Solo... una questione di Tempo

Free Kato Indra

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  1. ~Cube
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    Il Fiore Lupo

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    L’arena di Ikitura pullulava di persone. Probabilmente Indra era capitato in uno dei quei giorni “importanti” nei quali i peggiori combattenti della zona si radunavano. E per peggiori intendevo letteralmente. Tutti quei bastardi, reietti e avanza di galera incapaci nemmeno di avanzare e sopravvivere in un ambiente come quello. E pur di guadagnare, sia perdendo che vincendo, qualcosa mettevano in gioco il loro corpo e le loro braccia, un po’ come le prostitute che pullulavano e attiravano clienti di tutti i tipi fuori dall’arena stessa.



    L’anfiteatro, perché tale era architetturalmente, era ripieno come già detto. Numerose persone riempivano i vari spalti fino alla parte superiore. Alla base, là dove si trovava il centro dell’edificio agli occhi di Indra si presentavano diverse figure. Per prima cosa avrebbe risaltato quello che sembrava a tutti gli effetti il “presentatore”. Una sorta di faccendiere il cui ruolo però era evidente: gestire gli scontri. Far entrare carne da macello e far godere la gente. Intascare una percentuale e rallegrare i suoi superiori per i ricavi.



    La cosa tuttavia insolita di quel giorno sarebbe stata la presenza di un personaggio, di un gladiatore, ben diverso dal solito. Questo guerriero, a detta dell’anfitrione, non aveva ancora perso uno scontro quel giorno: - FORZA! Vi sfido a vincere! Vi sfido a confrontarvi con lui! Con Karin! La ricompensa sarà doppia per chi lo sconfiggerà! – un messaggio evidente, stava vincendo forse fin troppo per i gusti del presentatore.



    Se Indra si sarebbe avvicinato al centro dell’arena, a quella sorta di ring, si sarebbe presto accorto di un dettaglio fondamentale. Oltre a realizzare che si trattava di uomo tonico alto circa come uno e ottanta, con i capelli lunghi raccolti e dal petto glabro e scoperto aveva tatuato sul suo collo… una lacrima, esattamente come quella descritta dal bastardo! Con tutta probabilità si sarebbe trattato del suo bersaglio. E senza dubbio l’alternativa più ovvia sarebbe stato quella di affrontarlo. Un modo assolutamente privo di rischi per catturarlo e neutralizzarlo, senza destare sospetti. Indra quindi sarebbe salito su quel ring? Su quella sorta di quadrato sabbioso, di circa dieci metri per lato? Avrebbe sfidato apertamente il fuggitivo da Ame? – Forza, piccoletto. Vediamo quanto sanguini… bene. -



    Se avesse accettato la sfida il presentatore avrebbe esclamato: - Eccoci! Un ragazzo giovane ma molto volenteroso. Un’altra tacca da segnare per Karin! – al termine, prima che Indra potesse salire sul ring, l’uomo si sarebbe avvicinato all’Uchiha: - Gioco pulito, bambino. Niente armi, ok? Se alzi la mano in segno di aiuto non ti posso garantire che finisca tutto… ma almeno ci proverò. Hai ancora tempo per ritirarti… se vuoi. -



    Da parte mia invece la tranquilla passeggiata al mercato si stava rivelando esattamente come mi aspettavo. Mi sentivo a casa mia in mezzo a quella gente, a quella plebaglia. Il rumore dei soldi, la spuzza che proveniva dalla bancarelle e il vociare dei mercanti mi riportavano indietro nel tempo… a ricordi che stavo mettendo da parte. Mentre proseguivo lungo quelle vie mi guardai attorno diverse volte. Non avevo molto su cui lavorare se non un nome: Yumi. Non conoscevo la sua faccia ma sapevo che si trovava in quel posto. La mia attenzione tuttavia fu richiamata verso il basso. Spostai lo sguardo e ai miei piedi si presentò una bambina. O meglio una di quelle che chiamavo dimenticate. Un nome assolutamente approppiato, visto che… lo ero stato anche io. Ascoltai le sue parole, pronunciate con fatica. La fissai intensamente. Una richiesta particolare, era la prima volta che una dimenticata si rivolgeva così. Rimasi in silenzio per qualche istante per poi lanciare verso la bambina diverse monete: - Le compro tutte, piccola. Ma dimmi una cosa… il nome Yumi ti dice qualcosa? – in caso di risposta negativa avrei ulteriormente lanciato per terra altre monete: - Sono preziose no? I soldi, intendo. Ne riceverai altrettanti se mi dici chi vi comanda qui. Non potete agire da soli. Mi serve solo un nome e un luogo. Niente di più. – Sorrisi, se non potevo scoprire dove trovare le fuggitiva di Ame potevo però chiedere a dei bastardi dove iniziare la ricerca, no?




    CITAZIONE
    Giro di boa! Allora, sebbene mi ripeto, eccellente post descrittivo! Hai centrato esattamente quello che volevo nell'introduzione dell'ambientazione.

    Ora però inizia il divertimento: ti offro la possibilità di affrontare direttamente la tua preda. Sul ring. A questo proposito se deciderai di salire considera l'intera faccenda come un vero scontro corpo a corpo, con slot azione e tecnica. A te il primo turno offensivo, a cui seguirà il turno difensivo e offensivo del cattivo. Logicamente se hai domande particolari sono qui, immagino che non sarà banale iniziare con uno scontro quindi non ti preoccupare di fare errori.

    Da parte mia invece... bhé sorprendimi!
     
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17 replies since 5/11/2017, 21:30   299 views
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