Il Vento e la Roccia[Fujiko e Masa]

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    Villaggio di Suna - Chapter I



    A Suna l'inverno era molto apprezzato dagli stranieri e da chi era abituato alle temperature miti di altre regioni. Forse per Fujiko sarebbe stato lo stesso.
    Per Masayoshi era il contrario. Cresciuto nell'Anarouch, il suo corpo era abituato alle alte temperature.
    Erano le dieci del mattino e quasi tutti i cittadini di Suna erano scesi in strada per festeggiare l'arrivo dell'inverno. Il fresco vento che s'incanalava tra gli edifici rendeva i raggi solari più tollerabili.
    Quel giorno, nel villaggio erano stati programmati numerosi eventi.

    A Nord, ai piedi della scalinata che conduceva all'ingresso del Tempio, il clan dei Marionettisti aveva organizzato alcuni scontri tra marionette: i cittadini avrebbero potuto ammirare le loro ultime creazioni. Per gli appassionati di meccanica, il clan aveva organizzato dei laboratori aperti a chiunque.

    A Sud, il clan Nekki aveva organizzato una festa all'interno di una grande villa. All'interno dell'edificio, gli ospiti avrebbero trovato piscine, saune, sale relax e lunghi tavoli con vassoi di carne cotta con aria incandescente.

    Ad Ovest, il Clan dei Danzatori aveva proposto ai cittadini un famoso musical in cui avrebbero preso parte il loro migliore corpo di ballo, composto da danzatrici armate vestite con abiti succinti.
    Quell'anno, alcuni capi provenivano da una boutique di Konoha.

    Ad Est, come al loro solito, il Clan Kurogane avrebbero dato sfoggio della loro potenza militare e soprattutto economica.

    A Nord-Est, tra fiumi di birra e alcool vario, il Clan Chikuma del Vuoto e del Vento avrebbero dato spettacolo. È lì che quasi tutti i cittadini andavano, comprese le guardie addette alla sicurezza, in quanto era quasi sicuro che i più esagitati delle due fazioni si sarebbero scambiati schiaffi e "sganassoni".
    Non si sarebbe andato oltre qualche pugno. Molti dei ninja del Vento e del Vuoto si sarebbero recati ad Ovest per tentare di far irruzione nel backstage delle danzatrici.

    Indipendentemente dalla posizione di Fujiko all'interno del villaggio, la sua attenzione sarebbe stata catturata da un suricato dal manto marrone, posizionato a venti metri da lei. A giudicare dalla sua dimensione, si trattava di un esemplare di circa tre anni.
    La strana creatura fissava la ragazzina in piedi, sorreggendosi con la sua lunga coda. Nessuno sembrava accorgersi della sua presenza.

    Non avrebbe reagito a nessun tipo di richiamo della giovane.





    Se vuoi editiamo il titolo :asd:
     
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    Ka-ka-ka-kawaii


    Post I

    Era lei, la colonna portante di quel luccichio di raggi in quel campo che parve alato alla sua presenza. Un disco sabbioso, un piano ove l'esoterico e la bellezza si univano in un essenza demoniaca ed allo stesso tempo divina. Il bagliore di quel sole che ardeva, ed ardeva mentre si scagliava sulla sua pelle color cacao. I suoi capelli colorati di un castano si muovevano sinuoi tra 'l vento limpido e pesante allo stesso tempo. Sole. E Freddo.

    La stagione più fresca dell'anno era alle porte di Suna. Non che cambiasse molto a livello climatico, però se prima l'incessabile vento del Villaggio era generalmente dotato di una temperatura calda, quella mattina era diverso. Si poteva respirare, si poteva sentire che nell'aria ci fosse qualcosa di diverso. Era la felicità, e anche molta, quella che dominava l'animo dei cittadini. C'era profumo di festa.

    Fujiko si sentiva ancora piuttosto spaesata in quel nuovo mondo nel quale si era precipitata non molto tempo addietro. Il Villaggio della Sabbia aveva un che di completamente diverso rispetto ad Okasada. Era più tranquillo, da un certo lato. Si era iscritta all'Accademia Ninja già da un po, ma non il suo carattere vivace e poco serio per quanto concerne l'addestramento militare, avevano frenato un po i suoi compagni di corso, e la giovane si ritrovava quindi senza molti amici su cui fare affidamento. Non che questo fosse un problema, lei era forte. O almeno, si considerava forte abbastanza da riuscire a cavarsela da sola.

    Aveva saputo che in vista della stagione invernale, sarebbe stata organizzata una specie di evento speciale dove tutto il villaggio avrebbe partecipato. Ci sarebbe stato anche il clan Chikuma?
    Fujiko non aveva ancora avuto occasione di visitare i suoi parenti. Anzi, il suo arrivo al villaggio era rimasto piuttosto anonimo. A prescindere da tutto, la ragazza si sentiva annoiata e l'idea di andare fuori a conoscere nuova gente e a divertirsi un po era alquanto allettante. Perciò, verso le 10 di mattina, quando la Murakami sentì la gente scendere in strada, ella fece lo stesso.
    I vari eventi avevano luogo nei rispettivi clan della Sabbia. Ognuno avrebbe presentato qualcosa di diverso, ognuno nel proprio stile. Fujiko non riusciva a decidere se andare all'evento del clan Chikuma oppure tenere da parte quel lato di se ed andare più per istinto, verso il Clan dei Marionettisti. Uno spettacolo con le marionette sarebbe dovuto essere una figata pazzesca. Aveva sentito tante di quelle leggende a riguardo...

    Fujiko aveva un abbigliamento particolare, un completo fatto con tessuti pregiati e raffinati, in pieno contrasto con la pelle ed i capelli cioccolato. Alla vita, dietro la schiena, teneva legato un grosso Ventaglio e per il resto non era attrezzata con altre armi o armature. E lei era lì, nel bel mezzo di Suna, né al Nord, né al Sud, né ad Est, né ad Ovest. Non aveva ancora deciso da quale stand andare, perciò, persa tra i suoi pensieri, la ragazza dovette svegliarsi alla realtà quando davanti a sé notò un animaletto dal manto marrone. Era piccolo ed ancora più carino di un gatto (o almeno così le sembro in quell'istante). La stava fissando, e lei stava fissando lui.

    Ehiii, ma non sei la cosa più pucciosa di Sunaaa? Vieni qui. disse Fujiko, per poi avvicinarsi con passi lenti e misurati verso la piccola creatura. Aveva involontariamente usato quel tipo di voce stupida e bambinesca che si fa quando si vede un bambino piccolo. Acuta, ed insopportabile.


    Non preoccuparti, il titolo va benissimo. (Fujiko sarebbe il vento, right? XD)
     
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    Suricato Combina Guai


    Chapter II- Villaggio della Sabbia



    Il suricato aveva colpito nel segno.
    Alla vista di una dolce creatura indifesa, la ragazzina iniziò ad avvicinarsi al mammifero con passi lenti. Alle attenzioni della kunoichi, la creatura rispose alzando le sue minuscole orecchie. Inclinò leggermente il capo, incuriosito dal tono di voce della ragazza, molto diversa da quella del suo padrone.

    Quando la distanza tra i due si accorciò fino a cinque metri, il suricato alzò il capo verso l'alto. Annusò l'aria più volte, circospetto, alla ricerca di pericoli.
    Ne individuò uno, in lontananza e parecchio pericoloso, ma Fujiko non poteva saperlo.
    Abbandonò la posizione eretta.
    Si avvicinò alla ragazzina. Non si fidava molto di lei a causa del colore scuro della sua carnagione, ma l'uomo si stava avvicinando e lei era il suo spiraglio di salvezza più vicino.
    Quando i due furono vicini, qualora Fujiko non avesse allungato le mani per afferrarlo, il suricato sarebbe saltatoVelocità: 100 verso di lei con le zampe anteriori e posteriori divaricate, come per abbracciarla.

    Un grido prevalse su tutti i rumori circostanti.
    TUUUUUUU!
    I presenti si voltarono scioccati verso la direzione da cui l'urlo era giunto.
    Fujiko avrebbe visto la gente spostarsi verso i lati della strada per lasciar spazio a un Masayoshi infuriato. Se gli uomini lo osservavano sbigottiti, le donne non riuscirono a trattenere una risata.

    Il Genin di Suna indossava un pigiama a pois marrone, con una lunga sciarpa nera avvolta attorno al suo collo. Ai piedi aveva delle ciabatte paffute raffiguranti dei suricati. Sui suoi capelli rossi e bianchi aveva della terra e alcuni frammenti di ceramica. Qualche minuto prima, quelle ciocche bicolore erano state zuppe d'acqua.
    Il Genin puntò il suo indice verso la creatura.
    jpg
    Hai finito di combinare guai! La prossima volta la finestra non la apro!!! Resosi conto di essere osservato da almeno cinquanta persone, Masayoshi aveva abbassato leggermente la voce.
    Il suricato iniziò a tremare.
    Se stretto tra le braccia della ragazzina, egli avrebbe affondato il suo dolce muso "innocente" tra il braccio e il fianco, nel tentativo maldestro di salvarsi dall'ira del suo padrone.
    Il Genin si rivolse a Fujiko.
    Allontanati da lui...è una bomba ad orologeria! Il suricato più bastardo del Continente Ninja Egli rispose alle infamie del suo padrone con una piccola leccata sul braccio o sulla caviglia di Fujiko.

    Solo la bellezza esotica della ragazza frenò Masayoshi dal tentativo di acciuffare la creatura che le era stata donata dalla Veggente del Paese del Cielo.
    Sono Masayoshi, Genin di Suna...ti sto solo proteggendo, ridammi il suricato...E TU! Si rivolse al mammifero.

    NON FARE SCHERZI! A CASA FAREMO I CONTI! Si era dimenticato del suo bizzarro vestiario.
    Oggi fa più freddo del solito.





     
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    Soggiogata


    Post II


    Fujiko si avvicinò con passi misurati verso la piccola creaturina. Il suricato rispose al suo modo, raddrizzando le orecchie: la ragazza non sapeva come interpretare quel gesto, però sicuramente aveva attirato la sua attenzione.
    La distanza tra i due si accorciò ulteriolmente, fino a ritrovarsi uno davanti all'altro
    «Ma zzau, cosa ci fai qui tutto solo?» chiese la Murakami, utilizzando lo stesso tipo di voce infantile e stridula di prima. Il suricato reagì, in qualche modo, ma Fujiko, non essendo laureata in scienze di comportamenti animali, non poté capire a che cosa stesse pensando. Ma poco importava, visto che l'animaletto sembrava aver acquisito fiducia verso la ragazza. Anche piuttosto in fretta, avrebbe pensato. Era piccolo e dolce, ed era da moltissimo tempo che Fujiko avrebbe desiderato un animale domestico diverso da un gatto o un cane. Lo avrebbe portato a casa, probabilmente, e proprio per via di questo pensiero ella decise che avrebbe voluto tentare un approccio, prima. Non allungò le entrambe le mani, ma rialzò il braccio sinistro con cautela, con l'intenzione di dirigere le dita verso la testolina del cucciolo, per accarezzarlo.
    Ma egli, probabilmente preso alla sprovvista, decise invece di saltarle addosso con arti divaricati.
    «OH!» - non era un'esclamazione che esprimeva spavento, quella di Fujiko, ma piuttosto uno che riassumeva semplicemente il sentimento che provò in quel gesto. Si sentiva già affezionata a lui.
    Cercò di ricambiare il gesto, portando le mani nel suo pelo. Le dita sprofondarono nel manto morbido ed iniziarono a fare dei movimenti circolari come un piccolo massaggino.

    «TUUUUUUU!»
    Ma un urlo ruggì dal nulla, rompendo la quiete. Si poteva distinguere facilmente dagli altri rumori della piazza (quelli gioiosi e festosi) perché era in possesso di un'intonazione più forte e decisa.
    Un ragazzo tagliò la folla e si fece strada verso Fujiko.
    «Io cosa?» disse la ragazza tra se e se, confusa e leggermente impaurita.
    Si trattava di un ragazzo con addosso un pigiama; impossibile non notare i suoi capelli da un lato bianchi e dall'altro rossi. Buffo, era la prima parola che le venne in mente.
    «Hai finito di combinare guai! La prossima volta la finestra non la apro!!!»
    «Penso che tu mi stia confondendo con una delle sgualdrine rovina-famiglie. Non ho fatto niente.» reagì la ragazza alle parole di Masayoshi, ignara, almeno in quegli istanti, che lui ce l'avesse con il suricato che lei teneva in mano. Quest'ultimo, comunque, iniziò a tremare e ad affondare il suo musetto tra il braccio ed il fianco della Murakami. Ella arrossì e si sciolse in quella morbida dolcezza.
    «Allontanati da lui...è una bomba ad orologeria! Il suricato più bastardo del Continente Ninja» disse Masayoshi. Il suricato leccò il braccio di Fujiko.
    «Lo stai spaventando!» rispose lei, completamente sotto l'incantesimo dell'animaletto.
    «Sono Masayoshi, Genin di Suna...ti sto solo proteggendo, ridammi il suricato...E TU! NON FARE SCHERZI! A CASA FAREMO I CONTI!
    «Per favore abbassa la voce! Ci stanno guardando tutti.» sembrava che alla giovane non importasse degli avvertimenti del Genin, non come se le sue parole le fossero entrate da una parte ed uscita da un'altra, ma come se non le fossero entrate proprio!
    «E' tuo?» chiese, puntando gli occhi sulla bestiolina che teneva in braccio. «Come si chiama?» continuò, avvicinandosi di qualche passo verso Masayoshi «Io sono Fujiko, piacere.» allungò la mano. Sorrise.


    Al prossimo post proverò a scrivere meglio XD
     
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    Chapter III- Villaggio della Sabbia



    Dopo qualche secondo di incredulità, la ragazzina capì che Masayoshi si stava riferendo al suricato e non a lei.
    Un classico. Era già accaduto con altre persone, tra cui alcuni suoi vicini.
    CITAZIONE
    «E' tuo?»

    Sì, certo Rispose, incrociando le braccia. Ripensò alla missione al Paese del Cielo. Come ricompensa, sebbene il suo compito fosse stato svolto solo da Yato, la Veggente aveva rivelato l'esistenza di un forte legame tra lui e quell'animale. Grazie ad Haruki, Masayoshi aveva saputo che suo nonno aveva avuto un contratto di evocazione con i suricati.

    CITAZIONE
    «Come si chiama?»
    «Io sono Fujiko, piacere.»

    Io sono Masayoshi Shokuto e lui... Scese un silenzio imbarazzante.
    lui è... Il suricato si voltò verso il Genin, con un espressione molto particolare. Sembrava stesse pensando "vediamo cosa ti inventi".
    lui è...A....Ajeje concluse con un filo di voce.
    Alcuni curiosi esplosero in una lunga risata. Sì, lui è Ajeje Disse convinto.
    E piacere mio...anzi nostro! Strinse la mano della ragazzina.
    Grazie per averlo... Appena Masayoshi allungò le braccia per prenderlo, Fujiko avrebbe percepito con il senso del tatto un profondo cambiamento: il morbido manto marrone e nero del mammifero divenne incredibilmente scivoloso, come se i suoi peli si fossero impegnati di una sostanza molto viscida. [CdC Anti-adesivo]L'utilizzatore può rendere la propria pelle incredibilmente scivolosa vanificando sia il chakra adesivo avversario sia tentativi di presa. Non utilizzabile in combattimento
    Con un colpo di reni, spingendosi con i suoi minuscoli piedi sul braccio sinistro di Fujiko, Ajeje tentò di sfuggire al tentativo di presa di Shokuto balzandoVel 100 verso destra.

    Atterrò con le unghie sulla schiena di un operaio intento ad issare una lunga trave per posizionarla sui lati di un piccolo palco. Lì sopra, quella sera stessa, i monaci avrebbero benedetto ogni clan di Suna.
    AAARGH. In preda al dolore, l'uomo ruotò d'istinto il proprio corpo in senso orario senza lasciar cadere a terra la pesante asta.
    Se Masayoshi riuscì ad abbassarsi in tempo, la ragazzina rischiava di prendersi una bastonataForza: 100 Velocità:150
    Potenza: 10
    in pieno volto.
    Maledetto suricatoo! Le ferite subite dall'uomo erano tutt'altro che superficiali. La sua maglia era intrisa di sangue e sudore.

    La situazione degenerò quando alcuni carpentieri sbucarono da un angolo, allarmati dalle grida del loro superiore. Le accuse del loro capo divennero immediatamente una sentenza.
    Vattene via Ma cosa ci fa dentro al villaggio! Le guardie dove stanno?!
    In preda alla rabbia, i tre operai tentarono di scacciare il mammifero lanciandogli numerose pietre. Per qualche strana ragione (forse la mira scarsa o qualche evento sovrannaturale) nessun masso si sarebbe diretto verso il suricato. Se ben cinque pietre miravano in diversi punti il corpo di Masayoshi, due di esseVelocità Forza: 100 Potenza 5 puntavano alla testa e al fianco sinistro della giovane Fujiko.
    Il suricato si alzò in posizione eretta, piantando la sua coda a terra per sorreggersi.

    La follia durò poco. Ogni uomo, donna, vecchio o bambino di passaggio per quella strada si schierò a favore del suricato. Se i bambini iniziarono ad accarezzarlo, gli adulti minacciarono gli operai di denuncia per maltrattamenti. Alcuni persero completamente la ragione. In un attimo, il tentativo di uccidere il suricato si era trasformato in un linciaggio contro gli operai. Fortunatamente tutto si placò senza ulteriore violenza.
    Ti sei fatta male? Mi dispiace un sacco. Senza malizia il ragazzino squadrò il corpo della giovane alla ricerca di ferite o lividi.
    Sei una kunoichi?Chiese, lanciando qualche sguardo fugace al piccolo Ajeje per controllarlo. Sorrise nel notare come il suricato si fosse già stufato di tutte quelle attenzioni.
    I bambini più temerari che avevano intenzione di abbracciarlo o di non lasciarlo andare via costrinse il mammifero ad attivare una delle sue armi naturali: il peto silenzioso. Ajeje ne possedeva la versione potenziataOltre al forte tanfo di morte, chiunque nel raggio di 1.5 m dal suricato avrà prurito agli occhi e forte lacrimazione. .

    Felice per il risultato ottenuto (bambini in lacrime con gli occhi gonfi e rossi), il suricato balzò fino a raggiungere la spalla di Fujiko. Si mise in posizione eretta, in equilibrio all'apparenza precario ma più stabile di quanto i due avrebbero potuto immaginare.

    Ajeje non ti vuole proprio lasciare. Ti dovrò fare compagnia. Eri diretta da qualche parte? Domandò, stringendosi le braccia al petto per difendersi dal freddo.






    Post scritto molto rapidamente ma con alcune sorprese :wosd:
     
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    Chaos


    Post III

    «Ajeje?» Fujiko inarcò le sopracciglia e contorse leggermente le labbra. Ella si era aspettata un nome più carino, ma non osò obiettare o fare commenti a riguardo.

    CITAZIONE
    E piacere mio...anzi nostro!

    - Masayoshi strinse la mano a Fujiko. Quella di lei non fu una stretta forte, non aveva mai imparato a farla come si deve, e sperò che il bianco-rosso non se ne fosse reso conto.
    In seguito, Masayoshi allungò le braccia per prendere Ajeje, e la Murakami avrebbe assecondato quel gesto con un certo dispiacere, se solo non fosse stato per l'improvviso cambiamento di manto dell'animaletto. Da morbido come un cuscino era diventato viscido e scivoloso. Ajeje se la svignò via, facendo perno sul braccio di Fujiko per balzare verso destra. Egli atterrò su una persona che era indaffarata nel posizionare alcune travi per un palco. L'uomo urlò e ruotò, nel tentativo di liberarsi, senza lasciare la presa sulla trave. E, infatti, la trave ruotò a sua volta con il busto dell'uomo. Masayoshi riuscì ad abbassarsi in tempo, e Fujiko?
    Lei vide la trave arrivare con velocità verso di sè, e l'ultima cosa che avrebbe voluto era prendersi un colpo in pieno viso, rischiando di finire all'ospedale in una giornata così importante come quella. Nonostante la sua permanenza all'Accademia di Suna non era stata particolarmente lunga, il talento innato della Murakami le aveva permesso di riuscire ad imparare piuttosto in fretta il funzionamento ed il controllo del Chakra. Si era allenata più di quanto aveva pianificato, ed i risultati di quegli allenamenti si videro quando, con il veloce spostamento della trave in direzione del volto, la ragazza, quasi come d'istinto, impastò velocemente il Chakra per potenziarsi il corpo, in modo tale da riuscire ad abbassarsi abbastanza in fretta per evitare la bastonata in pieno volto. Cosa che, infatti, le riuscì. «KYAAAAAA.»[SLOT DIFESA I]Riflessi: 100 + 50 (Impasto +2 tacche) = Riflessi 150 - Consumo di 0.5 Leggera
    «Cosa sta succedendo?» - Fujiko si rialzò barcollando e, spaventata dalla presenza di alcuni carpentieri, corsi in soccorso dell'uomo attaccato e ferito dal suricato, iniziarono a farsi prendere della rabbia. La ragazza, a quel punto, portò le mani dietro la schiena e slegò il suo [Ventaglio Gigante]Tessen [Mischia]
    Ventaglio da combattimento. Le sue ridotte dimensioni sono utili per essere portato in qualsiasi luogo senza insospettire anche se sotto copertura. Il ventaglio presenta un anima di metallo attorno al bordo, rendendolo un'arma pericolosa ed affilata quando aperta. Una volta parzialmente richiuso le sue potenzialità sono praticamente nulle. È disponibile la taglia Gigante, inoffensiva.Tipo: Lama - Taglio
    Dimensione: Mediopiccola
    (Potenza: 15 | Durezza: 2 | Crediti: 25)
    [Da studente in su]
    per portarselo di fronte. [SLOT GRATUITO]Estrazione Ventaglio. Era intenzionata a proteggere l'animaletto. Si era innamorata di lui, di già, e non avrebbe permesso che gli si fosse fatto del male, nonostante fosse stato lui ad attaccare, per primo.
    Fujiko si affrettò ad avvicinarsi a Masayoshi [SLOT AZIONE I]Spostamento verso Masayoshi, preoccupata nel vedere se si fosse fatto male. Il suo istinto materno e di protezione verso il prossimo era qualcosa che la ragazza non poteva controllare. Faceva parte di se. Che si trattasse di uno sconosciuto o di un amico poco importava, quella sua caratteristica avrebbe il sopravvento, a prescindere.
    «Masa!» esclamò, con un tono preoccupato. Fujiko pensava che anche alla fine fosse era carino, non solo Ajeje. Solo che non riuscì a capire se fosse per via dei suoi capelli bicolore o per il suo pigiama.

    Non c'era tempo per il riposo. Se prima l'uomo aveva diretto la sua trave verso i corpi dei due ragazzi (non appositamente), questa volta furono i suoi sottoposti ad agire in tutta consapevolezza, presi dalla rabbia e dal senso di dovere che li legava all'uomo, probabilmente.
    Gli operai, infatti, iniziarono a raccogliere delle pietre e poi, con una certa energia, le lanciarono nella direzione di Masayoshi e Fujiko. I due ragazzi erano vicini, e la posizione della giovane le offriva un leggero vantaggio sulla situazione (di un passo davanti a Masayoshi, tra lui ed il palco).
    Le pietre sfrecciarono nell'aria, ognuna dalla forma e dimensione leggermente differente, ma in grandi linee abbastanza simili.
    Il ventaglio gigante che la ragazza ancora sorreggeva si aprì al suo massimo possibile, lasciando intravedere il design di tre lune di cristallo viola su uno sfondo bianchiccio. Il Chakra si concetrò nel corpo di Fujiko, per poi spostarsi verso le braccia ed infine per rilasciare l'energia verso il ventaglio; partendo da destra per arrivare a sinistra, il ventaglio avrebbe infatti permesso alla ragazza l'esecuzione di una tecnica che, sfruttando il suo movimento, avrebbe emesso una folata di vento in grado di contrastare le pietre dirette sia verso Masayoshi che verso di lei. [SLOT TECNICA AVANZATO]Prima Stella
    Villaggio: Suna
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    Sfruttando il movimento di un'arma media o superiore, l'utilizzatore può emettere una folata di vento in grado di fermare tutte le armi in volo di dimensioni medie o inferiori. La folata di vento ha gittata pari a 12 metri. Può essere usata in combinazione con "Seconda Stella" e "Terza Stella" spendendo uno slot tecnica ognuna. È possibile utilizzare questa tecnica più volte a round spendendo uno slot azione.Tipo: Taijutsu -
    (Consumo: Basso)
    [Ampiezza Massima: 3 metri a Grado]
    [Da studente in su]

    Se la tecnica fosse andata a buon segno, Masayoshi avrebbe visto una folata di vento partire dal ventaglio, dalla gittata di 12 metri ed ampiezza di 3 che avrebbe fermato le pietre sfreccianti nell'aria, facendole riporre innoque a terra.

    Quel chaos durò ben poco. I passanti si schierarono dalla parte del suricato. Se i bambini iniziarono ad accarezzare Ajeje, gli adulti iniziarono a minacciare gli operai. Ma fortunatamente tutto si placò e l'atmosfera di festa prevalse nuovamente sui Sunesi.
    CITAZIONE
    Ti sei fatta male? Mi dispiace un sacco.

    SE la tecnica fosse andata a buon segno, Fujiko avrebbe fatto cadere il ventaglio a terra e si sarebbe voltata verso Masayoshi, cercando di abbracciarlo, con le braccia intorno al suo collo. «KYAAAAA! Hai visto cosa ho fatto?» eccitata, la Murakami quasi urlò nell'orecchio di Masayoshi. «Non posso credere di esserci riuscita!» - rise, e lasciò la presa, facendo spaziare lo sguardo tra i due. Era la prima volta che utilizzava una tecnica in una situazione reale.
    SE la tecnica non fosse andata a buon segno, Fujiko avrebbe risposto dolorante ed acovacciata su se stessa con un secco «NO.», con una ferita alla testa ed al fianco sinistro.

    In qualsiasi caso, Masayoshi avrebbe detto:
    CITAZIONE
    Sei una kunoichi?

    - «SI! O almeno credo di sì! La mia Sensei dice che dovrei riuscire a diplomarmi a breve!» rispose, sorridendo.
    A quel punto, seguendo lo sguardo di Masayoshi, Fujiko avrebbe rivolto la sua attenzione verso Ajeje, che sembrava stufo di tutti quei bambini intorno a lui. La giovane soffocò una risata, contenta del fatto che lui non aveva dato segno di lamentarsi nelle sue braccia, prima. Anzi! Ajeje ne aveva avuto abbastanza di quei mocciosi, e balzò sulla spalla di Fujiko, tenendosi in posizione eretta. E fu gioia. Gli occhi della Murakami brillarono per quel gesto inaspettato. Già lo amava.
    Ella portò la sua mano destra verso la zampetta di Ajeje, curiosa di scoprire se il manto fosse ancora viscido e scivoloso oppure morbido come prima.
    CITAZIONE
    Ajeje non ti vuole proprio lasciare. Ti dovrò fare compagnia. Eri diretta da qualche parte?

    «Oh! A dire la verità stavo proprio decidendo dove andare prima di vedere lui.» - Fujiko accentuò il sorriso, sottile, e continuò «Penso che vorrei andare a vedere lo spettacolo delle Marionette. Ho sentito così tante leggende a riguardo!» concluse, con un tono gentile e calmo.
    Fujiko si abbassò per raccogliere il suo ventaglio precedentemente lasciato a terra. Lo richiuse e se lo legò nuovamente dietro la schiena, noncurante del fatto che fosse un po sporco di sabbia.
    «Quindi, dove si va?»

    Chakra: 8.5/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: Abbassamento per evitare la trave
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Spostamento verso Masayoshi
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: "Prima Stella" per contrastare le pietre
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tessen × 1
    • Kaiken × 1
    • Kakute × 1
    • Gomitiera Imbottita × 1
    • Ginocchiera Imbottita × 1
    • Marchingegno a Sabbia (Marchingegno dentro il "Tessen" Gigante) × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Respiratore × 1
    • Sonagli [x5] × 1
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1

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    Pericoli


    Chapter IV- Villaggio della Sabbia



    La prima domanda del ragazzo in pigiama suonò scontata, quasi ridicola.
    Un istante prima la fanciulla aveva arrestato una decina di pietre con un flusso di aria generato con un ventaglio.
    CITAZIONE
    «KYAAAAA! Hai visto cosa ho fatto?»

    Con enorme stupore, Masayoshi vide la ragazza saltargli addosso, stringendolo attorno al collo con le sue minuscole braccia.
    CITAZIONE
    «Non posso credere di esserci riuscita!»

    I suoi timpani vibrarono così forte da provare dolore.
    AAARgh ahahah ma che fai? Rise. Dietro la sua risata vi era un po' di imbarazzo per quel innocuo contatto.
    Questa è fuori di testa. Pensò divertito.
    CITAZIONE
    «SI! O almeno credo di sì! La mia Sensei dice che dovrei riuscire a diplomarmi a breve!»

    Bene bene. Una futura Genin. Nonchè collega. Dichiarò, impettendosi, fiero di far parte dei ninja di Suna.
    Proprio in quel momento, Ajeje si mise comodo sulla spalla della ragazzina.

    CITAZIONE
    «Penso che vorrei andare a vedere lo spettacolo delle Marionette. Ho sentito così tante leggende a riguardo!»
    «Quindi, dove si va?»

    Oh andiamo si! I loro spettacoli sono fantastici sai? Esclamò, felice.
    Un anno prima aveva assistito a una loro cerimonia con Shunsui Abara. Non lo aveva più rivisto da allora, ma un uccellino gli aveva riferito che era diventato un marionettista molto valido e che aveva aperto un suo negozio.

    [...]



    Nulla era cambiato.
    Ai lati del viale che conduceva al Tempio scavato nella roccia, numerosi marionettisti sfoggiavano ai più curiosi le loro creazioni, dei subdoli arsenali e dei pezzi storici. Alcuni cartelli informavano i presenti di alcuni laboratori che avrebbero avuto inizio il pomeriggio.

    La piazzapng ai piedi del Tempio pullulava di gente e di marionette. Se alcuni minuti prima diverse persone si erano fermate ad ammirare il dolce suricato, ora che erano circondati da almeno un centinaio di persone, stranamente nessuno avrebbe fatto caso alla creatura.
    Vi preghiamo di allontanarvi dall'area centrale! Fra dieci minuti ci sarà una scontro tra Kotyuki lo squartatore e Gokuty, sviluppato da Fulkolk il costruttore con la partecipazione con un team di scienziati del DESERT!
    All'annuncio effettuato per mezzo di un potente megafono la gente esplose in un fragoroso boato.
    Non dirmi chi sia questo Fukolk,...ma sembra divertente, vogliamo assistere allo scontro? Le persone iniziarono ad avvicinarsi ai lati della piazza mentre altri avanzarono verso il centro, dove alcuni nastri delimitavano l'area dello scontro.
    Prima fila o cerchiamo una posizione sopraelevata dietro? La scelta spettava alla ragazzina.

    Indipendentemente dalla sua decisione, il Genin si offrì per dirigersi in una bancarella dall'altra parte della piazza per prendere qualcosa da bere e da mangiare.
    Masa era abbastanza conosciuto in città. Per qualche Ryo il negoziante gli avrebbe dato la possibilità di pagare il giorno successivo.

    Vado a prendere qualcosa da bere e da mangiare. Offro io. Qualche preferenza? Sorrise. Prendete il posto okay? Tanto non sarà difficile ritrovarvi.
    Avvicinarsi ai nastri o sopra il muretto che delimitava la piazza sarebbe stato più difficile del previsto. Qualunque fosse stata la scelta della studentessa, per ben tre volte Fujiko avrebbe subito vigorose spallateForza: 100 da uomini diversi, anche loro in balia della folla che tentava di accaparrarsi i posti migliori.
    Tutti si sarebbero scusati con lei.

    Ajeje sarebbe rimasto ancorato alla sua spalla.
    Dal momento esatto in cui Masayoshi sarebbe scomparso alla vista di Fujiko e Ajeje, quest'ultimo iniziò ad emettere un verso strano, quasi rabbioso, in direzione del bar in cui il suo "padrone" si era diretto. All'altezza del suo collo, il manto si era leggermente alzato.
    Qualcosa non andava.

    Se si fosse guardata attorno, ben quattro persone sarebbero state beccate a puntare i loro occhi sulla sua graziosa figura. Difficile capire cosa li avesse maggiormente colpiti, se il suricato o la sua sfolgorante bellezza esotica.
    I quattro erano rispettivamente una donna con dei lunghi capelli raccolti in una coda che arrivava fin sotto le spalle, un signore distinto, un ragazzetto sui venti anni dai capelli bianchi e una bambina della sua età. Se li avesse osservati bene, avrebbe potuto notare seppur con una certa difficoltà che il loro vestiario era molto simile. Indossavano una maglia marrone sgualcita. Era una coincidenza?

    Muoversi in quel marasma di persone sarebbe stato parecchio difficileIntralcio Medio.





     
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    Post IV

    Sarà stata la fortuna del principiante, oppure un talento innato fino ad allora sopito; fatto sta che Fujiko era riuscita ad utilizzare una tecnica difensiva in una situazione reale per la prima volta nella sua vita. Ed era solo l'inizio... quante ne avrebbe potute passare, ancora. Quella gioia ed entusiasmo che tanto esprimeva in quegli attimi sarebbero anche potute diventare dei semplici e lontani ricordi, con il tempo.
    Nessuna preoccupazione, nessun senso del pericolo del mondo esteriore erano nei pensieri della Murakami in quel momento. Quasi come se tutto quello fosse in realtà un gioco comprato a caro prezzo dai suoi genitori per accontentare un suo capriccio adolescenziale.
    Ma in qualunque caso, Fujiko era più determinata che mai a perseguire il suo sogno di diventare Daimyo del Veno, un giorno. E quel giorno, data la riuscita della precedente tecnica, sembrava più tangibile che mai.

    CITAZIONE
    «Bene bene. Una futura Genin. Nonchè collega.»

    «Siamo già colleghi, Masy. Ti ho salvato la vita da quei pazzi. Mi devi un favore.» disse in modo scherzoso e con un sorriso radiante stampato in volto, dando una gomitata al Genin e facendogli l'occhiolino.
    Alla richiesta della ragazza, il rosso/bianco acconsentì con di andare a vedere lo spettacolo delle Marionette. E fu così che il trio, composto da Fujiko, Masayoshi e Ajeje si incamminò verso quello che sarebbe dovuto essere uno spettacolo leggendario presentato da un clan la cui fama precedeva il nome.

    La piazza si dimostrò più piena del previsto. Era difficile camminare tra quella folla ed ancora di più quello di ammirare le marionette in tutto il suo splendore. Si vedevano teste, mantelli, corpi di bambini seduti sulle spalle del padre ed era davvero irritante il fatto che Fujiko dovette condividere quel momento con delle persone che ne intralciavano la possibilità di sazire il suo interesse.

    CITAZIONE
    «Vi preghiamo di allontanarvi dall'area centrale! Fra dieci minuti ci sarà una scontro tra Kotyuki lo squartatore e Gokuty, sviluppato da Fulkolk il costruttore con la partecipazione con un team di scienziati del DESERT!»

    L'annuncio tuonò dal nulla, e Fujiko si spaventò nel sentire un rumore così forte alle sue orecchie con così poco preavviso, tant è che si fece scappare un breve urlo acuto.

    CITAZIONE
    «Non dirmi chi sia questo Fukolk,...ma sembra divertente, vogliamo assistere allo scontro?»

    Passato lo spavento iniziale, ella ebbe il coraggio di chiedere a Masayoshi: «Lo conosci, per caso?»
    La folla divenne più prepotente, ci fu un spostamento generale e tra gomitate, spinte e pestate di piedi, Fujiko si sentì come un pesce fuor d'acqua.

    CITAZIONE
    «Prima fila o cerchiamo una posizione sopraelevata dietro?»

    «Direi prima fila.» disse, mordendosi il labbro in quella che sembrava l'espressione di un'intensa pensata, prima di continaure. «Di solito i volontari vengono scelti dalle prime file, e le belle ragazze... come *coff* me ricevono souvenir come segno di cortesia.»
    Disse, assotigliando lo sguardo e sbattendo le ciglia per un momento che parve davvero troppo lungo, prima di riaprire lo sguardo su Masayoshi.
    Egli a quel punto decise di andare a prendere qualcosa da mangiare di sua spontanea volontà, senza chiedere alcun soldo alla ragazza. Tale gesto fu di tale impatto che per un attimo le venne un flash dove lei, vestita da sposa, camminava sull'altare pronta a raggiungere quello che sarebbe diventato l'uomo della sua vita.
    Ella cercò di non dare segno di questo pensiero, e si limitò di esprimersi con un semplice «Grazie.»
    Il suricato rimase ancorato sulla spalla della ragazza per tutto il tempo, e la cosa stava iniziando a prendere gusto.
    Solo che, esattamente nell'istante in cui Masa si allontanò dai due, Ajeje iniziò ad emettere un verso dal tono arrabbiato. Fujiko pensò che si trattasse per via dell'affollamento, e si limitò ad accarezzargli una zampetta nel tentativo di calmarlo.
    Nel tragitto che portava ai posti in prima fila, Fujiko si guardò intorno per cercare di scoprire se ci fosse ancora lo stesso numero di persone di prima e se qualcuno si stesse avvicinando per prendere confidenza con Ajeje, solo che notò alcune persone nell'atto di guardarla insistentemente. In quell'istante ella arrossì e sorrise flebilmente, adulata dal fatto che qualcuno potrebbe trovarla bella al punto di meritare tanta attenzione visiva tutta in una volta.
    Non soffermò ulteriolmente lo sguardo, e infatti lo distolse. Notò a grandi linee i particolari delle loro caratteristiche fisiche, ma non fece caso al tipo di vestiario uguale. Dopotutto, non erano gli unici ad avere indumenti simili a Suna, perciò la cosa non avrebbe potuto turbarla più di tanto.
    Ma a prescindere da tutto, la folla si indispettì ancora di più e alla ragazza venne difficile affrettarsi per arrivare ad un buon posto in prima fila, perciò ci mise più tempo. «Muovetevi, che palle.» - sussurrò [Intralcio Medio]Azzopato e Ingombro

    Se per Fujiko alcuni fissatori insistenti furono presi come un segno di apprezzamento della sua bellezza e la folla come un più che valido motivo per innervosirsi, Masayoshi avrebbe dovuto fare i conti con quello che non era il solito venditore con il quale si indebitava nel caso di mancanza di soldi. Infatti, alla bancarella dall'altra parte della piazza, c'era una ragazza a vendere il cibo e le bevande. Parlava tanto e con un tono di voce eccessivamente gentile.
    CITAZIONE
    «Ohhh ciao caro, con cosa posso servirti?»
    «Adoro moltissimo i tuoi capelli ahahah.»
    «Non preoccuparti se non hai i soldi, la bancarella è finanziata dal Clan dei Marionettisti. ROBA GRATIS! AHAHAH!»
    «Vuoi provare questa nuova bevanda? E' a dir poco deliziosa.»

    Masayoshi avrebbe potuto notato l'insistenza con la quale la ragazza cercava di guadagnarne la fiducia con sorrisi e frasi gentili.
    Ella stava aspettando che Masa afferrasse il bicchiere contenente un liquido dal profumo di mele verdi. Nel caso egli ne avesse bevuto il contenuto, ella avrebbe continuato, senza dare il tempo di una risposta:
    CITAZIONE
    «Dimmi per favore se ti piace, è un mio esperimento. Vorrei aprire un negozio a tema di mele e mi serve un parere riguardo questo succo.»

    disse, con estrema gentilezza.
    Il succo in questione, se bevuto, avrebbe veramente avuto il gusto di mele, unito a miele, limone e di un'aroma che il ragazzo non sarebbe stato in grado di identificare.
    La strana ragazza, a prescindere dalle azioni del suo interlocutore, non smise di sorridere.

    Chakra: 8.5/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tessen × 1
    • Kaiken × 1
    • Kakute × 1
    • Gomitiera Imbottita × 1
    • Ginocchiera Imbottita × 1
    • Marchingegno a Sabbia (Marchingegno dentro il "Tessen" Gigante) × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Respiratore × 1
    • Sonagli [x5] × 1
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1

    Note
    Scusa il ritardo z.z


     
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    Chapter V- Villaggio della Sabbia




    La piccola Fujiko non si sentì minacciata dai quattro personaggi.
    Infondo perché avrebbe dovuto? Era circondata da cittadini, nella piazza che dava sul Tempio più importante del Paese del Vento, in una giornata di festa e puro relax.
    Raggiunse la prima fila con un po' di difficoltà, subendo due spallate piuttosto vigoroseDue Lievi, piccolo prezzo per aver deciso di recarti verso le transenne. alla spalla destra, sopra il quale si trovava Ajeje.

    Al fine di aumentare il numero di colpi di scena durante lo scontro, la piazza, trasformata in un arena circolare aveva all'interno pozzanghere, rocce e alberi.
    Il grande Tempio di Suna faceva da sfondo.
    Se si fosse interessata all'edificio, la ragazza avrebbe potuto ammirare l'enorme scalinata che conduceva all'ingresso, costituito da una porta alta quanto due uomini, sorvegliata da ben tre monaci armati di lancia.
    Due tende erano state installate all'interno dell'area. Su ciascuna spiccava in giallo il simbolo del clan dei Marionettisti. All'interno i meccanici e i ninja stavano ultimando gli ultimi preparativi.
    Al centro della piazza vi era un'asta con un microfono appeso. Al suo fianco un uomo molto alto invitava la folla ad applaudire e a manifestare il loro entusiasmo. Doveva essere l'uomo che aveva annunciato lo scontro.

    Ad un tratto, una piccola mano rugosa si appoggiò sulla spalla sinistra della ragazzina. Tra la folla si era fatto spazio un signore dall'abbigliamento molto elegante. Dal numero di rughe sul suo volto, l'uomo era prossimo a festeggiare i suoi sessant'anni, o forse qualcosa in più. Aveva un grande cappello nero, una barba ben curata, degli occhiali dalle lenti nere circolari e un bastone su cui sorreggeva il proprio peso. Sul pomello dell'asta era scolpita una piccola mantide religiosa.
    Con fare gentile, invitò la ragazzina a concedergli un po' del suo spazio.
    Potete farmi spazio? Giusto qualche centimetro per infilarmi. Come fosse sopravvissuto alla calca di gente in movimento era un mistero. Aveva due spalle minuscole, delle braccia simili a ramoscelli secchi. Non credo di avere un'altra occasione per ammirare le famose marionette di Suna.
    Se la ragazzina avesse incrociato lo sguardo dell'uomo, quest'ultimo le avrebbe sorriso dolcemente.
    Pensavo di trovarla dai Chikuma, Fujiko. Con un cenno del capo invitò la futura Genin a guardare in basso.
    Se lo avesse fatto, si sarebbe accorta che i suoi piedi poggiavano su un terreno colmo di scarafaggi e cavallette, molte delle quali percorrevano le sue scarpe a destra e a sinistra, ma senza salire sulle sue gambe.

    Immediatamente, la mano dell'uomo saettò in direzione della coscia e del fianco più esposti della ragazzina, tentando di conficcareKakute [Potenziamento]
    Il Kakute, tradotto"Corna delle Dita" era un anello di metallo avente due speroni di ferro all'estremità superiore.
    Tipo: Da Mano - Perforazione
    Dimensione: Minuscola
    (Potenza: 5 | Durezza: 2 | Crediti: 30)
    [Da studente in su]

    Velocità 75. Forza 125.
    nelle sue carni gli speroni del Kakute equipaggiato nell'istante in cui lo sguardo di Fujiko si fosse (probabilmente) abbassato.
    Se la ragazzina si fosse difesa senza urlare, l'uomo le avrebbe sussurrato:

    La famiglia dell'uomo che avete rifiutato ha voluto mandarvi un piccolo messaggio.
    La sua piccola statura gli permetteva di muoversi agilmente.
    SIAMO PRONTI PER LO SCONTRO? ECCO A VOI I CONTENDENTI!
    La folla esplose in un boato assordante.


    [...]

    Alla vista della giovane barista, Masayoshi si sistemò per bene i suoi capelli bi-colore, come se la sua folta chioma fosse stata in grado di nascondere il suo pigiama a pois.
    Due appletini, con molto tini per favore.
    Ajeje poteva aiutarmi ora. Le giovani donne impazzivano per gli animali da compagnia. Fujiko si era letteralmente sciolta alla vista del suricato. Quando la signorina gli propose un suo cocktail, frutto del suo ingegno e talento, il Genin non si fece pregare.
    Afferrò il calice senza esitazioni.
    Proviamo, proviamo tutto. Oggi paga il clan di Shunsui! Ahahahah..approposito, a questo punto avete qualcosa da mangiare?
    Evitò di ingurgitare la bevanda in un unico sorso, come era suo solito fare dopo aver visto Hoshi ingurgitare litri di birra per festaggiare il ritrovamento dei Kiseki. Se lo gustò lentamente, a piccoli sorsi, senza risparmiarsi in elogi e complimenti.
    Veramente buono, io amo le mele...e gli scorpioni rossi ma con quelli i cocktail non vengono bene ahah. Gli sguardi ammiccanti della barista lo avevano mandato su di giri. Come biasimarlo, era nel pieno della sua adolescenza.
    Dove ha intenzione di aprire il suo bar? Chiese, cercando di occupare con i gomiti ampia parte del bancone per evitare che altri disturbassero la loro discussione.



    Ricordati gli status ;)
     
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    Dusty Fists


    Post V

    La Murakami riuscì a raggiungere la prima fila con una certa difficoltà, venendo colpita alla spalla destra con una certa violenza [-0.5 Leggere]

    La piazza alla fine si era trasformata in un'arena circolare avente all'interno elementi della natura quali pozzanghere, piante, alberi e rocce. E, vista l'enormità di roba alla quale Fujiko era costretta a fare attenzione, ironicamente, ella non prestò attenzione all'edificio dall'enorme scalinata, ma cercò di trovare la sua tranquillità ed il suo posto in quella che doveva essere la folla più grande alla quale avesse mai partecipato. Dopotutto, ad Okasada non lasciava spesso le mura delle sua dimora, e quando lo faceva di sicuro non lo passava in mezzo a tutte le persone di terza classe. Questo anche perché le era vietato e perché era sempre accompagnata da due fidate guardie del corpo del Signor Murakami.

    Nella piazza erano presenti due tende nelle quali i Marionettisti ultimavano i preparativi dello spettacolo. Al centro, invece, vi era un uomo dall'apparenza di due metri che invitava il pubblico ad accogliere i manifestanti con urla di incoraggiamento ed applausi. Fujiko partecipò a quella euforia, battendo le mani con entusiasmo ed inpaziente che lo spettacolo iniziasse.

    Ma all'improvviso, una mano si appoggiò sulla spalla sinistra della ragazzina (su quella destra si trovava Ajeje). Non particolarmente stupita da quel contatto fisico all'inizio (visto che ormai si era abituata a spinte, spallate e gomitate) l'attenzione di Fujiko fu attirata quando quel contatto fisico si prolungò per più secondi del normale. Ella si voltò di scatto verso la sua sinistra e notò un signore anziano e dagli abiti eleganti che chiese alla Kunoichi il favore di fargli un po di spazio.
    «Certamente, passi pure.»
    Fujiko si spostò di lato per quel che poteva, premendo la sua figura contro quella di alcune persone alla sua destra, ed invitò con un gesto di mano l'uomo a passare. Ma invece, lui continuò a parlarle.
    CITAZIONE
    «Non credo di avere un'altra occasione per ammirare le famose marionette di Suna.»

    Le labbra di Fujiko non emisero alcun suono di risposta, ma si contrarrono in quello che doveva essere un sorriso di cortesia. L'uomo, invece, le sorrise con dolcezza.
    CITAZIONE
    «Pensavo di trovarla dai Chikuma, Fujiko.»

    La Murakami, a quel punto, si bloccò. Il suo viso era palesemente caratterizzato da un'espressione scioccata, colma di incredulità e dalla voglia di scappare via. Involotariamente, i muscoli della ragazza le dissero di guardare in basso quando l'uomo la invitò con un cenno del capo di fare altrettanto.
    Con suo grande rammarico, la scena che le si presentò dinanzi agli occhi fu raccapriccante. Abituata a vivere nello sfarzo e nell'igiene più totale, la vista di quegli insetti associati alle più deplorevoli delle condizioni provocò nella ragazza un'involontario e profondo inspiro, quasi come se il tono dell'urlo che ne stava a seguire necessitasse di una grande quantità d'aria nei polmoni. Ma non ci fu tempo per questo. Fujiko si ritrovò ben presto con degli speroni conficcati nella coscia e nel fianco sinistro, che provenì dall'uomo che fino a qualche istante fa le aveva parlato con gentilezza e le aveva offerto un sorriso tanto gentile. [-2 Leggere Totali]Colpita al fianco (-0.5 Leggere) ed alla coscia (-0.5 Leggere) ognuna con una tacca di forza di vantaggio rispetto alla resistenza di Fujiko, quindi 0.5+0.5 di danni bonus.


    Fujiko non urlò, ma incece buttò fuori l'aria che aveva raccolto poco prima e per istinto si posò le mani sulle parti ferite.
    CITAZIONE
    «La famiglia dell'uomo che avete rifiutato ha voluto mandarvi un piccolo messaggio.»

    L'adrenalina del momento fece fluire il sangue più velocemente nelle vene, ad un punto tale che la Kunoichi avrebbe potuto giurare di sentirne la circolazione senza problemi. Il cuore pompava il sangue con prepotenza, e due sopracciglia si aggrottarono feroci sul viso della ragazza. La mascella era chiusa ed i denti dei due palati si scontravano tra di loro, con la forza dei muscoli del viso, contratti, ed arrabbiati.
    Insieme al sangue, anche il Chakra iniziò a scorrere più in fretta nel corpo di Fujiko. La ragazza, infatti, richiamò un po delle sue energie e la diresse verso una specifica parte del corpo: la mano sinistra.
    Da quella posizione, la mano aperta assunse la forma di un pugno, ed i muscoli del braccio della ragazza, accompagnato da una rotazione del corpo, aiutarono il colpo a dirigersi alla propria massima velocità contro il viso dell'uomo. SLOT TECNICA AVANZATOSpaccamontagne
    Villaggio: Suna
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può sferrare un pugno dalle potenzialità offensive altamente incrementate: la Forza dell'attacco sarà incrementata di 4 tacche; il colpo causerà Dolore (DnT Medio) nella zona colpita. Se utilizzata contro pareti di roccia, è possibile distruggerle facilmente.Tipo: Taijutsu -
    (Consumo: Mediobasso))
    [Raggio Distruzione: 3 metri ogni grado]
    [Da studente in su]
    [Velocità: 100 - Forza: 200]La tecnica potenzia il colpo di 4 tacche. 100+25+25+25+25= 200.[+]Causamento dello status Dolore: DnT Medio.
    CITAZIONE
    SIAMO PRONTI PER LO SCONTRO? ECCO A VOI I CONTENDENTI!

    Il boato della folla ribombò nei timpani di Fujiko. Dove era finito Masayoshi?

    [...]



    Egli era indaffarato in una conversazione con la misteriosa ragazza della bancarella.
    CITAZIONE
    «Proviamo, proviamo tutto. Oggi paga il clan di Shunsui! Ahahahah..approposito, a questo punto avete qualcosa da mangiare?»

    Non si fece pregare due volte e, senza pensarci ulteriormente, Masa afferrò il calice e ne bevette il contenuto a piccoli sorsi.
    CITAZIONE
    «Veramente buono, io amo le mele...e gli scorpioni rossi ma con quelli i cocktail non vengono bene ahah.»

    La ragazza avrebbe fatto un cenno per farsi ridare il calice, mantenendo un sorriso più a lungo di quanto i suoi muscoli facciali potessero permettersi di fare.
    CITAZIONE
    «Dove ha intenzione di aprire il suo bar?»

    La ragazza, a quel punto, iniziò ad essere più seria, e a non rispondere alla domanda del ragazzo, e tantomeno richiamarlo quando con entrambe le braccia aveva occupato tutto il bancone.
    E fu proprio da quella posizione che Masayoshi avrebbe sentito gli effetti di quella che in realtà non era una bevanda offerta per scopi commerciali, ma un succo avvelenato inteso per indebolire le prestanze fisiche del Genin. [Iniezione a Ingerimento di 2 Dosi di Veleno Debilitante C1. -4 Tacche ai Riflessi]
    A quel punto la ragazza si sarebbe lanciata verso il biancorosso, verso la direzione del ragazzo.
    Sfruttando la forza cinetica del suo movimento, ella avrebbe cercato di sferrare un colpo in piena faccia a Masayoshi, sfruttando un Tekken come potenziamento al suo colpo. Il suo scopo iniziale era stato quello di indebolire il ragazzo affinché lei potesse colpire con maggiore efficenza, viste le sue inferiori capacità fisiche. [Velocità: 300 - Forza: 300][+]Tekken [Potenziamento]
    Il Tekken prende il proprio nome da una disciplina di lotta a corpo libero. È una nocchiera, capace di sferrare colpi micidiali con i pugni. Interamente di metallo si infila tra le dita della mano, con dei fori appositi.Tipo: Da Mano - Contusione
    Dimensione: Piccola
    (Potenza: 8 | Durezza: 3 | Crediti: 30)
    [Da studente in su]


    Chakra: 6.5/10
    Vitalità: 5.5/8
    En. Vitale: 27.5/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Spaccamontagne
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tessen × 1
    • Kaiken × 1
    • Kakute × 1
    • Gomitiera Imbottita × 1
    • Ginocchiera Imbottita × 1
    • Marchingegno a Sabbia (Marchingegno dentro il "Tessen" Gigante) × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Respiratore × 1
    • Sonagli [x5] × 1
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1

    Note
    Correggo nel caso il calcolo dei danni sia sbagliato :3


     
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    Reihai
    il Signore delle Mantidi


    Chapter VI- Villaggio della Sabbia




    Colta alla sprovvista, Fujiko non riuscì ad imbastire nessuna difesa. Due squarci si aprirono sul suo fianco e sulla coscia. Per sua fortuna, l'anziano signore aveva utilizzato un semplice Kakute e non aveva mirato ad organi o punti vitali.
    Non era stato pagato per uccidere, ma per recapitare un messaggio alla famosa ragazzina dalla pelle scura: la sua dimora non era a Suna, il suo futuro era altrove, lontano dalle uniformi.

    Accoltellata di sorpresa, ferita nell'orgoglio e colma di rabbia per aver intuito chi aveva assoldato lo strambo mercenario, la ragazzina perse la testa.
    Quell'anziano signore non era solo molto più potente sia di lei sia di Masayoshi, ma era incredibilmente astuto ed esperto. Quando vide il pugno della kunoichi viaggiare verso il suo volto, Reihai decise di incassare il colpo senza proteggersi in alcun modo. Fujiko aveva permesso al suo aggressore di vestire il ruolo di vittima.
    AAARGHTre molari saltarono dalla gengiva inferiore come popcorn.
    Accecato dal dolore, l'anziano shinobi crollò addosso ad alcuni uomini, estasiati per l'entrata in scena delle marionette.
    Signore! Cosa...
    La guancia dell'uomo era rossa come un peperone e l'intera bocca era piena di sangue. [DnT Medio]
    Ci fu un piccolo fuggi fuggi generale.
    Ragazzina ma sei impazz..?!
    Ha colpito un anziano...
    I commenti furono duri, molto duri, ma ben presto tutti i presenti notarono le macchie di sangue sul fianco della ragazzina. Peccato che l'anziano si era già liberato del Kakute.
    Reihai si alzò in piedi, tenendosi sul bastone appena raccolto.
    I ninja di Suna si erano accorti di tutto, ma il loro intervento era stato negato via radio dalle autorità lì presenti. Una semplice rissa non doveva interrompere lo spettacolo del più importante clan di Suna. Tre ninja appostati sulla cima di alcuni edifici furono incaricati di monitorare la situazione.
    Molti chiesero alla ragazzina cosa fosse accaduto, ma l'anziano anticipò ogni risposta; sofferente allungò il bastone verso di lei.
    Pff La mantide religiosa realizzata sul pomello ondeggiò a circa un metro dal viso della futura Genin. La qualità del manufatto era eccelsa. I dettagli dell'insetto erano stati curati alla perfezione. Quell'oggetto doveva valere centinaia di Ryo.
    Mi hai colpito a sangue freddo. Io non ho fatto niente. Piagnucolò, toccandosi la guancia.
    ma ti perdono, a casa ho mia nipote infermiera. Mi curerà lei.
    In quel momento gli occhi della mantide si illuminarono di verde.

    Se la luce verdastra emessa dal bastone sarebbe stata captata dagli occhi della ragazzina, egli sarebbe stata vittima di un genjutsu, debole ma subdolo e terrificante.
    Ogni uomo e donna di Suna a lei vicino, compreso l'anziano, sarebbe apparso agli occhi della giovane come un ibrido con gambe e torso umani e viso e braccia di mantide. Esseri orripilanti e minacciosi per via delle loro ali seghettate.[TA]Reihai è uno dei png che utilizzerò in giro. Non ho avuto tempo per scrivere bene la tecnica perciò dò giusto le informazioni necessarie.
    Camera Illusoria delle Mantidi.
    Genjutsu con Efficacia 10. Gli attacchi non riducono la vitalità.


    Il vecchio con l'aspetto di mantide non rimase fermo.
    Senza alcun preavviso, egli balzò in direzione della ragazzina. Con un movimento fluido, l'uomo-insetto tentò di mozzare la testa di Fujiko, all'altezza del suo collo, con un doppio colpoForza:0
    Velocità: 175
    a mo di forbice con le sue ali seghettate. Indipendentemente dall'esito del suo primo attacco, il suo rivale tentò di aprire lo sterno della futura Genin con un successivo fendenteForza: 0
    Velocità:150
    destro orizzontale, seguito da un fulmineo colpoForza: 0
    Velocità:150
    dal basso verso l'alto dell'ala sinistra con l'obiettivo di ferirla gravemente ai genitali.

    [...]



    Dopo qualche secondo dalla sua difesa, utilizzato o meno il Rilascio, la ragazza sarebbe stata riportata alla realtà dai ninja di Suna, accorsi per placare la situazione. Con le braccia degli shinobi addosso, Fujiko avrebbe notato Ajeje in piedi a circa cinque metri da lei.
    Il suricato aveva un pezzo del vestito del vecchio tra le fauci. Reihai era stato messo in fuga da Ajeje. Sentitosi minacciato dalla luce emessa dalla mantide, la creatura aveva attaccato l'anziano, sorprendendolo. Nessuno aveva osato fermare la fuga dell'uomo.
    Se avesse esaminato la stoffa, la ragazzina avrebbe trovato un particolare curioso: sulla parte interna, color bianco perla, erano raffigurati decine e decine di piccole mantidi.
    Forse aveva una pista per scovare quel gruppo di mercenari. Stava a lei decidere se consegnare il tutto ai ninja di Suna.

    [Masayoshi]



    L'euforia scomparse al primo cenno di nausea. Percepì tutti i muscoli rilassarsi e non rispondere perfettamente ai suoi comandi. Era come se si fosse svegliato quel preciso momento dopo giorni e giorni di sonno.
    Veleno?
    Non era un Chunin ma aveva abbastanza esperienza per capire che qualcosa non andava. La donna nascondeva brutte intenzioni: dal momento che aveva accettato di assaggiare il suo cocktail, la barista si era fatta più seria.
    Perché lo aveva drogato?
    Fece per voltarsi, temendo che il vero pericolo si celasse alle sue spalle, ma la donna scattò in avanti all'improvviso, con un Tekken stretto sul suo pugno destro.
    Più sorpreso che stordito, consapevole di non avere molto spazio di manovra alle sue spalle a causa della gente che fino ad un attimo prima protestava per la sua maleducazione, Masayoshi piegò il busto all'indietro e unì[Riflessi: 325] le mani nel sigillo della Capra. [TA]Tecnica del Rafforzamento - Doton: Kouka Jutsu
    Villaggio: Suna
    Posizioni Magiche: Capra (1)
    L'utilizzatore può richiamare uno strato di terra in grado di proteggerlo dalle offensive esterne. Otterrà una protezione di potenza 20 e durezza 3 nelle zone scelte. La protezione può rimanere attiva per massimo 1 round.Tipo: Ninjutsu - Doton
    (Consumo: Medio)
    [Zone Influenzabili: 1 ogni grado]
    [Da studente in su]
    Il Tekken della ragazza urtò con violenza uno spesso strato di pietra , emerso dal volto del Genin. [Lieve]Resistenza: 400
    Protezione 20 Durezza 3


    Una difesa ad effetto, ma costosa in termini di chakra.
    Conclusa l'azione della ragazza, il Genin sciolse la tecnica. Senza chakra, la terra perse consistenza, disgregandosi in tanti e piccole parti.
    Anche quello era offerto dal clan dei Marionettisti?

    D'istinto portò la sua mano destra all'elsa della scimitarra.
    Maledizione.
    Addosso non aveva altro che un orrido e bizzarro pigiama.


     
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    Post VI

    Fujiko riuscì a colpire il vecchietto in pieno viso e, precisamente come prima, era contenta per il fatto di essere riuscita a mettere in atto con successo una tecnica in una situazione reale, anche se comunque in quel momento non si sentiva di dover dimostrare alcun segno di euforia, anzi, era piuttosto preoccupata per le sue ferite e per la situazione pericolosa in cui si era cacciata.
    L'anziano venne scaraventano via e crollò addosso alcuni uomini alle sue spalle, che non avevano fatto caso a lui prima. Ma la sua bocca piena di sangue attirò l'attenzione della folla e questa, senza essere a conoscenza degli avvenimenti accaduti prima di quel gesto, credette che Fujiko avesse colpito quell'uomo senza alcun motivo, infatti alcuni iniziarono a prendersela con lei. Questo, almeno, fino a quando la folla notò il sangue che scorreva sul fianco e sulla coscia della ragazzina. L'uomo, dal nome Reihai, si alzò in piedi sorreggendo il peso del suo corpo su un bastone.
    La Murakami, soffocata da tutta quella folla, dalle persone che facevano domande e dal senso di sperdimento che le era emerso, non riusciva ad orientarsi e tantomeno era in grado di scorgere la figura di Masayoshi. Si sentiva in trappola.
    Reihai rispondeva alle domande curiose della gente e, mentendo riguardo ciò che era realmente successo, diede l'intera colpa a Fujiko, facendola passare come una pazza isterica.
    Non si poteva proprio definire un buon inizio nella carriera da Kunoichi; la paura più grande era quella di essersi già fatta una brutta nomina, ma in quel momento la giovane non riusciva a pensare a nient'altro che andare via da lì. Lo spettacolo poteva aspettare, Fujiko non si sentiva più al sicuro.
    Temeva che qualche altra figura misteriosa le si sarebbe avvicinata per cercare di farle del male. Ormai era diventata paranoica.
    Infatti, senza perdere ulteriore tempo, il suo istinto di sopravvivenza le urlava nella testa che doveva andarsene da quel posto il prima possibile. Infatti, Fujiko non vide la luce verdastra emessa dal bastone dell'uomo, perché si era già affrettata a dileguarsi alla ricerca di Masayoshi. Lui avrebbe potuto proteggerla. Ma dove era?
    Alla fine, colui che si dimostrò il guardiano di Fujiko fu proprio Ajeje; il suricato aveva attaccato l'anziano, mettendolo in fuga. Il piccolo era riuscito a strappare un pezzo di vestito tra le fauci.
    «Ajeje!»
    Lei avrebbe cercato di avvicinarlo, camminando lentamente nel tentativo di non peggiorare le sue ferite, e si sarebbe abbassata solamente con il busto, cercando di prelevare il pezzo d'indumento dalla bocca di Ajeje. Se glie lo avrebbe permesso, la Murakami lo avrebbe accarezzato ed invitato a sedersi sulla sua spalla, come prima. Ora, insieme, potevano andare alla ricerca del loro compagno.

    [...]



    Masayoshi era caduto vittima del veleno della misteriosa ragazza, e si ritrovava indebolito di fronte alle avversità che stavano per accadergli. Comunque sia, nonostante il tentativo della ragazza di portare il nemico ad un livello tale dove lei potesse gareggiare in parità, il Genin di Suna dimostrò prontezza nei riflessi, ricoprendo il suo viso con uno strato di terra che assorbì quasi completamente il danno.
    Sorpresa dalle capacità di Masayoshi, la ragazza dovette voltarsi di scatto verso la direzione di Reihei, arrabbiandosi nel vedere che l'uomo fosse stato messo in fuga. La sua presenza, lì, non era più necessaria. Il suo compito era quello di tenere occupato l'accompagnatore di Fujiko affinché si potesse trovare lontano dal momento in cui l'anziano avrebbe aggredito la ragazza.

    E Fujiko, spuntando tra la folla insieme al suricato, si riunì con Masayoshi. Ormai il sangue le era colato sui vestiti e sporcato perfino le scarpe.
    «Oddio, stai bene?» - disse, affannata.
    Aspettando ben poco la risposta del suo interlocutore, Fujiko avrebbe continuato:
    «Puoi portarmi all'ospedale? Sono stata ferita. Ti spiegherò tutto dopo.» Nel suo tono era evidente un filo di timore che cercava di essere nascosto da un temperamento coraggioso ed orgoglioso.
    Nel caso in cui anche il ragazzo avesse tentato di raccontare delle sue disavventure alla Murakami (magari voltandosi verso la direzione in cui si trovava la sua attaccante precedentemente), avrebbe notato che la misteriosa ragazza fosse svanita nel nulla, come se niente fosse in realtà accaduto. La bancarella dove lei preidiava era vuota, e sarebbe stato impossibile per chiunque riuscire a ritrovarla, perché appunto, era semplicemente scomparsa.
    «Tutto apposto? Hai un aspetto orrendo!» il veleno somministrato prima era ancora in circolazione nel sangue. Probabilmente, Fujiko non era l'unica che necessitava di un medico.
     
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