Nightmare Before Ninjamas![News Natalizia]

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  1. Shunsui Abara
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    Adunata! Questo era stato il messaggio che Shunsui aveva ricevuto dalla nuova amministrazione del villaggio di Suna. Una missiva era giunta dal lontano paese della Neve. Un invito, per la precisione, a visitare una fabbrica e toccare con mano le nuove armi che il paese stava sfornando e mettendo a disposizione dei compratori accademici. Una proposta allettante per una persona come lui, che era un cultore delle armi e che aveva imparato a costruirle tutte. Certo la sua tecnica era ancora modesta, per questo quella che gli si prospettava era un'esperienza di crescita notevole. Non sarebbe stato da solo in quella missione: il nuovo amministratore della Sabbia sarebbe venuto di persona a presidiare l'evento. Anche quella era un'occasione importante. Nel Tempio di Suna, Shunsui aveva imparato molto su politica e contrattazione, ed era genuinamente interessato a vedere come questa nuova figura avrebbe cambiato le carte in tavola a Suna. Non solo. Shunsui voleva capire che persona fosse. Da qualche tempo a questa parte, la sua infinita sete di conoscenza lo aveva portato ad ideare un piano, un progetto davvero poco convenzionale, che avrebbe dovuto richiedere l'avallo delle alte sfere di Suna. Daishin sarebbe stato di vedute sufficiente aperte? Il nome della casata che portava non lasciava ben sperare.

    [...]


    Il giorno della partenza, Shunsui si sarebbe fatto trovare estremamente puntuale ai piedi delle mura di Suna, che aveva presidiato fino ad un quarto d'ora prima. Il sole era da un pezzo sceso sotto le dune ad ovest del villaggio della Sabbia e la temperatura stava scendendo rapidamente, perchè il cielo pulito e libero da nuvole non tratteneva il calore, lasciandolo irradiare nel cosmo. Il marionettista portava la divisa ufficiale e tutto il suo armamentario, comprese le sue due marionette gelosamente stipate in una coppia di rotoli per il richiamo. Sotto il braccio destro, ripiegato, portava un fagotto un po' grande, ovvero un cappotto più pensante per resistere al freddo intenso della loro meta. C'era un'aria strana nell'aria: Shunsui lo poteva avvertire. Sentiva un'umidità che era estranea a quei luoghi e, in qualche modo, innaturale. Dopo poco, calò la nebbia. Intanto, con ogni probabilità non sarebbe stato più da solo a quel punto. ...Buonasera Amministratore...sono Shunsui Abara e vi accompagnerò in questo viaggio... il tono del giovane era gentile, ma non gioviale e gli occhi del marionettista sarebbero sempre rimasti freddi, investigatori. Saremo solo noi due, oppure qualcun altro si unirà in questa spedizione? Che lei sappia ci saranno anche ninja di altri villaggi? Qualche domanda solo per rompere il ghiaccio. Poi un suono acuto riverberò nell'aria, mentre da un punto indefinito nella nebbia una slitta trainata da renne di pezza si fermò a qualche metro da loro. ...curioso... disse il marionettista avvicinandosi a quei pupazzi per tendere una mano e toccarli. Il materiale con cui le bambole erano fatte era chiaramente identificabile sotto i polpastrelli, ma curiosamente la creatura si comportava come una vera renna avrebbe fatto. ...un trucco ingegnoso... Commentò, perdendo interesse una volta capito che la tecnica usata per manovrare le bambole non era un gran che simile all'arte del marionettismo.

    Una volta saliti a bordo, le renne presero il volo, innalzandosi sopra il deserto dell'Anauroch ed acquisendo rapidamente velocità. Shunsui indosso il suo capotto e ripose il cappello di paglia da viaggio che normalmente portava con sè. Aveva già volato una volta, ed a velocità molto superiori, sulla nuvola di Hoshi. Ciò nonostante, il genin rimase ad osservare calmo il mondo che gli scorreva sotto gli occhi. E per poco tempo, il fuoco che lo divorava dentro si sarebbe placato per un attimo, dandogli un po' di pace. Si sarebbe quindi nuovamente rivolto a Daishin:..Amministratore quindi? Abbiamo un piano? Cosa vogliamo ottenere per Suna da questa visita? Abbiamo un obiettivo preciso? Forse l'amministratore voleva semplicemente dare un'occhiata per vedere quale fosse il livello di maturità tecnologica sviluppata da quelli della Neve. O forse era interessato alle altre persone che avrebbero partecipato all'evento, se ce ne fossero state, per capire come i nostri alleati si stavano muovendo su quel territorio. Che ci fossero altri ninja accademici fu ben chiaro dopo poco. Infatti, una volta atterrati, Shunsui avrebbe scorto una piccola delegazione di ninja di Oto che era già arrivata. Riconobbe immediatamente una persona: Hebiko, la quale era passata una volta attraverso le mura di Suna, durante il suo turno di guardia. Tuttavia avrebbe lasciato all'amministratore fare la prima mossa verso i ninja otesi, e solo a quel punto avrebbe salutato il gruppo, ed in particolar modo la kunoichi nonchè segretaria dell'amministratore del suono. In quel gruppo, una seconda persona risaltava all'occhio. L'uomo aveva un aspetto imponente, fiero e terribile e Shunsui si sentì immediatamente attirato dall'aura di potere che quell'uomo emanava. Distolse lo sguardo, rimase composto, seguì il suo leader.

    Spinti dal freddo gelido di quelle zone, il gruppo entrò all'interno della Fabbrica, dove un manipolo di uomini dalla bassa statura e piuttosto deperiti li accolse. Nonostante quegli uomini sembrassero cadere a pezzi, i loro volti erano illuminati da ampi sorrisi che al marionettista sembravano essere genuini. Shunsui si limitò ad osservare la scena con occhi curiosi, fin quando la sua attenzione non venne catturata dalla possente voce di un uomo, imponente, che era appena entrato nella sala. Il Re dell'Inverno sembrava un uomo che aveva passato da un pezzo la mezz'età ma, nonostante questo, la sua fisionomia era portentosa. Tutto in lui era l'opposto dei minuti e malnutriti altri abitanti della fabbrica, almeno fisicamente parlando. Shunsui accettò la tazza che gli venne data, ripiena di un liquido caldo e profumato...grazie ... e voi non bevete? avrebbe chiesto in tono pacato all'uomo che lo aveva servito. Sorseggiò il liquido bollente, nonostante avesse notato che alcuni avevano declinato l'offerta, come, per esempio, una donna molto alta e senza nessuna apparente affiliazione. Chi invece stava bevendo era Hebiko, la quale sembrava star ancora morendo dal freddo. Shunsui alzò il suo bicchiere in segno di brindisi e le rivolse un breve sorriso. Tutto sembrava tranquillo.
     
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