Ce l'avevano fatta. Tutti insieme, combinando le loro forze, erano riusciti a sopraffare un avversario all'apparenza indomabile. Se erano sopravvissuti, in realtà, lo dovevano alla natura stessa del loro nemico, alla quale non poteva sfuggire: un giocattolo, creato per giocare, che non poteva ignorare le regole del gioco. Il Re delle Inverno aveva perso, ed era stato spogliato della sua corona. I suoi misteriosi poteri non gli appartenevano più, e gli effetti generati tramite essi vennero meno. La dimora divenne tetra, melanconica nella penombra in cui si trovava ora immersa, e pochi tra i presenti avevano voglia di festeggiare la fine di quell'incubo. Fu allora che una nuova figura fece la sua comparsa, dando agli astanti le tanto attese spiegazioni del caso. Educata, con voce misurata, la fanciulla dai tratti delicati manifestò la sua natura di bambola, natura che condivideva con l'ormai disattivata minaccia. Harumi, che aveva chinato a sua volta la schiena per ricambiare il saluto, rimase ad ascoltarla quasi incantata, stentando a credere a ciò che stava udendo. Solo, la ragazzina si ritrovò a pensare che a quel mondo esistevano davvero innumerevoli segreti e poteri sconosciuti, tanti che che non le sarebbe bastata probabilmente una vita sola per indagarli tutti.
Subito dopo che Sally ebbe terminato di parlare, il capoclan dei Mikawa si fece avanti, invitando gli altri shinobi dell'Accademia ad andarsene per la loro strada, e le kunoichi di Oto ad attenderlo vicini alla carrozza con la quale erano giunti. La piccola genin avrebbe annuito, ma si sarebbe attardata di fianco al superiore, rimuginando per un poco.
Diogene-sama, permetta solo una parola prima di andare. A quel punto si sarebbe fatta più vicina alla testa dell'uomo, trovandosi necessariamente in punta di piedi vista la differenza d'altezza, e avrebbe esposto una curiosa considerazione a voce bassissima, un'idea talmente ingenua che solamente la mente ingenua di una ragazzina con poca esperienza avrebbe potuto generare.
Se Sally-dono dice il vero, il suo potere deriva da questo misterioso Sangue degli Dei... e... come dire...sì insomma, con il sangue lei ci sa fare, giusto, signore? Potrebbe interagire in qualche modo con il suo, magari ne sono rimaste delle tracce... o prelevarne dei campioni per analizzarli con calma una volta tornati al Villaggio... Magari così potrebbe trovare anche un modo di aiutarlo, anche se è lui la causa di tutto non penso sia malvagio, cioè non credo l'abbia fatto apposta... Ah, ma lungi da me dirle che cosa fare! Sono sicura che la sua scelta sarà la migliore! Detto ciò, con un sorriso timido ed un modesto cenno del capo come gesto di commiato, Harumi si sarebbe diretta al luogo convenuto. Solo per trovare il loro presunto mezzo di trasporto in uno stato pietoso, semi liquefatto, e le renne di peluche inanimate a terra.
Mmm... Questo potrebbe essere un problema...
