VIP Fight! N°2

Raizen VS Diogene

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    La Scommessa


    - I -




    Con un cenno della testa Raizen invitò Diogene a varcare la soglia delle mura del villaggio, non era sua intenzione trattare quegli argomenti in pubblico, ma neanche nasconderli, semplicemente aveva un luogo più adatto per parlare che non sulle mura, alla stregua di due comari che pettegolavano.
    Quando si distanziarono dalle fortificazioni prese a parlare con un sorriso amaro.

    No, fortunatamente questa volta non hai rotto niente.
    Un po’ le palle in realtà, ma penso che il tuo ruolo di vecchia maîtresse te lo imponga.


    Diogene aveva tanto in comune con le vecchie senza cuore, doveva infatti darsi continuamente un ruolo di primaria importanza nella vita altrui, apparendo come un benefattore nonostante il suo ruolo primario fosse quello di sfruttatore di ciò che lui stesso seminava.
    Tranne che per Raizen, con lui si era instaurato un rapporto che permetteva alla Montagna di poter attingere dalle casse dell’Otese senza troppe remore. Probabilmente era il lato positivo del mettere in gioco le proprie vite in quel teatrino di maschere.

    Forti, Diogene?
    Dimentica il concetto di potenza, non avrebbe senso usare la stessa scala.
    Non sono stato in grado nemmeno in grado di stabilire quale fosse il limite delle loro capacità, sicuramente ben superiore alla stanghetta mia e tua.
    Come?
    Hanno ingannato i nostri sensitivi, ci hanno fatto spostare al palazzo del Daimyo in cui ci siamo resi conto della trappola.
    Per farla breve ha preso l’intero palazzo e l’ha messo dentro una bolla, dislocandolo sopra al villaggio, li avremmo dovuto combattere con i suoi fidati per poter uscire.
    I suoi erano ovviamente all’interno del villaggio, solo io avevo un modo per uscirne, trovarlo mi è costato qualche minuto di tentativi… applicarlo…
    Beh, diciamo solo che sarebbe stato meglio non vedermi una volta giunto qui.
    Ho tentato di vendere cara la pelle, ma per parlare in termini economici diciamo che era già parecchio inflazionata.
    Avevo attorno a me… tutti i ninja che i miei shinobi stavano combattendo all’interno della prigione, per quanto potessi impegnarmi erano 10 contro uno.


    Si voltò verso il Colosso di Sangue.

    Non ho più niente, se non me stesso.

    E se mai si fosse soffermato sugli occhi di Raizen avrebbe notato che il rosso intenso che li distingueva era del tutto assente, lasciando spazio ad un chiarissimo quanto intenso blu.
    Durante le spiegazioni di Raizen si erano mossi in direzione delle periferie, prendendo l’ascensore verso la sala d’addestramento sotterranea, un cubo di cento metri di diametro in grado di permettere a Raizen di combattere anche in forma di demone.
    Lasciò all’otese il tempo di comprendere e saggiare le dimensioni di quel gigantesco spazio vuoto illuminato artificialmente prima di riprendere a parlare.

    Ho parlato con molti amici Diogene.
    Tra i quali Febh, si.
    Pare che il tuo rapporto con lui sia ormai ben saldo.
    Non so se avete parlato anche di Kiri, ma se neanche dopo ciò che è accaduto a noi e Kiri hai compreso quanto sia importante rivolgere ai veri nemici la tua potenza… beh, non posso di certo continuare ad interessarmi oltre alle sorti della tua patria.
    Quanto a Suna… dorme, come sempre.
    Così piccola e indifesa da passare inosservata a questi mostri che non la reputano degna della minima attenzione.


    Inspirò.

    Ho cercato di avvertire Febh, ma nel suo mondo strampalato non so quanto gli avvertimenti possano essere utili, non credo sia in grado di pianificare realmente qualcosa.
    Siete il loro prossimo obiettivo.
    Riguardo la tua presenza qui…


    Allargò le mani.

    Sangue, ossa, viscere o urla… niente sarà un problema dentro questa stanza, grazie anche all’espediente che mi ha permesso di uscire dalla trappola del nemico, tra l’altro.
    Il luogo perfetto per dimostrarmi se ancora ne vale la pena.
    Una volta, Diogene, mi hai ucciso perché non ero all’altezza, allora non avevo niente, proprio come adesso.
    Sarà cambiato qualcosa?
    C’è del potenziale sopito?
    Domande per cui è essenziale scommettere la propria vita.
    Tu sei qui perché già una volta hai tentato di prendertela, non avrebbe senso chiamare nessun altro.


    Uno scontro che aveva atteso fin troppo a lungo.


     
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    La minaccia di Cantha sembrava essere davvero preoccupante come Jotaro aveva predetto tempo addietro: in pratica avevano fatto a brandelli l'autostima di uno dei villaggi più potenti del continente e del suo leader, che Alosyius non sentiva con quel tono sconfitto e affranto da molti, molti anni. Avevano agito seguendo una strategia rigorosa e attenta, ingannando gli shinobi del Fuoco e mettendoli in trappola, qualcosa che non si era ancora mai visto dai rivali del momento (come Kumo, Iwa e Ame) i quali non avevano mai spiccato in strategia. In un attimo la mente addestrata alla tattica di Diogene si raffigurò lo scenario che il Kage gli stava descrivendo, immergendosi nella situazione critica in cui il jinkurichi si era dovuto trovare...il climax arrivò quando gli occhi del ragazzo divennero ancora più cupi e pronunciò quelle parole di logorante abbandono: il demone non albergava più nel suo corpo! Probabilmente fu solo allora che il Garth comprese l'efficienza strabiliante del nuovo nemico; avrebbero potuto radere al suolo il villaggio, avendo trattenuto tutti i più valorosi combattenti lontano, avrebbero potuto finirli stroncando le aspettative di rinascita di Konoha...e invece nulla di questo era accaduto! Volevano il Nove code, lo avevano preso e se ne erano andati.

    " Questo è inatteso. "

    Si limitò a dire il colosso dai capelli a punta. Aveva saggiato parte del potere di Raizen, quando il fuoco di Kurama lo accendeva, e se lui non aveva potuto nulla allora difficilmente qualcun'altro avrebbe potuto opporsi...ma l'idea di avere difronte rivali tanto potenti aveva già iniziato a far ribollire quel suo sangue guerriero e difronte alla confessione del foglioso ora l'otese si sentiva quasi in difetto per non sapere come consolarlo al meglio.

    Per fortuna l'altro gigante aveva ben chiaro cosa fare; c'era solo un modo in cui Aloysius poteva tornar utile in un frangente come quello: non aveva l'investitura politica per parlare in nome di Oto, non aveva la sensibilità giusta per consolare un vecchio allievo, non aveva l'influenza per convincere altri villaggio ad unirsi contro Cantha...ma aveva il potere necessario per far rialzare un combattente ferito a morte.
    E più scendevano nei meandri del palazzo più Diogene acquisiva consapevolezza su quello che il jonin si aspettava da colui il quale già una volta lo aveva condotto alla morte per poi riportarlo alla vita: era necessario un secondo miracolo per far tornare la Montagna del Fuoco sul campo di combattimento ancor più forte di prima.

    " Non so quanto potente sia l'uomo che ti ha fatto tutto questo ma il dato vero che ho a disposizione è la forza che hai dimostrato quella notte alla villa, difronte al mio letto di morte e questo mi è sufficiente per trarre le dovute conclusioni. Tuttavia, se davvero hai "parlato" con Febh allo stesso modo con cui ti sei esposto ora allora il fatto che tu sia qui a raccontarmelo mi fa essere certo che il vostro deve essere stato solo un mero allenamento. E questo lo capirei anche da parte dello Yakushi, il quale non avrebbe nessun interesse a finire un vecchio allievo in difficoltà...MA NON PRENDERMI PER UNO SCICCO RAIZEN.
    Vuoi davvero uno scontro alla morte con me, ora, nel tuo momento peggiore? Pensi che un qualche tipo di jutsu possa confinare ciò che accadrebbe in questa stanza? Il tuo errore di valutazione spero sia dettato dalla frustrazione perché io nessun caso io mi fermerei, in alcun modo ti farei uscire da questa palestra pronto a chiedere ad Itai o a qualcun altro di riempire il vuoto che ora giace dentro di te! Di certo non devi dimostrare a me di essere ancora utile di questa terra e se è nei tuoi confronti che ti senti inadeguato allora non gettarti ancora difronte alla morte senza riflettere. Ripeti un'altra volta l'errore che ti è costato così tanto. "


    Diogene non era più il maestro del Kage, non era un suo fedele amico né tantomeno un suo fan...se Razien si fosse fiondato su di lui allora non avrebbe esitato a concludere per sempre le sofferenze di un'anima in pena. Non ne avrebbe tratto soddisfazione né gioia perché il Mikawa sapeva di combattere contro metà dell'uomo che aveva ritenuto saggio reputare un pari; anzi, avrebbe provato solo rammarico sapendo di non poter più confrontarsi con uno shinobi di così alto livello.

    " Non sarò io a fare il primo passo verso la tua dipartita. "

    RmxuGxC

    Due possibilità: lo scontro oppure l'idea che intanto si stava formando nella mente del guardiano. Forse c'era un altro modo per ridare speranze sul futuro e sul proprio valore a Raizen, un'arma che il Mikawa stava aspettando il momento giusto per tirare fuori e che ora sembrava calzare proprio a pennello. Ciò che aveva trafugato allo Tsuchikage, prelevandola dal cuore pulsante della Roccia degli Spiriti, era l'incarnazione del desiderio di vendetta che sicuramente albergava nell'animo dell'Hokage. Formare una spedizione, attraversare il Mare di Giada e riprendersi ciò che era stato impropriamente sottratto era l'unica soluzione al problema del Continente e di certo i Colossi, la forma embrionale dal quale le famigerate Armi ancestrali erano state generate, potevano dare una mano.

    " Forse non è ancor giunto il tempo di essere nemici: c'è un rivale che può dare ad entrambi la forza che stiamo cercando. "

    Subarashīdesu stava attendendo da troppo nell'oscurità più profonda.

    Lo scontro, invece, non avrebbe risparmiato nessuno nel raggio di kilometri.

     
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    - II -




    Raizen guardò Diogene con un sopracciglio alzato, visivamente dubbioso.

    Inatteso?
    Non so se sia peggiore la tua reazione o quella di Febh, se non altro la sua me l’aspettavo.


    Alzò le spalle scrollandosi le preoccupazioni per Oto di dosso.

    Quello con Febh era probabile che fosse un allenamento, nessuno ha intenzione di uccidere un alleato, e penso sia l’unica cosa che lo distingue da un combattimento contro un nemico.
    Conosciamo Febh in maniera differente, diciamo che in alcuni casi so quali bottoni premere per ottenere ciò che voglio.
    Non avrebbe mai combattuto con me in questo stato, averlo convinto vuol dire già aver superato una prova.


    Mentre Raizen parlava, Diogene era sicuro di poterne vedere le mani, perfettamente immobili e sicuramente la sua voce non stava veicolando alcun tipo di genjutsu, eppure era certo che appena l’Hokage avesse chiuso la bocca qualcosa di tiepido, appuntito e dalle dimensioni considerevoli vista la superfice d’appoggio gli premeva sulla schiena.
    Qualcosa si era avvicinato a lui, impossibile da sentire Furtività 9 +

    Sanpo no Yurei
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Pecora, Serpente, Tigre (3)
    L'utilizzatore può migliorare la propria capacità di nascondersi occultandosi all’udito, non lascerà orme e avrà un bonus alla Furtività pari a 4. L'occultamento uditivo è inefficace entro 1,5 metri da una fonte di chakra e verso rumori prodotti dall'interazione con l'ambiente. Tecniche di rivestimento utilizzate durante il mantenimento saranno ugualmente occultate all'udito tranne quelle che alterano le dimensioni di oltre 6 unità o che producono suoni intensi. È possibile usarla insieme al Passo Perfetto senza che questa venga rilasciata.
    Tipo: Ninjutsu - Kageton
    (Consumo: Alto / Mantenimento: ½ Basso ogni azione)
    [Da jonin in su]

    anche grazie alla distanza che un arma simile gli permetteva di mantenere: una Zambato che solo nelle mani di qualcuno della stazza di Raizen non appariva ridicola.

    Dormivi, Diogene?
    Eppure hai gli occhi aperti.


    Con un sonoro Gong la lama venne puntellata sul pavimento.

    Io ho fatto degli errori, ma non mi sembra che tu sia pronto a valutare i tuoi avversari per ciò che potrebbero essere realmente.
    Siamo vicino all’apice delle possibilità umane, ma ciò che stiamo sfidando non lo è.
    Non puoi cercare di usare il tuo metro di giudizio.
    Così come non ti sono sufficienti le tue orecchie per avvertirti quando il pericolo si avvicina.
    Sono un Kage, se facessi affidamento solo su UNA fonte di potere sarei uno sprovveduto, non insultarmi.


    Mentre parlava, quella che pareva essere una normale copia aggirò l’otese e si mise al suo fianco.

    Non potevo essere certo che non mi uccidessi, io non l’avrei fatto, ma per farla breve questa è la mia certezza.
    Ma non parliamone oltre, ad ognuno i suoi segreti, no?
    Il nocciolo della questione è, per crescere servono sfide, tu saresti stato una buona sfida, ma se hai qualcosa da propormi… perché non combattere dallo stesso lato del ring?


    Raizen amava dare al proprio interlocutore un’immagine di se approvata da lui stesso, e le sue parole avevano avuto su Diogene l’effetto sperato, ma questo non voleva di certo dire che avrebbe deciso della sua vita in base ai risultati di quello scontro. Doveva mostrarsi bisognoso di un confronto, far apparire la questione come legata alla sua emotività reputava potesse essere una spinta in più per Diogene, ma aveva errato, pareva che il Mikawa avesse abbandonato da tempo il suo ultimo briciolo di umanità.
    Raddrizzò la schiena quel tanto che bastava per recuperare la sua postura abituale, abbandonando quell’aria malinconica.

    Parla dunque.
    Se è una sfida per la quale non basti soltanto tu penso sia adatta ai miei scopi.


    Mise le braccia conserte ed attese una risposta.



     
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    Il Colosso sarebbe rimasto immobile anche quando poté percepire la lama avvicinarsi alla sua schiena; quella era una dimostrazione di forza, di quelle che al Mikawa piacevano molto e che erano in grado di accendere in lui l'interesse. A quanto pareva, l'Hokage aveva trovato un modo alternativo per ovviare alla mancanza del Demone.

    " Eheheh mi sarei meravigliato del contrario, Raizen. "

    La montagna del Fuoco sapeva il fatto suo ma questo Aloysius lo aveva capito già da molto tempo; tuttavia credere che questo sarebbe bastato per mettere in difficoltà il suo mentore e il guerriero che il Garth era diventato era un errore. Anzi, a dirla tutta, Diogene non credeva affatto che il foglioso ci credesse davvero...Averlo chiamato era il sinonimo del fatto che in un certo senso il guerriero si sentisse inadeguato, tutt'altro che pronto per andarsi a riprendere quello che gli era stato sottratto.

    " Si, ho una sfida da proporti. Qualcosa che metterà comunque in gioco le nostre vite ma che almeno potrò appagare completamente il mio orgoglio da guerriero. Ti ucciderei si, ma non ne sarei felice né tantomeno appagato sapendo di essermi perso il tuo 100% Dalle viscere di Iwa ho ritrovato il pastore di un gregge dimenticato da molti ma profanato da alcuni. I colossi, esseri dal quale sono nate le Armi Ancestrali. La loro forza può esserci utile nelle guerre che verranno ma per convincerli ad ascoltarmi o bisogno di sconfiggere quello che resta della frustrazione di Ogre, il loro leader, che ha perso la speranza nel genere umano. La sua forza mi ricorda quella dei più famigerati codati ma credimi se ti dico che si tratta di un vero demonio. "

    Aveva detto quanto bastava per convincere il Kage, sapendo che quello non si sarebbe tirato indietro difronte ad una sfida del genere. Se era mettersi alla prova fino al limite del suo attuale potenziale quella era la scelta giusta da fare, l'unica che gli avrebbe permesso di accorciare il gap con Cantha.

    :::

    Tra la Cascate e il Paese dell'Erba, proprio nel tratto di confine più continentale, nasceva una profonda gola; una spaccatura nel terreno che, in pratica, riportava il suolo all'altezza del mare. Era anche la parte più arida, e per questo desolata, nel raggio di chilometri e questo era dovuto al fatto che l'intera zona era priva di acqua corrente e le uniche fonti erano ormai divenute tossiche e salmastre. Piante ed animali avevano preferito di gran lunga le zone verdeggianti non così distanti e anche l'uomo aveva seguito questa filosofia, ritenendo inopportuno impegnarsi in dispendiose opere di bonifica.
    Lì, nell'oscurità più profonda e inaccessibile alla vita comune, Aloysius aveva depositato la creatura...

    QsoCMR8

    Dopo l'incontro con lo Tsuchikage non aveva avuto tempo e modo di imparare a conoscere il dono che Iwa gli aveva fatto ma ora era giunto il tempo di domare gli antenati delle famigerate Armi Ancestrali, cui il mondo sembrava ora pronto e propenso ad utilizzare. Se il Mikawa voleva vedere il suo piano andare in porto, ribaltando le sorti della guerra con Cantha, allora necessitava anche dell'aiuto di Ogre, questo era indubbio, e nessuna cosa più del ruggito del signore di quelle creature millenarie avrebbe potuto risvegliare il potere assopito dentro Raizen.

    " Lo evocai diversi mesi fa, qui dove se qualcosa fosse storto non avrebbe potuto danneggiare nessuno. Bhè...riuscii a scappare per puro miracolo. Non è la creatura che ho conosciuto ad Iwa o almeno non solo: un male misterioso sembra averle corrotto il cuore. Forse a causa della lontananza con la sua terra natia, forse per il dolore che ha dovuto patire il suo popolo e che può percepire tangibile ora che è tornato a calcare questa terra...la sua forza è incontrollabile. Questa trasformazione le ha concesso un potere di molto superiore a quella di qualunque boss di contratto e non sembra essere incline al dialogo! L'unica cosa so con certezza è che il rotolo del contratto funge per il Colosso come da vincolo costrittivo, non può toccarlo in alcun modo ma non vi si può allontanare più di qualche centinaia di metri...per questo sono sicuro che lo troveremo ancora lì, nella voragine nella quale sono stato costretto a gettare la pergamena. "

    Erano ancora ad una distanza di sicurezza quindi valeva la pena pensare ad un piano di attacco; i due Jonin avevano già combattuto insieme e anche allora il nemico era stato impegnativo sebbene l'otese avesse a disposizione la forza e la stazza del Noce Code.

    " I tuoi draghi potranno esserci molto utili...Subarashīdesu è grosso al punto da non poterne vedere la fine. Una montagna che cammina, apparentemente lenta ma in realtà micidiale nel combattimento in mischia; usa alberi e massi giganteschi come armi da lancio e la sua pelle è più dura delle armature più spesse. Il volo ci sarà sicuramente utile così come la nostra stazza, generalmente considerata enorme ma in questo caso minuscola; lui può ingrandire il bersaglio per vederlo con precisione ma credo gli serva molta concentrazione per farlo...forse possiamo giocare di segretezza mirando ai punti critici come le giunture delle ginocchia. Intanto sarà meglio attivare qualche abilità per arrivare pronti allo scontro. "

    Aloysius aveva affrontato più volte avversari di taglia colossale e l'esperienza accumulata gli aveva fatto maturare un certo rispetto a dispetto della sua solita spavalderia: contro creature del genere anche il solo evitare una manata o riuscire a recare un reale danno era qualcosa di complesso. I due accademici avrebbero dovuto lavorare all'unisono per riuscire a vincere quella battaglia.
    Il Garth si concentrò, rievocando a se le potenzialità congiunte del sangue Mikawa e del rituale Kenkichi cui era stato sottoposto [1 TB, Attivazione Khorne no Keshin]. Quindi iniziò con il processo di accelerazione del flusso sanguigno, unito alle proprietà corrosive che aveva imparato a padroneggiare nel corso degli anni [1 TA Circolazione Bestiale -> For e Rif + 50, 2 TB Sangue Acido, Sinergia cremisi] e richiamò anche il potere del sigillo maledetto portandolo alla prima fase controllata di attivazione [Primo Stadio -> For + 50].

    Vermiglio Roccia e Sangue e Mumei erano pronte per essere impiegate dal loro possessore così come la scorta di chakra carica al punto di voler solo desiderare di essere prosciugata...era quel momento prima della battaglia che il Mikawa ricercava più di ogni altra cosa, era il preludio ad uno scontro che prevedeva la messa in gioco della propria stessa vita. Le unische prove che valeva la pena affrontare, dopotutto.

    Diogene si sarebbe aspettato di vedere anche Raizen preparasi al meglio e solo dopo che i suoi preparativi fossero ultimati, avrebbe stretto con vigore la cintura del suo kimono e avrebbe detto:

    " Che dici, bussiamo alla porta? Portiamoci sopra la voragine. "

    Il Drago di Raizen avrebbe facilmente potuto ottemperare a quella richiesta; giusto il tempo di permettere all'otese di preparare il suo cadeau. Un kunai con allegata una bombacarta, nulla di più standard. Dopotutto non aveva senso sprecare inutili energie per un semplice tock tock. L'arma venne scagliata con estrema forza e la gravità avrebbe fatto il resto...il piccolo arnese metallico sarebbe penetrato nella fenditura per poi esplodere con tempismo perfetto una volta calcolata la giusta distanza [1 SA, For 900, Bombacarta III -> Pot 70].

    5PTADeN

    " Arriva."
    CITAZIONE
    OT/ /Mappa
    Alkaid quando vuoi :)/ OT

    Chakra consumato: 20 circolazione + 30 sangue acido + 30 attivazione ts = 80/1250
    Vitalità rimanente: 27.5/27.5


    Sinergia cremisi
    Talento: L'utilizzatore può utilizzare Sangue Acido in combinazione con un chiiton utilizzando uno slot tecnica, invece che slot tecnica avanzata, una volta ogni due round. Non utilizzabile in combinazione con altri talenti.[Da genin in su]

    Primo Stadio
    Arte: L'utilizzatore può attivare il sigillo maledetto, ricoprendo solo la parte del corpo dove applicato: ottiene +2 tacche in Forza.(Mantenimento: ½ Basso)
    [Da genin in su]

    Sangue Acido
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Nessuna (4)
    L'utilizzatore può rendere il sangue manipolato acido. Il sangue acido causerà Dolore (DnT Medio). Riduce di 10 la potenza necessaria a distruggere un oggetto.Tipo: Ninjutsu - Chiiton
    (Consumo: Medio / Mantenimento: Mediobasso a colpo)
    [Richiede Manipolazione del Sangue III]
    [Da chunin in su]

    Circolazione Bestiale
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può incrementerà le proprie statistiche fisiche accelerando il flusso sanguigno. L'utilizzatore guadagna 2 tacche a 2 statistiche primarie a scelta. Tipo: Ninjutsu - Chiiton
    (Consumo: Mediobasso / Mantenimento: ½ Basso a colpo)
    [Richiede Manipolazione del Sangue I]
    [Da genin in su]
     
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    Il Prototipo delle Armi


    - III -




    Quando Diogene parlò di orgoglio Raizen sorrise, era evidente che l’otese non avesse ben inquadrato la situazione, non sapeva se averne piacere o meno.

    Insomma, devo farti un favore a quanto pare.
    Va bene, parleremo dopo di come mettere in pari il conto.


    La Montagna riprese la spada dal suo clone, e fu singolare vedere come questo non venne rilasciato, era evidentemente diverso.

    Andiamo, vediamo di cosa si tratta.

    Uscì da quella fortezza sotterranea con la consapevolezza che, nonostante i suoi ormoni avessero fatto un ottimo lavoro durante l’adolescenza, chiunque lo guardava dall’alto in basso.
    Prima o poi avrebbe trovato il modo di sfruttare la cosa a suo vantaggio.
    Prima o poi.

    […]

    Dopo qualche ora di cammino erano giunti finalmente al canion che Diogene utilizzava come prigione temporanea.

    Iwa pare ti abbia dato parecchie grane eh?
    Dovremmo fare tesoro di questo combattimento, per quanto questo colosso sia potente non lo è sicuramente quando le Armi, ma penso condividano punti deboli, se è vero abbiamo noi un piccolo vantaggio e potremmo sfruttarlo per scoprirne di nuovi.


    Continuò a parlare mentre componeva i sigilli per evocare sia Hibachi che Ou, di modo che anche loro potessero ascoltare.
    Sorrise ad entrambi, combattere con degli amici gli avrebbe fatto bene più di quanto volesse ammettere.

    Ou, Hibachi, felice di poter contare sul vostro aiuto.
    Ou, ricordi sicuramente le armi di Iwa, stiamo per confrontarci contro ciò che erano prima che l'intervento umano le rendesse le armi di distruzione che sono attualmente.
    Hibachi, penso che Jigoku sia la cosa che più si avvicini al concetto di ciò che ci stiamo preparando a combattere.
    Se è mostruosamente grande e noi mostruosamente piccoli faremmo bene a comportarci come degli insetti: lo scaleremo se necessario, per ora sfrutteremo la capacità di volare dei draghi, preoccuparsi continuamente di cosa può lanciarci non ci farà bene.


    Prese fiato, evocarli entrambi non era mai semplice, intanto i due lesinarono le parole, prima di una battaglia l'intesa tra il colosso e i draghi era sempre ai massimi livelli parole e convenevoli erano sempre inutili perdite di tempo.

    Dovrei fare qualcosa per evocarvi entrambi, mi richiede sempre troppe energie.
    Detto questo, io sono già pronto Mikawa possiamo andare quando vogliamo, ammenochè tu non abbia a un bottone per pisciare un po' di caffè.


    Quando il colosso si preparò a lanciare il kunai per attirare l’evocazione Raizen gli afferrò il polso.

    Aspetta.
    Penso non sia la cosa migliore, approcciarci frontalmente potrebbe essere un errore, i cieli sono a nostra portata adesso, e viste le dimensioni mi sembra abbastanza difficile che lui sia avvezzo a confrontarsi con qualcosa che viene dall’alto.
    Staremo sopra Hibachi, potrebbe servirci il contatto con lui, Ou, non farti sfuggire niente, in fase di avvicinamento sarai la nostra carta vincente.


    Mentre guadagnavano l’altezza necessaria ai loro scopi tornò a parlare a Diogene.

    Hai detto che può zoommare su determinati obiettivi se si concentra, attirare la sua attenzione su un punto lontano potrebbe essere una buona idea se noi possiamo azzerare la distanza, avrà una messa a fuoco così pessima che individuarci con efficacia sarà difficile, quando sarà in grado di farlo il naso gli starà già formicolando.
    Le armi hanno forti debolezze nelle giunture, lui ne ha?
    Potremmo iniziare da quelle, se riusciamo a mettergli un ginocchio a terra non so con quanta facilità si rialzerà.


    Quando la Vera Montagna spuntò dalla voragine Raizen ne rimase leggermente deluso, non la sottovalutava, ma non potè evitare di guardare Diogene con compassione, non era colpa sua se non aveva visto un drago in procinto di diventare un Dio.
    Un drago nel pieno della sua coscienza, in grado di richiamare l’inferno in terra solo respirando, certo, quell’evocazione poteva non essere da meno, ma Raizen aveva un metodo per questi affari ed impressionarsi per lui non era facile al momento.

    Lancia pure l’esca, vediamo che ci offre come antipasto.

    Erano a 40 metri dal punto massimo raggiungibile dalla creatura secondo le descrizioni di Diogene.

    Pronti.

    Disse a conferma dell’avviso di Diogene, quella storia avrebbe meritato un’altra pagina importante nel diario della vita di Raizen e se l’umanità fosse stata accorta anche nelle pagine di storia, in quel canyon due re draghi scortavano due tra gli shinobi più forti del continente aspettavano di scorgere una montagna dotata di coscienza che veniva per annientarli.
    Uno degli Shinobi più forti, l’altro aveva solamente tanta esperienza al momento.






     
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  6. Alkaid69
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    Continua a Iwagakure

     
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