Questioni di clan

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Armaros
        Like  
     
    .

    User deleted


    • Pensato •
    - Parlato -


    È mattina e il giovane Uchiha sta dormendo nel letto della stanza concessagli dal clan. Nulla di raffinato, con ben pochi comfort e tutto alquanto scomodo, quasi come se ce la avessero con lui. Come biasimarli, d’altronde si tratta pur sempre del figlio di due Nukenin di alto rango e un po’ di astio nei suoi confronti è del tutto normale. Fuori è quasi l’alba e Satoru ronfa sotto le coperte, bello e beato, senza la benché minima preoccupazione. Il motivo è semplice, come ogni altra sera per precauzione aveva piazzato un ingegnoso allarme in giro per la stanza, composto da comuni campanelle e fili di nylon trasparenti. Il funzionamento è alquanto semplice e allo stesso tempo ingegnoso. Collegato in un particolare intreccio da un ingresso all’altro, comprese le finestre, in modo che al minimo movimento delle stesse si metta a suonare, svegliando così l’Uchiha. Di certo non si aspettava di essere convocato quel stesso giorno, tutto molto improvviso, difatti al bussare del messaggero si attiva l’allarme, svegliandolo di soprassalto. Si avvicina quindi alla porta in pigiama, dopo aver preso il Tanto da sotto il materasso e tenendolo ben saldo con la mancina dietro la schiena, pronto mentalmente a ogni eventualità. Una volta aperta, nota la presenza di un uomo sulla cinquantina. Rimane ad ascoltarlo con attenzione, ogni sua singola parola e con orecchie ben aperte, in modo da non perdersi nessun dettaglio e rimanendo in posizione eretta davanti a lui.

    • Proprio del mio stesso clan doveva essere la mia esaminatrice? Possono mandarmi via subito se la loro intenzione è trovare una scusante per cacciarmi dal villaggio. Darmi delle colpe per qualcosa che nemmeno ricordo non è giusto. Neanche ricordavo il fatto che i miei genitori fossero due noti Nukenin, maledetta amnesia, chissà chi ero e cosa facevo prima di tutto questo, probabilmente non lo scoprirò mai. •

    Pensa il giovane con sguardo neutro in modo da cercare di non destare sospetti al messaggero, ma con svariati sentimenti negativi che nello stesso istante affiorano nella sua mente, cercando tuttavia di darsi un contegno.

    - Sarà fatto signore. -

    Risponde allo sconosciuto con fare serio e rispettoso, con pancia in dentro e petto in fuori. Tenendo la destra lungo il fianco e la mancina ancora ben salda al manico dell’arma dietro la schiena, vedendo poco dopo il messaggero dargli le spalle e scomparire.
    Una volta chiusa la porta va quindi immediatamente a prepararsi senza perdere tempo, dandosi una lavata veloce per poi fare colazione. Successivamente va a estrarre le vecchie graffette chirurgiche dalla pelle, andando a farla penzolare dal suo corpo in uno spettacolo macabro, disinfettandosi e cambiandole con delle nuove, accennando qualche smorfia per via del dolore. Infine si veste, equipaggiandosi a modo e con una precisione certosina, uscendo successivamente dalla porta e incominciando a dirigersi nel luogo indicatogli dall’uomo poco prima.

    -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------


    Arriva cinque minuti in anticipo il giovane, incappucciato, si guarda attorno alla ricerca della sua esaminatrice, guardando nel mentre la sua foto che ha portato con se. Poco dopo una piccola ricerca nota la presenza di una lupa bianca insieme a una giovane ragazza, che pare essere l'Uchiha della foto, almeno da lontano sembrerebbe così. Si avvicina quindi a essa, con passo lento, abbassandosi il cappuccio e arrivando a distanziarla di qualche metro, vicino al portone principale e mettendo in mostra le sue innumerevoli cicatrici in modo da farsi riconoscere.

    - Salve, lei deve essere l'esaminatrice, io sono Satoru Uchiha, piacere. -

    Si presenta con fare serio e al col tempo rispettoso verso il suo superiore, facendo un mezzo inchino e rimanendo poi ad attendere una risposta, in posizione eretta. Nel mentre osserva con un certo interesse la lupa, la trova bellissima, sorridendo infine leggermente a essa.
     
    .
4 replies since 5/11/2017, 18:22   102 views
  Share  
.