nel bosco, che facevo i fatti miei: qua arrivi tu e mi spieghi che due gentiluomini non ti fanno andare da qualche par... - Chiudi la bocca... il becco... il muso insomma, chiudilo. - Gli feci il segno di "nono" davanti con il dito, come per dire che se non faceva la falcidonnola brava l'avrei spedito in un pacco nel Paese delle Scimmie. Una volta che quella parlacchiona avrebbe finalmente chiuso la bocca senza lamentarsi del fatto che l'avevo di nuovo richiamata in delle condizioni non troppo favorevoli per il suo habitat naturale e quelle cazzate la. - La questione è seria: oggi sono di buon umore e non mi va di uccidere gente. Quindi una cosa sola ti chiedo: addormenta quei due per me. Ok? Di nascosto. E poi resta qua a sorvegliare la zona al posto loro. Nessuno deve entrare in quel negozio, ok? - Quella però non sembrava tanto convinta (e chi lo sarebbe mai stato, specialmente considerando che quello che stava proponendo certe cose ero io?), al che aggiunsi: - Guarda che se non lo fai per me, andrò a lamentarmi da Suibi Kama... E poi preferirò Suibi a te... - Un attimo e negli occhi della creatura balenò una specie di scintilla di rabbia e disapprovazione. - MAI! - urlò questa e a quel punto capii che metà del compito era fatto.

    A quel puntò Komaki Kama si sarebbe arrampiccataMovimenti delle Falcidonnole
    Abile: La Creatura è in grado di camminare agevolmente su qualsiasi genere di superficie verticale. La forza di attrazione dei Movimenti delle Falcidonnole è pari all'energia della creatura.[Da genin in su]
    sul muro dell'edificio e lo avrebbe percorso in modo tale da posizionarsi in ombra e, ovviamente, furtivaFurtività 3 sopra alle teste dei due nemici. In quella posizione sarebbe rimasta tutto il tempo necessarie per eseguire su di loro (e solo su di loro!) la Tecnica del Sonno delle PiumeNemurihane no Jutsu - Tecnica del Sonno delle Piume
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre (10)
    L'illusione si attiva in un'area di 21 metri centrata sull'utilizzatore. L'illusione addormenterà fino a 3 persone per ogni grado ninja posseduto. Gli avversari cadranno addormentati dopo un round di forte sonnolenza. Il sonno illusorio dura per 3 ore o finché non rilasciata. Può essere utilizzato anche in combattimento, rinunciando ad un intero round prima di eseguirlo. L'efficacia è pari a 60. Subire danni fa svegliare la vittima.Tipo: Genjutsu - Bakkin
    Sottotipo: Debilitante
    (Consumo: Alto)
    [Da chunin in su]

    Potenza: 60 + 10 (Impronta Oscurità)
    , in modo da farli addormentare. Ovviamente, nessuna piuma sarebbe caduta e i due si sarebbero addormentati senza, forse, nemmeno comprendere il motivo per cui certe cose stavano accadendo a quel punto ad Ame. Li avrei passati senza toccarli, anche perché sapevo bene che un singolo tocco, la più piccola ferita poteva risvegliarli. Era meglio evitare che ciò accadesse, no?

    Solo dopo, e solo SE i due guardiani fossero effettivamente caduti nel senno più profondo, io sarei uscito dal mio nascondiglio camminando senza fretta superando i due tizi per entrare poi nel negozio dei tonici. Komaki Kama, invece, sarebbe rimasta nascosta da qualche parte sul tetto di quel negozio, senza dare molto nell'occhio.

    Komaki KamaChakra: 6 / 12 bassi
    Vitalità: 9 / 9 leggere


    [...]



    In quel preciso momento, sempre ad Ame, da qualche parte in lontananza ci fu un incontro abbastanza strano. Shin riuscì a raggiungere il bambino che gli aveva soffiato le maschere dal tendone e tutto d'un tratto, invece di provare a combatterlo, gli preferì porgere una proposta di lavoro. Bisogna dire che l'altro rimase un po' stupefatto dalla sincerità di Shin. Specialmente quel "lavora" lo stupì. - Lavorare? - chiese. - Ma siamo ad Ame, - ribadì. - E poi non posso... Mio padre non vuole... dice che devo guadagnarmi da vivere così, come lui... se non rubo non mangio... - A quel punto il ragazzo sembrava abbastanza indeciso su cosa fare e considerando il tutto era anche tentato dalla proposta di accettare quel "lavoro", se così lo si poteva chiamare. - Mio fratello dice che non si può lavorare. Noi dobbiamo solo... noi possiamo solo rubare... è questo il nostro lavoro... - Insomma, era abbastanza evidente che semplicemente non poteva accettare così di buon grado la proposta di Shin, anche se forse nel suo animo avrebbe voluto farlo. Erano troppe le circostanze di quel villaggio e della vita in generale che lo potevano portare a intraprendere una strada diversa dal solito. Come se tutto ciò non bastasse, da sopra uno dei palazzi che delimitavano la zona si fece vedere un altro ragazzino, visibilmente più "anziano" rispetto al bambino che sostava davanti a Shin.



    - Hey, Josuke! Che cosa diavolo stai aspettando?! - chiese. - Conosci le regole! Le regole della sopravvivenza! O scappa! O uccidili! Ma dacci il nostro pane quotidiano! - Josuke, però, sembrò visibilmente preoccupato da quello che stava succedendo era ovvio che non aveva tanta voglia né di combattere con Shin, né di fuggire. E, anzi, stava pensando alla possibilità d'intraprendere una vita nuova. - Ma fratello... Lui dice che posso lavorare con lui! - - si lamentò Josuke prima di vedere come il ragazzo che era sopra al palazzo estrasse un grosso coltellopotenza 15 e dopo aver percorso delle scale che portavano giù si posizionò alle spalle del bambini. - Che stupido che sei Josuke! Un lavoro! HAH! - Rise di gusto dando uno schiaffo al bambino sulla guanciadanno: leggera. - Dammeli qua. - Disse poggiando le mani sulle maschere e provando a strattonarle via, ma Josuke non le lasciava andare. - No, - disse. - Io ce l'ho e sono sue..! - indicò Shin. Il ragazzo più alto quindi si girò verso Shin: - Tu vattene a casa, brutto figlio di puttana e non ti far vedere qui mai più se no ti scuoio come un maiale! - Guardò le maschere. - Queste vuoi? BEH: scordatele! Le hai perse e non le riavrai e se non te ne stai buono, perdi pure la vita, COGLIONE. - A quel punto avrebbe semplicemente spinto Josuke a terra, nella pioggia, nel fango e nelle pozzanghere girandosi di lato verso Josuke per ridere del bambino più piccolo. Iniziò così anche a prendere leggermente a calci Josuke ridendo di come stesse rotolando nell'acqua. Certamente quello non le lasciava ancora le maschere, considerando che le vedeva come una specie di guadagno per sé e come un merito personale. Ma quanto sarebbe durato? E, soprattutto, cosa fare?



    Chakra: 72/80
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  650
    Resistenza: 500
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 675
    Intuito: 625
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 2
    • Tonico di Ripristino Medio × 2
    • Katana × 2
    • Shuriken Gigante × 1

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    La ricerca


    All'interno, del negozio e dei cuori



    [Negozio di Diasuro || Fronte ]



    Finalmente Tasaki decise di allontanarsi dai due, scambiando qualche ultima parola. Nonostante le sue parole indicassero ciò, le due guardie rimasero all'erta, non sicure se ne fosse veramente andato o se stesse preparando qualcosa. Ma sembrava proprio che l'uomo avesse deciso di allontanarsi, quindi poco dopo, i loro nervi si distesero ed il vecchio tirò fuori una sigaretta, accendendola ed iniziando a fumarla. Nel frattempo il chunin si era nascosto in un vicolo marcio e casa di alcuni senzatetto.

    Da lì, una delle sue evocazioni, una Falcidonnola chiamata Komaki Kama, che dopo un battibecco, si arrampicò su di un muro e si sarebbe posizionata sul bordo del terazzo di quell'edificio, attivando poi una tecnica. Fortunatamente per l'otese, la tecnica ebbe successo e solo il vecchio sembrò accorgersi di qualcosa di strano, ma prima che potesse fare qualcosa, stava dormendo sogni beati, con ancora la sigaretta fra le dita.

    Dato il successo della sua strategia, il ninja passò accanto ai due corpi dormienti delle guardie e in silenzio entrò nel negozio. Questo era deserto. All'interno c'era tutto ciò che troveresti in un qualsiasi negozio di tonici, bottiglie su bottiglie di tonici, scaffali pieni. Un bancone dove evidentemente un commesso si occupava della vendita e dietro di esso una porta, in metallo. Inoltre il posto era sommerso in piante, letteralmente. C'erano vasi da tutte le parti e strane piante facevano la loro comparsa, quasi anche loro addormentate dalla tecnica precdente.

    Se Tasaki avesse voluto aprire la porta di ferro, si sarebbe accorto che la maniglia si girava con semplicità, ma appena egli l'avesse leggermente tirata, si sarebbe fermata. Infatti, un filo era collegato ad essa, facendo comprendere al ninja che un meccanismo di qualche tipo era stato messo lì. Forse per avvisare chiunque ci fosse alla fine del buio corridoio o forse di una natura più mortale, il chunin non avrebbe potuto ignorarla. Cosa avrebbe fatto? Stava a lui deciderlo.


    [ Ame || Vicolo Sconosciuto ]



    Nel frattempo, Shin sentiva di aver fatto breccia nel cuore del piccolino, che si era fermato e stava parlando con lui, mostrando di essere interessato nella sua proposta, ma di essere spaventato ed intimorito dalle figure del padre e del fratello. Quest'ultimo, mentre i due stavano parlando, spuntò dalla terrazza di uno dei palazzi vicini ed iniziò a parlare con Josuke, questo il nome del ladro di maschere. Una volta sceso a terra il fratello maggiore iniziò a schiaffegiare e colpire il piccolino, insultandolo.

    Dopo aver iniziato quel macabro procedimento si girò verso di Shin, insultando anche lui e assicurandogli che le maschere non sarebbero mai ritornate nelle sue mani. A quelle parole e alla visione del giovane che riprendeva a picchiare il fratellino, il cuore del MangiaFuoco tremò e disse, con voce profonda:

    Lo sai che non fai paura a nessuno con quel coltello? Non sai neanche come tenerlo propriamente. Ti fai grosso perchè riesci a picchiare il tuo fratellino, bravo. Quella tua rabbia sarebbe così preziosa. Potresti essere così forte, ma invece ti ritrovi a rubare delle maschere. Patetico! Vuoi il potere? Vuoi che il tuo nome sia così famoso che anche i cieli lo conosceranno? Vuoi la forza? Seguimi e lo avrai, seguimi e lo sarai, seguimi e la avrai. Se però vuoi continuare a rubare spicci e vivere in questa fogna, rimanici pure, non sono affari tuoi. Tieniti le maschere, se per te sono così preziose. Io ho piani più grandi.

    E avendo così parlato, si sarebbe girato e avrebbe iniziato a camminare con lentezza, aspettando la reazione del giovane.

     
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    Una questione di maschere


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    Per un attimo Josuke guardò Shin con uno sguardo di speranza. O meglio: erano degli occhi che sembravano davvero essere pieni di speranza. Era abbastanza evidente che volesse in qualche modo lasciarsi alle spalle quella vita, ma non poteva certamente farlo finché il padre e il fratello l'avevano legato a quel mondo. In ogni caso, quando Shin fece la sua predica relativa al fatto che il ragazzo non facesse paura a nessuno con quel coltello, quest'ultimo sorrise malignamente. - Ma davvero! - esclamò anche abbastanza divertito da quella strana confessione da parte del ragazzo. - Tu vieni qui che ti faccio vedere io se non so davvero tenere bene un coltello come dici! - Per il resto rimase semplicemente in piedi ghignando alle parole di Shin. - Quale forza? - chiese. - Sei solo un marmocchio! Non conosci il mondo in cui vivi, non sai di cosa stai parlando. - Quando poi parlò addirittura di piani più grandi, il fratello maggiore sorrise vistosamente indicando Shin con il dito: - Dai tuoi vestiti non sembra. Sei solo un altro di tanti ragazzetti nati in questo villaggio dimenticato dai Kami. Nient'altro. Uno che deve fare teatro per sopravvivere e che chissà quali sogni irrealizzabili nutre nel suo cuore. - Il ragazzo agitò quelle specie di maschere nel proprio pugno alzandolo abbastanza affinché Shin le vedesse. - Dici che me le posso tenere? Bene. Me le tengo. E sai perché? Perché io sono nato qui, in questo posto e per me anche una semplice maschera può avere un valore inestimabile. Vendendole, per esempio, potrò far mangiare questo rimbambito qui, - indicò sui fratello. - E forse riuscirò anche a rubare abbastanza cose per vivere più o meno dignitamente un altro paio di giorni. Ma tu... sì... vai! Scappa! Costruisci i tuoi grandi piani! Sogna! Sogna pure! - Poi sbuffò anche abbastanza vistosamente come se quasi volesse dire che nessuno lo capiva lì dentro a parte a lui stesso. Ma alla fine dei conti era anche abbastanza normale come cosa, dopotutto. Un fratello che si ritrovava a dover gestire tutt'una famiglia non poteva proprio indossare i panni del Capofamiglia, almeno fino a quando quest'ultimo era assente. A quel punto, però, il tizio più grande non avrebbe detto più nulla semplicemente allacciandosi le maschere alla cintura con un apposito gancio. - Per fortuna abbiamo incontrato un milionario oggi, - disse sfottendo Shin. - Non si capisce come sia finito qui però, ma vabbè. Dai alzati coglione! - Si rivolse a suo fratello. - Dobbiamo andare a vendere queste maschere che magari raccimoliamo qualche ryo. - Josuke a quel punto si alzò guardando Shin allontanarsi a malincuore. Per un attimo aveva veramente sperato di poter cambiare vita, ma anche quella sua illusione era stata lavata via, quasi come se fosse la sporcizia che veniva lavata dalla pioggia tipica di quel posto. - Peccato, - sussurrò infine a voce a malinconinca, anche se alta. Insomma, Shin era libero di andarsene se voleva, ma di sicuro nessuno dei due fratelli l'avrebbe seguito. Questi, difatti, girandosi se ne sarebbero andati nella direzione opposta a quella di Shin. Il più grande aveva un sorriso compiaciuto e un bel coltello nelle mani (oltre che le maschere sulla cintura), mentre il più piccolo che camminava con i vestiti sporchi e anche scalzo stava vistosamente sgignazzando. D'altro canto, se Shin fosse davvero davero tornato al suo gruppo senza maschere, difficilmente avrebbe potuto tenere il suo spettacolo e forse avrebbe pure deluso tutti quanti. Ma cosa fare a quel punto? Al giovane studente la scelta.

    [...]



    Io, bisognava dirlo, me la cavavo un po' meglio, ma di poco. La mia strategia abbastanza semplice usando Komaki Kama ebbe il successo che speravo. I due si addormentarono praticamente subito lasciandomi la libertà di entrare nel negozio in cui vendevano i tonici senza alcun problema. Oltre alle guardie situate poco fuori dal negozio, difatti, non c'era proprio nessun altro che poteva in qualche modo disturbare la mia entrata. A questo punto, però, c'era un'altra difficoltà davanti a me, anche se non era così difficile o insormontabile come avrei potuto pensare a prima vista. Si trattava, tutt'altro, di una porta. Ebbene, fin qui era tutto chiaro, no? Una porta è pur sempre come una porta, non c'è niente di strano in una porta. I problemi (o meglio: i primi sospetti) arrivarono quando iniziai ad aprirla dopo aver delicatamente poggiato una mano sul manipolo per aprire la porta stessa.

    Come ben sapete, generalmente le porte si aprono in un modo abbastanza semplice: la si prende e la si apre. Non nel mio caso. Una volta che stetti per aprire la porta sentii quasi come se una specie di resistenza all'apertura, il che mi fece desistere dall'aprila. - "Ma no, una trappola?" - mi chiesi nella mente mentre mi allontanavano da quella maledetta porta di 2-3 metri pensando a cosa fare. Come ben sapete, ero più bravo con le spade e con le tazze da tè che con una qualsiasi altra cosa. Come potete anche capire, non avevo la minima conoscenza delle tecniche necessarie per aprire una porta forse minata. Io, generalmente, ero quello che arrivava, sfondava la porta, poi uccideva tutti e se ne andava: in questo caso, però, questa poteva essere una tattica un po' troppo spinta, specialmente per me. Per questo dovevo pensare a una soluzione.

    E la soluzione giusta ce l'avevo già (beh, oddio, non era prorpio la soluzione giusta e non era nemmeno quella più preferibile da un punto di vista prettamente umano), ciononostante non avevo chissà quali altre possibilità, specialmente se non volevo che mi saltassero braccia o gambe. Per questo, quando capii che sarebbe stato poco opportuno provare ad attraversare la porta senza alcuna precauzione, aprii di nuovo la porta verso l'esterno e cercando di non svegliare le due belle principesse addormentate (?!) mi misi delle mani intorno alla bocca e guardai in alto, verso il tetto. - Hey! Komaki! Scendi qua! Serve il tuo aiuto! - Ci volle qualche attimo prima che la faccia stanca della falcidonnola si fece vedere dall'alto. - No, col cazzo che scendo, - disse. - Tu avevi chiesto l'aiuto? Ti ho aiutato. Ora smamma. - Insomma, risparmiandovi tutta la tiritera che dovetti fare per convincere Komaki Kama ad aiutarmi, sappiate solo che ci vollero 5 minuti buoni di dialogo a voce stretta prima che scendesse dal suo nascondiglio sopra e altri 10 minuti di minacce affinché facesse quello che volevo. Al termine la falcidonnola dal muso carino (ma non troppo) ebbe solo da ridire: - Vaffanculo Tasaki Moyo. E vaffanculo a tutta la tua famiglia! - Alla fine, però, accettò di fare come le avevo chiesto: sarebbe stata lei ad aprire la porta e se ci fosse una trappola, un'esplosione o qualcossa del genere... beh, Komaki si sarebbe semplicemente pareggiata, scomparendo in una nuvola di fumo.

    Io, al contempo, sarei rimasto a guardare tutta la scena a debita distanza, a una decina di metri, con fare compiaciuto e cercando di restare lontano dai possibili detriti dell'esplosione.




    Chakra: 74/80
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  650
    Resistenza: 500
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 675
    Intuito: 625
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 2
    • Tonico di Ripristino Medio × 2
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    La Ricerca


    Al Sole e Nell'Oscurità



    [ Ame || Vicolo Sconosciuto ]



    Il ragazzo più grande non venne per niente ammaliato dal discorso del Mangiafuoco, mentre il più piccolino scalpitava per unirsi al giovane sognatore. Come Shin aveva immaginato da quando aveva visto il più grande, era lui quello che bisognava convincere. Era anche lui che, dopo il discorso teatrale del ragazzo, rispose con veemenza parlando di come i sogni fossero impossibili da realizzare, di come la realtà fosse ben altra, di come egli fosse uno sprovveduto, uno stupido.

    Quando i due ragazzi iniziarono a camminare via, Shin si fermò e cambiò la sua voce, dandole un tono profondo e tuonando:

    Sciocco! Tu non hai mai visto il mondo! Cosa ne sai della realtà? Io ho viaggiato in lungo ed in largo! Cosa può, un piccolo bambino come te, anche solo pensare di sapere? Uno che preferisce mangiare merda piuttosto che alzare il culo? Mi fai ridere, mandi il tuo fratellino a fare il lavoro sporco e poi ti comporti come se tu stessi provvedendo per lui! Le sai due grandi verità? La prima è che tu hai paura, paura di me e di cosa rappresento. Hai paura della speranza perchè fa male perderla, una volta che ti ci affidi.

    E dicendo l'ultima frase si girò, componendo una serie di sigilli e alzando la sua mano sinistra in cielo, creando una palla di fuoco grande 6 metri e facendola lievitare sopra la sua mano. Poi riprese a puntare, puntando il dito indice della sua mano destra verso il ragazzo:

    Tu sei un cacato sotto! Hai paura della speranza! Hai paura di sperare, sperare e sperare e di un giorno trovarti senza niente, solo. Questa è la prima verità. La seconda è che io sono pienamente cosciente del fatto che i miei sogni siano, al meglio, irrealizzabili. Lo so! Ma questo non mi fermerà, nè ora, nè mai! Vedi, io non mi faccio fermare da ciò che dice la gente! Continuerò sulla mia strada senza fermarmi neanche un secondo! Tu non hai le palle per prendere in mano la vita! Tuo fratellino piccolo ha più palle di te, incredibilmente. Ma soprattutto, stai attento a parlare con chi può farti arrosto quando vuole.

    E sarebbe rimasto lì, con la palla di fuoco in mano, aspettando per una risposta.

    [ Negozio di Diasuro || Fronte ]



    Il ninja, accortosi della ovvia trappola, non ci pensò due volte a richiamare a se la sua fedele falcidonnola ed ad ordinarle di aprire la porta, mentre lui si riparava ad una decina di metri di distanza, per essere al sicuro. Non appena la malcapitata fece scendere la maniglia ed aprì la porta, si sentì un sibilio ed un attimo dopo, un'esplosione che l'animale evitò, solo di striscio, scomparendo l'attimo successivo e maledicendo il suo padrone.

    Se il chunin avesse deciso di entrare all'interno della porta con le dovute precauzioni, si sarebbe trovato dinnanzi ad una scalinata che scendeva nelle tenebre. Scendendo quelle scale, per un tempo che il buio completo avrebbe allungato a dismisura, Tasaki sarebbe finalmente arrivato sul fondo, trovandosi di fronte un corridoio illuminato.

    Seguendo le fievoli luci, egli sarebbe finalmente finito all'interno di una grande stanza, illuminata con una fioca luce rossa, completamente scarna. Alla destra dell'otese si trovava una porta, dalla quale, con un certo udito, si sarebbero potute sentir provenire delle urla di dolore, mentre al centro della stanza si trovava una scrivania, mangiata dal tempo e dai roditori. Seduto dietro alla scrivania c'era un uomo, la cui faccia non era distinguibile, nascosta dalla poca luce e dal fumo di un sigaro che stava consumando ed era l'unica fonte di luce affidabile.

    L'uomo avrebbe inalato a lungo, prima di buttare fuori un bel po' di fumo dai polmoni ed iniziare a parlare in una voce bassa e gutturale, rovinata da anni di fumo:

    Buonasera visitatore! Non le è stato detto che purtroppo al momento il negozio è chiuso? L'ex proprietario è purtroppo al momento impegnato in una transazione e non può vedere nessuno. Se ha bisogno di qualsiasi cosa posso esserle io d'aiuto.

    Cosa avrebbe fatto l'otese? Era chiaro come il sole che quella situazione aveva qualcosa di strano.

     
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    Una questione di maschere


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    Davanti alla recita del ragazzo delle maschere di Ame, il tizio adolescente con il coltello rimase abbastanza esterefatto. Specialmente quando sentì tutte quelle parole. A dire la viertà limitavano con l'arroganza, ma se erano le attenzioni della gente che Shin voleva conquistarsi, quella era sicuramente il modo giusto in cui farlo. In ogni caso, non appena successe e il ragazzo lo ascoltò, sul suo viso apparve un sorriso abbastanza ironico. Era una specie di quei sorrisi che dicevano qualcosa tipo: Aha, certo, come no. E quando Shin finì la prima parte del suo discorso, il ragazzo con il coltello lo puntò direttamente verso il ragazzo. - Sai mi hai quasi colpito nel cuore. - Disse sorridendo lievemente. - Dici che hai visto il mondo, ma sembri sin troppo giovane per averlo visto davvero. Dove hai viaggiato? In questi quartieri poveri e malfamati non c'è alcuna speranza di viaggiare. Non puoi vedere il mondo, non puoi uscire da qui, liberarti da queste catene. Ciò che puoi fare è solo sopravvivere. Vivere un giorno. Poi viverne un altro. Regalarti dei piccolissimi piaceri della vita sperando che qualcuno non ti amazzi perché gli va di farlo. Non sai di cosa parli ragazzo e faresti meglio a smammare da qui prima che non ti dimostri quanta paura ho di te. - Agitò il coltello nella propria mano per poi indicare Shin. - Io non ho speranza. Lui non ha speranza. - Indicò Josuke. - Tu non hai speranza. Non c'è speranza ad Ame. Se cerchi la speranza vai in un altro villaggio. Vai a Konoha, a Kiri. Vai a Kumo. Non ad Ame. Hai sbagliato villaggio ragazzo nella tua ricerca della speranza. Hai sbagliato villaggio. - Ripetè malinconico stringendo la mano del suo fratello. Stette di nuovo per girarsi e andare, ma quando vide che il nemico, se così lo si poteva chiamare, aveva dato vita a una grande palla di fuoco, segno del fatto che voleva proprio combattere, non potè fare a meno di girarsi nuovamente: - Vedi che rischi di scottarti, stupido folle. - Agitò la testa contrariato dinnanzi a quella cosa che stava vedendo. - Io ti ho avvisato. Io ti avevo detto: ho da badare alla mia famiglia. Hai scelto di combattere? Allora perirai! - A quel punto era chiaro che il tizio non si era spaventato alla vista della palla del fuoco. Prima che potesse partire all'attacco, però, venne fermato, letteralmente, da Josuke che lo afferrò per una mano: - Ti prego! Non farlo! Sembra un bravo ragazzo! Ti prego! - - LASCIAMI VERME! - Rispose il tizio più grande correndo - SA1velocità: 150 6 metri + 6 in direzione di Shin. L'avrebbe raggiunto molto velocemente e senza attendere oltre, l'avrebbe attaccato non badando nemmeno alla palla di fuoco che Shin aveva nella mano. - Vediamo ora! - gridò. - Vediamo se sei bravo a combattere così come a parlare o ti dai solo arie alla bocca! - Arrivato davanti a Shin, senza pensare ad alcuna recnica, abbassò il proprio baricentro per tentare una fintavelocità: 150. Il suo coltellopotenza 15 si sarebbe velocemente abbassato in direzione della pancia di Shin in un affondo. Tuttavia, nel tragitto il ragazzo avrebbe modificato la traiettoria di quell'affondo spostando il coltello più in basso, verso il quadricipite di Shin, con l'intenzione di eseguirgli sullo stesso un taglio orizzontale. A dir la verità, anche se il colpo era abbastanza veloce, non era comunque troppo forte - SA2100. Subito dopo il ragazzo avrebbe ritirato il suo coltello indietro per poi tentare nuovamente un altro affondo. Questa volta senza alcuna finta: il colpo con il coltello sarebbe stratto dritto per dritto verso il fianco sinistro di Shin. E anche in quel caso era un colpo - SA3Forza: 100 / Velocità: 150. Solo a quel punto il ragazzo si sarebbe del tutto fermato, osservando lo stato di Shin: era stato in grado di ferirlo oppure no? E se lo aveva ferito, il ragazzo poteva ancora combattere o forse era meglio lasciarlo stare?
    XKyosuke: 8,5 Bassi / 10
    8 leggere / 8



    [...]



    - Beh... scusa Komaki... - dissi infine nel vedere come la mia creatura era sparita in una specie di nuvolina di fumo. Alla fine dei conti nonostante tutto il tempo che era passato, quelle falcidonnole avevano ancora un debito niente male verso di me. Dopo aver osservato la nuvolina di fumo scomparire, non mi rimase altro da fare che seguire la strada dentro al negozio. C'era quel tunnel (e io ero aracnofobico, ma non claustrofobico) e io lo imboccai praticamente subito, anche perché volevo capire ormai cosa diavolo stesse succedendo in quel luogo. Per fortuna il buio non intaccò in alcun modo la mia percezione e finalmente, dopo una discesa che per certi versi mi sembrò essere un'eternità, riuscii a toccare il fondo. Ciò che c'era sul fondo di quel corridoio era un altro corridoio. - "Sembra un bunker..." - pensai nel vedere quel posto malilluminato. Ci volle un altro po' di cammino per raggiungere infine un'altra stanza, questa volta finalmente illuminata meglio con delle luce rossa. Ma sembrava anche abbastanza poverna e scarna, il che a sua volta rafforzò la mia impressione del bunker sotto al negozio. E anche a quel punto il mio viaggio non era affatto finito. Giunto nella stanza, difatti, vidi una porta e ascoltai una voce provenire da dietro a quella porta. - Qualcuno sta gridando di dolore? - chiesi a me stesso prima di vedere un uomo seduto dietro a una scrivania (che, diciamocelo, più che una scrivania era un vero e proprio disastro). - Che cazzo succede? - chiesi agitando la mano davanti al viso per allontanare il fumo. Solo dopo dissi: - Buongiorno signore. Io sono Tasaki Moyo. Però mi sembra che qualcuno qua vicino grida un attimo. Vado a controllare un attimo se non le dispiace. - A quel punto avrei usato il Chakra Distruttivo Distruzione ad Area (Intermedio)
    Arte: 'utilizzatore può causare danni ad area tramite i colpi corpo a corpo: il colpo si propagherà entro 1,5 metri sulla superficie colpita a partire dal punto d'impatto. La potenza del danno ad area è metà (x0.5) rispetto a quella del colpo diretto, viene considerato come il danno di una [Bomba] per il calcolo dei danni. Nel caso vengano colpiti jutsu difensivi il danno ad area si somma al danno inferto sul punto di impatto diretto.(Mantenimento: ½ Basso a colpo)
    [Da chunin in su]

    Tocco Distruttivo (Superiore)
    Arte: L'utilizzatore può danneggiare gli oggetti con gli attacchi corpo a corpo; la potenza del colpo non armato contro oggetti e armi è aumentata di 10 ogni consumo ½ Basso. Non aumenta la potenza contro avversari. (Consumo: ½ Basso a colpo ogni 10 di potenza)
    [Consumo massimo: 4 Bassi])

    [Da chunin in su]
    per sfondare, letteralmente, la porta a pugni (se ci fossi riuscito). Ovviamente non avrei preso alcuna precauzione (ero incazzato e non potevo prenderle, specialmente considerando la situazione in cui mi ero cacciato). E poi, insomma, la rabbia era tanta. Non potevo mica controllarmi (specialmente in quel posto pieno di fumo). Ma cosa avrei trovato dall'altra parte? E ci fossi riuscito a spaccare la porta senza nemmeno parlare con il tipo oppure no?





    Chakra: 70/80
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  650
    Resistenza: 500
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 675
    Intuito: 625
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 2
    • Tonico di Ripristino Medio × 2
    • Katana × 2
    • Shuriken Gigante × 1

    Note
    ///
     
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    Le Cronache



    Di Shin, il MangiaFuoco


    Le Cronache di Tasaki, chunin di Oto

    E di quella volta che, al negozio di Diasuro




    L'otese non fu particolarmente dispiaciuto nel vedere la sua povera falcidonnola scomparire in una nuvola, colpita dall'esplosione della trappola. Ma il tempo stringeva ed il ragazzo iniziò a muoversi con una certa fretta, scendendo le scale e percorrendo il buio corridoio senza fermarsi neanche un secondo a chiedersi esattamente in quale guaio si stesse cacciando.

    Arrivato in quella che sembrava essere l'area principale del complesso, il chunin non stette neanche ad ascoltare le parole che gli stava rivolgendo l'uomo seduto e fumante alla scrivania e rivolse le sue attenzioni completamente verso la porta presente all'interno della stanza. Avvicinatosi ad essa, con un pugno ben assestato, egli riuscì a far volare un'anta della porta all'interno della stanza e iniziò ad entrare in essa, ma sentì un sibilio provenire da dietro di lui.



    cervos

    Dietro di lui, in piedi, stava un uomo.
    Alto, con un cappotto che gli copriva le spalle.
    Una benda che gli copriva l'occhio sinistro.
    Il suo unico occhio nero osservava Tasaki con un parvenza di divertimento,
    mentre le sue mani accarezzavano
    le selle di due cervi origami.
    I capelli bianchi, lunghi, davano all'uomo
    un'aria saggia ed innocente, come quella
    di un impiegato.
    La possente muscolatura che però
    si intraveda attraverso la camicia bianca
    rivelava la vera natura di quell'uomo.


    Salve Tasaki Moyo, ninja di Oto. Che ci fa un ninja dell'Accademia in questo posto dimenticato dagli Dei? Ma soprattutto

    E così dicendo la sua bocca si aprì, mostrando i bianchi denti, in un sorriso:

    Vedo che non le hanno insegnato le buone maniere, in quel di Oto. Non le hanno insegnato proprio niente e dunque mi devo costretto ad assumere le vesti di suo educatore.

    E dopo aver detto ciò, con un gesto della mano, l'uomo fece disperdere i due cervi, che non tornarono però ad essere carta inanimata , ma si divisero in 54 carte che si andarono a disporre davanti all'uomo. Un gruppo considerevole di esse poi si staccò, viaggiando verso il ninja, cercando di avvolgersi
    attorno alle sue gambe per bloccarne i movimenti.

    Inoltre avrebbe inspirato, gonfiando i suoi polmoni e la sua bocca per poi espellere
    un getto d'acqua che pareva avere una consistenza strana e che andò a coprire l'intera area dinnanzi a lui, in un raggio di 12 metri.

    Prima di mettersi in un posizione difensiva egli inoltre tirò fuori un una lancia Qiang ed una boccettina di veleno, cospargendo
    la punta della lancia con esso.

    Una situazione difficile si presentava davanti al chunin che testardo si era voluto intromettere in affari che non lo riguardavano. Ma intanto, in uno sperduto vicolo non troppo lontano da lì...

    Le Cronache di Shin, il Mangiafuoco

    E di quella volta che, in un vicolo di Ame


    Il ragazzo sembrava non aver prestato la minima attenzione alle parole di Shin, lanciandosi in un discorso sull'impossibilità dei sogni in quella terra di Ame:

    Io non cerco la speranza, io la porto. Sono l'uomo la cui fama raggiungere e sorpasserà i Cieli!

    disse il Mangiafuoco, continuando poi il suo discorso nel momento in cui vide il ragazzo correre verso di lui:

    Ma sembra che tu voglia combattere. Io non ti combatterò però.

    Il primo attacco del ragazzo si rivelò essere una finta, ma fortunatamente per Shin, il movimento che fece lo portò a schivare entrambi, indietreggiando e lasciando che la lama del suo avversario colpisse l'aria. In quel momento egli avrebbe rilasciato la palla di fuoco, facendola scomparire e sentendo il chakra tornargli all'interno del corpo.

    Shin schivò anche il secondo colpo, portandosi a distanza di sicurezza dalla lama del coltello e poi mettendosi con le mani dietro la schiena, sbeffeggiando il suo avversario.

    Andiamo! Hai detto tante belle parole per un ragazzino che non si è mai allontanato dal suo quartiere, men che mai da Ame, vediamo se riesci a mantenerle. Ti darò altre tre possibilità per colpirmi, ma se non ce la farai, dovrai accettare di diventare un mio subordinato.




    Chakra: 8,25/10
    Vitalità: 7/8
    En. Vitale: 29/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: Schivata
    2: Schivata
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Spiedi × 5
    • Bottiglietta di Alcool × 2
    • Tonico Coagulante Minore × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Accendino × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Fukibari × 5
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Kunai × 5
    • Uchiha Shuriken × 1
    • Shuriken × 5
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
    • Coltelli da Lancio × 1

    Note
    ///


    Edited by Pyotr - 6/1/2020, 06:49 PM
     
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    Una questione di Maschere


    Post 6


    Quando Shin disse che lui non portava la Speranza, ma che lui era la Speranza, il maggiore dei due fratelli si concentrò per capire se stesse scherzando o se fosse serio. In quel posto in cui si trovava di certo non esisteva molto spazio per la speranza. Non c'era nemmeno spazio per il pathòs, che sembrò comunque farne da padrone nelle parole del giovane genin di Ame. Poi però, quando disse che la sua fama avrebbe raggiunto e sorpassato i Cieli, non potè fare a meno di lanciarsi in una fragorosa risata. - Ahahahahahahahaha! La fama? - Ecco cos'è che voleva Shin. La fama! - Ma la fama è come la pioggia. - Rispose il ragazzo. - Oggi c'è, domani no. Se la vuoi prendere, attraversa le tue dita, e poi, - continuò, - in questo posto è di sicuro meglio pensare a delle cose più pragmatiche e pratiche, piuttosto che a una fama che si potrebbe non avere mai. - A dire il vero, il ragazzo si sorprese non poco nel sentire che Shin non voleva combattere. Quasi gli stesse per chiedere cosa quel ragazzo avesse in mente. Voleva sapere, in effetti, perché quel tipo non voleva combattere. Insomma, alla fine dei conti si trovavano ad Ame... Era normale combattere per sopravvivere in quel posto. Shin non lo sapeva? - Come vuoi, - disse il ragazzo prima di mettersi a correre in direzione del Mangiafuoco.

    Attaccando Shin non riuscì comunque a colpirlo, tant'è che il Mangiafuoco si rivelò abbastanza abile e agile da evitare i vari attacchi e, da un certo punto di vista, si prese persino gioco del ragazzo proponendogli di diventare un suo subordinato. - No. - Si sentì dire in modo secco. - Io non diventerò il subordinato di nessuno e tu non sei nessuno per pormi davanti a queste scelte. - - Insomma, la proposta di Shin era stata ampiamente rifiutata, subito e senza alcuna attesa. Era ovvio che il ragazzo non ci aveva nemmeno pensato a quello che aveva appena detto. Di contro, subito e senza attendere oltre, passò alla fase attiva del suo attacco. O meglio: fece quello che avrebbe voluto fare già dapprima, mettendo la parola "fine" a quello scontro. Nascose velocemente il suo grande e bello coltello per comporre - ST1 - Azione RapidaSaimin jutsugo no Jutsu - Tecnica dell'Ordine
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Capra (7)
    L'illusione si attiva se la vittima è presente entro 9 metri l'utilizzatore, può sentirlo o ricevere un comando e non lo considera una minaccia. L'utilizzatore può impartire un ordine alla vittima; l'ordine non può danneggiare sé stesso o terzi. L'efficacia è pari a 40. La vittima può resistere all'ordino spendendo 1,5 leggere a round. Il mantenimento richiede slot tecnica.
    Tipo: Genjutsu - Tameshi
    Sottotipo: Dispercettivo
    (Consumo: Medio / Mantenimento: Basso)
    [Da genin in su]
    velocemente un solo sigillo e quindi guardare il nemico. - Vattene via ti ho detto! Non ti vogliamo qui! E le maschere, beh... saranno il tuo regalo per noi! - A quel punto, a seconda se Shin se ne fosse effettivamente andato oppure no, le cose sarebbero andate diversamente.

    Se se ne fosse a tutti gli effetti andato, girandosi e incamminandosi quindi verso l'altro lato, il ragazzo non avrebbe fatto nient'altro. Una volta nascosto il coltello, anch'egli si sarebbe girato e con le maschere legate alla cintura, se ne sarebbe andato verso l'altro lato di quel piccolo vicolo in cui si erano trovato.

    E, se invece Shin avesse contrastato quell'irrefrenabile voglia di andarsene? In quel caso il ragazzo sarebbe passato di nuovo all'attacco in corpo a corpo. Con il suo coltello estratto, difatti, avrebbe di nuovo tentato di colpire - SA1Velocità/Forza: 125 al collo con il suo coltello: un fendente orizzontale, parallelo al terreno. Successivamente avrebbe subito ritirato la lama per provare ad affondare - SA2Velocità/Forza: 125 il suo bel coltello nella bocca della pancia di Shin. Infine, rigirando il coltello tra le proprie dita avrebbe provato a uccidere Shin sul posto conficcando - SA3Velocità/Forza: 125 il coltello nel suo occhio destro, con l'intenzione di trapassargli il cranio da parte a parte.

    [...]



    Mentre Shin si divertiva a non finire, la mia situazione era leggermente più complessa di quello che sembrava a prima vista. Difatti, riuscii a sfondare la porta, ma invece di potermi concentrare su ciò che c'era al suo interno, provando a capire da dove diavolo provenissero le urla, mi girai invece all'indietro. A quel punto notai che non ero solo (ma che strano!): c'era un uomo con un cappotto strano, una benda sull'occhio e un occhio che mi guardavava in modo divertito. - Sembri un pirata. - Affermai comprendendo che forse quel tipo di paragone non era poi così sbagliato come avrei potuto pensare a prima vista. Tuttavia, invece di viaggiare su una nave quel tipo sembrava viaggiare direttamente su due cervi composti dai vari origami. - - Belli! - Dissi dicendo, come sempre, la prima cosa che mi veniva in mente. - Li hai fatti tu? - chiesi allungando la mano, ma forse anche pensando che il tizio con i capelli bianchi di sicuro non mi avrebbe MAI lasciato accarezzare i due cervi creati con l'origami. E, ovviamente, vi potete chiedere che cosa diavolo stessi facendo. Insomma, era evidente che quei cervi fossero stati realizzati con la carta. Per questo al tatto avrei potuto percepire solo delle carta. La realtà è che, considerando che forse si trattava di un nemico, volevo ottenere più informazioni possibili sull'avversario e il tatto era uno dei miei modi per agire. In ogni caso, allungando la mano notai anche i muscoli e soprattutto sentii anche la sua domanda. - Eh sapessi... - risposi. - Devo trovare Daisuro, ho un fatto in sospeso con lui. - Fu allora che la nostra amorevole e amichevole conversazione prese una piega che non mi piacque molto. Anzi, non mi piacque proprio per niente considerando che il tizio mi disse, con delle parole un po' alternative, che ero maleducato. A me. Ve lo immaginate? Io, maleducato! - Ma se ho bussato! - esclamai guardando i pezzi della porta che avevo sfondato poco prima. - Certo, con un po' di forza, ma alla fine dei conti c'era qualcuno che gridava dall'altra pa.... - Come potete capire, non riuscii a finire la frase che subito mi vidi attaccato. E mi vidi attaccato dalla stessa carta che componeva i due cervi. Non sapevo quanti fogli erano, ma non appena questi si mossero contro di me, usai del chakra per tagliare - SD1Riflessi: 625 + 2 (1/2 Basso) quel gruppo di carte che volava verso di me usando la Mortificazione delle Arti MagicheMortificazione delle Arti Magiche
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può attaccare i costrutti di chakra, emissioni o le manipolazioni; non avrà effetto contro costrutti normalmente danneggiabili. Sono considerati parienergia rispetto al difensore. Ogni attacco ridurrà la potenza di 5 ogni tacca in Forza in più dell'utilizzatore, se la tecnica non ha potenza, la danneggerà di ½ Basso per ogni tacca in Forza; se azzerata la potenza, non produce effetti. Se utilizzato equipaggiamento, la potenza di questo verrà considerata dimezzata. Può annullare effetti ad area o Emissioni di grandi dimensioni solo nel punto in cui le colpisce. Per un round il materiale sfaldato non è manipolabile. Attacchi successivi al primo richiedono slot tecnica/azione.
    Tipo: Taijutsu -
    Sottotipo: Potenziamento
    (Consumo: Basso)
    [Da chunin in su]

    Potenza: 40
    . In quel modo, non appena le carte furono abbastanza vicine a me, semplicemente vennero tagliate dalle mie spade, di fatto perdendo le loro capacità. - Ironia della sorte! - dissi calmo. - A me piace tagliare le cose e tu hai molta carta. Fai 2+2. - In ogni caso era chiaro che non me ne sarei andato da quel posto molto facilmente, specialmente considerando che quel tipo sembrava avere chissà quanta voglia di combattere.

    Lo capii quando lo vidi comporre un sigillo e sputare dalla bocca una specie di sostanza vischiosa che era andata a coprire una zona piuttosto vasta, con me dentro alla stessa. - Già l'ho vista... - pensai ricordando di quanto i Somujo ad Ame mi avevano tentato di bloccare in quel modo, affinché non potessi spostarmi velocemente tra gli stessi per colpirli tutti grazie alla mia mirabolante velocità. Ma non era un problema. Dopotutto, se lì ero in un posto all'aperto, in quel momento invece ero in un luogo chiuso. E, insomma, non ci voleva proprio. Capendo che era un problema tutto quanto, piegai le ginocchia e saltai - SA1 - Azione Rapida12 metri di salto

    Salto Repulsivo
    Arte: L'utilizzatore è in grado di aumentare (x1.5) l'altezza e lunghezza del proprio salto. (Consumo: ½ Basso extra)
    [Da genin in su]
    in maniera abbastanza veloce 650 verso lo stesso. Non appena il soffitto sarebbe stato a portata della mia mano, avrei usato il Chakra Adesivo Chakra Adesivo (Intermedio)
    Arte: L'utilizzatore cammina con facilità anche a testa in giù, in terreni scivolosi o sopra l'acqua.(Mantenimento: ¼ Basso)
    [Da chunin in su]
    per incollarmi completamente allo stesso. Quindi ci avrei posizionato i piedi e mi sarei ritrovato con la testa in giù,DxvRCotXcAAO05Fguardando il nemico che mi aveva appena attaccato con la carta. Aveva già finito di mettere del veleno sulla propria lancia, il che poteva significa una sola cosa: si stava preparando al combattimento. - Quanto odio dover per forza combattere... - dissi comprendendo che se fosse davvero iniziato lo scontro con quel manipolatore di carta non avrei potuto fare a meno di attivare il flusso, che a sua volta avrebbe comportato tutta una serie di altri problemi e tante difficoltà. Era una strada che, nonostante tutto, preferivo evitare. Specialmente perché ero venuto ad Ame per i tonici, non per tagliare gente ancora. E anche se di certo tagliare la gente era uan cosa che mi piaceva un sacco, dovevo pur sempre in qualche modo mantenermi, no? Fu per quello che avanzai al tizio una specie di proposta: - Mi senta signor manipolatore di carta: io sono venuto ad Ame in pace e sinceramente non è che abbia tantissima voglia di farle del male. Per questo le proporrei una specie di accordo: lei resta con tutti gli arti, gli organi interni saranno intoccati e anche la sua testa resta al suo posto. - Tossi un attimo quasi come se volessi dare un po' di suspance a tutta la situazione. Poi ripresi: - Di contro io faccio quello che devo fare, libero la persona che veniva torturata e me ne vado senza fare danni. Che ne dice? - A quel punto sarei rimasto ad ascoltare quello che avesse da dire il tizio in questione.





    Chakra: 68/80
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 675
    Velocità:  650
    Resistenza: 500
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 675
    Intuito: 625
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: Parata - Taglio
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Salto - Azione Rapida
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Mortificazione delle Arti Magiche
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tonico di Recupero Medio × 2
    • Shuriken Gigante × 1
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Ripristino Medio × 2
    • Katana × 2

    Note
    ///


    Edited by leopolis - 14/5/2020, 11:50
     
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    Le Cronache



    Di Shin, il MangiaFuoco


    Le Cronache di Tasaki, chunin di Oto

    E di quella volta che, al negozio di Diasuro




    La reazione del chunin sorprese anche Satae Otao, che non avrebbe mai pensato ci fosse un ninja stolto abbastanza da avvicinarsi così a qualcosa non avesse mai visto. Ma forse era proprio quella sfrontatezza che aveva giudato quell'uomo lì.

    Comunque, qualunque fosse la ragione per la quale l'otese si era ritrovato lì, non se ne sarebbe andato così facilmente. Infatti, quando i due cervi si traformarono in una miriade di carte da poker, Tasaki non si fece sorprendere e rimase concentrato, reagendo in tempo.

    Con la sua lama il chunin tagliò la carta che stava volando verso di lui. La carta si tagliò in due, cadendo in terra senza dare segno di volersi muovere, lasciando il ninja libero di saltare e di evitare l'area d'effetto delle tecniche con le quale Satae aveva cercato di bloccare o comunque rendere difficili i suoi movimenti.

    Al sicuro sul soffitto, alto 9 metri, Tasaki intavolò un discorso con l'uomo che vedeva a testa in giù, chiedendogli di consegnare l'uomo che stava cercando:

    Signor Tasaki, ho bisogno di sapere solamente due informazioni prima di iniziare una trattativa con lei. Prima informazione, per quale motivo è così interessato al nostro comune amico, il povero venditore Diasuro? Per caso Oto è interessata ad Ame? O lei è qui in vacanza? Seconda informazione, anche io preferirei non combatterla, sopratutto perchè mi pare di capire che lei non sia un ninja con poche abilità. Dunque, sarebbe possibile per lei andare via, solamente se decida, di sua volontà, di farsi applicare un sigillo del silenzio, che ci assicuri che il nostro incontro non venga divulgato al di fuori di questo negozio. Lei sarebbe disposto a fare ciò?

    L'uomo nel frattempo aveva incrociato le braccia, guardando Tasaki con un occhio serio.

    Le Cronache di Shin

    E di quella volta che, in un vicolo di Ame



    Bimbo che non è riuscito neanche a toccarmi una volta e che mangia pane e merda, stai attento a come parli della fama. La fama è l'unica cosa che sopravvive dell'uomo dopo la sua morte. Stai attento.

    La voce di Shin era gelida, quasi come tutta la bontà e la giocosità che aveva mostrato fino a quel momento fossero scomparse. Il Mangiafuoco era serio.

    Nonostante la testa calda, il ragazzo conosceva qualche tecnica rudimentale o almeno, credeva di conoscere qualche tipo di tecnica, dato che dopo aver composto dei sigilli ed aver urlato a Shin di andarsene via, niente accadde [Note]Nonostante Shin abbia deciso di non attaccare, non è che si stia facendo colpire dal ragazzo. Lo considera una minaccia, se no non lo vorrebbe mai con lui. Inoltre, dopo aver insultato la fama, unica cosa che Shin ritiene sacra, lo ritiene una minaccia eccome, ma manterrà la sua promessa di non attaccare. Dunque la tecnica non si attiva..

    Appena il ragazzo si accorse che la tecnica non era andata a buon fine, si avventò contrò Shin, che però l'aveva già preceduto ed aveva lanciato un kunai dietro di sè. Componendo velocemente dei sigilli, si Difesa Totalesostituì al kunai in aria ed evitò completamente l'offensiva del ragazzo, trovandosi a 9 metri da lui. Da lì disse:

    Ragazzino, sei forte, non lo nego. Ma come puoi ben vedere, non sei riuscito a colpirmi neanche una volta. Lo sai perchè? Il tuo problema non è nei muscoli o nelle tue capacità, ma nei tuoi sentimenti. Fermati un attimo e stammi a sentire, tanto non ti costa niente. Seguimi nel mondo e sarai felice. Vivrai e non sopravvivrai, non mangerai avanzi o schifezze, ma piatti normali. Scoprirai nuove terre, nuovi linguaggi, nuove persone. Se il tuo problema è con l'essere mio subordinato, allora potrai essere un mio compagno. Ma vieni con me. Io voglio te!

    E non si mosse neanche di un millimetro.


    Chakra: 7,25/10
    Vitalità: 9/10
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: Difesa Totale
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Tecnica della Sostituzione
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Fukibari × 5
    • Tonico Coagulante Minore × 1
    • Spiedi × 5
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Bottiglietta di Alcool × 2
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Accendino × 1
    • Kunai × 5
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Shuriken × 5
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Uchiha Shuriken × 1
    • Coltelli da Lancio × 1

    Note
    ///
     
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    Una questione di maschere


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    - BIMBO? - urlò incazzato il ragazzo più grande che ormai da qualche tempo stava cercando di colpire, senza il minimo successo, Shin. Di certo, - doveva dire, - il tizio che aveva di fronte era molto agile e veloce. Riusciva a spostarsi bene, specialmente per qualcuno che si trovava ad Ame e che, proprio per questo, difficilmente sarebbe riuscito a sopravvivere molto. - Certo, sai combattere. O almeno sembra. Ma da qui è minacciarmi... - Disse questi rotolando il coltello nella mano. Fino a quel punto il buon Shin non aveva fatto nient'altro che difendersi, in un modo o nell'altro. Come diavolo osava criticarlo? Come diavolo osava minaccarlo? - Io parlo della fama così come mi pare. - Sentenziò il ragazzo guardando Shin con un'aria di superiorità. - Se voglio ne parlo bene, se voglio ne parlo male. Se voglio rido dei tuoi sogni bambineschi e immaturi. Se voglio picchio il mio fratello per aver creduto alle stupidità che racconti. E se voglio uccido qualcuno sperando vivere ancora un giorno o due. Non mi interessa la fama. Mi interessa la vita. - Concluse girandosi verso suo fratello, che era rimasto indietro, ancora in una pozzanghera. Si stava ormai rialzando; aveva il viso abbassato e se Shin avesse avuto una vista, avrebbe visto che c'erano delle lacrime che stavano scendendo lungo le sue guance. O forse... era solo della pioggia? Qualcosa che stava cadendo dal cielo? In ogni caso, non che avrebbe dovuto preoccuparsene: quel bambin sembrava in tutto e per tutto innocuo. Non aveva voglia di combattere ed era rimasto volutamente in disparte a osservare tutta la scena. Di contro, fu il suo fratello maggiore quello che rispose alle parole di Shin. - Se in una frase nomini il pane e la merda, significa che non sei mai stato affamato per davvero. Tu non sai cosa vuol dire vivere come dei topi in una fogna. Non sai cosa significa provare a sopravvivere, di giorno in giorno. Di mangiare schifezze. Di rubare il cibo. Di fare tutto pur di non essere schiacciati come, per l'appunto, degli inutili topi. Tu non sai niente ragazzo. Niente di niente. Tu sogni soltanto. - Nel vedere che il ragazzo aveva di nuovo evitato i suoi attacchi e l'arte illusoria non aveva avuto effetto, il ragazzo non si sorprese, ma non si scompose nemmeno più di tanto. Viveva ad Ame. Aveva già affrontato avversari davvero tosti: alcune volte aveva vinto, altre volte era scappato. In fin dei conti, dopotutto, era anche riuscito a sopravvivere e la sua presenza lì davanti, maschere ben legate alla cintura, lo testimoniavano.

    In ogni caso, continuò senza nemmeno muoversi ad ascoltare quello che Shin aveva da dirgli e il genin sputafuoco non avrebbe avuto molti problemi a vedere nei suoi occhi come una specie di luccicchio d'interessamento. Certo, non che fosse molto interessato a tutto ciò che riguardava il motivo per cui non era riuscito a colpirlo. - Non ti ho colpito perché io ti ho risparmiato. Questo villaggio ha già visto troppo sangue versato ovunque. - Rispose nascondendo comunque il coltello. - Vuoi che mi fermi e che ti ascolti? - Si guardò intorno e vide solo palazzi, palazzi, palazzi, torri, palazzi e pioggia. Tanta pioggia. - In questo inferno? - chiese di nuovo e si rivolse a Josuke: - Vieni qui. Questo signore ha qualcosa da dirci. - disse per poi fare un cenno verso Shin. - Allora? Cosa proponi? - Ascoltò quello che aveva da dire Shin in modo attento, salvo poi sorridere amaramente di nuovo. - Forse non hai campito che non sono solo e un pezzo di pane marcio e bagnato e fradicio per me è più importante di sogni di fama, gloria e speranza. Ho da badare a mio fratello; e c'è anche il nostro padre, che è malato e che non posso far restare da solo. - Dissi. - Alla fine dei conti, non capisco i tuoi vani sogni. Ma non li denigro. Tuttavia, mettiti anche tu nei miei panni: lasceresti un fratello minore e un padre malato per seguire un perfetto sconosciuto che blatera di cose assolutamente al di fuori dalla realtà di Ame? - chiese attendendo una risposta. Non sapeva mica se l'avrebbe avuta; d'altro canto, anche se cercava di aggrapparsi a quegli ultimi (forse) strascichi della vita ad Ame, era chiaro che il ragazzo aveva voglia di cambiare un po' aria. E, forse, anche un salto nel vuoto insieme a Shin era di molto migliore che la vita nella grigia pioggia di quel posto.

    [...]



    Chi mi conosce sa bene che quando faccio qualcosa, penso sempre a mia madre e a ciò che lei avrebbe fatto in una determina occasione. Beh, forse sapete anche che mia mamma era una di quelle che diceva sempre cose come: Tasaki, devi salutare sempre; Tasaki, devi essere gentile; Tasaki devi cercare sempre una strada pacifica; Tasaki non devi mai insultare le persone; Tasaki, non devi dire bugie se non vuoi andare all'inferno; Tasaki, difendi sempre i più deboli e così via. - "Mia madre diceva sempre un sacco di cose..." - pensai guardando il tizio che ora era diventato più tranquillo e voleva persino intavolare una trattiva con me. - "Da un lato devo trovare una strada pacifica. Dall'altro lato devo difendere i più deboli. E qui mi pare che ci sia un cortocircuito." - In effetti, mentre il sangue iniziava ad affluire maggiormente al mio cervello in quanto ero, letteralmente, con la testa in giù, capii che il tizio che stavo cercando (e che in quell'occasione era la parte "debole") si trovava dietro la porta e per motivi che non conoscevo veniva torturato. Di contro, il tizio che mi stava parlando sembrava volenteroso d'intraprendere quella specie di strada della pace a cui molto tempo prima aveva accennato mia madre. E, quindi, mi ero ritrovato in una situazione definire difficile era persino un eufemismo. - Cosa diavolo devo fare? - chiesi a me stesso prima ancora di chiunque altri. Sintomo anche che la situazione in cui mi ero a tutti gli effetti cacciato non era di quelle in cui avrei voluto cacciarmi in una situazione di normalità. In ogni caso, cercai di prendere un respiro e di ricordarmi tutte le altre cazzate che mia madre mi diceva di volta in volta per migliorarmi (ma in realtà peggiorarmi) la vita. Solo dopo che ebbi preso abbastanza aria (o almeno speravo di averne preso abbastanza), di nuovo i miei pensieri andarono verso la Mamma e solo dopo risposi. - Per iniziare... Non credo che si possa definire "amico" qualcuno che viene torturato. - Beh, logico, no? - Altresì, sempre per iniziare, bisogna salutare e dire il proprio nome. Io il mio l'ho detto. Non è che uno prima mi lancia contro delle carte e poi, senza salutarmi e dire il suo nome, si mette a dettare le condizioni. - Chiarito anche quel punto, passai a rispondere a tutte le condizioni che erano state chieste dal tizio ignoto. - Detto questo, sono interessato a Daisuro perché vende degli ottimi tonici e sinceramente vorrei capire come fa. Un semplice rapporto tra cliente e venditore, nient'altro. - Dissi portandomi la mano con la spada verso la bocca per coprire l'evidente sbadiglio: era un gesto di educazione. Mamma diceva che chi sbadigliava senza coprirsi bene la bocca, almeno con la parte posteriore della mano, si poteva a tutti gli effetti reputare alla pari di un scostumato. Quando ebbi finalmente sbadigliato (la situazione con tutte quelle trattative stava diventando noiosa, un po' come molto tempo prima con i samurai), risposi alla seconda condizione: - Sono piuttosto sicuro delle mie capacità signor Incognito. E sono sicuro che le mie capacità di taglio si addicano perfettamente alla sua carta. Per lei sono un avversario scomodo e se dovessi puntare 3000 ryo su qualcuno di noi due, punterei sicuramente sul sottoscritto. Questo per dirLe, con tutto il rispetto, che... No. Non sono disposto a farmi mettere addosso un sigillo da un individuo strano che non si è nemmeno presentato. - - Insomma, per essere buoni si poteva dire che le trattative erano a tutti gli effetti saltate già alla seconda fase. Tuttavia, quella mia risposta sarebbe stata incompleta se non avessi avanzato una controproposta. - Facciamo così: Lei libera subito il mio amico dalle torture e me lo porta qui. In cambio potrà uscire con tutti gli arti al loro posto e io le dò la mia parola d'onore che nessuno mai, nemmeno il Kokage, saprà che vi ho trovati qui a fare questi atti illeciti. A lei la vita e le informazioni; a me i tonici; a Daisuro la salvaguardia. Mi sembra un buon compromesso, non crede? - chiesi volgendo lo sguardo verso la porta precedentemente sfondata. - E poi voglio anche sapere per quale motivo state torturando un povero negoziante. - E anche su quel punto la mia voce non lasciava presagire niente di buono. Anzi. Faceva comprendere che ero parecchio serio e la violenza gratuita su della gente a caso non mi piaceva di sicuro.



    Chakra: 67,5/80
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 675
    Velocità:  650
    Resistenza: 500
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 675
    Intuito: 625
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tonico di Recupero Medio × 2
    • Shuriken Gigante × 1
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Ripristino Medio × 2
    • Katana × 2

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    Le Cronache



    Di Shin, il MangiaFuoco


    Le Cronache di Tasaki, chunin di Oto

    E di quella volta che, al negozio di Diasuro




    Cari lettori, anche se potessimo scendere all'interno della mente di Tasaki in quel momento, non sarebbe possibile per noi comprendere se davvero il ragazzo pensasse di offrire dei termini giusti ed accettabili per Satae. La cosa divertiva il nukenin, che aveva compreso come quella contrattazione sarebbe finita malamente. Nonostante ciò, egli continuò a parlare con il chunin, per vedere dove sarebbero andati a finire.

    Il mio nome è Satae, caro signor ninja. Non credo proprio lei comprenda in cosa si sta cacciando. Io sono solamente una pedina di un gioco molto più grande, molto più importante di questa mera schermaglia.

    Ciò era tutto vero, dalla prima parola all'ultima. Ovviamente il nostro aveva omesso alcune parti importanti, dato che non voleva dare a quell'uomo più informazioni di quante non avesse.

    Non che non mi fidi particolarmente di lei, signor ninja, ma come lei non si fida di un qualunque estraneo che le offre di sigillare la propria parola, io non mi fido di lei. Dunque come farei a darle il nostro prezioso Diasuro, senza avere alcun tipo di assicurazione da parte sua se non la sua parola?

    Continuò, per poi ridere all'ultima richiesta dell'otese.

    Per quale motivo dovrei darle più informazioni di quante lei non abbia già? Lei insulta la mia intelligenza, signor ninja. Inoltre trovo di cattivo gusto la sua arroganza nel giudicare la mia forza da questo mero e semplice tentativo di immobilizzarla.

    Rise ancora il Satae, considerando le sue opzioni. La segretezza era imperativa in quella operazione, soprattutto considerando che il livello dell'avversario non avrebbe concesso una semplice e veloce vittoria. Dunque, ancora con un sorriso, avrebbe detto:

    Però sarebbe meglio per noi lasciare perdere, per questa volta. Dunque le lasceremo il suo caro Diasuro, con una piccola condizione. Imprimeremo su di lui il sigillo del Silenzio. Non possiamo proprio rischiare che qualcos altro rispetto a questa faccenda venga fuori.

    Con la faccia che si faceva ancora più seria, l'uomo avrebbe concluso:

    Questa è l'ultima e la migliore offerta che avrà. Quindi pensi bene prima di accettare o meno.

    La palla passava di nuovo al chunin.

    Le Cronache di Shin, il MangiaFuoco

    E di quella volta che, in un vicolo di Ame


    Magicamente, proprio come in un racconto, in una fiaba, le parole di Shin finalmente fecero effetto sul ragazzo, che invitò il suo piccolo fratellino ad avvicinarsi al girovago per ascoltare le sue parole.

    Sorridendo, per la riuscita nella sua opera di persuasione, il ragazzo disse:

    Per prima cosa, presentiamoci. Il mio nome è Shin! I vostri?

    E dopo aver aspettato le loro risposte continuò:

    La tua vita è la tua. Capisco le tue preoccupazioni, i tuoi pesi. Potrai continuare ad occuparti di tuo fratello, dato che un giovane come lui farebbe comodo alla nostra compagnia.

    Poi sospirò, portandosi una mano alla faccia, con fare triste:

    Io non posso però portare vostro padre con noi. Potrete visitarlo quando passeremo da qui, potrete lasciargli quello che guadagnerete, ma mi è inutile. Come ben dici tu, la vita è difficile. Io non faccio caritativa. Ho visto un potenziale in voi due, ma se questo potenziale non esistesse, vi lascerei come adesso lascio vostro padre.

    Ed infine concluse:

    Adesso tocca a voi. Avete la possibilità di mirare ad altro. Di vivere, non di sopravvivere. Dovete solo decidere di diventare adulti e di non rimanere bambini. Gli adulti rilasciano le proprie ali e volano in cielo, i bambini rimangono ancorati per terra.

    Ed aspettò la loro risposta.



    Edited by Pyotr - 6/1/2020, 06:42 PM
     
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    Una questione di maschere


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    - Satae, eh? - Non so perché ma quel tipo di nome, che alla fine dei conti non aveva mica qualcosa di strano, mi ricordava qualcosa. - Beh, se mi sto cacciando in qualcosa di più grosso di me, non che mi interessi molto. Mi caccio sempre in affari più grossi. E poi... si metta nella mia posizione... Vengo qui a cercare Daisuro, lo trovo mentre viene torturato, poi sbuca lei, mi attacca. E ora propone cose che non potrei accettare mai dopo mai. - - Risposi a quella sua prima frase intrisa di cosa? Di mistero, forse sì, dai, ma sotto-sotto ci doveva sicuramente essere dell'altro. E non lo dicevo io; lo diceva quel tipo strano stesso di noem Satae. Quando disse la sua seconda frase, mi irritai visibilmente in volto mentre i capelli mi scendevano lungo il volto puntando il pavimento di quello che potevo a tutti gli effetti considerare come una specie di bunker (degno di quello di Diogene? forse). Comunque agitai la testa in senso negativo. - Il vostro prezioso Daisuro? Mi pare che sia una persona libera. Certo, è Ame, state messi male qui. Ma hey... la schiavitù è stata abolita. - Penso. - Penso. - E in ogni caso non rispondo per Daisuro. Vede, io sono io. E Daisuro è Daisuro. Dovrebbe chiedere a lui. Non a me. Ma penso che chiedendoglielo come un favore, non avrebbe moltissimi problemi nell'avere proprio ciò che desidera. - Dissi continuando a restare letteralmente appeso a testa in giù come una specie di pipistrello. E, bisogna dire, non mi piaceva molto come quel tipo ridesse di me. - Che cazzo ride? - chiesi ancora più incazzato di com'ero prima. La sua fortuna fu che iniziò a mostrarsi un po' più diplomatico di com'era, ma nemmeno quello bastò e fui categorico. - No. - Dissi tagliando brevemente in due parti tutto il suo discorso. - Se gli imprime il Simbolo del Silenzio è capace poi che non mi darà quello che voglio. Quindi no. - - Feci un cenno di spalle, come per dire che volevo proprio evitare tutta quella situazione, ma considerando il tutto era logico che non sarebbe mai successo.

    Cosa sarebbe arrivato dopo? Beh, mentre parlavamo discutendo di termini e condizioni, la melma con cui prima aveva ricoperto tutto quel posto era semplicemente sparitaSono passati due round. Lo notai con la coda dell'occhio e, preparandomi ad attaccare, attivai - ST1Attivazione Flusso Mentale Livello III
    Velocità: 550 + 2
    Riflessi 550 + 2
    Bestialità: +2 a Velocità, -2 a Resistenza
    9 Bassi di Chakra (-1 Medio)
    +4 tacche a CAP di ogni statistica primaria
    Intuito +2 tacche
    , ma ovviamente non lo feci a vedere assolutamente in alcun modo, per non annunciare il mio ormai imminente attacco. Prima era stato lui a provare ad attaccarmi; ora lo avrrei fatto io. Un fulmine come sempre. Tra me e il nemico erano circa una quindicina di metri. Come prima mi sarei mosso verso il nemico, sempre con la testa in giù, camminando incollato sul soffitto, SA133 metri disponibili al suolo davantidistanza da corpo a corpo al nemico e successivamente gli avrei fatto un cenno con il capo. Cosa volevo dire con quel cenno? Boh. Fatto sta che avrei composto gli altri sigilli - ST2 - Azione RapidaSpade del Sole - Taiyō no ken
    Villaggio: Personale - Specializzazione Esperto di Ninjutsu
    Posizioni Magiche: Caricamento (4)
    L'utilizzatore può irrorare il proprio equipaggiamento di fulmine. Gli attacchi eseguiti con l'equipaggiamento ricoperto di chakra hanno un aumento di Potenza pari a +10; una volta a turno è possibile aumentare la potenza di un solo colpo di +5. È possibile usarla in combinazione con la tecnica "Spade della Luna", pagando uno slot tecnica base oltre al relativo consumo. Il mantenimento richiede Slot Tecnica.Tipo: Ninjutsu - Raiton
    Sottotipo: Potenziamento
    (Consumo: Basso a colpo)
    [Da chunin in su]
    e quindi estratto le mie spade con l'intenzione di ferirlo.

    Poi avrei subito iniziato il mio attacco. Come prima cosa avrei provato a colpire l'avversario al centro del busto con un doppio fendente - SA2Velocità: 650 + 2 (TS) + 2 (Bestialità) + 2 (Missione in Solitaria) + 4 (Assalto Bestiale) = 900
    Forza: 600

    Potenza: 40 + 55 (Spade del Sole)
    che mirava a colpirlo all'incirca al livello della 4° costola sinistra con entrambe le katane, con una sola intenzione: tagliarlo a metà con un veloce movimento orizzontale parallelo al terreno.

    Subito dopo avrei ritirato le katane indietro, con entrambe le mani, infondendo altro chakra - ST3 - Tecnica RapidaLame di Chakra
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (1)
    L'utilizzatore può sviluppare una lama di chakra che aumenta la lunghezza delle armi impugnate o del colpo senz'arma di mezzo metro. L'estensione energetica è visibile, ha potenza pari alla potenza dell'arma o del colpo senz'arma aumentata di 10 e può solo tagliare. La tecnica può essere eseguita anche prima di impugnare l'arma necessaria. Se posseduta l'abilità Impronta di Chakra ed usata sulla tecnica, queste estensioni ottengono il potenziamento come ninjutsu e cambiano tipo con l'elemento dell'impronta usata.Tipo: Ninjutsu - Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Rivestimento
    (Consumo: Mediobasso / Mantenimento: Basso)
    [Da genin in su]
    caricando un doppio affondo - SA3Velocità: 650 + 2 (TS) + 2 (Bestialità) + 2 (Missione in Solitaria) + 4 (Assalto Bestiale) = 900
    Forza: 600

    Potenza: 40 + 60 (Spade del Sole + Lame di Chakra)
    direttamente verso il centro del busto di quel tizio. Più o meno puntavo all'incirca al livello del suo cuore: le mie lame, se fossi riuscito a portare a termine il colpo, gli avrebbero perforato la cute e passata vicino alle ossa per raggiungere il cuore.

    Infine, avrei di nuovo ritirato le lame, per concludere quel che, speravo, sarebbe stato un scontro breve nella migliore delle maniere per me. Difatti, una votla che avrei caricato le braccia dietro, avrei portato entrambe le katane leggermente dietro alla schiena. Quindi le avrei violentemente abbassate in avanti in un doppio fendente verticale - SA4Velocità: 650 + 2 (TS) + 2 (Bestialità) + 2 (Missione in Solitaria) + 4 (Assalto Bestiale) = 900
    Forza: 600

    Potenza: 40 + 60 (Spade del Sole + Lame di Chakra)
    con l'intenzione di spccargli il cranio con quel veloce e violento attacco.


    [...]



    Quando Shin chiese i nomi del due, a rispondere fu il fratello maggiore dei due. - Io sono Shinsui. Lui è Josuke. - A proposito di Josuke, quest'ultimo venne vicino al fratello quando questi lo chiamò e ascoltò praticamente tutto il discorso di Shin con fare ammaliato, anche all'idea di poter abbandonare finalmente quella vita piena di marciume. Anzi, ascoltarono in due quello che aveva da dire Shin e in due rimasero perplessi dinnanzi a tutto quel discorso. - Non saprei, - disse infine il fratello maggiore. - Il nostro padre è una persona malata e sono stato educato in maniera tale da non poterlo lasciare da solo a morire in questo. - Insomma, se Shin davvero voleva portare i due con sé, non poteva proprio fare a meno di parlare anche con il papà di quella piccola famiglia (la mamma era, evidentemente, morta). Ci fu un periodo di silenzio, durante il quale i due fratelli sembravano scambiarsi qualche piccola occhiataccia. - E vorrei che mi lasciassi discustere con mio fratello, - disse Shinsui prendendo Josuke per una spalla e allontanantandosi da Shin. Successivamente i due fratelli avrebbero parlato tra di loro, per qualche secondo. E dopo sarebbero ritornati da Shin. - Siamo d'accordo a venire con te Shin, ma solo se ci portiamo nostro padre. Non possiamo proprio lasciarlo ad Ame, anche da un lato umano. - La questione si stava delineando sempre più chiara e a quel punto Shin poteva accettare o rifiutarsi di seguire i due e parlare con il loro padre cercando di convincerlo in qualche modo a lasciare che i due giovani andassero con lui.

    SE si fosse rifiutato a seguire i due fino al loro padre, Shinsui avrebbe subito detto: - Mi dispiace Shin, ma non possiamo proprio abbandonare il nostro unico parente rimasto in vita. Non è possibile. - Disse. A quel punto Shinsui e Josuke si sarebbero voltati andandosene, ovviamente con le maschere alla cintura di Shinsui. Insomma, iin quel caso il dialogo e l'incontro si poteva dire a tutti gli effetti terminato.

    SE invece avesse accettato di parlare direttamente con il papà e forse anche portare con sé il padre, avrebbe dovuto seguire i due fratelli per una decina di minuti. Sarebbero infine giunti in una piccola baracca nascosta all'ombra di una grande torre di quelle che caratterizzavano Ame. Lì dentro avrebbe trovato uno spazio abbastanza tradizionale per Ame: un spazio oscuro, tetro, pieno di umidità. Sulle pareti c'era la muffa; un piccolo fornetto a vapore cercava di riscaldare tutto quel spazio, senza ovviamente riuscirci per bene. Al centro della stanza c'era un letto con un signore di media età, circa una quarantina di anni, steso sullo stesso. Respirava fievolmente, anche se poteva avere comunque qualche asso nella manica. - Josuke? Shinsui? - avrebbe chiesto l'uomo. - Avete portato?.. Chi è? - avrebbe chiesto l'uomo. - Papà. Lui è Shin. Un amico. Volevamo chiederti una cosa... - A quel punto gli sguardi di Josuke e Shinsui si sarebbero rivolti verso Shin con fare interrogativo. Sarebbe toccato a lui parlare. Ce l'avrebbe fatta?





    Chakra: 67,5/80
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 675
    Velocità:  650
    Resistenza: 500
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 675
    Intuito: 625
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Avvicinamento
    2: Attacco
    3: Attacco
    4: Attacco
    Slot Tecnica
    1: Attivazione TS
    2: Spade del Sole
    3: Lame di Chakra
    Equipaggiamento
    • Tonico di Recupero Medio × 2
    • Shuriken Gigante × 1
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Ripristino Medio × 2
    • Katana × 2

    Note
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    Edited by leopolis - 23/5/2020, 22:38
     
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