Solo... una questione di Tempo

Indra Uchiha? - guardai torvo l'impiegato accademico davanti a me – Un nome alquanto singolare, non trova? - il vecchietto, dall'aspetto decisamente trasandato, si aggiusto i pesanti occhiali che segnavano la sua fronte prima di parlare – Si riferisce precisamente al suo nome… o cognome? - effettivamente non aveva nemmeno tutti i torti.

Una missiva, niente di più e niente di meno. Esattamente una lettera sigillata sarebbe pervenuta a casa del Foglioso, siglata con l’unico vero timbro che contava in quei tempi così plumbei. Con tutta probabilità sarebbe stata recapitata nelle mani di sua madre o forse di suo fratello, ma in ogni caso per tutti i famigliari presenti quel giorno si sarebbe rivelato un evento alquanto memorabile. A Indra Uchiha sarebbe giunta una, forse la prima, convocazione ufficiale per una missione accademica. Così avrebbe recitato:

Shibungo, un nome che avrebbe detto ben poco al Foglioso ma sarebbe bastata qualche domanda o ricerca veloce per scoprire innanzitutto dove si trovava: ai confini con Ame, ma ancora all’interno del Territorio accademico… nel Paese del Fuoco. In secondo luogo Indra avrebbe scoperto che si trattava nulla di più che di una piccola città, appena distinguibile da un conglomerato di villaggi sviluppatesi troppo. Del perché tuttavia era stato convocato, così in fretta e furia, in quel luogo sperduto non avrebbe avuto modo di scoprirlo a priori. Se voleva conoscere gli obiettivi della missione doveva per forza di cose iniziarla. Incamminarsi di gran lena e affrontare il proprio destino.

Il Ninja, a meno di non complicarsi la vita volutamente, non avrebbe trovato nessun ostacolo o non sarebbe inceppato in nessun contrattempo durante il percorso. Come era plausibile i territori controllati dal Paese del Fuoco erano relativamente sicuri e di certo viandanti e mercanti non dovevano temere per la loro incolumità. E sottolineammo, non era una cosa scontata da dire.Tuttavia l’attenzione del foglioso, quando ormai stava per giungere a destinazione, sarebbe stata attratta senza dubbio da una presenza. Per l’esattezza i suoi occhi avrebbero realizzato la comparsa di una figura umana ai bordi della foresta, rasente il sentiero principale che conduceva verso la Taverna. Sarebbe bastato aguzzare un poco la vista per cogliere meglio i dettagli.

Un uomo alto decisamente di più della media, dai capelli corti e scuri. Era vestito senza troppe pretese, ed entrambe le mani erano infilate nelle tasche dei pantaloni. Ma sicuramente la cosa che avrebbe risaltato maggiormente sarebbe stato uno sguardo penetrante, ma allo stesso tempo indecifrabile, che avrebbe puntato direttamente nella direzione di Indra.

Come si sarebbe comportato il giovane Shinobi in erba?